Frutta e verdura, i cibi colorati salvano la vita

I colori possono rendere la vita più bella e luminosa, pensiamo di usarli anche in cucina. Quali sono i cibi più intensi a livello cromatico? Di sicuro frutta e verdura. Secondo un recente studio della Oxford University, cinque porzioni di frutta e verdura potrebbe evitare 15 mila morti premature. Il tema è un po’ sempre lo stesso, ma lo ripetiamo perché gli esperti sostengono che sia l’unico modo per correggere le cattive abitudini alimentari.

I ricercatori sono convinti che, con un giusto apporto di vegetali nella dieta quotidiana, si potrebbero salvare 7 mila vite da morte prematura per malattia coronarica, quasi 5 mila per tumore e più di 3 mila a causa dellictus. Le statistiche parlano chiare e se questi dati non sono sufficienti, sappiate che la diminuzione nell’assunzione di grassi farebbe risparmiare quasi 7 mila decessi e altre 7.500 persone dovrebbero la loro salvezza alla diminuzione nel consumo di sale.

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Diabete, il manuale per bambini “La merenda con il leone”

Non è facile gestire una malattia impegnativa come il diabete di tipo 1. Si complica ulteriormente la situazione quando sono i bambini a dover fare i conti con un disturbo così grave, che limita moltissimo la loro vita, almeno in campo alimentare. Per questo motivo è nato il libro ”La merenda con il leone. La buona alimentazione per ragazzi con diabete, e non solo”, realizzato dal Servizio di Diabetologia e Malattie del Metabolismo della Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Milano presso l’Ospedale ”Luigi Sacco”.

Il volume sarà disponibile presso i Centri di Diabetologia Pediatrica di tutta Italia (circa 65) ed è il risultato di un anno di merende con i piccoli diabetici del Centro di diabetologia pediatrica dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano. L’obiettivo di questo libro è quello di informare ed educare i bambini e i loro genitori. Diventerà presto una guida molto importante.

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La liquirizia protegge la salute del cervello

Se vi piace mangiare la liquirizia da oggi avete un buon motivo in più per consumarla: pare, infatti che essa contenga una sostanza in grado di proteggere il cervello dalla degenerazione neurale. La scoperta arriva dagli Stati Uniti e in particolare dall’Università del South Carolina, dove un team di ricercatori coordinati dalla Dottoressa Rosemarie Booze.

La sostanza utile per la salute del cervello è la liquiritigenina e, per la sua ricerca, la Dottoressa Booze si è basata sul fatto che questa sostanza è un fitoestrogeno, cioè un composto presente in alcune piante che, grazie alla sua capacità di legarsi ad alcuni recettori del nostro corpo, risulta essere benefico per la salute dell’organismo; non a caso, nella medicina cinese, la liquirizia viene da sempre usata per alleviare i disturbi legati alla menopausa.

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Il succo di melograno riduce le infezioni e i problemi cardiovascolari

Il melograno è un frutto molto particolare: dolce e delicato si può mangiare a fine pasto, ma anche in abbinamento a qualche piatto salato. Quello che lo rende ancora più speciale è la proprietà che ha scoperto uno studio americano presentato a Denver all’ultimo congresso dell’American Society of Nephrology. Sembra essere una risorsa per coloro che soffrono di malattie renali o sono in dialisi.

Proprio così. Il melograno sembra essere in grado di ridurre gli effetti collaterali dovuti alla dialisi. I ricercatori dell‘Istituto Universitario di Tecnologia di Haifa in Israele per arrivare a questo risultato hanno analizzato 101 pazienti in dialisi che per un anno, tre volte alla settimana, prima di sottoporsi alla terapia bevevano o un bicchiere di succo di melograno o un placebo.

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Diabete, il caffè rallenta l’assorbimento del glucosio

Per gli italiani il caffè è un piacere cui non si può rinunciare: corto, lungo, macchiato, dec. Ovviamente bisogna berlo con moderazione, perché se da un lato ha un effetto drenante, quindi migliora la circolazione e aiuta a sconfiggere la cellulite, dall’altro la caffeina è un eccitante e influisce sul cuore. Ma c’è molto di più. Secondo un recente studio dell’INRAN (Istituto nazionale per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione), il caffè è in grado di inibire uno degli enzimi intestinali deputati alla digestione dei carboidrati.

Questo potrebbe essere un punto a suo favore, perché in questo modo si determina un rallentamento nell’assorbimento del glucosio, attenuando così il picco glicemico che si osserva dopo il consumo di un pasto, contribuendo alla riduzione del rischio di diabete di tipo 2.  Insomma, in caffè per sconfiggere il diabete.

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Torrone e mirtilli rossi proteggono i denti dalla carie

Chi l’avrebbe mai detto che il torrone fosse l’alimento perfetto per salvare il sorriso? Duro e dolcissimo sembra perfetto per far venire le carie. Invece i ricercatori della University of Rochester Medical Center, negli Usa, ha scoperto come l’azione integrata di zuccheri e carboidrati potrebbe essere “letale” per la salute dei denti. Quindi questa tesi in qualche modo afferma che il panettone e il pandoro sono più pericolosi del torrone.

A differenza di quanto si possa pensare, le carie non sono provocate dal saccarosio, ma dai batteri nocivi, come lo streptococco, che annidati dentro la placca divorano zuccheri e carboidrati. Infine, rilasciano una sostanza acida che corrode lo smalto. Tutto questo è stato verificato con molta attenzione utilizzando un genoma di oltre 300 batteri. Mi raccomando quindi durante le feste natalizie: scegliete con cura i dolci, non solo per la linea ma anche per i denti.

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Lo zucchero rende meno aggressivi e addolcisce l’umore

Lo zucchero è un tranquillante naturale. Avete i nervi tesi, siete nervosi perché in ufficio vi hanno fatto perdere la pazienza? Una caramella o un cioccolatino possono aiutare. Non è il rimedio della nonna, a sostenere questa tesi sono i ricercatori della Ohio State University che hanno scoperto che assumere dello zucchero, una bevanda dolce, può far calare la rabbia. Almeno per un po’. Meglio di niente. Cero, questa non deve essere la scusa per esagerare.

Per dimostrare questa tesi sono stati testati due gruppi di volontari: un gruppo ha bevuto limonata zuccherata, mentre l’altro limonata dolcificata. Alla fine dell’esperimento le persone che avevano consumato la limonata zuccherata, quando sono stati sottoposti a provocazioni da parte di un estraneo, hanno reagito con meno rabbia e aggressività, rispetto agli altri.

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Obesità, l’Italia è uno dei Paesi più magri d’Europa

Si parla sempre più spesso di obesità e dei relativi problemi di salute. Nonostante sia cresciuta l’informazione sui rischi dettati dai chili di troppo, sono ancora tante, anzi, troppe le persone con gravi problemi di peso. Health at a Glance Europe 2010, un nuovo report commissionato dall’Ocse e dalla Commissione europea, ha confermato un trend davvero preoccupante: più della metà degli abitanti del Vecchio Continente è in sovrappeso o ‘oversize‘, con un tasso di obesità che è addirittura raddoppiato negli ultimi 20 anni nella maggior parte degli Stati membri.

Questa è la fotografia drammatica dell’Europa, per fortuna l’Italia ha un primato positivo. È infatti, tra i Paesi più magri, con un tasso di obesità tra adulti XXL che si attesta al 9,9% della popolazione. Prima di noi c’è la Romania (7,9%) e la Svizzera (8,1%). In fondo alla classifica troviamo, la Gran Bretagna (24,5%), l’Irlanda (23%), Malta (22,3%) e Islanda (20,1%).

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Pasti veloci e poco equilibrati per i lavoratori italiani

Il lavoro è frenetico e la vita domestica piena di impegni. Risultato? Il tempo dedicato alla cura dell’alimentazione è risicato e il corpo ne risente. Sono in aumento i pasti veloci e fuori casa, in orari sempre più vari e scarsa dedizione alla preparazione del cibo. Purtroppo queste cattive abitudini destrutturano i pilastri portanti della Dieta Mediterranea, da poco entrata nei patrimoni dell’Unesco, e fondamenta della nostra cultura.

Questo è il risultato di uno studio commissionato dal Barilla Center for Food & Nutrition al sociologo Claude Fischler a capo del Centro Edgar Morin e presentato al secondo Forum sull’alimentazione in programma a Milano, all’Università Bocconi.  La ricerca ha presentato dati molto concreti e davvero sorprendenti: pensate che su circa 105 milioni di pasti al giorno, il 76% viene consumato in casa, mentre il 24% fuori casa. In soldoni, un quarto dei pasti.

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Osservatorio Inhes per monitorare la dieta e gli stili di vita degli italiani

Studiare le scelte alimentari degli italiani, capire come queste influenzano la salute e lo stile di vita. Da oggi è possibile perché è nato un nuovo strumento: l’Osservatorio Inhes (Italian Nutrition & Health Survey), un nuovo osservatorio epidemiologico sulla dieta e gli stili di vita della popolazione. È stato creato dagli esperti dell’Università Cattolica di Campobasso. Lo scopo principale è quello di capire se gli italiani sono in linea con il Modello Alimentare Mediterraneo.

Come sappiamo la dieta Mediterranea è stata dichiara patrimonio dell’Unesco, però in molte occasioni è stato anche detto che l’alimentazione dei nostri concittadini è diventata troppo proteica, mettendo in pericolo tutte le qualità che invece comporta una dieta ricca di frutta e verdura. Inhes ha focalizzato la sua attenzione sull’analisi del comportamento alimentare degli italiani (dettagliato per luogo e per età) per aiutare le persone con indicazioni realmente efficaci.

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Le donne in sovrappeso sono a rischio osteoporosi

Bisogna fare attenzione ai chili di troppo non solo per questioni estetiche, ma anche per la salute delle ossa. A sostenere questa teoria è una ricerca statunitense, presentata al meeting della Radiological Society of North America, che ha dimostrato che le donne ‘a mela’, cioè con più grasso intorno all’addome, sono più a rischio di sviluppare l’osteoporosi di quelle ‘a pera’, con i fianchi larghi. Pensare che è una convinzione abbastanza diffusa quella di credere che essere in sovrappeso protegga le signore da questa malattia, tipica della menopausa.

La ricerca ha preso in considerazione 50 donne in sovrappeso, con un indice di massa corporea intorno a 30, e in età pre menopausa. Le analisi sono state effettuate per determinare la distribuzione del grasso nel corpo e la loro densità ossea. È stato messo l’accento sulle signore con più grasso viscerale, collocato nella cavità addominale, perché hanno mostrato una densità ossea più bassa, uno dei principali indicatori del rischio di osteoporosi.

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Le cinque diete dimagranti più pericolose per la salute

Le diete dimagranti possono essere rischiose per la salute. Lo abbiamo detto diverse volte che seguire regimi molto rigidi, magari senza l’aiuto di un nutrizionista, può essere pericoloso, perché si possono creare delle carenze nutritive gravi o danneggiare il funzionamento del metabolismo. A lanciare l’allarme, in quest’ occasione, è  dell’Agenzia di sicurezza sanitaria alimentazione, ambiente e lavoro (Anses) della Francia che in un uno studio ha messo in evidenza i danni che possono provocare alcune diete.

Il dito è stato puntato verso le note  Atkins, Dukan, Montignac, Weight Watchers. Tutte, secondo gli esperti francesi, comportano uno squilibrio importante a livello di vitamine, di minerali e dei macronutrienti (lipidi, glucidi e proteine). L’Anses sostiene, inoltre, che nell’80% delle diete l’assunzione di proteine è superiore all’apporto consigliato. E che nel 95% dei casi, dopo aver seguito questi piani di dimagrimento, le persone tendono a riacquistare subito peso.

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La dieta anti-influenza a base di vitamina C

In tutte le regioni d’Italia si sono abbassate le temperature e, secondo le previsioni, ci sarà un ulteriore ribasso; questo peggioramento causerà un aumento dei malanni di stagione, come raffreddore e mal di gola. Fermo restando che contro l’influenza c’è poco da fare se non mettersi sotto le coperte al caldo, è possibile cercare di prevenirla con un’alimentazione a base di vitamina C.

Oggi, quindi, vi presenteremo la dieta anti-influenza a base di vitamina C che, oltre a proteggervi dai malanni di stagione vi aiuterà a rimanere in linea, il che, soprattutto in previsione del Natale, non è un fatto da trascurare.

La vitamina C è da sempre nota per le sue capacità di aumentare le difese dell’organismo e per le sue proprietà antiossidanti contro i radicali libri, i principali responsabili dell’invecchiamento di organi e tessuti. Da non trascurare è anche il fatto che la vitamina C favorisce l’utilizzo dei carboidrati e la sintesi di grassi e proteine, oltre a facilitare l’assimilazione del ferro e dell’acido folico.

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Festività e Ansia: attenzione alla linea

In alcuni periodi dell’anno è possibile riscontrare un aumento di alcuni disturbi dell’umore. Tra questi disturbi, l’ansia non tarda mai a presentarsi all’appello di Natale! I disagi legati all’ansia hanno una forte ricaduta su due aree di vita della persona: ritmo sonno-veglia e alimentazione.

Nel caso di ansia il ritmo sonno-veglia è turbato da un’insonnia precoce (difficoltà ad addormentarsi) mentre rispetto alla sfera alimentare è possibile notare una tendenza a mangiare di più e in maniera più disordinata. Quali possono essere le cause che fanno sì che, durante le feste natalizie, ci sia una tendenza a sperimentare una maggiore ansia?

Tra le ipotesi che si possono avanzare abbiamo l’alterazione della routine quotidiana. Le vacanze natalizie, con tutta la loro frenesia (corsa ai regali, inviti, ecc.), ci spingono spesso a cambiare le nostre abitudini giornaliere comprese le abitudini alimentari. In genere ogni cambiamento del proprio stile di vita porta la persona a sperimentare stress che, se non gestito in maniera adeguata può condurre verso vissuti di ansia e l’ansia si sa che è tra i principali nemici della linea!

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Donne in sovrappeso: il 25% si vede più magra di quanto sia in realtà

Le donne sono sempre attente al loro aspetto, ma spesso non si guardano con gli occhi della verità. Capita a una signora su quattro in sovrappeso che purtroppo è convinta di essere più magra di quanto sia in realtà.  A rivelare questo vizio è un sondaggio condotto dall’Università del Texas (Usa) e pubblicato su Obstetrics and Gynaecology da cui emerge che il 25% delle donne con qualche chilo in più non ha consapevolezza di essere fuori peso forma. Tra le donne di corporatura “normale”, invece, è solo il 16% a male interpretare la propria forma fisica.

Non si tratta di una questione estetica, piuttosto non essere consapevoli del proprio corpo vuol dire incorrere in eventuali problemi di salute, come l’obesità. Lo studio ha rilevato, in particolare, che le donne ispaniche e afroamericane in sovrappeso pensano di essere magre rispetto al 15% delle donne bianche fuori peso forma.

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Il succo di pomodoro tiene lontano l’osteoporosi

Per tenere lontana l’osteoporosi ci vogliono due bicchieri di succo di pomodoro al giorno. Questa la scoperta dei ricercatori dell’Università di Toronto che hanno analizzato le virtù della verdura simbolo dell’Italia. Secondo gli esperti, ciò che permettete a questo concentrato di essere così importante è il licopene, una molecola già conosciuta perché previene il tumore alla prostata. La ricerca, pubblicata dalla rivista Osteoporosis International, ha esaminato 60 donne fra i 50 e i 60 anni che avevano già raggiunto la menopausa.

I test sono stati fatti in due fasi diverse, nella prima le signore hanno dovuto eliminare dalla loro dieta tutti i derivati del pomodoro per un mese. Questo ha provocato un aumento nel sangue del livello di N-telopeptide, una molecola prodotta quando le ossa si fratturano. Per i successivi quattro mesi, le pazienti sono state divise in quattro gruppi: il primo ha assunto del normale succo di pomodoro, il secondo del succo con un contenuto extra di licopene, il terzo delle pillole della sostanza e l’ultimo del semplice placebo.

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Legumi: tutte le proprietà

Si dice spesso che l’alimentazione dei mesi freddi sia più elaborata e pesante di quella estiva, in realtà non è proprio così, in quanto l’autunno e l’inverno offrono degli ottimi nutrimenti, perfetti per il benessere dell’organismo e della linea. Ne sono un esempio i legumi, che rappresentano uno degli ingredienti principali di minestre e zuppe e che, oltre ad essere energetici pur senza contenere troppi grassi, forniscono diversi nutrienti essenziali per la salute.

Le proprietà dei legumi

I legumi sono un’ottima fonte di proteine, ne contengono tantissime, quasi quanto la carne, poi sono ricchi di fibre, di aminoacidi essenziali, di vitamine e di sali minerali, soprattutto ferro, calcio e fosforo; pur essendo molto energetici, i legumi contengono pochi grassi e non fanno ingrassare, tanto che sono diventati protagonisti di una dieta tematica, ovvero la dieta dei legumi.

Ceci, piselli, lenticchie, soia, fave e fagioli, ossia i legumi più comuni, vanno consumati preferibilmente cotti, perché tramite la cottura perdono le sostanze antinutritive.

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Olio di Krill per ridurre il colesterolo

Oggi ritorniamo a parlare di rimedi contro il colesterolo alla luce di una recente ricerca condotta dall’Akershus University College di Oslo e pubblicata sulla rivista “Lipids”, secondo la quale un’alternativa all’olio di pesce per abbassare il colesterolo sarebbe data dall’olio di krill, estratto da un crostaceo che vive nell’Antartico. Gli omega 3 contenuti nell’olio di pesce sono essenziali per combattere il colesterolo, contrastare gli effetti dello stress ossidativo e prevenire le malattie cardiovascolari, con conseguenti benefici per la salute e il benessere dell’organismo.

Il krill è un piccolo crostaceo che vive in tutti gli oceani del mondo e in particolare nelle acque fredde e polari dal quale si può estrarre un olio in grado di fornire buone dosi di acidi grassi omega 3 sotto forma di fosfolipidi anziché di trigliceridi come invece fa l’olio di pesce.

L’Università di Oslo, che ha condotto la ricerca in questione con la collaborazione dell’Aker BioMarine, un’azienda che produce olio di krill, ha osservato la composizione dell’olio di pesce e quelli dell’olio di krill sul siero, per verificare le differenze degli effetti dei trigliceridi e dei fosfolipidi nei livelli plasmatici di alcuni derivati metabolici degli acidi grassi essenziali.

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