Gwyneth Paltrow, impossibile definirla dieta

Se pensiamo al regime alimentare di Gwyneth Paltrow è impossibile definirlo dieta. È più che altro un’arte nei digiunare quasi portata all’estremo. Difficilmente potrebbe essere descritta in altro modo.

Gwyneth Paltrow e la sua colazione

Confidandosi nel corso del podcast The Art of being well with Dr. Cole, l’attrice ha spiegato ciò che fa per mantenersi in forma. E se diversi nutrizionisti e dietologi sono rimasti inorriditi, di sicuro hanno tutte le ragioni di questo mondo. Non tanto perché racconta di seguire la dieta del digiuno intermittente che è ancora fonte di molte discussioni tra tanti scienziati. Ma perché non dà al proprio corpo i giusti nutrienti, cibandosi praticamente solo di brodo di ossa e verdure.

Viene da chiedersi come faccia Gwyneth Paltrow essenzialmente a rimanere in piedi, dato ciò che consuma quotidianamente. All’interno dell’intervista ha raccontato di cenare presto, eseguendo per l’appunto un digiuno intermittente. Che nel suo caso consiste nel non ingerire nulla per 16-18 ore. E già qui si potrebbe contestare la durata.

Peggio accade quando si pensa agli alimenti: Gwyneth Paltrow ha infatti raccontato di bere un caffè al mattino e succo di sedano con limone. Questo per non alzare i suoi livelli di glicemia la mattina. Dopo aver fatto quella che definisce “colazione” si allena camminando o facendo pilates per un’ora con il proprio personal trainer.  Per poi fare un dry brushing e una sauna infrarossi per circa 30 minuti.

Attenzione alle carenze nutrizionali

A pranzo “mangia” brodo di ossa di carne quasi tutti i giorni, definendola zuppa. Mentre riduce la cena a un consumo di alimenti che segue la dieta paleo che di base evita carboidrati, latticini, sale e zuccheri puntando principalmente sul consumo di tante verdure. La speranza è che in qualche maniera aggiunga anche delle proteine, altrimenti non si comprende assolutamente come possa sostenere questo stile di vita.

Non è la prima volta che Gwyneth Paltrow fa clamore con le sue scelte di vita. Di certo il suo regime alimentare non è assolutamente da emulare. Anche in caso di vita abbastanza sedentaria è totalmente squilibrato e non adatto a fornire l’energia necessaria per affrontare adeguatamente la giornata. Figurarsi un allenamento come quelli che l’attrice esegue ogni giorno.

Va sottolineata una cosa: lei è potenzialmente libera di fare quel che vuole della sua vita e del suo corpo. È assolutamente da evitare considerare il suo uno stile di vita sano. Per mantenersi in forma non c’è bisogno di approcciare l’alimentazione in questo modo così estremo. Soprattutto se l’obiettivo è quello di stare bene, senza potenzialmente occorrere in carenze nutrizionali di qualsiasi tipo.

Regola delle 5 A per mangiare sano

La regola delle 5 A? Uno strumento per mangiare sano e avere maggiore energia nel corso della primavera. Un approccio indicato anche da buona parte nel mondo dei nutrizionisti.

Regime alimentare sano per stare bene

È importante sottolinearlo: la pandemia, con quello che ha comportato, ha cambiato quello che era il nostro rapporto con il cibo. La paura di star male e la necessità di mantenere il sistema immunitario al top ci hanno spinto a rendere più sano ciò che ingeriamo. Seguendo con maggiore attenzione quelli che sono i bisogni del nostro corpo. Diciamo che abbiamo lavorato molto sul raggiungimento di un compromesso tra la ricerca di piccole soddisfazioni è un buono stato di salute.

Nel corso del lockdown abbiamo imparato a fare lo yogurt e il pane. E senza dubbio abbiamo iniziato a cucinare di più senza affidarci troppo a cose precotte. Tutto ciò è un ottimo fondamento propedeutico alla regola delle 5 A per mangiare sano.

Soprattutto perché tendiamo a seguire un’alimentazione equilibrata che si basa prima di tutto sulla qualità dei prodotti e sul rapporto tra le calorie vuote e le calorie piene. Queste sono quelle che contengono ottime dosi di macronutrienti come gli antiossidanti, sali minerali e vitamine. Le prime sono invece povere di principi alimentari rispetto alle altre. Facciamo inoltre più attenzione alle quantità ingerite e alle proporzioni all’interno del piatto.

Questo significa che pensiamo molto più di prima all’equilibrio tra proteine, carboidrati e nutrienti che inseriamo nelle nostre porzioni. Per approcciare la nostra alimentazione con la regola delle 5 A dobbiamo fare attenzione anche a rispettare le 3 V ovvero vegetale, varia e viva. Questo significa che i nostri alimenti devono essere prevalentemente di origine vegetale, di diversa tipologia e di stagione con cibi crudi o leggermente cotti.

Ecco la regola delle 5 A

Veniamo ora letteralmente alla regola delle 5 A. Questa indica quali sono le caratteristiche che deve avere una dieta per essere considerata corretta. E sono:

  • Antinfiammatoria (alimenti ricchi di omega-3 e fitonutrienti, spezie).
  • Antiossidante (verdura, frutta, cereali, legumi, semi oleosi, semi).
  • Anti-iperglicemica (alimenti a basso indice glicemico, ad alto contenuto di fibre, solidi e integrali, dal sapore acido e ricchi di omega-3 di origine animale).
  • Antidisbiosi (alimenti ricchi di probiotici, come yogurt, verdure lattofermentate, formaggi a latte crudo ecc., e di prebiotici, quali verdure, frutta, tuberi, semi ecc.).
  • Antitossici (alimenti biologici, freschi, ben conservati e cotti a bassa temperatura).

Tutto questo consente di avere un effetto benefico sugli ormoni prodotti dal nostro corpo, regolando al meglio soprattutto sostanze come serotonina, dopamina e insulina. Seguire questo schema consente di dare all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno.

Dieta chetogenica, cuore a rischio?

La dieta chetogenica potrebbe essere molto pericolosa per il cuore. Questo regime alimentare che ha conquistato tantissime star e vip nostrani e non potrebbe non rivelarsi così salutare come sembra.

diete potenzialmente pericolose

Dieta chetogenica e malattie cardiache

A raccontarlo è uno studio condotto dall’università della British Columbia di Vancouver. Gli scienziati hanno sottolineato come la dieta chetogenica potrebbe arrivare a raddoppiare il rischio di sviluppare condizioni cardiovascolari e malattie cardiache potenzialmente mortali.

Ricordiamo che la dieta chetogenica prevede l’assunzione delle calorie giornaliere da un 20%-30% di proteine e da un  60%-80% di grassi. In pratica con questo regime alimentare si tende a mandare il corpo in chetosi consumando meno carboidrati possibili.

Tecnicamente parlando i carboidrati sono generalmente la fonte principale di energia dell’organismo. Nella dieta chetogenica il loro essere proibiti, in pratica, spinge il corpo a scomporre i grassi per produrre energia per far funzionare l’organismo. Certo, questo porta ad attingere alle riserve di grasso del corpo e quindi a dimagrire.

Ma quale costo? È questo che si sono chiesti gli autori dello studio, sottolineando che tale regime alimentare può presentare gravi effetti collaterali. Come sono giunti a questa conclusione? Seguendo 1500 persone per oltre 10 anni e scoprendo che la dieta chetogenica può far aumentare i livelli di colesterolo cattivo favorendo il deposito di grasso nelle pareti delle arterie.

Qualcosa che può rivelarsi base per la presentazione di infarto, ad esempio. Sebbene il nostro organismo produca già da solo colesterolo LDL, regimi alimentari come la dieta chetogenica possono favorirne una maggiore produzione a causa dei grassi saturi e trans. E le placche arteriose che possono venire a crearsi aumentano il rischio sia di infarto che di ictus.

Tenere sotto controllo il colesterolo cattivo

La ricerca condotta dagli scienziati canadesi non ha trovato una correlazione causa effetto ma un’associazione. Ciò significa che nonostante tutto bisogna comunque fare attenzione quando si decide di seguire una dieta chetogenica. E come sempre affidarsi non solo a un esperto ma consultare un medico prima di seguire questo regime.

Non solo: data la casistica sarebbe anche consigliato continuare a studiare gli effetti di questo regime alimentare sull’organismo. Come ha spiegato la coordinatrice dello studio Iulia Iatan, i risultati ottenuti suggeriscono non solo di proseguire con la ricerca ma anche coloro che iniziano una dieta chetogenica devono essere coscienti che farlo potrebbe portare a un aumento dei livelli di colesterolo cattivo.

Cercando contemporaneamente di fare attenzione a quelli che possono essere considerati gli altri fattori di rischio delle malattie cardiache come il diabete, il fumo  e lo scarso movimento fisico.

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La dieta alimentare corretta per prevenire il reflusso. Ecco una ricerca condotta dal portale specializzato Eccellenza Medica

Negli ultimi anni si è registrata un incremento rilevante fra la popolazione italiana di persone che soffrono di reflusso gastroesofageo. Complici uno stile di vita frenetico, una dieta alimentare spesso troppo ricca di grassi, un’aumentata assunzione di bevande gassate, caffè e alcool, hanno portato questa problematica ad essere considerata  fra le più comuni tra la popolazione adulta e non solo.

dieta per evitare reflusso

Il portale per le prenotazioni online di prestazioni mediche www.eccellenzamedica.it, tramite il sito specializzato www.gastroenterologo.eu , ha condotto un’indagine nei primi 6 mesi del 2020 chiedendo a soggetti fra i 30 ed i 45 anni di età se avessero avuto problematiche di questo tipo; è stata ripetuta l’intervista nello stesso periodo del 2021: il risultato è stato un incremento di incidenza del 18% circa.

La  Gastroscopia è l’esame più comunemente utilizzato per fare diagnosi di reflusso gastroesofageo, questo perché  consente di esaminare l’esofago, lo stomaco ed il duodeno, attraverso l’introduzione di uno strumento flessibile nel quale è incorporata una telecamera ed un sottile canale, attraverso il quale è possibile far passare la pinza bioptica per eseguire piccoli prelievi di mucosa (biopsie).

Spesso ci si rivolge ad un gastroenterologo quando i sintomi da reflusso sono piuttosto evidenti, annoveriamo fra questi:

  • Bruciore dietro lo sterno, che si irradia posteriormente fra le scapole o al collo fino alle orecchie;
  • Rigurgito acido , ovvero percezione di liquido amaro o acido in bocca;
  • Difficoltà nella deglutizione
  • Nausea

Ma come possiamo contrastare il reflusso?

Ancora una volta è quindi  fondamentale esporsi per sottolineare l’ importanza della prevenzione: una dieta idonea ed uno stile di vita appropriato sono il “segreto” per prevenire il reflusso gastroesofageo.

Ecco alcuni importanti consigli:

  • • Eventualmente, ridurre il  sovrappeso
  • • Ripartire maggiormente i pasti riducendone il volume
  • • Eliminare gli  alimenti  che promuovono la secrezione gastrica (caffè, tè,  alcolici)
  • • Eliminare  spezie  e  bevande gassate
  • • Eliminare o ridurre al minimo i pasti molto  grassi
  • • Eliminare o ridurre al minimo i  cibi proteici  poco  digeribili, quindi crudi o con  cottura  prolungata
  • • Eliminare o ridurre al minimo i cibi molto freddi o molto caldi
  • • Eliminare o ridurre al minimo  cioccolata,  menta,  cipolla  e  aglio.
  • • Non Fumare
  • • Evitare uno stile di vita sedentario

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