La dieta Weight Watchers

La dieta Weight Watchers è nata negli anni ’60 in America da un’idea di Jean Nidetch, la quale voleva mettersi a dieta senza rinunciare ai piaceri del cibo e che quindi decide di creare delle riunioni periodiche con le amiche per scambiarsi consigli e suggerimenti per perdere peso e per supportarsi psicologicamente.

Visto il successo delle riunioni, la signora Nidecht decise di chiedere aiuto ad un gruppo di medici, i quali elaborarono scientificamente la dieta, ma sempre tenendo presente il concetto di auto aiuto, in quanto uno degli elementi che garantisce il successo della dieta è proprio il senso di solidarietà e di emulazione del gruppo; non a caso, durante le riunioni Weight Watchers, vengono esposte le proprie difficoltà e i propri successi, il tutto coadiuvato da psicologi e nutrizionisti.

In poche parole la dieta Weight Watchers è un regime alimentare ipocalorico da circa 1200-1300 calorie giornaliere, da seguire per minimo tre settimane, e che si basa sull’insegnamento di “trucchetti” per controllare le calorie, come ad esempio usare il dolcificante al posto dello zucchero, non mangiare il pane fuori dei pasti, togliere il grasso dalla carne e bere molta acqua.

La dieta Weight Watchers di per sé non presenta aspetti negativi, il problema è che non è possibile praticarla a lungo, in quanto incide molto sulla qualità della vita della persona la segue; le basi della dieta sarebbero corrette, ovvero controllo delle calorie e cucina salutare, ma alla fine il regime alimentare risulta essere troppo restrittivo e poco vario.

La dieta Weight Watchers punta poco sull’indice di sazietà e molto sulle calorie, non insegna a bruciarle con lo sport ma solo ad assumerne di meno, con il risultato che la persona che la segue, dopo un po’, si rende conto che se vuole rimanere magra deve stare a dieta tutta la vita; proprio per questo, in caso di abbandono della Weight Watchers, la persona tende ad ingrassare più di prima.

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2 commenti su “La dieta Weight Watchers”

  1. Faccio presente alla gentile redazione di Dietaland che le notizie riportate circa la dieta Weight Watchers sono scorrette e urgono di immediata rettifica. Sono una ex specialista Weight Watchers e per anni ho insegnato a migliaia di persone ad alimentarsi correttamente seguendo il Programma Alimentare ideato secondo le Linee Guida dell’INRAN e del SINU. Solo nell’ottica di DIETA come STILE DI VITA si può accettare la vostra affermazione che per rimanere magri si debba a stare a dieta per tutta la vita. In effetti, le corrette abitudini alimentari non causano chili in eccesso nè malattie. E’ questo il rpincipio di Weight Watchers, oggi in Italia Welcome Weight.
    Oggi io continuo il mio lavoro come consulente Welcome Weight con gli stessi principi di allora. Considerato che in questa pagina si fa riferimento alla società nel quale opero, ribadisco la necessità di rettificare quanto da voi pubblicato, che contribuisce a dare un’immagine negativa e distorta dei nostri contenuti e potrebbe costituire altresì motivo di controversie legali.
    A disposizione per eventuali chiarimenti,
    Rosa Bavetta

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  2. Gentile Mariposa, le rispondo qui perchè, per qualche ragione a me sconosciuta, non mi riesce di rispondere via mai al suo messaggio di risposta. Preciso che voi non vi siete limitati a pubblicare un dato dell’agenzia ANSES, ma a sottolineare in maniera errata, tramite questo collegamento nel quale compare anche Welcome Weight, i contenuti del metodo. Questo stralcio contorto di un metodo che ha fatto la storia della dieta mediterranea, è identico a quello pubblicato nel 2009 dal sito GINGER E TOMATO e non credo sia frutto dell’agenzia che si è, invece, limitata a stilare un elenco, altrimenti devo pensare che anche la suddetta si avvale di notizie reperite nel web! Questa storia apre uno squarcio inquietante sulla correttezza dell’informazione e getta ombre sulla validità di certi studi.

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