Ictus, prevenirlo mangiando

Prevenire l’ictus mangiando in maniera corretta. È questa l’ennesima conferma giunta da uno studio condotto dai ricercatori della McMaster University e dalla Hamilton Health sciences presso il Population Research Health Institute.

 

Ictus tra le malattie più mortali

Siamo ben coscienti che un’alimentazione corretta e bilanciata sia capace di tenere lontano lo spettro delle malattie cardiovascolari ma fa sempre bene avere conferme su come infarto e ictus possano essere allontanati dalle nostre vite se mangiamo in modo sano.

Quali sono nello specifico gli alimenti che combattono l’insorgenza dell’ictus? Legumi, verdura, frutta, pesce, noci e latticini integrali. La ricerca ha però reso noto come anche l’utilizzo di carni non lavorate e cereali integrali in quantità moderata possa rendere una dieta abbastanza sana da aiutarci a prevenire le malattie cardiovascolari.

Gli scienziati raccomandano in tal senso un’assunzione giornaliera di 2-3 porzioni di frutta, 2-3 porzioni di verdura, 2 porzioni giornaliere di latticini e una di noci. A ciò devono essere aggiunte 3-4 porzioni settimanali di legumi e 2-3 porzioni settimanali di pesce.

Le sostituzioni applicabili sono una porzione di pollame, carne rossa, o cereali integrali al giorno. Quando si parla di questo tipo di approccio alla prevenzione di ictus e altre malattie cardiovascolari si prende sempre in considerazione quella che è la dieta occidentale tipica. Nel nostro caso la dieta mediterranea ci consente eventualmente di non soffrire troppo nel seguire un’alimentazione sana. Lo stesso è valido anche per alcune diete di stampo orientale.

Combattere le patologie mangiando

I dati relativi a ictus e altre patologie a carico del cuore del 2019 ci mettono davanti al fatto che quell’anno almeno 18 milioni di persone sono morte in tutto il mondo per questo tipo di patologie.

I numeri offerti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ci dicono che di queste morti l’85% era legata a ictus e infarto. La ricerca condotta sulla prevenzione alimentare di ictus e altre patologie è stata pubblicata all’interno della rivista di settore European Heart Journal.

La cosa interessante di questo studio e che si è concentrato in maniera esclusiva su alimenti di tipo naturale e protettivi. La ragione sta nel fatto che sempre più persone prestano attenzione alla propria alimentazione. Basandola su questi alimenti protettivi capaci di prevenire le malattie.

In una persona sana, che non ha problemi di assimilazione dei cibi sopra elencati è dimostrabile come grandi quantità di frutta e verdura, noci e legumi non creino problemi. Ma anche come sia in generale consigliato per tutti gli altri alimenti approcciare le quantità con moderazione. Più in generale è stato dimostrato come quantità moderate di pesce e latticini interi all’interno della dieta siano associati a un minor rischio di ictus, patologie cardiache e mortalità.

 

Cosa mangiare quando fa caldo

Cosa mangiare quando fa caldo? È una domanda che ci poniamo ogni anno, per la quale abbiamo più o meno sempre la stessa risposta. Alimenti freschi e leggeri devono essere i protagonisti dei nostri pasti principali.

Ecco cosa mangiare quando fa caldo

Per quanto quest’anno il caldo si è arrivato in ritardo rispetto al solito è palese che ormai faccia parte della nostra quotidianità. L’alta umidità, anche di sera, non aiuta oggi gestire tutto questo calore. Ragione per la quale dobbiamo aiutarci seguendo una alimentazione corretta e funzionale per le temperature di luglio agosto. E non solo per sudare di meno, sebbene possa rappresentare una grande conquista. Ma anche per avere dei benefici da ciò che mangiamo e in qualche modo stimolare la fame nel momento in cui il caldo c’è la toglie.

Cosa mangiare quando fa caldo? La prima risposta è ovviamente la frutta. A meno di patologie che possano interferire in qualche modo bisogna dar spazio a quelle che contengono più acqua come cocomero e meloni. Non dimenticando di aggiungere anche frutta di stagione come ciliegie, fichi, fragole e pesche.

In qualche modo antagonista in questa condizione diventa il prezzo della frutta, inavvicinabile in alcuni contesti. Cosa mangiare quando fa caldo quindi? Ovviamente ciò che abbiamo indicato avendo cura di scegliere ciò che più si adatta ai nostri bisogni rinunciando eventualmente a ciò che proprio non riusciamo a raggiungere economicamente.

Se state pensando a cosa mangiare quando fa caldo dovete pensare anche alla verdura fresca. È importante dar via libera il più possibile alla verdura a foglia verde come spinaci, lattuga e rucola che contengono molti minerali e acqua punto anche in questo caso è un ragionamento che deve essere fatto al netto di eventuali patologie.

Cetrioli non devono mai mancare

Anche i cetrioli devono far parte della nostra dieta quando si alzano le temperature, perché contengono maggiori quantità di acqua. Va da sé che nel momento in cui le temperature si alzano uno dei nostri obiettivi principali è quello di rimanere idratati. Soprattutto in un momento in cui rischiamo di perdere acqua e sali minerali molto di più di quanto sentiamo lo stimolo della sete.

Per quanto riguarda le proteine anche il pesce rientra tra cosa mangiare quando fa caldo. Dovrebbe essere consumato almeno tre volte la settimana, sia in estate che in inverno. E il fatto che contenga omega 3 aiuta il nostro organismo sotto diversi punti di vista. In linea teorica nessuna tipologia di pesce è sconsigliata.

E se d’inverno tendiamo a mangiare un po’ di più, d’estate è meglio ridurre le porzioni e mangiarne di più durante la giornata. Questo significa aggiungere yogurt e spremute alla nostra dieta e favorire piatti unici nei pasti principali. Ciò che dovremmo evitare il più possibile sono la caffeina e il sale che possono farci sudare di più. Allo stesso modo dobbiamo evitare il più possibile insaccati e carni rosse.

Hummus, buon gusto e tanti benefici

L’hummus è una salsa molto gustosa, a base principalmente di ceci e dalle innumerevoli qualità benefiche. Scopriamole insieme, ricordando che si tratta di una preparazione facilissima da riprodurre.

Hummus piatto della tradizione

L’hummus proviene dal Medio Oriente, nel quale è tradizionalmente consumato da secoli. In Europa è diventato l’accompagnamento più diffuso di una cena salutare o un’alternativa ai classici piatti di legumi. Come abbiamo già indicato si tratta di una ricetta molto antica. La cui versione tradizionale prevede come ingredienti ceci cotti, olio d’oliva, succo di limone spezie e tahin, una crema di semi di sesamo. La sua preparazione è molto semplice: basta inserire tutti gli ingredienti in un frullatore.

In alcune versioni sono previste anche l’erba cipollina, l’aceto e l’aglio. A seconda dei paesi di provenienza l’elenco degli ingredienti può cambiare leggermente. Ciò che non cambia è la bontà di questa salsa e le sue proprietà benefiche.

E la ragione sta principalmente nel fatto che se osservato da un punto di vista di nutrienti, l’hummus è una ottima fonte di proteine vegetali, fibre, grassi insaturi, carboidrati, minerali e vitamine. Contiene infatti al suo interno buone dosi di potassio, magnesio, calcio e acido folico.
E altri bioattivi come i carotenoidi e i polifenoli. Non vi è nemmeno bisogno di descrivere quanto bene facciano alla salute degli esseri umani.

E’ stato rilevato come coloro che mangiano hummus assumono maggiori quantità di fibre, acidi grassi polinsaturi, vitamina A, vitamina E, vitamina C, folati, magnesio, potassio e ferro. Ovviamente rispetto a coloro che non introducono questo alimento nella loro dieta.

Cibo contenente poche calorie e tanti nutrienti

L’hummus è anche un alimento con poche calorie: 170 kcal per 100 g. E contenente 14 g di carboidrati, 10 g di grassi e 8 di proteine. Ragione per la quale viene proposto in porzioni di 150 g come secondo piatto da spalmare su del pane integrale o bruscato.

Più generalmente viene usato come alternativa di ripieno per i panini da coloro che seguono una dieta vegana. Dato che con i suoi nutrienti, unito ai carboidrati del pane, rappresenta un piatto completo al quale aggiungere eventualmente della verdura.

Più generalmente l’hummus può essere usato, se in piccole quantità, proprio come salsa nel quale intingere finocchi e carote per una gustosa merenda a base di verdura. Viene anche usato come accompagnamento delle patate al forno. E c’è chi lo utilizza come ingrediente base insieme al cioccolato per dare vita a ottimi dolci vegani.

Insomma, l’Hummus è un cibo molto gustoso e versatile da utilizzare in moltissime occasioni.

Prodotti light fanno ingrassare? Attenzione

Prodotti light fanno ingrassare? La risposta è talvolta positiva: ciò significa che in alcuni casi la mancanza di grassi viene sopperita con ingredienti che non rendono effettivamente a prova di chili di troppo questi alimenti. E di conseguenza la dieta, nonostante tutto, va a farsi benedire insieme alla perdita di peso che vorremmo raggiungere.

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Verdure, quali sono le migliori da mangiare?

Quali sono le verdure migliori da mangiare per stare bene e in salute? Si dice sempre che per mantenere uno stato di salute adeguato bisogna consumare buone quantità di frutta e verdura. Tra di loro, però, ve ne sono alcune che sono migliori di altre: scopriamolo.

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Disintossicarsi dopo i dolcetti di Halloween

Disintossicarsi  dopo i dolcetti di Halloween è quasi un passaggio obbligato per mantenersi in buona salute e in forma, soprattutto se si è esagerato passando da una festa all’altra e concedendosi un po’ troppo rispetto al solito.

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Kefir di latte, cosa è e benefici

Il Kefir è uno dei superfood che sempre di più sta prendendo piede tra coloro che decidono di curare meglio la loro alimentazione: si tratta di un prodotto a base di latte fermentato simile allo yogurt, consumato come bevanda rinfrescante ricca di fermenti lattici e probiotici.

kefir di latte benefici

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Patate fritte e dieta: ok a quelle cotte in olio d’oliva

Uno degli alimenti che senza dubbio mancano a chi segue un regime alimentare sano o una qualsiasi tipologia di dieta sono le patate fritte: un comfort food di gusto che spesso viene considerato come deleterio: a sorpresa sembrerebbe che se cotte nell’olio di oliva le stesse sarebbero più salutari di quel che si pensa.

patate fritte con la buccia

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Perché si parla tanto di PhenQ, ilnuovo brucia-grassi dell’anno 2020?

PhenQ è uno dei migliori integratori alimentaridel 2020. La sua composizione e i suoi ingredienti hanno un’azione mirata contro l’aumento di peso e l’eliminazione dei grassi. Tuttavia, sul mercato, anche altre pillole dimagranti sono efficaci e molto ambite. Per comprendere il potenziale di PhenQ è quindi importante comprenderne i vantaggi. È necessario anche un confronto con alcune sostanze simili.

PhenQ
PhenQ

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Frutta che fa dimagrire, ecco quale

Mangiare la frutta durante una dieta è un po’ un’arma a doppio taglio: per essere sicuri che faccia dimagrire bisogna scegliere quella giusta, in grado di donare all’organismo antiossidanti e altri nutrienti importanti per la salute ma allo stesso tempo limitare indice glicemico e calorie. Vediamo insieme quale è la frutta ideale per il consumo.

arance aiutano a stare in forma

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Dieta prima di dormire, cosa mangiare

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Detox pre-natalizio: cosa mangiare

Le feste si avvicinano e con esse il classico “lasciarsi andare” a cenoni e qualche peccato di gola di troppo: ci si può preparare però attraverso un periodo di detox pre-natalizio: vediamo insieme cosa mangiare in questo periodo di “preparazione”.

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VELLUTATE IN ESTATE? È POSSIBILE CON IL FRULLATORE PORTATILE PHILIPS PRO MIX

Vellutate di verdura uguale inverno? Non solo! Soprattutto negli ultimi anni, le vellutate stanno conquistando un posto d’onore tra i piatti più apprezzati anche in estate. Anzi, sono l’ideale per nutrirsi senza appesantirsi e per stuzzicare l’appetito nei giorni in cui il troppo caldo spegne anche la fame.

Si tratta di piatti golosi, leggeri e veloci da preparare, che permettono di mangiare sano senza rinunciare al gusto. Ecco un paio di ricette sfiziose di vellutate perfette per la bella stagione.

Crema fredda di spinaci, avocado e latte di cocco

Ingredienti: 100 grammi di spinaci, 2 avocado maturi, 200 ml latte di cocco, succo di limone, cipolla, olio evo, sale e pepe.

Procedimento: Affettare finemente la cipolla e farla soffriggere in padella con un po’ d’olio. Aggiungere gli spinaci e coprire con acqua, cuocendo a fuoco moderato per circa 15 minuti. A parte, tagliare a pezzettini l’avocado e cospargerlo con succo di limone. Unirlo agli spinaci e al latte di cocco e frullare con un frullatore a immersione. Aggiungere e sale e pepe e lasciare raffreddare prima di servire.

Vellutata di carote, mela verde e zenzero

Ingredienti: 4 carote, 2 mele verdi, 1 pezzo di zenzero, cipolla, curcuma, olio evo, sale e pepe.

Procedimento: Pelare le mele e tagliarle a pezzetti, fare lo stesso con le carote e tagliarle a rondelle. Affettare finemente la cipolla e farla soffriggere in padella con un po’ d’olio. Aggiungere mele e carote e coprire con acqua, cuocendo a fuoco dolce fino a quando diventeranno morbide. Togliere dal fuoco, unire lo zenzero tagliato a pezzettini e frullare con un frullatore ad immersione aggiungendo se necessario olio extravergine di oliva. Lasciare intiepidire e servire aggiungendo sale e pepe.

Come preparare una vellutata perfetta

Il segreto per una vellutata perfetta sta nel frullare gli ingredienti fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Per un risultato ottimale, è possibile utilizzare il frullatore a immersione Philips ProMix: potenza e tecnologia per qualsiasi ingrediente e ricetta. Philips ProMix è dotato del sistema SpeedTouch, che consente di regolare la potenza in modo continuo premendo un solo pulsante. Con il suo motore da 800 W, il frullatore portatile permette di ottenere zuppe incredibilmente morbide e delicate in modo estremamente semplice, affidabile e veloce. La funzione di blocco sicuro ne previene il surriscaldamento.

Philips ProMix vanta inoltre una gamma completa di accessori, che comprende frusta, mixer doppio, tritatutto compatto e XL e schiacciapatate: tutto ciò che può servire per ottenere vellutate buone e sane, che garantiscono il giusto nutrimento e una buona idratazione. Per un pieno di vitamine e preziosi minerali, elementi indispensabili in estate!

Moka perfetta: il modo più tradizionale e autentico di gustare il caffè

Il caffè è uno dei piaceri che gli italiani si concedono ogni giorno. Perché sia veramente un piacere è però importante che il caffè sia buono e preparato a regola d’arte, anche quando lo beviamo a casa. Il metodo più tradizionale per prepararlo è la moka, indispensabile accessorio che ha sulle spalle già 80 anni di vita. Ma è veramente possibile ottenere un buon caffè anche a casa? La risposta è si, a patto di seguire alcune regole, necessarie per fare in modo che la classica tazzina della bevanda più amata dagli italiani sia corposa, cremosa e ricca di aroma.

Le regole d’oro per un caffè eccezionale
Alcune delle regole fondamentali per preparare un ottimo caffè riguardano la moka, che non va trattata come qualsiasi altro utensile da cucina. Come prima cosa è bene evitare di lavare la moka con il detersivo, e meno che mai metterla in lavastoviglie. Dopo aver preparato il caffè con la moka è sufficiente sciacquare l’utensile e riporlo ad asciugare sullo scolapiatti. Con il passare degli anni e l’uso continuo si possono formare dei depositi di calcare, soprattutto nel bollitore della moka. In questo caso è possibile rimuovere le incrostazioni con acqua e aceto, da lasciare in posa anche per qualche ora, per poi sciacquare abbondantemente. Da evitare assolutamente sono i prodotti detergenti di qualsiasi tipo, soprattutto l’anticalcare. Certo poi che la moka deve essere di buona qualità, solo quelle dei marchi storici consentono di preparare un caffè perfetto sotto ogni punto di vista.

L’acqua per il caffè
Non si può fare un buon caffè se non si usa della buona acqua; è anche per questo che in alcune regioni italiane il caffè è più buono. Meglio evitare soprattutto le acque molto calcaree: per chi vive in zone in cui l’acquedotto offre acqua ricca in calcare, è consigliabile utilizzare sempre un’acqua oligominerale in bottiglia. Quando si versa il liquido nella moka è di fondamentale importanza non superare il livello della valvola. Aggiungendo altra acqua si “allunga” la bevanda. Chi ama un caffè più leggero e meno corposo può mettere quindi dell’altra acqua, senza mai eccedere. Se l’acqua è troppa infatti per farla bollire tutta e farla salire nel contenitore superiore si allunga eccessivamente la “cottura” della bevanda, cosa che può portare ad ottenere un gusto eccessivamente amaro e a disperdere gran parte degli aromi tipici del caffè.

Il caffè per moka
Siamo arrivati all’elemento fondamentale per ottenere una perfetta tazzina di caffè: la miscela. Chi ha la possibilità di avere in casa un macinino da caffè, potrà acquistarlo in grani, per macinarlo ogni mattino. Occorre però essere degli esperti, in quanto il clima esterno e l’umidità dell’aria possono modificare il risultato della macinatura. Per questo Pellini propone del caffè macinato di alta qualità, in barattoli da 250 g. Stiamo parlando di miscele già ottimamente calibrate, che permettono di ottenere una bevanda equilibrata sotto ogni punto di vista. E’ impossibile dire quale sia effettivamente la miglior miscela per espresso da fare a casa, in quanto caffè diversi presentano delle proprie sfumature di gusto. Chiaramente ognuno dovrà selezionare la miscela più adatta ai suoi gusti personali e trovare il caffè in polvere perfetto per sè. Perché il caffè sia davvero ben fatto è importante inserire nel filtro la corretta quantità, evitando di pressarlo in modo eccessivo: l’acqua in ebollizione deve passare attraverso ai piccoli granelli, in modo da estrarre correttamente ogni aroma e restituire il gusto unico dei chicchi. Quando si sente il classico rumore del caffè che sale e si vede il liquido che fuoriesce dal fungo superiore della moka, è il momento di spegnere il gas, lasciando che il calore residuo della caffettiera faccia da sé tutto il resto. Una volta “salito” tutto il caffè, prima di suddividerlo nelle tazzine per gustarlo, è importante mescolarlo, per renderne omogeneo il sapore e la consistenza. Non resta altro da fare che assaporarne tutto l’aroma.

Gelato allo yogurt light, ricetta senza gelatiera

E’ estate, avete voglia di un gelato ma temete di dover fare poi i conti con le calorie. Il problema si può aggirare con la nostra ricetta del gelato allo yogurt light, una preparazione semplicissima che vi consentirà di mangiare un ottimo gelato fatto in casa, un gelato ipocalorico senza gelatiera che potrete aromatizzare utilizzando la frutta che preferite. Noi abbiamo scelto le fragole perchè sono un frutto profumatissimo e poco calorico, volendo si potrebbero utilizzare anche le pesche o la più calorica banana ma il procedimento è sempre lo stesso.

GELATO NELLA DIETA: FA INGRASSARE?

Ingredienti:

  • 300 gr di yogurt greco 0% di grassi
  • 300 gr di fragole intere congelate (o di altra frutta a pezzetti sempre congelata)
  • un cucchiaio di miele
  • 200 gr di fragole fresche

Preparazione:

  1. Tagliate le fragole in due e mettetele in freezer a congelare per almeno 12 ore. Se decidete di cambiare la frutta, dovrete comunque congelarla.
  2. Tagliate a cubetti le fragole fresche.
  3. In un mixer abbastanza potente mettete le fragole congelate, lo yogurt greco e il miele. Azionate il mixer e fate andare, mescolando di tanto in tanto a lame ferme, fino a quando otterrete una crema corposa.
  4. Adesso distribuite il composto in un contenitore rettangolare e formate uno strato di massimo 4 cm. Aggiungete le fragole fresche e amalgamate. Livellate il gelato e riponetelo in freezer per circa 3 ore. Ogni 40 minuti prelevatelo dal freezer e mescolatelo con un cucchiaio per rompere i cristalli di ghiaccio.
  5. Dopo circa 3 ore il gelato è pronto per essere servito.

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3 bevande dissetanti senza zucchero da fare in casa

Estate tempo di disintossicarsi. E la bella stagione è anche il periodo dell’anno durante il quale si beve molto di più, le temperature elevate del resto impongono di aumentare la normale quota di 2 litri di acqua al giorno. Noi vi proponiamo 3 bevande dissetanti senza zucchero fatte in casa, che saranno un’ottima alternativa all’acqua e che vi consentiranno di rimanere freschi e idratati, e di beneficiare dell’effetto drenante e disintossicante di alcuni ingredienti. Provate!

1. Acqua aromatizzata al limone e menta

Non c’è niente di più semplice da preparare. Si tratta di una bevanda senza zucchero che mette insieme le proprietà depurative del limone e il profumo intenso della menta fresca. Vi serve: un litro e mezzo di acqua naturale (ma anche effervescente naturale va bene), due limoni biologici, foglie di menta fresca quanto basta. Trasferite l’acqua in una caraffa e aggiungete il succo di un limone. Tagliate a fette o a spicchi l’altro limone (ben lavato) e tuffatelo nell’acqua insieme alle foglie di menta lavate. Lasciate il composto in frigo per qualche ora prima di consumare.

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2. Tè verde freddo alla pesca fatto in casa

Vi servono: due bustine di tè verde, due pesche, un cucchiaio di stevia (facoltativo). Preparate il tè nel modo tradizionale utilizzando un litro e mezzo di acqua minerale. Sbucciate le pesche e tagliatele a spicchi e aggiungetele al tè solo quando si sarà raffreddato. Coprite la caraffa con la pellicola e lasciatela in frigo per una notte prima di consumare. A piacere potete aggiungere stevia.

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3. Tisana fredda al mirtillo e frutti rossi

Vi servono una vaschetta da 250 grammi di frutti rossi misti (compreso il mirtillo) e un litro e mezzo di acqua minerale. Portate ad ebollizione l’acqua e poi quando è ancora caldissima tuffatevi i frutti rossi. Lasciate in infusione fino a quando la tisana si sarà raffreddata. Trasferite in frigo e consumate il giorno dopo. Anche in questo caso potete utilizzare la stevia per dolcificare.

 

Ricette light: minestra di pomodoro fresco e basilico

Chi si vuole tenere in forma senza rinunciare al gusto, troverà una buona ispirazione nella ricetta light della minestra di pomodoro fresco e basilico. Si tratta di un piatto fresco e leggero, ideale come primo piatto nutriente da accompagnare con qualche crostino integrale. Tantissimi i vantaggi della minestra di pomodoro fresco: farete il pieno di antiossidanti, di vitamine e di licopene e la minestra ha un ottimo potere drenante. Servitela calda o tiepida a seconda della stagione.

Ingredienti:

  • una cipolla media
  • uno spicchio d’aglio
  • un pizzico di paprika
  • 900 gr di pomodori maturi
  • 350 ml di acqua
  • un cucchiaino di succo di limone
  • un cucchiaino di zucchero di canna
  • 25 ml di latte parzialmente scremato
  • un cucchiaio di panna fresca
  • sale e pepe q.b.
  • basilico tritato q.b.

Preparazione:
Fate sciogliere il burro e aggiungete la cipolla e l’aglio. Fateli rosolare un istante ma non devono dorarsi.

Aggiungete i pomodori e un pizzico di paprika e cuocete per 10 minuti a fiamma media con il coperchio. Unite il succo di limone, l’acqua e lo zucchero di canna e cuocete per altri 5 minuti, sempre coperto.

Fate raffreddare un po’ la zuppa e poi frullate. Filtrate la crema con un colino per eliminare le bucce e i semi e versatela in una ciotola pulita. Aggiungete la panna, il latte, aggiustate di sale e pepe. Alla fine guarnite con le foglie di basilico tritate e aggiungete, a piacere, un cucchiaio di yogurt magro bianco.

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Un bicchiere di vino rosso al giorno, toglie il medico di torno!

Pregiato e gustoso, oltre che ricco di proprietà benefiche per l’organismo umano. Si tratta del vino rosso, quello che per l’Italia è un vero tesoro. D’altronde proprio la penisola italiana è una delle terre maggiori produttrici di uva da cui si ottiene vino rosso. Anche perché dall’Italia arrivano vini che fanno il giro del mondo per via del loro sapore intenso e che piace a livello internazionale.

Tanti sono i benefici di questa saporita bevanda molto prodotta all’interno della penisola italiana. Non tutti conosceranno la capacità che il vino rosso ha di migliorare il metabolismo lipidico influendo così positivamente anche sul peso. In particolare, secondo un recente studio, sembra che un’assunzione regolare di vino rosso vada a disattivare un gene che è responsabile della produzione di nuovo grasso nell’organismo. Azione benevola dunque e che in molti stanno iniziando a sfruttare per finalità estetiche in quanto ciò permetterebbe di gestire al meglio il peso.

Ma il vino rosso è sicuramente una ottima risorsa per l’organismo umano in quanto contiene delle componenti chimiche di notevole importanza. Un ottimo esempio sono le sostanze antinfiammatorie presenti che permettono di rimediare efficacemente a molti tipi di disturbi, purché abbinati comunque ad un corretto regime alimentare. Bisogna anche ricordare che queste molecole possono essere importanti per migliorare le funzioni cognitive del cervello umano. Delle analisi e test specifici hanno permesso di capire che effettivamente il vino rosso possa prevenire la demenza e soprattutto varie patologie neurodegenerative.

Una delle molecole più importanti presenti all’interno del vino rosso è il resveratrolo, un antiossidante che ha un’azione molto importante. Esso infatti previene il senso di stanchezza e lo stress. Ecco perché sono in molti a scegliere un bel bicchiere di vino al termine di una giornata particolarmente stressante e faticosa. Anche perché il resveratrolo nell’organismo riesce efficacemente a contrastare gli effetti tossici dei radicali liberi, delle molecole molto pericolose e che possono determinare reazioni tossiche anche importanti.
Collegato all’azione antistress di cui molti beneficiano, ad esempio, dopo una giornata molto dispendiosa è anche l’azione positiva sull’umore del vino rosso. Bevendo con moderazione del vino rosso di qualità si può infatti migliorare il tono dell’umore. Questo perché grazie a questa bevanda che viene introdotta nell’organismo si ha la possibilità di incrementare la secrezione fisiologica delle endorfine. Queste sono delle sostanze che vengono prodotte dall’organismo e che determinano il buon umore e il senso di positività. Proprio per via di questa azione è consigliabile anche abbinare il vino rosso a dei piatti specifici. Ci sono degli abbinamenti ideali che permetteranno di assaporare in modo unico determinati alimenti.

Inoltre molti pensano che il vino rosso faccia male al metabolismo. Ciò non è vero in quanto è stato appurato da alcune recenti ricerche che un regolare apporto di vino rosso può essere il modo ideale per contrastare l’accumulo di colesterolo.
Questo si collega molto ad un altro fondamentale beneficio del vino rosso, ovvero quello di essere un validissimo supporto per il sistema cardiovascolare. Infatti nel vino si trovano importanti quantità di vitamina E, una molecola importante per il corretto turnover delle cellule dell’organismo umano. Inoltre la vitamina E ed il già citato resveratrolo sono molecole molto importanti per favorire una maggiore resistenza dei vasi sanguigni. Questo basta per poter dire che un bicchiere di vino al giorno può davvero avere ottimi benefici per la salute del sistema cardiovascolare.

Per poter avere a disposizione la più ampia scelta di vino rosso ci si può collegare al portale http://www.tannico.it/. Proprio su questo sito si può avere una attenta e dettagliata panoramica sulle varie tipologie di vino in base alle più diverse esigenze. Ognuno perciò potrà trovare quello più adatto al proprio gusto o anche semplicemente in base al tipo di pasto che si ha intenzione di consumare. Tanti utili consigli che permetteranno di trovare facilmente il miglior vino possibile per i propri pasti.