Obesità, i pasti sostitutivi non sono un rimedio

Quante volte abbiamo usato un pasto sostitutivo per sopperire al salto di pranzo o di una cena. Per capirci sono le classiche barrette o frappé che vengono venduti come alternativa al pasto normale, ideali per perdere peso e molto usati da chi è a dieta sia a fini estetici sia per motivi di salute. Non ho nessuna intenzione di demonizzare questi prodotti, perché a breve termine possono essere delle soluzioni valide, purtroppo secondo i medici de The Children’s Hospital of Philadelphia (Usa) non sono utili per curare l’obesità.

Pure i ricercatori, al termine della ricerca, hanno concluso che possono essere d’aiuto a perdere peso velocemente all’inizio, ma che dopo non sono più d’aiuto perché i ragazzi possono avere problemi nel gestire le porzioni di questi sostitutivi.

Pr giungere a questa tesi, sono stati analizzati  113 adolescenti obesi, i quali sono poi stati suddivisi a caso in tre gruppi. Il primo gruppo ha seguito un programma dietetico con un determinato numero di calorie (1.300-1.500 calorie, per un anno). Il secondo gruppo doveva assumere per quattro mesi il pasto sostitutivo e per gli altri otto mesi la dieta a basso contenuto calorico. Infine, il terzo gruppo doveva assumere solo il pasto sostitutivo per un anno.

Alla fine dei 12 mesi, l’esperimento ha verificato che il primo gruppo ha visto una riduzione media del loro BMI del 2,8%, mentre quelli del terzo gruppo – quello che assumeva solo il pasto sostitutivo – hanno registrato una riduzione media del 3,4%, infine, il secondo gruppo  hanno registrato una riduzione media del 3,9%, registrando la più alta riduzione.

[Fonte: LaStampa]

Condividi l'articolo:

4 commenti su “Obesità, i pasti sostitutivi non sono un rimedio”

Lascia un commento