Cenone di Capodanno, le regole per non esagerare

Ultima sera dell’anno, ultima abbuffata del 2010. Mi raccomando fate attenzione alla linea e anche al portafoglio. Durante le feste si sa che i prezzi aumentano e la gola è tale che difficilmente si riesce a rinunciare a qualche prelibatezza. Per combattere questa cattiva abitudine, gli esperti dell’Andid, l’Associazione nazionale dietisti, ha messo a punto un decalogo di consigli contro lo spreco alimentare durante le feste.

Secondo i dati Istat del 2007, il 40% degli italiani compra troppa roba e buttano vi cibi ancora buona, il 21% si fa convincere dalle offerte speciali e il 24% fa scadere gli alimenti. In tutto ciò c’è poi una porzione di persone che mangia troppo. Ecco quindi le regole per passare una serata piacevole, senza esagerare.

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Integratori naturali, più energia con il succo di barbabietola

Per trovare l’energia il segreto potrebbe essere un buon succo di barbabietola. A sostenerlo è una ricerca all’Università di Exter che ha dimostrato come questo integratore naturale sia un fantastico rivitalizzante. Lo studio infatti è riuscito a verificare come, dopo aver bevuto del semplice succo di barbabietola, molto ricco di zucchero, lo sforzo richiesto da una persona anziana durante una passeggiata, si sia ridotto del 12%.
Per giungere a questa tesi però è stato fatto uno studio abbastanza complicato e i medici hanno somministrato del succo normale a un gruppo di volontari e del succo filtrato in maniera tale da eliminare i nitrati a un secondo gruppo di volontari.

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Diabete, il manuale per bambini “La merenda con il leone”

Non è facile gestire una malattia impegnativa come il diabete di tipo 1. Si complica ulteriormente la situazione quando sono i bambini a dover fare i conti con un disturbo così grave, che limita moltissimo la loro vita, almeno in campo alimentare. Per questo motivo è nato il libro ”La merenda con il leone. La buona alimentazione per ragazzi con diabete, e non solo”, realizzato dal Servizio di Diabetologia e Malattie del Metabolismo della Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Milano presso l’Ospedale ”Luigi Sacco”.

Il volume sarà disponibile presso i Centri di Diabetologia Pediatrica di tutta Italia (circa 65) ed è il risultato di un anno di merende con i piccoli diabetici del Centro di diabetologia pediatrica dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano. L’obiettivo di questo libro è quello di informare ed educare i bambini e i loro genitori. Diventerà presto una guida molto importante.

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Proprietà dei Cereali

I cereali sono alimenti fondamentali nella dieta perchè forniscono all’organismo non solo energia ma soprattutto sostanze che svolgono un ruolo centrale nella prevenzione di malattie e disturbi dei vari organi del corpo. Mangiare cereali, insieme ad altri alimenti, rende la nostra alimentazione sana ed equilibrata. Quali sono le proprietà dei cereali?

In primo luogo, forniscono un’energia al corpo che, definita a “lento rilascio”, da al corpo un senso di sazietà prolungato. Questa sua caratteristica li rendono alimenti particolarmente consigliati a sportivi o a chi necessita di mantenere l’attenzione per un lungo periodo e sono soprattutto alimenti indicati per chi è a dieta. In secondo luogo, sono alimenti ricchi di sostanze nutritive.

I cereali contengono vitamina B, minerali e oligoelementi importanti non solo perchè rafforzano il sistema immunitario ma anche per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari. Infine, i cereali aumentano la quota di carboidrati necessari al buon funzionamento del corpo. Secondo i nutrizionisti, infatti, il fabbisogno calorico dell’organismo dovrebbe comprendere il 60% di calorie apportate dai carboidrati.

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Obesità, l’Italia è uno dei Paesi più magri d’Europa

Si parla sempre più spesso di obesità e dei relativi problemi di salute. Nonostante sia cresciuta l’informazione sui rischi dettati dai chili di troppo, sono ancora tante, anzi, troppe le persone con gravi problemi di peso. Health at a Glance Europe 2010, un nuovo report commissionato dall’Ocse e dalla Commissione europea, ha confermato un trend davvero preoccupante: più della metà degli abitanti del Vecchio Continente è in sovrappeso o ‘oversize‘, con un tasso di obesità che è addirittura raddoppiato negli ultimi 20 anni nella maggior parte degli Stati membri.

Questa è la fotografia drammatica dell’Europa, per fortuna l’Italia ha un primato positivo. È infatti, tra i Paesi più magri, con un tasso di obesità tra adulti XXL che si attesta al 9,9% della popolazione. Prima di noi c’è la Romania (7,9%) e la Svizzera (8,1%). In fondo alla classifica troviamo, la Gran Bretagna (24,5%), l’Irlanda (23%), Malta (22,3%) e Islanda (20,1%).

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Osservatorio Inhes per monitorare la dieta e gli stili di vita degli italiani

Studiare le scelte alimentari degli italiani, capire come queste influenzano la salute e lo stile di vita. Da oggi è possibile perché è nato un nuovo strumento: l’Osservatorio Inhes (Italian Nutrition & Health Survey), un nuovo osservatorio epidemiologico sulla dieta e gli stili di vita della popolazione. È stato creato dagli esperti dell’Università Cattolica di Campobasso. Lo scopo principale è quello di capire se gli italiani sono in linea con il Modello Alimentare Mediterraneo.

Come sappiamo la dieta Mediterranea è stata dichiara patrimonio dell’Unesco, però in molte occasioni è stato anche detto che l’alimentazione dei nostri concittadini è diventata troppo proteica, mettendo in pericolo tutte le qualità che invece comporta una dieta ricca di frutta e verdura. Inhes ha focalizzato la sua attenzione sull’analisi del comportamento alimentare degli italiani (dettagliato per luogo e per età) per aiutare le persone con indicazioni realmente efficaci.

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Il decalogo alimentare per arrivare in forma al Natale

Sottrarsi alle meraviglie culinarie del Natale non è proprio possibile, bisogna però darsi delle regole per evitare di prendere troppo peso e trasformare un piacere, in un’abitudine dannosa per la salute. Hanno stilato un interessante decalogo gli esperti dell’Osservatorio Grana Padano: dieci semplice regole per mangiare bene e leggero ed evitare gli stravizi natalizi.

Il pool di medici, che ha elaborato la guida, ricorda che la dieta degli italiani è sempre meno mediterranea, nonostante il recente riconoscimento Unesco, perché si consumano in media il 30% di grassi in più. Sarebbe, invece, meglio favorire una dieta ricca di fibre, cerali e ovviamente fare un po’ di attività fisica.

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Le donne in sovrappeso sono a rischio osteoporosi

Bisogna fare attenzione ai chili di troppo non solo per questioni estetiche, ma anche per la salute delle ossa. A sostenere questa teoria è una ricerca statunitense, presentata al meeting della Radiological Society of North America, che ha dimostrato che le donne ‘a mela’, cioè con più grasso intorno all’addome, sono più a rischio di sviluppare l’osteoporosi di quelle ‘a pera’, con i fianchi larghi. Pensare che è una convinzione abbastanza diffusa quella di credere che essere in sovrappeso protegga le signore da questa malattia, tipica della menopausa.

La ricerca ha preso in considerazione 50 donne in sovrappeso, con un indice di massa corporea intorno a 30, e in età pre menopausa. Le analisi sono state effettuate per determinare la distribuzione del grasso nel corpo e la loro densità ossea. È stato messo l’accento sulle signore con più grasso viscerale, collocato nella cavità addominale, perché hanno mostrato una densità ossea più bassa, uno dei principali indicatori del rischio di osteoporosi.

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Festività e Ansia: attenzione alla linea

In alcuni periodi dell’anno è possibile riscontrare un aumento di alcuni disturbi dell’umore. Tra questi disturbi, l’ansia non tarda mai a presentarsi all’appello di Natale! I disagi legati all’ansia hanno una forte ricaduta su due aree di vita della persona: ritmo sonno-veglia e alimentazione.

Nel caso di ansia il ritmo sonno-veglia è turbato da un’insonnia precoce (difficoltà ad addormentarsi) mentre rispetto alla sfera alimentare è possibile notare una tendenza a mangiare di più e in maniera più disordinata. Quali possono essere le cause che fanno sì che, durante le feste natalizie, ci sia una tendenza a sperimentare una maggiore ansia?

Tra le ipotesi che si possono avanzare abbiamo l’alterazione della routine quotidiana. Le vacanze natalizie, con tutta la loro frenesia (corsa ai regali, inviti, ecc.), ci spingono spesso a cambiare le nostre abitudini giornaliere comprese le abitudini alimentari. In genere ogni cambiamento del proprio stile di vita porta la persona a sperimentare stress che, se non gestito in maniera adeguata può condurre verso vissuti di ansia e l’ansia si sa che è tra i principali nemici della linea!

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I chili di troppo migliorano l’olfatto

C’è poco da fare, i chili di troppo non aiutano la linea. C’è però una magra consolazione: le persone in sovrappeso sviluppano un naso sopraffino. A sostenere questa teoria è uno studio della University of Portsmouth (Gb) che dimostra infatti che le persone obese hanno un ‘naso’ particolarmente raffinato e percepiscono molto più nettamente gli odori che provengono dagli alimenti. Ed ecco spiegato perché, spesso, fanno fatica a dimagrire.

Il loro ‘super-olfatto’ li costringe a godere più di altri dei profumi della cucina, captando facilmente nell’aria l’aroma di un pollo arrosto o di una torta al cioccolato. Cosa che rende assai più difficile togliersi dalla mente il desiderio dei piaceri del palato. E forse è anche per questo motivo che molto difficile che le persone brave ai fornelli siano anche snelle.

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Diabesità, la malattia del futuro

L’epidemia del terzo millennio si chiama Diabesità. È un neologismo per raggruppare quelle persone che sono obese e/o diabetiche. Il problema è ancora più allarmante se si stima l’evoluzione che la diabesità potrebbe avere nei prossimi anni: il numero dei diabetici è, infatti, destinato a salire, a livello globale, dagli attuali 246 milioni a circa 380 milioni nel 2025. Questo il tema del convegno che si è svolto in questi giorni al Senato cui hanno partecipato la fondazione Adi e l’associazione Diabete Italia.

I dati che sono stati diffusi in quest’occasione hanno davvero mostrato una fotografia preoccupante: un italiano su due ha problemi di peso, con il 34,2% in sovrappeso e il 9,8% obeso. Un esercito di 4 milioni 700mila italiani obesi, cui fanno da contraltare i 4 milioni di italiani affetti da diabete. Il problema grave sta poi per quelle persone che oltre a essere in sovrappeso hanno anche la malattia, figlia ovviamente della situazione legata ai chili di troppo.

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I piatti fatti in casa sono più gustosi e aiutano la linea

Preferite un piatto casereccio o qualcosa di già pronto? Secondo i risultati di uno studio di ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora, pubblicato dalla rivista Proceedings of the Royal Society B, il cibo ha un sapore migliore, è molto più gustoso, se è lavorato per ottenerlo. Per gli autori questa scoperta sarà molto importante se applicata per migliorare le diete, facendo apprezzare di più i cibi più sani e aiutando le persone obese.

L’indagine è stata svolta sulle cavie. In un esperimento i topi hanno dovuto superare l’ostacolo leve per ottenere uno snack di ricompensa. Una volta dato loro libero accesso ai cibi, i topetti hanno preferito quello per cui avevano lavorato di più. Nel secondo test, invece, entrambe le leve davano accesso a cibi a basso contenuto di calorie, e ancora una volta gli animali hanno preferito quello per cui avevano lavorato di più.

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La dieta degli italiani è povera di ferro e ricca di zinco

Gli italiani bocciati a tavola. Non è la prima volta e gli ultimi dati dell’Osservatorio Nutrizionali non hanno dato segno di miglioramento. Nonostante tutte le recenti iniziative di sensibilizzazione per migliorare la salute, tenere sotto controllo l’ipertensione e i rischi dell’obesità, la tavola tricolore scarseggia in verdure e ferro. Mediamente, infatti, non si arriva a 200 grammi al giorno, quantità molte basse e molto lontane da quelle consigliate per una sana alimentazione. Si mangiano pochi agrumi, meno di 50 grammi al giorno, spesso dimenticando che limoni e arance sono ricchi di vitamina C, la quale ha un’azione antinfiammatoria, aumenta le difese immunitarie dell’organismo e lo protegge dalle infezioni provocate da virus e batteri.

Ma non è tutto. La vitamina c favorisce l’assorbimento del ferro, soprattutto quello contenuto nella verdura, che altrimenti non sarebbe disponibile per essere assimilato. Bene invece l’assunzione di zinco, che rientra nei valori stabiliti. C’è da dire che è difficile che ci siano delle carenze in tal senso, perché è contenuto negli alimenti di origine animale, più ricchi in proteine. Comunque lo potete assumere anche mangiando cereali integrali, legumi e prodotti a base di crusca.

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I cibi che invecchiano la pelle

Ci sono dei cibi che fanno venire le rughe. Purtroppo è vero, così come l’alimentazione migliora la salute, la qualità di vita e anche bellezza esterna del nostro corpo, può anche favorire l’invecchiamento cellulare. Per questo motivo è molto importante sapere bene cosa mettere a tavola, cosa sia giusto favorire e cosa no. Intanto, la prima cosa da fare è mantenere costante l’idratazione della nostra pelle e si può fare con una buona crema, ma soprattutto mangiando tanta frutta, tanta verdura e bevendo molta acqua (anche tisane e tè non zuccherati sono perfetti).

I cibi che favoriscono l’invecchiamenti sono chiamati AGE (Advanced Glycosilated End products), cioè i prodotti avanzati della glicazione. La glicazione è una reazione chimica tramite cui gli zuccheri liberi nel sangue si legano alle proteine, formando appunto gli AGE. Questi composti hanno l’effetto di irrigidire la pelle, che perde tono ed elasticità, facilitando la comparsa delle rughe che ovviamente danno un aspetto più maturo.

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Dieta Mediterranea: un bus itinerante per diffondere la cucina italiana

Parte proprio da Torino il bus itinerante che girerà il mondo per diffondere la Dieta Mediterranea.  È un progetto di valorizzazione dello stile alimentare italiano promosso da Federsanità Anci e dal ministero delle Politiche Agricole che, fino alla primavera del 2012, farà tappa in tutte le regioni italiane e in quattro città degli Stati Uniti.  Una bella idea che ha come obiettivo promuovere la buona cucina e l’educazione alimentare,  oltre ai prodotti tipici made in Italy, un buon metodo per prevenire l’obesità e le malattie cardiovascolari.

Bus è stato presentato durante il Salone del Gusto di Torino, la fiera che promuove il piacere e la cultura della buona tavola, che chiude le porte oggi dopo quattro giorni di successo, anche se sono ancora vive le polemiche sui costi della manifestazione.

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Cucinare con le Alghe

Non sono passati molti giorni da quando avete trovato proprio sulle pagine di Dietaland un post dedicato all’ambiente e allalimentazione. La notizia di questi giorni è proprio quella che il consumo esagerato di proteine animali fa male alla salute, ma anche al nostro ecosistema. Ecco quindi che il consiglio di molti esperti è quello di favorire una cultura del cibo più vegetariana. Come fare? Non ci sono solo la frutta e la verdura tradizionale, anche le alghe sono importanti.

A tal proposito vi consiglio il libro Cucinare con le alghe di Alice Savorelli, che spiega come le verdure di mare siano ricche di iodio, ferro, potassio, manganese, fosforo, silicio e selenio. Ma anche proteine e vitamine. Mentre contengono solo una minima quantità di grassi che si aggira intorno all’1-3%.

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I piatti tradizionali e il codice alimentare di Pellegrino Artusi

L’arte culinaria è ciò che distingue il nostro Paese nel mondo, anche se poi sono pochi i giovani che si misurano ai fornelli: sono troppo attenti alla dieta o preferiscono un’alimentazione più veloce e moderna, a base di piatti freddi o sushi. Eppure la cucina tradizione non ha solo ottime caratteristiche da un punto di vista nutrizionale, ma rappresenta anche l’identità nazionale. A sostenerlo sono gli stessi italiani che hanno partecipato a un sondaggio di Coldiretti-Swg.

Questa tesi è stata sposata  dal 46% degli italiani che ritengono i piatti tipici locali più significativi della cultura (37%) della moda (9%), del calcio (5%) e della scienza e tecnologia (3%). Un primato notevole. Questi dati sono stati presentati al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato dalla Coldiretti a Cernobbio dove, per celebrare i 150 anni dell’Unità di Italia, è stata apparecchiata per la prima volta ”la tavola dei piatti che hanno unito l’Italia” in collaborazione con Casa Artusi. Ricordiamo che proprio a Pellegrino Artusi si deve il primo codice alimentare.

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La dieta giusta per ogni fase della vita

Esiste una dieta per ogni età. Il nostro corpo, infatti, ha bisogno di seguire un regime equilibrato in base ai suoi reali bisogni energetici e di crescita, che sono molto diversi a seconda della fase della vita. Per esempio un ragazzo avrà un metabolismo più veloce rispetto a un adulto e una signora in menopausa dovrà curare maggiormente la salute delle sue ossa. Ecco quindi che diventa fondamentale seguire delle regole alimentari, per mantenersi in salute.

La prima fase è quella dell’infanzia. I bambini, dallo svezzamento in poi, hanno bisogno di seguire una dieta leggera ma ricca di micronutrienti (vitamine, minerali, calcio, zinco, ecc).  E’ importante un buon apporto proteico e quindi è consigliabile il consumo di tacchino, pollo, latte, uova, pesce e di proteine vegetali.  Come per gli adulti, anche i bambini devono bere durante il giorno circa 1 litro d’acqua e non sempre semplice.  L’acqua comunque si trova anche nel cibo, quindi un consumo regolare di frutta, verdura, passati e zuppe di verdure contribuisce a mantenere i necessari livelli.

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