E’ morta all’età di 28 anni la modella francese Isabelle Caro che, divenuta famosa nel 2007 con la campagna pubblicitaria di Olivero Toscani, era diventata un’icona della lotta all’anoressia. La sua morte risale allo scorso novembre ma la notizia, arrivata solo adesso, ha scosso non solo il mondo della moda ma anche il mondo di chi, ogni giorno, si incontra/si scontra con questo terribile male del nuovo millennio.
La giovane modella francese aveva iniziato ben presto la sua lotta per rendere pubblici i terribili danni dell’anoressia nella vita delle donne che ne sono colpite. Quando si pensa a Isabelle Caro non può non venire alla mente il suo corpo martoriato dalla malattia e il suo sguardo che, come ricorda Oliviero Toscani, ricordava l’Urlo di Munch.
Lo sguardo spaesato e spaventato di Isabelle Caro ci richiama lo sguardo di tutte quelle donne che, nella ricerca interminabile di una via di uscita, sperimentano spesso l’impotenza nel richiedere un aiuto per ricominciare a vivere. Di Anoressia si muore e questo lo sapeva bene Isabelle Caro che, in una lotta contro il tempo, “portava il suo corpo” in giro per il mondo per aiutare ogni donna che soffre di questa malattia a guardare il loro vero aspetto e il loro futuro da malate di anoressia.