Zucchero nascosto: gli alimenti insospettabili ricchi di zuccheri

Non ci sono solo le bibite gassate di cui oramai conosciamo le caratteristiche, ci sono anche tanti altri alimenti che contengono zuccheri nascosti, alimenti insospettabili che andrebbero eliminati o comunque ridotti drasticamente nella dieta specialmente se state cercando di ridurre il quantitativo di zuccheri che ingerite ogni giorno.

Tanto per farvi un’idea, pensate che il quantitativo di zucchero consigliato per le donne è di circa 6 cucchiaini al giorno, mentre gli uomini non dovrebbero eccedere i 9 cucchiaini, eppure il consumo medio di zucchero degli italiani è di 90/100 grammi al giorno: praticamente tre volte in più della dose consigliata. Ecco quali sono gli alimenti che contengono più zuccheri nascosti:

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1. Sughi pronti

Un bel piatto di pasta piò contenere zuccheri, nascosti nelle conserve di pomodoro o nei sughi pronti. Pensate che sughi pronti che utilizziamo per condire al volo la pasta possono contenere tra 6 e 12 cucchiaini di zucchero. Praticamente come un gelato o una fetta di torta. Anche le salse che si vendono per condire l’insalata sono ricche di zuccheri.

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2. Pane industriale

In pan carrè, il pane a cassetta e il pane bauletto industriali possono contenere tantissimi zuccheri, fino amezzo cucchiaino per fetta.

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3. Salumi

Prosciutto cotto, mortadella, altri salumi: possono contenere zuccheri. Voi pensate di mangiare un semplice tramezzino al prosciutto e invece state ingurgitando un bel cucchiaio di zucchero!

4. Minestrone surgelato, vellutate, purè di patate

Tutti questi prodotti industriali possono contenere notevoli quantità di zucchero, che viene aggiunto come addensante per dare consistenza a questi prodotti.

5. Cibi con pochi grassi o dietetici

Vi sembrerà strano ma spesso i cibi con pochi grassi possono contenere tanti zuccheri che vengono aggiunti per dare più sapore. Inoltre anche quando sull’etichetta c’è scritto “a basso contenuto di zuccheri” non vuo dire che non siano presenti altro tipo di edulcoranti.

Cosa fare per ridurre gli zuccheri nascosti?

  • Cercate più possibile di consumare cibi naturali, poco raffinati, poco processati, preparati a partire da materie prime naturali. Le panature, i surgelati, le salse, sono garanzia di presenza di zuccheri.
  • Leggete bene le etichette. Ingredienti come il maltilolo, il sucralosio, l’acesufalmide, lo xilitolo, il saccarosio, succo di mela o succo d’uva concentrati, malto di mais o sciroppo di riso: sono tutti zuccheri ed edulcoranti.

Tumori e rughe: ecco perché lo zucchero fa male

Da molto tempo sentiamo l’allarme che riguarda il consumo eccessivo dello zucchero raffinato. Noi vi spieghiamo perché lo zucchero fa male e quali sono i risultati delle ultime ricerche in merito. Lo zucchero raffinato è il prodotto finale di una trasformazione industriale che, partendo dalla canna da zucchero, utilizza sostanze chimiche molto tossiche per ottenere lo zucchero bianco che conosciamo eliminando dal prodotto di base tutte le sostanze nutritive come vitamine, sali minerali, enzimi e oligoelementi.

Ma il problema dello zucchero non è solo la grande quantità di calorie. Le ultime ricerche sostengono che sia in grado di alterare processi dell’organismo, come i livelli ormonali. Secondo uno studio francese del 2007 lo zucchero creerebbe più dipendenza della cocaina mentre un’altra ricerca dell’università di Cambridge rivela che lo zucchero non è in grado di dare energia, anzi sarebbe proprio lui ad appesantire e causare sonnolenza perché blocca l’azione della orexina, l’ormone responsabile dei sentimenti, della veglia e che regola la capacità di bruciare calorie.

> 6 SOSTITUTI NATURALI DELLO ZUCCHERO

Altre ricerche hanno ipotizzato che alti livelli di zucchero nel sangue invecchino il cervello precocemente, fino all’insorgere della demenza senile. Lo zucchero infine danneggerebbe il fegato come gli alcolici, per via del grasso che si accumula e perché una dieta troppo ricca di zucchero ci fa metabolizzare più calorie del necessario e troppo a lungo. Da qui il collegamento tra livelli elevati di consumo di zucchero e obesità.

> ZUCCHERO BIANCO O SCURO?

L’ultima ricerca sui danni dello zucchero è olandese, del Leiden University Medical Center, condotta su 600 persone, e ha mostrato come lo zucchero sia anche capace di fare invecchiare prima. Secondo i ricercatori si invecchia 5 mesi in più per ogni 180 gr di zucchero ingerito. Pare infatti che quando l’organismo scompone lo zucchero, rallenti anche la produzione di collagene ed elastina, le due componenti che rendono la pelle giovane ed elastica.

> LA DIETA DEL MIELE ER DIMAGRIRE: FUNZIONA?

Pancia piatta con il pompelmo rosa

Il pompelmo rosa, noto per le sue proprietà digestive e drenanti, è un fritto di stagione e ricco di vitamina C. Introducendo il pompelmo nell’alimentazione è possibile sgonfiarsi e perfino perdere una taglia in una settimana. Il trucco è consumare questo frutto sempre prima dei pasti.

Il pompelmo rosa è un alleato della dieta perché contiene grandi quantità di fibre vegetali, in particolare la pectina che può l’assorbimento dei grassi da parte degli acidi biliari nell’intestino, aiutando anche a ridurre il tasso di colesterolo LDL nel sangue. Inoltre assumere il pompelmo quotidianamente aiuta ad aumentare le difese immunitarie dell’organismo anche perché contiene grandi dose di vitamina C.

> IL POMPELMO AIUTA DAVVERO A DIMAGRIRE?

Il pompelmo rosa contiene anche una grande quantità di fenilalanina, che agisce sui centri della sazietà e induce a mangiare di meno. La dieta del pompelmo ha un funzionamento semplice. Si mangia mezzo pompelmo rosa prima di ogni pasto principale e si può abbinare ad un’insalata mista da consumare sempre come antipasto. Al posto dell’insalata, se vi trovate fuori casa, potete consumare un centrifugato.

>DIETA DEL POMPELMO PER PERDERE PESO SENZA FATICA

Per una settimana, dieci giorni al massimo, cercate di fare a meno della pasta e del pane almeno a cena. I carboidrati fanno sentire sazi ma producono quei picchi di insulina che causano l’accumulo di grassi su pancia e fianchi. Preferite le proteine animali e vegetali e accompagnatele con verdure di stagione crude o cotte. Non mangiate nemmeno i dolci. Questo tipo di alimentazione che non prevede i carboidrati di pane e pasta va seguita per un massimo di 10 giorni per non affaticare i reni. Inoltre il pompelmo non è indicato per chi assume l’aspirina quotidianamente.

> DIETA BRUCIAGRASSI DEL POMPELMO, COME FUNZIONA

Dieta COM, cos’è e come funziona

Non esiste una dieta uguale per tutti. E’ questo il concetto che sta alla base della dieta COM, abbreviativo di cronomorfodieta, un strategia alimentare ideata dal dottor Massimo Spattini, specialista in scienza dell’alimentazione, medicina dello sport e antiaging a Parma.

Si tratta di un approccio globale che prende in considerazione i cicli ormonali, le caratteristiche morfologiche di ogni persona e gli ultimi studi di endocrinologia riguardo al funzionamento della tiroide. Secondo questo metodo, esistono tipi di aspetti psicofisici a cui bisogna abbinare una speciale alimentazione: iperlipolitica, iperlipogenetica, ipermista, ipomista.

I tipi iperlipolitici sono dominati dagli estrogeni e hanno un fisico che tende ad accumulare il grasso sulle zone inferiori di pancia e fianchi. Per questi soggetti la dieta ideale è quella che mette i carboidrati nella prima parte della giornata e li esclude del tutto a cena.

Gli iperlipogenetici hanno spalle e tronco robusto e quando ingrassano tendono ad avere le gambe sempre magre. Per loro la dieta COM consiglia una colazione modesta ricca di proteine, un pranzo proteico e una cena a base di carboidrati che aiutano a favorire la sintesi del triptofano, diminuendo anche i livelli del cortisolo al mattino.

Gli ipermisti sono coloro che tendono ad ingrassare in modo bilanciato in tutte le parti del corpo. A queste persone la dieta COM consiglia un regime alimentare bilanciatissimo in tutti i nutrienti, con tutti e tre i componenti della piramide alimentare (carboidrati, proteine, grassi ) in uguali misure. Infine gli ipomisti sono soggetti tendenzialmente magri, spesso affaticati e pallidi. Se gli capita di ingrassare, per dimagrire è necessario diminuire drasticamente i carboidrati. Il consiglio è di fare una colazione e una cena proteiche e un pranzo equilibrato a base di carboidrati, proteine e grassi in uguale misura.

I cibi per una pelle più luminosa

Scegli i cibi giusti e avrai una pelle più luminosa e in salute. Se a tavola facciamo le scelte giuste possiamo stimolare i geni buoni, quelli che ci aiutano a mantenerci giovani, e spegnere i geni cattivi, cioè quelli che causano l’invecchiamento della pelle. Il segreto sta nella scelta degli alimenti antiage, quelli che sono in grado di stimolare le proteine cellulari e che favoriscono il rinnovamento della pelle.


Tra questi, sicuramente ci sono gli alimenti alla base della dieta mediterranea come l’olio extra vergine di oliva, ricchissimo di antiossidanti, oppure l’uva rossa ricca di polifenoli, oppure il pesce azzurro fresco ricco di Omega 3 e poi la frutta, la verdura e i cereali che come è noto esercitano sulla pelle una funzione plastica, favorendone il rinnovamento.

Per avere una pelle giovane è preferibile scegliere i carboidrati integrali perché quelli raffinati hanno un indice glicemico elevato che tende a rendere la pelle più rilassata, poco densa, dall’aspetto precocemente invecchiato. In una dieta per una pelle luminosa non possono mancare le proteine animali. Cibi come la carne di maiale, il salmone, il pollo e le proteine animali in generale contengono la creatina che stimola la produzione di collagene ed elastina, indispensabili per sostenere la pelle e proteggerla dall’invecchiamento.

Anche i grassi hanno la loro importanza e in particolare gli Omega 3 presenti nel pesce e i grassi presenti nella mandorle o nelle noci. Da evitare invece i grassi idrogenati di cui sono ricchi i prodotti industriali che sono molto dannosi anche per la pelle.

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Natale 2016, idee regalo per chi è a dieta

Si avvicinano le feste natalizie e siamo pronti a suggerirvi una serie di idee regalo per chi è a dieta e a cui è assolutamente vietato donare dolci e delizie culinarie per non indurlo in tentazione e vanificare tutti i suoi sacrifici.

idee regalo per chi è a dieta

Diario alimentare

Tenere un diario alimentare è un ottimo aiuto per mantenere la concentrazione sui propri obiettivi e verificare cosa si mangia, tenere il conto delle calorie, programmare in anticipo i pasti e buttare giù le proprie emozioni sulle difficoltà di una dieta e sui traguardi raggiunti.

Libro di ricette light

Un libro di ricette light è sempre apprezzato da chi deve cucinare leggero ma non ha molta fantasia in cucina. Pur essendo limitati gli alimenti concessi a chi segue una dieta rigida, c’è sempre spazio per combinazioni inaspettate e piatti appetitosi per rendere meno duro il regime alimentare.

Bilancia

Una bilancia all’avanguardia potrà essere un regalo azzeccato, soprattutto se siete abbastanza in confidenza con la persona a cui la regalerete.

Set di tisane depurative

Una selezione di tisane e infusi depurativi, snellenti e sgonfianti può essere un’ottima idea regalo per chi sta seguendo un regime alimentare controllato allo scopo di perdere peso e ritrovare la forma fisica.

Vaporiera di bambù

È un oggetto originale che farà felici le appassionate di cucina consentendo al tempo stesso di cucinare completamente senza grassi conservando tutto il gusto degli alimenti.

Abbonamento in palestra

L’abbonamento ad un corso in palestra o alla sala fitness è sempre un regalo indovinato per chi è a dieta. Come si sa, l’alimentazione va abbinata ad un po’ di sana attività fisica perché la perdita di peso sia più efficace e duratura.

Tagliere

Un bel tagliere per le verdure è un’altra scelta che si rivela utile in cucina visto che chi è a dieta spesso deve curare maggiormente la preparazione dei cibi, che devono essere freschi e abbondare in verdure.

Palla antistress

Un pensierino perfetto per chi segue una dieta ed è spesso molto nervoso per la rinuncia che deve fare a tavola. Sceglietela a forma di ortaggio, per esempio un pomodoro. Sarà ironica e divertente. E scaricherà lo stress.

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Ricette con semi di soia freschi

I semi di soia freschi non sono altro che i fagioli del famoso legume ancora acerbi, che si possono consumare in diversi modi: scopriamo qualche ricetta per prepararli sfruttando tutti i vantaggi della soia fresca anziché rivolgersi sempre alla più diffusa forma secca.

semi di soia freschi

In genere i fagioli di soia freschi si trovano sotto forma di edamame, il nome che si dà alla preparazione di questo prodotto che viene cotto al vapore o lessato per pochi minuti e che si può consumare da solo, salando leggermente, o aggiungere ad altre preparazioni quali insalate o zuppe.

Gli edamame venivano venduti come cibo da strada in Giappone durante l’epoca Edo. Oggi che la soia si è diffusa anche nella nostra alimentazione quotidiana, specialmente se vegana, possiamo approfittarne anche noi. Tra le virtù di questo alimento troviamo alte quantità di vitamine C ed E, minerali come potassio e magnesio e alti valori proteici.

I giapponesi suggeriscono di mangiarli crudi, estraendoli direttamente dal baccello fresco. Ma non è facile trovare la soia fresca, è più semplice reperirla in forma di edamame già pronto da utilizzare per le proprie preparazioni.

Il tempo di cottura deve essere breve, perché il fagiolo deve restare croccante. Prevedete un massimo di 4-5 minuti. Se la cottura è a vapore potete allungare i tempi a 10 minuti. Una volta cotti, salateli in superficie e consumateli come contorno.

I semi di soia freschi cotti in questo modo potete poi utilizzarli anche per arricchire il minestrone, una zuppa o un’insalata. In alternativa potete usarli anche per la preparazione di un dolce, in particolare lo zundamochi.

Questo tipico dolce giapponese si prepara pestando gli edamame cotti fino a ridurli ad una pasta morbida a cui aggiungerete zucchero e acqua finché non avrete ottenuto un composto liscio che userete per arricchire i classici mochi di riso glutinoso.

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La dieta mima-digiuno, in cosa consiste

Benché a giudicare dal nome si possa pensare ad regime alimentare molto restrittivo, la dieta mima-digiuno non è un vero e proprio digiuno. Si tratta invece di un regime alimentare che simula un semi-digiuno per 5 giorni su un arco di tempo di circa 3-6 mesi attraverso la riduzione dell’apporto calorico fino al 50% rispetto al normale.

dieta mima-digiuno

La dieta, ideata da Valter Longo, si basa su un principio semplice: ridurre l’invecchiamento cellulare, la produzione di insulina e dell’ormone della crescita e intervenire sulla salute globale dell’organismo. Non per caso il Time ha definito il medico che ha messo a punto la dieta il guru della longevità.

Gli effetti dimagranti dunque sono secondari, anche se non trascurabili, visto che lo scopo principale di questa dieta è quello di allungare la vita proteggendo il corpo dal rischio di malattie croniche come il diabete, patologie cardiocircolatorie e tumori.

La base della dieta è quella mediterranea/vegetariana che punta sulle proteine del pesce anziché della carne favorendo anche l’apporto proteico vegetale, grazie ai legumi. Inoltre si eliminano del tutto grassi saturi animali e zuccheri in favore di grassi salutari provenienti da olio extravergine di oliva e frutta secca.

Tra i cibi da evitare ci sono dolci, carne e altri prodotti di origine animale ma anche la frutta, mentre vanno preferite le verdure. Non è necessario rinunciare completamente a molti piatti, se a pranzo siete abituati a consumare la pasta potete sostituirla per esempio con cereali integrali accompagnati legumi cotti.

Le proteine animali si riducono drasticamente, favorendo quelle che provengono dai legumi e dal pesce. Il motivo è che, secondo gli studi del dottor Longo che ha messo a punto la dieta, contribuiscono ad accelerare il processo di invecchiamento cellulare.

La dieta mima-digiuno ha un indubbio vantaggio, si segue per un periodo di tempo breve. Il corpo non viene privato di alcun nutriente necessario e la riduzione calorica progressiva si attua per pochi giorni, per un massimo di 5 ogni 3-6 mesi.

Non dovrebbero seguire questa dieta donne in gravidanza, diabetici e ipertesi, persone in sovrappeso, cardiopatici o con il colesterolo alto. In ogni caso è sempree bene chiedere un consiglio al medico prima di avvicinarsi a qualunque dieta.

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Si celebra oggi l’ Obesity Day 2016

Torna l’Obesity day, la giornata dedicata all’obesità che ricorre proprio oggi, il 10 ottobre. È un appuntamento importante per fare il punto su una condizione sempre più patologica, che porta con sé una serie di complicazioni per la salute estremamente gravi.

obesità maschile

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7 alimenti ricchi di iodio

Lo iodio è un ingrediente fondamentale della nostra dieta, fondamentale per la salute della tiroide. A dare le indicazioni per un menù ad hoc è la Siedp, la Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica, che ricorda che dieta povera di iodio può determinare disturbi quali il gozzo, cioè l’aumento delle dimensioni della ghiandola, e la formazione di noduli.

iodio nella dieta

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Dieta ed esercizi per dimagrire cosce e glutei

Dimagrire cosce e glutei è il primo obiettivo di ogni donna, specialmente alla fine delle vacanze estive oppure subito dopo le feste di fine anno. Scopriamo come migliorare la dieta e quali esercizi specifici eseguire per raggiungere il proprio scopo in maniera rapida ed efficace.

dimagrire cosce e glutei

A tavola è indispensabile adottare una dieta sana eliminando tutti i cibi dannosi per la linea oltre che per la salute. Vanno aboliti gli alimenti che provocano la ritenzione idrica, subito visibile sulla parte bassa del corpo, limitando drasticamente il sale e i cibi troppo salati. Vanno anche ridotti i grassi scegliendo solo quelli di ottima qualità, provenienti dunque da pesce, olio d’oliva e frutta secca.

Bisogna prestare attenzione anche alla cottura dei cibi, eliminando i fritti e favorendo la cottura al forno e al vapore, al cartoccio, stufata o brasata. In questo genere di cotture si possono infatti limitare o del tutto eliminare i condimenti.

Favorite il consumo di proteine magre, che devono prendere il posto dell’eccesso di farinacei. Attenzione però: i carboidrati non vanno eliminati ma solo ridotti e scelti con cura, favorendo cereali integrali, frutta e verdura di stagione.

Bere molto è un ottimo aiuto a tavola, ma non solo. Acqua a volontà ma anche tisane e tè verde aiutano ad eliminare i ristagni di liquidi che si depositano soprattutto su cosce, fianchi e glutei e provocano il fastidoso senso di gonfiore. Bevete spesso durante il giorno, meglio lontano dai pasti e prima di avvertire il senso di sete.

Abbiniamo a questa dieta sana del movimento fisico. Qualche sessione di allenamento aerobico a settimana aiuta a bruciare più calorie ma gli esercizi più utili sono quelli mirati, abbinati ad uno stile di vita sano, ad un’alimentazione controllata e ad un po’ di movimento quotidiano.

Alcuni esercizi in particolare sono utili per snellire le cosce e tonificare i glutei. Gli squat si rivelano i più efficaci e possono essere eseguiti in svariati modi per potenziarne gli effetti e lavorare con tutti i muscoli, sia delle gambe che dei glutei. Vi proponiamo una routine di allenamento completa che si concentra proprio su questo esercizio.

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Come cambia la dieta inglese dopo la Brexit

In seguito al referendum che ha decretato l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, diverse sono state e saranno le ripercussioni politiche, economiche e sociali. Per via della svilutazione della sterlina, prima e più evidente conseguenza del voto, scopriamo come cambierà la dieta inglese dopo la Brexit.

dieta inglese dopo la brexit

La Coldiretti ha eseguito un’analisi degli effetti della Brexit sull’alimentazione inglese dal momento che acquistare prodotti alimentari stranieri diventa più costoso. Saranno soprattutto i prodotti Made in Italy a subire le conseguenze di questo processo.

Gli inglesi saranno costretti a modificare la propria alimentazione? Potrebbe essere così in tempi molto brevi perché d’un tratto è diventato molto più oneroso procurarsi sul mercato tutti i prodotti per i quali la Gran Bretagna dipende dalle importazioni estere. Tra i paesi più coinvolti ci sono l’Italia e la Spagna da cui provengono pomodori e agrumi ma anche vini e formaggi.

Secondo la Coldiretti, l’Inghilterra è il quarto paese che accoglie le esportazioni della produzione agroalimentare italiana con valori molto alti. Nel 2015 si è registrato un valore annuo di 3,2 miliardi con un trend in crescita nel primo trimestre 2016 ma una improvvisa battuta d’arresto seguita alla svalutazione della moneta britannica.

In futuro potrebbe diventare sempre più difficile portare a tavola nelle case inglesi i prodotti genuini del Made in Italy, la cui voce più importante è rappresentata indubbiamente dal vino. Le esportazioni del 2015 hanno superato ai 746 milioni di euro con un incremento del 7% a inizio 2016. Lo spumante, e particolarmente il prosecco, è il prodotto che traina l’intero comparto. Segue la pasta ma non resta molto indietro neanche il settore ortofrutticolo. Ad essere apprezzatissimi in Gran Bretagna sono anche i formaggi italiani, soprattutto il parmigiano.

La preoccupazione non riguarda solo gli inglesi che dovranno rinunciare alle ghiottonerie italiane. Una nuova legislazione britannica infatti potrebbe sfavorire le esportazioni con ricadute importanti sui mercati di tutta Europa.

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Il piatto che assorbe i grassi e combatte l’obesità

Per contrastare il diffondersi dell’obesità, è stato inventato un innovativo piatto, che assorbe i grassi. Si chiama AbsorbPlate ed è realizzato in collaborazione con la Thai Healt Foundation. Grazie a centinaia di piccoli buchi sul fondo, il piatto riesce a trattenere molto del grasso in eccesso dal cibo, permettendo di “asciugare” fino a 7 millilitri di olio dalle pietanze e ridurre anche 30 calorie a ogni portata. Che sommate tra loro possono diventare fondamentali nel perdere peso. A patto ovviamente di seguire comunque una dieta varia e bilanciata.

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Una dieta sbagliata nuoce alla salute come il fumo

Fumare fa male, favorisce lo sviluppo del tumore al polmone e non solo. Lo leggiamo sui pacchetti di sigarette, ce lo ripetono in televisione e soprattutto i medici. Lo sappiamo, è vero? Quello che non sappiamo è che una dieta sbagliata in realtà ha gli stessi effetti collaterali del fumo.

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Daikon, come si usa in cucina

Si trova sempre più facilmente nei supermercati biologici, nei mercati e nei negozi di alimentari etnici: parliamo del daikon, una radice di origine orientale che somiglia, per forma e consistenza, ad una grossa carota. Ma come si usa in cucina?

daikon

È un prodotto molto versatile, con un caratteristico sapore pungente simile allo zenzero, ma anche ricco di proprietà benefiche. Si tratta infatti di un alimento che accelera il metabolismo e combatte il gonfiore grazie alle sue proprietà diuretiche e drenanti. Si può consumare in diversi modi. Vediamo i principali.

Daikon al vapore

La cottura al vapore conserva inalterate tutte le proprietà nutrizionali del daikon. Dopo averlo cotto si può utilizzare in un’insalata mista o consumare da solo, come contorno, condito con olio extravergine di oliva.

Daikon in zuppa

La cottura per la zuppa, più lunga, attenua il sapore speziato dell’alimento, rendendolo più dolce. Si può cuocere insieme alle patate o ad altre verdure a scelta. Tagliatelo a pezzi, mettetelo in padella con un filo d’olio e fate rosolare, dunque aggiungete brodo vegetale e spezie e portate a cottura. Potete consumarlo così o preparare una vellutata con un frullatore a immersione, a cottura ultimata.

Daikon fritto

Non sarà la cottura più salutare, ma il daikon fritto è molto saporito e goloso. Tagliate la radice a fette o bastoncini, come fossero patate, dunque friggetela nell’olio.

Daikon al gratin

Abbinato ad altre verdure oppure da solo, il daikon tagliato a grosse rondelle sarà perfetto in forno, con pangrattato e formaggio. Si può abbinare per esempio a patate, carote o melanzane.

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Lo specchio 3.0 che aiuta a perdere peso

Perdere peso è complicato, e ogni piccolo trucchetto è ben accetto. È stato pensato uno specchio 3.0, un nuovo strumento in grado di scannerizzare il corpo in tempo reale e notare eventuali aumenti di ciccia o diminuzione di grasso. Mantenere il peso forma o perdere un po’ di peso potrebbe essere più facile.

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6 Alternative al latte di mucca

Non tutti possono bere il latte di mucca. Molti bambini faticano a digerirlo perché molto grasso (richiede molta acqua per la digestione causando stitichezza), molti adulti invece sono allergici alle proteine del latte (e questo disturbo si manifesta con dissenteria e dolori addominali). E allora come fare? Ci sono diverse alternative, certo il sapore o la sostanza è un po’ diversa, ma ci si guadagna in salute. Vediamo insieme quali sono.

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4 ricette per tisane detox

Depurare l’organismo a tavola si può scegliendo alimenti ricchi di acqua e fibre, ma possiamo intervenire anche con le bevande: ecco 4 ricette per tisane detox efficaci e gustose, facili da preparare e ottime alleate di benessere.

ricette per tisane detox

Tisana detox alla cannella

Profumata e deliziosa, questa tisana ci fa dimenticare i saporacci delle solite bevande depurative. Grazie al suo aroma di cannella è perfetta per questi ultimi scampoli di inverno.

Ingredienti
15 mg di cannella in polvere
1 stecca di cannella
250 ml di acqua

Preparazione
Mettete in una tazza la cannella e versate acqua bollente. Lasciate in infusione per 15 minuti, dunque filtrate. Si beve al mattino, a digiuno, un’ora prima di colazione.

Tisana detox tarassaco e menta

Il tarassaco è un ingrediente abituale delle tisane detox grazie al suo elevato potere depurativo. Aggiungiamo la freschezza della menta piperita per un risultato che sa essere frizzante e gradevole.

Ingredienti
15 mg di foglie di tarassacco, essiccate e tritate
15 mg di foglie di menta piperita, essiccate e tritate
250 ml di acqua
Succo di limone

Preparazione
Mettete le foglie in una tazza, versate acqua bollente e coprite. Lasciate in infusione per 10 minuti e aggiungete un cucchiaio di succo di limone. Si beve ogni mattina, a digiuno, per un periodo di circa 2 mesi.

Tisana detox alla salvia

La salvia è una potente alleata di benessere, possiamo servircene non solo in cucina per dare sapore ai piatti ma anche per la nostra salute.

Ingredienti
30 mg di foglie essiccate e tritate o una manciata di foglie fresche
250 ml di acqua
Succo di limone

Preparazione
Mettete la salvia in una tazza, versate acqua bollente e lasciate in infusione per 5 minuti. Filtrate e aggiungete a piacere un cucchiaino di succo di limone. Come la tisana precedente, va consumata la mattina a digiuno.

Tisana detox tè verde e zenzero

Il potere detossinante del tè verde è noto da millenni, aggiungiamo il tocco speziato delle zenzero per dare una sferzata al metabolismo.

Ingredienti
1 pezzetto di radice di zenzero fresco, pelato e tritato, o mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
1 bustina di tè verde
250 ml di acqua
Miele biologico

Preparazione
Mettete in infusione per 4 minuti il tè verde e lo zenzero in una tazza di acqua bollente. Aggiungete mezzo cucchiaino di miele per addolcire. Bevete al mattino, a digiuno.

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