Dieta: per dimagrire non bisogna avere fretta

La fretta è cattiva consigliera, anche in fatto di dieta. Per riuscire a perdere peso realmente e non recuperarlo è necessario cambire totalmente stile di alimentazione e per ottenere questo risultato ci vuole tempo. Perdere dieci chili in sei settimane non solo è un obiettivo sbagliato dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista mentale.

Per ottenere buoni risultati e soprattutto non riprendere i chili persi è importante recuperare il vero senso del dimagrimento, che non è solo un lungo periodo di restrizioni e senso di fame ma un percorso che prevede il recupero, ma un’occasione per rimettersi in forma imparando delle buone abitudini che possano diventare parte del nostro modo quotidiano di alimentarci. E pian piano, senza eccessiva fretta, anche l’ago della bilancia dovrebbe cominciare a scendere.

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Una dieta giusta fa perdere tra 500 e 800 gr a settimana, non elimina nessun alimento e nessuna classe di alimenti. Si mangia tutto, si cucina con pochi grassi ed evitando preparazioni industriali e non si fanno eccessive restrizioni, altrimenti si passa tutto il tempo a pensare a quello che non si può mangiare sognando che arrivi il momento di riprendere a mangiare come prima.

Per dimagrire dunque bisogna avere molta pazienza perchè la vera dieta, quella che diventa stile quotidiano, dura tutta la vita. Imparate ad aspettare che la dieta faccia lentamente il proprio corso perchè prendere coscienza del bisogno di tempo è un passo importante per il vero cambiamento.

Evitate anche si stabilire chili e tempi della dieta prima di cominciare a dimagrire. L’impazienza vi porterà a fare uno sforzo eccessivo che magari non è in linea con lo stile di vita o con il particolare momento che state vivendo. Capita a tutti un momento no e tutti abbiamo un lato debole e la dieta efficace è quella che entra in sintonia perfetta con il nostro stile di vita.

Infine: nessun obiettivo rigido. Sgarrare ogni tanto è normale per non rendere la dieta insostenibile.

La dieta mediterranea riduce i rischi di cancro al seno in menopausa

La dieta mediterranea e i suoi benefici sono al centro di numerosi studi e ricerche. Oggi l’ennesimo studio, questa volta olandese, evidenzia come una dieta ricca di verdure, pesci, legumi, noci e olio di oliva sia in grado di ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al seno, specie nell’età della menopausa.

I risultati ottenuti sono stati rilevati dopo l’osservazione di 62.573 donne di età compresa fra i 55 e i 69 anni in un arco di tempo di vent’anni, alla fine dei quali i ricercatori della Maastricht University hanno notato che una dieta dove il consumo di cereali raffinati, carne rossa e zuccheri fosse ridotto al minimo e l’alcol completamente escluso, riduceva del 40% la probabilità d’insorgenza di carcinomi estrogeno-negativi, cioè una delle più gravi tipologie di tumore al seno, contro i quali la terapia ad ormoni può non essere efficace. Riguardo all’alcol, nonostante la dieta mediterranea ne consenta l’assunzione in piccole quantità, la sua comprovata incidenza nel cancro al seno lo rende un alimento da bandire dall’alimentazione.

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Come ha spiegato il professor Piet van del Brandt sull’International Journal of Cancer, che ha pubblicato i risultati dello studio, la ricerca mette in luce come i modelli alimentari possano influenzare il rischio di contrarre il cancro al seno, la dieta mediterrana è collegata a un rischio ridotto di carcinoma estrogeno-negativo, però la prevenzione resta la migliore – e fondamentale – arma a nostra disposizione per non ammalarci di tumore. Dieta ed esercizio fisico sono parte di uno stile di vita sano ma bisogna sempre essere informati sulle patologie, sui possibili sintomi e fare i controlli previsti per le donne a seconda dell’età.

> NANOPARTICELLE NATURALI E DIETA MEDITERRANEA CONTRO IL CANCRO AL SENO

La dieta F2 che fa bene alla salute e all’ambiente

La dieta F2 era un regime alimentare in voga negli anni 80 e secondo i giornalisti del Guardian è tornata di moda  in questi anni. Si chiamava F-Plan ed era una dieta inventata da Audrey Eyton, la fondatrice di Slimming Magazine, che adesso l’ha modificata e ribattezzata dieta F2.

La F sta per fibre e infatti in questo tipo di alimentazione si dà il via libera a frutta, verdura, cereali, probiotici e proteine vegetali. No agli zuccheri, ai grassi e all’alcool, per un regime alimentare che fa bene alla salute di certo, ma anche all’ambiente. Il perchè ce lo spiega il dottor Franco Contaldo, professore ordinario di Medicina interna presso l’Università Federico II di Napoli, che sottolinea che dal 1967 al 2007 la produzione agricola è aumentata del 115% mentre le terre disponibili solo dell’8%; più del 30% del cibo che produciamo viene buttato via, infine il 40% dei territori è utilizzato per produrre cibo per gli animali da allevamento.

> DIETA VEGANA, PRO E CONTRO DEL REGIME ALIMENTARE SENZA CARNE

Quindi seguire un’alimentazione che riduca al minimo gli alimenti di origine animale, prediligendo quelli di origine vegetale, che hanno effetti meno dannosi sull’ambiente, avrebbe ricadute positive sia sulla salute del pianeta, che sulla salute dei suoi abitanti.

> 5 MITI DA SFATARE SULLA DIETA VEGETARIANA

Sempre secondo il professor Contaldo, la dieta a prevalenza di verdure e frutta -senza però esagerare con estremismi e squilibri alimentari – sarebbe la strada giusta per ritrovare la forma e la salute. Sì, quindi, a una dieta vegetariana, evitando però scelte selettive estreme o squilibrate.

> LA DIETA VEGETARIANA, CONSIGLI PER COMINCIARE

Non bisogna eliminare uno o più gruppi o classi intere di alimenti, ma seguire un’alimentazione come la dieta mediterranea, ad alto contenuto di fibre e vegetali e con pochi alimenti di origine animale. Un’alimentazione sana – anche in considerazione dello stile di vita edentario di tantissimi italiani – secondo Franco Contaldo deve quindi prevedere una colazione abbondante, un pranzo equilibrato e una cene leggera e mai dopo le 21, e deve limitare se non eliminare le calorie inutili che provengono ad esempio dai cibi conservati o troppo ricchi di sale, l’alcol e le bibite zuccherate. Sono invece permessi cereali, verdure, legumi, frutta, pesce, poca carne e derivati del latte e olio extravergine di oliva, da associare a un’attività fisica regolare.

Dieta della longevità: cosa mangia la regina Elisabetta II

Lei è sempre bella, sempre in forma, sempre volitiva e di carattere e ha da poco compiuto 90 anni e più di 60 anni di regno. Stiamo parlando della regina Elisabetta II d’Inghilterra, sovrana longeva e amata dal suo popolo, che forse nasconde nella sua dieta il segreto della longevità.

Cosa mangia la regina Elisabetta II? Secondo Business Insider la sua giornata tipo inizia con una tazza e si conclude con un bel calice di champagne. In particolare, la regina a colazione beve un bel tè Earl Grey – in perfetto stile british – senza zucchero e senza latte e acompagnato da biscotti, cereali e a volte con il pane tostato con la marmellata. Solo raramente la regina a colazione consuma delle uova strapazzate.

> CAFFE’ GRECO, IL SEGRETO DELLA LONGEVITA’

Ogni giorno, prima di pranzo, la regina si concede un gin, passione che ha ereditato dalla Regina Madre e anche dalla sorella Margherita – con un vermouth Dubonett, una fetta di limone e molto ghiaccio. Il pranzo, di solito a base di pesce o carne bianca e accompagnato da verdure è sempre coronato da un bel bicchiere di vino.

> LA DIETA DELL’UOMO PIU’ LONGEVO DEL MONDO

A cena Queen Elizabeth preferisce consumare salmone o carne rossa e gli unici dessert che si concede sono i frutti coltivati nella sua residenza di Balmoral o nel Castello di Windsor. Alla fine del pasto, c’è tempo per gustare un Martini dry. E per conciliare il sonno, pare che Elisabetta II si conceda addirittura un calice di champagne prima di andare a dormire. Avrete quindi notato che la regina assume una cose consistente di alcol ogni giorno e che non assume zuccheri – se non quelli naturali della frutta e quelli dell’alcol – e mangia pochi carboidrati. Champagne a parte, si tratta di un regime alimentare alla portata di tutti che evidentemente ha i suoi benefici.

Integratore a base di curcuma, proprietà

Gli integratori a base di curcuma sono sempre più diffusi in farmcie e parafarmacie anche grazie alla diffusione di notizie che parlano dei benefici e delle straordinarie proprietà della curcuma. La curcuma infatti è una spezie dalle innumerevoli proprietà: antiossidante, antitumorale, antinfiammatorio e antidolorifico. Inoltre la curcumina aiuta a proteggere i neuroni dalla degenerazione provocata dalla malattia di Alzheimer, a difendere da raffreddore, influenza e altre infezioni.

Effetti antitumorali della curcuma

Il nostro corpo però non riesce ad assorbire per bene la curcumina, e le ricerche scientifiche hanno mostrato che la biodisponibilità della curcumina in realtà resta molto bassa anche assumendo quotidianamente questa spezia.

> DIETA DELLA CURCUMA PER DIMAGRIRE VELOCEMENTE

Per ottenere i vantaggi dell’assunzione della curcuma è quindi consigliato l’uso degli integratori a base di curcuma, che permettono di assumere grandi quantità di principio attivo e sono formulati in modo da consentire il massimo della biodisponibilità. Ad esempio, l’asociazione tra curcuma e pepe aumenta la biodisponibilità della curcumina del 2000%, dunque se dovete scegliere un integratore a base di curcuma, privilegiate quelli che contengono curcuma e piperina.

> RICETTE LIGHT, POLLO ALLA CURCUMA

Diversi studi hanno anche dimostrato che la curcumina viene assorbita più facilmente dal corpo quando si assume la curcuma in forma micronizzata sotto forma di capsule, oppure la curcuma micellare che viene veicolata con maggiore efficacia ed eliminata in modo più lento dall’organismo.

> EFFETTI ANTITUMORALI DELLA CURCUMA

Prima di assumere qualsiasi integratore consultate il medico perchè anche i prodotti naturali possono provocare effetti collaterali o interagire con terapie farmacologiche in corso. Donne in gravidanza, persone con disturbi emorragici o calcoli biliari, dovrebbero consultare il medico prima di assumere integratori alimentari in quantità superiori a quelle normalmente contenute nei cibi.

Allarme Neuromed: con la crisi la dieta mediterranea è diventata un lusso

Il carrello dei meno abbienti è sempre più povero. L’allarme arriva dai ricercatori del Dipartimento di epidemiologia e la prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli guidati da Giovanni de Gaetano.
Secondo i ricercatori non ci sono dubbi: la crisi costringe i meno abbienti a scegliere cibi di scarsa qualità con ricadute negative sulla salute. E riguardo alla dieta mediterranea, Giovanni de Gaetano afferma che da più di dieci anni gli italiani stanno progressivamente abbandonando la dieta mediterranea, soprattutto nel Sud Italia dove questo tipo di alimentazione è nato.

dieta mediterranea olio

La dieta mediterranea prevede il consumo di 5 porzioni di frutta e verdura quotidiane, un consumo bisettimanale del pesce e la riduzione dei grassi animali e della carne, ma mangiare frutta e verdura per una famiglia di quattro persone è un impegno economico importante, e lo stesso vale per il pesce. Eppure a partire dal 2007 – secondo Licia Iacoviello responsabile del progetto Moli-sani di Neuromed – le famiglie hanno drasticamente ridotto gli alimenti base della dieta mediterranea, in particolare quelli più efficaci nella prevenzione delle patologie croniche. Nel 2007 solo il 19% della popolazione seguiva la dieta mediterranea, contro il 34% del 2005.

> DIETA MEDITERRANEA: 7 BENEFICI PER LA SALUTE

L’allarme di Neuromed non riguarda tanto la spesa degli italiani, quanto le ricadute che un’alimentazione di scarsa qualità può avere sulla salute. Infatti come spiega De Gaetano la dieta mediterranea ha innumerevoli vantaggi per uomini e donne di tutte le età:

Non ci sono differenze importanti tra uomini e donne. Se parliamo delle malattie cardiovascolari gli anziani che ne soffrono ne hanno più vantaggi. Tuttavia è bene che anche i ragazzi seguano la dieta mediterranea che fra i tanti benefici combatte l’obesità, una vera epidemia tra la nostra gioventù.

> DIETA MEDITERRANEA: LA PASTA NON NE FACEVA PARTE

Benefici, secondo i risultati della ricerca, sarebbero anche gli effetti sui malati di patologie croniche come il diabete. Dallo studio infatti è emerso che i diabetici che seguono ladieta mediterranea muoiono meno.

La dieta di Rihanna: dieta dei 5 fattori

La vita di una star –  si sa – è sempre fuori dalle regole e Rihanna non fa eccezione. Come rivelato dalla sua cuoca personale Debbie Solomon durante la trasmissione americana The Doctors, Rihanna seguirebbe un’alimentazione senza particolari regole, basata solo sulle sue voglie del momento e su qualche capriccio che ogni tanto ama concedersi.

Ma quando vuole dimagrire, cosa mangia Rihanna? La Solomon ha svelato che la cantante segue la dieta dei 5 fattori, un regime alimentare creato da Harley Pasternak. Si tratta di un programma che comprende tutti i gruppi alimentari, nel quale i pasti devono essere 5 al giorno, ognuno composto da 5 elementi, con piccoli spuntini ogni tre ore e l’attività fisica (cardio e potenziamento) composta da 5 sedute di 5 minuti al giorno.

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Rihanna mangia quindi verdura, fibre, proteine magre, grassi buoni e carboidrati a basso indice glicemico. Questo quando intende rimettersi in forma. E tutti i giorni?

Solomon, sua cuoca ormai da 5 anni, ha svelato cosa mangia Rihanna a colazione, pranzo e cena. Si inizia con una colazione iperproteica a base di 4 uova bollite, una fetta di pane tostato e frutta, in genere ananas, mango o papaya e frutti di bosco. Anche lei beve acqua tiepida e limone a stomaco vuoto al mattino.

> LA DIETA DEPURATIVA DEL LIMONE

A pranzo privilegia i carboidrati mentre a cena il pasto deve essere più leggero, a base di proteine e verdure. Quali proteine? Ogni tipo di proteina esistente, rivela la chef, in base al luogo in cui si trovano e senza dimenticare un pizzico di spezie di vario tipo – molto amate da Rihanna – con le quali la cuoca può arricchire i suoi piatti secondo i gusti della star.

> THE ULTIMATE NEW YORK, LA NUOVA DIETA DELLE STARS

Il piatto preferito di Rihanna? Per non tradire le sue origini caraibiche – Rihanna infatti è originaria delle Isole Barbados – il pollo al curry.

La dieta macromediterranea per nutrire corpo e anima

L’ultima novità nel campo dell’alimentazione salutare si chiama dieta macromediterranea. La dieta macromediterranea è un particolare tipo di nutrizione che mette insieme alcuni principi della dieta mediterranea con quelli della dieta macrobiotica. Lo scopo di questo tipo di alimentazione è ridurre il rischio glicemia, colesterolo e trigliceridi.

Cereali integrali, legumi, verdure non amidacee e frutta sono gli alimenti indispensabili di questo stile alimentare che promette di far perdere qualche chilo e insieme al peso superfluo liberarsi anche della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi riscoprendo alimenti naturali, non raffinati, di stagione e soprattutto, tornando in cucina a preparare i piatti senza ricorrere ai cibi industiali.

> DIETA MEDITERRANEA: 7 BENEFICI PER LA SALUTE

La prima caratteristica di questa dieta è privilegiare l’assunzione di farine semintegrali e integrali, biologiche e macinate a pietra. Bisogna riscoprire nell’alimentazione i semi oleaginosi ricchi di proteine, grassi e calcio e usare zucchero di canna, malto di cereali, succo di mela e frutta secca o cotta anzichè il tradizionale zucchero bianco. La dieta consiglia anche di riscoprire le cosiddette ” verdure del mare”, cioè le alghe che sono una preziosa fonte di iodio, alleato contro i disturbi della tiroide e per favorire il naturale metabolismo dell’organismo.

> DIETA MEDITERRANEA, LA PASTA NON NE FACEVA PARTE

E poi bisogna fare attenzione alla cottura, perché quando cuciniamo possiamo modificare le proprietà energetiche del cibo. Ad esempio, le verdure cotte al vapore hanno un effetto rilassante, saltate velocemente in padella invece riattivano l’organismo.

> ABBASSARE IL COLESTEROLO CON LA DIETA MEDITERRANEA

Se siete interessati a seguire la dieta macromediterranea, potete trovare tutte le informazioni, le istruzioni e le riccette dela salute nel libro scritto dagli chef Simonetta Barcella, Titti Gemellaro, Elvira Lotti Matteotti, Silvia Petruzzelli e Rita Possemato e dai medici Franco Berrino, Luigi Fontana ed Enrica Bartolozzi, che si intitola
“La dieta Macromediterranea. Il cibo della gratitudine“, edito da Terra Nuova Edizioni

La dieta del digiuno per curare il diabete

Sarebbe una possibile soluzione per rigenerare le cellule del pancres, cominciare a produrre più insulina e quindi contrastare il diabete. Un recente studio afferma che la “dieta del digiuno” possa contribuire al corretto funzionamento delle unità preposte al rilascio di insulina grazie ad un regime alimentare a ridotto contenuto di calorie, con grande apporto di grassi insaturi.

Lo studio statunitene è stato pubblicato sulla rivista Cell dopo che i ricercatori hanno condotto una ricerca su topi la laboratorio, sottoposti a questo regime alimentare: cinque giorni a basso contenuto di calorie, proteine e carboidrati ma con elevato apporto di grassi insaturi (circa 800-1.000 calorie al giorno). A questa fase ne segue una di 25 giorni in cui invece si può mangiare liberamente.

> DIETA E DIABETE, IL PARERE DEL DIABETOLOGO

Questa speciale dieta del digiuno permette al pancres di essere stimolato in modo da rigenerarsi e far regredire i sintomi del diabete. I test hanno infatti evidenziato benefici sia nei confronti del diabete di tipo uno che in quello di tipo due. Il primo tipo di diabete è causato da un cattivo funzionamento del sistema immunitario che distrugge le cellule beta, il secondo invece è dovuto in gran parte allo stile di vita e alla mancata rispotta dell’organismo all’insulina.

> SALUMI E INSACCATI AUMENTANO IL RISCHIO DIABETE

E ancora una volta i ricercatori sottolineano quanto sia importante l’alimentazione per la cura del diabete. Questa scoperta indatti può essere un importante punto di partenza anche dal punto di vista clinico perchè mostra come l’alimentazione possa riprogrammare le cellule del nostro corpo senza alcuna alterazione genetica.

La dieta mediterranea ha un benefico effetto antidepressivo

La depressione è il male del secolo ma si può vincere anche con un piccolo aiuto da parte della nostra alimentazione. La nutrizione infatti ha positivi effetti anche sull’umore e la dieta mediterranea, con l’accorgimento di evitare determinati dibi come le bibite o i dolci, ha un benefico effetto anti-depressivo.
dieta per la sindrome metabolica

Una precedente sperimentazione clinica aveva infatti dimostrato che il disturbo depressivo era più frequente in persone non adottavano una dieta sana mentre scendeva molto nelle persone che adottavano uno stile di vita sano. A partire da questi risultati, il dottor Felice Jacka della Deakin University in Australia ha voluto provare la dieta mediterranea su soggetti già affetti da depressione, per valutare se effettivamente l’alimentazione poteva essere di aiuto.

> LA DIETA VEGETARIANA AIUTA CONTRO LA DEPRESSIONE

Nello studio sono state coinvolte 67 persone con problemi di depressione da moderata a grave e la metà del campione ha seguito per 12 settimane una dieta mediterranea a base di cereali integrali, molti legumi, carne magra, uova, pesce, latticini non zuccherati. Pochissimi dolci, bibite e alcolici. Il resto del campione per le 12 settimane ha continuato la propria alimentazione di sempre.
I risultati hanno mostrato che chi aveva seguito la dieta mediterranea ha avuto un calo del livello di depressione e in alcuni casi è stata addirittura osservata la remissione dei sintomi.

> UNA DIETA SANA AIUTA A PREVENIRE LA DEPRESSIONE

Nulla di così nuovo, almeno per gli italiani che sono abituati a seguire un’alimentazione quantomeno basata sui principi della dieta mediterranea. Resta adesso da capire quali siano gli alimenti che, più degli altri, avrebbero questo benefico effetto antidepressivo. Di certo sappiamo che i grassi buoni che proteggono il cervello, il ridotto consumo di zuccheri tossici e la presenza delle fibre aiutano tantissimo a mantenere in salute il nostro organismo, una salute non solo fisica ma anche psichica.

Slim Cup, il nuovo rimedio per combattere la cellulite

Slim Cup è il nome del’assoulta novità nel mondo della lotta alla cellulite. Si tratta di una coppetta anticellulite di facilissimo uso, la cui fama sta diventando sempre più diffusa sul web dove chi l’ha provata riferisce che i risultati sono ottimi, al limite del miracoloso.
Cosa promette la coppetta anticellulite Slim Cup? In pochi mesi pelle più tonica, meno buccia d’arancia, circonferenza giro coscia ridotta. E si può utilizzare anche sulla pancia, sui glutei, sui fianchi e addirittura sulle braccia. Insomma, vale la pena capirci di più.

Slimcup, cos’è

Slimcup è una coppetta in plastica resistente che, grazie alla pressione profonda che esercita sulla pelle, agisce in profondità rimuovendo i blocchi circolatori che causano la formazione della cellulite. L’azione linfodrenante di Slimcup assicura una riduzione evidente della cellulite già nelle prime settimane di utilizzo, stimolando un processo di guarigione totalmente naturale. La coppetta non contiene sostanze chimiche pericolose per la salute.

> CELLULITE, IN CHE MODO LE CALZATURE INFLUENZANO LA RITENZIONE IDRICA

Slimcup, come si usa

Utilizzarla è molto semplice. Applicate un olio sulle gambe per facilitare lo scorrimento della coppetta sulla pelle, oppure utilizzatela con le gambe insaponate sotto la doccia. Piegate leggermente la coppetta a fatela aderire alla pelle della coscia creando il sottovuoto, poi fate scivolare la coppetta anticellulite con movimenti lineari o ondulatori. Il massaggio va eseguito nelle zone dove avete più accumuli di cellulite e bastano pochi minuti.

> LE ALGHE ANTICELLULITE

Slimcup, quanto costa e dove comprarla

La coppetta anticellulite Slimcup si può acquistare sullo store dell’azienda che la produce e costa circa 19 euro più le spese di spedizione. E se acquistate la coppetta e poi non siete soddisfate potete sempre restituirla e avere un rimborso veloce. Fate attenzione se soffrite di capillari fragili: il massaggio potrebbe romperli ancora di più.

> GLI STADI DELLA CELLULITE

La dieta del 10: 800 grammi di frutta e verdura al giorno per stare bene

Si chiama Dieta del 10 ma attenzione, non serve per dimagrire. L’idea di fondo è tanto semplice quanto rivoluzionaria: le classiche 5 porzioni di frutta e verdura consigliate al giorno non sono più sufficienti. Gli scienziati dell’Imperial College di Londra hanno infatti reso noti i risultati della loro ricerca su BBC e Times, secondo i quali per avere una vita longeva e ricca di salute bisogna mangiare almeno 800 grammi di frutta e verdura al giorno.

Quindi: 10 porzioni da 80 grammi tra frutta e verdura, da distribuire lungo tutti i 5 pasti della giornata e così si riduce del 28% il rischio di malattie cardiovascolari e del 13% quello di cancro. Per esempio: una mela, un quarto di finocchio, tre cucchiai di piselli, uno spicchio di melograno, mezza banana, una zucchina, dieci foglie di spinaci, cinque cavolini di Bruxelles, due arance e una cipolla. Con un alimentazione di questo tipo, in totale si riuscirebbero a prevenire 7,8 milioni di decessi l’anno.

> FRUTTA E VERDURA CONTRO LO STRESS DA RIENTRO

I dati sono proprio straordinari. Ma come fare a consumare 800 gr di frutta e verdura se spesso non abbiamo neanche il tempo di mangiare un panino? Gli scienziati, che hanno pubblicato lo studio sull’International Journal of Epidemiology, ci rassicurano dicendo che non è necessario mangiare per forza 80 gr di 10 diversi tipi di verdure e frutta, ma l’importante è che le classiche 5 porzioni di frutta e verdura raggiungano un peso complessivo di 800 grammi. E già ci rassereniamo, perchè in questo caso basterebbero 2 mele, una grande insalata, un piattone di verdure e due frutti a cena.

> FRUTTA E VERDURA PER PREVENIRE LA CATARATTA

A pensarci bene non si tratta di un regime alimentare così impossibile da seguire, specialmente in Italia dove grazie alla dieta mediterranea siamo molto abituati a mangiare alimenti di origine vegetale e conosciamo anche tanti modi, tutti gustosi, per preparare le verdure. Ovviamente occorre porre molta attenzione ai condimenti: poco olio, quasi niente burro e quantità minime di sale.

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5 cibi che aiutano a rinforzare i sistema immunitario

Inverno, freddo, sbalzi di temperatura e quindi raffreddori e influenza. Ma come sempre l’alimentazione ci viene in aiuto e qui trovate una lista dei 5 cibi che aiutano a rinforzare il sistema immunitario. Oltre agli agrumi, che contengono elevate dosi di vitamina C, ci sono anche altri alimenti che ci possono aiutare a combattere in modo naturale i malanni di stagione dando una mano ai nostri anticorpi.

1. Aglio

E’ il primo alleato del sistema immunitario, aiuta a combattere le infezioni perchè permette la moltiplicazione delle cellule che la contrastano. Contiene allicina e solfuro e supporta l’organismo ad eliminare le tossine.

> DIETA PER FORTIFICARE IL SISTEMA IMMUNITARIO

2. Tè verde

Il tè verde fa benissimo all’organismo anche perchè contiene numerosi antiossidanti che ombattono l’invecchiamento cellulare e contrastano i radicali liberi. Bere una quantità pari a cinque tazze al giorno permette di quadruplicare le difese immunitarie, rendendo l’organismo più forte.

> FIBRE SOLUBILI PER RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO

3. Carote

Contengono grandi quantità di betacarotene, che riesce a far accrescere il numero delle cellule in grado di combattere le infezioni, supportando l’azione dei linfociti T e contribuendo all’eliminazione dei radicali liberi. Inoltre le carote aiutano l’organismo a depurarsi e sono un valido sostegno nel contrastare l’invecchiamento.

> DIETA MIMA DIGIUNO PER LE DIFESE IMMUNITARIE

4. Yogurt

I latticini freschi come lo yogurt hanno un effetto benefico sulla flora batterica intestinale perchè contengono fermenti lattici che arriano vivi e attivi all’intestino e aiutano ad aumentare la flora batterica intestinale buona. Inoltre contengono i probiotici e prebiotici che favoriscono l’aumento delle difese immunitarie.

5. Frutti di mare

I frutti di mare in generale, ma soprattutto le ostriche sono tra i cibi che aiutano il sistema immunitario perchè contengono quantità notevoli di zinco, che permette di aumentare la reattività dei globuli bianchi contro raffreddori o influenze.

Frutta secca, i consigli per mangiarla durante la dieta

Noci, nocciole, pistacchi: la frutta secca è un piacere a cui è difficile resistere, un alimento perfetto per spezzare la fame di metà pomeriggio e per ricaricarsi in un momento in cui si avverte un calo energetico. C’è un solo problema: la frutta secca contiene tante calorie e quindi in molti si chiedono se sia possibile consumarla anche quando si sta seguendo una dieta dimagrante.

frutta secca e longevità

> ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI: FRUTTA SECCA PER ESSERE MAGRI

Secondo i nutrizionisti la frutta secca è ideale anche durante la dieta, se mangiata con misura diventa uno spuntino perfetto da consumare a merenda grazie ai tanti valori nutrizionali benefici e preziosi per l’organismo. Chi sta a dieta può consumare una piccola porzione di frutta secca come 5 mandorle (20 grammi al massimo), 5 pistacchi o 5 noci.

> QUALI SONO I BENEFICI DELLA FRUTTA SECCA

Anche pistacchi e anacardi sono ottimi perchè come il resto della frutta secca contengono acidi grassi, amminoacidi e proteine e minerali insostituibili, specie per chi ha bisogno di energia perchè fa un lavoro intenso sia fisico che intellettuale.

> LA DIETA DELLA FRUTTA SECCA

Lo studio americano Predimed ha mostrato come un po’ di frutta a guscio al giorno, circa 30 grammi divisi tra noci, nocciole e mandorle, riduca del 28% l’incidenza di malattie come infarto e ictus. I grassi buoni della frutta secca aiutano a tenere a bada il colesterolo, inoltre mandorle e noci hanno una buona quantità di fibre e proteine, ottime dosi di oligoelementi e minerali tra cui magnesio e zinco. Se volete tenere a bada le calorie il consiglio è di consumare le mandorle, meno caloriche rispetto agli altri tipi di frutta secca, e sono anche più proteiche e più ricche di fibre.

L’infuso di cicoria rende la dieta più efficace

Sembra che bere un infuso di cicoria aiuti a migliorare i risultati di una dieta dimagrante. La cicoria infatti è un erba disintossicante e diuretica, aiuta a dimagrire perchè calma la fame e sgonfia e dona un leggero senso di sazietà utilissimo quando si deve mangiare di meno.

> TISANA SNELLENTE AI SEMI DI FINOCCHIO

Inoltre la cicoria è nutritiva, remineralizzante, antianemica, stimola la bile, è depurativa e diuretica, digestiva e leggermente lassativa, indicata anche per drenare i liquidi in eccesso. Contiene un portentoso mix di acidi organici amari, fibre, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina K, provitamina A, sodio, potassio, cloro, manganese, calcio, ferro, zinco, rame, magnesio, fosforo, aminoacidi, tutti principi attivi che la rendono la pianta ideale per le persone sedentarie, per chi prende molti farmaci, per i fumatori.

> TISANE DIMAGRANTI, SONO UTILI?

La cicoria si può consumare fresca, in foglie. Se siete a dieta potete iniziare il pranzo con una bella insalata di cicoria condita con un cucchiaino di olio e succo di limone. In questo modo inizierete il pranzo con un legero senso di sazietà e seguire la dieta sarà meno faticoso. Efficace è anche la radice di cicoria essiccata, ricchissima di tannini e inulina, depurativa e disintossicante, utile nei casi di sovrappeso e di stitichezza.

> TISANA AL FUCUS DIURETICA E SNELLENTE

Con la radice di cicoria si può preparare un infuso da bere la sera dopo cena. Basta mezzo cucchiaino in 150 ml di acqua bollente. Lasciate in infusione per 2 minuti, poi filtrate e dolcificate con miele o stevia. Potete bere questo infuso per tre mesi di seguito ogni sera, poi un mese di stop e poi potete ricominciare ad assumerla.

Motivazione per dimagrire, le stategie più efficaci

Obiettivo: perdere peso. In vista della primavera la dieta e la perdita del peso sono pensieri ricorrenti che comincino a diventare un’esigenza quando si tratta di perdere qualche chilo accumulato durante l’inverno dopo qualche fuori programma in più del dovuto. Provare diete di vario tipo e poi arrendersi dopo pochissimo tempo è quanto di più negativo si posa fare per la salute, ma anche per la psiche. Per perdere peso infatti, è necessario seguire un regime alimentare adatto a noi ma anche curare la nostra mente per mantenere costanza e motivazione a dimagrire.

Per non perdere subito la motivazione nella dieta è fondamentale avere un approccio realistico con il dimagrimento. Non fidatevi di quegli articoli che parlano di diete veloci, di perdere 10 chili in un mese e mangiando di tutto. Una dieta normale prevede un dimagrimento medio di un chilo a settimana.

> COME PERDERE PESO: 8 CONSIGLI UTILI

Il successo di una dieta risiede nel non chiedere troppo a se stessi, essere meno stressati e cercare di gestire al meglio le emozioni negative in modo che lo stress, una delusione o un momento di tristezza non si trasformino in un’occasione per mangiare di più.

Non legate il vostro valore al peso sulla bilancia. Dimagrire aiuta a stare meglio con se stessi ma non determina il successo della nostra vita. Se vi concentrate sul cambiamento interiore, invece che su quello esteriore, otterrete migliori risultati.

> 10 MOTIVI PER COMINCIARE LA DIETA E SOPRATTUTTO PER PORTARLA A TERMINE

Infine non inseguite il mito di un peso che non è adeguato alla vostra costituzione o alla vostra età. Il peso corporeo è una cosa che deve rispettare determinati criteri e solo un medico può dirci quanto effettivamente dobbiamo dimagrire.

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L’alimentazione sana che aumenta la fertilità femminile

La fertilità è un bene da tutelare e preservare e per proteggerla è necessario adottare uno stile di vita sano. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante non soltanto nella possibilità di diventare genitori ma – in caso di gravidanza – anche nella salute ed nel corretto sviluppo del feto.

Il primo passo per preverire problemi di infertilità è quindi puntare su una corretta alimentazione perchè anche il peso corporeo può giocare un ruolo fondamentale. Essere normopeso è la condizione fondamentale per portare a termine una gravidanza senza problemi; mentre le donne sottopeso o le donne obese possono avere problemi nell’ovulazione e nel ciclo mestruale.

> LA DIETA CHE AUMENTA LA FERTILITA’ MASCHILE

Se siete alla ricerca di un figlio quindi è bene farvi consigliare da un medico per cominciare a seguire un’alimentazione equilibrata e sana.

> CAROTE, AUMENTANO LA FERTILITA’

Ogni dieta per donne che desiderano aumentare la propria fertilità dovrebbe prevedere un supplemento di ferro eme, derivato da prodotti come la carne, e di ferro non-eme derivato da alimenti come il latte e simili. Tutte le proteine vegetali, in particolare i legumi e i cereali integrali, le vitamine, e la frutta sono fondamentali. In particolare bisognerebbe mangiare carne – tra bianca e rossa – non più di 5 volte a settimana e alternare al pesce e ai legumi, con una porzione di verdura ad ogni pasto e tre frutti al giorno.

> DOLCI E CHILI DI TROPPO, FERTILITA’ MASCHILE A RISCHIO

L’olio di oliva andrebbe consumato crudo, integrato con piccole quantità di olio di semi. Per la fertilità è fondamentale che la dieta sia ricca di acido folico, che è presente in particolare nelle verdure a foglia verde scuro. Se poi ci fosse bisogno di una integrazione sarà il medico a suggeririvi il prodotto da assumere.

Per evitare il rischio di infertilità invece, bisognerebbe consumare con moderazione latte scremato e derivati, e preferire il latte intero che è unìottima fonte di calcio e vitamina D. Attenzione anche ai grassi saturi, che sono quelli di origine animale come il burro, il lardo e lo strutto.

5 buone abitudini alimentari da seguire nel 2017

Il 2017 è appena cominciato e vale la pena approfittarne per modificare alcune cattive abitudini e per cominciare a seguire queste 5 buone abitudini alimentari. Non si tratta di mettersi a dieta ma di cominciare a mangiare meglio, rinunciare al cibo spazzatura e dedicarsi di più alla cucina sana con ingredienti di buona qualità. Ecco quali sono i nostri consigli:

1. Più frutta e verdura

Avrete letto tantissime volte che mangiare frutta e verdura è parte integrante di uno stile di vita sano. L’OMS consiglia 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, noi aggiungiamo che sarebbe preferibile mangiarle crude o cotte in modi delicati come la cottura al vapore. Frutta e verdura hanno poche calorie e un elevato potere saziante e dunque sono un valido aiuto se volete iniziare un percorso dimagrante.

2. Meno zuccheri

Gli zuccheri raffinati sono un nemico della nostra salute. Ci riferiamo agli zuccheri contenuti negli alimenti industriali e agli zuccheri nascosti mentre gli zuccheri della frutta sono assolutamente sani. Quindi,cominciate a ridurrei cucchiaini di zucchero nel caffè e se volete un dolce, preparatelo in casa magari con meno zucchero del solito.

3. Cucinate di più a casa

E’ vero che il tempo è poco, ma mangiare sempre cibi industriali, cibi processati, o cibi cucinati fuori di casa, fa malissimo alla nostra salute e alla nostra linea. Provate a stare un po’ di più in cucina scegliendo ingredienti variegati e colorati: un’alimentazione casaligna è sicuramente molto più salutare.

4. Solo due spuntini al giorno

I pasti fondamentali sono 5: tre principali e due spuntini. Tutto quello che mangiate in più è inutile. Ricordate: mangiare solo quando ne avete veramente bisogno è il primo, fondamentale, passo per ritrovare il benessere e cominciare a dimagrire.

5. Meno sale

Il sale dà gusto ai cibi ma se è troppo può fare molto male. In generale, tutti tendiamo ad esagerare con le dosi di sale, specialmente se siamo abituati a mangiare cibi industriali che in genere sono molto salati. Provate a diminuire gradatamente le quantità di sale che usate in cucina e sostituitelo con le spezie. Un consiglio: l’insalata è buonissima condita solo con olio evo e succo di limone.