Personal Coach: l’aiuto in più per ottimizzare la dieta

Che mangiare bene sia importante non ci sono dubbi, tanto per chi si trova a mantenersi in forma quanto per chi decide di intraprendere un percorso ad hoc per depurarsi o dimagrire. 

La sola alimentazione, tuttavia, non si rivela sufficiente. A confermarlo è l’autorità per eccellenza in Italia quando si parla di salute e benessere, ovvero l’Istituto Superiore di Sanità, il quale ha dedicato diversi report e iniziative che vedono al centro movimento, sport e corrette pratiche legate al mangiare.

personal coach

Per imparare ad allenarsi in maniera ottimale una delle soluzioni attualmente più interessanti è quella che vede al centro il confronto con un personal coach specializzato, in grado di supportare l’individuo così da permettergli di raggiungere i propri obiettivi.

Se una volta era possibile usufruire di tale servizio unicamente tramite alcune palestre oggi sono diversi i portali online che consentono di mettersi in contatto con professionisti qualificati e che hanno conseguito un percorso ad hoc. 

Una soluzione che rende possibile migliorare la propria condizione psico-fisica con effetti positivi sia sulla vita privata che su quella lavorativa.

L’importanza dell’attività fisica

I benefici di una dieta equilibrata, varia e bilanciata sono noti. Quello su cui invece non si pone mai abbastanza attenzione, e nel nostro blog non a caso ne parliamo spesso, sono i benefici impareggiabili che permette di realizzare quando abbinata a una costante e mirata attività fisica.

Sempre citando l’ISS, lo sport è unanimemente considerato dagli esperti come uno tra gli strumenti principali nella prevenzione delle cosiddette malattie croniche non trasmissibili e quindi nell’ottica della stessa promozione della salute e di una migliore qualità della vita. Un discorso che vale a tutte le età e per entrambi i sessi. 

Si tratta, inoltre, di una pratica che presenta benefici oltre che prettamente individuali anche relazionali e che si rivela efficace per contrastare una delle problematiche più comuni nel tempo presente: la sedentarietà, una condizione da combattere il più possibile visti gli effetti tutt’altro che positivi.

Non tutte le persone amano le stesse discipline e uno dei vantaggi che comporta un personal training a domicilio è proprio nella possibilità di capire in base alle proprie attitudini, preferenze, caratteristiche ed esigenze quale percorso si rivela più adatto.

Come lavora un private personal trainer

Un personal trainer a domicilio riesce a intervenire in maniera mirata personalizzando il piano di allenamento e adattandolo alla situazione della singola persona. Allo stesso tempo mette in campo un’azione motivazionale di supporto, aiutando a mantenere costante l’impegno e la voglia di fare esercizio.

Le lezioni avvengono, in tale modalità, a domicilio, ovvero nella propria abitazione, sia in presenza che, volendo, da remoto, in maniera non meno efficace e persino in orari più comodi.

Il private trainer lavora tenendo conto anche della dieta e delle abitudini che la persona segue, offrendo preziosi consigli da integrare in base al dispendio di energie derivante dalla pratica fisica, senza mai sostituirsi a un nutrizionista (quando presente) ma portando comunque delle competenze valide.

La prima fase è necessariamente conoscitiva e valutativa, tanto della situazione in essere che delle caratteristiche della persona. Porta alla definizione degli obiettivi che si stabilisce di raggiungere. 

Si tratta della cosiddetta anamnesi, non dissimile da quella che viene approntata nel rapporto medico-paziente. Solo dopo tale momento potranno cominciare le sedute vere e proprie di allenamento.

Tra gli strumenti utilizzati ci saranno i test di valutazione generale, quelli inerenti la composizione corporea e altri specifici, ad esempio riguardanti la resistenza muscolare. Sono validi per capire il livello e le modalità da attuare dal punto di vista dell’approccio non solo sportivo ma anche psicologico.

Personal coaching: nota finale

I risultati che permette di raggiungere un personal training a domicilio sono tali solamente nel momento in cui si decide di affidarsi a un professionista che risulti in possesso dei titoli, dell’esperienza e delle competenze del caso: qualcosa di cui appare essenziale accertarsi.

Allenarsi con un personal coach a casa assicura di conseguire i propri obiettivi per quanto riguarda la forma fisica e la condizione di benessere, realizzando esercizi sempre diversi e capaci di non stancare mai, efficaci, divertenti.

Il raggiungimento dei risultati viene costantemente monitorato in relazione a quanto definito durante la fase iniziale, con eventuali adattamenti in corso d’opera, ottimizzando gli effetti positivi che presenta una corretta alimentazione.

La dieta alimentare corretta per prevenire il reflusso. Ecco una ricerca condotta dal portale specializzato Eccellenza Medica

Negli ultimi anni si è registrata un incremento rilevante fra la popolazione italiana di persone che soffrono di reflusso gastroesofageo. Complici uno stile di vita frenetico, una dieta alimentare spesso troppo ricca di grassi, un’aumentata assunzione di bevande gassate, caffè e alcool, hanno portato questa problematica ad essere considerata  fra le più comuni tra la popolazione adulta e non solo.

dieta per evitare reflusso

Il portale per le prenotazioni online di prestazioni mediche www.eccellenzamedica.it, tramite il sito specializzato www.gastroenterologo.eu , ha condotto un’indagine nei primi 6 mesi del 2020 chiedendo a soggetti fra i 30 ed i 45 anni di età se avessero avuto problematiche di questo tipo; è stata ripetuta l’intervista nello stesso periodo del 2021: il risultato è stato un incremento di incidenza del 18% circa.

La  Gastroscopia è l’esame più comunemente utilizzato per fare diagnosi di reflusso gastroesofageo, questo perché  consente di esaminare l’esofago, lo stomaco ed il duodeno, attraverso l’introduzione di uno strumento flessibile nel quale è incorporata una telecamera ed un sottile canale, attraverso il quale è possibile far passare la pinza bioptica per eseguire piccoli prelievi di mucosa (biopsie).

Spesso ci si rivolge ad un gastroenterologo quando i sintomi da reflusso sono piuttosto evidenti, annoveriamo fra questi:

  • Bruciore dietro lo sterno, che si irradia posteriormente fra le scapole o al collo fino alle orecchie;
  • Rigurgito acido , ovvero percezione di liquido amaro o acido in bocca;
  • Difficoltà nella deglutizione
  • Nausea

Ma come possiamo contrastare il reflusso?

Ancora una volta è quindi  fondamentale esporsi per sottolineare l’ importanza della prevenzione: una dieta idonea ed uno stile di vita appropriato sono il “segreto” per prevenire il reflusso gastroesofageo.

Ecco alcuni importanti consigli:

  • • Eventualmente, ridurre il  sovrappeso
  • • Ripartire maggiormente i pasti riducendone il volume
  • • Eliminare gli  alimenti  che promuovono la secrezione gastrica (caffè, tè,  alcolici)
  • • Eliminare  spezie  e  bevande gassate
  • • Eliminare o ridurre al minimo i pasti molto  grassi
  • • Eliminare o ridurre al minimo i  cibi proteici  poco  digeribili, quindi crudi o con  cottura  prolungata
  • • Eliminare o ridurre al minimo i cibi molto freddi o molto caldi
  • • Eliminare o ridurre al minimo  cioccolata,  menta,  cipolla  e  aglio.
  • • Non Fumare
  • • Evitare uno stile di vita sedentario

Dimagrire in modo naturale: 3 utili consigli

Se si vuole perdere qualche Kg accumulato durante l’inverno, spesso la buona volontà non è abbastanza. Vediamo alcuni efficaci consigli da affiancare a una sana attività fisica. Consigli che possono rendere più facile perdere peso.

Perdere peso è uno degli obbiettivi che molte persone si prefiggono con l’arrivo della bella stagione. Purtroppo i Kg presi durante l’inverno possono rendere imbarazzante la prova costume e mettere a disagio. Proprio per evitare queste situazioni, oltre a fare del sano esercizio fisico, è bene seguire una serie di rimedi naturali salutari che possono dare una mano al corpo nel raggiungere il suo peso forma. Oltre a fare sentire bene una persona, perdere il peso accumulato può portare a dei benefici a lungo termine sulla salute delle persone.

dimagrire in modo naturale

Un eccesso di grasso nel corpo umano può portare all’insorgere di malattie cardiache, aumentare le possibilità di diabete di tipo 2 e di vedere innalzare la propria pressione sanguigna.

Aumentare l’assunzione di proteine

Incrementare l’assunzione di proteine e ridurre i carboidrati è una delle scelte migliori che si possono fare per ridurre il proprio peso. Le proteine aiutano anche a bilanciare lo zucchero presente nel sangue e ad abbassare i livelli di insulina. Un ormone che segnala al corpo umano la necessità o meno di immagazzinare del grasso.

Tra un pasto e l’altro, una delle scelte più naturali per uno spuntino sono della frutta secca o un decotto di zenzero e menta. Queste due soluzioni, permettono di placare i morsi della fame e ridurre l’istinto di consumare degli snack dolci.

Preparare dei decotti da bere ogni giorno

Oltre a migliorare la propria alimentazione, è bene depurare il proprio organismo dalle sostanze nocive che si sono depositate al suo interno nel corso del tempo. Per farlo in maniera naturale, si possono bere dei decotti a base di erbe. Tra i più efficaci si possono citare:

cardo mariano. Ottimo per depurare e stimolare la rigenerazione del fegato;
finocchio. Uno dei più efficaci diuretici in natura;
tarassaco. I decotti di tarassaco stimolano la diuresi e le funzioni epatiche;
carciofo. Oltre ad essere un vegetale da gustare, i decotti di carciofo sono ideali come diuretico e per depurare l’organismo.

Per non farsi trovare impreparati, i decotti si possono preparare in anticipo e consumarli per uno o due giorni. Il momento più consono per scegliere di bere decotti e tisane depurative è sicuramente nei cambi stagione. In particolare in primavere e in autunno, quando il corpo esce ed entra nell’inverno. Periodo dell’anno in cui si consumano più calorie e dolciumi.

Bere acqua purificata

La percentuale di acqua presente nel corpo di una persona adulta è di circa il 60%. Per non vedere diminuire questa percentuale, è bene ricordarsi di bere almeno 8 bicchiere di acqua ogni giorno. Anche di più se si esegue sport o attività fisica. Un consiglio per ridurre i morsi della fame, è quello di bere 500 ml di acqua tre volte al giorno 30 minuti prima di colazione e i pasti. Per rendere ancora più efficace questo “rimedio naturale per perdere peso”, è bene aggiungere del succo di limone o lime all’acqua. Oltre a ridurre l’appetito, la presenza del succo acido andrà a stimolare i succhi per la digestione e preparare al meglio l’apparato digerente al compito che lo attende.

Come si è potuto capire, ridurre il proprio peso è sicuramente una scelta positiva sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista della salute. Grazie a questi consigli, si potrà iniziare da subito a perseguire l’obbiettivo di raggiungere un peso forma ideale al proprio corpo. Prima di modificare il proprio regime alimentare, è bene chiedere sempre un consulto al proprio medico di famiglia o ad un nutrizionista. Professionisti che conosco il vostro stato di salute e possono delineare quale è l’alimentazione ideale per il vostro stato di salute.

Spirulina: proprietà e benefici

La spirulina è un’alga che presenta un colore verde scuro e una forma piuttosto stretta e allungata, il nome si riferisce esattamente a quest’ultima caratteristica: la dimensione allungata conferisce un senso di spirale e dunque “spirulina”. Nasce e si sviluppa nelle acque tropicali, sicuramente grazie al clima piuttosto favorevole per loro crescita.

È dotata di clorofilla, questo rende il suo colore verdastro e la fibra dell’alga ricca di nutrienti. Proprio per questo l’utilizzo più comune è a livello alimentare. Si pesa che i primi utilizzi risalgono alla civiltà romana e alle popolazioni precolombiane.

alga spirulina

Le proprietà e i benefici sono innumerevoli, per questo ci teniamo a farvi un resoconto complessivo di tutte le modalità di uso di quest’alga.

  1. Benefici nutrizionali: come abbiamo già detto, il primo utilizzo nonché il più diffuso è quello alimentare. La Spirulina è ricca di proteine, amminoacidi essenziali, lipidi e molti altri nutrienti. Questi se assunti in quantità equilibrate, senza esagerare, portano estremi benefici al nostro organismo come il miglioramento dei livelli di colesterolo nel sangue, il perfezionamento dei livelli di pressione, lo sviluppo di un forte sistema immunitario e in generale una consolidazione di tutti gli apparati del nostro corpo, agendo di anticipo rallentando l’invecchiamento precoce, lo sviluppo di malattie neurovegetative e di altre forme tumorali.
  2. Integratori: la spirulina è una nuova tipologia di integratore, piuttosto apprezzata dagli sportivi e dagli atleti, risulta uno dei pochi totalmente naturale e priva di minerali e ricostituenti. Riesce in modo impeccabile a sostenere lo sforzo fisico e soprattutto a migliorare i tempi di recupero. Inoltre è uno degli alimenti più ricchi di proteine e, come ben sappiamo, i nostri amanti dello sport necessitano di molti nutrienti al fine di essere in grado di tollerare l’intensità degli allenamenti. La spirulina è spesso utilizzata nei migliori integratori brucia grassi e dimagranti.

Nutrienti contenuti: Proteine, vitamina B1, vitamina B2, vitamina B3, rame, ferro e magnesio

  1. Ottima per vegetariani: è un elemento naturale ma ricco di nutrienti e proteine, ovvero ciò che è contenuto nella carne animale, l’alga è un valido sostituto per recuperare forze e valori carenti
  2. Digeribilità: ricca di fibre, priva di cellulosa, riesce a conferire una buona digeribilità!
  3. Sazietà: la spirulina ha inoltre una caratteristica piuttosto interessante, dopo aver ingerito l’alimento in quantità “normali”, si può percepire un senso di sazietà. Questo è un ottimo compromesso per chi sostiene diete e segue rigidi confini alimentari. Prima di assumerla è sempre meglio consultare il giudizio esperto del vostro medico o nutrizionista.
  4. Alimento del futuro: ricco di nutrienti e lati positive, inizia ad essere integrato in ogni percorso alimentare guidato, dal momento che, con le sue proprietà, riesca a nutrire senza eccedere, perfetto per persone sofferenti di disturbi alimentari.
  5. Antiossidante e antinfiammatoria: ha un forte potere antiossidante, ripara e agisce in anticipo sugli eventuali danni alle nostre cellule, ma soprattutto è un grande antinfiammatorio per cui si adopera contro batteri e patogeni.
  6. Anemia: esistono molte forme di anemia ma la più diffusa risulta essere quella che prevede un’importante riduzione di globuli rossi e emoglobina. L’anemia causa stanchezza, fatica e poca resistenza. La spirulina riesce ad aumentare il contenuto di emoglobina nei globuli rossi e rinforzare il sistema immunitario. Il problema non viene risolto totalmente ma sicuramente c’è un aiuto sostanziale.

L’assunzione di Spirulina, deve essere altamente controllata, assumere questo alimento senza l’aiuto di un medico può danneggiare il tuo organismo invece che apportare effetti benefici. Ci raccomandiamo di consultare attentamente il proprio nutrizionista o medico di famiglia al fine di integrare nella propria dieta le giusti dosi senza eccedere. Se l’alimento non fa al caso vostro non forzarti nell’assunzione, le controindicazioni potrebbero portare seri problemi.

Menopausa: consigli per tornare in forma

Ecco alcune semplici strategie per ritrovare la linea (e il proprio benessere) nei primi difficili anni della menopausa, quando sembra di aver perso il controllo sul proprio corpo.

Il cambiamento del proprio corpo al sopraggiungere della menopausa è uno dei pensieri che preoccupano maggiormente le donne che giungono al limite del periodo fertile: tra i vari disagi che questa nuova fase biologica comporta, sicuramente l’aumento della massa corporea e soprattutto del grasso addominale è quello che spesso risulta particolarmente sgradito: da una parte perché si tratta di uno dei sintomi della menopausa più diffusi, dall’altra perché, dopo i 50 anni, all’aumento del peso è collegata una serie di altri disturbi e patologie (aumento di trigliceridi e colesterolo, dolore alle articolazioni, stanchezza e affanno…).

tornare in forma menopausa

Ma, per quanto difficile, dimagrire in menopausa si può: bastano alcune semplici accortezze per mantenere il proprio peso ideale oppure per ritrovare la forma fisica più consona alla propria corporatura, nel caso in cui si fosse preso qualche chilo di troppo. Per dimagrire in modo sano, non stressante e duraturo ci sono poche semplici regole, che però andrebbero rispettate alla lettera per garantire un risultato funzionale alle proprie aspettative. Vediamo quali sono i primi passi per tornare in forma e godersi la menopausa con serenità e buonumore.

Semplificando di molto il complesso funzionamento dell’organismo, che varia anche in base alle esigenze personali, alle circostanze, all’ambiente in cui si vive (e molto altro), possiamo innanzitutto fare chiarezza sulle motivazioni che inducono l’organismo femminile a ingrassare più facilmente dopo i cinquant’anni:

  1. in menopausa rallenta il metabolismo basale, ovvero quello che ci permette di bruciare calorie “a riposo” (semplicemente svolgendo quelle funzioni indispensabili a tenere in vita il nostro corpo)
  2. cambia drasticamente l’assetto ormonale, a causa della cessazione dell’attività delle ovaie.

A loro volta, ciascuna di queste situazioni è alla base di alcune problematiche associate all’alimentazione:

  1. se il metabolismo basale è lento, il corpo è in grado di gestire meno calorie alla volta: tutte quelle in eccesso vengono immagazzinate in riserve di grasso, che quindi si accumula più facilmente, in particolare su fianchi, pancia e cosce.
  2. una minore presenza di estrogeni, legata alla fine dell’attività ovarica, determina un incremento del grasso corporeo, specialmente quello viscerale addominale: una situazione piuttosto pericolosa dal punto di vista della salute, specialmente se non bilanciata da una dieta sana ed equilibrata.

A partire da queste considerazioni appare chiaro come la prima cosa da fare sia mettere ordine nel proprio stile di vita, acquistando ritmi regolari e un giusto ritmo nell’alternanza sonno veglia, stabilendo almeno cinque pasti quotidiani, leggeri e nutrienti, e dedicando parte del proprio tempo alla cura del proprio corpo, a partire dalla pratica di una buona dose di attività fisica. Ma procediamo con ordine:

  1. Contenere le calorie immesse nell’organismo con l’alimentazione. Durante la menopausa – e in particolar modo all’inizio, quando il corpo non ha ancora trovato un equilibrio nella nuova fase biologica – è necessario prestare attenzione alla quantità di calorie che si introducono nell’organismo attraverso l’alimentazione. Per qualcuno sarà una piccola forzatura, altre donne, invece, sono già abituate a contare le calorie di ciascun pasto ma, senza essere troppo puntigliosi e soprattutto senza che diventi una vera e propria ossessione, bisogna prendere consapevolezza della “pesantezza” di ciascun piatto. Una buona regola è diminuire le porzioni, senza troppe rinunce; è consigliato prendere l’abitudine di pesare gli alimenti, invece che andare “ad occhio” e invece di affidarsi alla capienza di recipienti e piatti, che spesso possono trarre in inganno.
  1. Distribuire bene le calorie durante il giorno. Un’altra buona abitudine consiste nel programmare, all’interno delle ventiquattr’ore, cinque pasti diversi: introdurre uno spuntino dopo la prima colazione e una merenda tra i due pasti principali ci assicura l’energia necessaria a sostenere gli impegni della giornata, mantiene costante il livello di zuccheri nel sangue, evitando fastidiosi picchi glicemici e soprattutto fa desistere dal mangiare troppo durante i pasti principali. Con uno snack a base di frutta, ad esempio, si può evitare di arrivare al pranzo affamate e senza energia. Non sottovalutate, inoltre, la colazione: sebbene la maggior parte degli italiani sia abituata al caffè con il classico cornetto, prendete in considerazione anche qualcosa di più nutriente e meno calorico, come uno yogurt magro con della frutta secca e un frutto fresco di stagione.
  1. Seguire una dieta povera di grassi e ricca di vitamine. Ormai sarà chiaro: è bene limitare il consumo di grassi di origine animale (burro e formaggi, carni grasse e insaccati), perché favoriscono l’aumento del colesterolo cattivo, e allo stesso tempo privilegiare quelli di origine vegetale, come olio di oliva e olio di semi, alcuni tipi di frutta (avocado, cocco, mango) e il cacao. Via libera, invece, al pesce, che è ricco di omega 3 e protegge il cuore dai rischi cardiovascolari. Per stimolare l’intestino e accelerare il metabolismo è consigliabile seguire una dieta ricca di fibre (cereali integrali e verdure); mentre tassativamente da evitare sono le bibite zuccherate e gassate.
  1. Fare attività fisica. Anche se leggera, un po’ di attività fisica costante e quotidiana può sicuramente giovare al proprio organismo, in particolare a quello della donna in menopausa. Le soluzioni sono moltissime e varie: dalla semplice camminata a passo veloce (almeno 30 minuti) ai corsi di danza e agli sport di gruppo, dal nuoto in piscina alla corsa leggera. Fare attività fisica, dopotutto, non vuol dire esclusivamente praticare uno sport: per stare meglio basta adottare alcune semplici buone abitudini, come scegliere di lasciare l’auto a casa per camminare di più, fare le scale invece di prendere l’ascensore, ecc.
  1. Non fare troppa attività fisica. Può sembrare in contrasto con il punto precedente, ma non è affatto così: con l’entrata in menopausa diventa necessario limitare ogni fonte di stress, anche quella che può derivare da un eccesso di attività fisica. È bene controllare sempre di non sforzare troppo l’organismo, specie se si sceglie di praticare uno sport che sforza le articolazioni, particolarmente sensibili in questa fase biologica e indebolite naturalmente dall’età.
  1. Dormire. Un riposo di almeno 8 ore al giorno, se abbinato a ritmi più lenti e regolari, può sicuramente contribuire ad alleviare i sintomi della menopausa. Per aiutare il riposo, che sopra i cinquant’anni è spesso troppo leggero e poco duraturo, esistono vari rimedi: dalla tisana a base di camomilla agli integratori di melatonina, dalla pratica della meditazione alle tecniche di rilassamento prima di dormire.

5 applicazioni che ti aiutano a iniziare e mantenere la dieta

Non è mai troppo tardi per preoccuparsi per la propria salute e prendere sul serio la promessa che molti di noi ci siamo fatti a inizio anno, ossia “mettersi a dieta”. Se questa volta vuoi che sia quella buona e sei intenzionato ad intraprendere con serietà un percorso che ti porterà a perdere peso e a vivere in forma, allora un po’ di aiuto esterno può farti comodo.

Oggigiorno facciamo di tutto con lo smartphone, dall’ascoltare musica al leggere libri passando per l’intrattenimento nei momenti di noia grazie ad app di gioco individuale, multigiocatore o a casinò online che permettono di tentare la fortuna con giochi come il blackjack online di NetBet.

Oltre a tutte queste risorse sullo smartphone puoi anche installare app che ti aiuteranno a non abbandonare la dieta dopo pochi giorni. Vediamo insieme le migliori.

applicazione per la dieta

Yazio

Un’applicazione gratuita e semplicissima che ti aiuta a controllare la quantità di calorie che ingerisci ogni giorno e che inoltre ti consiglia quale sia la giusta proporzione tra carboidrati, proteine e grassi. Il database degli alimenti è ampissimo ed è persino personalizzabile aggiungendo alimenti nel caso non li trovi. Inoltre, è in grado di collegarsi ad altre app e strumenti del tuo smartphone per tracciare i tuoi progressi nell’attività fisica e considerare anche le calorie consumate facendo sport.

Lifesum

Questa app, gratuita ma che ha anche una versione Premium per sbloccare ulteriori funzioni, è un’efficace fonte di ispirazione per mantenere le abitudini più salutari. Se la usi con frequenza durante una dieta diventerà una sorta di migliore amica, di quelle che tra le altre cose sono preparatissime sui temi di salute, sport e alimentazione. Consigli, menù da scaricare e un contatore per sapere quanta acqua al giorno bevi.

Nootric

Questa applicazione si adatta alle necessità di ognuno, offre un sistema personalizzato che non vuole cadere nei cliché ma venire incontro ad ogni singolo individuo per aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi. Permette tenere il conto delle mete raggiunte, guardare statistiche dei propri progressi e avere accesso ad una chat per trovare risposte ai propri dubbi.

Runtastic

Un’app che traccia un’infinità di valori quando fai sport, dalle calorie consumate al battito cardiaco in ogni fase dello sforzo. Si sincronizza a moltissime altre applicazioni e dispositivi che aiutano a tracciare i tuoi progressi. Un’alleata imprescindibile se oltre a fare una dieta hai deciso di praticare uno sport con costanza e una certa frequenza per combinare un sano consumo di calorie alla diminuzione di quelle ingerite durante i pasti.

Melarossa

Se non hai molta fantasia in cucina questa app viene in tuo aiuto e, basandosi sulla dieta mediterranea, ti consiglia un’infinità di ricette da preparare per restare in forma. Basta indicare quanto pesi, quanto sei alto e quanto vorresti arrivare a pesare e vedrai comparire le ricette pensate da un team di dietologi e nutrizionisti che hanno collaborato con la Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione per portare a termine questo progetto tutto italiano.

Ora che sai che il tuo smartphone ti può dare una mano a mantenere l’obiettivo di tornare in forma, non ti viene più voglia di cominciare la dieta? Ci auguriamo di sì!

Cinque ricette di Phorbe da preparare in casa con il CBD

In che modo possiamo utilizzare il CBD in cucina, senza preparazioni complesse e in maniera gustosa? Lo abbiamo chiesto ai ragazzi e alle ragazze di Phorbe, uno degli shop online di CBD più interessanti sul mercato europeo, un’azienda giovane, con sede in Svizzera, a Ginevra, che nel suo shop online propone, all’interno di una vastissima gamma di articoli, diversi prodotti che è possibile utilizzare proprio in cucina, come l’olio di CBD Phorbe, ad esempio.

olio cbd condimento

Il cannabidiolo (CBD) viene d’altronde utilizzato oggi in numerosissimi ambiti e formati. Dalle creme per il corpo sino alle bevande alcoliche. Il motivo è molto semplice: sono sempre più numerosi gli studi scientifici e le ricerche specialistiche che suggeriscono come il CBD potrebbe avere degli straordinari effetti benefici sulla salute e, in generale, sulla qualità individuale della vita quotidiana.Andiamo quindi a vedere alcuni suggerimenti di Phorbe per utilizzare il CBD in cucina: siamo curiosi di conoscere le vostre opinioni!

Condimento per insalata con olio di CBD

Questa è una ricetta pensata per il condimento dell’insalata, senza glutine e preparata con un infuso di fragole e olio di CBD. Basta mischiare in un recipiente, rendendo il composto compatto, le fragole, l’olio di cbd, due cucchiai di aceto di vino rosso, un cucchiaino di aceto di mele e un po’ d’olio d’oliva, a piacere. Le quantità dipendono, chiaramente, dal peso dell’insalata da condire. Per 100 grammi di insalata, basteranno tre fragole e due cucchiaini di olio di CBD: ovviamente, noi consigliamo di utilizzare un olio organico e biologico, come l’olio di CBD Phorbe.
E’ importante ricordare che l’olio di CBD è molto delicato e non ha quasi un sapore, dunque non interferisce con le preparazioni. Chi non ama la frutta nei condimenti per l’insalata, può sostituire la fragola con a senape, l’aglio o il basilico.

2. Guacamole infuso con olio di CBD

Il guacamole all’olio di CBD è un’alternativa pulita e sana alla classica preparazione del guacamole, in cui è possibile combinare sapori salati, acidi e dolci, che ben si accompagnano a vari cibi come le verdure fresche, o anche le patatine fritte, ad esempio. Per prepararlo, ci vogliono tre avocado ben maturi, un cucchiaio di succo di limone, mezzo cucchiaino di sale, mezzo cucchiaino di cumino, una cipolla, uno spicchio d’aglio tritato, due pomodorini, un pizzico di pepe di cayenna macinato, un cucchiaio di coriandolo, mezzo peperoncino tritato e 0,5 ml di olio di canapa. State morendo dalla voglia di provarlo?

3. Cupcake al cioccolato con olio di CBD, menta e pepe

Mai pensato di realizzare un dessert leggero, salutare e con ingredienti più naturali? Questo dolce allora è quello che fa per voi, ideale da preparare anche in grandi quantità e, volendo, possibile da conservare nel congelatore. Per due persone sono necessari una tavoletta di cioccolato fondente, 50 grammi di burro di cacao, 20 grammi di burro di cocco, estratto di vaniglia e menta piperita, due cucchiai di polvere di matcha, un cucchiaio di sciroppo d’acero e olio di CBD. A Phorbe amiamo questa ricetta e la mangiamo sempre in ufficio!

4. Tè alla menta fresca con CBD

Il tè al CBD è forse la proposta più scontata e conosciuta di questa breve lista, ma ci teniamo a suggerirlo perché, per noi di Phorbe, continua a essere una delle maniere più gustose e piacevoli di utilizzare il CBD. La preparazione è davvero semplicissima. Basta aggiungere alcune gocce di olio di CBD dentro la tazza di tè alla menta, delle foglie di menta fresca, e una spruzzata di limone. Semplicemente fantastico.

5. Tortino di noci e mandorle al CBD

Un’altra alternativa salutare per preparare un buon dessert è questo dolce vegano, fatto con noci di macadamia e farina di mandorle. Oltre a questi ingredienti, vanno utilizzati anche cocco, olio di cbd, tè alla cannella in polvere, estratto di vaniglia, fave di cacao e burro di cocco, sapori che, combinati, sono in grado di creare una combinazione unica e gustosa.

Da Phorbe è tutto, e buon appetito!

Dieta senza glutine, alla scoperta di vantaggi e svantaggi

dieta senza glutineChi per forza di cose devono togliere il glutine dalla propria dieta quotidiana da un momento all’altro si troverà certamente spiazzato. Inizialmente non sarà infatti facile eliminare dalla propria alimentazione tutti quegli alimenti che contengono glutine, in primis il pane, la pasta e la maggioranza dei dolci, anche perché anche alcuni alimenti insospettabili lo contengono.

Ci sono poi alcune persone che invece scelgono di eliminare il glutine dalla propria dieta, spinti da motivazioni esclusivamente personali. Una volontà di cambiare stile alimentare e, di conseguenza, anche di vita, ma fortunatamente oggi si può tranquillamente seguire un regime alimentare equilibrato anche senza glutine.

Senza dover fare troppe rinunce, al giorno d’oggi, ci sono tante possibilità in più per chi deve seguire questo tipo di alimentazione. È vero, fare la spesa costa indubbiamente molto di più, ma c’è comunque la possibilità di non sentirsi poi così diverso quando ci si siede a tavola. In commercio sono stati lanciati tanti prodotti vegani e gluten free interessanti, come ad esempio pane, dolci e anche farine speciali, ideali per creare anche un ottimo impasto per la pizza senza glutine, che rappresentano delle ottime alternative. Presso i vari supermercati si trovano infatti con facilità molti tipi di farne, ottima quella di quinoa o quella di grano saraceno, che si possono usare al posto di quelle tradizionali per preparare i nostri piatti preferiti.

Ora che vi abbiamo rassicurato sulla possibilità di poter seguire un’alimentazione sana ed equilibrata anche eliminando i prodotti contenenti glutine, ecco i principali vantaggi e svantaggi di questo tipo di regime alimentare.

Di necessità, virtù

Partiamo dai pro: prima di tutto la dieta senza glutine è chiaramente di fondamentale importanza per chi soffre di celiachia. In questo caso non si hanno altre opzioni: se si vogliono evitare infiammazioni intestinali ed altri disturbi legati alla celiachia, iniziare una simile dieta è l’unico passo da compiere, chiaramente dietro parere del medico.

Una volta diagnosticata la patologia, il suo aiuto è necessario per concordare un regime alimentare alternativo ed equilibrato, e da parte vostra sarà necessaria una maggiore attenzione nello scegliere gli alimenti da consumare. Ciò non toglie che possiate scoprire degli ingredienti nuovi e mai provati prima, e mettere alla prova la vostra abilità in cucina, preparando nuove ricette che potranno stupire tutti i vostri familiari.

Non sottovalutiamo infatti che scegliere di eliminare alimenti con il glutine può dare diversi effetti benefici anche a tutti coloro che soffrono di gluten sensitivity. Anche questo è un disturbo ormai molto diffuso, che si manifesta con una sintomatologia varia, che crea una serie di effetti anche molto fastidiosi, dal gonfiore al dolore addominale, dal senso di stanchezza fino alla difficoltà di concentrazione.

Quindi, anche quando manca una diagnosi certa di celiachia, eliminare il glutine migliora notevolmente le condizioni di salute del paziente: si possono quindi ottenere dei benefici immediati, interrompendo il consumo di alimenti ricchi di glutine e sperimentando nuovi preparati e ingredienti, meno elaborati e raffinati, che porteranno un generale miglioramento delle nostre condizioni di salute.

Il parere esperto

Gli svantaggi di una dieta senza glutine sono legati essenzialmente al modo in cui si affronta una dieta del genere: se non la si segue correttamente, il pericolo di subire squilibri nutrizionali, così come di prendere peso, è notevole. Per questo non affidatevi al fai da te o al sentito dire: prima di iniziare a seguire un regime alimentare di questo tipo, consultate il vostro medico di fiducia e il nutrizionista, seguite i loro consigli e i loro menù tipo.

Può aiutarvi anche creare una lista di alimenti tabù e alimenti alternativi, così farete la spesa con minore difficoltà. Chiaramente questo regime alimentare diventerà una scelta di vita che potrà risultare piuttosto dispendiosa, in virtù del fatto che fare la spesa costerà molto di più, perché gli alimenti senza glutine hanno in genere un costo più elevato rispetto agli altri prodotti.

In ogni caso, con un po’ di inventiva, potrete trovare la via giusta per mangiare bene e risparmiare, per esempio puntando su ingredienti semplici, andandoli magari a cercare dai produttori diretti. Inoltre potete provare ad acquistare la pasta senza glutine e le farine speciali all’ingrosso, e poi usarle per preparare in casa i piatti a cui siete abituati: tirate fuori il vostro robot da cucina e imparate a realizzare in casa i vari impasti per pane, focacce, biscotti e dolci, rigorosamente gluten free.

In questo modo non dovrete fare più rinunce e potrete sedervi a tavola assieme agli altri commensali senza sentirvi diversi. Ancora meglio, potrete essere voi ad organizzare una cena gluten free, preparando tanti manicaretti e facendo apprezzare ai vostri amici e ai vostri cari ingredienti e ricette che non avrebbero mai provato.

Fare cyclette per dimagrire in tempo per l’estate!

Perdere qualche chiletto prima delle vacanze o mostrarsi in splendida forma per la bella stagione: sono questi i motivi per cui a inizio primavera moltissime persone cominciano una dieta ipocalorica o un’intensa attività fisica. Per rendere più efficace la dieta, o anche semplicemente per tornare in forma con una certa rapidità, uno tra gli attrezzi per il fitness più utili è certamente la cyclette. Le cyclette però non sono tutte uguali, in commercio si trovano diversi modelli di cyclette, più o meno adatti a seconda delle specifiche esigenze.

Con la cyclette si possono iniziare dei veri e propri programmi di allenamento, perfetti per chi vuole perdere peso, ma anche per chi desidera aumentare la muscolatura e la tonicità di cosce e fianchi.

Come utilizzare la cyclette

Ce lo dicono tutti: fare attività fisica regolare aiuta a stimolare il metabolismo, a bruciare le calorie in eccesso e a perdere peso, senza troppa fatica e senza rinunce. Certo, questo non significa che ci si può abbuffare a piacimento; per dimagrire, soprattutto se lo si vuole fare rapidamente, è importante seguire una dieta bilanciata e modificare le proprie abitudini quotidiane, aumentando l’attività fisica. In questo la cyclette ci aiuta, ma conviene fare qualche riflessione su come utilizzare questo attrezzo. Qualche minuto di pedalata a ritmo basso ci porterà esclusivamente ad avere più fame, a bruciare poche calorie e nulla più. Per rendere effettivamente efficace l’utilizzo della cyclette è importante prevedere un programma di allenamento aerobico, che stimoli il cuore e attivi l’intera muscolatura delle gambe. Le cyclette sono munite di un modulatore della resistenza che l’attrezzo fa alla pedalata, agire su questa resistenza ci consente di modificare ampiamente la “fatica” che facciamo mentre siamo sull’attrezzo.

Quali cyclette

Per l’acquisto e la scelta della cyclette è ovviamente importante valutare anche il prezzo di questi attrezzi e l’utilizzo che se ne intende fare. Parlandoci chiaramente: se si vuole usare l’attrezzo solo saltuariamente per perdere qualche chiletto, allora è meglio evitare le spese pazze; se invece si ritiene che si utilizzerà la cyclette anche in futuro, per allenamenti complessi, allora è meglio scegliere un prodotto che abbia una certa solidità. Le cyclette tradizionali sono perfette per un utilizzo sporadico; se ci si vuole spingere un poco più in là e si ritiene che questo attrezzo possa essere utile anche per allenamenti avanzati, o da usare per tutta la famiglia, allora meglio guardare i modelli di cyclette orizzontale, più robusta e più comoda da utilizzare per lunghi allenamenti. Se poi si vuole avere un passo in più, allora le cyclette da spinning sono quelle più adatte.

Che tipo di allenamento

Nell’immaginario collettivo l’attività sulla cyclette consiste in qualche minuto di pedalata; c’è anche chi misura lo spazio da “percorrere”. Un vero allenamento con la cyclette dovrebbe invece cominciare con qualche minuto di riscaldamento, con pedalate a minima resistenza; in seguito dovremo prevedere almeno 20 minuti di pedalata con una resistenza maggiore, senza esagerare, cui faremo seguire dei blocchi costituiti da 1 minuto di pedalata alla massima resistenza e 30 secondi di defaticamento a ritmo blando, il tutto per circa 15 minuti. Alla fine qualche minuto di defaticamento a minima resistenza. Questo tipo di programma ci consente di riscaldare adeguatamente i muscoli e di effettuare un buon allenamento aerobico, quello che effettivamente tonifica i muscoli e fa bruciare i grassi.

VELLUTATE IN ESTATE? È POSSIBILE CON IL FRULLATORE PORTATILE PHILIPS PRO MIX

Vellutate di verdura uguale inverno? Non solo! Soprattutto negli ultimi anni, le vellutate stanno conquistando un posto d’onore tra i piatti più apprezzati anche in estate. Anzi, sono l’ideale per nutrirsi senza appesantirsi e per stuzzicare l’appetito nei giorni in cui il troppo caldo spegne anche la fame.

Si tratta di piatti golosi, leggeri e veloci da preparare, che permettono di mangiare sano senza rinunciare al gusto. Ecco un paio di ricette sfiziose di vellutate perfette per la bella stagione.

Crema fredda di spinaci, avocado e latte di cocco

Ingredienti: 100 grammi di spinaci, 2 avocado maturi, 200 ml latte di cocco, succo di limone, cipolla, olio evo, sale e pepe.

Procedimento: Affettare finemente la cipolla e farla soffriggere in padella con un po’ d’olio. Aggiungere gli spinaci e coprire con acqua, cuocendo a fuoco moderato per circa 15 minuti. A parte, tagliare a pezzettini l’avocado e cospargerlo con succo di limone. Unirlo agli spinaci e al latte di cocco e frullare con un frullatore a immersione. Aggiungere e sale e pepe e lasciare raffreddare prima di servire.

Vellutata di carote, mela verde e zenzero

Ingredienti: 4 carote, 2 mele verdi, 1 pezzo di zenzero, cipolla, curcuma, olio evo, sale e pepe.

Procedimento: Pelare le mele e tagliarle a pezzetti, fare lo stesso con le carote e tagliarle a rondelle. Affettare finemente la cipolla e farla soffriggere in padella con un po’ d’olio. Aggiungere mele e carote e coprire con acqua, cuocendo a fuoco dolce fino a quando diventeranno morbide. Togliere dal fuoco, unire lo zenzero tagliato a pezzettini e frullare con un frullatore ad immersione aggiungendo se necessario olio extravergine di oliva. Lasciare intiepidire e servire aggiungendo sale e pepe.

Come preparare una vellutata perfetta

Il segreto per una vellutata perfetta sta nel frullare gli ingredienti fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Per un risultato ottimale, è possibile utilizzare il frullatore a immersione Philips ProMix: potenza e tecnologia per qualsiasi ingrediente e ricetta. Philips ProMix è dotato del sistema SpeedTouch, che consente di regolare la potenza in modo continuo premendo un solo pulsante. Con il suo motore da 800 W, il frullatore portatile permette di ottenere zuppe incredibilmente morbide e delicate in modo estremamente semplice, affidabile e veloce. La funzione di blocco sicuro ne previene il surriscaldamento.

Philips ProMix vanta inoltre una gamma completa di accessori, che comprende frusta, mixer doppio, tritatutto compatto e XL e schiacciapatate: tutto ciò che può servire per ottenere vellutate buone e sane, che garantiscono il giusto nutrimento e una buona idratazione. Per un pieno di vitamine e preziosi minerali, elementi indispensabili in estate!

Dieta DASH, quanto si perde e menu tipo

La dieta DASH è stata la dieta preferita dagli americani nel 2017. Il motivo è semplice: si tratta di un tipo di alimentazione che permette non solo di dimagrire ma anche di controllare l’ipertensione, problema molto diffuso negli USA. DASH uol dire infatti Dietary Approaches to Stop Hypertension e secondo alcuni studi avrebbe effettivamente la capacità di indurre la perdita di peso e di incidere positivamente su diabete e patologie cardiovascolari.Il punto fondamentale sta infatti nella drastica riduzione del consumo di sale. Nella versione standard della dieta DASH si può consumare un massimo di 2,4 grammi di sale al giorno mentre nella versione iposodica la quantità giornaliera scende a 1,5 grammi. Si diminuisce il sodio, ma si aumenta il potassio introdotto con frutta, verdura e cereali.

Dieta DASH quanto si perde

Esistono diverse versioni di questa dieta che hanno anche differenti introiti calorici. A seconda delle calorie introdotte si ottiene un dimagrimento più o meno veloce ma è sempre il dietologo a suggerire tipologie di alimenti e calorie da introdurre. Esiste una versione da 2000 kcal al giorno per chi deve mantenersi normopeso e una ersione sa 1600 kcal al giorno o meno, per chi invece deve dimagrire. In generale, con la dieta DASH si perdono circa 2,5 chili nelle prime settimane e poi da 4 a 16 chili nei giro di due mesi ma il vantaggio più grande starebbe nella diminuzione della ritenzione idrica, dovuta proprio alla carenza di sodio.

> LA DIETA DASH PER DIMAGRIRE E RIDURRE LA CELLULITE SENZA TROPPE RINUNCE E SACRIFICI

Dieta DASH menu tipo

La dieta DASH somiglia moltissimo alla dieta mediterranea. Non ci sono alimenti vietati. Si possono mangiare tanta frutta e verdura, preferendo spinaci, zucca, pomodori, broccoli, albicocche, mandarini, prugne e ciliegie. I carboidrati no sono vietati ma si possono mangiare a piccole porzioni con la raccomandazione di preferire pane e pasta integrali. Le proteine migliori sono quelle del pesce, del pollo e della carne bianca in generale, dei legumi. Anche i latticini di possono consumare con moderazione. Ecco un menu tipo giornaliero:

> DIETA DASH CONTRO L’IPERTENSIONE

Colazione: fiocchi di cereali con crusca, 1 banana, 1 tazza di latte parzialmente scremato, 1 fetta di pane di grano tenero, 1 cucchiaino di margarina, 1 bicchiere di succo d’arancia.

Pranzo: 180 g di pollo, 2 fette di pane integrale, 1 cucchiaio di senape, 120 g di insalata con fette di cetriolo fresco, 120 g di pomodori, 1 cucchiaio di semi di girasole, 120 g di macedonia di frutta.

Merenda: 80 g di mandorle non salate, 60 g di uvetta, 125 g di yogurt alla frutta senza grassi e senza zuccheri aggiunti.

Cena: 85 g di manzo, 1 tazza di fagioli verdi saltati, 1 piccola patata al forno, 1 cucchiaio di formaggio cheddar naturale a ridotto contenuto di grassi, 1 piccola mela.

L’infertilità maschile può essere causata dalla dieta

Negli ultimi 30 anni il numero di spermatozoi presenti nel liquido seminale maschile si è dimezzato. Il trend è allarmante e numerosi studi dimostrano che l’infertilità maschile non è causata soltanto da fattori genetici ma anche da fattori esterni, come quelli ambientali e quelli legati all’alimentazione e alle cattive abitudini quotidiane. Il fumo e l’eccesso di alcol sono ad esempio fattori che danneggiano la fertilità.

Stessa cosa vale per l’esposizione alle polveri sottilie allo smog. Le cosiddette Pm21 possono causare addirittura il 60% dei casi di infertilità. Le donne invece, possono soffrire di infertilità per l’esposizione a farmaci dannosi come i semplici antinfiammatori tipo l’ibuprofene ma è soprattutto quello che mangiamo che può avere un’influenza negativa sul nostro stato di salute generale e sulla fertilità.

> L’ALIMENTAZIONE SANA CHE AUMENTA LA FERTILITA’ FEMMINILE

Ad esempio, gli alimenti confezionati nella plastica, come l’acqua minerale in bottiglia che magari resta al sole per lunghi periodi all’interno dei magazzini, possono rilasciare sostanze a base di estrogeni sintetici che minacciano la fertilità maschile. Frutta e verdura esposte ad agenti inquinanti possono dare problemi e anche la dieta ha la sua importanza.

> LA DIETA CHE AUMENTA LA FERTILITA’ MASCHILE

In generale, secondo gli esperti la dieta mediterranea resta l’unico tipo di alimentazione che può dare benefici alla salute e alla fertilità. Non si tratta di alimenti miracolosi ma solo di uno stile di vita da seguire, ricco di cereali integrali, frutta e verdura, olio extra vergine di oliva e pesce, e alimenti come i broccoli che contengono antiossidanti e che possono aiutare a preservare la fertilità di uomini e donne.

Coldiretti: gli italiani tornano alla dieta mediterranea

Dopo cinque anni di calo dei consumi, l’ultimo studio di Coldiretti segnala finalmente il segno positivo per il consumo degli alimenti più importanti della dieta mediterranea. Sulle tavole degli italiani tornano infatti alimenti indispensabili come le verdure e il pesce e i dati Ismea ci dicono che dopo cinque anni di segno negativo, finalmente torna a crescere la spesa degli italiani per l’acquisto di beni alimentari con un salto complessivo del 3,2%.

dieta mediterranea

Il consumo del pesce fresco sale al +7%, frutta di stagione (+4,3%), frutta secca (+7,9%), pasta di semola integrale (+16%) o il riso integrale (+20%) aumentano decisamente rispetto all’anno precedente. E non finisce qui, infatti pare che gli itliani siano più attenti a consumare prodotti salutistici ma senza rinunciare alla praticità e alla velocità. Secondo Coldiretti infatti è aumentata la spesa complessiva per prodotti come le zuppe pronte (+33%) e per le insalate in busta con gli ortaggi di IV gamma (+4,3%).

> LA DIETA MEDITERRANEA RIDUCE I RISCHI DI CANCRO AL SENO IN MENOPAUSA

Anche il consumo dell’olio extravergine di oliva evidenzia un incremento e nel 2017 risulta superiore dell’11% rispetto al 2016 mentre sono in flessione i derivati del pomodoro (-0,5%) e la pasta secca di semola con un calo del 3%. C’è a considerare però che, come spiega Coldiretti, è molto probabile che gli italiani tornino a consumare la pasta secca di grano duro nel 2018, visto che le nuove regole prevedono l’entrata in vigore dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli ingredienti utilizzati, obbligo che potrebbe portare ad un aumento di fiducia dei consumatori nei confronti dei marchi che producono pasta con grano di provenienza italiana.

L’influenza si può combattere con la dieta

L’influenza è nel pieno del suo picco stagionale. Ha già messo a letto più o meno 4 milioni di italiani nelle ultime settimane (rapporto epidemiologico Influnet dell’Istituto Superiore della Sanità) e in Sardegna sono 6 i casi gravi e 2 i decessi causati dalle complicanze gravi della sindrome influenzale. Dal 2004 no si raggiungeva un picco così alto di ammalati, nonostante siano in aumento le campagne di sensibilizzazione al vaccino – specie per le categorie più a rischio – e l’aumento al loro ricorso.

Un aiuto per contrastrare i fenomeni influenzali ci può venire dall’alimentazione. I cibi infatti possono aiutare a stimolare il nostro sistema immunitario e possono garantirci i nutrienti indispensabili per un processo di guarigione rapido. La prima regola è nutrirsi, senza mai saltare i pasti anche se la febbre fa passare l’appetito, ma senza appesantirsi con eccessive calorie. Va bene una colazione nutriente a base di latte e miele, un pranzo leggero a base di verdure cotte o crude insieme a pesce e carne. Indispensabile aggiungere alla dieta anche i legumi, lo yogurt che contiene probiotici, il parmigiano e la frutta che dà il giusto apporto di vitamine (kiwi e agrumi soprattutto).

Quando si ha a febbre molto alta è indispensabile mantenersi idratati. Bere tanto è la prima regola per guarire prima, perchè la febbre e il sudore tendono a farci perdere importanti sali minerali che vanno reintegrati con l’acqua e con l’alimentazione. Anche se non sentite il bisogno di bere, sappiate che è necessario introdurre almeno 1,5 litri di acqua al giorno. Se non riuscite a bere molta acqua, aiutatevi assumendo tisane come la tisana allo zenzero, che ha un effetto antinfiammatorio ed espettorante utilissimo durante l’influenza.

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> COSA MANGIARE SE SI E’ A LETTO CON L’INFLUENZA
> LA DIETA PER PREVENIRE L’INFLUENZA

Dieta della mela, come funziona e menu tipo

Vanno molto di moda le diete che permettono di dimagrire velocemente e con pochi sforzi ma che sottopongono l’organismo a un notevole stress. La dieta della mela sarebbe una di queste ma se seguita per poco tempo può avere il vantaggio di essere una dieta disintossicante. I nutrizionisti detestano – e hanno ragione – questo tipo di regimi alimentari basati sull’assunzione di un solo alimento anche perchè sebbene si può riuscire a dimagrire velocemente il rischio reale è che i chili si riprendano in fretta una volta che si ricomincia a mangiare normalmente.

Il menu tipo della dieta della mela prevede un primo giorno in cui si mangiano solo mele, almeno due mele a pasto. Poi, ogni volta che si ha fame si può sempre mangiare una mela e bere tanta acqua fino a quando non ci si sente sazi. Si possono bere anche tè, tisane e caffè senza limitazioni ma senza zucchero.

Dopo il primo giorno in cui si mangiano esclusivamente mele, dai giorni successivi si possono aggiungere altri alimenti come lo yogurt, l’insalata, il latte scremato o il latte di soia a colazione e poi proteine light come il pollo e il pesce. Una dieta fatta in questo modo non può durare più di 5 giorni, dopo diventerebbe veramente molto pericolosa.

Trascorsi i 5 giorni bisogna riprendere gradualmente la normale alimentazione. A pasti principali bisgona integrare con alimenti leggeri come riso integrale, pane integrale, verdure, proteine in quantità limitate e con moderazione ma mai rinunciare a tutti i nutrienti per evitare di fare danni irreversibili alla salute.

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5 alimenti antirughe per combattere l’invecchiamento in modo naturale

Ci sono cibi, con notevoli caratteristiche antietà, che ci aiutano a combattere le rughe con un effetto lifting completamente naturale. Del resto, sappiamo già che molti cibi ricchi di antiossidanti aiutano a mantenere la pelle giovane e idratata ma alcuni alimenti sono proprio un toccasana per le rughette e le zampe di gallina. Eccovi la lista dei 5 alimenti antirughe per combattere l’invecchiamento in modo naturale.

1. ACQUA

Banale forse, ma è sempre utile ripetere che l’idratazione è indispensabile per avere una pelle liscia e luminosa non solo perché le cellule hanno bisogno di acqua ma anche perché bere molta acqua ci aiuta ad eliminare più tossine. Il risultato è una pelle sana e fresca.

> LA DIETA DIMAGRANTE E ANTIRUGHE

2. FRUTTI ROSSI

Le fragole, i ribes, i mirtilli ma anche le patate rosse e le barbabietole hanno un grande potere contro l’invecchiamento. Contengono acido silicico che aumenta l’elasticità e la tonicità dell’epidermide e che contribuisce alla tonicità del tessuto connettivo.

> I CIBI CHE INVECCHIANO LA PELLE

3. PESCE CRUDO

IL sushi va così tanto di moda che non sarà difficile convincervi che il pesce crudo fa bene alla pelle. Infatti contiene iodio che favorisce il metabolismo e acidi grassi che mantengono la pelle morbida, inoltre le alghe apportano vitamine e minerali e le fibre facilitano la digestione.

> UTILI CONSIGLI PER RIMANERE GIOVANI

4. FRUTTA SECCA E SEMI

I semi di papavero, di zucca, di girasole, gli anacardi, le noci e le mandorle, contengono zinco che aiuta la riparazione cellulare e che è uno dei membri chiave di un gruppo di enzimi che aiuta a nutrire il collagene. In più lo zinco aiuta a riparare le smagliature e a contrastare la cellulite e tutti gli altri segni esteriori dell’invecchiamento.

 

Reset metabolico, come si fa

Dimagrire, perdere peso, perdere una taglia: sono le parole che ci affliggono ogni volta che ci guardiamo allo specchio e che pensiamo alla nostra immagine. Molte diete propongono regimi alimentari basati su un quantitativo ridottissimo di calorie, o peggio ancora sul digiuno ma nessuno ci parla mai del reset metabolico, indispensabile per permettere al nostro organismo di bruciare più calorie e quindi di dimagrire.

risvegliare il metabolismo

Reset metabolico, cos’è

Il reset metabolico è una strategia nutrizionale che ha lo scopo di aumentare il dispendio energetico giornaliero. Per attuarlo potete affidarvi ad un esperto oppure provare da soli a calcolare una dieta inversa, detta anche “reverse diet”, cioè un regime alimentare non ipocalorico che vi aiuti a stabilire qual è la soglia di calorie che potete assumere senza ingrassare. Il reset metabolico funziona solo se all’organismo viene data prima una soglia di calorie superiore al suo fabbisogno e poi si diminuisce gradualmente.

> 7 CONSIGLI PER ACCELERARE IL METABOLISMO

Reset metabolico, come funziona

La domanda di partenza è: con quante calorie mantengo il mio peso stabile? Appuntate per una settimana tutto quello che mangiate e bevete cercando di mangiare correttamente ma senza pensare alla dieta. Aiutandovi con un’app, assegnate ad ogni cibo un quantitativo di calorie e dividete per sette: avrete le calorie giornaliere che avete consumato nel periodo in esame. Se alla fine della settimana di prova il peso è rimasto stabile vorrà dire che quello è il valore calorico con cui si mantiene il peso. Se invece siete dimagriti o ingrassati vorrà dire che quelle calorie per voi sono troppe o troppo poche. Partendo da qui, non vi resta che aumentare gradualmente le calorie che servono a mantenere costante il vostro peso; nella seconda fase, sempre gradualmente, dovrete diminuire le calorie per dare al corpo il segnale del dimagrimento.

> LA DIETA PER RISVEGLIARE IL METABOLISMO

Entrambe le fasi del reset metabolico sono molto lunghe e possono durare anche dei mesi, ecco perché è indispensabile rivolgersi ad un nutrizionista e programmare con lui un piano alimentare adeguato.

Moka perfetta: il modo più tradizionale e autentico di gustare il caffè

Il caffè è uno dei piaceri che gli italiani si concedono ogni giorno. Perché sia veramente un piacere è però importante che il caffè sia buono e preparato a regola d’arte, anche quando lo beviamo a casa. Il metodo più tradizionale per prepararlo è la moka, indispensabile accessorio che ha sulle spalle già 80 anni di vita. Ma è veramente possibile ottenere un buon caffè anche a casa? La risposta è si, a patto di seguire alcune regole, necessarie per fare in modo che la classica tazzina della bevanda più amata dagli italiani sia corposa, cremosa e ricca di aroma.

Le regole d’oro per un caffè eccezionale
Alcune delle regole fondamentali per preparare un ottimo caffè riguardano la moka, che non va trattata come qualsiasi altro utensile da cucina. Come prima cosa è bene evitare di lavare la moka con il detersivo, e meno che mai metterla in lavastoviglie. Dopo aver preparato il caffè con la moka è sufficiente sciacquare l’utensile e riporlo ad asciugare sullo scolapiatti. Con il passare degli anni e l’uso continuo si possono formare dei depositi di calcare, soprattutto nel bollitore della moka. In questo caso è possibile rimuovere le incrostazioni con acqua e aceto, da lasciare in posa anche per qualche ora, per poi sciacquare abbondantemente. Da evitare assolutamente sono i prodotti detergenti di qualsiasi tipo, soprattutto l’anticalcare. Certo poi che la moka deve essere di buona qualità, solo quelle dei marchi storici consentono di preparare un caffè perfetto sotto ogni punto di vista.

L’acqua per il caffè
Non si può fare un buon caffè se non si usa della buona acqua; è anche per questo che in alcune regioni italiane il caffè è più buono. Meglio evitare soprattutto le acque molto calcaree: per chi vive in zone in cui l’acquedotto offre acqua ricca in calcare, è consigliabile utilizzare sempre un’acqua oligominerale in bottiglia. Quando si versa il liquido nella moka è di fondamentale importanza non superare il livello della valvola. Aggiungendo altra acqua si “allunga” la bevanda. Chi ama un caffè più leggero e meno corposo può mettere quindi dell’altra acqua, senza mai eccedere. Se l’acqua è troppa infatti per farla bollire tutta e farla salire nel contenitore superiore si allunga eccessivamente la “cottura” della bevanda, cosa che può portare ad ottenere un gusto eccessivamente amaro e a disperdere gran parte degli aromi tipici del caffè.

Il caffè per moka
Siamo arrivati all’elemento fondamentale per ottenere una perfetta tazzina di caffè: la miscela. Chi ha la possibilità di avere in casa un macinino da caffè, potrà acquistarlo in grani, per macinarlo ogni mattino. Occorre però essere degli esperti, in quanto il clima esterno e l’umidità dell’aria possono modificare il risultato della macinatura. Per questo Pellini propone del caffè macinato di alta qualità, in barattoli da 250 g. Stiamo parlando di miscele già ottimamente calibrate, che permettono di ottenere una bevanda equilibrata sotto ogni punto di vista. E’ impossibile dire quale sia effettivamente la miglior miscela per espresso da fare a casa, in quanto caffè diversi presentano delle proprie sfumature di gusto. Chiaramente ognuno dovrà selezionare la miscela più adatta ai suoi gusti personali e trovare il caffè in polvere perfetto per sè. Perché il caffè sia davvero ben fatto è importante inserire nel filtro la corretta quantità, evitando di pressarlo in modo eccessivo: l’acqua in ebollizione deve passare attraverso ai piccoli granelli, in modo da estrarre correttamente ogni aroma e restituire il gusto unico dei chicchi. Quando si sente il classico rumore del caffè che sale e si vede il liquido che fuoriesce dal fungo superiore della moka, è il momento di spegnere il gas, lasciando che il calore residuo della caffettiera faccia da sé tutto il resto. Una volta “salito” tutto il caffè, prima di suddividerlo nelle tazzine per gustarlo, è importante mescolarlo, per renderne omogeneo il sapore e la consistenza. Non resta altro da fare che assaporarne tutto l’aroma.