Il pomodoro aiuta a prevenire il tumore alla prostata

Le proprietà benefiche del pomodoro sono da tempo indiscusse, e ora se ne aggiunge un’altra, ovvero quella di essere un ottimo alleato nella prevenzione del tumore alla prostata, soprattutto se consumato cotto, intero e compreso di buccia e semi.

Questo risultato è emerso nel corso di uno studio italiano condotto dal Centro Scienze dell’Invecchiamento dell’Università di Chieti in collaborazione con l’ateneo Federico II di Napoli, pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research.

Ecco cos’ha dichiarato la dottoressa Manuela Iezzi, a proposito dell’uso del pomodoro nella prevenzione del tumore alla prostata:

Abbiamo appurato che una dieta arricchita con pomodoro intero, specie se cotto e con la buccia, come accade nelle più tipiche preparazioni della cucina mediterranea, riduce lo sviluppo dei tumori della prostata e i fattori infiammatori coinvolti nel processo tumorale. Molto più di quanto può accadere assumendo un solo componente, come il licopene.

Scopri di più

Cambio di stagione e stipsi: attenzione all’alimentazione

Il cambio di stagione, soprattutto quello dall’estate all’autunno, è un periodo difficile per l’organismo che è costretto ad affrontare il calo delle temperature e le minori ore di luce; uno degli organi che risente di più di questi cambiamenti è l’intestino, che rallenta le sue funzioni causando stitichezza.

La stipsi da cambio di stagione è un disturbo piuttosto diffuso, basti pensare che ne soffre ben il 58% degli italiani. Oltre a problemi di origine alimentare, infatti, la stipsi può presentarsi anche in caso di un forte stress, di un viaggio, o semplicemente a causa del cambio di abitudini e di stagione. Per stipsi non si deve intendere sono la riduzione del numero delle evacuazioni ma anche il dolore e la difficoltà a portarle a termine.

In autunno, l’organismo deve affrontare il cambio di clima e di abitudini, come ad esempio il ritorno al lavoro o a scuola dopo un periodo di vacanza, ma anche far fronte ai disagi dovuti ad un minor apporto di liquidi: con l’arrivo del freddo tendiamo a bere meno rispetto alla stagione calda, fornendo, quindi, meno liquidi all’organismo.

Scopri di più

Combattere lo stress con l’alimentazione e gli integratori

Il rientro dalle vacanze può essere davvero un momento molto stressante; i ritmi familiari e lavorativi si fanno sempre più pressanti, le belle giornate lasciano il posto a giorni brevi e uggiosi, il fantasma della solita routine comincia ad aleggiare intorno a noi. E’ facile dunque in questo periodo sentirsi svogliati e di cattivo umore.

Certo, è solo questione di tempo, prima o poi passerà, ma intanto possiamo cercare di migliorare il nostro stato d’animo curando meglio la nostra alimentazione e ricorrendo a qualche rimedio erboristico utile a farci ritrovare energia e concentrazione.

Quanto alla dieta, cercate, adesso più che mai, di seguire una dieta varia ed equilibrata in cui non manchi nessuno dei nutrienti principali e che sia anche ricca di vitamine e sali minerali. Non saltate i pasti e cominciate la giornata con un bella colazione; vi aiuterà ad affrontare con più “coraggio” gli impegni della mattina.

Scopri di più

Nuovo anno scolastico: l’alimentazione degli studenti

Il nuovo anno scolastico è ai nastri di partenza ormai per diverse regioni italiane; dopo quasi tre mesi di stop i ragazzi faticheranno un po’ prima di riprendere con i ritmi scolastici. Per sostenerli in questa fase e alleviare lo stress del rientro, una giusta alimentazione è molto importante. I consigli per la dieta ideale arrivano dagli esperti dell’Università delle Scienze di Philadelphia, guidati dalla dottoressa Karin Richards.

Secondo gli scienziati americani, nella dieta per gli studenti alle prese con il ritorno in aula, devono essere sempre presenti le proteine e i carboidrati; le proteine servono per tenere sotto controllo a lungo l’appetito, e i carboidrati, soprattutto quelli complessi come i farinacei integrali, a fornire l’energia necessaria ai ragazzi per affrontare tutte le attività scolastiche.

Scopri di più

Dieta del rientro: no alle pillole ormonali

Proprio qualche giorno fa vi avevamo fornito alcuni consigli per perdere i chili di troppo accumulati durante le vacanze, in quanto, molto spesso, l’estate lascia in eredità un po’ di grasso superfluo. Purtroppo, però, non tutti scelgono di seguire una dieta sana a base di frutta e verdura, ma si affidano o al fai da te o ricorrono alle pillole ormonali per stimolare la tiroide, e quindi, il metabolismo.

L’allarme arriva dal centro di ricerca Cerifos, il quale ha registrato un aumento nel consumo di pillole contenenti ormoni stimolatori della tiroide, proprio con lo scopo di favorire il metabolismo.

Inutile dire che i danni per la salute sono ingenti: si va dalle palpitazioni al nervosismo, alla diarrea, passando per la tachicardia alla sudorazione eccessiva. Ma non è finita qui; con l’assunzione di queste pillole è possibile che aumenti il livello di calcio nel sangue e che, di conseguenza, si incorra nella perdita della massa ossea.

Scopri di più

La dieta alcalina

La dieta alcalina, come è facile immaginare, si basa sul consumo di cibi (frutta, verdura, noci, tuberi) che, una volta metabolizzati, rilasciano nell’organismo residui alcalini, a scapito di alimenti acidificanti quali carni, formaggi, pesci, crostacei, albume d’uovo, latte, alcuni tipi di legumi, tè, caffè e cereali.
Il presupposto di questa dieta, nota anche come alcalinizzante, è che un consumo eccessivo di cibi che rilasciano residui metabolici acidi finisca per alterare l’equilibrio acido-basico dell’organismo causando la perdita di minerali essenziali nelle ossa alla quale seguirebbe una sorta di acidosi cronica che, per quanto di lieve entità, esporrebbe allo sviluppo di alcune patologie e contribuirebbe alla percezione di un malessere generale a causa dell’aumento dei radicali liberi e dell’indebolimento del sistema immunitario.

Pane integrale: ecco perchè consumarlo

Le proprietà salutari del pane integrale ormai sono ben note a tutti; già diversi studi ne consigliavano il consumo, e proprio in questi giorni sono stati resi pubblicati i risultati di una ricerca europea sull’American Journal of Clinical Nutrition. Lo studio in questione spiega che le  proprietà del pane integrale sono da attribuire alle fibre alimentari bioattive presenti nei cereali integrali.

Secondo gli scienziati, le fibre contenute nei cereali sarebbero utili per combattere gli aumenti di peso anche per motivi, per così dire, pratici: l’alto contenuto dei fibra dei cereali integrali costringere ad una masticazione più lunga, fattore che sembrerebbe utile per limitare il consumo di un determinato alimento.

Non da meno sono le proprietà delle altre sostanze che compongono i cereali integrali, come gli antiossidanti e gli steroli, dei composti dall’azione protettiva; proprio per individuare tutti le sostanze attive presenti nei cereali, è stato avviato un progetto europeo chiamato “Healthgrain”, che coinvolge ben 15 Paesi. Le ricerche del progetto “Healthgrain” sono state concentrate soprattutto sui cereali più usati per produrre il pane, ovvero il frumento e la segale.

Scopri di più

La frutta e la verdura di settembre

Con gli ipermercati e la grande distribuzione è possibile avere a disposizione ogni tipo di frutta e di verdura in qualsiasi periodo dell’anno; dal punto di vista nutrizionale, però, sono da preferire la frutta e la verdura di stagione, in quanto riescono più facilmente a mantenere intatte le loro proprietà benefiche, il che non sempre è possibile negli altri prodotti che, magari, affrontano un viaggio molto lungo prima di arrivare in Italia.

Ovviamente non è da tralasciare l’aspetto economico: la frutta e la verdura di stagione sono sicuramente meno costose rispetto a quelle coltivate in serra riscaldata o provenienti da altro Paese. Consumando esclusivamente frutta e verdura di stagione non si rischia certo un’alimentazione povera o monotona, perché il nostro clima temperato permette di avere a disposizione tanti tipi di ortaggi e di frutta durante tutto l’anno.

Scopri di più

Lo zinco: i pro e i contro di questo minerale

Lo zinco è un minerale molto importante per l’organismo, tanto da essere indispensabile per far funzionare bene diversi organi. Lo zinco è presente nella composizione di oltre 200 enzimi, ovvero di sostanze chimiche che hanno il compito di accelerare i processi cellulari; inoltre è fondamentale per lo sviluppo degli organi riproduttivi e per il corretto funzionamento delle funzioni della prostata.

Non è finita qui; lo zinco serve anche alla sintesi delle proteine e alla formazione del collagene, e aiuta il fegato a proteggersi dagli elementi chimici. In poche parole, lo zinco è fondamentale per l’organismo e per il suo corretto funzionamento: basti pensare che una carenza di questo minerale può provocare rallentamenti nella guarigione delle ferite e, addirittura un rallentamento nella crescita dei bambini.

La dose giornaliera consigliata di zinco è di circa 15-20 milligrammi da assumere attraverso la dieta; lo zinco, infatti, è presente in molti alimenti, soprattutto nella carne bovina, nei legumi, nei cereali, nel pesce e nel pollame; altri cibi che contengono una discreta quantità di questo minerale sono i funghi, le patate americane, il tuorlo d’uovo e la zucca.

Scopri di più

Il riso nero, un anticancerogeno naturale

Avete mai sentito parlare del riso proibito o Forbidden Rice? Si tratta del riso nero, una varietà di riso che in Giappone veniva usato a scopo decorativo dal popolo, come ad esempio per adornare il sushi, e ad uso culinario dai nobili.

Secondo una ricerca condotta dagli scienziati della Louisiana State University e presentata alla annuale riunione dell’American Chemical Society, a Boston, il riso nero contiene delle particolari caratteristiche nutritive che lo renderebbero molto utile contro il cancro e contro le  malattie cardiache.

I ricercatori americani, hanno analizzato la crusca del riso nero e vi hanno scoperto un’ottima quantità di antociani, degli antiossidanti naturali, responsabili, tra l’altro, del colore scuro di alcuni alimenti, quali mirtilli e ribes.

Scopri di più

La dieta giapponese

Tra le diete più in voga in questo periodo c’è la dieta giapponese che promette di far perdere due chili in una settimana e di assicurare salute e forma fisica senza dover rinunciare al cibo. Di sicuro starete pensando alla dieta giapponese come ad un regime alimentare a base di alghe e pesce crudo, in realtà non è così, in quanto è una dieta piuttosto varia e di sicuro ricca di nutrienti: basti pensare che la popolazione giapponese è quella che ha meno problemi di obesità e il più alto tasso di longevità.

Il cibo giapponese è leggero e aromatico, a base di ingredienti ricchi di antiossidanti e con pochi grassi. I piatti della cucina giapponese vengono preparati con molta cura, le porzioni non devono essere mai abbondanti ma gustose, e il cibo va assaporato e mangiato lentamente.

I capisaldi della dieta giapponese sono il riso, che è anche la fonte di carboidrati più importante, il pesce, la soia, la frutta, la verdura, alghe e funghi giapponesi: insomma un mix di alimenti ricchi di antiossidanti, acidi grassi Omega 3 e fitoestrogeni. A parte questi cibi base, sono molto consumati anche spezie, aromi, germogli, cavolo e insalate a foglia verde, mentre sono assunti con molta parsimonia il pesce grasso, la carne rossa e i condimenti elaborati.

Scopri di più

Salmonella: come ridurre i rischi di contaminazione

Pochi giorni fa è arrivata dagli Stati Uniti la notizia della contaminazione da salmonella di alcuni milioni di uova destinati ad aziende e supermercati di diversi Stati del Paese; proprio per la grandezza del fenomeno, si parla di oltre 380 milioni di uova sequestrate, il CDC, ovvero il Centers for Disease Control and Prevention, ha stipulato un vademecum con alcune linee guida per limitare il pericolo di contaminazione.

Innanzi tutto ricordiamo cos’è la salmonella, ovvero un un’infezione causata da un batterio che si trova soprattutto nei gusci delle uova ma che può penetrare anche all’interno di essi; non è immune da possibile contaminazione anche la carne, specie di pollo, il latte e i suoi derivati. Dato che non è sempre facile individuare la presenza dell’infezione, è opportuno seguire alcune semplici regole.

Innanzi tutto, conservate sempre le uova in frigorifero e se le lasciate a temperatura ambiente, cuocetele subito, in modo che eventuali batteri non possano proliferare a lungo all’interno dell’uovo.

Scopri di più

Acqua frizzante: tra verità e falsi miti

Sugli effetti dell’acqua frizzante i pareri sono contrastanti: c’è chi dice che fa male e che gonfia e chi, invece, pensa che è l’ideale per digerire. A fare un po’ di chiarezza sulla questione ci ha pensato lo studio Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases, che ha fornito numerose risposte.

Nello studio in questione viene confermato il fatto che l’anidride carbonica che rende frizzante l’acqua, è in grado di stimolare la produzione, a livello gastrico, di acido cloridrico, e che, quindi è in grado di favorire la digestione, soprattutto in quelle persone che soffrono di lentezza digestiva; attenzione, però: proprio per lo stesso motivo è controindicata per chi soffre di erosioni gastriche e di ulcera.

Scopri di più

Il riso integrale aiuta a prevenire il diabete

Ci sono molte persone che preferiscono il riso alla pasta e, alla luce dei risultati di un recente studio, quella che poteva essere considerata una semplice questione di gusti, può diventare un ottimo modo per prevenire la comparsa del diabete. Attenzione a non fare confusione: solo poco tempo fa, uno studio condotto dall’Università di Harvard aveva dimostrato che mangiare riso raffinato più di cinque volte alla settimana aumenterebbe il rischio di diabete, pericolo che, invece, sarebbe scongiurato se al posto del riso raffinato viene usata la varietà integrale, anche solo mischiata.

L’analisi dei benefici del riso integrale sulla prevenzione del diabete viene dallo studio di tre importanti studi americani che hanno coinvolto, negli anni, circa 200mila persone. Lo studio ha preso le mosse dal fatto che il consumo di riso negli Stati Uniti è aumentato molto, e a parte i dati personali di ogni paziente, ovvero età, genere e abitudini alimentari, è stato osservato un importante legame tra lo sviluppo del diabete e il consumo di riso, a meno che il cereale non sia scelto di tipo integrale.

Secondo gli esperti, infatti, basta sostituire il riso raffinato con quello integrale per registrare una riduzione del rischio di diabete, possibilmente associandolo al consumo di altri cereali integrali durante la settimana.

Scopri di più

La dieta del cetriolo

I cetrioli sono indubbiamente una delle verdure dell’estate: protagonisti indiscussi delle insalate insieme ai pomodori, sono freschi, leggeri e forniscono acqua e vitamine, e quindi, a buon diritto, sono diventati protagonisti di una dieta estiva, la dieta del cetriolo.

Il cetriolo è perfetto per la dieta in quanto contiene pochissime calorie, solo 15 ogni cento grammi, è ricco di acqua, e quindi dissetante, perfetto per sopportare il caldo estivo e ricaricare l’organismo; proprio la sua ricchezza d’acqua lo rende ideale per depurarsi e per favorire la diuresi.

A prima vista può sembrare un ortaggio senza particolari proprietà, ma in realtà contiene vitamine del gruppo A, B e C, diversi sali minerali, tra cui il potassio, il fosforo e lo iodio; un’altra particolarità del cetriolo è quella di contenere una discreta quantità di zolfo, molto utile per chi soffre di irritazioni intestinali e ideale per curare la pelle, grazie alle qualità decongestionanti.

Scopri di più

Cibi industriali: abusarne può causare fastidi gastrointestinali

Vi è mai capitato di mangiare i cibi industriali e di sentire dei fastidi gastrointestinali? Secondo uno studio condotto recentemente, ciò potrebbe dipendere da alcune fibre che vengono aggiunte a questi preparati.

La ricerca è stata pubblicata sul Journal of the American Dietetic Association e ha analizzato soprattutto la presenza di inulina all’interno dei cibi industriali; l’inulina è un a fibra solubile che si trova naturalmente in molto cibi, ma che viene utilizzata anche come additivo nella preparazione di cibi confezionati. Proprio per il fatto che è così diffusa, un team di ricercatori americani ha deciso di studiare la tollerabilità di questa fibra nell’organismo e di stabilire le dosi consigliate per non incorrere in controindicazioni.

La ricerca è stata condotta con l’ausilio di un gruppo di ventisei volontari di età compresa tra i 18 e i 60 anni, che sono stati tenuti una notte a digiuno e poi fornito loro, una volta a settimana per cinque settimane, una colazione a base di taralli con crema di formaggio, succo d’arancia nel quale era stato aggiunto un integrazione di inulina o un placebo. In entrambi i casi, l’inulina ha favorito lo sviluppo di sintomi di disturbi gastrointestinali come gonfiore e flatulenza, e sulle basi di questi fastidi i medici hanno fissato i limiti di tollerabilità di questa fibra, ovvero dai 5 ai 10 grammi al giorno; superate queste dosi ci sono alte possibilità di sviluppare disturbi intestinali.

Scopri di più

Combatti l’obesità con la dieta cinese

L‘obesità combattuta con la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), un’arma che si sta rivelando assai efficace. Naturalmente niente rimedi fai-da-te, ma una dieta prescritta e seguita da medici preparati. L’Istituto Paracelso si occupa da 40 anni di MTC, e ha messo a punto un metodo un metodo terapeutico fondato sulla dietologia cinese tradizionale utile per affrontare l’obesità e la sindrome metabolica.  Il metodo di considerare l’obeso nella MTC è molto diverso da quello della medicina occidentale; i cinesi vedono infatti l’obeso come una persona paradossalmente sottonutrita, indebolita per una carenza nel processo di assimilazione degli apporti nutritivi. Una condizione che lo costringe ad assumere sempre maggiori quantità di cibo che producono maggiori scorie.

La situazione determina uno squilibrio metabolico e un’inefficiente eliminazione delle scorie che si accumulano sotto forma di grasso. Spiega il dott. Aldo Liguori, direttore dell’Istituto Paracelso,

“Come Istituto utilizziamo questa dieta da almeno 15 anni, oggi diversi studi confermano che la dieta della MTC, rispetto alle nostre tradizionali diete, ha un’azione tonica e antidepressiva. Inoltre è importante sottolineare che nella dieta cinese la massa muscolare rimane inalterata, e si combatte linsulino-resistenza tipica degli obesi. Il paziente si sente sostenuto, pur perdendo peso e senza avvertire senso di fame. E vedendo i risultati, è anche motivato a proseguire.”

Scopri di più

La dieta del pomodoro

Che il pomodoro sia una verdura salutare è risaputo, come del resto che è altamente indicato per le diete ipocaloriche in quanto apporta solo 19 calorie ogni 100 grammi; inoltre, essendo ricco di acqua e vitamine è particolarmente indicato d’estate quando la necessità di reintegrare liquidi si fa impellente.

Il colore rosso del pomodoro è dovuto al betacarotene, una sostanza che ormai è nota a tutti in quanto amica della pelle e dell’abbronzatura, e al licopene, anch’esso utile per contrastare l’invecchiamento della pelle. Generalmente siamo abituati a consumare il pomodoro crudo in insalata ma, secondo gli esperti, andrebbe mangiato cotto per assimilare al meglio i suoi nutrienti benefici.

Tra le vitamine che il pomodoro fornisce è sicuramente da segnalare la vitamina C, innanzi tutto perché ne contiene molta, ben 25 mg ogni 100 grammi e poi perché è tra le più benefiche per il nostro organismo; tra i sali minerali, quello di cui il pomodoro è più ricco è il potassio: basti pensare che ne fornisce 297 mg per 100 grammi; il potassio è molto utile per contrastare la ritenzione idrica e per combattere la disidratazione estiva.

Scopri di più