Omega 3 contro la pressione alta

Arriva inaspettato un aiuto dagli omega 3 contro la pressione alta: lo afferma una recente indagine scientifica che il ricercatore Mark Filipovic, dell’Università di Zurigo, ha presentato nel corso delle ultime American Heart Association’s Scientific Sessions 2016.

omega 3 contro la pressione alta

La ricerca ha dimostrato che una dieta ricca di omega 3, elementi contenuti soprattutto in alimenti quali noci, avocado o salmone, può fornire un aiuto notevole nella battaglia contro la pressione alta, e ciò è particolarmente vero nelle fasce di età più giovani.

Lo studio ha esaminato un totale di 2.036 giovani adulti e sani rilevando la presenza e la quantità di omega 3 nel sangue e correlandole con una serie di misurazioni della pressione arteriosa. I partecipanti allo studio sono poi stati suddivisi in quattro gruppi sulla base di questi valori, separandoli sulla base dei diversi livelli di omega 3 nel sangue.

Il risultato ha dimostrato che chi ha livelli più alti di omega 3 può vantare anche livelli di pressione arteriosa più bassi, sia per quanto riguarda la massima che relativamente alla minima. La ricerca non dimostra ancora l’esistenza di un rapporto causa effetto diretto tra i due dati ma lascia supporre che un maggiore consumo di omega 3 può avere una correlazione importante con il mantenimento della pressione bassa, sicuramente sotto livelli di guardia e tra la popolazione più giovane.

Questo piccolo traguardo rappresenta una tappa importante per gli scienziati e per far proseguire le indagini in merito, ma anche per tutti noi consumatori che siamo incentivati da un motivo in più ad arricchire le nostre diete di questo acido grasso essenziale così importante per la salute.

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Natale 2016, idee regalo per chi è a dieta

Si avvicinano le feste natalizie e siamo pronti a suggerirvi una serie di idee regalo per chi è a dieta e a cui è assolutamente vietato donare dolci e delizie culinarie per non indurlo in tentazione e vanificare tutti i suoi sacrifici.

idee regalo per chi è a dieta

Diario alimentare

Tenere un diario alimentare è un ottimo aiuto per mantenere la concentrazione sui propri obiettivi e verificare cosa si mangia, tenere il conto delle calorie, programmare in anticipo i pasti e buttare giù le proprie emozioni sulle difficoltà di una dieta e sui traguardi raggiunti.

Libro di ricette light

Un libro di ricette light è sempre apprezzato da chi deve cucinare leggero ma non ha molta fantasia in cucina. Pur essendo limitati gli alimenti concessi a chi segue una dieta rigida, c’è sempre spazio per combinazioni inaspettate e piatti appetitosi per rendere meno duro il regime alimentare.

Bilancia

Una bilancia all’avanguardia potrà essere un regalo azzeccato, soprattutto se siete abbastanza in confidenza con la persona a cui la regalerete.

Set di tisane depurative

Una selezione di tisane e infusi depurativi, snellenti e sgonfianti può essere un’ottima idea regalo per chi sta seguendo un regime alimentare controllato allo scopo di perdere peso e ritrovare la forma fisica.

Vaporiera di bambù

È un oggetto originale che farà felici le appassionate di cucina consentendo al tempo stesso di cucinare completamente senza grassi conservando tutto il gusto degli alimenti.

Abbonamento in palestra

L’abbonamento ad un corso in palestra o alla sala fitness è sempre un regalo indovinato per chi è a dieta. Come si sa, l’alimentazione va abbinata ad un po’ di sana attività fisica perché la perdita di peso sia più efficace e duratura.

Tagliere

Un bel tagliere per le verdure è un’altra scelta che si rivela utile in cucina visto che chi è a dieta spesso deve curare maggiormente la preparazione dei cibi, che devono essere freschi e abbondare in verdure.

Palla antistress

Un pensierino perfetto per chi segue una dieta ed è spesso molto nervoso per la rinuncia che deve fare a tavola. Sceglietela a forma di ortaggio, per esempio un pomodoro. Sarà ironica e divertente. E scaricherà lo stress.

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Vegetali e ortaggi ricchi di proteine

Le proteine vegetali sono molto importanti nella dieta. Prima di tutto perché sono una valida alternativa alle proteine di origine animale e poi perché, conoscerle, ci permette di seguire una dieta equilibrata con poca o anche senza carne. Inoltre, è importante per evitare alcuni problemi di salute, come l’innalzamento del colesterolo. Via libera quindi a legumi, frutta secca, semi oleaginosi e ortaggi. Ma quali?

spinaci ferro

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Le donne alte invecchiano peggio, ma la dieta aiuta

Secondo una recente ricerca americana le donne alte invecchiano peggio ma attraverso la dieta è possibile controbilanciare questo aspetto. È quello che sostengono i ricercatori che hanno presentato il loro studio nel corso dell’ultimo congresso della American Heart Association a New Orleans.

donne alte invecchiano peggio

Le donne alte clinicamente tendono a soffrire di maggiori disturbi fisici al superamento della soglia di età dei 70 anni. Il dato generale però può essere bilanciato da uno stile di vita sano al cui centro si trovi una corretta alimentazione.

Gli scienziati dell’università di Harvard hanno condotto la ricerca su un nutrito campione di donne, quasi 70.000, esaminate tra il 1980 e il 2012. Dopo aver raccolto tutti i dati su peso, altezza e abitudini alimentari a inizio studio, i ricercatori sono tornati a verificare il grado di invecchiamento della salute e in particolare l’insorgenza di problemi di memoria o di malattie croniche.

Le donne sono state suddivise in gruppi a seconda dell’altezza ed è emerso chiaramente che le donne più basse, con un’altezza media di 157.5 centimetri, hanno una probabilità maggiore di invecchiare in salute rispetto alle donne con altezza media di 172.2 centimetri.

Nel gruppo delle donne alte, inoltre, si è verificato che coloro che seguono una dieta più sana, particolarmente ricca di verdure, frutta e cereali integrali, invecchiano meglio rispetto a chi cura meno la propria alimentazione. La dieta, dunque, è un elemento fondamentale per invecchiare in buona salute.

“In altre parole – dice uno degli autori dello studio Wenjie Ma al sito Livescience – una dieta salutare sembra indebolire il legame tra altezza e peggiore invecchiamento. Quella che abbiamo trovato è solo una associazione, serviranno ulteriori studi per capire se c’è un rapporto di causa-effetto.”

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Le diete più famose del 2016

Alla fine dell’anno i bilanci sono indispensabili. Quali sono le diete più famose del 2016? Google ha indicato quelle che sono state più seguite nel corso dell’anno.

Pro e contro della dieta vegana

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MESSI, NEYMAR, PIQUÉ: I SEGRETI DELLA DIETA DELLE STELLE DEL BARCELLONA

Uno degli aspetti fondamentali da curare per garantire prestazioni di alto livello e longevità sportiva nel mondo del calcio è quello dell’alimentazione. Le squadre più forti del mondo investono importanti risorse nella ricerca dei migliori nutrizionisti per i calciatori fino ad arrivare, nei casi più estremi, ad assegnare programmi e figure personalizzate agli atleti più rappresentativi. Oggi vedremo i segreti dei regimi alimentari di tre stelle del Barcellona: Messi, Neymar e Piqué.

Lionel Messi

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“Una dieta senza zuccheri e con molta frutta e verdura biologiche”. È quanto ha rivelato il medico italiano di fiducia della stella argentina, Giuliano Poser. “Messi limita il sale e mangia poca carne, con misura. Lo zucchero è la cosa peggiore per i suoi muscoli”. Una collaborazione, quella tra il nutrizionista italiano esperto di kinesiologia applicata e l’attaccante blaugrana che va avanti da qualche anno e che ha portato indubbi benefici al calciatore.

La base della dieta di Messi si fonda sullo studio della forza dei muscoli dell’atleta i cui risultati sono utili per decidere il trattamento personalizzato e stabilire il regime alimentare. Risultati che hanno portato all’assunzione di alimenti come acqua, un buon olio di oliva, cereali integrali, frutta fresca e verdura biologica (non contaminate da pesticidi perché creano danno al corpo), noci e semi. Bandito completamente lo zucchero, la cosa peggiore per i muscoli dell’argentino, insieme alla farine raffinate. Consumo ridotto e sotto controllo, invece, per la carne, molto difficile da digerire per l’organismo ma comunque necessaria al corretto sviluppo della muscolatura corporea.

Neymar Jr

Source: Wikimedia

Tabella di marcia personalizzata anche per l’altra stella della squadra, il brasiliano Neymar, a cui il Barcellona ha programmato un piano speciale per aumentare la massa muscolare con una dieta a base di vitamine e proteine. La nuova dieta, preparata con un nutrizionista personale, è basata su carne rossa, pollame, pesce, lenticchie, cereali e spinaci a cui si aggiunge un frullato al gusto di vaniglia ricco di proteine e vitamine che il giocatore deve bere dopo le partite e gli allenamenti.

Il brasiliano manterrà questo trattamento alimentare per tutta la stagione per una dieta che a quanto pare gli tiene molto attiva anche la mente, non solo sul campo da gioco. Neymar si è dimostrato attivo e concentrato anche quando si dedica, ad una delle sue ultime passioni, il poker sportivo, in cui per vincere è fondamentale l’abilità del giocatore. Neymar, brillante al tavolo da poker quasi quanto sui campi di gioco, si è meritato l’ingresso nel team SportStars di PokerStars, dove gioca in tornei di poker sportivo, in alcuni casi anche con scopi di beneficenza. Oltre a Neymar, fa parte di questo team il suo rivale Cristiano Ronaldo, stella del Real Madrid.

Gerard Piqué

Source: wikipedia

Non importa quanto un calciatore si alleni bene se non ha un regime di alimentazione adeguato. Una lezione che il difensore Gerard Piqué ha imparato molto bene. Basti pensare che la sua tabella prevede sei pasti al giorno, compresi i principali e gli spuntini per una dieta di base che prevede quantità limitate di alimenti ma ben distribuite su tutto l’arco della giornata. Dopo una buona dormita ecco una colazione che comprende pane integrale, latte, uova e frutta fresca. Il pranzo è leggero e spesso include pasta, pollo e insalata. La dieta è ricca di sostanze nutritive e di carboidrati, ma a basso contenuto di calorie.

Piqué, come detto in precedenza, li assume in varie forme e le distribuisce su tutto l’arco della giornata. Oltre al regime standard, la tabella prevede l’assunzione di barrette energetiche prima di una partita di calcio e la rinuncia a bevande e alimenti ad alto contenuto di zucchero. Una pianificazione accurata che riguarda anche la distribuzione delle varie sostanze nutritive, per cui ogni giorno il difensore spagnolo assume il 15% di proteine, il 60 di carboidrati ed il 30% di grassi.

 

Dieta del tubo

La dieta del tubo nasce per migliorare la digestione e favorire la perdita di perso a partire proprio dalla zona dove si verificano più di frequente i gonfiori, la pancia. Il presupposto di questa dieta si fonda sulla correlazione tra difficoltà digestive e gonfiori addominali. Ad una buona digestione corriponde dunque una silhouette più delineata?

dieta del tubo

Partire dalle funzionalità digestive di sicuro non fa male, anzi un buon transito intestinale aiuta a mantenere più in salute il corpo. Per raggiungere lo scopo bisogna dunque orientare l’alimentazione in modo da consumare maggiormente cibi ricchi di fibre che possono favorire questo transito e migliorare il processo digestivo.

Gli alimenti da preferire sono soprattutto legumi, verdure e frutta, sia cotti che crudi. Tra le proteine vanno bene le carni magre sia di vitello che di pollo. Tra i cereali sceglieremo invece quelli non raffinati, dal riso integrale al farro, dal miglio al pane di segale.

I cibi da ridurre o eliminare sono al contrario tutti quelli che rallentano il processo digestivo. Dunque no a frittura, formaggi grassi, salumi, sughi troppo ricchi, specialmente se a base di carne. Vanno evitati anche cereali raffinati e dolciumi.

La dieta del tubo si struttura in 5 pasti quotidiani che comprendono colazione, pranzo e cena più due spuntini, uno a merenda e uno dopo cena. Per condire si utilizzano 2 cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno oltre ad un cucchiaino di sale. Valgono le regole generali consuete a proposito dell’idratazione: bere due litri d’acqua al giorno e integrare eventualmente con tisane al finocchio che hanno un’azione sgonfiante sullo stomaco.

La dieta del tubo dura 5-7 giorni dopo i quali si potrà proseguire con una dieta di mantenimento che consente di aumentare leggermente la porzione di cereali da 60 a 80 grammi e di aggiungere un cucchiaio di olio al giorno come condimento.

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I diversi tipi di riso

Il riso è un alimento molto interessante da un punto di vista nutrizionale e offre anche una grande varietà di scelta: scopriamo i diversi tipi di riso che sono classificati da un registro nazionale che li raggruppa in base a caratteristiche comuni a cui poi si aggiungono le varietà straniere e commerciali.

diversi tipi di riso

Riso comune o originario

È un riso dai chicchi piccoli, utile per quasi tutte le preparazioni anche se si sconsiglia di usarlo per i risotti perché aumenta di volume e rilascia amido in cottura. Si presta bene alla preparazione di crocchette, dolci di riso, arancini. La cottura richiede circa 12 minuti.

Riso semifino

Ha chicchi leggermente più lunghi e grandi del riso originario e si presta alla preparazione di antipasti e timballi. Si cuoce in 13-15 minuti. In questa categoria troviamo il Vialone Nano e il Riso Padano.

Riso fino

Dai chicchi più lunghi, si cuoce in 14-16 minuti ed è adatto alla preparazione di contorni e di risotti. In questo gruppo si trovano il riso Ribe, il riso Parboiled e il riso Sant’Andrea. Quest’ultimo, meno conosciuto, assorbe più di altre varietà il condimento.

Riso superfino

I chicchi sono più grandi e la cottura è più lunga, richiede ben 18 minuti. Si usa soprattutto per i risotti. A questa classe appartengono il riso Carnaroli, che non scuoce; il riso Arborio, ottimo per le mantecature; il riso Roma, più ricco di amido e più versatile delle altre varietà, consigliato soprattutto ai principianti in cucina.

Riso trattato

Categoria a parte costituiscono i risi trattati. Tra di essi si segnala il Parboiled, preparato a partire dal riso fino tramite vapore acqueo che gelifica la parte esterna del chicco e trattiene vitamine e minerali in modo che non si disperdano in cottura. Fanno parte di questa classe anche il riso a cottura rapida, che viene essiccato ad aria calda; il riso precotto, che viene trattato al vapore come il Parboiled ma più a lungo, per ridurne i tempi di cottura; il riso arricchito a cui si aggiunge una soluzione vitaminica.

Altre categorie

A questo sottogruppo appartengono tipi di riso non italiano o con denominazioni non previste dalla legge ma presenti sul mercato e molto richiesti per specifiche preparazioni.

Riso Basmati

La più famosa tipologia di riso indiano, è molto aromatico.

Riso Thai

Dal chicco lungo, coltivato soprattutto nel sud-est asiatico, si usa soprattutto come contorno.

Riso Jasmine

Proveniente dalla Thailandia, è molto aromatico e solo il profumo lo rende distinguibile dalle due precedenti varietà a cui somiglia nell’aspetto e negli usi.

Riso Biyori

Il più utilizzato ed economico per la preparazione del sushi, è un riso pre-trattato dunque facile da lavorare.

Riso Tamanishiki

La varietà più pregiata utilizzata per la preparazione del sushi ma quasi introvabile sul mercato italiano.

Riso Venere

È un riso nero italiano che non appartiene alle categorie ufficiali perché è stato brevettato da un’azienda privata. Nasce da un incrocio tra una varietà italiana e una varietà asiatica. È un riso integrale, ricco di amido e molto versatile, utile per ogni preparazione ma poco indicato per il risotto.

Riso Ermes

Anche il riso Ermes è un incrocio, stavolta ottenuto ibridando il riso Venere con un riso indiano. La colorazione è rossa anziché nera ma le prestazioni sono simili a quelle del riso Venere.

Riso selvatico

Non si tratta propriamente di riso ma di una pianta graminacea del genere Zizania che cresce soprattutto in America. Il suo aspetto è molto simile al riso ed è commestibile, inoltre non contiene glutine.

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Ricette con semi di soia freschi

I semi di soia freschi non sono altro che i fagioli del famoso legume ancora acerbi, che si possono consumare in diversi modi: scopriamo qualche ricetta per prepararli sfruttando tutti i vantaggi della soia fresca anziché rivolgersi sempre alla più diffusa forma secca.

semi di soia freschi

In genere i fagioli di soia freschi si trovano sotto forma di edamame, il nome che si dà alla preparazione di questo prodotto che viene cotto al vapore o lessato per pochi minuti e che si può consumare da solo, salando leggermente, o aggiungere ad altre preparazioni quali insalate o zuppe.

Gli edamame venivano venduti come cibo da strada in Giappone durante l’epoca Edo. Oggi che la soia si è diffusa anche nella nostra alimentazione quotidiana, specialmente se vegana, possiamo approfittarne anche noi. Tra le virtù di questo alimento troviamo alte quantità di vitamine C ed E, minerali come potassio e magnesio e alti valori proteici.

I giapponesi suggeriscono di mangiarli crudi, estraendoli direttamente dal baccello fresco. Ma non è facile trovare la soia fresca, è più semplice reperirla in forma di edamame già pronto da utilizzare per le proprie preparazioni.

Il tempo di cottura deve essere breve, perché il fagiolo deve restare croccante. Prevedete un massimo di 4-5 minuti. Se la cottura è a vapore potete allungare i tempi a 10 minuti. Una volta cotti, salateli in superficie e consumateli come contorno.

I semi di soia freschi cotti in questo modo potete poi utilizzarli anche per arricchire il minestrone, una zuppa o un’insalata. In alternativa potete usarli anche per la preparazione di un dolce, in particolare lo zundamochi.

Questo tipico dolce giapponese si prepara pestando gli edamame cotti fino a ridurli ad una pasta morbida a cui aggiungerete zucchero e acqua finché non avrete ottenuto un composto liscio che userete per arricchire i classici mochi di riso glutinoso.

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Le più importanti fonti di sali minerali

I sali minerali sono fondamentali per la nostra vita e soprattutto per la nostra salute. Rappresentano massimo il 5% del nostro peso e se ci pensate non è poco. Sono sostanze inorganiche non energetiche, che permettono ai vari meccanismi del corpo umano di non incepparsi. Danno, per esempio, forza al tessuto osseo, svolgono un compito delicato nella regolazione dell’acidità dei tessuti e fungono da catalizzatori di numerose reazioni chimiche.

nano-bombe d'acqua

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4 idee per la colazione vegana

Anche se sempre più spesso e più facilmente si trovano nei bar prodotti vegani, non è ancora tanto diffusa la cultura della colazione vegana dunque è sempre preferibile prepararla e consumarla a casa prima di uscire di casa. Ecco qualche idea per una colazione vegana sana, nutriente e completa.

colazione vegana

Non serve troppa fantasia per comporre una colazione vegana energetica al punto giusto per affrontare la giornata con grinta ma varia in modo da non annoiarsi mangiando sempre le stesse cose.

Colazione vegana classica

Un succo di frutta o una spremuta fresca, qualche fetta biscottata con un velo di marmellata, una tazza di latte vegetale e una manciata di frutta secca, per esempio di noci, comporranno la perfetta colazione classica in chiave vegana.

Colazione vegana con smoothie

Se andate di corsa e non avete tempo di sedervi a tavola per consumare la colazione con calma, preparate uno smoothie che contenga tutto quello di cui avete bisogno. Un esempio? Mezzo mango a pezzi, 1 carota tritata, 1 tazza di latte di cocco, 1 cucchiaino di cannella. Frullate tutto, aggiungete una manciata di semi di chia e bevete immediatamente.

Colazione vegana detox

Con un centrifugato di frutta e verdure otterrete una bomba di energia, minerali e vitamine e al tempo stesso depurerete l’organismo partendo con il piede giusto. Preparate un mix con 1 costa di sedano, mezza mela verde, 3 carote e o scegliete una delle nostre ricette per centrifugati. Quando c’è il latte, sostituitelo con il latte vegetale.

Colazione vegana con pancake

I più golosi non vorranno rinunciare al dolce, ecco dunque la ricetta per i pancake vegani, perfetti anche per una colazione più lenta nel weekend. Unite in una terrina 100 grammi di farina, 5 grammi di lievito in polvere, 100 ml di latte di soia, 2 cucchiai di olio di oliva e 20 ml di acqua frizzante. Mescolate con cura e versate il composto in una padella antiaderente per preparare i pancacke. Girate dopo un minuto. Servite con frutta fresca e sciroppo d’acero o di agave.

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La dieta anticancro del professor Umberto Veronesi

Sono passati pochi giorni da quando Umberto Veronesi, il famoso oncologo milanese, si è spento. Per anni è stato il simbolo della ricerca sul cancro, della cura della malattia e soprattutto del malato, e di uno stile di vita sana, basato soprattutto su un’alimentazione antiossidante e leggera. Il suo regime alimentare è stato chiamato la dieta anticancro.

cibi anti cancro

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10 cibi per contrastare la carenza di iodio

La carenza di iodio può provocare problemi di salute legati soprattutto alla tiroide, è dunque importante conoscere quali cibi possono aiutarci a prevenirla. Secondo i dati ufficiali, in Italia sono 6 milioni le persone con patologie legate alla tiroide e alla carenza di iodio.

carenza di iodio

Secondi diversi studi scientifici è stato dimostrato che una scarsa assunzione di iodio con la dieta può provocare disturbi a lungo termine sin dal feto. Resta inteso che chi soffe già di carenza di iodio o problemi alla tiroide dovrebbe consultare il medico per un consiglio su misura. Scopriamo intanto quali cibi possono offrire ottime fonti di iodio per la nostra alimentazione quotidiana.

Tra gli alimenti più importanti troviamo le alghe, i fagioli, lo yogurt bio e i mirtilli rossi. Le alghe sono ricchissime di iodio proprio in virtù della loro provenienza marina. Una porzione da 50 grammi ne contiene più del 100% del fabbisogno giornaliero. Una porzione di fagioli bianchi cotti offre invece il 42% del fabbisogno giornaliero.

Lo yogurt ne contiene fino a 90 microgrammi che corrispondono al 60% del fabbisogno giornaliero. Chi segue un’alimentazione vegana o è intollerante ai latticini può ovviare consumando alghe, fagioli e mirtilli rossi, tra i cibi più ricchi di iodio segnalati, in luogo dello yogurt.

Un’alternativa per arricchire la dieta di iodio è scegliere il sale iodato al posto del sale tradizionale. Le dosi ideali per coprire il proprio fabbisogno sono di circa 5 grammi al giorno per gli adulti e di 2-3 grammi al giorno per i bambini.

Bisogna invece fare attenzione ad altri alimenti che possono intervenire sulla capacità della tiroide di assimilare le iodio: si segnalano la soia, cavoli e spinaci, frutta secca come nocciole, arachidi e mandorle.

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Dieta iperproteica, quali sono i rischi?

La dieta iperproteica viene quasi sempre scelta con la convinzione che permetta un dimagrimento più rapido. Per anni è passato il messaggio, più che negativo, che le proteine fossero essenziali per perdere peso. In realtà non è così. La dieta iperproteica non è una dieta dimagrante, è una dieta che mette a rischio il rene, il fegato, il cuore e il cervello.

dieta inglese dopo la brexit

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5 tisane per la menopausa

Quando arriva il momento della menopausa bisogna fare i conti con alterazioni ormonali e una serie di fastidi correlati, scopriamo dunque le tisane per la menopausa che aiutano a far fronte ai diversi sintomi.

tisane per la menopausa

È bene tenere conto che se si sta già seguendo una terapia farmacolagica è importante chiedere consiglio al medico prima di affidarsi alle seguenti tisane, per evitare interazioni. Anche se si tratta di prodotti naturali alcune erbe possono avere effetti contrastanti con i farmaci.

Tra i sintomi più comuni della menopausa ci sono insonnia, stanchezza, sudorazione, ansia e persino difficoltà a respirare. Ecco dunque affrontare questi fastidi con qualche piacevole tisana da preparare in casa.

Tisana di iperico

Noto anche come erba di San Giovanni, l’iperico ha tra le sue virtù principali la capacità di tenere a bada l’ansia. Usate 5 grammi di iperico secco in una tazza di acqua bollente.

Tisana alla liquirizia

La liquirizia, grazie alla glicirrina, è utile nel trattamento della menopausa perché regola di estrogeni. Offre inoltre magnesio, vitamina C e flavonoidi. Preparate un infuso con 3 grammi di polvere di liquirizia in una tazza di acqua bollente.

Tisana al tiglio

Per tenere a bada la sudorazione eccessiva preparate un infuso con 10 grammi di fiori di tiglio in una tazza di acqua bollente. Lasciate riposare per 10 minuti e addolcite con il miele, se lo gradite. Bevetelo prima di andare a letto.

Tisana di valeriana e passiflora

Queste erbe regolano il sonno e aiutano il rilassamento muscolare, alleviano il mal di testa e le aritmie cardiache. Usate 2 grammi di valeriana e 2 grammi di passiflora in una tazza di acqua bollente.

Tisana alla salvia

La salvia è detta anche la pianta delle donne grazie ai benefici che può donare. Preparate un infuso da consumare nell’arco di tre giorni usando un litro di acqua bollente in cui metterete in infusione 20 grammi di foglie di salvia. Bevetelo dopo i pasti.

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Le ricette Smartfood, con i cibi che mimano il digiuno

La dieta Smartfood è un regime alimentare salutare per prevenire alcune patologie, come i tumori. L’omonimo libro è un caso editoriale e in circa sette mese (dalla sua uscita in libreria) ha vento 100 mila copie in Italia ed è stato tradotto in otto lingue diverse. L’autrice è la giornalista Eliana Liotta, che si è avvalsa della collaborazione di Pier Giuseppe Pellicci, Direttore della ricerca all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, e della nutrizionista Lucilla Titta.

riso venere

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Rimedi naturali contro la fame nervosa

La fame nervosa è la nemica di tutte le diete, anche se abbiamo la motivazione più salda, la dieta meno costrittiva e tutta la buona volontà necessaria, non è detto che non finiamo per cedervi. Ecco alcuni rimedi naturali per contrastare la fame nervosa.

fame nervosa

Le sue origini sono psicosomatiche, il corpo non ci sta chiedendo cibo perché ne ha bisogno fisiologicamente. Sorge infatti anche quando siamo perfettamente sazi, addirittura poco dopo esserci alzati da tavola dopo un pasto completo.

Uno dei rimedi più utili per contrastare la fame nervosa è l’iperico, anzi più precisamente l’estratto di iperico. Si tratta di un’erba capace di contrastare gli stati d’ansia e la depressione, dunque efficace per mettere un freno alla compulsione verso il cibo vissuto, più o meno inconsciamente, come compensazione per la nostra tristezza. Si trova in erboristeria ma è bene consultare il medico prima di assumerlo.

Un altro rimedio utile per mangiare meno è quello di condire i cibi con le spezie, favorendo quelle dal sapore leggermente piccante. Le spezie piccanti agiscono sulla produzione di endorfine e sono in grado di placare il senso di fame nervosa. Preferite peperoncino, zenzero e cannella.

Anche gli agrumi aiutano a circoscrivere la fame nervosa tenendola a bada. Sfruttate i vantaggi degli oli essenziali agli agrumi. Preparate una miscela di olio di oliva con qualche goccia di olio essenziale di arancio e di mandarino. Mettetene di tanto in tanto una goccia sui polsi.

È utile anche spezzare la dipendenza che il cibo spazzatura spesso provoca creando un cortocircuito nel nostro cervello, che ce ne chiede ancora. Disintossicatevi evitando il cibo spazzatura e sostituendolo con centrifugati di frutta e verdure, energetici e sani.

Utili, infine, possono rivelarsi anche i Fiori di Bach, specialmente se avete già sperimentato con successo la loro efficacia su di voi. In particolare sono adatti ai nostri scopri Agrimony, Chicory e Elm.

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4 sostituti del burro gustosi e light

Ci possono essere diversi motivi per sostituite il burro. Prima di tutto, come dovremmo sapere, seppur buonissimo è estremamente grasso e tende ad alzare il colesterolo. Il burro dovremmo completamente eliminarlo dalla dieta o concedercelo davvero di rado. Inoltre, se avete intenzione di convertirvi a un regime dietetico vegano, ricordiamo che trattarsi di un prodotto di origine animale. Pensiamo quindi a qualche soluzione vegetale, più salutare sotto tanti punti di vista.

burro

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