Obesità e grasso corporeo si combattono con il Sterculic oil

Avete desiderio di tornare in forma, soprattutto perché è iniziato il conto alla rovescia alla prova costume. Per combattere il grasso corporeo e proteggere dai problemi legati all’obesità c’è un nuovo prodotto: si tratta di un olio particolare, estratto dalla Sterculia foetida, una pianta che proviene dall’America tropicale e sembra essere miracolosa soprattutto nel ridurre il grasso addominale, la classica pancetta. A sostenerlo sono i ricercatori dell’Università del Missouri.

Quest’olio è stato chiamato Sterculic oil e contiene acidi grassi che possono, tra le tante cose, inibire l’azione di un enzima associato alla resistenza all’insulina. Insomma, potrebbe essere la base di un nuovo integratore. Ne hanno parlato durante un importante convegno a Keystone in Colorado, il Diabetes, Insulin Resistance and Metabolic Dysfunction Symposium.

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Lecitina di soia, le proprietà

Lecitina di soia

La lecitina di soia è nota per le sue proprietà benefiche, la più importante delle quali è la capacità di abbassare il colesterolo ed eliminare i trigliceridi.

Che cos’è la lecitina di soia

La lecitina di soia è un emulsionante naturale dei grassi che si ottiene dai semi di soia, o meglio dall’olio contenuto nei semi di soia, in grado di mantenere in sospensione il colesterolo evitando, così, che si depositi sulle arterie. Generalmente, la lecitina di soia viene venduta sotto forma di capsule, compresse, granuli e tavolette da masticare.

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Oli vegetali come integratori alimentari

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’olio d’Argan, uno degli oli vegetali più conosciuti; oggi torniamo sull’argomento illustrandovi le caratteristiche di altri oli vegetali utili come integratori alimentari.

Iniziamo ricordando brevemente cosa sono gli oli vegetali, ossia degli oli ricavati principalmente dalla spremitura dei semi di alcune piante e che contengono percentuali variabili di acidi grassi dall’azione antiossidante.

Oli vegetali integratori alimentari

Tra gli oli vegetali usati come integratori alimentari ci sono l’olio di mandorle dolci, l’olio di riso, l’olio di lino e l’olio di nocciola.

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CLA (Acido linoleico coniugato), aiuta a perdere peso?

Sono molte le persone che abbinano, a della sana attività sportiva o a una dieta, un integratore alimentare, per dare energia, forza e anche per aiutare il proprio fisico a reagire positivamente allo sforzo, favorendo il dimagrimento e tonificando i muscoli. Il CLA, ovvero l’Acido Linoleico Coniugato, è utilizzato per incrementare la massa magra a discapito di quella grassa, anche se non ci sono in realtà prove certe che ne dimostrino l’efficacia.

CLA, che cos’è?

Il CLA è un acido grasso con omega 6 (con 18 atomi di carbonio e 2 doppi legami). Lo si può trovare in molti cibi, come i latticini o la carne, ma anche in alcuni oli. Viene utilizzato come integratore alimentare per favorire la massa magra. Purtroppo però non ci sono test in grado di confermare le teorie che attribuivano all’Acido Linoleico Coniugato proprietà dimagranti, antiossidanti e antidiabetiche, anzi secondo il Manuale completo degli integratori (R. Albanesi – L. Melli) aumenta il rischio cardiovascolare e il rischio diabetico.

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Selenio: la sua importanza nella dieta

Oggi parleremo di un minerale molto importante per la salute dell’organismo, ossia il selenio, un oligoelemento che, oltre a mantenerci in buona salute, può aiutarci a perdere peso, soprattutto se assunto sotto forma di integratore.

Il selenio è un oligoelemento che contiene enzimi antiossidanti, cioè quelli che proteggono le cellule dall’azione dei radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento precoce; ma non solo: il selenio è utile anche per rafforzare il sistema immunitario, per stimolare il metabolismo e proteggere dall’azione dannosa dei raggi ultravioletti e, come dicevamo, all’inizio, è utilissimo per dimagrire più velocemente.

Gli alimenti che contengono più selenio sono i cereali integrali e la farina derivata, le ostriche e le noci, e la dose consigliata di selenio è di 200 mcg al giorno. Questo minerale può essere assunto anche sotto forma di integratore alimentare; in questo caso è indicato soprattutto per chi tende al sovrappeso, anche per chi soffre di ipotiroidismo, in quanto il selenio aiuta l’organismo a far lavorare bene la tiroide assimilando lo iodio.  

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L’ananas aiuta a combattere la cellulite

Lo sapevate che l’ananas, uno dei frutti più presenti sulla tavola delle feste, è un ottimo alleato nei processi di riduzione del peso corporeo e per eliminare la cellulite? Scopriamo insieme tutte le sue proprietà.

L’ananas contiene alcuni principi attivi, soprattutto enzimi ed acidi organici, che agiscono sui vasi sanguigni, riducendo alcune situazioni che possono provocare delle infiammazioni, accumuli di grasso e cellulite, oltre a fornire ottime dosi di potassio, una sostanza indispensabile per favorire la diuresi; inoltre, l’ananas contiene antiossidanti e vitamina C.

Ad intervenire come anticellulite è un enzima presente nell’ananas, la bromelina, che agisce come antinfiammatorio e decongestionate, tonificando e sciogliendo le zone colpite da cellulite; l’azione della bromelina va ad aggiungersi a quella degli acidi organici che contrastano l’accumulo dei liquidi. La bromelina può essere assunta sia mangiando semplicemente l’ananas, sia sotto forma di integratore e, in quest’ultimo caso, già dopo un mese è riscontrabile una diminuzione del giro coscia di circa due centimetri.

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Fico d’India, le sue proprietà dimagranti

I frutti dell’Opuntia Ficus indica, ovvero del fico d’India, possiedono diverse proprietà salutari, e sono utili sia dal punto di vista del benessere dell’organismo che nel processo di dimagrimento; numerose ricerche hanno mostrato come, il fico d’India, che cresce spontaneo nell’area mediterranea sia efficace per controllare il livello di colesterolo nel sangue, per curare il diabete e i disturbi gastrointestinali.

Una ricerca condotta in Messico ha rivelato l’utilità delle fibre contenute nel fico d’India in caso di diabete mellito, in quanto queste fibre sono in grado si ridurre l’assorbimento degli zuccheri; ovviamente anche chi non soffre di diabete può beneficiare di questa caratteristica di regolatore naturale della glicemia che possiede il fico d’india.

Il succo che si estrae dal frutto possiede proprietà lassative e diuretiche, mentre le foglie, oltre a contenere diverse fibre solubili e insolubili, sono ricche di minerali e vitamine. Come dicevamo all’inizio, il fico d’India aiuta a dimagrire soprattutto grazie a tre sue importantissimi proprietà: contiene le fibre solubili che servono a controllare l’appetito, regola l’indice glicemico e contrasta la stitichezza e i dolori addominali, in quanto facilita il movimento intestinale.

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La dieta del ghiaccio

L’immancabile battage pubblicitario la saluta e promuove come dieta del ghiaccio ma in realtà non è di una dieta che si tratta quanto piuttosto dell’ultima trovata proveniente da oltreoceano in fatto di integratori dimagranti; è infatti da poco in commercio negli Stati Uniti un integratore a base di Hoodia gordonii: Hoodia ice cubes. Come ci suggerisce il nome si tratta di cubetti di ghiaccio composti da acqua ed estratti di Hoodia gordonii uno solo dei quali, assunto una volta al giorno, basterebbe per spezzare la fame e indurci a dire basta a fuori pasto e a pranzi troppo lauti.

Ma facciamo un passo indietro: Hoodia gordonii è un cactus della famiglia delle Asclepiadaceae coltivato, a quanto sembra, dai boscimani del sud Africa i quali ne utilizzano il fusto per inibire la fame durante le lughe marce nel deserto. Il principio attivo della Hoodia è stato scoperto piuttosto di recente (nel 1996): si tratta di una molecola, denominata P57, la quale invia al cervello un segale di sazietà; questo però avviene non appena l’introito calorico supera una certa soglia stimata intorno alle 2200 calorie (per ogni pasto).

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La capsaicina aiuta a perdere peso

Mangiare piccante fa bene alla linea. Questa non è una novità assoluta, ma ci sono dei nuovi sviluppi in termini di salute. La spezia piccante più famosa al mondo contiene una sostanza chiamata capsaicina, contenuta in dose massiccia nella punta del peperoncino e nei semi, che favorisce la perdita di peso e la ripartizione dei grassi. Tant’è che questa sostanza è alla base di numerosi integratori alimentari ed è  in grado di aumentare i livelli di acidi grassi liberi, sia prima che dopo l’esercizio fisico.

Fa bene quindi anche alla salute, perché al di là del fatto che questo sapore intenso possa non piacere, la capsaicina ha effetti antiossidanti, antinfiammatori e anticancerogeni. Inoltre, secondo gli studi dell’Università di Memphis, non avrebbe implicazioni sulla frequenza cardiaca, sulla pressione o sul manifestarsi di disturbi gastrici. Quest’ultimi, spesso accusati da chi assume il peperoncino o altri alimenti piccanti.

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Gli alimenti diuretici

Molte persone sperano di ottenere un dimagrimento facile e veloce attraverso il ricorso ai diuretici, ovvero quelle sostanze in grado di aumentare la produzione e l’espulsione di urina. Tuttavia, l’uso di farmaci o di prodotti dimagranti ad azione diuretica rischia di rivelarsi una cattiva idea e dare luogo, anche in persone perfettamente sane, ad una serie di disturbi che possono andare dalla disidratazione ai crampi fino ad arrivare al collasso cardiaco, soprattutto se l’assunzione di questo tipo di prodotto si accompagna all’esercizio fisico intenso.

Quindi, a meno che non ce li abbia prescitti il medico, meglio rivolgersi a rimedi più innocui come il buon cibo o le erbe (anche qui però usate molta prudenza); alcuni alimenti e bevande hanno infatti azione diuretica grazie al loro contenuto elevato di acqua o di particolari vitamine e sali minerali quali potassio, vitamina C, vitamina B6. Sappiate però che il calo ponderale registrato in seguito al loro consumo massiccio è dovuto alla perdita di liquidi e non di grasso quindi si tratta di un dimagrimento più apparente che reale.

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La creatina, cos’è, a cosa serve

Cos’è la creatina?

La creatina, o metil guanidinacetato, è un amminoacido presente nel nostro organismo, prevalentemente nei muscoli. Parte di essa viene sintetizzata da fegato, reni e pancreas a partire da arginina, metionina e glicina, parte invece viene assunta attraverso la dieta ( la creatina è contenuta in alimenti quali carni e pesci).

A cosa serve la creatina?

Le funzioni principali della creatina sono quelle di aumentare la forza, il recupero e la massa muscolare, per questo motivo gli integratori a base di creatina sono molto utilizzati da chi pratica sport che richiedono un grande sforzo muscolare.

Come si assume la creatina?

La creatina è contenuta in grandi quantità nella carne e nel pesce, mentre la sua presenza è modesta negli alimenti vegetali; viene inoltre commercializzata sotto diverse forme:

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La spirulina, tutte le virtù

La spirulina (Arthrospira o Spirulina platensis) è un micro alga azzurra che cresce spontanea nei laghi salati caratterizzati da acqua calde e alcaline come il lago Ciad e Toxoco. Deve il nome alla sua caratteristica forma a spirale e, nonostante rientri nel gruppo delle alghe azzurre, è di colore verde scuro. Attualmente viene coltivata in bacini artificiali situati in Messico e in Cina anche se, a scopi commerciali, si preferisce la coltivazione di Spirulina maxima.

La spirulina, impiegata a scopi medicamentosi da millenni dalle popolazioni dei paesi d’origine, è diffusa da quasi un ventennio nei paesi occidentali sotto forma di integratore alimentare, allo scopo di incrementare energia e favorire il benessere generale poichè svolge un’azione disintossicante, aiuta a combattere l’anemia, innalza le difese immunitarie, favorisce la concentrazione e aumenta la resistenza fisica. Inoltre, sembra sia anche in grado di aumentare il senso di sazietà ed è un toccasana per la bellezza di pelle, unghia e capelli.

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Contro i fuori pasto e i troppi open bar c’è Fairy lantern

contro i spuntini fairy lantern

Snack, spuntini a tutte le ore, aperitivi, spezzafame: per combattere la fame fuoripasto bastano poche gocce di questa essenza riequilibrante. Adorano il rito dell’aperitivo, condito da stuzzichini ipercalorici. Non si perdono una festa, un party, un brunch domenicale con gli amici o una spaghettata notturna. Sempre con un bicchiere in mano e un piatto pieno nell’altra, molte persone (non solo giovanissimi, ma anche tanti adulti) sembrano alla continua ricerca di oc­casioni sociali e serate in compagnia, e conducono un’intensa vita mondana all’insegna del diverti­mento “a tutti i costi”.

La conseguenza più fre­quente di uno stile di vita e di un’alimentazione così disordinati è quella di “buttar giù”, quasi senza accorgersene, una quantità esagerata di calo­rie tra cibo-spazzatura e superalcolici e di accumulare chili ben difficili da smaltire. Il rimedio ideale per rendere più responsabili queste personalità troppo volubili, infantili e superficiali, è co­stituito da fairy lantern, un fiore californiano che aiuta a rafforzare il processo di maturazione e a sviluppare maggiore buonsenso anche nel rappor­to col cibo.

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Le alghe anti-cellulite

Le alghe marine, oltre a rappresentare un alimento sano e genuino, vengono impiegate con successo nel trattamento degli inestetismi della cellulite; questo perchè in virtù delle sostanze in esse contenute, primo fra tutte lo iodio, sono in grado di accelerare il metabolismo e favorire lo smaltimento di liquidi in eccesso e tossine, riattivando allo stesso tempo la circolazione periferica.

L’algoterapia per il trattamento della cellulite si avvale una moltitudine di prodotti cosmetici il più noto dei quali è senza dubbio quello a base di fanghi d’alga, preparati nei quali oltre a sostanze argillose e silicee si trovano composti di alghe brune. Facilmente reperibili in commercio i fanghi d’alga possono essere usati anche a casa ma presentano l’inconveniente di dover essere tenuti in posa per almeno 45 minuti.

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Combattere il colesterolo e il grasso superfluo con l’olio di salmone

olio di salmone rosso 

Tra tutti gli oli di pesce, l’olio di salmone rosso selvaggio è una fonte particolarmente ricca di acidi grassi Omega 3 e di astaxantina, un carotenoi­de rosso annoverato tra i più potenti antiossidanti. Tali sostanze impediscono l’ossidazione dei grassi e fanno sì che l’organi­smo produca meno colesterolo LDL (quello “cattivo”) e trigliceridi (e l’adipe è formato in massima parte proprio da trigliceridi). Si pensi che la capacità dell’olio di salmone di ridurre la produzione di colesterolo LDL da parte del fegato lo rende efficace quanto le statine (farmaci usati in caso di ipercolesterolemia).

Gli Omega 3, inoltre, aumentano la sensibilità delle cellule al glu­cosio, riducendo l’insulino-resistenza, una sorta di “intolleranza” agli zuccheri che provoca aumenti di peso a volte anche notevoli. L’olio di salmone, assunto in una dieta finalizzata al dimagrimento, consente al fegato di produrre meno grassi e stimola le cellule a liberarsi di quelli accumulati. Inoltre mantiene tonica la muscolatura e riduce il colesterolo. E’ un integratore efficace quando al soprappeso si accompagano alti livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi, ma anche in presenza di cellulite, per via della sua azione antinfiammatoria sui tessuti. Si può assumerlo mangiando: 1-2 perle a pranzo e a cena, per un totale di 2-4 perle al giorno sempre accompagnate da un bicchiere d’acqua.

Contro le smagliature l’olio di argan, di jojoba e di macadamia

Sono da spalmare sulla pelle ma anche da assumere come integratori: stimolano la produzione di collageno, attenuano i segni cutanei e rimodellano la silhouette, eliminando le adiposità nei punti critici. E’ giugno e la tanto temuta prova bikini si avvicina ogni giorno di più (sempre che non l’abbiate già fatta!). Spesso a destare preoccupazioni non sono tanto i chili in eccesso quanto una tendenza del corpo a perdere tono ed elasti­cità soprattutto nei punti più critici, come l’addo­me, i glutei, i fianchi e le cosce: è in queste zone, infatti, che con maggiore frequenza si formano i depositi di ritenzione idrica e la pelle si affloscia, perde consistenza, si copre di smagliature, appe­santendo vistosamente tutta la silhouette anche se il peso è perfetto.

Per fortuna è possibile rimediare a questi inestetismi con un trattamento d’urto a base di alcuni specifici oli vegetali, da scegliere in base alla “gravità” degli inestetismi. Sono:

L’olio di argan:  racchiuso nel nocciolo dei frutti dell’Argania spinosa, originaria del Marocco; usato da secoli dalle donne berbere, contiene oltre l’80% di acidi grassi insaturi. E’ adatto a tutti i tipi di pelle, in particolare quelle più giovani ma già provate dall’effetto yo-yo provocato dalle diete. Quest’olio stimola il rinnovamento cellulare e attenua le smagliature.

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Contro l’ adipe per rimodellare il punto vita

Il fico d’india e i sali di rame bruciano i grassi profondi e se li associ alle insalate ricche di fibre e Omega 3, impedisci al tuo corpo di depositare grasso, velocizzi il metabolismo e vinci il colesterolo. Gli accumuli di grasso si riscontrano in entrambi i sessi, con una certa predilezione per il sesso maschile. Si localiz­zano per lo più nella zona del girovita e in quella dei fianchi. Spesso alla base di questi depositi vi è un’alimentazione sproporzionata in carboidrati, specialmente raffinati (pasta, pane, cracker ecc. da farine non in­tegrali) e non di rado si accompagnano a squilibri del metabolismo dei grassi con impennate dei trigliceridi e del colesterolo nel sangue.  Si tratta di vero grasso se hai almeno 2 di questi problemi:

  • Il tuo peso è tendenzialmente sopra la norma e il ciclo mestruale non lo fa cambiare.
  • Gli accumuli sono soprattutto sulla pancia, mentre fianchi, cosce, glutei e gambe possono essere del tutto normali oppure solo leggermente “intaccati” da ritenzione e cellulite.
  • Il gonfiore può aumentare in corrispondenza dei pasti e spesso la funzione intestinale tende alla stitichezza.
  • Il tuo sovrappeso aumenta subito se esageri con i carboidrati (pasta, pane, pizza, focacce, dolci).

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Aspen: quando l’ansia ci fa mangiare

C’è chi avverte un continuo senso di “buco allo stomaco“, che tenta di placare mangiando tutto il giorno. Chi divora il cibo senza nemmeno gustarlo, tanto per sfogare l’in­quietudine. Chi si abbuffa anche senza appetito solo per mettere a tacere l’apprensione… Sono tutte forme di “fame nervosa” che trasformano le giornate (e a volte anche le notti) in una continua ricerca di “consolazioni” alimentari. Caramelle, cioccolatini, salatini, noccioline: tutto va bene pur di gratificare il palato con qualcosa di dolce o di “sfizioso” che metta a tacere, per un po’, la tensio­ne di fondo.

La gratificazione regalata dal cibo o dai dolci è però di breve durata, e con notevoli danni a lungo termine per la linea e la salute. Cosa fare, allora, quando siamo assaliti da un senso di agitazione, di paura o di ansia indefinibile e irra­zionale, come se da un momento all’altro dovesse capitare qualcosa di brutto? Invece di “chiedere aiuto” al cibo, in questi casi un sostegno impor­tante ci è offerto da Aspen, un fiore di Bach dal­l’effetto tranquillizzante sugli stati ansiosi caratte­rizzati da inquietudine e paure inspiegabili, spesso accompagnate da sintomi fisici come tremori, sudorazione o sensazione di “nodo” alla gola.

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