La dieta per chi soffre di allergie primaverili

Le allergie primaverili stanno per fare capolino. Le temperature si alzano, i fiori sbocciano e puntuali come un orologio iniziamo a starnutire. Capita la 20% degli italiani, che tutte le volte che arriva la bella stagione devono combattere contro i pollini e soffioni di graminacee, cipressi, noccioli, betulle, parietarie e molto altro. Un aiuto per sopportare meglio e prevenire può arrivare dalla dieta.

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La dieta vegana riduce il rischio di cancro alla prostata

Uno studio recente condotto alla Loma Linda Universitu, in California, ha rivelato che la dieta vegana è in grado di ridurre il rischio di cancro alla prostata. La ricerca, finanziata dal Cancer Research Fund World, ha portato a risultati sorprendenti.

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Pare che il rischio di cancro alla prostata possa subire una riduzione più che significativa, fino al 35%, se si modifica il proprio regime alimentare scegliendo una dieta vegana a base di cibi quali cereali integrali, frutta e verdure di stagione, noci.

Lo studio ha analizzato un campione composto da 26 mila uomini evidenziando quale relazione esista tra il presentarsi del tumore e il consumo di carne o l’adozione di un regime alimentare vegano. Nel gruppo esaminato sono emersi 1079 casi di tumore alla prostata. Solo l’8% dei soggetti con neoplasie aveva seguito una dieta vegana.

Secondo il Mirror, che riporta la notizia, negli uomini vegani è stata riscontrata una riduzione “statisticamente significativa” rispetto a coloro che seguono un’alimentazione che prevede anche il consumo di alimenti di derivazione animale.

La riduzione totale del rischio di neoplasie a carico della prostata si attesta dunque al 35% e secondo gli autori dello studio si tratta di una scoperta molto importante nella ricerca di strumenti di prevenzione prima ancora che di cura della malattia.

D’altronde è noto che abitudini di vita sane, insieme ad un’alimentazione curata e attenta, possono fare molto nella prevenzione di malattie, tra cui il cancro che assume numerose forme e che va combattuto con la ricerca scientifica ma anche con il comportamento quotidiano.

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La dieta può rendere più efficace le terapie per le malattie neurologiche

Si conclude domani la settima mondiale del Cervello, che si è occupata di riportare la giusta attenzione alle malattie neurologiche e degenerative. Perché questa precisazione? Perché con la dieta possiamo fare molto e lo dimostra uno studio intitolato “Nutrition and Lifestyle Intervention on Mood and Neurological Disorders” (Interventi su dieta e stile di vita per i disturbi neurologici e dell’umore), pubblicato sulla rivista scientifica Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine.

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Dieta vegana, l’elenco degli alimenti vietati

Chi segue una dieta vegana sa di dover rinunciare a consumare carne e pesce, latticini e uova, preparati con alimenti di provenienza animale. Ma quando questi cibi sono nascosti e insospettabili? Ecco un elenco di alimenti vietati a chi segue una dieta vegana rigorosa e non vuole sbagliare.

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Finché si tratta di non mangiare le merendine industriali preparate con il latte o rinuciare alla grigliata di carne è facile, ma quanti alimenti non vegani si nascondono nella preparazione di alimenti del tutto insospettabili? Proviamo a scoprirli.

Nel pane in cassetta e nel pan carrè per esempio spesso si trovano grassi animali quali lo strutto. Nei chewing gum invece si trova la lanolina, derivata dalla lana degli ovini. E sapevate la celebre birra Guinness è stata preparata per decenni utilizzando una gelatina di pesce? L’azienda però ha annunciato che da quest’anno sarà eliminata dalla produzione.

Tra gli alimenti alimenti da evitare, anche se non sempre ci si pensa, c’è il miele, prodotto dalle api. Finché è riconoscibile è facile, ma se è contenuto in altri alimenti? Tocca leggere l’etichetta se si vuole rispettare un regime alimentare che non ammette lo sfruttamento degli animali.

Un altro alimento insospettabile sono le patatine fritte, quelle nel sacchetto. Non tutti sanno che il prodotto, prima di essere fritto, viene unto con il sego, un grasso derivato dai bovini. Grasso animale si trova anche in molte caramelle, in forma di stearato. Di origine animale è inoltre un colorante rosso utilizzato per alcune caramelle e derivato dalla cocciniglia.

Anche lo zucchero nasconde qualche insidia, se non è certificago vegan, perché durante la sua lavorazione si utilizzano filtri di origine animale. Da non trascurare inoltre ciò che contiene anche il più innocente dei succhi d’arancia, che talvolta presentano tracce di omega-3, cioè olio di pesce.

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Rimedi naturali contro le smagliature

Le smagliature sono un inestetismo cutaneo decisamente fastidioso. Possono comparire in pubertà, durante la gravidanza o semplicemente dopo un cambio di peso repentino (ingrassare o dimagrire molto può rompere le fibre di collagene). Curarle non è facile, perché sono delle cicatrici sulla pelle, però si ottengono – su quelle recenti o chiare – degli ottimi risultati con alcuni rimedi naturali.

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La dieta per la sindrome metabolica

Per sindrome metabolica si intende un insieme di squilibri del metabolismo collegati a ipertensione, sovrappeso, colesterolo alto, sedentarietà ed eccesso di appetito, spesso di origine nervosa: quale dieta per la sindrome metabolica, dunque? Proviamo a scoprire quali criteri seguire per un’alimentazione corretta.

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Il primo passo per ricondurre a livelli accettabili i valori alterati è intervenire sulla dieta. Accogliere i dettami della dieta mediterranea è una scelta positiva, mantenendo un giusto equilibrio tra i nutrienti, senza rinunciare ai grassi ma scegliendoli di buona qualità.

Sì quindi a grassi provenienti da pesce, frutta secca e olio extravergine di oliva, no a grassi idrogenati. Vanno moderati burro, sale, zucchero raffinato e alcol, concedendosi al massimo solo un bicchiere di vino. Preferite frutta e verdure di stagione che apportano vitamine e minerali aumentando nel contempo il senso di sazietà.

In generale gli studi hanno mostrato che per ridurre le alterazione metaboliche è già sufficiente perdere il 10% del peso iniziale. Perciò bisogna scegliere una dieta ipocalorica e iposodica, ricca di fibre, con zuccheri semplici provenienti soprattutto da cereali integrali e un basso apporto di colesterolo.

Vanno dunque ridotti gli alimenti troppo ricchi di acidi grassi saturi come formaggi e carni grasse, dolci industriali, burro e margarina, che aumentano il livello di colesterolo nel sangue. Tra le proteine bisogna preferire quelle provenienti dal pesce e dalle carni bianche.

È importante anche abbinare alla giusta alimentazione una serie di buone abitudini, abbandonando quelle vecchie: può aiutare smettere di fumare e dedicarsi all’attività fisica per qualche ora a settimana, calibrando però l’intensità dello sforzo con attenzione e su consiglio del medico.

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Mangiare con gli occhi bendati fa dimagrire

Quando si mangia qualcosa di buono non lo si fa solo con la bocca. Il gusto, è vero, risiede lì. Spesso però è la vista che ci seduce e ci invita ad assaggiare, a provare sapori nuovi e soprattutto a lasciarsi andare a prelibatezze molto caloriche. Ecco perché uno studio, pubblicato sulla rivista Food Quality and Preference, sostiene che mangiare con gli occhi bendati sia la scelta più salutare perchè fa dimagrire!

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Dieta spacca ossa, i rischi di una dieta rigida

Una dieta troppo rigida comporta una serie di rischi connessi anche alla salute del tessuto osseo: parliamo della cosiddetta dieta spacca ossa, cioè come una dieta molto rigorosa influisce sul metabolismo osseo, specialmente nel caso di donne alte e dalla struttura fisica longilinea.

dieta spacca ossa

Inseguendo la forma fisica perfetta, le donne in particolare, soprattutto se alte e longilinee, sono soggette ad un impoverimento della struttura ossea che si traduce anche in un maggiore rischio di fratture.

L’allarme è stato lanciato da Andrea Giustina, docente di Endocrinologia all’Università degli Studi di Brescia nonché presidente del Gioseg, un gruppo di studio composto da endocrinologi che si dedicano particolarmente allo scheletro.

Le diete fai da te, che non prevedono un accurato bilanciamento degli elemeni nutrizionali e delle porzioni, possono incidere negativamente sulla massa ossea oltre ad intaccare la massa grassa, che è poi lo scopo principale di una dieta dimagrante.

La crescita di nuovo tessuto osseo è strettamente correlata allo stimolo meccanico del muscolo. Perdere massa muscolare riduce questa stimolazione. Inoltre il grasso è essenziale nella produzione di due ormoni legati al tessuto osseo. Leptina e adiponectina hanno un diretto effetto sul metabolismo osseo. Influisce anche il valore di estrogeni, cioè gli ormoni sessuali femminili che sono essenziali per la salute delle ossa.

Il punto è: come stabilire se la dieta che stiamo seguendo può considerarsi troppo rigida oppure no? Giustina spiega che basta un calo ponderale di peso del 10% per avere una riduzione della massa ossea di circa il 2%. Di conseguenza ad una maggiore riduzione del peso corrisponde una proporzionale e pericolosa riduzione della massa ossea.

Le donne magre e alte che hanno un indice di massa corporea sotto il valore di 19-20 sono soggette ad un maggiore rischio di osteopenia, cioè il fenomeno di riduzione della massa ossea. È un fenomeno che tende a peggiorare con l’età e che aumenta il rischio di fratture.

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Yogurt, valido alleato contro l’ipertensione

Lo yogurt è un alimento essenziale nella nostra dieta perché fondamentale per la nostra salute, per avere una flora batterica sana e non solo. Secondo uno studio presentato all’ultimo congresso dell’American Heart Association negli Stati Uniti, un consumo regolare ed elevato di yogurt potrebbe far scendere nelle donne il rischio di ipertensione. Ne bastano 5 porzioni a settimana per abbattere questo rischio del 20%.

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10 cibi molto sazianti e poco calorici

Quando siamo a dieta spesso ci troviamo in difficoltà nella scelta degli alimenti giusti per variare e al tempo stesso contenere le calorie e non soffrire la fame: ecco per voi una lista di 10 cibi molto sazianti e poco calorici.

cibi molto sazianti e poco calorici

Questi alimenti inducono un alto senso di sazietà impedendo allo stimolo della fame di sabotare la vostra dieta. Mai più crampi a metà pomeriggio, basta scegliere i cibi giusti per sentirsi sazi più a lungo senza incidere sul conteggio calorico totale.

Patate

Purché non siano fritte, ma lessate e condite con un filo d’olio e spezie, le patate sono ottime alleate nella lotta al senso di fame. Sono anche ricche di potassio che combatte la ritenzione idrica.

Fiocchi d’avena

L’avena è fonte di carboidrati a lento rilascio quindi mantiene più a lungo il senso di sazietà. Essendo anche ricca di fibra aiuterà l’organismo a depurarsi.

Pesce grigliato

È leggero ma ricco di proteine e povero di grassi. Contiene inoltre molte vitamine e tanti sali minerali.

Arance

Oltre al loro alto valore di vitamina C, le arance hanno anche altre virtù tra cui sgonfiare la pancia e aumentare il senso di sazietà.

Mele

Se una mela al giorno leva il medico di torno, è vero anche per la fame. Sazia, depura, arricchisce l’organismo di vitamine. Non potremmo chiedere di più ad un solo frutto.

Uva

L’uva aiuta l’intestino a mantenersi in forma e regala anche un buon senso di sazietà. A condizione di non esagerare con le quantità, visto che gli acini sono molto zuccherini e le calorie salgono in fretta.

Germogli di soia

Ricchi di sali minerali e vitamine, contengono anche molte proteine. Sono perfetti per arricchire le insalate in modo da renderle più sazianti e nutrienti con poche calorie.

Yogurt

Ha un elevato potere saziante e tiene a bada la fame. È perfetto per lo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio, magari accompagnato da frutta fresca.

Popcorn

Una ciotola di popcorn (rigorosamente senza l’aggiunta di zucchero, burro o caramello) è uno spuntino leggero e molto saziante. Perfetto soprattutto quando ci viene voglia di cibo spazzatura.

Fagioli

I fagioli sono pieni di fibre, proteine, sali minerali. Hanno un elevato potere saziante a fronte di un apporto calorico moderato.

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Olio di palma, quali sono i pericoli per la salute?

L’olio di palma è il nemico numero uno della salute. Questo è stato il messaggio passato negli ultimi mesi dai mezzi di comunicazione e non solo. È veramente così? Purtroppo non è un prodotto sano e sono numerosi i danni che provoca alla nostra salute, da sistema cardiovascolare al diabete mellito. L’olio di palma è infatti contenuto in molti prodotti della prima colazione, biscotti (anche quelli della prima infanzia) e merendine.

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Proprietà e benefici dello zenzero

Lo zenzero ha tante e tali proprietà da essere un prezioso alleato di benessere da scoprire o riscoprire per non farne a meno mai più. Scopriamo quali sono le sue caratteristiche e i benefici che può apportare all’organismo.

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Dello zenzero utilizziamo la radice, che si presta ad essere usata sia fresca che secca. È ricca di olio essenziale, gingerina, zingerone, mucillagini e resine che offrono proprietà toniche, digestive, stimolanti e antinfiammatorie, per citare solo le più importanti.

La composizione dello zenzero comprende acqua, carboidrati e proteine ma a farsi notare sono soprattutto i numerosi sali minerali quali potassio, magnesio, ferro, zinco, sodio, calcio, fosforo e manganese. Contiene inoltre vitamine del gruppo B e vitamina E.

Anti-nausea

Lo zenzero si è rivelato un ottimo alleato per chi soffre di nausee. È un rimedio utile sia contro le nausee da cinetosi che contro quelle da gravidanza. Se soffrite di mal d’auto potete masticare un pezzetto di zenzero oppure bere un infuso preparato con 5 grammi di radice in una tazza abbondante d’acqua.

Digestivo

Questa spezia ha ottime ricadute sull’apparato digerente in generale. Favorisce la digestione e combatte l’helicobacter pylori, responsabile delle ulcere. Aiuta anche a combattere la formazione di gas intestinale ed è utile in caso di diarrea.

Anti-tumorale

Alcuni studio recenti, eseguiti all’Hormel Institute del Minnesota, hanno evidenziato che lo zenzero ha una funzione protettiva sul colon prevenendo la formazione dei tumori a carico di quella zona.

Antinfiammatorio

Una delle proprietà più note dello zenzero già da lunghi millenni è quella relativa alla sua azione benefica sul sistema immunitario. Agisce contro febbre, raffreddore, tosse. Essendo un antisettico
naturale aiuta in caso di infiammazioni.

Analgesico

Per via delle sue proprietà antinfiammatorie lo zenzero è utile anche come analgesico in caso di mal di testa, dolori muscolari o articolari.

Anticoagulante

Questa radice dalle mille virtù è anche un anticoagulante naturale. Alcuni studi scientifici ritengono che agisca sulla pressione del sangue, abbassandola, e anche sul livello di colesterolo.

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La dieta per rinforzare le difese immunitarie

Prendersi cura del corpo vuol dire rinforzare il difese immunitarie, prima di tutto. È proprio questa rete che ci protegge la vera barriera che abbiamo a disposizione per tenere lontano le malattie. Le difese immunitarie possono indebolirsi soprattutto a causa di stress, fumo, abuso di farmaci, in particolare di antibiotici, cambi di stagione, in autunno con l’arrivo del freddo e dell’umidità o in estate con l’eccessiva esposizione al sole.

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5 modi insoliti di utilizzare le spezie, in cucina ma non solo

Che amiate le spezie e ve ne serviate a piene mani in cucina, o che al contrario non vi siate mai avventurati più di tanto nel magnifico mondo dei sapori esotici, vi suggeriamo 5 modi insoliti di utilizzare le spezie, in cucina ma non solo.

modi insoliti di utilizzare le spezie

Le spezie hanno mille virtù e regalano sapori sorprendenti a tutte le preparazioni, sia dolci che salate, ma ci sono modi avventurosi per utilizzarle sia sui piatti ai quali non avreste mai pensato di associarle che a preparazioni completamente diverse, che con la cucina hanno poco o nulla a che fare.

Le spezie in forno

Le preparazioni da forno si prestano bene ad essere arricchite con le spezie. Ne trarranno vantaggio soprattutto le torte salate ma anche il pane. Visto che ad alte temperature gli aromi perdono intensità, ricordate di usare dosi più generose di spezie rispetto al normale.

Le spezie nei dolci

Un sentore olfattivo inatteso darà un tocco in più ad ogni preparazione dolce, specialmente alle torte farcite che si prestano ad essere aromatizzate in vari modi. Si può per esempio aggiungere una nota speziata alla bagna con cui ammorbidire la base, all’impasto per il pan di spagna oppure alla crema pasticcera per la farcitura.

Le spezie per il corpo

Potete usare alcuni aromi classici per arricchire una crema per il corpo o profumare un olio oppure anche un bagnoschiuma. Un esempio? Scegliete una profumazione neutra e arricchitela con la cannella.

Le spezie sul gelato

Avete mai pensato di osare le spezie sul gelato, sul sorbetto o in un semifreddo? I risultati vi sorprenderanno. Esempi: il peperoncino sul cioccolato fondente, il cardamono sul caffè, la cannella sulla mandorla, il pepe nero sulla fragola.

Accostamenti audaci

Sperimentare è sempre la strada migliore per fare scoperte in cui non ci saremmo mai imbattuti altrimenti. Qualche suggerimento per un accostamento audace però possiamo darvelo: provate a sposate salmone e zenzero oppure lenticchie e cannella. Alcuni alimenti, pur molto diversi tra loro, hanno una struttura chimica simile e dunque si sposano magnificamente.

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6 Alternative al latte di mucca

Non tutti possono bere il latte di mucca. Molti bambini faticano a digerirlo perché molto grasso (richiede molta acqua per la digestione causando stitichezza), molti adulti invece sono allergici alle proteine del latte (e questo disturbo si manifesta con dissenteria e dolori addominali). E allora come fare? Ci sono diverse alternative, certo il sapore o la sostanza è un po’ diversa, ma ci si guadagna in salute. Vediamo insieme quali sono.

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Ricette di dolci vegani facili da preparare

Scopriamo 3 nuove ricette di dolci vegani facili da preparare oltre che sani e saporiti, la scelta ideale per chi ha abbracciato uno stile alimentare che rinuncia a tutti i prodotti di origine animale ma non al gusto.

ricette di dolci vegani facili

Budino all’arancia

Ingredienti (per 6 budini)

  • 750 ml di spremuta di arancia filtrata
  • 50 gr di zucchero di canna
  • 50 gr di amido di mais
  • 1 cucchiaino di agar agar
  • Cannella in polvere
  • Cioccolato fondente
  • Rum, se piace

Preparazione
Mescolate in un pentolino tutti gli ingredienti meno l’agar agar e portate ad ebollizione, continuando a mescolare. Solo alla fine unite l’agar agar. Abbassate il fuoco e continuate a mescolare finché non si addensa, dunque spegnete il fuoco. Bagnate con il rum 6 stampi da budino, versatevi il composto e lasciate freddare a temperatura ambiente. Quando saranno freddi metteteli in frigo per almeno 5 ore. Rovesciate gli stampi sui piatti da portata, spolverate con cannella e scaglie di cioccolato, guarnite con una fetta d’arancia e servite. Potete evitare di usare l’agar agar se servite il dolce direttamente in coppette, senza sformarlo.

Biscotti al cocco

Ingredienti

  • 200 gr di farina tipo 00
  • 80 gr di olio extravergine di oliva
  • 70 gr di zucchero di canna
  • 3 bicchieri di latte di soia
  • 250 gr di farina di cocco
  • Vaniglia
  • Un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di cremor tartaro

Preparazione
In una ciotola unite olio, vaniglia, zucchero e sale. Aggiungete la farina, il latte di soia, la farina di cocco e il cremor tartaro. Preriscaldate il forno a 180 gradi e rivestite una teglia o una placca con carta da forno. Usando due cucchiai o le mani formate dei biscotti e sistemateli sulla teglia. Infornate per 20-25 minuti.

Plumcake cioccolato e frutti di bosco

Ingredienti

  • 300 gr di farina
  • 200 gr di zucchero a velo
  • 130 gr di olio di semi
  • 200 gr di latte di soia
  • 30 gr di cacao amaro
  • 3 cucchiai di aceto di mele
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Frutti di bosco

Preparazione
In una ciotola mescolate latte di soia e aceto di mele. Lasciate riposare per 10 minuti, deve cagliare. A parte lavorate olio e zucchero a velo, dunque aggiungete il latte cagliato, il lievito, la farina setacciata, il cacao e i frutti di bosco. Versate il composto nell’apposito stampo da plumcake e infornate a 170 gradi per 30-35 minuti.

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Come snellire pancia e fianchi

Arriva la bella stagione e se si può chiudere un occhio sulla cellulite, suoi rotolini attorno al girovita proprio no. Come avere una pancia piatta e come snellire i fianchi? Da un punto di vista dietetico il segreto è bere molta acqua e avere un’alimentazione povera di zuccheri.

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Le spezie brucia grassi: quali sono?

È il momento di cominciare a pianificare la remise en forme in vista dell’estate e già pensiamo a come bruciare i grassi di troppo accumulati durante l’inverno. Ci viene in aiuto la tavola: ecco le spezie brucia grassi più utili.

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Alcune spezie infatti sono in grado di dare una sferzata al metabolismo e di controllare il colesterolo nel sangue. Essendo tante, varie e versatili sarà facile introdurle nella propria alimentazione quotidiana, per condire i piatti oppure per farne infusi.

Cannella

La cannella riduce il livello dei trigliceridi nel sangue e contrasta l’iperglicemia. Agisce anche migliorando il metabolismo dei grassi.

Zenzero

La tradizione ayurvedica lo sa da centinaia di anni, lo zenzero depura l’organismo, scongiura la formazione della cellulite, contrasta il ristagno dei liquidi. Favorisce anche la digestione e migliora il funzionamento dell’apparato gastrico.

Cumino

Il cumino stimola il metabolismo e riduce la fermentazione di alcuni cibi nello stomaco, specialmente quelli ricchi di lieviti. Si può usare per preparare tisane o per dare sapore alle preparazioni salate.

Peperoncino

Stimola la digestione, depura l’organismo e accelera il metabolismo grazie al contenuto di capsaicina che tiene a bada anche l’appetito.

Pepe nero

Forse la spezia più diffusa in cucina, stimola il metabolismo grazie al suo contenuto di piperina che mette in atto la cosiddetta termogenesi.

Curcuma

La curcumina contenuta nella curcuma agisce sugli accumuli adiposi. Si può usare come aggiunta ad una tisana, per preparare un ottimo risotto o per rendere più efficaci i sali da bagno.

Ginseng

Controlla i valori di glicemia e colesterolo nel sangue e stimola il metabolismo funzionando anche come alimento energizzante.

Cardamomo

Accelera le funzioni metaboliche e favorisce il processo digestivo. Si usa in preparazioni dolci e salate, sulle verdure, per infusi e tisane ma anche masticandone direttamente i semi aromatici.

Aneto

Ha azione diuretica e disintossicante, favorisce la digestione e migliora il metabolismo.

Zafferano

Condivide le proprietà di curcuma e zenzero accelerando il metabolismo e migliorando la digestione. Contiene anche preziosi antiossidanti.

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