La dieta per abbassare la pressione

Ci sono diete per dimagrire e altre per aiutare gli sportivi ad aumentare la massa muscolare ma ci sono anche regimi alimentari utili a migliorare la salute ed è il caso della dieta per abbassare la pressione.

dieta per abbassare la pressione

L’ipertensione è una patologia molto diffusa e tra le diete che sono considerate più utili per tenere sotto controllo la pressione arteriosa c’è la dieta DASH. Il suo nome deriva da un acronimo che significa Dietary Approaches to Stop Hypertension, letteralmente approcci dietetici contro l’ipertensione.

Si tratta di un regime alimentare studiato per essere semplice da seguire, attento all’aspetto nutrizionale e contemporaneamente utile per combattere la pressione alta. Alla base della dieta ci sono frutta e verdura di stagione, cereali integrali, latticini poveri di grassi e carne magra.

Si limitano o si evitano invece carni rosse, dolci e cibi troppo grassi. Pur essendo stato ideata da un team di nutrizionisti americani, questa dieta non è in disaccordo con i principi di base della dieta mediterranea della nostra tradizione.

Lo scopo è la promozione di un regime alimentare sano e completo, ben equilibrato, con tutti i nutrienti necessari per il buon funzionamento dell’organismo e la scelta di grassi di buona qualità provenienti soprattutto da olio extravergine di oliva e frutta secca, riducendo grassi animali e zuccheri raffinati.

Di pari passo bisogna limitare il consumo di alcolici e ridurre il sodio, non solo riducendo il sale come condimento (da sostituire con aceto, succo di limone ed erbe aromatiche) ma anche limitando o eliminando il consumo di alimenti trasformati che ne sono ricchi come i salumi o le conserve. Di contro va aumentata la quantità di potassio, che si assume attraverso ricche porzioni di frutta e verdure.

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Mangiare frutta e verdura riduce l’assorbimento delle calorie

Una mela al giorno toglie il medico di torno. Non è solo un proverbio. Questo luogo comune ha fondamenta scientifiche e dipende dal fatto che una dieta particolarmente ricche di flavonoidi ridurrebbero l’assorbimento delle calorie e ovviamente è in grado di proteggere la salute del corpo, da invecchiamento e ossidazione cellulare.

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La dieta che aumenta la fertilità maschile

Si chiama Prudente ed è una dieta che aumenta la fertilità maschile elavando i livelli di testosterone e aumentando anche la concentrazione dello sperma. Considerando che la fertilità maschile in Occidente è in netto calo, stando a studi clinici recenti, questa dieta ricca di frutta e verdure si propone come un’ottima scelta.

dieta che aumenta la fertilità maschile

Il calo nella fertilità maschile nei paesi occidentali può imputarsi a molti fattori che agiscono in sinergia: fattori genetici ed endocrini ma anche congeniti, intrauterini o demografici (perché si fanno figli sempre più tardi) e ancora abuso di fumo e alcol influiscono sulla qualità dello sperma e dunque sulla fertilità.

La rivista scientifica American Journal’s of Men Health ha appena pubblicato uno studio che rivela quanto fertilità maschile e dieta siano connesse. Analizzando la concentrazione dello sperma di 336 uomini in relazione alla dieta che seguono è emerso che il fattore alimentazione ha la sua importanza.

Livelli di testosterone più alti vengono rilevati nei soggetti che seguono la dieta cosiddetta Prudente con grandi quantità di frutta, verdure, cereali integrali, pesce e carni bianche. Coloro che osservano una dieta ricca di carni rosse, formaggi, grassi, cereali raffinati e zuccheri aggiunti, al contrario, mostrano un netto calo di concentrazione nello sperma.

Questa differenza è dovuta alla maggiore quantità di antiossidanti e vitamine preziose per la protezione dai radicali liberi delle cellule germinali riproduttive, cioè gli spermatozoi, che risultano più concentrati e attivi in chi consuma più frutta e verdure fresche.

Lo studio ha tenuto conto sia della dieta seguita che di altri fattori quali età, fumo, malattie pregresse, alcol. I risultati non hanno lasciato adito a dubbi, la differenza nella dieta è determinante. Mentre la dieta occidentale non influisce significativamente sulla motilità dello sperma, la dieta Prudente determina una più alta concentrazione e più testosterone.

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La dieta giusta a seconda dell’età

L’alimentazione corretta si basa su principi stabili ma è importante tenere conto di diverse variabili per adattare la dieta alle diverse fasi della vita, specialmente nel caso delle donne che attraversano numerosi cambiamenti: qual è la dieta giusta a seconda dell’età?

dieta giusta a seconda dell’età

Se durante l’adolescenza è importante sostenere la crescita, nel corso della gravidanza bisogna mantenere il giusto equilibrio energetico mentre quando sopraggiunge la menopausa si deve tener conto del rallentamento fisiologico del metabolismo. Cambiano le esigenze e deve cambiare anche l’alimentazione.

Adolescenza

Nell’età evolutiva, particolarmente durante l’adolescenza, è importantissimo assicurare il giusto fabbisogno per favorire i processi della crescita monitorando però il peso. Il metabolismo è molto attivo ma l’alimentazione odierna è piena di tentazioni che conducono spesso al sovrappeso se non all’obesità, un problema sempre più presente tra le fasce giovani della popolazione.

Spazio dunque a proteine nobili provenienti soprattutto da carni bianche come il pollo oppure dalle uova, dal pesce e dai latticini. Le proteine sono essenziali per la costruzione muscolare, la crescita dei tessuti, la formazione di ormoni ed enzimi. Vanno associate a cereali e vegetali che forniscono anche il giusto apporto di vitamine e minerali.

Gravidanza

Durante la gestazione la donna può assumere una media di circa 300 calorie in più al giorno. Va tuttavia controllato con cura l’aumento di peso per evitare il rischio di diabete e gestosi. Si devono favorire alimenti come cereali integrali, legumi, pesce e carni bianche che offrono all’organismo calcio, ferro, acido folico e iodio. La dieta durante la gravidanza nutre anche il feto e non solo la madre dunque è essenziale non trascurare alcun nutriente fondamentale per il corretto sviluppo del bambino.

Vanno ridotti gli zuccheri che provocano l’aumento della glicemia mentre non deve essere abbassato l’introito giornaliero di carboidrati, circa il 45/60% del totale calorico quotidiano, prediligendo però carboidrati provenienti dai cereali.

Menopausa

In menopausa si registra spesso un aumento di peso e la possibile insorgenza di problemi come ipertensione e ipercolesterolemia. Il metabolismo rallenta, dunque si deve adeguare anche l’introito calorico oltre ad aggiustare i nutrienti ingeriti per mantenere sotto controllo pressione arteriosa e colesterolo.

La dieta deve dunque prevedere la giusta dose di carboidrati e lipidi, da scegliere rigorosamente di buona qualità, oltre a buone dosi di calcio e magnesio che prevengono l’osteoporosi e intervengono sulla sindrome postmenopausale caratterizzata da sbalzi di umore e insonnia.

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La dieta per combattere la disfunzione erettile

Esiste una dieta per migliorare le prestazioni sessuali? Non è proprio un regime alimentare, semmai ci sono dei cibi che possono essere degli alleati dell’eros. Lo conferma uno studio congiunto della Harvard University e dell’American East Anglia, in Inghilterra, che ha verificato come una dieta ricca di flavonoidi possa contribuire a ridurre la disfunzione erettile.

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La dieta del dottor Greger per vivere più a lungo

La dieta del dottor Greger si propone come un ideale regime alimentare che favorisce la longevità eliminando i fattori di rischio legati ad una scorretta alimentazione tipica del mondo occidentale. Il famoso medico nutrizionista americano ha pubblicato un libro che spiega il suo approccio all’alimentazione e si intitola significativamente How not do die.

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Si tratta della raccolta di articoli e studi di ricerca su dieta e nutrizione pubblicati nell’arco del tempo sul sito personale del medico che indica nello stile di vita sbagliato del mondo occidentale la maggior parte dei problemi connessi con la salute. È dovuto proprio a questo regime di vita la prima causa di decessi, secondo la tesi del dottor Greger.

Malattie cardiovascolari, ipertensione, cancro dell’apparato digerente e ancora diabete, infezioni, malattie renali e morbo di Parkinson sono spesso legati proprio allo stile di vita e dunque intervendo su di esso a partire dalle abitudini alimentari si punta ad una vita più lunga e più sana.

Il primo comandamento della dieta del dottor Greger è consumare più frutta e verdura, ma a condizione che non siano trasformate. Per esempio, un ottimo alimento che aiuta nella prevenzione del cancro è il cavolo nelle sue numerose varianti, dal broccolo al cavoletto di Bruxelles. Da surgelati, però, questo prodotti perdono i loro valori di sulforafano che è proprio la sostanza utile nella prevenzione dei tumori.

I superfood da non trascurare nella dieta del dottor Greger sono le patate dolci, il cavolo, gli spinaci, i cereali integrali e ancora rape, aglio, tofu, lenticchie, fagioli e ceci, frutta fresca e secca. Quanto alle proteine, bisogna considerare un fabbisogno medio quotidiano di circa 50 grammi. Sono da evitare carne e pesce che oggi sono inquinati da sostanze chimiche tossiche. No deciso agli integratori, che possono provocare picchi di calcio nel sangue, sì invece ai cibi integrali.

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Kiwi, un alleato contro la pressione alta

Il kiwi è un frutto che in modo prepotente è entrato nella nostra tradizione. Si sa che il suo contenuto di vitamina C è superiore a quello di un arancio e che ha proprietà lassative. In realtà, i benefici che apporta questo prodotto al nostro corpo sono davvero numerosi. Per esempio, uno studio presentato in occasione della riunione scientifica dell’American Heart Association a Orlando, in Florida, consiglia il consumo di kiwi per abbassare la pressione.

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La dieta contro l’insonnia

Non dormire è davvero un tormento. Notti con gli occhi sbarrati verso il soffitto, a leggere, a contare le pecore o a guardare programmi televisivi. La magra consolazione è che solo in in Italia siamo più i 12 milioni a soffrire di insonnia. Bisogna scegliere una dieta che punti su alimenti sono utili per favorire la produzione di serotonina, l’ormone che rilassa e aiuta il sonno. La serotonina aumenta anche con il consumo di pane, pasta e alimenti con zuccheri semplici, come la frutta dolce di stagione e il miele.

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La dieta contro la sindrome premestruale

La sindrome premestruale non colpisce tutte le donne nello stesso modo. È però caratterizzata da depressione, predisposizione al pianto, malinconia, irritabilità, a volte con scatti di rabbia. È vittima di questa situazione circa il 25% della popolazione femminile fertile. Un vero dramma, perché gli impegni quotidiani non si possono mettere in stand by una settimana al mese per il ciclo. Ci si può aiutare con la dieta.

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5 cause della fame nervosa

La fame nervosa non è un semplice vizietto che colpisce le persone la notte (non confondiamolo con i nes), ma un vero e proprio disturbo alimentare. È noto anche come eating emozionale, ed è tipico nella fascia d’età compresa tra i 16 e i 40 anni. La fame nervosa si può manifestare in qualsiasi momento della giornata, anche se nelle ore serali, lontano dai pasti principali, o addirittura di notte è più frequente. Quali sono le cause.

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Dieta mediterranea: boom nel consumo di olio e frutta

La dieta mediterranea vive un periodo di grande e rinnovato successo con una tendenza decisa che vede un incremento negli acquisti di frutta e olio di extravergine di oliva ma anche di pesce, ortaggi freschi e pasta secca. Un trend che inverte quello degli ultimi anni nei quali si era visto un netto crollo nelle vendite di questi prodotti alimentari.

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Gli acquisti di frutta salgono del 4% e quelli di olio addirittura del 17% mentre per il pesce si spende il 5% in più e per ortaggi e pasta l’1% in più. I dati sono stati diffusi dalla Coldiretti in un bilancio consuntivo sui consumi alimentari nel nostro Paese nel corso del 2015. Scegliamo i cibi con più consapevolezza privilegiando alimenti più salutari tipici della dieta mediterranea che fa parte della nostra tradizione.

La frutta è il caso più eclatante: negli anni scorsi il consumo per persona era sceso a 130 chili l’anno, corrispondenti a 360 grammi al giorno a fronte dei 400 consigliati dall’Oms per mantenersi in buona salute. Nel 2015 gli italiani sono tornati a spendere di più per frutta e verdura, investendo addirittura il 23% del budget alimentare familiare che corrisponde a quasi 100 euro al mese per famiglia, diventando così la prima voce di spesa alimentare degli italiani.

Queste scelte salutari hanno fatto in modo che gli italiani siano in cima alle classifiche europee di longevità: primo posto per gli uomini con una vita media di 80,3 anni e terzo posto per le donne che vivono fino a 85,2 anni di media.

Siamo più attenti a quello che mangiamo anche in termini di qualità. Cerchiamo i prodotti a chilometro zero, siamo attenti alle certificazioni bio, chiediamo più denominazioni di origine. I prodotti biologici confezionati hanno visto addirittura un incremento del 20% nelle vendite.

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10 consigli per depurarsi dopo il natale

Da domani via libera alle grandi abbuffate. Cercate di non esagerare. È dura contenersi ma è necessario fare un piccolo sforzo. Non è solo una questione di linea, ma bisogna evitare di appesantire il fegato. Quindi è giusto concedersi qualche vizio e qualche peccato di gola, ma è anche opportuno cercare di contenersi.  Gli errori più gravi possono essere individuati innanzitutto nell’abuso di alcolici e superalcolici, consumati in grande quantità durante le festività, sia come aperitivo sia durante il pranzo e, soprattutto, nel consumo di dolci in cui, oltre agli zuccheri, si riscontra un notevole carico di grassi. Ecco quindi qualche consiglio per depurarsi dopo il natale.

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Come mangiare senza stress a Natale

Già pensiamo con timore alla bilancia di Gennaio e alla dieta punitiva che ci imporremo finite le feste ma non è necessario essere così spaventati, ecco come mangiare senza stress a Natale godendosi i pasti e non pensando (troppo) alla dieta.

mangiare senza stress a natale

Le tentazioni sono tante e moderarsi è il primo passo per non esagerare e non ritrovarsi con abbondanti chili di troppo e infiniti sensi di colpa alla fine del periodo festivo. Non dobbiamo rinunciare a tutto, solo semplificarci la vita e sederci a tavola con gioia e qualche piccolo trucchetto furbo.

Prima avvicinarci alla tavola imbandita beviamo un bicchiere d’acqua che aiuta a creare un senso di sazietà. Evitate però di sgranocchiare i grissini in attesa degli antipasti.

Masticate lentamente, mangiate senza fretta, godetevi ogni pietanza scegliendo porzioni piccole e prendendovi tutto il tempo necessario per far iniziare la digestione proprio lì dove gli esperti dicono che comincia, in bocca. Così vi sazierete prima. Godetevi la conversazione a tavola, anche questo aiuta a mangiare più lentamente.

Non rinunciate a niente, assaggiate tutto, ma in piccole quantità. Al panettone non dite di no ma prendetene un pezzetto anziché una fetta accompagnata da crema e gelato. Scegliete i dolci di Natale meno calorici che vi abbiamo suggerito.

Godetevi il pranzo di Natale o la cena della vigilia ma bruciate qualche caloria in più con una lunga passeggiata all’aria aperta, se il tempo è clemente. In alternativa, un’escursione nella natura o una discesa sulle piste da sci faranno il loro dovere, con tutto il piacere che può darci una giornata in movimento.

Tenete in forma l’intestino rafforzando la flora batterica che aiuta a rendere la digestione più efficace, specialmente in questi giorni di pasti luculliani. I prodotti probiotici faranno al caso vostro, da assumere la mattina appena alzati, a stomaco vuoto.

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10 cibi che puoi mangiare a Natale anche se sei a dieta

Chi è a dieta soffre moltissimo durante le feste di fine anno oppure si lascia andare senza pensare troppo alla linea per poi sottoporsi ad una sfiancante dieta dopo le vacanze. Ecco 10 cibi che puoi mangiare a Natale anche se sei a dieta per non ritrovarsi nei guai con la bilancia all’Epifania.

cibi da mangiare a natale a dieta

Senza stare troppo a contare le calorie né rinunciare necessariamente a tutto, può bastare essere attenti con le porzioni e scegliere gli alimenti che non danneggiano troppo la nostra dieta. In fondo è Natale per tutti, un paio di accorgimenti e i pranzi e le cene ce le godiamo come gli altri.

Tortellini in brodo

Potete accettare un ottimo piatto di tortellini in brodo che sono molto meno dannosi per la dieta rispetto ad un piatto di pasta all’amatriciana o ad una porzione di lasagne con la besciamella.

Tacchino

Sì al tacchino che con la sua carne fornisce proteine nobili e costituisce un buon piatto festivo e bilanciato se aggiungiamo un contorno di verdure. Meglio però scegliere spinaci o un’insalata verde al posto delle patate al forno.

Arrosto

Come per il tacchino, l’arrosto è una buona scelta come piatto unico da accompagnare ad un buon contorno. Le proteine sono le migliori amiche della nostra dieta durante i giorni di abbuffate natalizie, da preferire se possibile ai carboidrati.

Salmone

Il salmone è molto grasso ma i suoi sono grassi di buona qualità grazie all’alto contenuto di omega 3. Se sulla tavola natalizia c’è il salmone non abbiate dubbi, potete mangiarlo con gusto.

Baccalà

Il baccalà è uno dei piatti tradizionali della vigilia e potete consumarlo senza problemi. L’ideale sarebbe prepararlo in umido alla romana anziché fritto o mantecato alla vicentina, con molte più calorie.

Frutti di mare

Tutti i frutti di mare sono una scelta vincente per chi è a dieta ed essendo molto presenti sulle tavole natalizie sarà facile lasciarsi tentare da un piatto proteico e gustoso in luogo delle pietanze più pesanti. Occhio però a come li consumate: la fritturina mista di paranza non è come i gamberoni al vapore, le ostriche al naturale o la pepata di cozze.

Caviale

Sì anche al caviale purché non esageriate con lo champagne di accompagnamento.

Frutta secca

La frutta secca va moderata nelle quantità, quindi è meglio non sbucciare noccioline e arachidi in sequenza mentre giocate a carte e vi dimenticate quante ne state mangiando. A piccole dosi potete però godervi mandorle e noci, nocciole tostate e pistacchi, ricchi di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.

Panettone

Tra i dolci di Natale con meno calorie scegliete il panettone che inaspettatamente è il più indicato per contenere l’apporto calorico senza rinunciare al dessert.

Torrone

Il torrone è molto calorico e zuccherato ma se ne consumano piccole quantità dunque via libera se controllate la porzione.

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La Dieta Dukan è più rischiosa in inverno per la salute

La dieta Dukan è una delle diete più celebri e seguite degli ultimi 10 anni, nonostante l’incredibile successo di pubblico è anche una dieta molto criticata. Gli esperti sostengono che sia troppo rigida, troppo proteica, che crei carenze nutrizionali e faccia perdere peso troppo rapidamente e di conseguenza favorisca l’accumulo successivo di chili di troppo. Eppure le star non demordano e i libri di Dukan sono tra i più venduti del settore.

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La dieta per combattere l’acne

L’alimentazione è un valido alleato per la salute della pelle e per questo oggi parliamo della dieta per combattere l’acne che aiuta a sconfiggere uno dei fastidi più diffusi, non solo nel periodo dell’adolescenza.

dieta per combattere l’acne

Per intervenire sull’acne è necessario rivolgersi ad un professionista ed evitare le soluzioni fai da te ma si può fare qualcosa già a tavola per evitare che l’infiammazione peggiori. L’alimentazione curata può fare la sua parte.

La dieta mediterranea è certo la base più utile da cui partire con la sua ricchezza di cereali integrali, frutta e verdura. Vanno invece ridotti drasticamente o elimininati del tutto alcol e fumo, cibo fritto, troppi grassi e zuccheri raffinati.

Cibi da preferire contro l’acne

Aiutano a prevenire l’acne i cibi ricchi di acidi grassi essenziali come gli omega 3 che hanno un ottimo potere antinfiammatorio. Si trovano soprattutto nel pesce e nei semi di lino. Un altro elemento utile è lo zinco, presente in cibi come germe di grano, cereali integrali, noci e legumi. Prezioso inoltre è il selenio che si trova per esempio nelle mandorle.

Ottimi alleati per la salute della pelle sono centrifugati e succhi freschi di frutta e verdura che hanno sempre un elevato potere antinfiammatorio. Preferite verdure a foglia verde e frutta e ortaggi di colore rosso-giallo-arancio che sono ricchi di beta-carotene.

Utilissima risulta la pectina che si trova nella mela, particolarmente nella buccia. Scegliete mele biologiche non trattate così potete mangiare la buccia senza pericoli. Non trascurate la vitamina C che aiuta il sistema immunitario e la vitamina E che influisce sul benessere della pelle.

Cibi da evitare contro l’acne

Vanno decisamente ridotti il consumo di zucchero e i cibi ad alto indice glicemico che elevano il livello dello zucchero nel sangue. Evitate le bevande zuccherate, i dolci preparati con zucchero raffinato, gli alimenti trasformati di preparazione industriale e i cereali raffinati, privilegiando quelli integrali.

Da limitare anche il latte vaccino oltre a tutti i cibi ricchi di grassi saturi, dannosi per la salute in generale oltre che deleteri per la pelle. No ai fast food, addio alle patatine fritte, bando assoluto alle merendine confezionate.

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Quali sono i benefici della frutta secca a Natale

Avete preparato la frutta secca da mettere sulle vostre tavole a Natale? È un classico che non può mancare. Di solito si offre con la frutta o con il dolce. È un prodotto conviviale, che tra l’altro fa molto bene. Sì, è vero, la frutta secca è molto calorica e bisogna fare attenzione a non esagerare. Ci sono però tanti benefici di cui dobbiamo tenere in considerazione.

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Colesterolo alto, non sempre è colpa della dieta

Quante volte vi siete spaventati perché gli esami del sangue segnalano un colesterolo decisamente troppo elevato? Eppure non mangiate fritti, non mangiate dolciumi. Non sempre è colpa della dieta. In alcuni casi la responsabilità dei geni, almeno per 250mila italiani. È quanto emerge dall’indagine di Cittadinanzattiva “Colesterolo, una questione di famiglia“.

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