Colesterolo alto, non sempre è colpa della dieta

Quante volte vi siete spaventati perché gli esami del sangue segnalano un colesterolo decisamente troppo elevato? Eppure non mangiate fritti, non mangiate dolciumi. Non sempre è colpa della dieta. In alcuni casi la responsabilità dei geni, almeno per 250mila italiani. È quanto emerge dall’indagine di Cittadinanzattiva “Colesterolo, una questione di famiglia“.

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5 cibi da eliminare se soffri di ipertensione

L’ipertensione è un disturbo abbastanza diffuso e spesso legato a un affaticamento cardiaco, al sovrappeso e a uno stile di vita poco sano. Si parla di pressione alta quando la minima è superiore a 90 mmHg e la massima a 140 mmHg. Il modo migliore per prevenire il problema, oltre a fare un po’ di sport, è fare attenzione alla dieta. Quali sono quindi i 5 cibi da eliminare se soffri di ipertensione?

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Dieta senza glutine per non celiaci: ci sono rischi?

La dieta senza glutine è un argomento sempre più discusso negli ultimi anni, le intolleranze alimentari si sono fatte più frequenti e molte persone devono seguire questo particolare regime alimentare per motivi di salute. Nel contempo sta diventando di moda rinunciare al glutine nella convinzione che una dieta priva di questo elemento possa apportare benefici a tutti. Ma ci sono dei rischi.

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Alcune celebrità hollywoodiane, sempre le prime a provare le novità in tema di diete, hanno diffuso una tendenza che rischia di essere pericolosa. Alcuni sondaggi hanno rivelato inoltre che la vendita di prodotti per celiaci è aumentata esponenzialmente nell’ultimo periodo ma non è chiaro se ciò sia una conseguenza della maggiore disponibilità di questi alimenti o se non se ne serva anche chi non ha bisogno di rinunciare al glutine.

Gli esperti lanciano l’allarme perché tante persone eliminano il glutine dalla dieta quando sospettano, senza ulteriori indagini mediche, di poter essere sensibili o intolleranti. In realtà esistono diversi gradi di sensibilità al glutine ben prima di essere intolleranti.

Mentre la celiachia interessa l’1% degli italiani, secondo i dati dell’Aic, la sensibilità al glutine riguarda una percentuale compresa tra il 5 e il 10% ma non per questo è necessario eliminarlo completamente.

Una dieta senza glutine può condurre a carenze di micronutrienti importanti che vanno dalle vitamine del gruppo B a minerali importantissimi come acido folico, magnesio e ferro. Sono essenziali anche le fibre presenti in pane e pasta, i primi alimenti che elimina drasticamente chi sospetta una sensibilità al glutine.

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Dieta freegan, il movimento vegan contro il consumismo

La dieta freegan non è una dieta vera e propria, è più un movimento. Freegan fonde due parole: freedom e vegan. I freegan sono tutte quelle persone che decidono di adottare un regime alimentare vegano abbracciando anche uno stile di vita anticonsumistico. Esse sono persone che utilizzano strategie alternative per vivere, ecco perché non si può ridurre freeganismo al solo concetto di regime alimentare.

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Keep calm e diventa vegano, il libro che racconta il veganismo

Diventare vegani non è una moda. Questo è un punto che ci sentiamo di condividere. È qualcosa di più. Non è per tutti una scelta etica, sicuramente, è un modo per intraprendere uno stile di vita più sano e per sentirsi meglio. Oggi sul tema si sentono tantissimi opinione, e molte sono cariche di pregiudizi. Con il libro “Keep calm e diventa vegano”, edito da Newton Compton, Martina Donati spiega perché questa scelta alimentare non è, come si pensa, una forma di estremismo.

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La dieta dopo i 40 anni per recuperare il peso forma

Mettersi a dieta dopo i 40 anni sembra quasi una tappa obbligata, per mantenere il peso forma. Il metabolismo rallenta, i chili aumentano e guardarsi allo specchio diventa davvero sconfortante. Pensate che anche l’energia bruciata durante il riposo inizia a diminuire, con un conseguente inaspettato aumento del peso. Quali sono le regole quindi per dimagrire o ritrovare il perduto benessere?

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La dieta che rinforza le ossa

Per rinforzare le ossa bisogna mettersi al sole e fare un po’ di sport. Questa è la principale verità. Detto ciò aiutarsi con l’alimentazione è un ottimo modo per assumere calcio e vitamina D (le donne in menopausa tra l’altro dovrebbero prendere un’integrazione di D-Base). Quali sono quindi gli alimenti ideali per dieta che rinforza le ossa?

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5 cibi contro i malanni autunnali

 

Per contrastare i malanni di stagione bisogna fare molta attenzione alla dieta e favorire il consumo di prodotti a chilometro zero. La natura ci indica quali sono gli alimenti più adatti a noi in base anche al clima. Fidiamoci quindi prima di tutto del nostro orto, favorendo una dieta consapevole e bilancia.

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Carni rosse, sono davvero cancerogene?

È scoppiata una vera e propria polemica mediatica in questo giorni, a seguito di una nuova classificazione della Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sui tumori dell’Organizzazione mondiale della sanità che si occupa di stabilire il rischio cancerogeno delle diverse sostanze. Secondo l’Agenzia, un consumo eccessivo (sottolineo eccessivo) di carne rossa e di carni lavorate (dal bacon alle salsicce) favorisce un aumento del rischio di ammalarsi di cancro.

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Locavorismo, la dieta a base di cibi locali

Sono tante le filosofia di vita, le diete e i modi di prendersi cura del proprio corpo e della propria salute. L’ultima è il locavorismo, che cos’è? S’intende consumare solo cibi locali, prodotti e trasformati in un raggio di circa 200 chilometri dalla propria casa. Si propone come alternativa al mondo confezionato con l’intento di ridurre l’impronta ambientale dei prodotti.locavorismo

 

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Dieta contro ansia e depressione

Nel periodo del cambio stagione in particolare avvertiamo la necessità di una dieta contro ansia e depressione. Eppure tornerebbe assai utile anche in ogni altro periodo dell’anno per combattere il malessere dovuto ai sintomi depressivi.

Dieta contro ansia e depressione

A suggerire la possibilità di prevenirli con una dieta equilibrata è una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica British Journal of Pharmacology. Lo studio è stato condotto su modello animale e ha rivelato che alti valori di glicemia e l’aumento del peso provocati da una dieta troppo ricca di grassi possono influire anche sulla comparsa di stati d’ansia e sintomi di depressione, agendo direttamente sul cervello.

Dallo studio è emerso dunque il vantaggio che si ricava da una dieta accurata in luogo o in abbinamento dei trattamenti antidepressivi. I topi coinvolti nell’esperiemento hanno dimostrato che l’assunzione di antidepressivi risultava meno efficace quando si alimentavano con una dieta troppo grassa. Di contro, gli animali con una dieta a basso contenuto di grasso presentavano minori disturbi sia a livello metabolico che a livello di umore generale.

Si tratta per il momento solo di uno studio preliminare che richiede il vaglio della prova su essere umani. Tuttavia questa ricerca ha reso chiaro quanto possa essere importante continuare le ricerche nel settore per capire quale nesso esista tra disturbi metabolici e disturbi psichiatrici e come sia possibile intervenire prima del ricorso ai farmaci.

D’altronde che un regime alimentare accurato e bilanciato fosse un toccasana per tutti lo sapevamo già da tempo. Che potesse intervenire così in profondità, provocando modifiche anche a livello cerebrale, è invece una notizia tutta da indagare per trarne il maggior vantaggio possibile in termini di benefici per la salute e il benessere.

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Una dieta equilibrata può prevenire molte malattie ginecologiche ed ostetriche

Non solo in gravidanza è importante seguire una dieta sana ed equilibrata, ma nel corso di tutta la vita perché mangiare bene previene molte malattie ginecologiche ed ostetriche. È il messaggio dei ginecologi italiani che si sono di recente riuniti a Milano per il 90° congresso nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), del 55° congresso nazionale della Associazione Ostetrici Ginecologi Italiani (AOGOI) e del 22° congresso nazionale dell’Associazione ginecologi Universitari Italiani (AGUI).

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Rischi della dieta senza glutine fai da te

Sono sempre più persone che scelgono la dieta senza glutine fai da te, non tanto perché intolleranti a questa sostanza, ma perché convinte di esserne troppo sensibili e soprattutto riconducono gonfiore e chili di troppo alla sua ingestione. In generale le diete fai da te sono pericolose, ma questa lo è ancor di più. Quali sono quindi i rischi?

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5 buoni motivi per non fare la dieta lampo

Le diete lampo e fai da te sono pericolose per la salute, perché ci danno l’illusione della perdita di peso, alterando il metabolismo e soprattutto causando gravi carenze alimentari. Il più delle volte sono diete restrittive e punitive. Ecco quindi 5 buoni motivi per non fare la dieta lampo.dieta-lampo

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Obesity Day 2015, italiani i meno obesi d’Europa

Si è appena conclusa l’edizione 2015 dell’Obesity Day, una giornata dedicata alla prevenzione e alla sensibilizzazione sui temi connessi a sovrappeso e obesità. Ricchissimo il contesto delle molte iniziative organizzate.

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Spiccano soprattutto il coinvolgimento delle scuole in manifestazioni sportive con lo scopo di invitare i più giovani a scoprire i piaceri e i benefici dello sport, l’organizzazione di tavole rotonde su tematiche cruciali per la salute della popolazione, dall’obesità infantile all’importanza di un’alimentazione attenta, e una serie di check-up gratuiti offerti in molti centri in tutta Italia.

È emerso anche qualche dato positivo, insieme ad alcuni risultati più allarmanti. Per quanto riguarda il confronto con l’Europa, gli italiani sono i cittadini più magri del continente. Lo annuncia la Coldiretti a Expo 2015 che ha partecipato all’Obesity Day sul tema della nutrizione.

Il nostro paese, a quanto pare, ha un’incidenza dell’obesità inferiore a quella di molti altri paesi europei per i cittadini sopra i 15 anni: in Italia è obeso circa il 10% della popolazione, in Svezia il 12%, nel Regno Unito il 25%.

Purtroppo a controbilanciare questo dato tutto sommato positivo interviene una notizia negativa: siamo il primo paese europeo per obesità infantile, un problema serio che va affrontato con strumenti adeguati per educare i bambini e le famiglie al valore di un’alimentazione bilanciata e sana coniugata ad un po’ di attività fisica costante.

Secondo l’ADI, Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, bastano 150 minuti di camminata a passo svelto a settimana per mantenersi in forma. Non per nulla il motto dell’Obesity Day 2015 è stato proprio “Camminiamo insieme.”

A dieta già a 13 anni: la maggior parte si affida al fai-da-te

Qual è l’età giusta per mettersi a dieta? Sicuramente non prima di aver completato lo sviluppo. L’unica opzione valida è che si sia seguiti da un medico e ci siano delle motivazioni di salute. Nonostante questa raccomandazioni è emerso che a 13 anni il 22% dei maschi e il 28% delle femmine ha fatto almeno una dieta. Ma il problema è che il 40% ha scelto da solo cosa e quanto mangiare, il 30% si è affidato a fonti non specialistiche e solo il 30% è andato dal medico.

 

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Cavoli e spinaci amici della vista

Consumare più frutta e verdura aiuta a mantenersi in salute ma per prendersi cura degli occhi sono in particolare cavoli e spinaci amici della vista. Queste verdure aiutano a proteggerci dalla degenerazione maculare senile e dall’insorgere della cataratta.

cavoli e spinaci amici della vista

I pigmenti gialli, cioè luteina e zeaxantina, sono essenziali per il mantenimento della salute dell’occhio ma l’uomo non è in grado di sintetizzarli e vanno integrati con l’alimentazione, esattamente come le vitamine. Fungendo da filtro, proprio come un occhiale da sole naturale, proteggono l’occhio.

Lo ha spiegato Michela Carruba, direttrice del Dipartimento di farmacologia e tossicologia medica dell’università degli Studi di Milan dove questa settimana ha avuto luogo il convegno “La salute oculare in tavola: prevenire le malattie oculari” che si è concentrato sull’importanza dell’alimentazione per la salute degli occhi.

I disturbi oculari senili, quali appunto cataratta e maculopatia, sono legati all’età e in Europa ne soffrono oltre 3 milioni di persone ma le stime prevedono che nell’arco di 20 anni il numero si raddoppierà. È dunque importante mettere a punto una strategia preventiva efficace e pare che possa partire proprio dalla nostra tavola. La dottoressa Carruba ha infatti specificato che:

“Siamo quello che mangiamo. La luteina in particolare ha una concentrazione elevatissima nella macula, la zona centrale dell’occhio, che arriva fino a 3-4 volte quella nel sangue. Diversi studi, condotti sia in vitro sia su grandi popolazioni, hanno evidenziato che chi mangia 5 porzioni di frutta e verdura al giorno riduce fino al 50% il rischio di ammalarsi di degenerazione maculare.”

Intervenire con una corretta alimentazione, che ha ricadute benefiche su tutti gli aspetti della nostra salute, è certamente un primo passo ma alcuni alimenti sono più utili di altri. Si tratta appunto di cavoli e spinaci che sono tra le verdure le più ricche di luteina, ma otterremo buoni effetti anche con tutte le verdure a foglia verde, con alto contenuto di carotenoidi.

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