Legumi ideali per dieta, tanto ferro e niente glutine: i consigli della Fao

Mangiare legumi fa molto bene e sono un ottimo sostituto della carne. Molto spesso lo dimentichiamo o ci nascondiamo dietro alla preparazione di questi alimenti, che in realtà sono buoni e adatti a tutte le stagioni. Lo ha ricordato Eduardo Mansur, direttore della divisione Terra e Acqua della Fao, all’ evento “Soils and pulses; symbiosis for life” rivolto a evidenziare l’importanza di prodotti come lenticchie, ceci e piselli.

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Ortoressia, la mania del cibo sano

Mangiare bene e in modo sano è importante. È un’assicurazione sul futuro e costa anche poco. A volte però si può trasformare in un pericolosa ossessione. È una patologia che si chiama ortoressia. Secondo recenti dati diffusi dal Ministero della Salute, sarebbero oltre 3 milioni gli italiani con disturbi alimentari e di questi circa il 15% soffrirebbe del disturbo, con una netta prevalenza degli uomini (11,3%) rispetto alle donne (3,9%).

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Il grano khorasan kamut fa bene a chi soffre di diabete

Recenti ricerche avvertono: chi soffre di diabete può trovare benefici in una dieta a base di grano khorasan kamut. Lo rivela uno studio condotto dall’università di Firenze che ha mostrato quanto il grano di kamut sia in grado di agire positivamente sui livelli di glucosio e insulina nel sangue, valori che i diabetici devono tenere costantemente sotto controllo.

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I risultati provengono ad una ricerca effettuata dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica insieme al Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente con la collaborazione dell’azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica European Journal of Nutrition.

Consumare il kamut, basando la propria dieta su questo cereale, agisce sulla prevenzione secondaria e consente di ridurre il rischio di complicazioni a carico del sistema cardiovascolare nei pazienti che soffrono di diabete di tipo 2.

I dati del diabete nel mondo fanno pensare che questa scoperta possa portare a importanti ricadute sul trattamento della malattia. In tutto il mondo 1 persona su 11 soffre di diabete, per un totale di più di 451 milioni di diabetici, 3 milioni e mezzo dei quali in Italia. Di più: è una patologia destinata a crescere. Secondo la Federazione Internazionale del Diabete, entro il 2040 i diabetici saliranno a 642 milioni.

Chi soffre di diabete è maggiormente soggetto a problemi collegati con il sistema cardiovascolare e la ricerca si è posta l’obiettivo di capire se e come intervenire nella dieta al fine di ridurre questo rischio. La farina di kamut si è rivelata l’alimento più utile grazie al suo alto contenuto di antiossidanti, selenio, polifenoli, nagnesio, fosforo e zinco.

I test hanno evidenziato che il consumo di prodotti a base di kamut ha ridotto il fattore di rischio legato ai livelli di colesterolo, glucosio e insulina nel sangue. Gli effetti del kamut sono stati significativi indipendentemente da sesso, età, farmaci assunti, abitudini alimentari e fattori di rischio generici.

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La dieta per la donna in menopausa

La menopausa è un momento delicato della vita della donna. Le ovaie smettono di funzionare, la donna perde completamente la sua fertilità e c’è un calo degli estrogeni. Di norma avviene tra i 45 e i 55 anni e si diagnostica dopo un anno di assenza del ciclo. Queste modificazioni portano con sé una serie di problematiche, legate alla salute delle ossa e al sovrappeso. È quindi molto importante fare attenzione alla dieta.

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Dieta vegana, pro e contro del regime alimentare senza carne

La dieta vegana può essere una scelta etica o di salute o entrambe le cose. Seguire questo regime alimentare correttamente impone una preparazione e magari la guida di un dietologo. Ricordiamo, comunque, che per mangiare sano non è necessario eliminare completamente la carne, semmai consumarla con moderazione. Quali sono i pro e i contro?

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Abbassare il colesterolo con la dieta mediterranea

Abbassare il colesterolo si può, senza farmaci ma con un corretto stile di vita fondato su un regime alimentare equilibrato che prende spunto dalla dieta mediterranea unita ad un po’ di attività fisica costante. Questo il segreto per combattere il colesterolo alto, da preferire al ricorso ai farmaci ove possibile.

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Una dieta sana ed equilibrata e uno stile di vita attivo contribuiscono infatti a mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue che sono associati a problemi quali impertensione, glicemia alta e malattie cardiovascolari. Intervenendo sulle nostre abitudini quotidiane possiamo intervenire anche su molti aspetti della nostra salute.

Il primo passo è quello di assumere alimenti con elevate capacità antinfiammatorie, capaci di prevenire più efficacemente di molti farmaci alcuni fattori di rischio connessi alle patologie cardiovascolari. Un dato interessante è che i farmaci che agiscono sul livello di colesterolo riescono a ridurre del 30% appena la mortalità provocata da patologie cardiovascolari, percentuale che sale al 70% se si adotta la dieta mediterrenea ricca di cibi adatti a mantenere bassi i livelli.

Tra i cibi da preferire ci sono yogurt e legumi, il primo capace di favorire la metabolizzazione dei lipidi, i secondi attivi a livello intestinale nel ridurre l’assorbimento dei grassi. Prezioso anche il pesce, ricco di omega 3. Frutta e verdure aiutano anch’esse a ridurre il colesterolo LDL. Vanno di contro eliminati i grassi saturi e limitare il consumo delle uova (a meno che non si consumi il solo albume) a non più di 2 volte a settimana.

Ad un regime alimentare equilibrato e attento ai dettami della dieta mediterranea va poi associata un po’ di attività fisica che riduce la pressione sanguigna e abbassa la frequenza del battito cardiaco. Possono bastare solo 30 minuti di esercizio aerobico ad intensità moderata 3-4 volte a settimana. Scegliete il nuoto oppure una sana camminata all’aria aperta per migliorare il vostro stile di vita e prevenire le patologie a carico del cuore.

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Dieta per prevenire l’ictus

L’ictus è una delle cause di morte più frequente dopo i 50 anni. È una malattia silenziosa e che fa davvero molto paura. Come sappiamo la prevenzione passa dallo stile di vita e dalla dieta. È molto importante fare un po’ di moto, per scaricare lo stress e mantenere il cuore sano, e fare molta attenzione all’alimentazione. Ecco quindi i consigli dell’American Heart Association (AHA) e dell’American Stroke Association (ASA).

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La dieta per chi soffre di allergie primaverili

Le allergie primaverili stanno per fare capolino. Le temperature si alzano, i fiori sbocciano e puntuali come un orologio iniziamo a starnutire. Capita la 20% degli italiani, che tutte le volte che arriva la bella stagione devono combattere contro i pollini e soffioni di graminacee, cipressi, noccioli, betulle, parietarie e molto altro. Un aiuto per sopportare meglio e prevenire può arrivare dalla dieta.

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La dieta vegana riduce il rischio di cancro alla prostata

Uno studio recente condotto alla Loma Linda Universitu, in California, ha rivelato che la dieta vegana è in grado di ridurre il rischio di cancro alla prostata. La ricerca, finanziata dal Cancer Research Fund World, ha portato a risultati sorprendenti.

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Pare che il rischio di cancro alla prostata possa subire una riduzione più che significativa, fino al 35%, se si modifica il proprio regime alimentare scegliendo una dieta vegana a base di cibi quali cereali integrali, frutta e verdure di stagione, noci.

Lo studio ha analizzato un campione composto da 26 mila uomini evidenziando quale relazione esista tra il presentarsi del tumore e il consumo di carne o l’adozione di un regime alimentare vegano. Nel gruppo esaminato sono emersi 1079 casi di tumore alla prostata. Solo l’8% dei soggetti con neoplasie aveva seguito una dieta vegana.

Secondo il Mirror, che riporta la notizia, negli uomini vegani è stata riscontrata una riduzione “statisticamente significativa” rispetto a coloro che seguono un’alimentazione che prevede anche il consumo di alimenti di derivazione animale.

La riduzione totale del rischio di neoplasie a carico della prostata si attesta dunque al 35% e secondo gli autori dello studio si tratta di una scoperta molto importante nella ricerca di strumenti di prevenzione prima ancora che di cura della malattia.

D’altronde è noto che abitudini di vita sane, insieme ad un’alimentazione curata e attenta, possono fare molto nella prevenzione di malattie, tra cui il cancro che assume numerose forme e che va combattuto con la ricerca scientifica ma anche con il comportamento quotidiano.

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La dieta può rendere più efficace le terapie per le malattie neurologiche

Si conclude domani la settima mondiale del Cervello, che si è occupata di riportare la giusta attenzione alle malattie neurologiche e degenerative. Perché questa precisazione? Perché con la dieta possiamo fare molto e lo dimostra uno studio intitolato “Nutrition and Lifestyle Intervention on Mood and Neurological Disorders” (Interventi su dieta e stile di vita per i disturbi neurologici e dell’umore), pubblicato sulla rivista scientifica Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine.

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Dieta vegana, l’elenco degli alimenti vietati

Chi segue una dieta vegana sa di dover rinunciare a consumare carne e pesce, latticini e uova, preparati con alimenti di provenienza animale. Ma quando questi cibi sono nascosti e insospettabili? Ecco un elenco di alimenti vietati a chi segue una dieta vegana rigorosa e non vuole sbagliare.

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Finché si tratta di non mangiare le merendine industriali preparate con il latte o rinuciare alla grigliata di carne è facile, ma quanti alimenti non vegani si nascondono nella preparazione di alimenti del tutto insospettabili? Proviamo a scoprirli.

Nel pane in cassetta e nel pan carrè per esempio spesso si trovano grassi animali quali lo strutto. Nei chewing gum invece si trova la lanolina, derivata dalla lana degli ovini. E sapevate la celebre birra Guinness è stata preparata per decenni utilizzando una gelatina di pesce? L’azienda però ha annunciato che da quest’anno sarà eliminata dalla produzione.

Tra gli alimenti alimenti da evitare, anche se non sempre ci si pensa, c’è il miele, prodotto dalle api. Finché è riconoscibile è facile, ma se è contenuto in altri alimenti? Tocca leggere l’etichetta se si vuole rispettare un regime alimentare che non ammette lo sfruttamento degli animali.

Un altro alimento insospettabile sono le patatine fritte, quelle nel sacchetto. Non tutti sanno che il prodotto, prima di essere fritto, viene unto con il sego, un grasso derivato dai bovini. Grasso animale si trova anche in molte caramelle, in forma di stearato. Di origine animale è inoltre un colorante rosso utilizzato per alcune caramelle e derivato dalla cocciniglia.

Anche lo zucchero nasconde qualche insidia, se non è certificago vegan, perché durante la sua lavorazione si utilizzano filtri di origine animale. Da non trascurare inoltre ciò che contiene anche il più innocente dei succhi d’arancia, che talvolta presentano tracce di omega-3, cioè olio di pesce.

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La dieta per la sindrome metabolica

Per sindrome metabolica si intende un insieme di squilibri del metabolismo collegati a ipertensione, sovrappeso, colesterolo alto, sedentarietà ed eccesso di appetito, spesso di origine nervosa: quale dieta per la sindrome metabolica, dunque? Proviamo a scoprire quali criteri seguire per un’alimentazione corretta.

dieta per la sindrome metabolica

Il primo passo per ricondurre a livelli accettabili i valori alterati è intervenire sulla dieta. Accogliere i dettami della dieta mediterranea è una scelta positiva, mantenendo un giusto equilibrio tra i nutrienti, senza rinunciare ai grassi ma scegliendoli di buona qualità.

Sì quindi a grassi provenienti da pesce, frutta secca e olio extravergine di oliva, no a grassi idrogenati. Vanno moderati burro, sale, zucchero raffinato e alcol, concedendosi al massimo solo un bicchiere di vino. Preferite frutta e verdure di stagione che apportano vitamine e minerali aumentando nel contempo il senso di sazietà.

In generale gli studi hanno mostrato che per ridurre le alterazione metaboliche è già sufficiente perdere il 10% del peso iniziale. Perciò bisogna scegliere una dieta ipocalorica e iposodica, ricca di fibre, con zuccheri semplici provenienti soprattutto da cereali integrali e un basso apporto di colesterolo.

Vanno dunque ridotti gli alimenti troppo ricchi di acidi grassi saturi come formaggi e carni grasse, dolci industriali, burro e margarina, che aumentano il livello di colesterolo nel sangue. Tra le proteine bisogna preferire quelle provenienti dal pesce e dalle carni bianche.

È importante anche abbinare alla giusta alimentazione una serie di buone abitudini, abbandonando quelle vecchie: può aiutare smettere di fumare e dedicarsi all’attività fisica per qualche ora a settimana, calibrando però l’intensità dello sforzo con attenzione e su consiglio del medico.

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Yogurt, valido alleato contro l’ipertensione

Lo yogurt è un alimento essenziale nella nostra dieta perché fondamentale per la nostra salute, per avere una flora batterica sana e non solo. Secondo uno studio presentato all’ultimo congresso dell’American Heart Association negli Stati Uniti, un consumo regolare ed elevato di yogurt potrebbe far scendere nelle donne il rischio di ipertensione. Ne bastano 5 porzioni a settimana per abbattere questo rischio del 20%.

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La dieta per rinforzare le difese immunitarie

Prendersi cura del corpo vuol dire rinforzare il difese immunitarie, prima di tutto. È proprio questa rete che ci protegge la vera barriera che abbiamo a disposizione per tenere lontano le malattie. Le difese immunitarie possono indebolirsi soprattutto a causa di stress, fumo, abuso di farmaci, in particolare di antibiotici, cambi di stagione, in autunno con l’arrivo del freddo e dell’umidità o in estate con l’eccessiva esposizione al sole.

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Dieta smartfood, 32 cibi che aiutano la longevità

Essere giovani o almeno conservare un aspetto giovane è un po’ il sogno di tutto. Bisogna però fare i conti con gli anni che passano, non c’è nulla da fare. La nuova Dieta SmartFood, che ha ricevuto l’ok dell’Istituto europeo di oncologia-Centro cardiologico Monzino, potrebbe essere però un ottimo spunto per contrastare l’ossidazione e prevenire il tumore, grazie a 32 cibi intelligenti.

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Cosa si rischia a eliminare i carboidrati dalla dieta

Sono molte le persone convinte che per perdere peso sia necessario eliminare il pane e la pasta. Non è una scelta saggia soprattutto se non è stata indicata da un dietista o da un nutrizionista. I carboidrati danno energia al corpo e al cervello. Svolgono importanti funzioni biologiche: prima di tutto, sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli, costituiscono una riserva energetica di rapida utilizzazione nelle ore notturne o fra un pasto e l’altro.

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Gli errori a tavola che fanno venire fame

Gli attacchi di fame sono un bel problema, spesso sono un fenomeno psicologico e ovviamente hanno ripercussioni sulla dieta e sulla salute. Come mai si manifestano questi attacchi? Può esserci un calo ipoglicemico, causata di solito dal consumo eccessivo di zuccheri. Per capirci, preferite una ciotola di cereali a una bella tazza di torta.

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La dieta per abbassare la pressione

Ci sono diete per dimagrire e altre per aiutare gli sportivi ad aumentare la massa muscolare ma ci sono anche regimi alimentari utili a migliorare la salute ed è il caso della dieta per abbassare la pressione.

dieta per abbassare la pressione

L’ipertensione è una patologia molto diffusa e tra le diete che sono considerate più utili per tenere sotto controllo la pressione arteriosa c’è la dieta DASH. Il suo nome deriva da un acronimo che significa Dietary Approaches to Stop Hypertension, letteralmente approcci dietetici contro l’ipertensione.

Si tratta di un regime alimentare studiato per essere semplice da seguire, attento all’aspetto nutrizionale e contemporaneamente utile per combattere la pressione alta. Alla base della dieta ci sono frutta e verdura di stagione, cereali integrali, latticini poveri di grassi e carne magra.

Si limitano o si evitano invece carni rosse, dolci e cibi troppo grassi. Pur essendo stato ideata da un team di nutrizionisti americani, questa dieta non è in disaccordo con i principi di base della dieta mediterranea della nostra tradizione.

Lo scopo è la promozione di un regime alimentare sano e completo, ben equilibrato, con tutti i nutrienti necessari per il buon funzionamento dell’organismo e la scelta di grassi di buona qualità provenienti soprattutto da olio extravergine di oliva e frutta secca, riducendo grassi animali e zuccheri raffinati.

Di pari passo bisogna limitare il consumo di alcolici e ridurre il sodio, non solo riducendo il sale come condimento (da sostituire con aceto, succo di limone ed erbe aromatiche) ma anche limitando o eliminando il consumo di alimenti trasformati che ne sono ricchi come i salumi o le conserve. Di contro va aumentata la quantità di potassio, che si assume attraverso ricche porzioni di frutta e verdure.

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