Per dimagrire nascondere le verdure nei piatti

Tagliare 300 calorie dal vostro menu quotidiano, non sentire la fame e dimagrire. Non è un miracolo. Si può tranquillamente fare mangiando verdure in modo costante. So bene però che sono molte le persone non hanno un buon rapporto con i vegetali e che l’idea di consumare una bella insalatone crea una forma di depressione. È stato verificato da un recente sondaggio: il 40% degli italiani non segue (e non conosce) la dieta mediterranea. Un modo per non dire addio alle cinque porzioni di verdura al giorno c‘è.

Secondo uno studio della Pennsylvania State University (USA), pubblicato dall’American Journal of Clinical Nutrition bisogna nascondere i vegetali nei piatti. Questa tesi è stata verificata analizzando una quarantina di uomini e donne. I volontari, durante l’esperimento, hanno consumato colazione, pranzo e cena, una volta la settimana, per tre settimane, in università.

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Alimentazione: coltivare l’orto aiuta a mangiare sano

Coltivare l’orto fa bene alla salute e Michelle Obama ne sa qualcosa… Come certamente, ricorderete, la first lady americana aveva piantato un orticello proprio nel giardino della Casa Bianca, per insegnare che la prevenzione passa prima di tutto per un’alimentazione sana ed equilibrata.

Non a caso, medici e nutrizionisti raccomandano di consumare almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdure. Il consumo di questi alimenti, infatti, aiuta a prevenire molte patologie, tra cui i tumori, il diabete e le malattie cardiache.

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Il pasto ideale? Un chiosco tecnologico consiglia cosa mangiare

Il pasto ideale non è facile da realizzare, soprattutto dopo una giornata di lavoro impegnativa. Spesso il frigorifero è vuoto o si è troppo impegnati a fare i conti con i capricci dei bambini per destreggiarsi tra i fornelli. Presto, però, ci sarà una soluzione al problema: chiosco Meal Planning Solution”, un chiosco dalla tecnologia avanzata che consiglia cosa mangiare per cena.

La macchina è stata presentata a New York a metà gennaio e si basa ava, anonymous video analytics, strumento amato da chi fa analisi di mercato. È in grado di consigliare il pasto ideale in base alle caratteristiche fisiche del consumatore, tenendo in considerazione che nel 70% dei casi le persone mangiano sempre le stesse 10 cose.

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Cenone di Capodanno, le regole per non esagerare

Ultima sera dell’anno, ultima abbuffata del 2010. Mi raccomando fate attenzione alla linea e anche al portafoglio. Durante le feste si sa che i prezzi aumentano e la gola è tale che difficilmente si riesce a rinunciare a qualche prelibatezza. Per combattere questa cattiva abitudine, gli esperti dell’Andid, l’Associazione nazionale dietisti, ha messo a punto un decalogo di consigli contro lo spreco alimentare durante le feste.

Secondo i dati Istat del 2007, il 40% degli italiani compra troppa roba e buttano vi cibi ancora buona, il 21% si fa convincere dalle offerte speciali e il 24% fa scadere gli alimenti. In tutto ciò c’è poi una porzione di persone che mangia troppo. Ecco quindi le regole per passare una serata piacevole, senza esagerare.

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La dieta degli italiani è povera di ferro e ricca di zinco

Gli italiani bocciati a tavola. Non è la prima volta e gli ultimi dati dell’Osservatorio Nutrizionali non hanno dato segno di miglioramento. Nonostante tutte le recenti iniziative di sensibilizzazione per migliorare la salute, tenere sotto controllo l’ipertensione e i rischi dell’obesità, la tavola tricolore scarseggia in verdure e ferro. Mediamente, infatti, non si arriva a 200 grammi al giorno, quantità molte basse e molto lontane da quelle consigliate per una sana alimentazione. Si mangiano pochi agrumi, meno di 50 grammi al giorno, spesso dimenticando che limoni e arance sono ricchi di vitamina C, la quale ha un’azione antinfiammatoria, aumenta le difese immunitarie dell’organismo e lo protegge dalle infezioni provocate da virus e batteri.

Ma non è tutto. La vitamina c favorisce l’assorbimento del ferro, soprattutto quello contenuto nella verdura, che altrimenti non sarebbe disponibile per essere assimilato. Bene invece l’assunzione di zinco, che rientra nei valori stabiliti. C’è da dire che è difficile che ci siano delle carenze in tal senso, perché è contenuto negli alimenti di origine animale, più ricchi in proteine. Comunque lo potete assumere anche mangiando cereali integrali, legumi e prodotti a base di crusca.

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Per combattere lo stress, mangia una fetta di melone

L’estate è proprio la stagione giusta per gustarsi un buona fetta di melone dolce e succoso. C’è chi lo accompagna con fette di prosciutto crudo e chi lo gusta insieme ad altre verdure o frutta. A ogni modo, qualunque siano i vostri gusti sappiate che con il melone non soddisfate solo il palato, ma vi proteggete dallo stress. A sostenerlo sono i risultati di uno studio condotto da un team di i ricercatori dell’Istituto Nazionale Francese per la ricerca agricola , meglio noto con l’acronimo INRA, coordinati dal dott. Jean-Paul Lallès.

Gli scienziati francesi hanno condotto una ricerca su modello animale in cui si evidenzia come un supplemento quotidiano di antiossidanti SOD, ovvero di superossido dismutasi enzimatici, come quelli contenuti nel melone possa abbassare i livelli di proteine dello stress che si accumulano nell’intestino. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition, è stato condotto su un gruppo di 36 maialini che sono stati tenuti a digiuno per due giorni. Successivamente gli animali sono stati suddivisi in tre gruppi.

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Vivi più a lungo con la dieta dei CRONisti

Sono almeno in tremila, sparsi in tutto il mondo. Mangiano chili di verdure ogni giorno. Fanno la guerra alle calorie. Fanno camminate a non finire. Per lo più sono magrissimi e mantengono un cervello sveglio e una memoria di ferro anche a 80 anni. Longevità, sperano, oltre i 100 anni. Si autodefiniscono CRONisti. Ma con la stampa non hanno niente a che fare. Sono i membri di una curiosa società, nata agli inizi degli anni ’90 negli Stati Uniti, la Calorie Restriction Society International.

Si tratta di persone con un livello culturale molto elevato che, per mantenere la propria brillantezza fisica e mentale, hanno scelto di tagliare sino al 30% di calorie quotidiane per raggiungere un indice di massa corporea più basso del 18,5 considerato il limite minimo della normalità, che mangiano moltissima verdura, cereali integrali, legumi, poco pesce 3-4 volte la settimana, pochissima carne un paio di volte. Ovviamente non tutti ce la fanno a reggere ristrettezze caloriche così severe. Il problema non è la fame, ma i crampi addominali e l’infertilità temporanea. Alla base della perseveranza degli altri  c’è la convinzione che una moderata ristrettezza calorica  possa permettere di vivere più a lungo.

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Come abituare i bambini a mangiare le verdure

Il problema di far mangiare le verdure ai bambini è comune a molti genitori. Tra le mille soluzioni proposte, oggi ne arriva una da uno studio condotto dalla dott.sa Barbara J. Rolls e dai ricercatori della Penn State University, in Pennsylvania, negli Usa. I ricercatori americani suggeriscono che un buon modo per abituare i bambini alle verdure è servirle in modiche quantità all’inizio del pasto, anziché come contorno o secondo, e aumentarne gradualmente la quantità.

Per dimostrare ciò gli scienziati hanno coinvolto 51 bambini di un asilo nido, dei quali hanno misurato l’assunzione di verdure durante il periodo di quattro giorni. Durante il periodo del test hanno dato da mangiare come primo alimento del pranzo alcune carote, in quantità diverse, in giorni diversi . Il primo giorno niente carote, il secondo 30 grammi, il terzo, 60 grammi e il quarto 90 grammi. A partire dal secondo giorno i bambini avevano 10 minuti per mangiare le carote, dopodiché gli veniva servita la pasta, dei broccoli e del succo di mela senza zucchero.

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Verdure surgelate meglio di quelle fresche

Le verdure congelate sono più fresche delle verdure fresche che normalmente si comprano nei supermercati e nelle bancarelle dei fruttivendoli? Pare di sì, stando a quanto afferma uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Institute of Food britannico e riportato recentemente dal Daily Telgraph. I ricercatori hanno effettuato una serie di analisi chimiche sulle fibre delle verdure più comuni, a seguito della quale hanno affermato che gli ortaggi surgelati sono più sani di quelli freschi, poiché le loro fibre sembrano essere capaci di contenere i nutrienti più a lungo.

Lo studio rivela inoltre che prima che le verdure appena colte arrivino sui piatti possono passare fino a due settimane, nonostante le statistiche abbiano verificato che l’80% dei clienti dei supermercati britannici crede che le verdure del negozio siano in media vecchie di soltanto quattro giorni. Le verdure possono invece impiegare nove giorni solo per arrivare al supermercato, a cui vanno aggiunti un minimo di altri quattro giorni per essere sistemate sugli scaffali.

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Autunno, la stagione delle zuppe

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Con l’arrivo del freddo, una bella zuppa calda è quello che ci vuole per rimettere in sesto l’organismo. Innanzi tutto è una necessaria precisazione: si parla di “zuppa” in presenza di una preparazione brodosa arricchita dal pane; se il pane non c’è si parla di “minestra”, nella quale invece si dovrebbe trovare la verdura e la pasta o il riso.

Gli ingredienti ideali per minestre e zuppe sono le verdure, i cereali e i legumi, anche perché sono poco calorici e si adattano perfettamente ad essere serviti caldi. La minestra di verdura è perfetta per chi non ama mangiare la verdura in modo tradizionale, mentre quelle a base di cereali sono l’ideale per chi ha problemi di digestione: grazie alla loro grande quantità di amido sono facilmente digeribili.

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Barbecue: come preparare una grigliata sana e gustosa

barbecue

Estate, tempo di barbecue in giardino con gli amici; ma vi siete mai chiesti se cucinare le pietanze ai ferri sia una pratica salutare? La griglia è un metodo di cottura che può raggiungere temperature altissime, ed è ormai noto che il calore eccessivo, otre ad eliminare le caratteristiche nutritive, può alterare le sostanze organiche degli alimenti, trasformandole in elementi pericolosi; inoltre, nelle parti più esterne bruciacchiate si possono sviluppare derivati di idrocarburi cancerogeni.

State tranquilli: gustare in tutta sicurezza una bella grigliata mista si può, basta seguire alcuni accorgimenti. Innanzi tutto, cercate di limitare la cottura alla griglia di carne, ricca di grassi saturi, in favore di pesce e verdure, che sono più salutari; inoltre, una dieta ricca di vegetali contribuisce a ridurre il rischio di cancro al seno e del colon.

Se decidete comunque di grigliare la carne, qualche ora prima mettetela a marinare con rosmarino e un po’ di vino rosso; recenti ricerche hanno dimostrato che gli antiossidanti contenuti nelle erbe aromatiche e nel vino hanno la capacità di ridurre le sostanze nocive prodotte durante la cottura.

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Pomodoro, il migliore amico della linea

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Ingrediente principe di tutte le insalate, il pomodoro ha una composizione nutritiva decisamente importante: 100 grammi danno solo 19 calorie! Tanto più che a così poche calorie fanno riscontro un buon contenuto di vitamina A e C: basta un pomodoro da 100 g. per assumere quasi la metà di tutta la vitamina che occorre nella giornata; anche il potassio è molto presente: basti pensare che ne contiene poco meno della banana: 297 mg contro 350 mg, che, sommato alla ricchezza d’acqua , ne fa un ortaggio perfetto per reidratare e remineralizzare l’organismo.

Quello che ha portato il pomodoro nell’altare degli alimenti salutisti è, però, il suo contenuto di licopene; si tratta di una particolare sostanze che, oltre a dare il tipico colore rosso, vanta forti proprietà antiossidanti e protettive nei confronti dei radicali liberi.

Studiando gli effetti del pomodoro sulla salute, si è scoperto che essi sono in grado di proteggere anche da forme di cancro, in particolare quelle dell’apparato digerente: bocca, esofago, stomaco, colon e retto. Sembra che l’azione protettiva sia legata alla presenza nei pomodori di due acidi in grado di prevenire la formazione nell’organismo delle nitrosamine, sostanze potenzialmente cancerogene.

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Zucchine, gli ortaggi light per eccellenza

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Ingrediente principe di tante ricette dietetiche, le zucchine contengono pochissime calorie e zero grassi; è, infatti difficile trovare un ortaggio meno calorico di questo: 100 grammi danno solo 11 calorie! Inoltre, è uno dei prodotti dell’orto più versatili e gradevoli in cucina, ottimo per rendere più piacevole qualsiasi regime dimagrante.

Il segreto della loro straordinaria leggerezza è nella completa assenza di grassi  nell’alto contenuto di acqua, che si abbina però ad una buona presenza vitaminica, in particolare quella di tipo C, e ad un ottimo contenuto di minerali.

Il contenuto di calcio è significativo, ma la zucchina è ricca soprattutto di potassio e povera di sodio, il che la rende ideale come ortaggio “antifatica” e per chi ha problemi di ipertensione.

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La cucina “fredda” dell’estate

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In pinzimonio oppure condite in insalata, le verdure danno il loro meglio a crudo, soprattutto d’estate, e data la varietà dei prodotti, non è difficile comporre mix sempre nuovi e gustosi.

Qualche esempio? I pomodori si sposano benissimo con la lattuga, così come i finocchi sono perfetti con le carote, e anche la frutta può aggiungere un tocco speciale alle insalate estive. L’importante è condirle nel modo giusto e l’olio extravergine d’oliva rimane il condimento migliore; le sue virtù sono note: digeribile e ricco di fattori antiossidanti, vanta anche diverse proprietà curative, in quanto aiuta nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie, stimola la digestione e migliora la funzionalità intestinale, ha un’unica pecca: come tutti i grassi fornisce parecchie calorie.

Per chi ha problemi di linea non mancano però le alternative, prime tra tutte le salse a base di yogurt che uniscono alla gradevole cremosità di questo alimento i suoi pregi dietetici.

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Cuscus di verdure: una ricetta vegetariana e nutriente

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Il cuscus è un piatto che abbraccia tutta la tradizione mediterranea, e che con i suoi semplici ingredienti come semola, ortaggi e legumi, riesce a coniugare gusto e linea, con quel tocco di esotismo che non guasta mai.

Il cuscus è da sempre alla base dell’alimentazione delle tribù nomadi dei Berberi, ed è diffuso in tutto il Nord Africa e nel vicino Medio Oriente, ma anche in Spagna, Provenza e Sicilia. Complici i recenti fenomeni migratori, è facile trovarlo in tutta Italia negli scaffali dei supermercati e nei menù dei ristoranti, ma come accade per la “nostra” pasta, il cuscus non è solo un piatto o un ingrediente, ma un mondo di ricette, sapori e tradizioni.

Il cuscus è ricavato da semola di grano duro cotta a vapore e lavorata per ottenere granelli più o meno fini, ed è l’accompagnamento perfetto per sughi più o meno piccanti di verdure e legumi; nelle ricette più ricche si sposa a umidi di carne, pesce e molluschi.

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Il piatto unico: un’idea per la dieta

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Se siamo alla ricerca di una dieta maneggevole ed adattabile anche a chi lavora fuori casa, si tratti di uomini o donne, allora ecco la dieta che fa per voi: la dieta del piatto unico la risposta utile a chi mangia spesso nelle trattorie o nei bar.
La cucina italiana infatti é costellata da piatti regionali quali le tagliatelle al ragù, la pasta con i fagioli, i cannelloni alle verdure e quant’altro e allora quando si inizia una dieta bisogna necessariamente dire addio a questi piatti?
In realtà non é del tutto necessario, grazie infatti alla dieta del piatto unico potete gustare – una sola volta al giorno – un piatto unico: ovvero un piatto in cui sono presenti nelle corrette proporzioni tutti i principali nutrienti di un pasto equilibrato -carboidrati, proteine, fibre, grassi . Naturalmente perché la dieta sia efficace é necessario che la ricetta sia preparata senza esagerare con le quantità ed i condimenti e accompagnarla solo con della frutta.

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