Come arrivare in forma alle feste di Natale

peso forma per le feste

Arrivare alle feste di Natale con il proprio peso forma in modo da concedersi qualche tentazione in più non è impossibile, basta seguire una sana alimentazione accompagnata da un po’ di attività fisica. Il modo per mangiare sano esiste: basta affidarsi alla frutta e alla verdura di stagione, cercando di consumarne cinque porzioni al giorno; come? Ad esempio, potrete integrare la vostra colazione con un frutto, bere una spremuta a metà mattina, mangiare un piatto di verdure crude o un’insalata a pranzo, fare merenda con un frutto e uno yogurt, e consumare un piatto di verdure cotte a cena.

L’alimentazione non dipende solo da frutta e verdura, vediamo insieme quali sono le altre indicazioni per arrivare al top alle feste di Natale. Variate la dieta, mangiate di tutto ma in quantità limitate, non saltate la colazione, e neanche la merenda e gli spuntini. Prediligete la cucina leggera, riducendo al minimo i grassi e i condimenti: basterà usate le cotture e vapore o il forno a microonde, e per insaporire i piatti usate le erbe aromatiche.

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La dieta per chi pranza fuori casa

dieta pranzo fuori

Molte persone credono che restare in forma, o dimagrire, sia più difficile se si è costretti a pranzare ogni giorno fuori casa; in realtà però sempre più di frequente bar, ristoranti e gastronomie offrono proposte alternative ai tradizionali piatti ipercalorici che contraddistinguono il menu, più alla portata di chi non vuole appesantirsi troppo durante la pausa pranzo e/o non vuole correre il rischio di prendere qualche chilo di troppo.

E’ sufficiente quindi orientarsi su cibi più sani e nutrienti, di norma meno calorici, e non eccedere con le quantità e i condimenti che sarà meglio aggiungere da sè. Se si pranza ogni giorno fuori poi diventa ancora più importante fare tutte le mattine una prima colazione completa ed equilibrata con latte, biscotti o fette biscottate e frutta fresca di stagione. Allo stesso modo è opportuno organizzarsi per lo spuntino di metà mattina per non cadere nelle insidie celate dalle macchinette degli snack oppure farsi bastare al bar una spremuta o un cappuccino prestando molta attenzione alle tutt’altro che innocue brioches.

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Dieta e pasta: seguiamo i consigli per la dieta mediterranea

dieta e pasta

Le diete, nei libri, sulle riviste e in internet se ne trovano a mazzi. Alcune sono dettagliate, con tipi di cibo, orari e dosi. Quasi fossero farmaci. Altre sono in­vece schemi generali, consigli e indicazioni, da interpretare e adattare alle proprie esigenze. Commenta il nutrizionista dott. Ciappellano:

«La maggioranza delle diete, più o meno salutari, o quelle spacciate per miracolose, sono derivate da quella che viene co­munemente chiamata dieta mediterranea»

Prodotti poveri, della tradizione contadina, ric­chi di vitamine e minerali an­tiossidanti, poca carne, tanto pesce e tanta pasta: è questa in linea di massima la dieta del Mare Nostrum. Precisa:

«Dal punto di vista concettuale la dieta mediterranea potrà appa­rire vecchia e fuori moda, ma di sicuro è ancora quella che ad oggi garantisce una riduzione del rischio di tantissime malat­tie»

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La dieta olistica

la dieta olistica

Le diete tradizionali, spesso, si limitano a curare l’aspetto nutritivo del regime alimentare, trascurando quello psicologico della persona che lo seguirà: proprio il contrario della dieta olistica, che, invece, dà la massima importanza alla psiche. Secondo la disciplina olistica, per eliminare i problemi di peso e i disordini alimentari bisogna superare l’insicurezza delle persone in soprappeso, cercando di capire perché mangiano troppo e male.

Per compiere questo primo passo verso il dimagrimento è necessario tenere un diario alimentare sul quale appuntare quello che si mangia, in che quantità e in che momento della giornata, in modo da verificare il budget calorico giornaliero e il rapporto tra il cibo e gli stati d’animo.

Questo tipo di indagine viene effettuata dai dietologi sostenitori della pratica olistica, ma se siete dotati di particolare forza di volontà potete farlo anche da soli, soprattutto per rendervi conto di quali stati d’animo e momenti vi spingono a mangiare di più e peggio.

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Dieta disintossicante, il menu settimanale

dieta per le feste

Le feste natalizie sono in vista, bisogna rassegnarsi. La pubblicità comincia a bombardarci di messaggi golosi e ci invita a riempire la dispensa di pandori, panettoni, torrone e cioccolata da offrire agli amici durante le serate passate in casa e sentiamo che, irrimediabilmente, finiremo per cedere al richiamo. Poco male se il mese di stravizi alimentari che si annuncia ci trova in forma, ossia in linea e depurate. Ma se così non fosse? Se non fossimo ancora riuscite a buttare giù quei due-tre chiletti dono delle vacanze estive? Se avessimo già accumulato abbastanza tossine da allarmare il fegato?

Niente paura, la soluzione è una bella dieta detox a base di frutta, verdura, cereali e legumi delle cui caratteristiche vi abbiamo parlato in dettaglio solo qualche giorno fa. Oggi invece vi facciamo un regalo di natale in anticipo: il programma settimanale.

Lunedì

Colazione: 1 tazza di latte con 30 grammi di cereali

Spuntino: frutta fresca di stagione

Pranzo: 60 grammi di riso integrale con piselli- melanzane grigliate

Merenda: frutta fresca di stagione

Cena: insalata di lattuga e rucola-30 grammi di pane integrale

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Pancia gonfia? Via la stipsi in tre settimane

Per molte persone il problema principale è essenzialmente un in­testino “bloccato”, che  non si scarica regolarmen­te o lo fa con estrema difficoltà. Molte di queste persone hanno un peso normale e proporzionato all’altezza e all’età. Il problema è quindi circoscrit­to alla pancia, che è gonfia e pesante, dura e dolen­te. Questa è la caratteristica della stitichezza, che colpisce ben 13 milioni di italiani (9 sono donne): ci fa sentire grassi, quando in realtà il nostro peso è normale.

I fattori in gioco possono essere molti: in particolare, in autunno si beve di meno, si mangia spesso fuori casa, aumenta il cari­co di stress, si fa meno attività fisica. E la stipsi ine­sorabilmente peggiora. Come sbloccare la situazione, allora? Le diete drastiche non servono, anzi, possono addirittura peggiorare la stitichezza. E anche i lassativi alla lunga possono irritare la mucosa intestinale. Si tratta soprattutto di disintossicarsi dalle scorie e convertirsi a cibi più naturali, ricchi di fibre e di grassi “lubrificanti”.

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Attenzione alle tentazioni alimentari dell’autunno e dell’inverno!

tentazioni alimentari dell'inverno

L’estate sembra ormai lontana anni luce e con essa anche le sane abitudini alimentari che avevamo adottato durante la bella stagione: niente più passeggiate e sport all’aria aperta e meno frutta e verdura. In compenso, però, sono apparsi sulla nostra tavola i gustosi prodotti tipici dell’autunno come l’uva, i cachi e le castagne.

E se alcuni di essi come l’uva e i cachi possono essere anche amici della linea, ce ne sono altri come le castagne che, invece, possono dare qualche problemino; la castagna, infatti, fin dall’antichità è stata sempre utilizzata a scopo energetico perché è una fonte importante di carboidrati complessi e di sali minerali; è ottima anche come surrogato del pane, perché da essa deriva una buonissima farina con la quale si ricava un famosissimo dolce autunnale: il castagnaccio.

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La dieta per la donna con costituzione fisica “a cubo”

dieta per la donna a cubo

Dopo avervi illustrato i suggerimenti alimentari per la donna androide, ovvero con la costituzione fisica “a mela”, e quelli per la donna ginoide, cioè con il fisico “a pera”, è arrivato il momento di fornirvi quelli per chi possiede una costituzione “a cubo”, ovvero colei che quando ingrassa non lo  fa solo in alcune zone, ma in tutte le parti del corpo.

Caratteristiche di questo tipo di costituzione fisica sono fianchi e girovita abbondanti, seno prosperoso, cosce e caviglie grosse; di sicuro la donna che possiede questo fisico ha più difficoltà ad eliminare i chili in eccesso, ma con pazienza e tenacia è possibile farlo.

La prima regola è non imporsi troppe rinunce, perché se non vedrete subito risultati commisurati allo sforzo propuso vi verrà voglia di interrompere la dieta, meglio iniziare con una da circa 1.500 calorie al giorno per una settimana, per poi tagliarne 150 in quelle successive. Come fare? Basterà eliminare 20 grammi di pane e pasta al giorno e 30 grammi di carne, in favore del pesce che è più facile da digerire.

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La dieta delle carote

dieta delle caroteAbbiamo già parlato delle tantissime virtù della carote, che con solo 42 calorie per 100 grammi, garantiscono gusto e leggerezza; quindi, adesso è arrivato il momento di presentarle in una dieta, che, apportando circa 1.200-1.300 calorie al giorno permette di perdere tre chili in due settimane.

Le carote, grazie al loro contenuto di acqua e alla consistenza fibrosa, possiedono un grande potere saziante e spengi fame, oltre ad essere un’ottima fonte di minerali, vitamine; questi ortaggi sono dei perfetti antiossidanti naturali, e grazie all’elevata presenza di betacarotene, assicurano moltissima vitamina A capace di proteggere dall’invecchiamento.

Per sfruttare in modo migliore tutte le proprietà delle carote, bisogna fare attenzione a quali alimenti vengono abbinati e al tipo di cottura: ad esempio, se vengono cotte al forno perdono ben il 50% di vitamina C e il 30% di quella B, mentre se bollite, i sali minerali vengono dissolti. L’ideale, quindi, è consumarle crude, abbinate a pesce, carne, formaggi, uova, o anche con un semplice filo d’olio.

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Dieta Ornish, il menù settimanale

dieta ornish menu

Vi abbiamo già illustrato le principali caratteristiche della dieta Ornish. Vi ricordiamo che si tratta di un programma dietetico messo a punto dal cardiologo statunitense Dean Ornish con un duplice scopo: da un lato aiutare chi è affetto da disturbi cardiovascolari a liberare le arterie dal colesterolo cattivo dall’altro permettere a chi desidera scongiurarne il rischio di insorgenza di restare in forma e a mantenersi in salute.

Di seguito il menù settimanale pensato proprio per questi ultimi.

Tutti i giorni:

Colazione

200 ml di latte parzialmente scremato-3 fette biscottate integrali o 3 biscotti secchi;

alternativa

un vasetto di yogurt magro-30 grammi di cereali integrali-un frutto di stagione;

Spuntino

200 grammi di frutta di stagione;

Merenda

un frullato di frutta fresca o un centrifugato di verdure di stagione.

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Dieta dissociata: attenzione all’insulina

attenzione all'insulina nella dieta dissociata

A volte, dopo una dieta, si inizia a dimagrire ma ad un certo punto la bilancia si blocca. Più ci si fissa sull’io di dover perdere altri chili e più il corpo si ribella. Ma attenzione anche alla dieta dissociata. Uno dei tanti luoghi comuni da sfatare è quello secondo cui la dieta dissociata consista essenzialmente nel non mangiare carboidrati, proteine e frutta acida nello stesso pasto.

 Bisogna ricordare che questo tipo di dieta prevede altre quattro regole:

  1. mangiare prevalentemente frutta e verdura
  2. limitare la quantità giornaliera di proteine, amido e grassi
  3.  mangiare cereali integrali e non raffinati
  4. lasciare passare almeno 4 ore tra pasti diversi.

Dall’altra parte, però, il limite più grande di questa dieta è insito proprio nel principio cardine: mangiare i carboidrati da soli, magari con sola verdura, provoca eccessivi picchi di insulina, responsabili per esempio della fame nervosa e di al­terazioni croniche del metabolismo su base ormonale. Un regime alimentare buono è invece quello in cui ogni singolo pasto prevede un giusto equilibrio tra i vari nutrienti (40% di carboidrati, 30% di proteine e 30% di grassi).

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Smettere di fumare e aumento di peso: come bloccare questo meccanismo

Molte sono le persone che smettendo di fumare hanno la tendenza ad ingrassare. Ecco cosa fare per riequilibrare il metabolismo e curare gli stati infiammatori che fanno accumulare chili a chi rinuncia alla sigaretta. Infatti la nicotina accelera il metabolismo e, quando viene a mancare, il corpo non riesce a smaltire bene i chili assimilati e tende a trasformarli in adipe.

La situazione non si risolve con le tradizionali strategie. Da non sostituire la dipendenza dal tabacco con quella del cibo. Per evitare di cadere in questo circolo vizioso, bisogna correggere subito la dieta con alimenti sazianti, come le verdure (almeno 500gr a pasto). E allora, giustamente adesso ci dobbiamo chiedere dov’è il “nodo” del problema…

Noi non ingrassiamo solamente se mangia­mo troppo ma, soprattutto, se il nostro organismo risulta “infiammato“, come succede ad esempio agli ex fumatori o nei casi in cui l’intestino non sia regolare. Sarebbe importante controllare l’anda­mento dell’insulina e il livello degli acidi grassi infiammatori, valutando il quadro clinico insieme a un medico. Cosa fare dunque?

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La dieta delle zuppe

dieta delle zuppe

Abbiamo parlato diverse volte delle proprietà benefiche delle zuppe, ora è giunto il momento di proporvele in una dieta che vi aiuterà a perdere un paio di chili in eccesso.

Una dieta a base di zuppe è l’ideale per dimagrire, perché questi piatti sono capaci di lasciare sazi per molto tempo, perché le sostanze liquide che le compongono sono in grado di riempire lo stomaco, e per questo è opportuno lasciarle il più brodose possibile; inoltre, basta aggiungere un cucchiaino di grana grattugiato per rendere la zuppa completa sotto il profilo nutrizionale.

Ricordiamo brevemente perché le zuppe sono così importanti per un’alimentazione equilibrata e salutare; innanzi tutto forniscono carboidrati, sali minerali e vitamine in abbondanza, poi gli ingredienti che vengono utilizzati nelle zuppe , come cereali, legumi e ortaggi, sono fonti di fibre, importantissime per regolare l’intestino e assorbire dei nutrienti che mantengono sotto controllo il livello di glucosio e di colesterolo nel sangue.

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Vademecum di lunga vita: ovvero non ammalarsi e perdere peso

vademecum di lunga vita

Patologie importanti come le malattie cardiovascolari, diabete e tumori potrebbero essere prevenute eliminando i fattori a rischio, come il consumo di alcool, il fumo, la vita sedentaria e, naturalmente, le diete poco salutari. Questo è il risultato della ricerca effettuata dal Barilla Center for food & nutrition, che, a questo scopo ha stilato il Vademecum di lunga vita, ispirato in gran parte, alla dieta mediterranea, considerata la più sana di tutte.

Per prevenire l’insorgenza di tumori, via libera al consumo di frutta e verdura, perché sono ricche di sostanze antiossidanti, capaci cioè, di proteggere i geni dalle mutazioni che fanno diventare tumorali le cellule sane; ad esempio, il pomodoro, che è ricco di licopene, è utile per la prevenzione del cancro al seno e alla prostata. Per evitare le malattie cardiovascolari, cercate di consumare molto pesce, soprattutto quello azzurro, perché è ricco di omega 3, i grassi polinsaturi con azione antinfiammatoria. Contro il diabete, la cosa migliore è tenere sotto controllo il peso, quindi seguite una dieta a basso contenuto calorico, accompagnata da regolare attività fisica; inoltre, cercate di consumare tante fibre, perché aiutano a mantenere i livelli di insulina sotto controllo.

Le regole inserite nel Vademecum sono molto semplici da seguire e assicurano benessere e salute: vediamole insieme. Dedicate da 30 a 60 minuti più giorni possibili ad un’attività fisica, cercate di mantenere il peso forma, non consumate più di un bicchiere di vino al giorno e non fumate.

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Gambe pesanti e gonfie: il metodo kousmine

gambe e caviglie sottili

Per quanto possa sembrare impossibile in quest’epoca caratterizzata da stress, da cibi trattati e modificati dall’azione  dell’uomo e da inquinamento spesso oltre i limiti di tollerabilità, esiste ancora un elemento potentissimo capace di aiutare il nostro corpo a eliminare le tossine e a riattivare una corretta rigenerazione cellulare oltre che una “rinascita” dal punto di vista estetico: il cibo. In alcuni momenti dell’anno, come in autunno, con sole tre settimane di alimentazione drenante si possono ottenere risultati stupefacenti.

Il metodo alimentare kousmine, per esempio, ha proprio questa funzione, cioè quella di riattivare tramite una scelta consapevole dei cibi e delle loro dosi, nonché della loro distribuzione nella giornata, gli orga­ni emuntori (reni, fegato e pelle) con un effetto sgonfiante e rimodel­lante immediato. Ecco come applicarlo in  concreto. Le 6 regole da rispettare a tavola: 

  1. Bando ai cibi raffinati: per tre settimane cerca di limitare o eliminare i cibi raffinati, come zuccheri, farina bianca e de­rivati, dolci, ma anche le bibite e i grassi sa­turi provenienti dal mondo animale.
  2. Più liquidi: per urinare meglio e smaltire più tossine, cerca di bere di più fuori pasto: così le urine da acide diventa­no gradualmente alcaline, con un effetto drenante immediato.
  3. Più fibre: incrementa il consumo di fibre vegetali, soprattutto a crudo, e man­gia ogni giorno semi, radici e pane nero.
  4. Via il caffè: Abolisci almeno per tre settimane tè, caffè, sostanze ner­vine e stimolanti come il cacao.
  5. Colazione ricca: concentra il massimo delle calorie nella colazione del mattino, andando via via riducendo il cari­co calorico nella giornata per lasciare il pasto serale il più leggero possibile.
  6. The e tisane:  Aumenta l’assunzione di liquidi, soprattutto acqua a basso residuo fisso, tè verde e tisane non stimolanti (da evitare, per esempio, infusi di zenzero e can­nella), soprattutto lontano dai pasti.

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Pausa in ufficio alla macchinetta degli snack: attenzione alle calorie

macchinetta degli snack

La pausa in ufficio alla macchinetta degli snack può essere pericolosa per la linea? Sì, se si scelgono cibi pieni di grassi e di zuccheri, oltre che di calorie; infatti uno spuntino alla macchinetta degli snack può avere le stesse calorie di un pasto completo, con conseguenti problemi, a lungo andare, alla linea. Bisogna quindi evitare queste pause ricaricanti? No, basta scegliere i prodotti giusti e non superare le 170 calorie, ovvero il 10% del fabbisogno calorico giornaliero.

Cosa scegliere dunque? No alle patatine fritte, perché una tira l’altra e alla fine del pacchetto avrete fatto il pieno di sale, grassi e calorie; no anche agli snack al cioccolato, perché sono tra quelli che forniscono più calorie, grassi e zucchero; attenzione anche alle schiacciatine e ai grissini, perché essendo secche sono più caloriche del pane, e alle merendine industriali, che vanno bene solo se non contengono grassi idrogenati.

Via libera a frutta secca, purché le confezioni non siano troppo grandi e non contengano troppo sale, che può causare ritenzione idrica, e alle barrette ai cereali, che con il loro basso contenuto di grassi, una buona quantità di fibre e di carboidrati complessi, costituiscono un ottimo spuntino, anche dal punto di vista delle calorie: una barretta ne fornisce appena 90.

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La dieta Ornish, fa bene al cuore e alla linea

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La dieta Ornish è stata messa a punto dal cardiologo statunitense Dean Ornish che la elaborò per consentire ai propri pazienti di tornare in forma e liberare le arterie dal colesterolo cattivo. La dieta esiste in due versioni: la prima rivolta a chi è affetto da disturbi cardiocircolatori, la seconda pensata per chi desidera smaltire qualche chilo di troppo riducendo allo stesso tempo il rischio di insorgenza dei suddetti disturbi.

Il programma dietetico dimagrante prevede un apporto giornaliero di grassi estremamente ridotto, pari a circa il 10% delle calorie giornaliere, a fronte di un consumo di carboidrati del 70-75% e uno di proteine del 15-20%. In particolare, Ornish indica nell’acido arachidonico, un acido grasso di origine animale, il principale nemico di cuore, arterie e linea; per questo motivo i cibi che ne contengono quantità elevate (strutto, sardine, anguille e spigole d’allevamento, tuorlo d’uovo, salame, speck, carne di manzo, cioccolato fondente) sono assolutamente da evitare.

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Dieta in menopausa: florizina e isoflavoni della soia

florizina e isoflavoni

Nella donna, fino ai 30 anni, la concentrazione ormonale è caratterizzata da una rapida e co­stante impennata; in seguito e fino alla menopausa il livello estrogenico inizia a diminuire in modo lento e irregolare. E queste impercettibili oscillazioni della concentrazione ormonale sono il principale responsabile della comparsa di accu­muli di adipe in alcuni punti critici come braccia e fianchi. Oggi la ricerca ha individuato le sostan­ze che aiutano a dimagrire anche dopo i trent’an­ni.

Sono la florizina e gli isoflavoni della soia. La florizina e gli isoflavoni della soia contribui­scono a compensare gli effetti di un quadro or­monale non equilibrato. Questo permette ai messaggi veicolati dagli ormoni di raggiungere correttamente gli organi, proprio come succe­deva prima dei trent’anni, e di “ricordare” al corpo come faceva a dimagrire quando era più giovane. Questo porta non solo ad un evidente dimagrimento, ma addirittura ad una redistribu­zione armoniosa delle masse grasse del corpo.

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