Ricotta, calorie e valori nutrizionali

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La ricotta è un latticino ottenuto dalla lavorazione del siero del latte. Il fatto che non sia ottenuta dalla cagliata, ma dal solo siero separato da questa, non permette di definirla un formaggio. Dal punto di vista nutrizionale rappresenta un alimento molto valido: ricca di proteine, sali minerali e vitamine, la ricotta fresca presenta una percentuale di grassi variabile in funzione del metodo di preparazione e dall’origine del latte impiegato per ottenerla.

Distinguiamo infatti la ricotta di solo siero, in genere di produzione artigianale, ottenuta senza aggiunta di latte o panna, e la ricotta al latte, spesso di produzione industriale: la prima ha una percentuale di grassi che si aggira intorno al 10-13%, mentre questo valore nella seconda può raggiungere anche il 20%. La percentuale di grassi presente dipende anche dal tipo di latte impiegato, la ricotta di mucca è forse meno saporita di quella di pecora, ma quest’ultima risulta più grassa e più calorica.

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Funghi, i prodotti della terra

funghi

I funghi sono tra i prodotti più “strani” della natura: sono vegetali ma non hanno né foglie né radici! I funghi rappresentano dal punto di vista nutrizionale una alimento molto adatto ai regimi ipocalorici. Se da un lato non forniscono particolari apporti nutritivi, pochi carboidrati e proteine, dall’altro contengono pochissimi grassi e, in media, 20 calorie ogni 100 g. di prodotto. Sono dunque alimenti ideali per arricchire il gusto di molte pietanze evitando grassi e calorie.

Per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali, oltre ai vantaggi già ricordati, c’è da sottolineare il fatto che le proteine dei funghi, seppur scarse, hanno un discreto valore biologico comparabile a quello fornito dalle proteine dei legumi; quanto ai sali minerali, l’apporto è trascurabile.

In merito agli svantaggi la prima cosa da segnalare è la difficoltà di digestione, ma in genere è dovuta agli eccessi; i pranzi a base di funghi sono da alcune evitare sia perchè vengono spesso cucinati con abbondanza di condimenti o con cotture poco salutari, come ad esempio le fritture, sia perché alcune sostanze in essi contenute affaticano il fegato se assunte in quantità eccessive. In ogni caso sono da preferire i funghi freschi, in quanto quelli secchi hanno un contenuto calorico decisamente superiore.

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Proteine

Le proteine, o protidi, sono nutrienti di fondamentale importanza per gli organismi viventi. Esse rappresentano il costituente fondamentale delle cellule ed hanno un ruolo importantissimo …

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Zucca, calorie e valori nutrizionali

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Zucca

La zucca è il frutto di una pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, probabilmente originaria dell’America Centrale. Comunemente è la polpa ad essere impiegata in molteplici preparazioni culinarie (dolci e salate), ma anche i fiori e i semi (opportunamente salati ed essiccati) sono commestibili.

Varietà esistenti

Con il termine zucca si fa riferimento a specie diverse per forma e dimensione: le più note e diffuse sono la Cucurbita maxima (zucca dolce) e la Cucurbita moschata (detta anche zucca torta o zucca pepona), mentre le comuni zucchine appartengono alla specie Cucurbita pepo.

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Alimentazione biologica, cosa bisogna sapere per evitare fregature

alimentazione biologica

La consapevolezza di quanto sia importante mangiare sano prende sempre più piede nelle italiche coscienze (alimentari) e fa schizzare alle stelle le vendite dei prodotti biologici. Rispettoso della natura e della salute di chi lo consuma abitualmente, il cibo biologico, assicurano gli esperti, è anche  più saporito e nutriente poichè non risulta impoverito dall’impiego di concimi azotati, fosfatici e potassici, nemici rispattivamente di proteine, sali minerali e vitamine.

Ma quando un alimento può definirsi a pieno titolo biologico e cosa devono sapere i consumatori per evitare le fregature dei soliti furboni? Di seguito una breve sintesi:

I  cosiddetti alimenti biologici sono quelli che derivano da colture (ma anche da allevamenti) nelle quali in luogo dei fitofarmaci vengono impiegate tecniche agronomiche rispettose dell’equilibrio ambientale, quali ad esempio l’impiego esclusivo di sostanze  (letame, compost, sostanze minerali) e metodi naturali per arricchire il suolo e difendere il raccolto e la scelta, per la coltivazione, di varietà vegetali adatte all’ecosistema locale. Inoltre, la loro trasformazione avviene in assenza di coloranti e conservanti, quali acido benzoico e benzoati, che ne alterano irrimediabilmente le caratteristiche nutrizionali, mentre è superfluo aggiungere che non troverete prodotti biologici che non siano di stagione.

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Chili superflui dopo le vacanze? Eliminiamoli con la Macadamia

chili dopo vacanze macadamia

Non sempre vacanza fa rima con bellezza, perché troppo spesso al rientro ci ritroviamo qualche chiletto in più. In nostro aiuto ci viene la macadamia. E’ un albero sempreverde che raggiunge i 12 metri di altezza, originario dell’Australia ma oggi diffuso anche in molti paesi africani e asiatici. Il suo frutto, utilizzato a scopo alimentare e cosmetico, è una noce, dolce e di consistenza cremosa, protetta da un guscio bruno; ricche di grassi monoinsaturi, le noci di macadamia contengono anche buone quantità di calcio, fosforo, proteine e vitamine A, B1 e B2.

Di partitolare importanza è il loro contenuto di acido palmitoleico, recentemente al centro di uno studio sulla longevità coordinato dal genetista Annibale Puca presso l’Istituto Scientifico MultiMedica. Il meccanismo d’azione di questo acido grasso monoinsaturo sarebbe legato in parti­colare alla produzione di insulina, che il lipide sem­bra in grado di equilibrare, contrastando diabete e obesità e rallentando l’invecchiamento. L’acido palmitoleico è però scarsamente presente nella dieta mediterranea e per questo gli esperti suggeriscono di consumare proprio alcune noci di maca­damia ogni giorno, contengono grandi quantità.

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Omotossicologia, ovvero come perdere peso senza fatica

omotossicologia

Perdere qualche chilo di troppo senza fatica e senza rinunciare ai piaceri della buona tavola è un sogno? Forse no, se ci si affida alla omotossicologia, l’evoluzione dell’omeopatia classica, che mira a potenziare il sistema immunitario per espellere le tossine dal nostro corpo.

Nata negli anni 50 grazie al medico berlinese Hans Heinrich Reckwerg, l’omotossicologia aiuta a ritrovare una perfetta forma fisica senza ricorrere a terapie costose, farmaci e interventi chirurgici; infatti, poiché l’intolleranza alimentare è una delle cause principali del soprappeso, basterà individuare il cibo incriminato ed eliminarlo dalla dieta per ottenere in breve tempo una significativa riduzione di peso, il tutto accompagnato da una cura a base di prodotti omeopatici, necessari per aiutare l’organismo in questa delicata fase di autoriparazione.

Secondo la moderna scienza dell’omotossicologia ciò che determina il sovrappeso è uno squilibrio nel rapporto tra massa magra e massa grassa dovuto ad un elemento tossico; in atre parole, le malattie cui il nostro organismo è soggetto si devono considerare come una naturale quanto violenta reazione del nostro sistema immunitario all’aggressione di un agente tossico esterno, l’omotossina, che avvelena i tessuti e il nostro corpo.

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Come sbloccare il metabolismo dopo le vacanze: fiori di Bach e rodiola

dopo vacanze sbloccare metabolismo

Le vacanze spesso rappresentano un momento di novità, di scoperta ma anche di forte ansia e stress (preparativi, cambiamenti di abitudini, viaggi lunghi ecc..) e il vostro cor­po non è rimasto estraneo a queste novità e si è modificato anch’esso, aumentando di peso. Ora ini­zia una fase di adattamento alla routine quotidiana: ecco alcuni rimedi na­turali che possono riportarvi in sintonia con il vostro corpo e ridurre la fame nervosa.

Per riacquistare la vo­lontà, vi aiutano i fio­ri di Bach. Tre sono le essenze che possono esservi d’aiuto: Wal­nut, il fiore base che aiuta ad affrontare tutti i cambiamenti di vita, Centaury ed Elm, che sono un’in­fusione naturale di fiducia. Diluite 2 gocce di ogni fiore in un boccettino con contagocce da 30 ml riempito con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy: prendetene 4 gocce 4 volte al giorno per 3 settimane, sempre lontano dai pasti. Inoltre, nell’alimentazione quo­tidiana dovreste sempre cercare di introdurre ci­bi tipici provenienti dalla vostra terra d’origine, che appartengono alla sana dieta mediterranea, la più ricca in assoluto di Omega 3, fibre e vitamine anti adipe.

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Rientro dalle vacanze: i cibi per mantenere l’abbronzatura

mantenere abbronzatura

Mantenere a lungo l’abbronzatura ottenuta in vacanza? Non è un problema basta mangiare i cibi giusti! L’alimentazione, infatti, gioca un ruolo molto importante nel mantenimento del colorito scuro della pelle. Gli elementi più importanti a questo scopo sono tre: le vitamine, gli acidi grassi omega 3 e il betacarotene.

Quando il betacarotene viene assimilato dall’organismo si trasforma in vitamina A, un nutriente essenziali per il mantenimento dell’abbronzatura, quindi via libera ad albicocche, pesche, e a tutti i frutti gialli in genere, peperoni, carote, mango, papaia, broccoli, spinaci e prezzemolo. Anche la vitamina C è molto importante, prima di tutto perché è un ottimo antiossidante, e poi perché favorisce la salute cellulare e la produzione di collagene; assumere la vitamina C è piuttosto semplice, basta mangiare agrumi, peperoni, kiwi e cavolfiore.

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Il rientro dopo le vacanze: cambiare per mantenere il peso forma

rientro dalle vacanze

Il miglior proposito per settembre? Inserire quante più novità nella propria giornata.Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Washing­ton ha messo in luce il rapporto che esiste tra l’atteggia­mento mentale e il sovrappeso. Chi ingrassa detesta la vita statica, abitudinaria, ed è sempre alla ricerca di cose nuove. Non solo: è anche attratto da cibi di­versi, cucinati ogni volta in modo più gustoso. Questo spiega perché le diete falliscono: costringono a man­giare in modo ripetitivo cibi poco conditi e quindi poco piacevoli.

Così le diete vengono vissute come una penitenza, una routine, un obbligo. Sono il nemico numero uno per chi vuole dimagrire per davvero. Chi cerca le novità ha uno spirito libero e questo deve essere stimolato e non regolamentato con costrizioni o doveri da seguire, come accade nei regimi dieterici. Bi­sogna assecondare il bisogno di novità e non bloccarlo: esattamente il contrario di quello che suggeriscono certi nutrizionisti, che conoscono poco la psicologia del sovrappeso.

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In forma dopo le vacanze: quali alimenti scegliere

in forma dopo le vacanze

Se per tutta l’estate vi siete date alla pazza gioia con gelati e cocktail rinfrescanti ma ricchi di calorie, ora è venuto il momento di riempire il frigo di frutta e verdura di stagione: vi aiuteranno senz’altro a tornare in forma e a buttare giù quei due chiletti ricordo delle vacanze.

Scopriamo insieme quali sono i benefici dei prodotti autunnali.

Mele: le mele sono ritenute da molti studiosi un valido aiuto contro il rischio di tumori, disturbi cardiovascolari, asma e diabete; sono piene di fibre e possiedono pochissime calorie: semplicemente perfette!
Pere: aiutano la funzionalità polmonare riducendo il rischio di asma; inoltre combattono, grazie ai flavonoidi e agli acidi organici deboli, l’azione acidificante di alcuni alimenti di origine animale.

Fichi: sono una vera e propria mamma contro la stitichezza e sono d’aiuto anche contro le bronchiti. Sono più calorici di altra frutta, ma sono sempre più nutrienti di una merendina.
Uva: ricca di antiossidanti, possiede proprietà antitumorali, antinfiammatorie e protettive dell’apparato cardiovascolare. Ha anch’essa un effetto anti stipsi, grazie alla presenza di fibre e acido tartarico.

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Smaltire qualche chiletto dopo le vacanze? Ecco i cibi meno calorici da portare in tavola

calorie verdure

Fermo restando che non esistono cibi che fanno dimagrire, il miglior modo per smaltire qualche chiletto di troppo, magari messo su durante i bagordi estivi, rimane eliminare dalla propria dieta alimenti troppo grassi e calorici e preferire a questi cibi che apportino una quantità di calorie contenute offrendo al tempo stesso il giusto nutrimento per garantire un buono stato di salute. Sappiamo però che una dieta corretta si fonda sull’equilibrio bilanciato dei nutrienti principali: carboidrati, proteine e grassi cui vanno aggiungersi vitamine e sali minerali, contenuti questi ultimi soprattutto in alimenti di tipo vegetale.

E sono proprio i vegetali, frutta e, soprattutto, verdura gli alimenti meno calorici che ogni giorno portiamo in tavola. Quindi, se il vostro problema è rappresentato da qualche chilo in più in assenza di problemi importanti di sovrappeso o se desiderate depurarvi un pò, un buon modo  per raggiungere lo scopo dopo gli eccessi di queste ultime ferie estive è  quello rivolgervi a questo tipo di alimenti aumentandone le porzioni ad ogni pasto principale o preferendoli come spuntino.

Di seguito una piccola tabella calorica delle verdure:

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Gli additivi negli alimenti possono causare ansia

Bando ai cibi pronti, ridurre gli alimenti più eccitanti (caffè, alcol e sale), maggio­re impegno nell’attività fisica e tanto relax. Ecco la ricetta per vincere l’ansia! Per quanto riguarda l’alimentazione, è necessario limitare l’assunzione di cibi che contengono additivi, quelli che au­mentano la quantità di istamina nell’orga­nismo (cioccolato, crostacei, vino bianco ecc.) e gli alimenti stimolanti perché con­tengono caffeina (caffè,tè, bevande a ba­se di cola). Vanno evitati, in particolare, i cibi ricchi di glutammato (un aminoacido che danneg­gia il sistema nervoso), come gran parte dei piatti pronti industriali che, tra l’altro, contengono anche sale modificato, non percepito dal palato ma di sicuro impatto sul sistema nervoso (utilizzato per creare maggior piacere e quindi “dipendenza”).

Da preferire, invece, cibi dall’azione “calmante” sul sistema nervoso, come le verdure e i carboidrati integrali. Le proteine della carne e del pesce non vanno assolu­tamente eliminate, perché giocano un ruo­lo fondamentale nell’equilibrio biochimico delle persone ansiose. Naturalmente si sceglieranno carni bianche, che affatica­no meno l’organismo perché più povere di tossine, e i pesci ricchi di acidi grassi essenziali (pesce azzurro, salmone ecc.) che proteggono nervi e cervello. Alti o bassi che siano, i picchi di glicemia nel sangue provocano vere e pro­prie modificazioni nel tono dell’umore.

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La dieta per i bambini che fanno sport

dieta sportiva x bambini

Spesso dopo la scuola nel pomeriggio prima di tornare a casa i bambini vanno a fare della sana attività fisica. Corsi di nuoto, partite di pallavolo e di calcio sottopongono i piccoli a sforzi fisici notevoli che, se molto utili al loro sviluppo, sono comunque dispendiosi per il loro fisico ancora acerbo.

I bimbi, inoltre, sono sempre più abituati a regimi alimentari squilibrati, dove le troppe proteine, soprattutto di origine animale, i grassi saturi e gli zuccheri, dolci e merendine, la fanno da padrone, a discapito dei carboidrati complessi, pasta e riso, vitamine e gli oligoelementi contenuti in frutta e verdura. Ma come rimediare allora a questi errori di tipo alimentare e culturale?

Il ritorno al regime scolastico abbinato a uno sport non agonistico praticato nel dopo scuola può darci una mano a riabituare i piccoli ad una corretta alimentazione che permetta di mantenere il loro peso corporeo nei limiti, aumentando il consumo di fibre e riducendo allo stesso tempo quello di grassi e colesterolo e l’eccesso di zuccheri semplici e di sale.

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Muesli, calorie e caratteristiche nutrizionali

muesli

Il muesli che troviamo attualmente in commercio è una miscela di cereali, frutta secca, semi oleosi e miele (in genere avena, uva sultanina, mele, banane, nocciole e mandorle) che viene aggiunta a latte o yogurt per essere consumata durante la prima colazione o come spuntino. Potremmo dire che il muesli come lo conosciamo oggi rappresenta un’evoluzione della ricetta originale messa a punto dal medico svizzero Max Bircher Benner oltre 100 anni fa.

Se fatto con ingredienti sani e genuini e senza aggiunta di conservanti e coloranti, il muesli rappresenta un alimento nutrizionalmente molto valido: ricco di fibre, carboidrati, proteine, vitamine, sali minerali e grassi buoni, vanta anche un elevato potere saziante. Il suo apporto calorico varia a seconda degli ingredienti utilizzati (noci e pinoli ad esempio possono sostituire o aggiungersi a mandorle e nocciole), ma si aggira in genere fra le 300 e le 400 calorie per 100 grammi di prodotto.

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