Un aiuto contro la depressione di chi è a dieta

Essere a dieta vuol dire essersi incamminati sul viale del ritrovamento della forza fisica, un percorso che può essere più o meno duro ma con una serie di risultati nell’immediato e la costanza nel rispetto della dieta, possono condurre anche al benessere. Eppure c’è chi cade nella depressione.

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La dieta alcalina per ridurre lo stress e perdere peso

Se per perdere peso fosse necessario un equilibrio acido-basico? La dieta alcalina si basa proprio si questo. È il regime nutrizionale a bassa acidità che oltre a far perdere peso, promette più salute, vitalità e buon umore. Tra i fautori vip ci sono Victoria Beckham, che ha tutto tranne che bisogno di perdere peso, Dunst a Jennifer Aniston.

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La dieta di Adele, come ha perso 30 kg con un semplice regime vegetariano

Adele, oltre ad avere una voce incredibile, ha sempre avuto anche magnifici lineamenti. La giovane cantante ha scelto, per motivi di salute, di perdere 30 chili. Percorso che è durato circa 30 anni e che le ha anche regalato un gran fisico. Di questo cambiamento così vistoso ne hanno parlato tutti e l’artista non ha avuto difficoltà a raccontarsi. In che cosa consiste la dieta di Adele?

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Smettere di fumare senza ingrassare con la dieta verde

Smettere di fumare non è facile per tutti, per alcune persone è un sacrificio enorme, fisico e mentale. Le sigarette infatti non solo danno dipendenza all’organismo, ma anche alla mente. Che cos’è la pausa caffè senza fumarsi una bionda? Quanto può essere piacevole chiudere la giornata con un tiro? Dobbiamo ricordarci che fa male ed eliminare questo brutto vizio vuol dire allungarsi la vita. Preoccupati di ingrassare? Con la dieta verde non prenderete un chilo.

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Dieta mediterranea, gli italiani la conoscono veramente?

Sulla dieta mediterranea ci sono davvero tante lacune, soprattutto tra noi italiani, che dovremmo essere tra i primi seguaci di questo importante regime alimentare. Uno studio, condotto in occasione di “Feed your Mind”, percorso espositivo realizzato da Nestlé nel Padiglione svizzero ad Expo 2015, ha dimostrato che sono davvero pochi quelli che hanno idea di come sia strutturato. La conosce solo il 18 percento, mentre il 39% pensa sia una dieta a base di solo pesce e per il 16% è un tipo di alimentazione da seguire solo in estate.

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Dieta del rientro, quale scegliere?

Il ritorno alla routine dopo le vacanze ci deprime ma è tempo di rimboccarsi le maniche e rimettersi in forma: quale dieta del rientro scegliere per perdere i chili accumulati durante le ferie? Ecco qualche suggerimento per trovare quella giusta.

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Lo scopo è perdere qualche chilo rapidamente ma in modo sano, depurare il corpo ma anche mantenere lucida la mente per tornare al lavoro o sui libri con la massima efficienza, affrontando anche lo stress del cambio stagione.

La dieta della frutta

La dieta della frutta dura un solo giorno, che sarà a base unicamente di frutta fresca. Si chiama anche dieta californiana e consiste in una giornata di depurazione che ha lo scopo di disintossicare l’organismo. Esistono diverse varianti ma è importante non superare la durata di un solo giorno per non privare il corpo dei nutrienti necessari per la salute. Potete consumare solo frutta di stagione oppure associare un cibo proteico (per esempio latte o uova).

Dieta One Day Light

Questa dieta è l’ideale per affrontare la sindrome da rientro, la fine dell’estate e il ritorno in ufficio con un regime alimentare che non ci peserà troppo perché si limiterà ad un giorno a settimana. Si basa sul sistema One Day Light che consiste in una singola giornata di dieta restrittiva a settimana durante la quale si evita di consumare carboidrati, vino, bibite gassate, sale e condimenti. Si preferiscono verdura, carne, pesce e legumi conditi con sole spezie e succo di limone.

Dieta per la mente

Questa dieta è dedicata a chi vuole nutrire anche la mente per affrontare il ritorno a scuola, l’università, un nuovo progetto lavorativo o una serie di colloqui. Per rendere al massimo è importante mangiare cibi che fanno bene al cervello, ricchi di antiossidanti, omega 3, vitamina E. Sceglierete quindi di integrare mirtilli, salmone, noci, riso integrale e avena, cioccolato fondente. Non trascurate i carboidrati che danno energia e favoriscono la produzione di serotonina che regola l’umore, ma scegliendoli di buona qualità.

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Dieta dell’uva per depurarsi dopo le ferie

La dieta dell’uva per depurarsi dopo le ferie è la scelta ideale per chi voglia perdere qualche chilo accumulato durante le vacanze seguendo un regime alimentare adatto al passaggio di stagione. Avvicinandoci all’autunno abbiamo voglia di depurarci ma sono necessari anche elementi essenziali per garantire la migliore risposta del corpo al cambio di stagione, che ci lascia sempre un po’ fiacchi.

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Grazie all’uva, ricca di antiossidanti, fibre, minerali, vitamine e zuccheri, ci prepariamo al meglio ad affrontare l’autunno depurandoci e dicendo addio ai chili in eccesso che ci ha regalato un’estate di stravizi. È il periodo giusto anche perché l’uva è di stagione, naturalmente, e dunque facile da trovare a buon prezzo e nelle molte deliziose varietà esistenti.

La composizione dell’uva è tale da renderla un perfetto alimento per la dieta sana ed equilibrata. Contiene infatti grandi quantità d’acqua che favorisce la diuresi ma anche tante fibre, vitamine A, C, B e PP e sali minerali come potassio, magnesio, ferro e iodio. Inoltre contiene polifenoli, resveratrolo e acido tartarico, tutti preziosi elementi che prevengono l’invecchiamento cellulare.

Come funziona? In maniera molto semplice. Basta seguire un’alimentazione bilanciata e sana aumentando il consumo dell’uva fino ad arrivare ad una quantità di circa 2-2,5 chilogrammi al giorno.

È importante che questa dieta depurativa non si protragga troppo nel tempo. È inoltre una dieta sconsigliata se si segue un regime alimentare ipocalorico oppure se si soffre di diabete, essendo l’uva molto zuccherina.

Oltre a consumarla fresca, l’uva si può sfruttare anche nelle preparazioni dolci perché essendo appunto tanto zuccherina consente di abbattare l’uso dello zucchero vero e proprio. Inoltre è un’ottima scelta per gli sportivi.

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Dieta raw food: come funziona e quali sono i rischi

La dieta raw food è una delle tendenze che da Hollywood si è diffusa in tutto il mondo grazie alla pubblicità che involontariamente le hanno fatto le star del cinema. È una dieta molto in voga tra le celebrità che da molti anni ne sfruttano i vantaggi per tenersi in forma e in salute. Come funziona? Scopriamolo.

dieta raw food

Si tratta di una variante della dieta vegetariana perché essenzialmente si consuma la stessa tipologia di cibo con una differenza essenziale: non si cucina nulla perché con le alte temperature i cibi si impoveriscono perdendo vitamine, minerali e fibre preziosi per l’organismo.

La dieta raw food, nota anche come alimentazione crudista, non è recente come la tendenza degli ultimi anni farebbe credere ed è nota a Hollywood da parecchio tempo visto che anche alcune celebrità del passato avevano sperimentato un’alimentazione simile. Pare che persino Elvis Presley ci abbia provato. Tra le star più note che seguono questa dieta oggi ci sono Uma Thurman, Demi Moore e Natalie Portman, che è anche vegana.

L’unica regola base del regime alimentare crudista è consumare tutti i cibi al naturale, rigorosamente crudi. Banditi quindi alimenti precotti, cibi che contengono conservanti o sono stati preparati industrialmente attraverso processi che includono la cottura a temperature superiori a 40 gradi. È possibile invece abbondare con frutta, verdure e anche latticini.

La temperatura di 40 gradi da non superare in caso di leggera cottura, ammessa con moderazione, tuttavia potrebbe creare qualche insidia. Questa temperatura non è sufficiente infatti per uccidere eventuali germi e batteri che possono trovarsi negli alimenti. Occorre di conseguenza prestare la massima attenzione alla qualità del cibo che si porta in tavola se si decide di seguire un’alimentazione crudista.

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Per dimagrire meglio eliminare i grassi o i carboidrati?

Ce lo siamo chiesti un po’ tutti: per dimagrire meglio eliminare i grassi o i carboidrati? Molto spesso si eliminano i carboidrati a favore delle proteine, pensando che questa sia la soluzione migliore per perdere peso. In realtà, secondo lo studio americano guidata da Kevin Hall, dell’Istituto nazionale sul diabete negli Usa, e pubblicata su Cell Metabolism, bisogna ridurre i grassi.

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La dieta giapponese delle banane

Il Giappone è il Paese con il record di centenari. L’alimentazione e lo stile di vita sembrano essere il segreto per una vita lunga e soprattutto in salute. Per dimagrire, nel paese del Sol Levante è stata studiata una dieta che sfrutta le banane, importanti per l’alto contenuto vitaminico.

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Se la dieta non funziona è colpa dello stress

Il successo di una dieta dipende da quanto siete stressati, lo dice uno studio che dimostra che se la dieta non funziona è colpa dello stress. Qualche volta dipende dalla nostra negligenza, da un po’ di lassismo nel controllo dell’alimentazione, nell’esagerare con sgarri e piccoli vizi di gola. Altre volte invece è tutta colpa dello stress.

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Abbiamo un altro colpevole a cui imputare i nostri insuccessi a tavola quando cerchiamo di mantenerci ligi ad un regime alimentare ipocalorico nel tentativo di perdere peso e ritrovare la forma fisica.

La ricerca è stata condotta da un team di scienziati dell’Università di Zurigo che hanno evidenziato come lo stress, influendo sulle nostre capacità di autocontrollo, incida anche sul successo di una dieta.

Al risultato si è giunti attraverso lo strumento della risonanza magnetica a cui sono stati sottoposti soggetti a dieta che hanno scelto un comfort food al posto di uno snack salutare quando si trovavano in condizioni di forte stress emotivo.

La perdita del controllo provoca una serie di reazioni a catena nel cervello che ci inducono ad attivare meccanismi consolatori, disattivando nel contempo regioni che sovrintendono alle scelte ragionate e coerenti con un obiettivo di lungo termine. In definitiva, vogliamo una piccola gratificazione immediata anziché puntare ad un risultato soddisfacente più lontano nel tempo.

Ora sappiamo a chi dare la colpa quando non riusciamo a rinunciare allo spuntino ipercalorico ma resta insoluto il problema di fondo: ne conosciamo il motivo ma come ovviare? La risposta è già nel risultato della ricerca: imparare a tenere sotto controllo lo stress. Fosse facile.

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La dieta disintossicante dei tre giorni da fare al rientro dalle ferie

Rientrare dalle fiere è davvero traumatico. Bisogna riprendere i vecchi impegni, fare il carico di quello stress che avevamo pensato di aver dimenticato e fare i conti con la bilancia. Molto spesso durante le vacanze si prende qualche chilo, complici le delizie dei posti di villeggiatura, il tempo libero e le formile all inclusive. La cosa migliore è fare una bella dieta disintossicante, veloce perché dura solo 3 giorni e molto efficace.

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La dieta della Coca Cola

La dieta della Coca Cola potrebbe apparire come un sogno a chi non sa rinunciare alla golosa bibita gassata americana. Si tratta in verità solo di una ricerca, finanziata proprio dalla Coca Cola, che supporta la Global Energy Balance Network nella promozione di una dieta che non tiene conto di calorie e peso degli alimenti.

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Detta così parrebbe la realizzazione di ogni più sfrenato desiderio da parte di coloro che non ne possono più di pesare ogni pasto, conteggiare ogni caloria extra e limitarsi a tavola. Secondo il team di ricercatori che la Coca Cola ha finanziato nel loro studio, per mantenersi in forma basta l’esercizio fisico.

Addio diete? Sembrerebbe proprio di sì perché basterebbe fare regolarmente attività fisica per compensare gli eccessi a tavola, senza dover rinunciare a nulla. Così la multinazionale americana vuol dimostrare che il cibo spazzatura e le bibite zuccherate, nemiche giurate di ogni dieta ipocalorica, non sono poi così dannosi.

Non sono mancate le polemiche in risposta a questo messaggio che metterebbe in pericolo il concetto stesso di sana alimentazione, importante non solo per mantenersi in forma o perdere peso ma per la salute basilare del corpo. Margaret Chan, direttrice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha subito detto la sua:

“La ricerca sostenuta dalle industrie diffonde dati inaffidabili e crea dubbi nel pubblico. Come abbiamo imparato dalla storia del tabacco, un’azienda potente può far credere qualsiasi cosa.”

I nutrizionisti hanno levato la voce in coro per sottolineare che puntare sull’esercizio fisico per mantenersi in forma è una scelta importante ma non si può tralasciare la qualità del cibo né trascurare il fatto che l’eccesso di zuccheri è nocivo per la salute.

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Dieta pegana, 5 consigli per seguirla

La dieta pegana è una dieta nuova e abbastanza originale, perché fonde la paleo dieta a quella vegana. Combinando i principi di questi due regimi dimagranti e riducendo le restrizioni dietetiche specifiche, si ottiene una dieta che è più equilibrata per quanto riguarda i macronutrienti, e più facile da seguire rispetto a una dieta strettamente paleo o vegana. Questo almeno quello che pensando i sostenitori. È realmente così.

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La dieta mima digiuno, cos’è e come funziona

La dieta mima digiuno, nota anche come DMD, è la più chiacchierata del momento e se ne parla da alcune settimane ma senza specificarne bene le modalità. Qualcuno ha parlato della riduzione del numero di calorie ingerite fino al 50%, qualcun altro di un drastico taglio delle proteine.

dieta mima digiuno

Quello che si sapeva con certezza era che in 5 giorni al mese, rigorosamente controllati da un medico, si potevano perdere molti chili e guadagnare in salute. Sembra effettivamente un miracolo ed il medico che l’ha messa a punto l’ha studiata proprio per intervenire sull’invecchiamento cellulare e sulle malattie croniche degenerative con un sistema di alimentazione che tiene conto dei vantaggi del digiuno.

Il medico si chiama Valter Longo ed è un biologo americano, direttore del Longevity Institute dell’University of Southern California (USC) e del Laboratorio di Longevità e Cancro all’Istituto IFOM di Milano.

Nulla a che vedere, a prima vista, con una semplice dieta dimagrante. La dieta per il momento è riservata, solo sotto rigido controllo medico, a chi non ha problemi di salute mentre è sconsigliata a chi soffre di diabete, anoressia, agli anziani e a chi ha un indice di massa corporea inferiore a 18. Questo perché interviene drasticamente sul calo di peso e impone fasi di digiuno.

Perché possa essere estesa anche a chi soffre di patologie bisogna aspettare la fase di sperimentazione e le autorizzazioni necessarie. Intanto Longo spiega che pur non trattandosi di un vero e proprio digiuno, vi si avvicina molto.

Lo studio della dieta finora ha coinvolto un gruppo sperimentale di 19 persone, ma anche il medico in prima persona l’ha testata su se stesso. Il 95% di loro non ha abbandonato la dieta nell’arco della sua durata, mentre di solito le percentuali di abbandono sono molto significative.

Come dovrebbe funzionare questa dieta particolare? Si prevede una fase di digiuno di 5 giorni al mese, per un massimo di 5-6 mesi. Gli altri 25 giorni si mangia liberamente, senza modificare le proprie abitudini alimentari.

Durante il periodo detto mima digiuno, si riduce l’apporto calorico del primo giorno del 34% rispetto al fabbisogno quotidiano richiesto dal proprio fisico. Gli altri 4 giorni l’apporto calorico si ridurrà progressivamente fino ad arrivare al 45% del fabbisogno.

È necessario anche osservare un equilibrio specifico tra i macronutrienti nei giorni di mima digiuno. Il primo giorno il rapporto prevede il 10% di proteine, il 56% di grassi e il 34% di carboidrati. Dal secondo al quinto giorno le proteine saranno il 9%, i grassi il 44% e i carboidrati il 47%.

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