Pausa pranzo: il menù perfetto prevede pochi grassi e poco pane

È abbastanza risaputo che uno dei pericoli più terribili della dieta è la famigerata pausa pranzo. Poco tempo a disposizione, tante distrazioni (telefonino, computer, appuntamenti stressanti) e una prova costume dietro l’angolo. Mangiare qualcosa di decente non è semplice perché si rischia o di fare pasti poco bilanciati o di assumere troppe calorie. Esiste però un nuovo e interessante progetto.

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Il buon umore aiuta a perdere peso

 

Essere positivi aiuta. Vedere il bicchiere mezzo pieno è un modo per affrontare gli ostacoli della vita con il sorriso sulle labbra, lucidità e voglia anche di farcela. Sembra questa la ricetta per combattere l’obesità o semplicemente perdere qualche chilo di troppo.

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Una dieta equilibrata deve contenere pochi fosfati

 

Una dieta equilibrata non deve contenere troppi fosfati. Sicuramente vi starete chiedendo cosa sono e magari siete anche convinti che non ci siano nel vostro piatto. In realtà i fosfati si trovano in molti alimenti, come i dolciumi ma anche i latticini o la carne. Purtroppo questi elementi, se in dosi eccessive, posso fare male al cuore. Ovviamente non tutti la pensano così, alcuni scienziati, infatti, sono convinti che siano utili a bruciare più calorie e a far lavorare più velocemente il metabolismo.

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Dukan vs Cohen, i due nutrizionisti si danno battaglia

La dieta dukan ha davvero fatto discutere tutti nell’ultimo periodo, soprattutto per la netta perdita di peso di Kate Middleton. Alcuni hanno sospettato fosse anoressica, lei invece ha svelato di seguire questo nuovo e moderno regime alimentare. Ma fa bene o fa male? Serve realmente o è una follia? Ora però a litigare (credo che si possa usare serenamente questo termine) sono Pierre Dukan, il papà del regime alimentare più amato dalle vip, e il collega Jean-Michel Cohen. Il motivo della contesa? Cohen ha definito “fantasioso e pericoloso” il programma dimagrante del collega.

Sono volate parole grosse e sono finiti in tribunale. Tra le accuse più gravi c’è quella che sostiene che la dieta iperproteica di Dukan consiglia di mangiare pochi cibi, senza preoccuparsi delle calorie, accusandola “di aumentare il colesterolo e di causare possibili problemi cardiaci e il cancro al seno”.  Insomma, sono accuse davvero pesanti e non sono tardate le denunce.

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Camminare a marcia indietro fa perdere più peso

Non fare il gambero. Sentirsi dire così non è molto positivo, significa che si sta tornando indietro, che non si va verso un’evoluzione. Potrebbe diventare invece un nuovo trend nello sport. In molte occasioni abbiamo detto che non c’è bisogno di iscriversi in palestra per fare movimento, sono sufficienti 20 minuti di camminata a ritmo sostenuto tutti i giorni. E se questa passeggiata fosse fatta all’indietro? Ancor meglio.

Lo sostengono i ricercatori dell’Università Stellenbosch (Sud Africa) dopo aver analizzato in uno studio il movimento. Quest’attività, infatti, permette di sfruttare i benefici della marcia, favorisce la perdita di peso e non affatica le articolazioni. Per questo motivo, molti fisioterapisti già la utilizzano durante la riabilitazione, soprattutto nei casi di interventi alle ginocchia, come menisco e legamento, o problemi di schiena.

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Dimagrire: trasformato il grasso cattivo in quello buono “brucia calorie”

Secondo una ricerca della Johns Hopkins, il silenziamento di una proteina renderebbe il grasso in eccesso più facile da smaltire. Lavorando su cavie da laboratorio, gli studiosi hanno scoperto che “spegnendo” una particolare proteina che stimola l’appetito, si riduce da un lato l’assunzione calorica complessiva, e dall’altro si riesce a trasformare il grasso cattivo in una forma meno difficile da bruciare.

Lo studio, pubblicato su “Cell Metabolism” coordinato dal professore Sheng Bi, potrebbe aprire la via ad un nuovo rimedio efficace per la cura dell’obesità, una patologia sempre più diffusa e che in Italia è cresciuta più del 30% negli ultimi 10 anni. Ecco, perché, come spiega il prof. Sheng Bi, se si riuscisse ad indurre il corpo a trasformare il grasso cattivo in grasso buono, che brucia calorie invece di immagazzinarle, si potrebbe aggiungere un nuovo strumento per contrastare la cosiddetta “malattia del benessere”.

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Pancia piatta? Con i broccoli e le banane

Il girovita è il tuo tormento? I broccoli e le banane sono alleati preziosi contro il gonfiore addominale e il meteorismo, ma anche contro le infiammazioni croniche come il morbo di Crohn. Il merito è delle fibre solubili, che svolgono un’azione benefica nei confronti della flora batterica intestinale, favorendo l’evacuazione e lo svuotamento addominale.

Il morbo di Crohn è una patologia infiammatoria cronica intestinale. Le cause non sono del tutto note, tuttavia si tratta di una malattia che, al pari della colite ulcerosa, rienta nel gruppo delle patologie autoimmuni dell’intestino e sarebbe provocata da una risposta eccessiva del sistema immunitario a contatto con agenti ambientali, infettivi e dietetici.

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Prova costume: 15 consigli da non perdere

L’estate si avvicina e molti, in attesa dell’inevitabile prova costume, già si affannano alla ricerca di rimedi miracolosi dell’ultimo minuto, un errore da evitare assolutamente. Come avverte anche l’Associazione dei dietisti italiani, per un corretto dimagrimento, bisogna stare alla larga dalla “diete fai da te” che promettono risultati rapidi e strabilianti.

Nella gran parte dei casi, infatti, i chili di troppo tornano con la stessa velocità con cui ci si illude di essersene liberati. Senza considerare i rischi legati ad una drastica riduzione delle calorie, che può comportare anche gravi carenze nutrizionali.

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Dareste un anno di vita per essere più magre?

Dareste un anno di vita per essere più magre? Può sembrare una domanda provocatoria, eppure è quella che è stata rivolta da Philippa Diedrichs, una ricercatrice del Centre for Appereance Research dell’università del West England, a un campione di 320 donne.

Le risposte delle donne sono state a dir poco sconcertanti: basti pensare che una su tre ha risposto che avrebbe scambiato da uno a cinque anni di vita pur di dimagrire ed avere un corpo da urlo. Questa è sicuramente una risposta che fa pensare, perché va bene tenere al proprio aspetto ed essere un po’ preoccupati per la prova costume, ma di qui a scambiare anni della propria vita pur di dimagrire, ce ne corre, senza contare che la maggior parte delle intervistate erano studentesse con un’età media di 25-30 anni.

Eppure i risultati sono stati poco incoraggianti e la dicono lunga su quanto le donne, seppur molto giovani, siano insoddisfatte del loro aspetto; il 16% delle intervistate scambierebbe un anno di vita in cambio di un fisico migliore, il 10% addirittura da due a cinque anni pur di avere un fisico da favola. Ma non è finita qui: c’è addirittura un 2% disposto a rinunciare fino a dieci anni di vita pur di dimagrire.

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Ricette light: sorbetto di ananas e menta

Il sorbetto di ananas e menta è un dessert molto fresco e piacevole, soprattutto con l’avvicinarsi della bella stagione, quando il desiderio di cibi leggeri inizia a farsi sentire. Inoltre, essendo povero di calorie, è un ottimo dolce per chi segue un regime ipocalorico. Del resto, la dieta non deve essere intesa come un sacrificio, ma piuttosto come un un nuovo modo di alimentarsi più sano ed equilibrato.

L’ingrediente principe di questo delizioso sorbetto è l’ananas, un frutto ricco di acqua (90%), ma anche di sostanze nutritive come bromelina, vitamina A, vitamia C, vitamine del gruppo B, aminoacidi, proteine, minerali come calcio, magnesio, potassio e manganese.

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Le console per fare sport aiutano a dimagrire

Giocare con i videogiochi sportivi di ultima generazione, come Wii Fit, aiuta a perdere peso ed è uno stimolo in più per le persone sedentarie a muoversi. A sostenerlo è una ricerca australiana della Queensland University of Technology di Brisbane, condotta da un ex personal trainer nonché ricercatore dell’istituto, Harvey May.

Lo studio, infatti, ha dimostrato come l’uso della console aiuti a ridurre la massa corporea e i depositi di grasso sulla pancia. Chiaramente si tratta di un’esercizio ben lontano da una normale attività fisica, ma può essere uno sprone per iniziare a fare un po’ di sano movimento.

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Le intolleranze alimentari sono solo questione di stress

Sono in continuo aumento le persone che soffrono d’intolleranze alimentari. Attenzione, non di allergie, ma di tutti quei disturbi legati all’alimentazione per i quali il nostro corpo ha delle reazioni avverse al cibo. Sono anche chiamate “allergie non allergiche” e in teoria non coinvolgono il sistema immunitario ma il metabolismo. Come si manifestano? Per esempio, con gonfiore, colite, gastrite, ma anche pruriti, eczemi, crampi e molto altro.

Secondo un nuovo studio italiano della fondazione Irccs Cà Granda di Milano (Ospedale maggiore policlinico), presentato alla conferenza Digestive Disease Week di Chicago (Usa), l’origine delle intolleranze alimentari è psicologica: le vere cause potrebbero essere lo stress, l’ansia o magari anche la depressione. Insomma, ci sono motivi più profondi e anche un po’ più insidiosi dietro ad alcuni disturbi alimentari.

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Binge Drinking in crescita tra i giovanissimi

Gli ultimi dati ISTAT parlano chiaro, in Italia nell’anno 2010 la percentuale di persone che consumano alcool sta andando verso una differenziazione in termini di consumo (consumo giornaliero o consumo sporadico), tipologia di alcolici (vino, birra, superalcolici) ed età. I dati raccolti e presentati in questi giorni, rilevano che rispetto all’anno 2009 si registra un abbassamento di consumatori giornalieri  e un aumento dei consumatori occasionali. 

Per consumatori giornalieri di alcol si intende quelle persone che consumano quantità di alcol ogni giorno mentre il consumatore occasionale beve raramente e solo in alcune situazioni occasionali. Esiste una tipologia di bevitore, osservato negli ultimi anni nella popolazione di giovanissimi, che rientra all’interno di una categoria specifica: il Binge Drinking. Secondo i dati ISTAT, nel 2010, i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni di età, che hanno presentato questo comportamento disfunzionale sono stati circa 116.000. 

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Obesità pediatrica, i bambini piccoli rispondono meglio alla dieta

L’obesità sta diventando un problema sempre più grave e purtroppo quelli più colpiti sono i bambini. L’unico modo per tutelare la salute dei nostri piccoli e assicurargli una vecchiaia piacevole è tenere sotto controllo la bilancia dalla tenere età.  Cosa vuol dire? Che i bambini, già all’età di due anni, devono essere monitorati nel peso con più attenzione. Questo sostiene uno studio americano, presentato alla Digestive Disease Week in corso a Chicago (Usa).

Gli esperti sono convinti che uno screening dell’indice di massa corporea già dai 2 ai 6 anni sia in grado di contrastare l’obesità infantile e le malattie correlate meglio di quando non accada seguendo le attuali indicazioni, e rinviando l’intervento di qualche anno. Adesso, infatti, di solito le prime diete iniziano dopo lo sviluppo e difficilmente i genitori si preoccupano del peso dei bimbi piccoli.

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Nu Age, la dieta su misura per gli over 65

La dieta con il passare degli anni diventa sempre più fondamentale. E con dieta non intendo un programma alimentare di dimagrimento, ma mantenersi in forma e soprattutto in salute. Nasce con questo spirito il progetto Nu Age, un programma di ricerca messo in campo dall’Unione europea per studiare gli effetti dell’alimentazione sull’invecchiamento: 1.250 volontari per circa un anno, in cinque paesi dell’UE saranno seguiti da dietisti, cardiologi, geriatri, genetisti e biologi.

L’obiettivo? Elaborare la dieta perfetta per la terza età. Al termine del periodo di analisi, seguiranno quattro anni di ricerca e sviluppo, cui parteciperanno nutrizionisti ed esperti di marketing provenienti da università, centri scientifici e aziende. Davvero una ricerca enorme che aiuterà a elaborare un regime in grado di diminuire o eliminare il rischio di  diabete, aterosclerosi o Alzheimer.

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Alici, il segreto per un cuore sano

Le alici sono un toccasana per il cuore, infatti, tra le diverse specie ittiche, hanno il contenuto più alto ed equilibrato di acidi grassi omega 3 e omega 6, alleati preziosi contro infarto e ictus. A rivelarlo, è stato una ricerca spagnola dell’Università dell’Almeria che ha messo a confronto 12 varietà di pesci comuni nella dieta dei Paesi mediterranei, tra cui anche il nasello e le sardine.

L’esito dello studio è stato pubblicato sulla rivista “Journal of Food Composition and Analysis” e ha decretato la tracina drago, un pesce molto diffuso nei nostri mari e dalla carne bianca e saporita, come il più ricco in assoluto di sostanze naturali, seguita dalle alici. Queste specie ittiche, infatti, sono particolarmente ricche di grassi polinsaturi a catena lunga.

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Regolare peso e colesterolo con la melatonina

Tenersi in forma non è semplice. Purtroppo tra il peso fluttuante e il colesterolo alto, sono poche le persone che possono vantare una forma fisica splendida. Sembrerebbe però che l’ormone della melatonina, quello che di solito si utilizza per regolare il sonno, possa essere utile per mantenere controllato il peso corporeo e soprattutto per abbassare il colesterolo cattivo.

La melatonina può diventare quindi un alleato per contrastare le malattie vascolari e cardiache e magari anche farci ritrovare un figurino invidiabile. Questo è quanto hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Granada (Spagna) durante un esperimento. L’unica osservazione che facciamo prima di entrare nel dettaglio della ricerca è dire che, già in passato, è stata verificato il ruolo del sonno nelle oscillazioni del peso.

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