Aloe, è davvero la pianta miracolosa?

aloe gel

L’Aloe vera (Aloe barbadensis miller) è nota sin dall’antichità per le sue proprietà curative; riferimenti al suo utilizzo come pianta medicinale si trovano già in documenti risalenti alle antiche civiltà egizie e sulla Bibbia. Si tratta di una pianta grassa che cresce spontanea nelle regioni mediterranee dove è ampiamente utilizzata anche a scopi ornamentali e dalle cui foglie si estrae una sostanza gelatinosa impiegata per le preparazioni medicinali che vanno sotto il nome di succo di aloe vera.

Le proprietà medicamentose che le vengono attribuite sono davvero tantissime, tanto che si stenta a credere che sia possibile individuare in un’unica pianta il rimedio per tanti stati di malessere e persino, secondo quanto affermato da alcuni, di franca patologia. Il gel di aloe vera infatti non solo viene utilizzato come antiinfiammatorio, antisettico, cicatrizzante, disintossicante, stimolante del sistema immunitario, antiossidante e digestivo, ma avrebbe anche un’azione anti-tumorale.

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I probiotici nell’alimentazione quotidiana: cosa sono e a cosa servono

probiotici

La flora batterica intesti­nale è stata paragonata a un “organo nascosto e dimenticato” che nel suo insieme in un uomo adulto può pesare fino ad 1,5 kg. I microrganismi che la costituiscono assolvono molti compiti fondamen­tali per la vita, come l’assorbimento di sostanze nutritive, la produzione di vitamine ed una importante azione sinergica con il sistema im­munitario: nel colon, infatti, si tro­vano circa 33 milioni di batteri per centimetro quadrato!

L’intestino, in realtà, è sterile alla nascita ed è stato paragonato ad uno stadio con miliardi di posti a sedere vuoti. Poco dopo il parto, i batteri presenti sia nella madre sia nel­l’ambiente circostante iniziano subito a occupare il posto disponibile, lasciando così poco spazio a po­tenziali germi patogeni. La flora batterica intestinale così, già a partire dai primi momenti di vita extra-uterina, quando inizia a formarsi, funziona come una bar­riera difensiva, capace di modificare l’ambiente intestinale rendendolo sfavorevole alla proliferazione degli agenti patogeni.

La composizione della flora batterica non rimane sempre stabile durante le fasi della vita: la concentrazione delle varie specie che la compongono può temporanemente, variare per ef­fetto di diversi fattori ambientali, fi­siologici e patologici. Il primo grande cambiamento av­viene con lo svezzamento, quando essa si adatta e muta, pur mantenendo la sua fisionomia di base. In ogni caso la flora definitiva del­l’uomo è costituita principalmente da batteri anaerobi (per esempio Bacteroides, bifidobatteri) che sono molto più numerosi di quelli aerobi (come Escherichia e lattobacilli). L’importante, però, per il benessere dell’intero organismo è l’equilibrio tra le diverse specie della flora bat­terica. In essa, infatti, sono presenti essenzialmente 3 grandi gruppi:

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Rosanna Lambertucci e il viaggio dimagrante

lambertucci e viaggio nel dimagrimento

Vi ricordate la “regina delle diete” Rosanna Lambertucci che negli anni passati conduceva il programma di nutrizione dal titolo “Più sani e più belli”? Bene, è tornata a far parlare di sé con la pubblicazione di un libro dal titolo “Il viaggio dimagrante”, nel quale spiega come perdere peso in sei settimane e  mantenere i risultati raggiunti.

C’è da scommettere che la pubblicazione di questo libro porterà con sé il solito stuolo di critiche  e accuse che accompagnano ogni iniziativa della conduttrice, soprattutto da parte di luminari della nutrizione che la accusano di “ignorare completamente i più elementari principi della scienza dell’alimentazione” e di creare nei telespettatori false speranze di un dimagrimento rapido anche per chi ha problemi più seri di qualche chilo di troppo, come le persone obese, magari con diete dai nomi improbabili come quella “del semaforo”.

Da parte sua Rosanna Lambertucci ha sempre risposto alle accuse affermando di non essersi mai proposta come dietologa ma solo come divulgatrice di sistemi di alimentazione creati da esperti e medici nutrizionisti; a conferma di ciò la presentatrice adduce l’affetto del pubblico che l’ha sostenuta durante gli anni di programmazione della trasmissione “Più sani e più belli”, e l’anno scorso, quando conduceva lo spazio dedicato alla salute e al dimagrimento all’interno del contenitore domenicale Domenica In.

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Germogli di soia contro tumori e infarto

soia contro il tumore

Potrebbe arrivare presto sulle nostre tavole la “supersoia” contro tumori e malattie cardiovascolari. Questo, grazie a una ricerca canadese condotta da studiosi della McGill University, del Centre de recherche sur le grains e dell’Agriculture and agri-food Canada, coordinati da Philippe Seguin, e pubblicata sull’Agronomy Journal.

Lo studio è stato condotto allo scopo di determinare le concentrazioni di antiossidanti, soprattutto di alfa tocoferolo (vitamina E) , contenuti in diversi genotipi di soia cresciuti in condizioni diverse per individuare quello che ne presenta il contenuto maggiore e quindi le condizioni genetiche e ambientali che si trovano alla base di questa caratteristica che conferirebbe appunto alla soia una spiccata azione anti-tumorale e protettiva di cuore e arterie.

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Dieta nei bambini: evitare il sale

sale e bambini

La notizia è di pochi mesi fa: un alimentazione ricca di sale potrebbe essere la causa principale dell’obesità infantile. Uno studio della St. George di  Londra pubblicato a febbraio dalla rivista Hypertension ha evidenziato (attraverso l’esa­me di 1600 ragazzi tra i 4 e i 18 anni di età) come i bambini abituati a mangiare cibi salati sono anche quelli che bevono più bibite zuccherate, con un danno raddoppiato per linea e metabolismo.

Di per sé il sale bianco non va demonizzato perché svolge una serie di importanti funzioni: mantiene una giusta pressione dei liquidi cellulari, regola l’at­tività muscolare, interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi. Quando però il consumo diventa eccessivo, aumentano i rischi di ipertensio­ne, patologie cardiovascolari, osteoporosi, sovrap­peso e obesità.

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Bruciare le calorie ballando: il tango argentino come ginnastica

tonificarsi con il tango

Volete bruciare le stesse calorie di un’ora di fitness, svolgendo un’attività divertente e coinvolgente come ballare? Allora dedicatevi al tango argentino, il sensuale ballo di coppia nato a Bunos Aires, che sta raccogliendo sempre più sostenitori anche in Italia.

Dimenticatevi il tango che avete visto ballare nelle sale di liscio: quello argentino è tutta un’altra cosa! Il primo segue uno schema standard, il secondo usa delle tecniche, ma si basa sull’improvvisazione. Il tango allunga la silhouette, modella e curve e migliora la postura, perché grazie alle costanti rotazioni, i muscoli dell’addome e del bacino lavorano molto, favorendo l’assottigliamento del punto vita.

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Cancro al colon, un aiuto dal selenio

selenio e cancro al colon

Secondo un gruppo di ricercatori del Flinders Centre for Cancer Prevention and Control di Adelaide (Australia) assumere quantitativi adeguati di selenio attraverso la dieta aiuta a prevenire il cancro al colon. Questo prezioso minerale infatti sarebbe in grado di stimolare la cosiddetta apoptosi, un processo che conduce le cellule malate del nostro organismo ad autodistruggersi e che risulta ostacolato dalla presenza di un tumore.

Lo studio, coordinato dal dottor Graeme Young, si è basato sull’analisi di due precedenti sperimentazioni: una condotta su un gruppo di cavie da laboratorio, l’altra su un campione di 23 volontari ultracinquantenni che osservarono un programma alimentare ricco di selenio. In entrambi i casi è stata osservata la presenza nell’intestino di elevati livelli di una sostanza antiossidante, il GPx-2, in grado, secondo gli esperti, di proteggere dall’insorgenza del tumore.

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Contro ritenzione idrica e adipe localizzato cumino e altea

altea e cumino

Chi soffre di gonfiore e contemporancamente è  in sovrappeso, infatti, nota spesso delle forti oscillazioni dell’ago della bilancia; per esempio, si aumenta di 2 kg da un giorno all’altro, anche se a tavola non si è esagerato più di tanto. Con questo quadro clinico, pos­sono essere interessate simultaneamente dall’in­grassamento tutte le zone “critiche”, ovvero pan­cia, glutei, fianchi, ma spesso appaiono appesan­titi anche cosce, gambe e altri distretti corporei. La colpa, nel 90% dei casi, è l’abitudine a consu­mare troppi cibi lievitati.

Lieviti di  birra e di pane aggiunti alla farina inglobano aria. Da una parte consentono così di ottenere un prodotto alimentare più soffice e morbido, ma dall’altra rischiano di scatenare o peggiorare fenomeni di gonfiore alla pancia. Oltre a ciò i cibi lievitati e fermentati acidificano i tessuti, bloccando i processi metabolici e favorendo di riflesso l’accumulo di grassi e tossine. Se vuoi liberarti dall’intolleranza ai cibi lievitati ed educare il tuo palato agli alimenti privi di lievito, devi per almeno 15 giorni fare un piccolo sforzo ed evitare assolutamente di mangiare il pane, in parti­colare quello preparato con farina bianca.

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La dieta a base di carciofi

dieta dei carciofi

Il carciofo è un ortaggio di stagione dalle grandi proprietà depurative e anti età, ma è anche una verdura light e adatta per chi segue un regime ipocalorico. Il carciofo contiene molte vitamine del gruppo B e minerali essenziali per il benessere dell’organismo, come calcio, magnesio, ferro e potassio; è inoltre ricco di cinarina, la sostanza responsabile del caratteristico sapore del carciofo, e di tante oltre salutari proprietà, in quanto stimola la produzione della bile, aiuta la digestione e favorisce lo smaltimento delle scorie e delle tossine.

I benefici del carciofo possono essere potenziati anche tramite le tisane ed altri rimedi naturali ad esso collegati, come la tintura madre per disintossicarsi e gli estratti per contrastare la cellulite e la ritenzione idrica. I carciofi sono molto apprezzati dai nutrizionisti per le loro proprietà blocca fame e perché sono ricchi di fibre alimentari che aiutano a tenere sotto controllo l’appetito; inoltre, grazie alla presenza di inulina, che è una fibra particolare, il carciofo non provoca gas e gonfiori.

Una dieta a base di carciofi punta sulle proprietà disintossicanti e digestive di questi ortaggi, che devono essere sempre consumati a pranzo, anche se le verdure, meglio cotte, devono essere consumate anche a cena; i carciofi possono essere anche consumati crudi nelle insalate, o cotti nei risotti e nella pasta, o come protagonisti di stufati e ripieni.

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Cookie diet, dimagrire mangiando biscotti?

cookie diet

Come molte delle trovate più strambe in tema di dimagrimento, anche la dieta della quale vi parliamo oggi arriva dagli Stati Uniti e promette (o meglio, minaccia) di spopolare nel vecchio continente: si tratta della Cookie diet, ovvero dieta del biscotto, elaborata dal dottor Sanford Seagal e, secondo quanto riportato dal New York Times, seguita nel paese natìo da almeno mezzo milione di persone che sperano davvero di perdere peso in maniera duratura mangiando solo biscotti.

Ma aspettate ad esultare. Qui infatti non si tratta dei comuni frollini in vendita nei supermercati, ma di un tipo di biscotti del tutto particolari prodotti appositamente da aziende legate allo stesso Seagal e venduti per ben 56 dollari (circa 37 euro) la confezione. Il loro contenuto? Una sorta di concentrato iperproteico la cui ricetta è tenuta segreta, ma che pare sia a base di latte, uova, carne e amminoacidi. La dieta, che non sappiamo fino a che punto è corretto definire monocibo, consiste nel sostituire i pasti principali con due di questi biscotti per concludere la giornata con una cena leggerissima.

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Per dimagrire e saziare di più c’è il pane integrale

pane integrale

A prescindere dal gusto che è una questione soggettiva, è il pane integrale (anche di mais, segale o farro) che andrebbe preferito, ha più vitamine. La versione integrale di questo alimento è infatti meno calorica (240 calorie circa all’etto), più ricca di acqua e di vi­tamine, in particolare del tipo B1, B2, PP ed E, contenute anche nel pane bianco ma in quantità decisamente inferiore. Ha più fibre. Inoltre, nel pane fatto con la farina raffinata ci sono meno fibre, in media 2 grammi ogni 100, di cui 0,3 di cellulosa, mentre quello inte­grale arriva ad averne anche cinque volte di più da 7 a 8 calorie circa, di cui 1,5 di cellulosa pura.

Però, va specificato un ele­mento importante: la maggior parte di queste fibre sono insolubili (come la crusca) e quindi non possono essere digerite dall’organismo, e se assunte in quantità eccessiva possono avere un effetto irritante sul colon e limitare l’assorbimento di mine­rali e vitamine da parte dell’intestino. Ha più minerali. Infine è anche vero che nel pane integrale ci sono più minerali rispetto a quello bianco, ma per farli assorbire dal nostro corpo bisogna preferire il pane integrale panificato con lievito naturale il quale, grazie alla sua acidità, favorisce l’a­zione di un enzima chiamato filasi, che a sua volta distrugge gran parte dell’acido fatico della farina e lascia quindi liberi i minerali presenti na­turalmente nella fa­rina, che a questo punto possono esse­re meglio incamerati dall’organismo.

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Resveratrolo, ovvero salute e bellezza in un acino d’uva

resveratrolo nel vino

Il resveratrolo è un composto presente negli acini d’uva, nelle bacche, nel vino e in alcuni semi oleosi come le noccioline americane e i pinoli, che possiede numerose qualità: basti pensare che nella medicina asiatica viene usato per curare i disturbi del cuore e del fegato.

Il resveratrolo è presente nella buccia dell’acino d’uva, per questo, nel vino è più o meno presente a seconda di quanto viene fatto fermentare insieme alla bucce, e poi dipende anche da come viene coltivata l’uva. La quantità ideale di resveratrolo nell’organismo è di circa 50 mg, questo significa che per ottenerla dovremmo bere al giorno alcuni litri di vino rosso, in quanto la sua concentrazione è di solito piuttosto bassa. Ovviamente, questo non è possibile e non solo perché ci ubriacheremmo, ma soprattutto perchè bere molto vino determina la comparsa di serie malattie, prima fra tutte la cirrosi epatica.

Ma non vi preoccupate: godere dei benefici del resveratrolo non è difficile, perché basta assumerlo sotto forma di compresse come integratore alimentare, oppure utilizzarlo per la cura del viso e del corpo come ingrediente di creme e lozioni.

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Mangiare tanta verdura è davvero importante

fagiolini

Sappiamo già quanto sia importante mangiare ogni giorno la giusta quantità di frutta e verdura. Portare ogni giorno in tavola almeno cinque porzioni di vegetali aiuta infatti a contrastare l’invecchiamento precoce, a prevenire l’insorgenza di alcune patologie e, sempre nell’ambito di una dieta equilibrata, a mantenere il peso forma.  A confermarlo una ricerca svolta presso l’Università della Florida, coordinata dalla dottoressa Heather Vincent e pubblicata sul Journal of Human Nutrition and Dietetics.

L’èquipe della dottoressa Vincent ha preso in esame 54 volontari suddivisi in due gruppi: normopeso e obesi. Gli stili alimentari di ciascuno dei partecipanti allo studio sono stati quindi osservati per tre giorni e la valutazione è stata ripetuta otto settimane dopo. E’ stato così possibile rilevare come a parità di calorie giornaliere consumate, i soggetti in sovrappeso avevano preferito pietanze più ricche di grassi saturi e consumato minori quantità di vegetali e che il loro livello di stress ossidativo era più elevato rispetto ai coetanei normopeso. Fenomeno che, oltre ad accelerare i processi di invecchiamento, si trova alla base di patologie quali obesità e diabete.

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Pancia dilatata e ristagni di liquidi? Cime di rapa in aiuto

gonfiore addominale e cime di rapa

Le fermentazioni e la ritenzione idrica nella parte bassa del corpo sono quasi sempre i segnali di un’intolleranza a latte e derivati. Ecco come liberartene in 2 settimane con i cibi e gli integratori mirati. In questo tipo di intolleranza non è necessariamente pre­sente un sovrappeso grave: il peso corporeo può essere normale, ma non resta fisso e tende a oscillare. Il gonfiore è il vero problema: è una sensa­zione di peso localizzata alla regione dell’addome e spesso è associata a una pancia tesa e gorgogliante (meteorismo). Il gonfiore si accentua alla fine o durante un pasto; talvolta sono presenti anche disturbi del tubo digerente, come dolo­ri addominali crampiformi, stitichezza c/o diarrea, acidità, flatulenza, eruttazioni, colite ecc.

La pesantezza aumenta quando si consuma il latte vaccino e i suoi derivati (formaggi, yogurt, burro ecc.), e spesso sono presenti ristagni. Il gonfiore dipende dall’incapacità dell’organismo di metabolizzare il lattosio, che è lo zucchero naturalmente contenuto nel latte e nei derivati del latte. Per essere assorbito dall’organismo, esso deve essere scomposto nelle sue due componenti, glucosio e galattosio, da parte di un enzima (lattasi). L’intolleranza al lattosio si può manifestare quando l’apporto di lattosio supera la capacità dell’organismo di metabolizzarlo.

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Dieta e formaggi: magri, semi-magri e grassi

dieta e formaggi

Non sono certo da consumare tutti i giorni, né si può abbondare in quantità, ma i formaggi non sono nemmeno una categoria di alimenti da eliminare drasticamente dalla dieta. Prima di tutto per­ché l’universo dei latticini è così vasto da consentire di scegliere di volta in volta quello più adatto, anche se c’è qualche chilo da eliminare. In secondo luogo, per­ché non c’è niente di più pericoloso dell’eliminare drasticamente un alimento per iniziare a sognarlo notte e giorno, col rischio di mangiarne e mangiarne in quantità smisurata.

E molto più sensato cercare di conoscere meglio  le caratteristiche dei formaggi (in Italia ne esistono circa 400 tipi!) per diversificare la loro presenza in ta­vola e identificare quelli più pericolosi per la linea. Una prima distinzione suddivide i formaggi tra freschi e stagionati, ed è importante specificare che entrambi sono una preziosa fonte di elementi impor­tanti per il nostro organismo, pur avendo una serie di pecche e di difetti. Tutti i formaggi sono di fatto un concentrato del latte, del quale mantengono più o meno l’elevato valore nutrizionale.

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La classifica delle diete più seguite negli ultimi venti anni

classifica diete più seguite

Esiste la classifica dei dischi più venduti, quella dei libri più letti e dei film più visti, e, incredibile ma vero, c’è anche quella delle 10 diete più seguite negli ultimi venti anni. Prima di passare alla classifica vera e propria, una doverosa precisazione: anche se una dieta è entrata nel top ten di quelle più popolari non significa che sia anche la più salutare! Al primo posto si è classificata la dieta Scarsdale, un regime dietetico che su basa sull’eliminazione di pane, pasta e carboidrati in genere, a favore di carne, formaggi, uova e pesce. Al secondo posto c’è la dieta dei pasti sostitutivi, cioè quella a base di barrette energetiche e beveroni dimagranti che sostituiscono i pasti tradizionali, soprattutto quello di mezzogiorno.

Al terzo posto del podio delle diete più seguite si piazza la dieta Mayo, contraddistinta dal consumo di un pompelmo prima di ogni pasto, perché basata sulle proprietà brucia grassi di questo agrume. Il quarto posto va alla dieta Berverly Hills, che prevede il consumo di  sola frutta per dieci giorni; il quinto posto se lo assicura la dieta di Hay basata sostanzialmente sulle fibre e sugli alimenti integrali.

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Dimagrire con il pane giusto

dieta e pane

La tavola autunnale, al contrario di quello che si crede, è inaspettatamente ricca di golosità dimagranti: i funghi, le mele (la loro buccia contiene una sostanza naturale bruciagrassi), i pani caserecci, addirittura le ciambelle. La cosa peggiore che potresti fare, per per­dere peso questo mese, è rinunciare a tutte queste prelibatezze. E allora, se hai qualche chilo da smaltire, impara a combinare in modo diverso gli ingredienti e gli alimenti e a utilizzare i condimenti giusti: così trasformerai i cibi di stagione in efficaci integratori, ideali per riattivare il metabolismo e combattere in­tolleranze, adipe e ritenzione.

 Il pane fa ingrassare o no? E quale preferire tra le diverse varietà che in panetteria fanno bella mostra di se? E se invece si opta per crachers o grissini? Sono tante le domande che sorgono quando si pensa al pane e soprattutto quando lo si vorrebbe tanto mangiare ma si teme così di eccedere con le calorie e di compromettere un regime alimentare. La prima regola fondamentale? Inserirlo nella dieta evi­tando di abbinarlo a pasta o riso, per non esagerare con i carboidrati.

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Cereali integrali per fare il pieno di fibre

cereali integrali

I semi dei cereali sono tutti dotati di un germe ricco di preziosi acidi grassi polinsaturi; dal punto di vista fisico, all’esterno sono rivestiti da uno strato fibroso, sotto al quale ce n’è un altro ricco di proteine, vitamine e sali; la parte più consistente del chicco è formata da amido. Davanti ad una composizione nutrizionale del genere non si può pensare di sottovalutare l’importanza dei cereali nella nostra dieta.

La maggior parte delle persone consuma cereali già raffinati e, quindi, privati del germe e degli strati esterni, per lasciare solo la parte contenete l’amido. La raffinazione viene fatta per rendere i chicchi conservabili più a lungo, ma in questo modo perdono molti dei loro principi nutritivi, soprattutto della fibra vegetale.

La fibra vegetale è un insieme di varie sostanze presenti, oltre che nei cereali anche nella frutta e nelle foglie delle piante; le fibre sono molto importanti per l’organismo perché aiutano a prevenire obesità e infarti. Ne esistono di due tipi: le fibre di struttura che svolgono una funzione di sostegno e le fibre viscose che, però, non hanno una funzione preminente.

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