Piatti pronti, fanno bene o male?

piatti pronti

I piatti pronti fanno sempre più di frequente la propria comparsa sulle tavole degli italiani: primi piatti, sughi pronti, insalate e verdura in busta hanno registrato, secondo dati diffusi da Coldiretti, un aumento delle vendite nel 2008 pari al 16% per i primi e la 14% per i sughi. Il motivo del loro successo si nasconde senza dubbio nella praticità e velocità della preparazione che ci permette di portare in tavola quando vogliamo deliziosi manicaretti anche se non abbiamo il tempo o la voglia di cucinarli noi stessi.

Ma in che modo consumare cibi pronti in luogo di quelli cucinati in casa con ingredienti freschi incide sulla nostra salute? Tralasciando in questa sede i cosiddetti freschi refrigerati (verdure, insalate, pasta ripiena, macedonia di frutta), bisogna  tenere presente che tanto i cibi in scatola (legumi, ortaggi, cereali lessati, carne, tonno e zuppe) quanto quelli in brick (passati di verdure, zuppe e minestre) e in busta anche quando non contengono conservanti vengono preparati con l’aggiunta di esaltatori di sapidità, quale il glutammato monosodico, farine, lieviti e aromi che ne distorcono il sapore originario.

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Rimedi omeopatici per ridurre chili e appetito

rimedi omeopatici antistipsi

L’ultimo atto della terapia antistipsi ti aiuta a liberarti definitivamente dalla pigrizia intestinale. Non solo: con la terza settimana di cura elimini la fame nervosa che spesso si manifesta dopo i trattamenti depurativi. Quindi, sospendi i rimedi della prima e seconda settimana e segui i consigli di questo post. Con quale risultato? Smetti di sentirti gonfia ed eviti gli accumuli di scorie e ristagni.

Durante le 3 settimane di cura antistipsi non dimenticare di pesarti anche 2-3 volte al giorno: così potrai verificare come reagisce il tuo corpo alla depurazione intestinale. Spesso i fermenti lattici da soli non sono sufficienti a ripristinare la flora microbica intestinale. In questi casi ci possono dare una mano i prebiotici. Si tratta di sostanze come inulina, fruttosio, lattitolo, che a livello del colon riducono la proliferazione  di batteri patogeni e stimolano la crescita di fermenti lattici, favorendo una migliore funzionalità intestinale.

Si trovano nelle banane, nel miele, nell’ aglio, nella cipolla, nei fagioli e nei porri. In commercio i prebiotici sono spesso associati ai fermenti lattici, ma una « banana al giorno ce ne fornisce la giusta dose quotidiana. L’intestino evacua più facilmente e regolarmente; la pancia è più morbida e alla palpazione non è più dolente e dura come all’inizio della cura; il peso cala ulteriormente (almeno un altro chilo alla terza settimana); l’addome è sgonfio e privo di antiestetiche flaccidità.

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Dessert extra light: Crêpes con le pere

crepes alle pere

Le feste di Natale sono quasi alle porte e l’obiettivo di tutte è mettersi a dieta per prepararsi alle abbuffate natalizie; ma come resistere alla tentazione di mangiare qualcosa di dolce? Semplice, preparando uno estremamente leggero. Vi starete domandando se esistono dolci così, ebbene la risposta è sì; ne è un esempio la ricetta che vi stiamo per illustrare, e cioè quella delle crêpes con le pere, che pensate, contengono solo 95 calorie a porzione! Insomma: un ottimo compromesso tra linea e voglia di dolci.

Crêpes con le pere

Ingredienti

Tre pere molto mature, 125 grammi di yogurt intero cremoso, 20 grammi di miele, 130 grammi di farina, un uovo, 250 ml di latte, 10 grammi di olio extravergine, limone, un pizzico di sale, cannella in polvere.

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La dieta per chi pranza fuori casa

dieta pranzo fuori

Molte persone credono che restare in forma, o dimagrire, sia più difficile se si è costretti a pranzare ogni giorno fuori casa; in realtà però sempre più di frequente bar, ristoranti e gastronomie offrono proposte alternative ai tradizionali piatti ipercalorici che contraddistinguono il menu, più alla portata di chi non vuole appesantirsi troppo durante la pausa pranzo e/o non vuole correre il rischio di prendere qualche chilo di troppo.

E’ sufficiente quindi orientarsi su cibi più sani e nutrienti, di norma meno calorici, e non eccedere con le quantità e i condimenti che sarà meglio aggiungere da sè. Se si pranza ogni giorno fuori poi diventa ancora più importante fare tutte le mattine una prima colazione completa ed equilibrata con latte, biscotti o fette biscottate e frutta fresca di stagione. Allo stesso modo è opportuno organizzarsi per lo spuntino di metà mattina per non cadere nelle insidie celate dalle macchinette degli snack oppure farsi bastare al bar una spremuta o un cappuccino prestando molta attenzione alle tutt’altro che innocue brioches.

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Dieta e pasta: seguiamo i consigli per la dieta mediterranea

dieta e pasta

Le diete, nei libri, sulle riviste e in internet se ne trovano a mazzi. Alcune sono dettagliate, con tipi di cibo, orari e dosi. Quasi fossero farmaci. Altre sono in­vece schemi generali, consigli e indicazioni, da interpretare e adattare alle proprie esigenze. Commenta il nutrizionista dott. Ciappellano:

«La maggioranza delle diete, più o meno salutari, o quelle spacciate per miracolose, sono derivate da quella che viene co­munemente chiamata dieta mediterranea»

Prodotti poveri, della tradizione contadina, ric­chi di vitamine e minerali an­tiossidanti, poca carne, tanto pesce e tanta pasta: è questa in linea di massima la dieta del Mare Nostrum. Precisa:

«Dal punto di vista concettuale la dieta mediterranea potrà appa­rire vecchia e fuori moda, ma di sicuro è ancora quella che ad oggi garantisce una riduzione del rischio di tantissime malat­tie»

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La dieta olistica

la dieta olistica

Le diete tradizionali, spesso, si limitano a curare l’aspetto nutritivo del regime alimentare, trascurando quello psicologico della persona che lo seguirà: proprio il contrario della dieta olistica, che, invece, dà la massima importanza alla psiche. Secondo la disciplina olistica, per eliminare i problemi di peso e i disordini alimentari bisogna superare l’insicurezza delle persone in soprappeso, cercando di capire perché mangiano troppo e male.

Per compiere questo primo passo verso il dimagrimento è necessario tenere un diario alimentare sul quale appuntare quello che si mangia, in che quantità e in che momento della giornata, in modo da verificare il budget calorico giornaliero e il rapporto tra il cibo e gli stati d’animo.

Questo tipo di indagine viene effettuata dai dietologi sostenitori della pratica olistica, ma se siete dotati di particolare forza di volontà potete farlo anche da soli, soprattutto per rendervi conto di quali stati d’animo e momenti vi spingono a mangiare di più e peggio.

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Dieta disintossicante, il menu settimanale

dieta per le feste

Le feste natalizie sono in vista, bisogna rassegnarsi. La pubblicità comincia a bombardarci di messaggi golosi e ci invita a riempire la dispensa di pandori, panettoni, torrone e cioccolata da offrire agli amici durante le serate passate in casa e sentiamo che, irrimediabilmente, finiremo per cedere al richiamo. Poco male se il mese di stravizi alimentari che si annuncia ci trova in forma, ossia in linea e depurate. Ma se così non fosse? Se non fossimo ancora riuscite a buttare giù quei due-tre chiletti dono delle vacanze estive? Se avessimo già accumulato abbastanza tossine da allarmare il fegato?

Niente paura, la soluzione è una bella dieta detox a base di frutta, verdura, cereali e legumi delle cui caratteristiche vi abbiamo parlato in dettaglio solo qualche giorno fa. Oggi invece vi facciamo un regalo di natale in anticipo: il programma settimanale.

Lunedì

Colazione: 1 tazza di latte con 30 grammi di cereali

Spuntino: frutta fresca di stagione

Pranzo: 60 grammi di riso integrale con piselli- melanzane grigliate

Merenda: frutta fresca di stagione

Cena: insalata di lattuga e rucola-30 grammi di pane integrale

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Rigenerare la flora intestinale con limone e lycopodium

ripristinare la flora batterica

La stipsi che determina sovrappeso, gonfiore e rallentamento metabolico si risolve – oltre che con la depurazione – rigenerando la flora batterica. Questa patina di “batteri buoni” che conservano sano e attivo l’intestino è infatti di fondamentale importanza per mantenere regolare l’evacuazione, conservare la pancia piatta sgonfia e assimilare il cibo in maniera corretta evitando che si trasformi in adipe. Per la seconda settimana di cura, ci concentre­remo quindi sui rimedi che rivitalizzano la flora batterica ed eliminano le fermentazioni.

Il limone è uno dei più potenti disintossicanti naturali; ricchissimo di vitamina C aiuta soprattutto il fegato a neutralizzare le tossine, evitando che si riversino nel tratto intestinale. Al mattino, circa 10 minuti dopo avere bevuto il bicchiere d’acqua naturale, assumi il succo di limone intiepidito (scegli limoni possibilmente biologici) nel modo seguente: un cucchiaino il primo giorno, 2 cucchiaini il secondo giorno e così via fino ad assumere il succo di mezzo limone. Attenzione! Un inconveniente possibile della cura è l’acidità di stomato: in questi casi è sufficiente diluire il succo in un bicchierino d’acqua per ridurne la potenziale azione irritante.

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La dieta a base di frutta e verdura di stagione

dieta frutta e verdura

Questo è un periodo dell’anno nel quale la natura si riempie di colori e propone frutta e verdura ricche di proprietà benefiche per la salute e per la bellezza; allora via libera a piatti a base di zucca, barbabietole, cachi, melagrane, porri e mandarini. Frutta e verdura di stagione sono un vero e proprio concentrato di antiossidanti, in grado di proteggere l’organismo dall’aggressione dei radicali liberi, e a donargli queste proprietà sono proprio i pigmenti che colorano le foglie, i frutti e gli ortaggi.

Secondo la cromoterapia i colori sono in grado di agire a livello psicofisico e di migliorare anche il rapporto con il cibo; insomma, mangiare alimenti dai colori brillanti mette subito di buon umore. Vediamo insieme quali sono le verdure e la frutta che non devono mancare nei nostri piatti in questo periodo.

Innanzi tutto, la zucca, e non solo per il suo brillante colore arancione, ma soprattutto per il suo alto contenuto di fibre e di sali minerali, e per la sua estrema digeribilità; poi i porri, per le loro proprietà diuretiche e mineralizzanti; il rafano, che grazie alle sue qualità antibatteriche, rafforza le difese dell’organismo, e le barbabietole che sono estremamente ricche di minerali e favoriscono la digestione.

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La dieta per i capelli sani

dieta capelli sani

Dopo la classica caduta dei capelli autunnale, conseguenza dello stress causato al capello dalle prolungate esposizioni al sole, i guai per la bellezza della nostra chioma non sono certamente finiti; la ripresa del lavoro a pieno ritmo, con il conseguente stress, smog e inquinamento sono tutti fattori che danneggiano il capello che risulta così spento e appesantito. Una possibile soluzione al problema è rappresentata da un’alimentazione corretta e bilanciata in cui non manchi nessuno dei nutrienti, fondamentali e non.

Per mantenersi sani infatti i capelli hanno bisogno di tutte le sostanze nutritive contenute negli alimenti; le medesime necessarie al nostro benessere psicofisico: amminoacidi, i precursori delle proteine, contenuti in carne, pesce e legumi (indispensabili per avere capelli forti), carboidrati, grassi, vitamine e sali minerali.

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Nocciole, calorie e valori nutrizionali

nocciole

Le nocciole sono i frutti del nocciolo, un albero spontaneo tipico dei paesi dal clima mediterraneo; la raccolta delle nocciole avviene in autunno, ovvero quando hanno raggiunto la loro piena maturazione e l’involucro è capace di staccarsi con facilità; alla raccolta seguono operazioni di pulitura e di essiccazione in modo da conservare l’alimento il più a lungo possibile.

Se decidete di acquistare delle nocciole con il guscio, dovete conservarle in un luogo asciutto e a temperatura ambiente, mentre se preferite comprarle sgusciate, e quindi tostate, mantenetele all’interno di un contenitore chiuso, al riparo dalla luce del sole e consumatele entro pochi giorni.

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Pancia gonfia? Via la stipsi in tre settimane

Per molte persone il problema principale è essenzialmente un in­testino “bloccato”, che  non si scarica regolarmen­te o lo fa con estrema difficoltà. Molte di queste persone hanno un peso normale e proporzionato all’altezza e all’età. Il problema è quindi circoscrit­to alla pancia, che è gonfia e pesante, dura e dolen­te. Questa è la caratteristica della stitichezza, che colpisce ben 13 milioni di italiani (9 sono donne): ci fa sentire grassi, quando in realtà il nostro peso è normale.

I fattori in gioco possono essere molti: in particolare, in autunno si beve di meno, si mangia spesso fuori casa, aumenta il cari­co di stress, si fa meno attività fisica. E la stipsi ine­sorabilmente peggiora. Come sbloccare la situazione, allora? Le diete drastiche non servono, anzi, possono addirittura peggiorare la stitichezza. E anche i lassativi alla lunga possono irritare la mucosa intestinale. Si tratta soprattutto di disintossicarsi dalle scorie e convertirsi a cibi più naturali, ricchi di fibre e di grassi “lubrificanti”.

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Dieta disintossicante per riequilibrare le funzioni del fegato

dieta detox fegato

Un periodo di eccessi alimentari, come quello che sta arrivando con le tanto attese feste natalizie, ed ecco che mal di testa e gonfiori fanno la propria comparsa impedendoci di affrontare come dovremmo i nostri numerosi impegni quotidiani. Sono questi alcuni dei segni dell’accumulo di tossine nell’organismo, condizione che è frutto di un’alimentazione squilibrata e del consumo eccessivo di alcol e caffè e della quale è soprattutto il fegato, che svolge la funzione di filtro per le sostanze nocive che si accumulano nell’organismo durante la digestione, a risentire.

Per riportare questo fondamentale organo alla sua perfetta funzionalità e ritrovare il benessere perduto può essere utile seguire una dieta disintossicante povera di grassi e proteine e molto ricca di sostanze vegetali che vi permetterà anche, se seguita per un mese, di buttare giù almeno tre chili.

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Gli errori alimentari per adulti e bambini

 

Mangiare bene e avere uno stile di vita sano, ormai lo sappiamo tutti, è molto importante per mantenere la salute a lungo. Ma tra il conoscere i rischi di una dieta scorretta e il mettere in pra­tica concretamente le regole del mangiar bene, ce ne passa. Lo di­mostra anche l’Osservatorio Grana Padano, che, in collabora­zione con la Società italiana di medicina generale Simg e con la Federazione italiana medici pe­diatri Fimp, ha pubblicato “Inda­gine sugli errori nutrizionali e lo stile di vita degli italiani“, uno stu­dio condotto su 2.193 bambini e 4.245 adulti, che ha valutato sia l’alimentazione, sia gli stili di vita, sia lo stato fisico dei partecipanti.

Dallo studio risulta che la popola­zione italiana segue molto poco la dieta mediterranea: meno del 20% assume la giusta quantità di calorie da alimenti di questa dieta e addirittura un italiano su quat­tro assume la maggior parte del suo introito calorico da alimenti non mediterranei. I più virtuosi tra gli italiani sono gli ultrasessan­tenni e le donne. I peggiori, pur­troppo, sono bambini e adole­scenti. Le virtù di questo regime alimen­tare, che comprende riso, pane, pasta, patate, legumi, verdure, ortaggi, frutta fresca e secca, semi, olio di oliva, vino e pesce, sono ormai state ampiamente di­mostrate.

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Squash: il tennis invernale che aiuta a bruciare le calorie

 

Squash court

Sapete qual è lo sport dell’inverno 2009-2010? È lo squash, il tennis che si pratica al coperto su di un pavimento in parquet! Lo squash è uno sport nato nell’800 all’interno delle prigioni londinesi, ma che in breve tempo conquistò anche i circoli più chic della città, soprattutto perché poteva essere praticato durante i lunghi e freddi inverni inglesi.

Lo squash è un gioco simile al tennis, che viene disputato in un ambiente chiuso, su di un campo lungo poco meno di 10 metri, con pareti in muratura, tranne quella frontale che è in materiale trasparente, e il pavimento in parquet. Questo sport vede la presenza di due giocatori che devono colpire, uno alla volta, una pallina, facendola rimbalzare nella parete frontale.

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Intestino pigro, pancia gonfia e rimedi: come sbloccarlo subito

programma per intestino pigro

La stipsi (o stitichezza) consiste nel passaggio difficile o irregolare delle feci, le quali spesso si presentano di consistenza asciutta o dura. La stipsi può essere associata a una sensazione di evacuazione incompleta e di gonfiore. Le definizioni non sono univoche, anche per­ché le abitudini intestinali variano da persona a persona e sono influenzate dall’età, dall’ali­mentazione, dallo stile di vita e dall’atteggia­mento mentale individuale. Stando alla medicina ufficiale, anche una evacuazione alla settimana potrebbe ancora essere ritenuta normale.

Ragionevolmente possiamo però affermare che una persona è stitica quan­do ha meno di 3 evacuazioni alla settimana. La stipsi si differenzia in cronica, acuta e occa­sionale. La forma cronica è quella che dura più di due mesi o da più anni. La forma acuta può rappresentare un peggioramento di quella cro­nica o essere un evento occasionale in persone che hanno scariche regolari e normali. Le cause di stipsi occasionale possono essere diverse: periodi di stress, viaggi, errori alimentari, cambiamenti climatici, trasferimenti ecc.

Ecco le cause della stitichezza:

  • Dieta a basso contenuto di fibre
  • Scarsa o insufficiente assunzione di liquidi
  • Sedentarietà
  • Malattie croniche intestinali (diverticolite, ragadi, emorroidi, colite spastica, malattie neurologiche che riducono i movimenti dell’intestino, spasmi della muscolatura pelvica ecc)
  •  Patologie croniche generali (ipotiroidismo, diabete, neuropatie, depressione ecc.)
  • Consumo eccessivo di farmaci (antinfiammatori, antibiotici, lassativi ecc.)

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Attenzione alle tentazioni alimentari dell’autunno e dell’inverno!

tentazioni alimentari dell'inverno

L’estate sembra ormai lontana anni luce e con essa anche le sane abitudini alimentari che avevamo adottato durante la bella stagione: niente più passeggiate e sport all’aria aperta e meno frutta e verdura. In compenso, però, sono apparsi sulla nostra tavola i gustosi prodotti tipici dell’autunno come l’uva, i cachi e le castagne.

E se alcuni di essi come l’uva e i cachi possono essere anche amici della linea, ce ne sono altri come le castagne che, invece, possono dare qualche problemino; la castagna, infatti, fin dall’antichità è stata sempre utilizzata a scopo energetico perché è una fonte importante di carboidrati complessi e di sali minerali; è ottima anche come surrogato del pane, perché da essa deriva una buonissima farina con la quale si ricava un famosissimo dolce autunnale: il castagnaccio.

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La dieta per la donna con costituzione fisica “a cubo”

dieta per la donna a cubo

Dopo avervi illustrato i suggerimenti alimentari per la donna androide, ovvero con la costituzione fisica “a mela”, e quelli per la donna ginoide, cioè con il fisico “a pera”, è arrivato il momento di fornirvi quelli per chi possiede una costituzione “a cubo”, ovvero colei che quando ingrassa non lo  fa solo in alcune zone, ma in tutte le parti del corpo.

Caratteristiche di questo tipo di costituzione fisica sono fianchi e girovita abbondanti, seno prosperoso, cosce e caviglie grosse; di sicuro la donna che possiede questo fisico ha più difficoltà ad eliminare i chili in eccesso, ma con pazienza e tenacia è possibile farlo.

La prima regola è non imporsi troppe rinunce, perché se non vedrete subito risultati commisurati allo sforzo propuso vi verrà voglia di interrompere la dieta, meglio iniziare con una da circa 1.500 calorie al giorno per una settimana, per poi tagliarne 150 in quelle successive. Come fare? Basterà eliminare 20 grammi di pane e pasta al giorno e 30 grammi di carne, in favore del pesce che è più facile da digerire.

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