
Meno tre chili in tre giorni. La dieta Miami, come molte diete americane che le somigliano, nasce negli anni ‘70 nei reparti di cardiologia degli ospedali più all’avanguardia degli Stati Uniti per permettere ai pazienti di dimagrire in fretta.
Efficacia e rapidità la fanno apprezzare anche da chi non ha particolari problemi di peso, e a distanza di tanto tempo, è ancora molto amata soprattutto in estate. I nutrizionisti raccomandano però di attenersi alle indicazioni: rispettate le quantità, non fate alcuna sostituzione, non superate i 3 giorni consigliati, e per non prendere i chili persi è indispensabile seguire un programma di mantenimento.
La dieta prevede una notevole riduzione dei carboidrati, niente pasta, riso, poco pane, mentre la quota di proteine mantiene livelli normali; il programma è prevalentemente proteico con tutti i vantaggi e i rischi che questo comporta. Tra i vantaggi ci sono un metabolismo più efficiente e il senso di sazietà; tra gli svantaggi c’è la scarsa presenza di alcuni nutrienti e il rischio che a lungo andare l’eccesso di proteine intossichi l’organismo, per questo il programma ha una durata così breve.
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