Si è sempre detto che l’ossigenazione del sangue favorisce lo sforzo fisico, che i polmoni sono i responsabili degli scambi gassosi che permettono di condurre una vita sana, poi, tutto d’un tratto, nel vasto mare degli integratori, delle medicine alternative, del farmaco, atto più a prevenire che a curare, ecco spuntare una parolina diversa: gli antiossidanti. Le ossidazioni cellulari sono delle reazioni chimiche che avvengono nell’organismo milioni di volte in milioni di cellule: rappresentano il prodotto finale di una degradazione, che porta alla formazione di radicali liberi, prodotti di “scarto” che si formano all’interno delle cellule quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione).
Dal punto di vista biochimico, i radicali liberi sono molecole instabili in quanto possiedono un solo elettrone invece di due. Durante il metabolismo cellulare, i radicali liberi prodotti vengono trasformati in perossido di idrogeno (acqua ossigenata), dannoso per le cellule. Una volta formati, i radicali liberi possono essere resi inattivati dagli antiossidanti che, fornendo l’elettrone mancante, permettono agli enzimi cellulari di tamponare la loro azione dannosa. L’azione distruttiva dei radicali liberi si evidenzia in particolare nel precoce invecchiamento delle cellule e nell’insorgenza di gravi patologie.