Una mela al giorno

Ricordate l’adagio “Una mela al giorno, toglie il medico di ‘torno“? Qualcosa di fondato in questo antico detto popolare c’è. Per le sue numerose qualità, la mela viene considerata da secoli un farmaco naturale, al punto da essere raccomandata nella dieta quotidiana per il mantenimento di un buono stato di salute e benes­sere. La mela ha, inoltre, molte altre proprietà: aiuta la digestione, svol­ge un’azione protettiva delle muco­se dello stomaco e dell’intestino nonché un’azione antisettica, antiurica (contrasta la calcolosi), diuretica e lassativa.

Ha un effetto benefico sulla colesterolemia, ma anche sulla glicemia diabetica e su certi tipi di tumore. Alla tentazione di mordere la sua polpa succosa non ha resistito Eva, e neppure la bella Elena che, dopo essersi fatta sedurre da Paride, ha dato il via alla mitica guerra di Troia. Ma non lasciatevi condizionare da questi preceden­ti: mangiare una mela non è affatto peccato, anzi è più che salutare. La mela contiene, infatti, una miscela di composti nutrienti e “phytoche­micals” (composti non nutrienti di origine vegetale) che agiscono sull’organismo come antiossidanti, combattendo l’invecchiamento precoce e gran parte delle patolo­gie più comuni legate all’iperpro­duzione dei radicali liberi.

Le mele mature sbucciate contengono acqua all’83%, zuccheri al 6­ o 4% (a seconda del grado di matu­razione), fibra al 2%, acidi liberi (malico e citrico) allo 0,5%. L’apporto calorico è di circa 50 kcal/100 g, con buone quantità di zuccheri semplici, fibra, potassio e vitamina C. Un discorso a parte lo meritano gli acidi organi­ci (importanti per la loro azione regolatrice sulla flora batterica intestinale) ed i tannini (composti polifenolici), utili per le proprietà astringenti ed antiossidanti.

Alcune curiosità: una mela privata della buccia e del torsolo perde poco del valore nutrizionale del frutto intero, per cui assaporatela come più vi aggrada. E, poi, la mela è un “pomo”, cioè un falso frutto perché la sua polpa è il risultato dello sviluppo del ricettacolo e non dell’ovario del fiore. Il vero frut­to è il torsolo (in cui sono contenu­ti i semi), diviso in cinque logge membranose. Il melo fiorisce in pri­mavera, ma i suoi frutti – a seconda della varietà – maturano in estate, in autunno o in inverno.

E’ un ottimo alleato per la linea, ma anche per la carnagione. Il succo di mela bevuto a digiuno, oppure l’applicazione di una maschera preparata con la polpa cotta nel latte o con mela grattu­giata e un cucchiaino di yogurt e uno di miele sono davvero por­tentosi per dare più luminosità e freschezza al viso. Per la bellezza dei capelli, niente di meglio delle frizioni preparate facendo bollire per 20 minuti 1 etto di ortiche fresche, 1 etto di aceto di mele e 20 g di acqua distillata. Se poi avete problemi di circolazione, regalatevi un bagno riattivante versando nel­l’acqua della vasca 2 o 3 tazze di aceto di mele.

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