La dieta “on the road”

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L’alimentazione di chi ha scelto vacanze itineranti è sempre piuttosto difficile: tra colazioni al bar, pranzi al volo al bar e cene al ristorante, il rischio di incamerare un surplus di calorie altissimo; potete però cercare di limitare i danni seguendo la dieta “on the road” da 1.250 calorie al giorno.

In questo regime alimentare il pasto principale è quello della sera, che apporta circa 600 calorie e prevede sempre un primo o un secondo, più verdura o frutta. Per il pranzo sono previsti snack facili da trovare in qualsiasi bar o panetteria: toast, panini, pizzette e torte salate da abbinare alla frutta.

Come merenda è previsto sempre un gelato: facile da gustare camminando e molto gustoso per gratificare il palato a calorie controllate.

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8 miti da sfatare sulle diete!

Quante volte tra le amiche, i parenti e sulle varie riviste più o meno specializzate abbiamo visto o sentito consigli su come dimagrire! Mangia solo questo, bevi quest’altro, fai la dieta del minestrone, del gelato ecc…; e ogni anno la storia si ripete sempre. Siamo sempre alla ricerca di perdere quei chiletti di troppo, senza mai sforzarci più di tanto e magari aggrappandoci anche a false dicerie. Quest’oggi vogliamo sfatarvi alcuni miti sull’aumento di peso e sulle diete in generale. Pronti?

  1. Mangiando solo frutta e verdura non si ingrassa: a parte guardate bene uno dei miei ultimi post sul fallimento delle diete, inoltre ricordatevi che la frutta è richissima di zuccheri semplici e se ingeriti in abbondanza possono far ingrassare. Attenzione poi ai succhi di frutta che ci fanno perdere la concezione di quanta frutta stiamo mangiando.
  2. Sono in soprappeso perché è un eredità familiare: ma chi l’ha detto? Sicuramente possiamo ereditare la costituzione e anche la capacità di ingrassare ma non il soprappeso o addirittura l’obesità; queste ultime dipendono esclusivamente dal numero di calorie che introduciamo!
  3. Se mangiamo dopo le 10 di sera ingrassiamo di più: dobbiamo sempre ricordare che non è quando ma quanto mangiamo; è sempre bene iniziare la giornata con una colazione completa e la sera con una cena leggera, ma questo perché abbiamo tutta la giornata per smaltire le calorie ingerite
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La dieta del pic-nic

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Un pranzo leggero e appetitoso che permette di tenere sotto controllo le calorie; l’estate è la stagione ideale per i piatti light: invitanti, semplici, freschi, si possono consumare anche fuori casa, trasportandoli nelle comode borse termiche.

Il punto di forza della dieta del pic-nic è il pranzo particolarmente leggero, accompagnato da una prima colazione ricca che dà energia e una cena completa ma facile da digerire

La dieta fornisce circa 1.250 calorie al giorno, e se seguita per un mese aiuta a perdere in modo equilibrato fino a 4 chili. L’abbondanza di acqua, frutta e verdura e la scelta di alimenti poco salati permette di ristabilire l’equilibrio idrico dell’organismo, contrastando la ritenzione idrica e i gonfiori.

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La dieta che “cancella” la cena

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Dinner cancelling” cioè “cancellare la cena”, anche se soltanto per due settimane, per dimagrire e depurare a fondo l’organismo. Quella del digiuno serale è una nuova tendenza alimentare che arriva dalla Germania ma che sta avendo successo in tutto il mondo, e che propone pasti completi durante la giornata, e poi, a cena, solo liquidi.

Niente calcoli delle calorie o ricerca di cibi particolari: in questa dieta l’unica regola è che per 14 giorni si deve rinunciare ai cibi solidi dalle ore 17:00 in poi; dopo quest’ora, infatti, sono concessi soltanto i liquidi.

I menù prevedono una colazione sostanziosa che si può scegliere nella versione dolce o salata, un pranzo completo e un ricco spuntino pomeridiano che consente di arrivare alla sera senza avvertire troppo lo stimolo della fame. Bevete due litri di acqua naturale non gassata al giorno oltre alle tisane leggere previste per la sera; aggiungete al massimo un cucchiaino di sale alle preparazioni, dolcificate con il miele e utilizzate non più di due cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno.

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La dieta senza lieviti

donna-in-lineaPancia piatta e 4 kg in meno in un mese. Pensate che sia un miraggio? No, se rinuncerete a pane, biscotti, pizza, birra e latticini: in pratica, se seguirete la dieta senza lieviti!

Se oltre alla voglia di smaltire qualche chiletto in più vi sentite afflitte da un senso generale di pesantezza, mancanza di energia, gonfiori e mal di testa, le cause potrebbero essere da ricercare nel consumo di alcuni alimenti, in primo luogo quelli contenenti i lieviti come pane, pizza, brioches, alcuni formaggi e bevande. La soluzione ideale è quella di eliminarli per un periodo di tempo dalla propria dieta, consentendo all’organismo di disintossicarsi; in questo modo si rafforzeranno anche le difese immunitarie, la flora batterica intestinale e riuscirete a sentirvi finalmente più leggere piene di energia.

Il lievito è un insieme di microrganismi in grado di provocare una fermentazione, il suo estratto, usato per il pane e i prodotti da forno, fornisce sì vitamine, acido folico e sali minerali, ma anche le purine, delle sostanze azotate che intossicano l’organismo rallentando i processi del metabolismo affaticando alcuni organi, come fegato, reni e pelle, e riducendo la vitalità. Le purine si trovano anche in altri alimenti come la frutta secca, le carni grasse, alcune verdure come la verza e i cavoli, e andrebbero ridotte il più possibile.

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L’ultima dieta sbarcata dagli States: la dieta di Hollywood ovvero la south beach

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Si chiama dieta South Beach ed è l’ultima pazzia seguita dai vip americani (e non solo loro oserei dire!) e come ogni cosa americana che si rispetti è giunta anche qui da noi! Però c’è un problema: la reperibilità degli alimenti, si perché a meno che non viviate in una grande metropoli tipo Roma o Milano sarà davvero difficile reperire gli ingredienti per seguirla.

 

Io però il mio lavoro lo faccio e da brava blogger vi riporto quello che serve per dimagrire con la dieta di Hollywood. Inoltre è stata anche un po’ cambiata per quelle italiane e  italiani che volessero provarla. La dieta è stata ideata dal dott. Arthur Agatston e consentirebbe di perdere dai 4 ai 6 chili in 15 giorni ma non se ne garantiscono i risultati!! E’ una dieta proteica e ricca di acidi grassi. Si comincia con un menù ricco di proteine ma senza alcun carboidrato.

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La dieta per ritrovare la linea

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Anche se sembra impossibile, non è difficile perdere quei 4 o 5 chili che rovinano la linea: tra verdure, frutta e pesce, l’estate mette a disposizione una quantità di alimenti tanto leggeri quanto sani, perfetti per affrontare la stagione delle vacanze in piena forma.

L’importante è non cercare scorciatoie che promettono risultati eccezionali in poco tempo, ma risultano eccessivamente sbilanciate, debilitando l’organismo, oppure lasciando una gran fame che vi farà riacquistare in poco tempo tutti i chili persi.

La maniera giusta per recuperare il peso forma è quella di ridurre l’apporto calorico, ma fornendo  all’organismo tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno in quantità bilanciata; per questo, nella dieta che vi proponiamo, trovano ampio spazio i cereali, gli alimenti proteici, frutta e verdura, e non mancano neppure i dolci!

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La dieta dell’ananas: contro chili superflui e cellulite

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Ormai è risaputo che l’ananas sia, tra i frutti, il bruciagrassi in assoluto. Il motivo è presto detto: nell’ananas sono contenuti degli enzimi capaci di accelerare il metabolismo. Inoltre l’ananas è ricca di ferro, capace quindi di far aumentare la nostra produzione di globuli rossi e quindi, questo si traduce in una maggiore ossigenazione dei nostri tessuti.

La cosa importate affinché l’ananas sappia esplicare tutti i suoi benefici è che sia fresca. Se poi a questo frutto meraviglioso ci associamo anche l’olio dell’Etna, considerato un “oro verde” assieme al pistacchio siciliano la vostra linea ne gioverà sicuramente. Ed alle signore piace il fatto che, soprattutto in estate, l’olio, il pistacchio e l’ananas possano essere visti come alleati verso il soprappeso.

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Impazzano le diete: dalla ipnotica, alla Atkins vegetariana alla tisanoreica

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E finalmente ci risiamo, di nuovo il tormentone di ogni anno: la prova costume. Tutti noi pigri arrivati in questi giorni vorremmo perdere quei due/tre chiletti accumulati durante l’inverno in maniera veloce e senza troppe rinunce; ed ecco così che impazzano le diete: da quella ipnotica, alla più famosa atkins, alla famosa dieta del gelato, alla tristissima dieta del minestrone. Prima però di cominciare a seguire un regime dietetico è bene seguire qualche indicazione seria:

  • Seguire le istruzioni del medico se si stanno assumendo farmaci oppure non si è in perfetta salute!
  • No al digiuno o a saltare i pasti: oltre a far salire bruscamente la glicemia ci fa arrivare in tavola con più fame e questo non ci piace proprio
  • Oltre a mangiare in maniera più contenuta sarebbe bene associare anche un po’ di attività fisica, come una passeggiata a passo moderato per una trentina di minuti al giorno.

Come dicevo prima molte sono le diete che stanno impazzando sulle spiagge italiane, una di queste è la dieta ipnotica, che fa leva sul senso di volontà delle persone per mangiare di meno. Spiega Stefano Benemeglio, ideatore di questa tecnica:

“L’ipnosi dinamica riesce a consolidare la forza di volontà nei momenti in cui il cibo diventa un modo per dare sfogo alle frustrazioni e non per soddisfare le necessità dell’organismo, riuscendo ad attenuare la voglia di cibi grassi e facendo prediligere gli alimenti più sani”.

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Dimagrire con la terapia comportamentale

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Mandare via definitivamente i chili di trop­po è possibile, a patto che si scelga la strada meno velo­ce. Le linee guida interna­zionali e italiane auspicano una perdita di peso dell’or­dine del 10 per cento, nei primi sei mesi, come primo obiettivo importante per chi intenda intraprendere una cura dimagrante. Riu­scire a raggiungerlo e a consolidarlo nel tempo, è già un bel successo, se è vero che ciò basta a minimizzare i ri­schi di insorgenza delle patologie correlate a sovrap­peso e obesità.

 In ogni caso a chiunque intenda fermarsi a questo primo livello, o aspiri a mi­gliorare ulteriormente la performance, giova ricor­dare cosa dicono le Linee guida obesità Italia , in materia di modalità di dimagrimento. Senza dimenticare che la riduzione della razione ali­mentare è solo una compo­nente della strategia: le al­tre si chiamano attività motoria e tecniche di terapia comportamentale, oltre a farmaci e bisturi, da riser­vare ai casi più gravi.

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Ad ognuno la sua dieta: consigli alimentari per perdere peso

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Che per dimagrire occorra cambiare qualcosa nella dieta è cosa risaputa, così come è altrettanto noto che essendo le diete per loro natura ostiche, difficili da digerire (in tutti i sensi), molti nemmeno provano ad iniziarle. Per questo si moltiplicano strategie e consigli, quasi tutte ri­gorosamente in arrivo dagli States, il paese dove è nato il moderno concetto di dieta nel 1830, pare per caso. Accadde che il reve­rendo Sylvester Graham decise di nutrirsi solo di verdure e cereali in­tegrali ritenendo i cibi ricchi e spe­ziati frutto del “demonio” e portatori di peccati di gola.

 Visto che man­giando in maniera più “cristiana” oltre allo spirito si risollevava anche il corpo, furono in molti a seguire il reverendo. Ora. 179 anni più tardi, il miglior consiglio che arriva dai nutrizionisti americani è quello di attivare diete a piccoli passi, con piccoli cambia­menti. Variare una cosa alla volta dà la sensazione del successo, il peso cala ad un ritmo sostenibile e si ha il tempo di prendere delle abitudini che si pos­sono poi mantenere. Eccovi i nostri cinque semplici consigli per altrettanti semplici cambia­menti in grado di darvi grandi risultati. Iniziate con quello che vi sembra più facile da mettere in atto.

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La dieta delle mele

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Un vecchio proverbio dice che “una mela al giorno toglie il medico di torno”, forse non sarà proprio così, ma di sicuro mangiare assiduamente questo frutto aiuta, anche per la linea. Certo, la quantità di mele da assumere quotidianamente è un po’ più alta di quella consigliata dal proverbio: fino a cinque al giorno!

I benefici delle mele sono molteplici: innanzi tutto placano il senso di fame perché contengono la pectina, una fibra solubile che oltre a tenere a bada il colesterolo, impedisce al corpo di assorbire gli zuccheri troppo velocemente.

Sempre a proposito di zuccheri, le mele ne contengono molti di matrice naturale e quindi contribuiscono a placare il desiderio di dolci. Le mele possiedono anche proprietà antiossidanti capaci di ritardare gli effetti dell’invecchiamento, proteggono dallo stress a causa dell’alta concentrazione di vitamina B e C, utile per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

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Cronodieta, dimagrire assecondando i ritmi biologici

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Elaborata nel 1992 dal medico italiano Mario Todisco, la cosiddetta Cronodieta si basa sulla Cronobiologia, la scienza che studia i ritmi biologici, ossia la scansione temporale sottesa all’espletamento delle diverse funzioni biologiche da parte del nostro organismo.

Secondo questo particolare approccio per dimagrire e/o mantenersi in forma piuttosto che la quantità di calorie assunte giornalmente, è importante il momento della giornata scelto per l’introduzione dei diversi nutrienti principali.

In linea di massima possiamo dire che la cronodieta prescrive di assumere carboidrati a pranzo e proteine a cena, ma in realtà esistono diverse regole da rispettare per ottenere i risultati sperati:

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La dieta dell’agopuntura

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L’agopuntura è un tecnica curativa usata in Cina da migliaia di anni, ma che in Italia è arrivata solo negli anni Settanta, con la quale è possibile curare i più svariati disturbi: dall’artrosi ai dolori cervicali, passando per quelli muscolari, fino alla depressione e all’ansia.

Alcune ricerche mediche hanno dimostrato che la pratica dell’agopuntura abbinata ad una dieta ipocalorica può aiutare a far perdere quei chili di troppo spesso provocati da stress e attacchi di fame.

Non vi spaventate: l’agopuntura non è assolutamente fastidiosa né dolorosa, in quanto vengono utilizzati degli aghi sottilissimi, detti aghi filiformi, in acciaio indeformabile; gli aghi utilizzati sono sterili e in confezione monouso, e il loro diametro può variare da 0,19 mm a 0,46 mm, e la loro lunghezza da 12 a 200 mm.

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Dieta delle uova

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Se avete qualche chiletto da smaltire in vista della prossima estate ma la vostra situazione non è poi così “tragica” (si fa per dire) forse potreste provare la cosiddetta Dieta delle uova. Si tratta di una dieta dimagrante il cui alimento principe è appunto l’uovo di gallina, cibo relativamente poco calorico, ricco di proteine, vitamine e sali minerali.

La dieta dell’uovo può essere considerata una “dieta di emergenza” o “dell’ultimo minuto” permette di smaltire due-tre chili ma non va osservata per più di tre giorni. E’ inoltre sconsigliata a chi soffre di colesterolo alto.  

Primo giorno

Colazione: 1 yogurt bianco magro-2 kiwi-1 cucchiaio di miele

Spuntino: fragole

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La dieta ipocalorica da 1.300 calorie

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Sapete quali sono le giuste regole per un regime dietetico dimagrante ideale? Deve essere equilibrato, contenuto nelle calorie e personalizzato in modo da perdere, con la giusta gradualità, grasso e non liquidi.

Ogni tipo di dieta, infatti, per garantire un risultato evidente e duraturo, deve fornire in modo adeguato tutte le sostanze di cui l’organismo ha bisogno: il 12-15% deve provenire dalle proteine, sia animali che vegetali (carne, pesce, uova, legumi), il 25-30% dai grassi (olio, burro e lipidi alimentari), il 60-65% dai carboidrati (pane, pasta e riso).

Altre astuzie da attuare per raggiungere il peso forma sono: bere durante il giorno almeno due litri di liquidi tra acqua naturale, tisane o tè verde, per contrastare la cellulite, ridurre la sensazione di fame e mantenere la giusta idratazione, non saltare i pasti e non sostituirli sono con frutta e verdura, perché così si rischia di alterare il senso di sazietà e di perdere il controllo nel pasto successivo.

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La dieta della mozzarella

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La mozzarella è un alimento tipico della tradizione mediterranea, molto ricco di proteine del latte, di calcio e di vitamine, che ha il pregio di essere semplice e veloce da preparare, ed in più e un ottimo accompagnamento per pasta e verdure.
 
Tipica del Sud Italia, la mozzarella è un formaggio fresco a pasta filante preparato con latte di mucca o di bufala. Il suo nome deriva da un momento della lavorazione del prodotto; dopo aver portato il latte alla temperatura di 35°, si aggiunge il caglio e si lascia riposare il tutto finché si ottiene una massa “filata” che viene detta “mozzata”. A questo punto si modellano le parti del composto ottenuto in forme differenti (ad esempio bocconcini, trecce, globi), che vengono infine immerse in una salamoia più o meno saporita.

Il contenuto lipidico della mozzarella è relativamente basso, perché come tutti i formaggi freschi a rapida maturazione è molto acquosa e, quindi, fornisce un minor numero di calorie rispetto ai formaggi stagionati. I suoi nutrienti maggiori sono la vitamina A e B2 e l’elevato contenuto di calcio, ferro e fosforo.

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La dieta omega

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Di acidi grassi, omega 3 e omega 6, si parla sempre con maggiore interesse. Oltre a fornire energia, regolano il tono delle pareti dei vasi sanguigni, limitano l’aggregazione delle piastrine, tengono sotto controllo il colesterolo e svolgono un’importante azione anti-età.

Omega 3 e omega 6 sono acidi grassi insaturi, tenuti insieme da legami molecolari non molto solidi e quindi semplici da digerire; questi acidi non sono prodotti dall’organismo umano, bensì acquisiti solo tramite l’alimentazione. Cibi ricchi di questi nutrienti sono i grassi di pesce, e quindi salmone, sgombro, pesce azzurro, la frutta secca, i legumi, gli oli vegetali, le verdure a foglia verde, i cereali integrali.

Gli acidi grassi essenziali hanno virtù diverse e sono efficaci quando queste agiscono in sinergia, per cui la loro assunzione deve essere controllata. In alcune situazioni, inoltre, le loro azioni sono contrastanti; ad esempio gli omega 3 contrastano le infiammazioni, mentre gli omega 6 le favoriscono. Il segreto perché gli effetti di questi acidi siano solo positivi è mantenere le giuste proporzioni, magari attenendosi alla dieta mediterranea tradizionale che è quella più vicina a queste relazioni.

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