Prepararsi al Natale: la dieta vegetariana che depura

dieta vegetariana

D’inverno è più facile lasciarsi andare ad un’alimentazione abbondante e a uno stile di vita sedentario; inoltre, si sa che durante le festività natalizie siamo tentati di mangiare leccornie di ogni tipo. Quindi, in vista delle prossime scorpacciate essere necessario smaltire quel chiletto di troppo; missione impossibile? No, basta seguire per un paio di settimane una dieta vegetariana disintossicante.

La dieta vegetariana, che è priva di carne e pesce, è l’ideale per disintossicare il fisico e proteggere il corpo dall’azione del tempo, perché un menù ricco di frutta e verdura e privo di carne e pesce è in grado di assicurare la giusta dose di antiossidanti, con il risultato di avere la pancia piatta e la pelle luminosa.

L’alimentazione vegetariana è priva di grassi saturi e ricca di fibre e di vitamine, e quindi aiuta a mantenere il corpo snello e in forma; inoltre, la combinazione di verdura e frutta di stagione con noci e olio e semidi lino, migliora la circolazione e combatte i radicali liberi. La dieta vegetariana è utile anche perché la presenza di acqua, vitamine, fibre della frutta e della verdura aiuta l’organismo a depurarsi e ad eliminare le scorie, ottenendo un corpo più tonico, a proteggersi dai segni del tempo e dello smog, e in più dona energia e vitalità.

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Dossier Zona: dieta Zona e integratori

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Se è vero che la Zona si fonda sull’equilibrio tra macronutrienti (proteine, carboidrati, grassi) è anche vero che i micronutrienti (vitamine e sali minerali) non vanno affatto trascurati; tuttavia, afferma lo stesso Sears, i cibi che portiamo in tavola ne risultano piuttosto carenti, rispetto a quanto non avveniva in passato, a causa dei processi di lavorazione e/o conservazione industriale cui vengono sottoposti.

Per ovviare al problema è possibile rivolgersi ad alcuni integratori alimentari che Sears suddivide in essenziali e importanti, cui si aggiunge un terzo gruppo che l’arguto papà della Zona definisce Polizze vita a buon mercato. Vediamoli uno per uno:

  • Integratori essenziali

Sears ritiene essenziali l’olio di pesce, la vitamina E e il Mauritius Cane Extract (indicato con l’acronimo MCE).

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Contro la ritenzione idrica mele e orthosiphon

ortosiphon

Collocati nella parte posteriore dell’ addome poco sopra i fianchi, i reni sono gli organi che filtrano il sangue e lo ripuliscono dalle scorie che in esso si trovano in conseguenza dei processi metabolici che av­vengono a livello cellulare. Quando l’ali­mentazione è ricca di proteine animali e di cibi salati, oppure quando assumiamo ali­menti o bevande ricchi di additivi, i reni sono costretti a un superlavoro che può favo­rire uno stato di intossicazione e un conse­guente aumento di peso.

Uno dei primi sintomi di intossicazione renale è l’emissione di urine scarse, molto concentrate, acide (come si può verificare semplicemente con uno stick urinario). Segnali successivi sono la ritenzione idrica, che si manifesta con gonfiori (edemi) solitamente periferici. In particolare, i liquidi ritenuti tendono ad accumularsi secondo la forza di gravità a livello di piedi, caviglie, dita delle mani e basso addome, provocando anche un aumento della circonferenza dei fianchi.

Alla lunga la ritenzione idrica può favorire processi infiammatori locali che portano a sovrappeso, flaccidità e cellulite soprattutto su cosce e glutei. Orthosiphon (Ortosiphonis aristatus, spicatus, stamineus), noto anche come tè di Giava, è una pianta originaria del Sud-est asiatico e dell’Australia tropicale. Favorisce l’eliminazione renale dei liquidi in eccesso nell’organismo ed è perciò indicato nella ritenzione idrica e per il trattamento della cellulite.

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Gli effetti collaterali della cavitazione estetica

cavitazione ed effetti collaterali

Cavitazione estetica, effetti collaterali

Come abbiamo più volte spiegato, la cavitazione estetica è un metodo tecnologico che permette di eliminare la cellulite ed avere una silhouette perfetta, senza ricorrere ad interventi invasivi e chirurgici come la liposuzione, in quando la cavitazione avviene attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni.

Il fatto che la procedura venga effettuata in modo semplice e senza bisogno di interventi chirurgici, non esclude il fatto che possano esserci degli effetti collaterali, quindi, chi decide di sottoporsi alle sedute di cavitazione deve essere informato sulle eventuali reazioni di questi interventi; è importante, inoltre, che il trattamento venga effettuato da personale qualificato e in strutture adeguatamente attrezzate.

La cavitazione viene effettuata con gli ultrasuoni in grado di eliminare le cellule adipose, ma non tutte le frequenze sono uguali e, per questo, non tutte permettono di raggiungere gli stessi risultati;  servono quindi dei macchinari particolari, in quanto alla diversa frequenza è collegata la capacità di penetrazione nei tessuti, infatti, più una frequenza è bassa, maggiore sarà la capacità di accesso.

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Ricetta dell’insalata russa light

insalata russa light

Ecco un’altra versione salva linea dell’insalata russa, trasformata in in­voltini di salmone: questo pesce contiene i famosi Omega 3, aci­di grassi essenziali che favoriscono la formazione del colesterolo co­siddetto “buono” (HDL) e ha una quantità di proteine che si aggira intorno al 20-25%. Il  salmone in fette è l’ideale per realizzare salu­tari involtini con un ripieno di insa­lata russa senza uova, meno calori­ca rispetto a quella tradizionale. In questo modo, basta davvero poco per ottenere un piatto che, oltretut­to, si presta bene ad  essere servito sia come antipasto che come secondo

Ingredienti per 4 persone:

  • 8 fettine di salmone affumicato (160 g)
  • 100 g di patate
  • 50 g di maionese light
  • 100 g di giardiniera
  • 100 g di piselli
  • 100 g di fagiolini
  • 100 g di carote
  • 25 g di capperi sotto sale
  • aceto
  • limone
  • sale

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A dieta prima di Natale? Si ma senza esagerare!

a dieta prima di natale

Siete alla ricerca di una bella dieta facile, facile per arrivare in forma al giorno di Natale? Bene, siete capitati nel blog sbagliato. Credo infatti che la brutta esperienza capitata alla sempre bella Moira Orfei debba rappresentare un ulteriore ammonimento per coloro che sono disposti a tutto pur di giungere ad una tregua con la bilancia e chiami tutti quanti noi che ci occupiamo dell’argomento a un senso di responsabilità ancora maggiore. Per chi non lo sapesse infatti la nota artista circense è finita in ospedale per una indigestione causatele da un’improbabile dieta monocibo che l’ha condotta a nutrirsi solo di banane; sei al giorno per l’esattezza.

Come mai abbiamo scelto di parlarvene in apertura di questo contributo? Perchè, molto semplicemente, sappiamo che il numero di persone che pensa sia opportuno mettersi a dieta nel periodo immediatamente precedente le feste è piuttosto elevato e sappiamo anche che l’urgenza di smaltire qualche chiletto può condurci a fare scelte sbagliate e potenzialmente dannose come quella di ripiegare su una dieta dell’ultimo minuto squilibrata e restrittiva; e questo è un pericolo che non vogliamo far correre ai nostri lettori.

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In forma per le feste

in forma per le feste

Insieme alle occasioni conviviali aumenta, durante le festività natalizie, il pericolo di prendere quel chiletto di troppo che vanifica  gli sforzi magari fatti per tornare in forma; pranzi e cene completi di antipasti, primi, secondi e dolci, panettoni, frutta secca e torroncini sono infatti tentazioni alle quali è difficile sfuggire completamente e di certo l’alternativa non può essere ritirarsi a vita privata ed evitare tutte le situazioni che rischiano di rivelarsi un attentato per linea e salute.

Allora che fare per correre ai ripari?

Un’idea potrebbe essere quella di provare a compensare le mega abbuffate mantenendovi a “stecchetto” nei giorni successivi; questo naturalmente non vuol dire che dovrete saltare i pasti o ripiegare su dannose diete dell’ultimo minuto squilibrate e restrittive, quanto piuttosto che dovrete orientarvi su scelte alimentari sane, bilanciate e, soprattutto, disintossicanti.

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Piatto light per la vigilia di Natale: insalata russa con gamberetti

insalata russa gamberi

Questa delizia nasce a Mosca circa alla metà del diciannovesimo secolo, nelle cucine del­l’Hermitage, uno dei ristoranti più importanti della città. Era già allora un piatto molto ricco, anzi: lo era ancora di più rispetto alla ver­sione approdata da noi perché comprendeva carne fredda, salsiccia, prosciutto ecc. Nonostan­te sia una preparazione fredda facile da fare in casa e servita come antipasto soprattutto nelle occasioni di festa, e sebbene sia costituita preva­lentemente da cibi “poveri” come verdure lessate ridotte a tocchetti, ancora oggi l’insalata russa classica è comunque molto gustosa ma altrettanto insidiosa per la bilancia.

Con qualche accorgi­mento, però, è possibile portarla in tavola senza attentare alla linea e senza penalizzare la gola. Che differenza c’è tra la maionese classica e quella industriale light? Sostanzialmente, viene ridotta la presenza dei grassi, che sono quel­li che più incidono sul totale delle calorie. Attenzione però a non cadere nella tentazione di abbondare con la salsa gialla, partendo dal presup­posto che “tanto è light, e quindi non fa ingrassare”.

Non è proprio cosi. Se la maionese classica apporta circa 650 calorie all’etto, la stessa quantità di quel­la in versione alleggerita oscil­la tra le 370 e le 480. Quindi, è sempre bene non eccede­re. Come fare allora per ren­dere comunque invitante e appagante il piatto? Basta ag­giungere i gamberetti lessati, che si sposano bene con tut­ti gli altri ingredienti e in più forniscono anche proteine.

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Ricette light: minestra di zucca, finocchio e farro

minestra di zucca e farro

Più volte vi abbiamo sottolineato l’importanza di inserire nell’alimentazione zuppe e minestre, perché sono piatti nutrienti e sazianti, e altrettanto spesso vi abbiamo illustrato le tante proprietà della zucca; oggi è il momento di mettere in pratica queste informazioni è presentarvi un piatto nutriente e leggero, che alle virtù della zucca unisce quelle dei cereali, in particolare del farro, e la leggerezza dei finocchi, ovvero la minestra di zucca, finocchio e farro.

Nonostante siano presenti diversi ingredienti la zuppa, oltre ad essere nutriente e salutare è anche leggera: contiene, infatti, circa 160 calorie a porzione.

Minestra di zucca, finocchio e farro

Ingredienti

450 g. di zucca mantovana, 80 g. di farro perlato, due pomodori, 10 g. di olio di tartufo, 10 g. di concentrato di pomodoro, un finocchio, aglio, una cipolla, 20 g. di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

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Dossier Zona: la scelta dei cibi pro-Zona

Se il cibo funziona come una vera e propria medicina, ecco che, afferma Barry Sears, la cucina di chi intende seguire la Dieta Zona deve trasformarsi in una vera e propria farmacia. Proseguiamo quindi il nostro dossier di approfondimento sulla Zona con una sintetica carrellata sui  cibi che non devono assolutamente mai mancare nella dispensa e nel frigo del perfetto zonista e, soprattutto, su quelli che invece andranno accuratamente evitati, almeno finchè non si è entrati abbastanza in confidenza con questa strategia alimentare.

  • Gli alimenti da bandire subito

Per prima cosa Sears consiglia di far sparire dalla cucina tutti i cibi che definisce ostili e sostituirli con altri che invece vi aiuteranno ad entrare in Zona; almeno per la prima settimana di dieta andranno banditi tutti i carboidrati sfavorevoli quali pane, pasta, riso, cereali secchi, merendine, biscotti e frutta secca.

Vanno poi eliminate tutte le fonti di grassi saturi e grassi polinsaturi omega 6: oli di semi, grassi vegetali, margarina e latticini interi; scegliete olio extra-vergine di oliva in luogo dei primi e latticini magri al posto dei secondi. No anche ai salumi che vanno sostituiti con fonti di proteine magre quali carni di pollo e tacchino.

Da evitare anche la frutta secca i succhi di frutta e alcuni vegetali che Sears definisce anti-Zona: frutti quali datteri, banane, fichi, mango, papaya, prugne secche e uva passa e ortaggi e verdure ricchi di amidi quali zucche, barbabietole, carote, piselli, patate e granoturco.

Intolleranza al lattosio, che fare?

intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio è causata dall’impossibilità di digerire il lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte. Tale condizione è determinata dalla carenza di lattasi, un enzima che scinde il lattosio in zuccheri più semplici (glucosio e galattosio) che successivamente vengono assorbiti dal tratto gastrointestinale; se questo non accade il lattosio rimasto nell’intestino viene fatto fermentare dalla flora batterica con la conseguente insorgenza di sintomi quali dolori e crampi addominali, gonfiore e tensione addominale, meteorismo e diarrea.

E’ possibile distinguere l’intolleranza al lattosio in primaria e secondaria: nel primo caso l’organismo non produce lattasi per un difetto genetico e i sintomi si manifestano sin dalla prima infanzia, nel secondo la perdita dell’enzima è temporanea e può essere dovuta a infezioni o lesioni del tratto gastrointestinale o mutazioni dietetiche repentine o anche una celiachia non diagnosticata. I sintomi si sviluppano in genere intorno ai sei anni di vita.

Quando l’intolleranza al lattosio è secondaria la terapia consiste nella introduzione nella dieta di piccole quantità di latte e latticini che vengono poi aumentate progressivamente in modo da stimolare la produzione di lattasi; questa può essere infatti considerata un enzima inducibile nel senso che quando l’assunzione di latte e latticini è modesta e saltuaria ciò può far si che la produzione di lattasi non sia sufficientemente stimolata.

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Cavitazione estetica, ovvero come dire addio alla cellulite

La cavitazione estetica

La cavitazione estetica è un nuovo metodo tecnologico che, sfruttando l’azione degli ultrasuoni, aiuta a combattere la cellulite e sciogliere il grasso in eccesso. La cellulite è un eccesso di adipe che si forma in alcune zone del corpo, soprattutto nei glutei e nell’interno coscia, e che in termini scientifici, indica un’infiammazione dei tessuti solidi dovuta all’azione di un germe chiamato streptococco beta emolitico di gruppo A.

La cellulite si forma attraverso un sistema piuttosto complesso che vede la perdita di liquidi da parte dei capillari venosi, che non riescono ad essere smaltiti del tutto dal sistema linfatico; successivamente si formano delle adiposità, dei noduli e la zona colpita si gonfia. Per combattere la cellulite si può provare ai eliminare le calorie in eccesso, a seguire un’alimentazione equilibrata abbinata ad una regolare attività sportiva.

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Sali di Schussler, come possono aiutarci a star bene

sali di Schlusser

I sali di Schlusser sono preparati omeopatici utilizzati non solo per la cura di un gran numero di stati di malessere quali raffreddori, mal di testa, congiuntiviti, dolori articolari e cattiva digestione, ma anche per condizioni di disagio quali insonnia psicogena e stati d’ansia. A “crearli” è stato il medico tedesco Wilhelm Heinrich Schlusser, vissuto a metà dell’Ottocento, che per prepararli si basò su due punti fermi dell’omeopatia: il primo è che porre il preparato sotto la lingua lo rende più efficace, poichè questo passa nell’organismo attraverso le mucose, il secondo è che la diluizione infinitesimale delle sostanze stimola le reazioni organiche.

Ma in che modo agiscono esattamente i sali di Schlusser? La terapia di Schlusser consiste nel ripristinare la concentrazione ottimale di sali minerali nelle cellule assicurando la normale attività dei tessuti e, quindi, il nostro benessere; Schlusser infatti era convinto che il funzionamento ottimale del nostro organismo fosse garantito dalla presenza e corretta distribuzione al suo interno di precise sostanze minerali e per questo motivo i sali, al contrario di quanto accade normalmente in omeopatia, non vengono prescritti in base al principio di similitudine, ma in base alle reali carenze di minerali.

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Patatine fritte: abbiniamole sempre a carne o pesce per salvare la linea!

patatine fritte

Difficile trovare un bambino o un ragazzo che non ne sia goloso: le patate fritte restano uno dei piatti più amati e più richiesti. Del resto, proprio le patatine fritte sono una delle chiavi del successo planetario dei fast food: non a caso il consumo di questo alimento è stato sti­mato nella stratosferica cifra di 11 milioni di tonnellate al­l’anno. Però le patate fritte sono ormai il simbolo per ec­cellenza del cosiddetto “junk food“, il “cibo spazzatura”  contro il quale insorgono medici nutrizionisti ed esperti di alimentazione, accusandolo di essere il principale responsabile del sovrappeso, dell’obesità e del diabete giovanile.

 Ma quanto c’è di vero nella pessi­ma reputazione della patata fritta? davvero un piatto da evitare assolutamente o è invece accettabile togliersi di tanto in tanto qualche sfizio? Il primo problema riguarda gli oli in cui le patate vengono cotte: molto spesso nei prodotti industriali e in quelli di ristorazione collettiva vengono utilizzati l’olio di girasole, arachidi, riso o colza. Si tratta di grassi vegetali privi di Omega 3, che durante la frittura sviluppano dei radicali carboniosi pericolosi per la salute dell’organismo.

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Ricette light per Natale: Arance marinate al cardamomo e anice stellato

arancie marinate

Con il Natale ormai a meno di un mese è d’obbligo pensare ai menù delle feste; di solito durante pranzi e cene vengono proposti piatti gustosi ma anche molto calorici. Oggi vi presenteremo la ricetta di un ottimo dessert light che oltre ad essere facile da preparare è veramente leggero: solo 90 calorie a porzione.

Arance marinate al cardamomo e anice stellato

Ingredienti

Quattro arance Navel, 50 grammi di zucchero di canna, 5 cardamomo, stella d’anice

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Spremuta di arancia: molti gli effetti benefici

arancia elisir di bellezza

Novembre è la stagione ideale per gustare gli agrumi e in particolare le arance che, a sorpresa, sono anche delle ottime alleate al peso forma: l’80-90% della loro consistenza è infatti fornita dall’acqua, cui poi si aggiungono fruttosio, una buona percentuale di sali minerali e di vitamine (a cominciare dalla C ma anche del gruppo B e P), molti acidi organici (tra i quali l’acido citrico) e fibre.

I nutrizionisti concordano nel sottolineare come le arance siano un’ottima fonte di an­tiossidanti, che oltre a essere in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare causato dai radi­cali liberi, contribuiscono a rendere più forte il si­stema immunitario e più attivo il metabolismo. Le arance sono le più gettonate tra tutti gli agrumi, e si trovano con molta facilità dai primi giorni di novembre fino a primavera inoltrata. Poco caloriche (circa 35-40 calorie per etto); le arance sono suddivise in due grandi gruppi: le pigmentate con le varietà tarocco, moro e sanguinello, ideali da spremere e le bionde con le varietà naveline, ovale e valencia, ottime da mangiare.

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Cavitazione estetica per eliminare adiposità e cellulite

cavitazione estetica

La cavitazione estetica contro cellulite e accumuli di grasso

La cavitazione estetica è un nuovo sistema tecnologico che viene usato per eliminare le adiposità localizzate e la cellulite. Tecnicamente, la cavitazione estetica è la formazione di cavità nei liquidi e nei tessuti sottoposti ad una pressione che le fa esplodere su stesse, distruggendone le strutture; questo avviene con gli ultrasuoni, ovvero onde ad alta frequenza.

Per fare un esempio comprensibile a tutti si può dire che la cavitazione estetica funziona come una bottiglia di spumante agitata, nella quale si formano delle bolle d’aria; queste bolle creano una pressione tale all’interno che il tappo viene espulso. Analogamente, le bolle d’aria create dalla cavitazione all’interno del tessuto grasso, esplodono frantumando gli accumuli di grasso.

Questa esplosione, se ripetuta spesso, provoca una rottura dei grassi che diventano liquidi, e che possono essere eliminati aumentando l’apporto di sangue nella zona per rimuovere le tossine dalle cellule grasse, oppure bruciando il grasso liquefatto attraverso la ginnastica o riducendo le calorie. Gli ultrasuoni sono usati da alcuni anni nella fusione dei grassi, ma grazie ai progressi tecnologici possono essere applicati alla cavitazione senza pericoli.

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