La dieta per rimettersi in forma dopo le feste

dieta dopo le feste

Ormai le feste sono finite ma oltre al ricordo dei bei momenti passati in famiglia o con gli amici hanno lasciato anche qualche chiletto in più da smaltire prima dell’arrivo della primavera.

Attenzione però, lasciate perdere le diete miracolose che promettono risultati immediati oppure quelle da fame: dopo il periodo di eccessi alimentai appena trascorso, l’organismo ha bisogno di un regime graduale che si basi su uno stile di vita regolare, su una dieta povera di grassi ed equilibrata e sulla necessità di svolgere un po’ di attività fisica regolarmente. Se riuscirete a seguire queste facili indicazioni, non solo perderete i chili di troppo, ma riacquisterete anche la sensazione di sentirvi in salute e pronti ad affrontare la prossima stagione.

In questo periodo la dieta deve basarsi sui prodotti di stagione, potenziati da agrumi, yogurt e bevande ipocaloriche ma tonificanti come il caffè e il tè. È importante preparare i cibi in modo semplice, con l’aggiunta di pochi grassi, magari usando come condimento la verdura, oppure cucinando al vapore o alla piastra.

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Come smaltire una sbronza:acqua, zuccheri e un po’ di moto

come smaltire una sbronza

Siete vittime dei postumi di una sbronza, o sbornia che dir si voglia? Avete nausea, mal di testa e vi sentite fiacchi? Bene, sembra proprio che abbiate esagerato con l’alcol; naturalmente non spetta a noi farvi una ramanzina, sapete perfettamente che bere troppo fa male alla salute e siamo certi che la prossima volta farete maggiore attenzione.

Sappiamo anche bene che è molto probabile che siate alla ricerca di un rimedio per smaltirla più in fretta possibile e affrontare serenamente i numerosi impegni che, come ogni giorno, vi attendono; ed è proprio di questo che vogliamo parlarvi. Secondo quanto affermato dalla dietologa neozelandese Lea Stening dalle pagine del quotidiano Stuff, per smaltire una sbronza non c’è nulla di meglio che bere molta acqua, muoversi un po’ e consumare cibi ad alto indice glicemico (pratica assolutamente sconsigliata a chi è affetto da diabete, naturalmente!) che rilasciando rapidamente zuccheri nel sangue aiutano a ritrovare l’energia perduta.

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I cibi antiossidanti: prevenire l’influenza a tavola

cibi anti influenza

Che cosa non deve mancare in un menù anti-influenza? Sicuramente si deve seguire un regime alimentare equilibrato, che comprenda anche carne bianca e rossa, oltre che pesce. Le proteine animali sono facilmente digeribili, così l’organismo non deve spende­re troppe energie nella digestione e può impiegarle tutte nella difesa dalle infezioni, o in un più veloce recupero dopo una sindrome in­fluenzale.

 Inoltre, le proteine forni­scono amminoacidi che aiutano la ricostituzione di nuove cellule sa­ne di tutto il corpo. Quindi proteine… e poi? Tutti i tipi di vitamine e i sali mi­nerali, che svolgono un effetto antiossidante. Si trovano negli alimenti vegetali e nei cereali in­tegrali. Combattono l’azione dei radicali liberi, sostanze tossiche che si formano durante lo norma­li attività dell’organismo e che causano infiammazione e invec­chiamento dei tessuti.

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Finocchio, calorie e valori nutrizionali

Il finocchio è un ortaggio molto particolare perché è quello che dà meno calorie di tutte le altre verdure: con le sue sole 31 calorie per cento grammi è perfetto per i regimi alimentari ipocalorici. A fronte della sua scarsità di grassi, il finocchio è ricco di sali minerali, un particolare di potassio, basti pensare che ne contiene più delle banane, tanto che viene considerato un ottimo rimedio contro la fatica muscolare e i crampi. Il finocchio è un amico della linea anche perché contiene molte fibre che gli donano un grande potere saziante e antifame.

Tra le qualità del finocchio c’è anche quella di contenere i fitoestrogeni, degli ormoni vegetali che esercitano un’attività equilibrante sul sistema ormonale femminile, ovvero quando i livelli di estrogeni sono bassi, come in menopausa, i fitoestrogeni ne stimolano l’aumento, mentre se i livelli sono troppo alti, come durante la sindrome premestruale, i fitoestrogeni ne bloccano l’azione e ne diminuiscono la quantità. In pratica, quindi, il finocchio è utile per contrastare le vampate di calore della menopausa e per ridurre i disturbi che precedono il ciclo mestruale.

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Obesità infantile, l’esempio dei genitori è fondamentale

obesità infantile

L’obesità infantile colpisce in Italia un bambino su quattro; mentre sono piuttosto rari i casi di obesità dovuti ad alterazioni ormonali quali ipotiroidismo o disfunzioni surrenali, tra le cause più diffuse di questa patologia troviamo fattori quali una cattiva alimentazione, una ridotta attività fisica e determinanti di tipo genetico/familiare.

D’altra parte l’obesità può essere considerata un problema in cui elementi di natura ereditaria interagiscono con fattori di tipo ambientale e, secondo un’indagine condotta dall’ISTAT qualche anno fa, circa il 25% dei bambini ed adolescenti in sovrappeso ha un genitore a propria volta obeso o in sovrappeso, mentre il 34% di essi ha entrambi i genitori nella medesima condizione.

Proprio questo dato ci aiuta a comprendere come, in assenza di patologie che possono causare l’insorgenza di obesità e sovrappeso, l’educazione alimentare impartita in primo luogo dai genitori sia fondamentale per combattere quella che si configura sempre più chiaramente come un’emergenza sanitaria mondiale.

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Dimagrire dopo le feste di Natale usando spezie ed erbe

spezie ed erbe in cucina

Come dimagrire dopo le feste

Di seguito vi forniamo una lista utile (speriamo!) di erbe da utilizzare nelle preparazioni dei cibi di tutti i giorni. Il Natale appena trascorso ci ha lasciato qualche chilo in più? Nessun problema: con una sana alimantazione e un pò di attività fisica ritorneremo in gran forma. Limitiamo sopratutto i condimenti ed insaporiamo i cibi con le erbe e le spezie!

Alloro: Si usa nella cottura dei legumi, per insaporire sughi, intingoli, pesce e selvaggina.
Aneto: Simile al finocchio e al finocchietto selvatico ma più delicato. Ottimo con il pesce, spesso abbinato al salmone, ma anche con formaggi freschi ed omelette. Usato generalmente nelle marinate e per arricchire sughi per la pasta.
Basilico: Ottimo nei sughi e in tutte le preparazioni a base di pomodoro. Si usa nelle insalate spezzettato, in piatti di verdure e carne.
Borraggine: Il suo gusto è simile al cetriolo. Si usa con verdure bollite e al burro, burro aromatico, formaggio morbido, zuppe di verdura.

Cerfoglio: si usa nei filetti di pesce e crostacei, pesce e molluschi bolliti, minestre cremose, piatti a base di uova, carni bianche, salse delicate al burro, formaggi freschi e insalate verdi.
Erba cipollina:  Di gusto simile alla cipolla, aromatizza formaggi freschi, patate, zuppe, piatti a base di uova Maggiorana: Molto versatile in cucina. Simile all’origano ma un poco più delicata. Si usa fresca su minestre, zuppe, verdure, formaggi freschi, uova e carne.

Melissa: Insaporisce insalate e zuppe. Componente di infusi e tisane dal potere calmante e distensivo.
Menta: Dal gusto fresco, viene spesso usata nella preparazione di gelati, semifreddi in abbinamento a frutta. Si usa a crudo in insalate o con zucchine stufate. Ottima come infuso rinfrescante e distensivo.
Origano: Si usa secco su piatti a base di pomodoro, abbinata a verdure in padella e piatti a base di uova, ma anche con carne, patate e pesce.
Prezzemolo: Insaporisce legumi, pesce, insalate di mare, patate. Molto versatile in cucina da usare rigorosamente a crudo perché ricco di vitamina C.

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Succo di grano germogliato per dimagrire senza fatica

succo di grano germogliato

L’ultima novità in fatto di dimagrimento è il succo grano germogliato, un integratore naturale conosciuto come Wheat grass juice che non ha effetti collaterali né controindicazioni, insomma: un sistema perfetto per perdere quei chiletti accumulati con pranzi e cenoni delle feste. Il succo di grano germogliato contiene minerali, oligoelementi e vitamine utili per il benessere e la salute dell’organismo; inoltre racchiude aminoacidi essenziali e ben il 70% di clorofilla, tutte sostanze che il corpo riesce a riconoscere e ad assimilare.

Pare che ne bastino 30 ml al giorno per assumere l’equivalente di nutrienti di un chilo di verdure, e che ciò permetta di perdere peso senza patire la fame; il succo di grano germogliato è utile per chi vuole dimagrire perché è in grado di ridurre l’appetito, fornendo comunque tutti nutrienti di cui ha bisogno il corpo, e per chi è in sovrappeso dovuto a carenze di vitamine e minerali, in quanto riesce a mantenere attiva la produzione di enzimi atti alla digestione da parte del pancreas, infatti se questi enzimi non ci sono o sono insufficienti interviene una forma di malnutrizione che porta alla formazione di adipe.

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Dimensioni dello stomaco, è vero che mangiare meno le riduce?

dimensioni stomaco

Vi sarà senz’altro capitato di sentir dire che in seguito ad una dieta dimagrante le dimensioni dello stomaco si riducono; vi sarete certamente anche chiesti se tale affermazione risponde al vero o si tratta solo di una diceria. Bene, proprio di questo argomento, lo apprendiamo da La Stampa,  si è occupato di recente il New York Times; secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense infatti un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio proprio per valutare in che modo ridurre la quantità di cibo ingerita influisca sulle dimensioni dello stomaco.

Nel corso della ricerca, condotta presso il Dipartimento di Medicina e Psichiatria del St. Lukes-Roosevelt Hospital della Columbia University, un campione di uomini e donne obese è stato suddiviso in due gruppi: un primo gruppo mangiava liberamente, l’altro è stato sottoposto a una dieta fortemente ipocalorica (meno di 1.000 calorie al giorno) per la durata di quattro settimane; al contempo la capacità dello stomaco di ciascuno di essi era stata misurata mediante l’utilizzo di palloncini di lattice.

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La dieta dei bambini: dalla mensa a casa

dieta nei bambini

Le mamme, ma soprattutto le nonne, spesso si preoccupano quando il bambino mangia poco, difficilmente quando mangia troppo. Anche se è vero che pasti insufficienti portano ad un calo di proteine, ferro, calcio, vitamine ed altri nutrienti essenziali per la cre­scita, un introito calorico eccessivo determina un sovrappeso nei bam­bini. Ed è sull’obesità infantile, un problema di rilevanza sociale, che il Ministero della Salute ha lanciato da qualche anno l’allarme. Il feno­meno, denunciato a gran voce dai più autorevoli nutrizionisti, colpi­sce in Italia un bambino su quattro. Questo il risultato di un bilancio energetico positivo pro­tratto nel tempo, una dieta ali­mentare che in pratica introduce più calorie di quante ne vengono consumate. Non solo.

Oltre a mangiare troppo, i bambini man­giano in maniera sregolata, spesso e male. Le tentazioni del resto sono davvero tante, il frigori­fero di casa, spesso, è stracolmo di merendine e snack, i distributori automatici delle scuole invitano a spuntini fuori pasto, costituiti da prodotti industriali ricchi di calorie e grassi nascosti. Al tutto si aggiungono le bevande gassate, ec­cessivamente zuccherine, che risultano essere un piacere inso­stituibile per i piccoli, significativa­mente preferite all’acqua, specie d’estate, dopo una sudata, o in oc­casione delle “feste” con gli amici.

Su tutto questo disordine alimen­tare pesa come un macigno, come fattore di rischio, la ridotta attività fisica o la sedentarietà dei ragazzi, frutto di uno stile di vita sbagliato, sempre più frequente. Ragion per cui, bambini e adolescenti non vanno lasciati liberi di mangiare come e quanto vogliono perché possono incorrere in errori dannosi per la loro salute anche in futuro. Per questo motivo, è fon­damentale il ruolo che svolgono i genitori nell’educazione e nelle abitudini alimentari: è opportuno che il ragazzo stesso maturi una propria coscienza su ciò che fa bene o male alla sua salute e im­pari a distinguere comportamenti corretti.

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Come contrastare l’acidità di stomaco

acidità di stomaco

L’acidità di stomaco è spesso dovuta all’esofagite, un’infiammazione delle mucose dell’esofago che provoca un reflusso acido causato dalla cattiva digestione e dall’iperacidità di stomaco; in questo caso è assolutamente sconsigliata una dieta ricca di grassi e di cibi fritti, ma è anche meglio evitare di assumere caffè, tè cioccolato e agrumi, e potenziare l’alimentazione con cereali e verdure.

La cattiva digestione può essere contrastata anche con le erbe; se le causa è lo stress si può ricorrere all’aiuto della melissa e della camomilla, da assumere sotto forma di tisana tre volte al giorno; contro il nervosismo e l’irrequietezza va bene la passiflora in infuso. Per contrastare il reflusso si può ricorrere al calamo aromatico o all’angelica, che sono in grado di stimolare la digestione. Per assorbire i succhi gastrici è valido il carbone vegetale ottenuto dalla corteccia di tiglio, pioppo e salice, da prendere sotto forma di tavolette da prendere con l’acqua.

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Pranzo dell’Epifania: ultimi consigli per non strafare

pranzo della befana

Per molti di noi i primi mesi freddi corrispondono ad un periodo di letargo, ma al contrario degli orsi che quando arriva l’inverno dormono semplicemente, noi abbiamo spesso l’abitudine per recuperare le forze bruciate durante l’anno, di infilarci dentro ad un tunnel che si chiama peccati di gola, massimamente nel pe­riodo di Natale. Inutile elencare tutte le cose da fare e non fare, ri­spiegare che i dolci (troppi e di tutti i tipi) fanno male, che fare pranzi completi quando il nostro stomaco è abituato diversamente può provocare sconquassi.

Durante le feste certe cose preferiamo non sentircele dire proprio. I nutrizionisti più avveduti, infatti non pon­gono barriere insormontabili, lasciano parecchie vie di uscita. Consigliano magari di mangiare tutto, ma con alcune accortezze. Vediamole:

  1. Non rinunciate ai gustosi manicaretti che trovate in tavola, ma se possibile cercate di evitare i grassi con­tenuti nei condimenti, nelle carni grasse, nei salumi e in altri cibi (salse, maionese); sono i principali colpe­voli del vostro superlavoro ‘festivo’. Se ci riuscite usate per condire l’olio extravergine di oliva, è salu­tare e molto più sicuro di burro, strutto o lardo.
  2. Per cuocere la carne, immancabile commensale del dì di festa, preferite alla cottura con condimenti quella ai ferri per braciole e bistecche o arrosto per fi­letto, carré, cosciotto o stinco. Le parti magre come fesa, spalla, petto di pollo sono buonissime anche in umido, usando come condimenti i tanti sapori delle spezie, delle erbe aromatiche  oppure dell’ottimo aceto balsamico. Tenete presente che i tempi di permanenza nello sto­maco e quindi di digestione di un secondo di carne grassa, condita con maionese o un qualsiasi altro in­tingolo, superano le cinque ore. Chi ha palato fine non vorrà rinunciare alle carni im­panate e fritte, di solito non facilmente digeribili, dun­que moderazione. A proposito di carne ricordatevi che pur essendo fun­zionali al buon funzionamento dell’organismo, le pro­teine assimilabili ad ogni pasto sono al massimo 30-35 grammi pari a circa 150-200 grammi di carne o di pesce. Se si superano questi tetti l’eccedente viene “immagazzinato” come grasso o in parte eliminato.

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Dimagrire dopo le feste, gli italiani si ritrovano con due kg in più

dieta dopo feste

Secondo una stima di Coldiretti, il nuovo anno ha portato agli italiani un aumento di peso di oltre due chili ciascuno; il “merito”, come è facile intuire, è tutto delle kcalorie in più (in media 15-20mila) assunte durante le festività a causa sia del maggior consumo di cibi calorici e bevande alcoliche, sia della quasi totale scomparsa dalle nostre tavole di alimenti come frutta e verdura.

E d’altra parte c’era da aspettarselo se è vero che solamente per il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno sono stati consumati quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, ottanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 8 milioni di cotechini e frutta secca, carne, salumi, formaggi e dolci per una spesa complessiva di oltre cinque miliardi di euro.

I nutrizionisti però tranquillizzano tutti precisando come il leggero sovrappeso del dopo feste sia dovuto soprattutto ad un accumulo di grassi e acqua che può essere smaltito facilmente, e da più parti nel web si vocifera già di una salvifica “dieta leggerezza”.

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Dimagrire dopo le feste: la dieta digestiva da un giorno

dieta digestiva

Dimagrire dopo le feste

Dopo le abbuffate delle feste e la notte “brava” di Capodanno, l’organismo è inevitabilmente provato da tanti eccessi e necessita di smaltire scorie e tossine; per farlo non è necessario intraprendere un regime alimentare lungo e drastico, basta una giornata che aiuti l’organismo a riequilibrarsi, magari smaltendo tutte le eccedenze dei giorni passati.

A questo serve la dieta digestiva da un giorno che vi proponiamo oggi, un menù dissociato da 700 calorie al giorno che predilige il consumo di verdure amare come il radicchio, un vegetale con poche calorie ricco di vitamine, flavonoidi, fibre e minerali. Il radicchio possiede ottime proprietà digestive, perché il suo sapore amaro stimola le funzioni del fegato e dell’intestino; anche il finocchio e la carota sono buoni digestivi e quindi possono essere consumati tranquillamente.

La dieta riduce molto la quantità del condimento: basta un cucchiaio al giorno di olio extravergine d’oliva. Questo regime alimentare ricorre alle proprietà benefiche delle erbe mediche soprattutto quelle rilassanti, come la melissa e il biancospino che servono a contrastare lo stress psicofisico, oppure come la liquirizia, una pianta medicinale dalle proprietà digestive e stimolanti, e come il melitolo che serve a contrastare gonfiore e ritenzione idrica, da consumare sotto forma di tisana.

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Vertical running: tornare in forma dopo la gravidanza

vertical running

Il vertical running è una specialità dello skyrunning, la corsa in alta quota che prevede gare di lunghezza e dislivelli vari – da quelle di durata, co­me la maratona, a quelle più brevi di scatto e velocità – tutte accomu­nate dal fatto di essere praticate a una quota superiore ai 2000 metri (si può arrivare anche oltre i 5000). Davvero emozionante per la spet­tacolarità dei paesaggi in cui si pratica, fra rocce e ghiacciai, lo skyrunning è considerato uno sport estremo, faticoso e molto impegnativo. Per questo richiede una preparazione rigorosa, che preveda un avvicinamento pro­gressivo allo sforzo in alta quota, dove la presenza di ossigeno nell’aria è minore.

 Il vertical running merita un di­scorso a parte. Disciplina nuova, richiede la salita nel minor tempo possibile di migliaia di scalini. Ma la preparazione non avviene sulle scale. Gli atleti si allenano miglio­rando forza e resistenza con la corsa in piano. E poi inserendo nel programma dei dislivelli. Ad esempio, come racconta Daniela Vassalli, la campionessa del mondo, fa più volte al giorno i 110 scalini di casa sua. Ma la sua preparazione è la stessa di chi affronta marato­na e mezza maratona: si allena su una pista ciclabile, con un pro­gramma di 100 km da percorrere a settimana.

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Datteri, calorie e valori nutrizionali

I datteri, ovvero i frutti della palma da dattero, sono prodotti davvero particolari: basti pensare che 100 grammi di frutti secchi contengono più di 63 grammi di zuccheri facilmente assimilabili, molto utili per rinvigorire l’organismo, per chi fa sport e deve mantenere attivo il tono muscolare, per gli studenti che hanno bisogno di energie e per i bambini inappetenti.

I datteri non contengono solo zuccheri, ma anche buone quantità di magnesio, ferro e soprattutto potassio; la presenza di questi minerali, insieme al basso contenuto di sodio, è utile per riequilibrare i liquidi nell’organismo, prevenire i disturbi del sistema cardiovascolare e assicurare l’attività dei muscoli. Per contro, però, i datteri sono piuttosto energetici: contengono, infatti, 227 calorie ogni 100 grammi, e quindi vanno consumati con parsimonia.

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Bodytalk: per affrontare meglio i cambiamenti della vita!

BodyTalk

E’ una forma di cura alternativa, si chiama BodyTalk e ora, anche se un pò in ritardo, arriva in Italia, dopo aver conquistato soprattutto i londinesi. Rientra nel gruppo delle terapie olistiche e ha come obiettivo il riequilibrio dell’organismo. In questo, caso, però, si aggiunge l’attenzione al risincronizzare (è questo il termine esatto usato dagli operatori) tutto il sistema energetico. Messo a dura prova, come si sa, dalla nostra quotidiana convivenza con lo stress.

Le conseguenze vanno da una sensazione di continua stanchezza (anche creativa) a dolori che finiscono col diventare cronici: mal di testa, gastriti, contratture muscolari. Per poter agire a 360′ il BodyTalk integra le ultime scoperte nell’ambito della neuroscienza, dell’epigenetica e della neuroimmunologia, con discipline più antiche come lo yoga e l’agopuntura. Il principio è che l’organismo, se è stimolato, riesce ad attivare meccanismi di autoguarigione. La seduta dura circa 40 minuti. Siega Gaetano Tassone, insegnante del metodo

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Aquawalk, il fitness in acqua che aiuta a dimagrire

aquawalk

La novità del fitness acquatico si chiama aquawalk ed è perfetto per ridurre la ritenzione idrica e aumentare la tonicità muscolare; letteralmente significa “camminata in acqua” ed è l’ideale per tonificarsi e bruciare tutte le calorie acquistate durante le feste. L’aquawalk simula la corsa e lo sci di fondo, con delle spinte delle gambe in avanti, indietro e di lato, perfette per stimolare cosce, glutei e addominali.

Per praticare l’aquawalk bisogna indossare un paio di stivali lunghi quanto la gamba, che servono a mantenere costante la temperatura corporea e a proteggere le articolazioni dalle distorsioni; la suola è fatta di una gomma speciale molto morbida e resistente che permette alle piante dei piedi di aderire bene alla superficie sottostante, e quindi di avere un buon equilibrio durante la realizzazione degli esercizi.

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Postural yoga therapy

postural yoga therapy

Esercizi yoga per  riequilibrire la postura e dare alla figura un aspetto più e gradevole: è l’obiettivo di un nuovo programma di ginnastica dolce chiamato postural yoga therapy, che trae ispirazione dalle posi­zioni yoga. Nasce dalla considerazione che esistono molti punti di contatto fra Hatha voga, cioè la branca dell’antica disciplina indiana in cui la componente fisico-ginnica è preponderante, e la ginnastica posturale moderna. Basta pensare, ad esempio, all’importanza che entrambe le forme di movimento attribuiscono alla respirazione e il controllo costante del corpo.

Il lavoro prevede lezioni di grup­po in palestra, ma esiste anche la formula individuale con l’aiuto di un personal trainer e infine la possibilità di effettuare gli eserci­zi a casa propria. Chiunque può trarne beneficio, indipendente­incnie dall’età e dal livello di preparazione fisica. Per la forma, la postura e anche per alleviare i tanti disturbi che la sedentarietà e le posizioni scorrette provocano: dai dolori localizzati alla sciatalgia. A que­sto serve il progranuna di postu­ral yoga therapy.

La funzione terapeutica delle asana dello yoga è nota da seco­li: l’esecuzione degli esercizi e il mantenimento delle varie posi­zioni permette di far lavorare in modo armonioso i vari gruppi muscolari, riportandoli con gra­dualità alla loro giusta tensione e correggendo così asimmetrie o squilibri. Poiché, inoltre, le posizioni e le sequenze si eseguono mantenen­do la colonna vertebrale in co­stante allineamento e il corpo perfettamente in asse, la pratica abituale aiuta a poco a poco ad assimilare la giusta postura, so­stituendola poi automaticamente agli atteggiamenti scorretti e sbi­lanciati anche nella vita quoti­diana.

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