Tosse? Si calma con la cioccolata

cioccolata contro la tosse

Odiata dai cultori della dieta ma amata dai bambini di tutto il mondo, e anche dalle mamme, la cioccolata è da molti anni oggetto di dibattito tra i nutrizionisti di tutto il mondo. Già nota per varie proprietà benefiche, tra le quali quelle antidepressive, la cioccolata sembra essere un ottimo rimedio per combattere la tosse. Infatti, come ha dimostrato uno studio condotto dai ricercatori dell’Imperial College of London (ICL) e pubblicato sul giornale telematico FASEB Journal, la teobromina, uno degli ingredienti psicoattivi del cacao, è un efficace sedativo della tosse persistente.

La sua azione supera anche quella della codeina, che attualmente è considerato il farmaco migliore contro la tosse. Come afferma il dott. Peter Barnes, medico che ha diretto la ricerca, durante la sua intervista per la rivista scientifica Federation of American Societies
for Experimental Biology Journal

“A seguito di questo studio, potrebbe nascere un nuovo farmaco per combattere soprattutto la tosse causata da un’infezione virale, solitamente difficile da curare senza l’utilizzo di farmaci in grandi dosi.”

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Il cibo determina gli odori del corpo?

dieta e odori

Il cibo determina gli odori del corpo? È vero oppure o no? Questo tema è fonte di dibattiti da diverso tempo e ha dato il via ad esperimenti quantomeno bizzarri. Forse anche voi avrete notato che l’odore della pelle cambia a seconda di ciò che mangiate, ma di sicuro non siete arrivati a fare ciò che ha fatto un equipe di ricercatori della Repubblica Ceca, quando, nel 2006 chiese a 30 uomini di non lavarsi per 15 giorni e di sottoporsi a due diete differenti.

Al termine del periodo di esperimento, alcune donne avrebbero dovuto annusare le camicie degli uomini sottoposti allo studio all’altezza delle ascelle; il risultato fu che coloro che avevano seguito una dieta a base di carne rossa puzzavano di più rispetto a quelli che avevano mangiato solo frutta e verdure.

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I falsi miti dell’alimentazione

Avete presente i miti alimentari frutto della saggezza popolare come:  “una mela al giorno toglie il medico di torno”? Bene, a parte questo sulle mele, gli altri, almeno secondo il Daily Mail, sono destinati a crollare uno dietro l’altro. Il quotidiano inglese ha demolito, in un articolo, tutti i miti dell’alimentazione, dimostrando scientificamente come in realtà siano ben lontani dall’essere le panacee di tutti i mali.

I primi ad essere messi sulla gogna sono i mirtilli, da sempre considerati il “cibo perfetto” perché ricchi di antiossidanti; in realtà, di antiossidanti ne contengono solo un tipo, tra l’altro presente sia nell’uva che nel cioccolato fondente. Ancora una buona notizia per i golosi, in quanto pare proprio che le barrette dietetiche, invece che dimagrire, facciano ingrassare in quanto ricche di zuccheri, carboidrati e dolcificanti sintetici.

Buone notizie anche per chi ama le uova, da anni accusate di far alzare il colesterolo: che lo contengano è indubbio, ma è anche vero che il corpo è in grado di regolarsi, e che l’uovo è un alimento altamente nutritivo; “scagionata” anche la margarina, da sempre accusata di far male al cuore; ciò era vero in passato, ma ora che è fatta con grassi monoinsaturi è più sana del burro.

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Il test del DNA ci dirà se dimagriremo con successo

dieta del dna

Secondo uno studio statunitense, le persone che seguono una dieta adeguata al loro genotipo perdono più peso rispetto a quelle che seguono una dieta che non risponde a questa caratteristica.

Lo studio, presentato qualche giorno fa al convegno annuale dell’American Heart Association, che ha avuto luogo dal  2-5 marzo a San Francisco, in California, è stato condotto da un team di ricercatori della Stanford University su un campione di 141 donne di mezza età e in sovrappeso, tutte appena sottoposte a una dieta della durata di un anno, delle quali è stato analizzato il Dna.

Dall’analisi sono emersi tre genotipi diversi: uno con una buona risposta a diete povere di carboidrati (le cosiddette diete low carb), uno maggiormente sensibile a diete povere di grassi e uno a diete bilanciate( con pochi grassi e pochi carboidrati); quindi, una volta incrociata l’analisi del genotipo con i risultati ottenuti dalle diete i ricercatori hanno osservato che le donne che avevano seguito la dieta compatibile con il loro Dna erano riuscite a dimagrire il doppio o il triplo più delle altre.

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Aspetti positivi del cibo sano

E un dato di fatto che un’alimentazione sana sia parte integrante di un programma di prevenzione generale. Dati recenti confermano che una dieta equilibrata può davvero avere un ruolo fondamentale di difesa: dai disturbi cardiovascolari, da quelli che coinvolgono il fegato e, soprattutto, da alcuni tipi di tumori. Una ricerca del Catalan Institute of Oncology, per esempio, ha dimostrato che chi segue un’alimentazione di tipo mediterraneo (55% carboidrati, 30% lipidi. 20% proteine) ha addirittura il 33% in meno di probabilità di ammalarsi di cancro allo stomaco.

Ma non solo: dare più spazio a frutta e verdura, cibi ricchi di sostanze antiossidanti, antinfiammatorie e con proprietà alcalinizzanti, protegge meglio le donne dai danni legati all’osteoporosi. Detto questo, le regole generali da seguire sono (e rimangono) semplici accorgimenti, non serve certo rivoluzionare le proprie abitudini, fare drastiche rinunce o cedere al salutismo estremo, dove la ricerca e la preparazione del cibo diventa una fissazione.

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La cottura saltata

Oggi continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle proprietà dei metodi di cottura più diffusi analizzando la cottura saltata o “al salto”. La cottura al salto è quella per cui un alimento di piccolo spessore viene cotto a fuoco vivo con del grasso riscaldato; la cottura saltata viene usata soprattutto per il pesce, le verdure e la carne.

La cottura saltata avviene per concentrazione, e la trasmissione del calore si verifica per conduzione e grazie al contatto con il grasso di cottura. I recipienti ideali per la cottura al salto sono le padelle con il fondo piatto e i bordi più o meno bassi.

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Fibre solubili per rafforzare il sistema immunitario

rafforzare sistema immunitario

Le fibre alimentari sono costituite da residui di cellule vegetali resistenti agli enzimi digestivi umani; in altre parole, si tratta di sostanze nutritive che il nostro organismo non è in grado di digerire e quindi utilizzare come fonte di energia. Nonostante questo esse sono di fondamentale importanza per il mantenimento di uno stato di benessere generale poichè migliorano la funzionalità intestinale, contribuiscono all’eliminazione del colesterolo, rallentano l’assorbimento di grassi e carboidrati e abbassano la glicemia. In particolare, le fibre solubili, provenienti soprattutto da frutta e legumi, favoriscono il controllo di glicemia e colesterolemia, mentre le fibre insolubili, contenute soprattutto in cereali e ortaggi, svolgono una funzione regolatrice delle funzioni intestinali e avrebbero proprietà anti-tumorali.

Sembra però che i benefici effetti delle fibre solubili non si esauriscano nel breve elenco appena fornito: infatti, secondo i risultati di una ricerca dell’Università dell’Illinois, pubblicati dalla rivista sceintifica Brain Behavior and Immunity, assumere fibre solubili, in particolare quelle della frutta, è utile per rafforzare il sistema immunitario e aiuta a guarire prima dalle infezioni.

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Dieta di marzo per cominciare a rimettersi in forma!

Approfitta del cambio di stagione per cambiare ritmo alla tua vita e forma al tuo corpo: ti aiutano i nuovi sapori e un atteggiamento concreto e pratico nei confronti del sovrappeso. Ecco come fare:

Peperoncino per tutto il mese: se ami la cucina saporita, questo mese arricchisci i tuoi cibi con un pizzico di peperoncino (soprattutto quello rosso), che fluidifica la circolazione e ha una notevole attività termogenica che aiuta a smaltire i cuscinetti. Aggiungilo ai piatti poco prima di completare la cottura, alternando quello in polvere a quello fresco, da affettare finissimo e da aggiungere a sughi, contorni, carne, pesce e anche alla macedonia…

Prova la bomba anticellulite: trita un pezzetto di peperoncino con qualche foglia di basilico, origano, 3 capperi e miscela il battuto con un cucchiaino di aceto di mele e uno di olio d’oliva. Usa il composto per condire: è depurativo e anticellulite.   

Spesso è la durezza con noi stessi che ci trascina verso i peccati di gola e il sovrappeso. Se nonostante gli sforzi non riesci a dimagrire non dipende dal fatto che sei debole: è l’eccesso di rigidità che ti mantiene “pesante”. E la dolcezza che non ti concedi, il tuo corpo la cercherà nei dolci, negli spuntini, nei fuoripasto. Se per comodità sei abituata a riempire il freezer o la dispensa di piatti pronti come pizze, risotti in busta, paste precotte, sformati o zuppe precucinate, questo mese evita di acquistarli o di mangiarli;

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La dieta per avere figli maschi?

dieta e sesso del nascituro

Secondo quanto sostiene una ricerca dell’Università del Missouri, coordinata da Cheryl Rosenfeld e pubblicata su PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences, la dieta della futura mamma influenza il sesso del nascituro: le donne in gravidanza che seguono una dieta più calorica e fanno colazioni abbondanti infatti avrebbero maggiori probabilità di mettere al mondo un figlio maschio, rispetto alle donne in dolce attesa più attente alla linea e, direi alla salute, che scelgono cibi meno grassi.

La ricerca avrebbe mostrato come un elevato introito calorico durante la gravidanza farebbe aumentare da  dieci a undici la probabilià di avere un figlio maschio ogni venti nascite. Come spiega la Rosenfeld:

Dai dati emerge che diete ad alto contenuto calorico e che prevedono prime colazioni costanti e abbondanti favoriscono la nascita di maschietti mentre le diete a basso contenuto calorico tendono a favorire le femminucce

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La dieta per prepararsi alla primavera

Fra poco più di due settimane arriverà la primavera e con essa anche le giornate miglioreranno, fino a che i grigiori dell’inverno non saranno che un ricordo. E se la natura si prepara a questo risveglio, anche noi abbiamo il dovere di preparare il nostro organismo liberandolo dalle tossine accumulate durante la stagione fredda.

La dieta per prepararsi alla primavera si avvale di cibi a smaltire le calorie accumulate dalla sedentarietà dell’inverno, come latte di soia, fiocchi d’avena, frutta secca che dà energia, pesce azzurro, che è ricco di sali minerali, acidi grassi e rafforza il sistema nervoso, magari accompagnato da verdure.

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Mania per il cibo salutare: ortoressia

I segnali d’allarme sono tanti: rifiutarsi di mangiare un’insalata con le foglie tagliate perché ha perso proprietà nutritive. Considerare il formaggio un cibo pericolosamente malsano. Sentirsi intossicati se si è ceduto di fronte a una barretta di cioccolato. A volte “mangiare sano” diventa una vera e propria ossessione. Peggio: uno scudo dietro cui si nasconde un disturbo alimentare subdolo: l’ortoressia.

Chi ne soffre si impone una dieta fatta di regole ferree: si comincia con una scelta maniacale dei cibi ritenuti “puri” per arrivare poi, gradualmente, a limitare anche quelli. Alla fine nel piatto resteranno pochissimi alimenti, tanto da causare conseguenze gravi per la sopravvivenza stessa, proprio come succede con l’anoressia e la bulimia. La scorsa estate, i dati di un’indagine sociologica hanno costretto il National Health Servite britannico a lanciare l’allarme, perché non si tratta più di qualche caso isolato.

 C’è chi arriva perfino a rifiutare frutta e verdura colti da più di 15 minuti. Per non parlare della carne, di solito tra i primi alimenti a finire nella lista dei sospettati. La cosa grave è che chi soffre di ortolessia si “mimetizza” facilmente. La scusa è quella di preoccuparsi della propria salute, scegliendo alimenti sani: obiettivo politicamente corretto e soprattutto socialmente accettato. Peccato che invece nasconda un comportamento ossessivo, una mania, un disturbo:

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Ricette light: finocchi al gratin

finocchi al gratin

In un post di qualche tempo fa vi avevamo illustrato le qualità dietetiche del finocchio, un ortaggio estremamente indicato per chi vuole mangiare sano e con un occhio rivolto alla linea; il finocchio, infatti, contiene molte fibre, sali minerali e potassio, a fronte di sole 31 calorie ogni 100 grammi.

Oggi vi presenteremo una ricetta gustosa e leggera, contiene, infatti 146 calorie a porzione, a base di finocchi, che costituisce un contorno veloce e sfizioso, adatto sia a chi vuole dimagrire, sia a chi cerca nuove ricette vegetariane, ovvero i finocchi al gratin. Vediamo come realizzarli.

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Contro le abbuffate da tristezza c’è Yerba santa

fame di dolci

Perché è così facile ingrassare quando si è depressi? Le cause sono molte, primi fra tutte la  valenza consolatoria del cibo e dei dolci, che quasi sempre donano una sensazione di conforto “solido” e immediato alla tristezza. Il cibo, infatti, non ha soltanto una funzione nutritiva: sedersi a tavola davanti a un piatto invitante, aprire una generosa confe­zione di dolci o di gelato, sgranocchiare caramelle e cioccolatini trasmette un’istintiva sensazione di piacere e soddisfazione, tanto più apprezzata e “giustificata” quanto più ci si sente ma­linconici e giù di morale.

È questo il motivo per cui tante persone, nei momenti di de­pressione, tendono a mangiare troppo, come per cercare nel cibo una sorta di veloce “risarcimento” alle difficoltà del quoti­diano. Consolazione di breve durata, però, che si scontra subi­to con la sgradita realtà del sovrappeso, tuf­fandoci in un perverso circolo vizioso. Che fare, allora, per spezzare questa “cappa” pesante che toglie energia e spegne ogni voglia di vivere?

Un aiuto validissimo per superare gli stati di tristezza, sconforto e demoralizzazione causa di tante abbuffate e crisi bulimiche è costituito da Yerba Santa, un rimedio floreale californiano considerato un autentico balsamo del cuore,  in grado di  risollevare l’umore e prevenire quin­di alla radice lo stimolo della “fame compensativa“. L’essenza permette anche di sbloccare l’apatia e la mancanza di energia.

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Calcio e vitamina D non servono contro il colesterolo

Secondo i risultati di uno studio effettuato dai medici dell’Albert Einstein College of Medicine di New York e pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition, aggiungere più calcio e vitamina D alla dieta non basta a tenere sotto controllo il colesterolo LDL (ovvero il cosiddetto colesterolo cattivo); piuttosto, per raggiungere questo obiettivo, è più opportuno osservare, per tutto l’arco della vita, uno stile alimentare sano e bilanciato e, soprattutto, povero di grassi.

Sappiamo tutti molto bene che l’ipercolesterolemia rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari ed esistono numerose teorie circa le sostanze che possono intervenire sulla colesterolemia modulandola positivamente; fra queste quella secondo la quale calcio e la vitamina D possono intervenire nel metabolismo lipidico con modulazione dei livelli di colesterolo.

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La dieta per chi fa sport

Adesso che le giornate iniziano ad allungarsi e le temperature a diventare più miti, è il momento ideale per iniziare a fare sport in vista della prossima stagione estiva

Mantenersi in forma non è difficile: complici le belle giornate di sole potete correre tutti i giorni una mezz’oretta nel parco dietro casa oppure praticare qualche esercizio in palestra. Con la primavera alle porte la parola d’ordine è: scrollarsi di dosso i grigiori dell’inverno!

Ovviamente la sola attività fisica non basta se non è accompagnata ad un regime alimentare sano e nutriente; la giornata di chi fa sport ed ha una vita intensa e piena di attività deve iniziare con una sana e abbondante prima colazione a base di marmellata, miele, fette biscottate o cereali integrali, con yogurt o caffè d’orzo al posto del solito espresso.

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I sogni aiutano a dimagrire

Qual è il nemico più importante del dimagrimento? La convinzione che non si riuscirà mai a perdere peso. Oggi gli studi sul cervello ci dicono che, se di una cosa non siamo convinti, è meglio rinunciare, non farla. La frustrazione dell’insuccesso aumenta ancora di più la disistima e il prossimo tentativo di dimagrire diventerà ancora più difficile. Non essere convinti della riuscita ci porta a vivere in lotta con noi stessi: così si arriva a pensare al tutto il giorno, anche se non si ha fame.

Fateci caso: quando siamo felici, gioiosi e contenti ci viene molto più facile mangiare meno, perché siamo pieni di emozioni positive. Nel cervello il centro del piacere blocca quello della fame e quindi, più siamo felici e più perdia­mo peso. Mai rimandare la Felicità, in attesa di es­sere più belli e più magri. Mai! Quando non crediamo di riuscire a raggiungere un obiettivo, come dimagrire, bisogna cambiare il modo di pensare.

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Combattere le rughe, un aiuto dalle mele

woman with apple

Che togliesse il medico di torno, lo sapevamo. Ma che una mela al giorno aiutasse a prevenire l’invecchiamento della pelle , prevenendo se si è giovani o comunque, se si sono superati i cinquantanni, rallentando la formazione delle rughe, è una vera e propria scoperta. La notizia arriva dall’America, dove, a seguito di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori canadesi, sono stati scoperti ben cinque gruppi di sostanze antiossidanti presenti nella mela che fanno di essa un’alleata preziosa nella lotta contro l’invecchiamento. Durante l’esperimento sono stati analizzati otto strati di epidermide e di polpa di otto diverse varietà di mele.

Cortland, Ida Red, Golden Delicious, McIntosh, Mutsu, Red Delicious, Empire e Northern Spy, frutti già noti in tutto il mondo per la loro bontà e le varie colorazioni delle loro buccie. Sono stati cosi identificati i gruppi di sostanze antiossidanti presenti nelle mele di cui i polifenoli ( molecole organiche prodotte dal metabolismo secondario delle piante con varie proprietà benefice per l’uomo) rappresentano i principali esponenti, in quanto rallentano l’invecchiamento cellulare.

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Come mettersi a dieta

Perdere peso non è solo una questione di cibo e di calorie: perché il metabolismo si sblocca solo quando tutta la nostra vita, nella sua globalità, ci spinge al cambiamento e alla ricerca di una nuova forma. Dieta: questa parola spesso richiama un’idea di rinunce, tristezza, lavoro in più in cucina, limitazione nei movimenti e nella socialità, malumore… Con queste premesse “pu­nitive” di certo non si va lontano. Stringeremo i denti finché riusciremo, ma sarà come tendere una corda al massimo: prima o poi si spezzerà e allora scatteranno le abbuffate compensatorie, i boicottaggi più o meno inconsapevoli e il conto alla rovescia per potersi permettere un piccolo strappo dopo tanti sacrifici.

Una dieta che faccia cambiare, per un tempo limitato, solo il nostro modo di mangiare non serve a nulla. Ecco perché, se hai intenzione di iniziarne una, o semplicemente di mangiare meno, il tuo programma dovrà prevedere un cambiamento a largo raggio, un mutamento di stile di vita che deve iniziare non dopo la dieta ma già mentre dimagrisci, se non ancora prima. Solo se la dieta cambia la tua testa potrà cambiar anche la tua forma fisica. E, per partire col piede giusto, programmiamo i nostri obiettivi.

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