Caffè, vino e cioccolato fondente sono amici del cuore (il nostro!)

Lo si sapeva già ma adesso gli esperti lo confermano: anche caffè, vino rosso e cioccolato fondente sono amici del cuore. La buona notizia arriva del 21esimo International Thrombosis Congress, in corso a Milano fino al 9 luglio.

Due bicchieri di vino al giorno, infatti non solo svolgono una funzione protettiva nei confronti della trombosi venosa ma giocano un ruolo anche nella prevenzione cardiovascolare secondaria. Come ha spiegato Augusto Di Castelnuovo dell’università Cattolica di Campobasso, bere una quantità modesta di vino ogni giorno:

è uno strumento per evitare l’insorgenza di nuovi eventi cardiovascolari ischemici in pazienti colpiti da ictus o infarto. I numeri parlano di un 20% di rischio in meno, cioè un evento risparmiato ogni cinque.

Il vino, inoltre, spiegano in una nota gli esperti intervenuti

permette una riduzione dei livelli di fibrinogeno e fattore VII, oggi considerati marker di rischio cardiovascolare. Proprietà che non sembrano avere i superalcolici.

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Piatti freddi d’estate? Sì, ma con attenzione

piatto freddo

Con le temperature torride di questi giorni cambia inevitabilmente la nostra alimentazione, nel senso che tendiamo a prediligere alimenti freddi, ed è una cosa perfettamente normale: la temperatura del nostro corpo è più calda e quindi cerchiamo, anche non intenzionalmente, tutto ciò che può contribuire a farla abbassare.

Se i cibi pesanti vanno eliminati, è comunque assolutamente vietato il digiuno in quanto serve solo ad indebolire ancora di più il corpo, basta adottare qualche accorgimento per superare la calura estiva.

Innanzi tutto, togliete dalla vostra alimentazione grassi e sughi a favore di frutta e verdura per reintegrare i liquidi persi dall’organismo con il sudore provocato dal caldo. Prediligete tanti pasti piccoli piuttosto che una grande abbuffata, bevete almeno un paio di litri d’acqua al giorno, mentre evitate alcool e bevande gassate. Masticate bene: oltre a digerire meglio vi preserverà da una possibile congestione.

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Combattere l’insonnia, alcuni utili consigli

Se dormire sul materasso giusto e mantenere la temperatura ideale in camera da letto sono due accorgimenti indispensabili per un buon riposo notturno, anche fare qualche piccolo aggiustamento alle nostre abitudini alimentari, e non solo, può aiutarci a raggiungere l’obiettivo.

La buona notte, come il buon giorno, si vede dal mattino; cominciamo quindi la giornata con una colazione equilibrata in cui non manchi la frutta. Non guastiamoci la pausa pranzo, che sia in casa o in ufficio, appesantendoci con pietanze troppo elaborate ma neppure restiamo a digiuno trangugiando un panino magari davanti a un computer: mangiamo a sufficienza cibi leggeri e digeribili in modo da non arrivare troppo affamati e stanchi all’ora di cena.

Quest’ultima, si sa già, non dovrà essere troppo pesante, pena un sonno disturbato, e andrà consumata almeno due ore prima di mettersi a letto. Sapete già che fare un po’ di esercizio fisico aiuta ad allentare lo stress; se riuscite a fare una passeggiata a passo lento dopo cena bene, se invece siete frequentatori serali di palestre e centri sportivi o se dopo il lavoro vi concedete un’oretta di jogging, sappiate che dovrebbero trascorrere almeno quattro ore tra l’allenamento e il meritato riposo.

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Un pezzo di cioccolato al giorno combatte l’ipertensione

L’ipertensione è una patologia che colpisce una sempre più larga fetta della popolazione mondiale. Tra i primi interventi, oltre a quello farmacologico, c’è sempre un controllo sulla dieta. In particolare si tende a ridurre l’apporto di sale e a controllare l’apporto di altri tipi di alimenti. A chi, però, sarebbe venuto in mente che mangiare un pezzo di cioccolato al giorno potesse essere una pratica salutare anziché un peccato di gola? Ad un team di ricercatori australiani dell’University of Adelaide sì, tanto che ha deciso di condurre uno studio in merito.

Secondo la ricerca condotta dalla dott.ssa Karin Ried e colleghi, non sempre c’è bisogno di ricorrere ai farmaci per tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Ci sono, difatti, alcuni tipi di alimenti che possono contribuire ad aiutare a mantenerla a livelli adeguati. Uno di questi è il cioccolato che, grazie alla presenza di flavonoidi, può aprire in maniera del tutto naturale i vasi sanguigni e facilitare lo scorrimento del sangue.

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Come conservare i cibi durante l’estate

Con il gran caldo di questi giorni, il Ministero della Salute ha deciso di diffondere alcuni consigli su come conservare il cibo nel modo migliore, per prevenire disturbi come gastroenteriti e intossicazioni alimentari.

Per prima cosa attenzione ai venditori ambulanti, soprattutto quelli sulla spiaggia, in secondo luogo non comprate mai confezioni danneggiate, rotte o prodotti congelati che presentano la brina. Le bibite e le bottiglie d’acqua non devono mai essere esposte a fonti di calore dirette.

Se decidete di acquistare cibi surgelati o refrigerati metteteli nel carrello solo quando vi state avviando alle casse, in modo da non farli scaldare o scongelare, e per portarli a casa utilizzate i sacchetti termici e non sistemateli mai vicino a cibi caldi o precotti. Inutile dire che la spesa va portata a casa il prima possibile e non lasciata nel portabagagli della macchina sotto il sole.Una volta arrivati a casa sistemate subito la spesa, riponendo i cibi refrigerati e congelati nel freezer; la carne e il pesce vanno messi nel reparto più freddo del frigorifero per migliorare la conservazione.

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Combatti il raffreddore da fieno con lo yogurt

Nonostante il caldo siete stati colpiti dal raffreddore? Con gli sbalzi di temperature che da qualche anno caratterizzano il cambiamento delle stagioni è facile essere colpiti dal raffreddore da fieno, anche durante i mesi più caldi. Ma come è possibile combattere questo fastidioso male e godersi l’estate? Innanzitutto è bene conoscere il nemico. Il cosiddetto raffreddore da fieno è in realtà la rinite allergica, una patologia infiammatoria acuta e tuttavia ricorrente che ogni anno, puntuale, colpisce milioni di persone nella sola Europa.

Le soluzioni a oggi non sono molte, e nemmeno efficaci e durature. Ma ecco che un team di intraprendenti ricercatori forse ha avuto un’idea che potrebbe rivoluzionare questa situazione. Partendo dall’idea che i probiotici hanno un ruolo nel rafforzare le difese immunitarie, alcuni scienziati britannici stanno studiando un drink allo yogurt che potrebbe fornire una cura per questo tipo di problema.

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Test ORAC, misurare il potere antiossidante degli alimenti

Abbiamo già parlato dei radicali liberi, le sostanze di scarto prodotte dal nostro organismo, responsabili, quando non riescono ad essere smaltite e quindi si accumulano dando luogo al cosiddetto stress ossidativo, dei processi di invecchiamento precoce e del più generale decadimento del fisico.

Abbiamo anche visto che per contrastare l’azione dei radicali liberi è fondamentale assumere ogni giorno, attraverso la dieta, una buona quantità di sostanze antiossidanti (beta carotene, vitamine A ed E, zinco e selenio, acidi grassi omega 3 e omega 6) in modo da coadiuvare l’azione di quelle già prodotte dal nostro organismo, e quali alimenti ne costituiscono le fonti migliori (pesce, cereali integrali, verdure, legami frutta fresca e secca).

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I mirtilli rossi proteggono la salute delle vie urinarie

Le infezioni urinarie colpiscono le persone più di quanto si pensi. Una tra le più conosciute è senz’altro la cistite, spesso causata dallo stress, ma ve ne sono anche altre più o meno serie che sono provocate, per esempio, dall’Escherichia Coli. Un buon modo per prevenire e contrastare queste infezioni è quello di assumere le sostanze attive contenute nei mirtilli rossi.

Ad affermarlo è un recente studio condotto dalla dott.ssa Amy Howell del Marucci Center for Blueberry and Cranberry Research and Extension presso la Rutgers University del New Jersey , negli Usa, che sostiene anche però che l’effetto anti-infezione è dose-dipendente, ossia funziona solo se si assume una certa dose di proantocianidine cranberry, PAC , al di sotto della quale non si ottengono risultati positivi. In questo studio i ricercatori hanno analizzato l’attività delle PAC nelle urine per capire come queste esplicassero un effetto anti-adesione dei batteri responsabili delle infezioni.

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I vantaggi della cottura con la padella antiaderente

Per ottenere cotture rapide e con pochi condimenti, e quindi leggere, è utile usare la padella antiaderente, che permette di utilizzare meno olio, burro e altri grassi; inoltre non fa bruciare i cibi e sono facili e veloci da pulire.

A differenza di quello che si può pensare, anche le pentole antiaderenti sono fatte di acciaio, ghisa, e alluminio, solo che il fondo è rivestito con uno strato di materiale che permette la cottura senza grassi di nome teflon. Sul teflon ci sono da sempre grandi polemiche, in quanto viene accusato di essere dannoso per la salute, in realtà basta utilizzarlo con le dovute attenzioni e non correrete nessun rischio.

Questo particolare materiale possiede la proprietà di non reagire con altre sostanze come gli alimenti con cui entra in contatto, ma solo se integro e usato a temperature al di sotto dei 200°C; se queste due condizioni non vengono rispettate, il teflon può rilasciare un acido che può essere tossico.

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La dieta a base di aminoacidi

Gli aminoacidi sono delle sostanze che vengono assimilate dall’organismo attraverso le proteine contenute in alcuni alimenti; essi sono così importanti per la salute dell’organismo che spesso vengono paragonati a mattoncini indispensabili per la costruzione del corpo umano.

Come dicevamo nella definizione iniziale, gli aminoacidi sono i costituenti delle proteine, ma non tutti i tipi di esse ne contengono allo stesso modo; ad esempio, le proteine di origine animale sono complete di tutti gli aminoacidi, mentre quelle di origine vegetale sono carenti di alcuni tipi. Gli aminoacidi sono importanti, oltre che per la salute e il corretto funzionamento di tutto l’organismo, anche per la rigenerazione dei tessuti e della pelle e per garantirsi un efficiente sistema immunitario.

Gli aminoacidi si dividono in essenziali e non essenziali e, pur essendo particolarmente importanti i primi, non va trascurata neanche l’assunzione dei secondi. Gli aminoacidi essenziali sono: Leucina, Isoleucina, Lisina, Metionina, Fenilalanina, Treonina, Triptofano e Volino, mentre quelli non essenziali: Alanina, Acido Aspartico, Cistina, Acido Glutammico, Glicina, Prolina, Serina, Tirosina, Cisteina, Arginina e Istidina.

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Birra, e la salute ti sorride

Se ci concediamo un bicchiere di birra possiamo contare anche sull’apporto di vitamine, fibre, minerali e antiossidanti benefici per la salute e, al contrario di quanto si può pensare, le calorie sono relativamente poche. Ecco quanto sostenuto da un nuovo studio commissionato, ovviamente, dalla britannica Beer Academy.

Come ha dichiarato un portavoce al Daily News,

“La birra contiene vitamine che aiutano a mantenere una dieta sana ed equilibrata, la fibra che mantiene la regolarità, gli antiossidanti e i minerali che contribuiscono a ridurre il rischio di osteoporosi”.

I membri della Beer Accademy vogliono far chiarezza su una bevanda molto diffusa nel Regno Unito, ma anche in tutto il resto d’Europa. La vogliono fare perché secondo un recente sondaggio è emerso che il 10% degli intervistati ritiene che sia una bevanda molto calorica e ricca di grassi; il 13% poi crede che sia piena di sostanze chimiche anziché ingredienti naturali come il luppolo e l’orzo.

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Misurazione della pliche cutanea

La misurazione delle pliche cutanee è il metodo più utilizzato per stimare il grasso corporeo, in particolare quello bianco, responsabile di cel­lulite e flaccidità in vari distretti corporei (soprat­tutto pancia, sotto braccia, cosce, glutei). Cono­scere lo spessore della plica, ovvero quella parte di pelle e adipe che si ottiene semplicemente pizzi­cando con due dita le zone più cedevoli del nostro corpo, è indispensabile per scegliere i rimedi snel­lenti “mirati” a seconda della densità adiposa degli accumuli e della loro distribuzione. Per chi non vuole mettersi a dieta, ma in vista del­l’estate vorrebbe comunque ottenere qualche risul­tato in tempi brevi, serve un programma d’urto o di “pronto intervento”.

Per scegliere i trattamenti più appropriati ad ogni esigenza, dobbiamo la­sciarci guidare dalla misurazione della plica cuta­nea, un parametro solitamente rilevato dal medico ma che si può calcolare anche a casa. La misurazione della plica cutanea è utile soprattutto a quelle persone che, pur avendo un peso normale confermato dalla bilancia, hanno delle zone del corpo comunque in sovrappeso. È il caso delle donne di corporatura sostanzialmente magra ma con le braccia molli oppure con il punto vita snello e la zona di cosce e glutei troppo “rotonda”; ma è anche il caso di certi uo­mini che ingrassano solo sull’addome, pur conservando un fisico asciutto.

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Mangia tutto ciò che ti piace e mantieni sano il tuo cuore

Sulle pagine del New York Daily è apparsa una notizia assai curiosa: una mamma inglese di 36 anni è stata vittima di ben tre infarti e, nonostante questo, è riuscita a sopravvivere ma soprattutto a trovare il modo di mangiare tutto ciò che le piace e migliorare la propria salute e quella del suo cuore. Dopo cinque anni dall’ultimo attacco, Sally Bee, è riuscita a coniugare il gusto per i cibi che le piacciono di più, e che potenzialmente sono dannosi, con la salute generale e in particolare del cuore.

Come ha dichiarato Sally,

“Io non conto le calorie. È questione di contare il nutrimento”.

Forte di questo suo successo in cucina e in salute ha appena pubblicato un libro dal titolo The Secret Ingredient edito da Sterling Publishing che offre un quadro salutare nei confronti di cibi ritenuti da evitare come lasagne, polpettone, ecc.

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Le regole per un intestino sano

La microflora intestinale è costituita dall’insieme di batteri, “buoni” e “cattivi”, che vivono normalmente nell’intestino. E’ proprio la flora batterica intestinale infatti ad impedire il proliferare di microrganismi dannosi sottraendo loro nutrimento, producendo allo stesso tempo sostanze ostacolano la sopravvivenza dei batteri nocivi perchè rimangano sempre in minoranza rispetto ai batteri buoni che proteggono la salute dell’organismo.

Tuttavia, esistono diversi fattori, quali l’assunzione di farmaci antibiotici, un’alimentazione squilibrata, uno stile di vita sedentario, lo stress, l’ansia e la stanchezza, che possono alterare questo equilibrio e far aumentare il numero di batteri dannosi a discapito di quelli buoni con la conseguente produzione di tossine che disturbano la salute dell’intestino. Per fortuna però esistono diversi accorgimenti che è possibile adottare per mettere l’intestino al riparo da questa eventualità. Vediamoli:

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Per combattere lo stress, mangia una fetta di melone

L’estate è proprio la stagione giusta per gustarsi un buona fetta di melone dolce e succoso. C’è chi lo accompagna con fette di prosciutto crudo e chi lo gusta insieme ad altre verdure o frutta. A ogni modo, qualunque siano i vostri gusti sappiate che con il melone non soddisfate solo il palato, ma vi proteggete dallo stress. A sostenerlo sono i risultati di uno studio condotto da un team di i ricercatori dell’Istituto Nazionale Francese per la ricerca agricola , meglio noto con l’acronimo INRA, coordinati dal dott. Jean-Paul Lallès.

Gli scienziati francesi hanno condotto una ricerca su modello animale in cui si evidenzia come un supplemento quotidiano di antiossidanti SOD, ovvero di superossido dismutasi enzimatici, come quelli contenuti nel melone possa abbassare i livelli di proteine dello stress che si accumulano nell’intestino. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition, è stato condotto su un gruppo di 36 maialini che sono stati tenuti a digiuno per due giorni. Successivamente gli animali sono stati suddivisi in tre gruppi.

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Restare giovani più a lungo, 10 regole anti-aging

Dopo avervi dato qualche utile consiglio su come contrastare l’azione dei radicali liberi, che cominciano ad accumularsi nell’organismo a partire dai trenta-trentacinque anni di età, e quindi i processi di invecchiamento precoce, oggi torniamo sull’argomento per illustrarvi dieci regole d’oro da seguire perchè le nostre abitudini alimentari quotidiane si trasformi in una vera e propria dieta anti-invecchiamento.

Mangiare solo frutta e verdura fresche di stagione

Portare in tavola solo frutta e verdura di stagione è preferibile non solo perchè la genuinità dei prodotti è maggiormente garantita ma anche perchè i prodotti non freschi o importati dall’altro capo del mondo hanno già perduto il loro contenuto di sostanze anti-ossidanti quando è il momento di consumarli.

Variare la qualità di frutta, verdura e ortaggi

Per garantirvi l’apporto di sostanze anti-ossidanti diverse è necessario variare la dieta, scegliendo di volta in volta vegetali differenti nel corso della giornata e della settimana.

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Colite, cibi permessi e cibi vietati

Premesso che la colite è un disturbo di salute che richiede adeguate cure mediche, è del tutto possibile, anzi opportuno e sarà il medico stesso a dirvelo, adottare un regime alimentare utile a ridurne i sintomi. La dieta da seguire in caso di colite non è costituita soltanto da una serie di cibi vietati o da consumare con moderazione ma prevede anche delle indicazioni riguardanti la loro modalità di assunzione e cottura.

Le persone che soffrono di colite, ad esempio, dovrebbero mangiare poco ma spesso per evitare che nell’intestino si accumulino troppe scorie e compaiano sintomi quali spami e dolori e, forse è superfluo aggiungerlo, dovrebbero mantenersi alla larga da fritture privilegiando invece i cibi lessati, cotti al vapore e alla griglia.

Colite, cibi permessi e cibi vietati

Verdure

Subito dopo la fase acuta è consigliabile consumare patate, carote, lattuga e indivia cotte e passate. In seguito è possibile introdurre gradualmente e con moderazione nella dieta asparagi, fagiolini, finocchi, funghi, pomodori, sedano e zucchine, anch’essi cotti. Solo quando le cure prescritte dal medico, unitamente alla dieta, abbiamo portato notevoli miglioramenti sarà possibile tornare a consumare verdure crude e reintrodurre, cipolle, porri, rape e peperoni.

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Niente carciofi per chi soffre della sindrome del colon irritabile

Vi abbiamo già parlato delle tante proprietà del carciofo, un alimento sano che può essere consumato sia crudo che cotto; da crudo può essere mangiato semplicemente condito con un po’ di limone e di olio, mentre da cotto si presta per essere preparato i veri modi tutti molto gustosi, anche se, alcuni studi hanno dimostrato che il carciofo crudo è più digeribile di quello cotto.

Insomma, il carciofo possiede moltissime proprietà, tanto da essere diventato protagonista di una dieta, la dieta a base di carciofi, eppure per alcune persone non è affatto salutare. Infatti per chi soffre di SIL, la Sindrome dell’intestino irritabile, il carciofo può diventare una presenza non proprio gradita nella dieta di tutti i giorni.

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