La misurazione delle pliche cutanee è il metodo più utilizzato per stimare il grasso corporeo, in particolare quello bianco, responsabile di cellulite e flaccidità in vari distretti corporei (soprattutto pancia, sotto braccia, cosce, glutei). Conoscere lo spessore della plica, ovvero quella parte di pelle e adipe che si ottiene semplicemente pizzicando con due dita le zone più cedevoli del nostro corpo, è indispensabile per scegliere i rimedi snellenti “mirati” a seconda della densità adiposa degli accumuli e della loro distribuzione. Per chi non vuole mettersi a dieta, ma in vista dell’estate vorrebbe comunque ottenere qualche risultato in tempi brevi, serve un programma d’urto o di “pronto intervento”.
Per scegliere i trattamenti più appropriati ad ogni esigenza, dobbiamo lasciarci guidare dalla misurazione della plica cutanea, un parametro solitamente rilevato dal medico ma che si può calcolare anche a casa. La misurazione della plica cutanea è utile soprattutto a quelle persone che, pur avendo un peso normale confermato dalla bilancia, hanno delle zone del corpo comunque in sovrappeso. È il caso delle donne di corporatura sostanzialmente magra ma con le braccia molli oppure con il punto vita snello e la zona di cosce e glutei troppo “rotonda”; ma è anche il caso di certi uomini che ingrassano solo sull’addome, pur conservando un fisico asciutto.
Per tutti questi soggetti, conoscere lo spessore della plica cutanea è utile per intervenire in modo mirato. La plica cutanea è la piega di cute che si ottiene pinzando e sollevando tra pollice e indice, in un punto specifico del corpo, la cute e il tessuto sottocutaneo adiacente. Questo “pinzamento” e sollevamento permettono di separare il tessuto sottocutaneo da tessuto sottomuscolare presente più in profondità fino a creare una piega cutanea dell’altezza di almeno 2 cm.
La misurazione della plica è una procedura che normalmente viene effettuata dal medico con un apposito strumento, il plicometro: assomiglia a una specie di pinza e viene applicato perpendicolarmente al corpo in corrispondenza della plica sollevata per misurarne lo spessore. I valori rilevati consentono di valutare la densità e la distribuzione degli accumuli di grasso nel corpo e permettono inoltre di monitorare nel tempo i risultati ottenuti. Quando lo spessore della plica inizia a ridursi, significa che il corpo sta smaltendo l’adipe in eccesso. Se non disponi di un plicometro, puoi farti comunque un’idea del grasso accumulato nei punti critici e pinzando la pelle e misurandone lo spessore con un righello.
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