La dieta Brigitte

dieta brigitte

Nel nostro Paese sono decisamente in pochi a conoscere la cosiddetta dieta Brigitte; si tratta invece di una dieta piuttosto famosa in Germania dove sembra si sia imposta al grande pubblico, già molti anni fa, a partire dalla pubblicazione di una raccolta di ricette sulla rivista tedesca di moda Brigitte, alla quale deve il proprio nome, e si sia modificata nel tempo adeguandosi alle più recenti acquisizioni della scienza della nutrizione.

Ritenuta valida dagli esperti d’oltralpe, la dieta Brigitte è una dieta varia ed equilibrata che apporta 1000-1500 calorie al giorno (non si fonda tuttavia sul computo della calorie, ritenuto inutile e “noioso”), distribuite in cinque pasti giornalieri (due pasti principali, più merenda e spuntino). La sua caratteristica principale è rappresentata dal fatto che chi la segue deve attenersi a un piano alimentare giornaliero costituito da pietanze precise a basso contenuto di grassi, preparate secondo indicazioni contenute in ricettari specifici e che richiedono quindi un bel po’ di tempo e dedizione per essere realizzate.

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Dieta mediterranea: la nuova piramide alimentare

nuova piramide dieta mediterranea

Mangiare un po’ di tutto è il principio base della dieta mediterranea, ovvero quella che prevede piatti tipici della cucina italiana a base di pasta, verdure, legumi e cereali, e che è una delle diete più equilibrate e complete del mondo. La dieta mediterranea non è solo un corretto stile di vita nutritivo, ma anche un regime alimentare che, se seguito con attenzione, permette di perdere fino a due chili a settimana senza smettere di mangiare.

La dieta mediterranea è schematizzata nella cosiddetta piramide alimentare, che, è stata rivista e presentata alla III Conferenza internazione del Ciscam che si è svolta di recente a Parma; la nuova piramide alimentare vuole essere un modello per la popolazione di età compresa tra i 18 e i 65 anni, fornendo suggerimenti su come mantenersi in perfetta forma psicofisica.

La piramide è divisa in tre parti che raggruppano gli alimenti in base alla frequenza di consumo consigliata: settimanale, giornaliera e pasti principali. Al vertice ci sono i cibi da consumare con moderazione durante la settimana, ovvero i dolci, le carni rosse e gli affettati; al centro ci sono quelli che devono essere consumati ogni giorno, come il latte e i suoi derivati e le erbe e gli aromi al posto dei condimenti grassi.

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Per riattivare il metabolismo evitare per 7 giorni zucchero e farine bianche (seconda settimana)

riattivare il metabolismo

I carboidrati raffinati, ossia lo zucchero raffinato e i carboidrati ottenuti privando la farina integrale della parte più esterna (crusca), sono dei veri killer per il metabolismo; hanno un assorbimento rapido e sono tra i principali imputati dei picchi di glicemia e in­sulina. Inoltre, il fatto di essere stati privati della crusca li rende biologicamente “morti” e pericolosi per la funzionalità intestinale. Per 7 giorni, quindi, elimina lo zucchero bianco (sostituiscilo col miele) e dimezza le porzioni di pasta, pane, pizza, preferendo in ogni caso i cereali integrali biologici. A tavola, per 7 giorni, prova a sostituire i carboidrati raffinati con carboidrati integrali diversi dal frumento (avena, segale, kamut, grano saraceno, ecc….).

Oltre ad apportare fibre, sono una delle principali fonti di cromo, un oligoelemento che è indispensabile per la regolazione del metabolismo e che favorisce l’azione dell’insulina, riducendo la glicemia e impedendo i ristagni e la formazione di cuscinetti. Cerca di assumere almeno 100gr di cereali integrali al giorno.  Le farine scure sono quelle più ricche di fibre e sapore: più le mangi e più riesci a disabituarti ai cereali raffinati (quelli bianchi) e agli zuccheri industriali, che fanno impennare insulina e glicemia.

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Per tonificarti disintossica fegato e colon (prima settimana)

tonificarsi depurandosi

Il fabbisogno giornaliero di cibo va suddiviso in tre pasti principali cui si possono aggiungere due spuntini (a metà mattina e a metà pomeriggio). La colazione e il pranzo devono essere i pasti più “ricchi” della giornata, mentre la cena dovrebbe essere il pasto più povero; è preferibile evitare di consumare carboidrati in eccesso a cena, specialmente se in seguito non pratichi alcuna attività sportiva. Di notte, infatti, il fegato ha tutto il tempo per trasfor­mare in grassi tutti i carboidrati ingeriti e non “bruciati” con l’at­tività fisica. In questa prima settimana, quindi, è d’obbligo inizia­re riequilibrando la dieta.

Se hai un indice di massa corporea superiore a 25, una riduzione dell’apporto energetico di circa 300-500 kcal al giorno ti permette di perdere peso senza eccessivi sacrifici. Per ottenere questo risultato basta ridurre un po’ le porzioni di carboidrati. Per esempio mangiare 50gr di pane anziché 100g riduce già l’apporto energetico di circa 150ckal. In parallelo si può aumentare invece l’apporto di fibre, per esempi consumando due insalate fresche al giorno. Un insalata prima di ogni pasto: ti serve per fare scorta di fibre che tolgono la voglia di dolci: basta una ciotola di insalata prima di ogni pasto, condita con un cucchiaino di olio d’oliva e aceto.

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Ingrassi in fretta se hai la glicemia alta!

iperglicemia e aumento peso

Un elevato livello di glucosio nel sangue (iperglicemia) a digiuno segnala che il metabolismo dei carboidrati è in difficoltà. In genere la glicemia aumenta pochi minuti dopo l’ingestione di cibi contenenti carboidrati (pasta, pane ecc.). Con l’aumento di glucosio nel sangue, il pancreas secerne insulina, ormone che favorisce l’ingresso e l’utilizzo del glucosio nelle cellule, abbassando così la glicemia. Tutta­via, quando la dieta prevede un eccessivo consu­mo di carboidrati (più del 60% in ogni singolo pasto) o l’apporto di carboidrati raffinati (zuc­chero, dolci, caramelle), la secrezione di insulina è intensa e brusca e determina la trasformazione degli zuccheri in cuscinetti adiposi.

L’eccesso di dolci e zuccheri si deposita prima di tutto nella zona addominale. Se la circonferenza del tuo punto vita supera gli 88 cm, devi subito correre ai ripari…ecco i pericoli di una dieta troppo zuccherina:

  • Sensazione di fame già poco dopo il pasto
  • Desiderio costante di zuccheri (dolci, pane, focacce ecc.)
  • Aumento della massa grassa
  • Peggioramento della ritenzione idrica
  • Ridotta tolleranza al glucosio
  • Aumento del livello di grassi nel sangue
  • Deposito di adipe sulle pareti dei vasi sanguigni nei casi più gravi, il diabete

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Per dimagrire rompere gli schemi

Rompere gli schemi: è la parola d’ordine di vuole di chi vuole dimagrire per davvero. Non solo sul piano psicologico, ma anche su quello alimentare. Chi si mette a dieta e rispetta per 8 settimane i consigli del nutrizionista senza sgar­rare, dimagrisce molto meno (circa 2 kg e mezzo), rispetto a chi mangia ciò che vuole e il giorno dopo fa un piccolo pasto e basta. Questi ultimi perdono 6 kg. Questo è il risultato di una ricerca dell’Università dell’Illinois (USA) con­dotta da un gruppo di ricercatori molto autore­voli. L’indagine smentisce tutti i luoghi comuni: il primo è quello che digiunare, dopo che si è mangiato molto nei giorni precedenti, non serva. Non solo: la “dieta dei giorni alterni“, fatta di cibi da consumare a volontà (con la sola preoccupazione di stare attenti ai grassi) seguiti il giorno dopo da un quasi totale digiuno (solo 400-450 calorie) dà risultati inaspettati.

Dopo 8 settimane, così hanno evidenziato i ricercatori americani, si sono avuti miglioramenti della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo e trigliceridi. Il colesterolo LDI, quello “cattivo”, si riduceva del 25% in coloro che un giorno si lasciavano andare e l’altro optavano per un regi­me di semi-digiuno. Da che cosa dipende questo risul­tato? Perché quelli che fanno una dieta con calorie ben controllare perdono meno peso? Perché la routine li fa sentire inadeguati.

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Come perdere 2 chili dopo le feste con la dieta leggerezza

dieta leggerezza

Finite le Feste la dieta per perdere qualche chilo di troppo divie­ne l’obiettivo dei molti italiani che non sono riusciti a resiste­re alle leccornie delle tavole, che hanno portato un aumento di peso mediamente di oltre due chili. La stima è di Coldiretti, secondo cui durante le feste di fine anno sono state assunte in media 15mila-20mi­la chilocalorie in più per l’effetto combinato del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche e della rinun­cia ad alimenti come frutta e verdura.

Ma i nutrizionisti tran­quillizzano: per rimettersi in ri­ga cominciamo  adottando una «dieta leggerezza». Frutta e verdura in grande quantità, un piatto di pasta o riso al giorno (perché non è vero che i carboidrati fanno ingrassare, ma sono anzi fonda­mentali per il corretto funziona­mento dell’organismo) e pesce invece della carne. A spumante e liquori, e soprattutto ai dolci, bisogna invece rinunciare, mentre è «concesso» 1 bicchiere di vino ai pasti.

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La dieta per rimettersi in forma dopo le feste

dieta dopo le feste

Ormai le feste sono finite ma oltre al ricordo dei bei momenti passati in famiglia o con gli amici hanno lasciato anche qualche chiletto in più da smaltire prima dell’arrivo della primavera.

Attenzione però, lasciate perdere le diete miracolose che promettono risultati immediati oppure quelle da fame: dopo il periodo di eccessi alimentai appena trascorso, l’organismo ha bisogno di un regime graduale che si basi su uno stile di vita regolare, su una dieta povera di grassi ed equilibrata e sulla necessità di svolgere un po’ di attività fisica regolarmente. Se riuscirete a seguire queste facili indicazioni, non solo perderete i chili di troppo, ma riacquisterete anche la sensazione di sentirvi in salute e pronti ad affrontare la prossima stagione.

In questo periodo la dieta deve basarsi sui prodotti di stagione, potenziati da agrumi, yogurt e bevande ipocaloriche ma tonificanti come il caffè e il tè. È importante preparare i cibi in modo semplice, con l’aggiunta di pochi grassi, magari usando come condimento la verdura, oppure cucinando al vapore o alla piastra.

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Dimagrire dopo le feste: la dieta digestiva da un giorno

dieta digestiva

Dimagrire dopo le feste

Dopo le abbuffate delle feste e la notte “brava” di Capodanno, l’organismo è inevitabilmente provato da tanti eccessi e necessita di smaltire scorie e tossine; per farlo non è necessario intraprendere un regime alimentare lungo e drastico, basta una giornata che aiuti l’organismo a riequilibrarsi, magari smaltendo tutte le eccedenze dei giorni passati.

A questo serve la dieta digestiva da un giorno che vi proponiamo oggi, un menù dissociato da 700 calorie al giorno che predilige il consumo di verdure amare come il radicchio, un vegetale con poche calorie ricco di vitamine, flavonoidi, fibre e minerali. Il radicchio possiede ottime proprietà digestive, perché il suo sapore amaro stimola le funzioni del fegato e dell’intestino; anche il finocchio e la carota sono buoni digestivi e quindi possono essere consumati tranquillamente.

La dieta riduce molto la quantità del condimento: basta un cucchiaio al giorno di olio extravergine d’oliva. Questo regime alimentare ricorre alle proprietà benefiche delle erbe mediche soprattutto quelle rilassanti, come la melissa e il biancospino che servono a contrastare lo stress psicofisico, oppure come la liquirizia, una pianta medicinale dalle proprietà digestive e stimolanti, e come il melitolo che serve a contrastare gonfiore e ritenzione idrica, da consumare sotto forma di tisana.

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La dieta depurativa per prepararsi a Capodanno

dieta depurativa1

Abbiamo appena finito con le abbuffate di Natale che gia appaiono all’orizzonte  quelle di Capodanno, alle quali si aggiungono anche i folli festeggiamenti per il nuovo anno. Per arrivare preparate all’appuntamento con il veglione, è necessario concedersi una giornata che depuri l’organismo da scorie e tossine accumulate nei giorni precedenti.

La giornata depurativa prevede un menù da circa 700 calorie e si basa su alimenti leggeri come ricotta, bresaola e formaggi light in fiocchi, eliminando i carboidrati e prediligendo piccole dosi di verdure ricche di zuccheri come la zucca proposta sottoforma di vellutata e di passato di verdure. Grazie alle sue proprietà la zucca è l’ideale per i regimi alimentari dietetici perché riesce a saziare a fronte di sole 17 calorie ogni 100 grammi. Nella giornata di dieta hanno un posto privilegiato le verdure cucinate la vapore e le insalate crude, e i centrifugati di frutta e le tisane depurative e ricche di sostanze antiossidanti, perfette per smaltire scorie e tossine.

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Dieta progressiva, 3 chili in 3 settimane: terza settimana

La terza settimana il primo viene sostitui­to da una minestra meno calorica e più saziante. Per colazione al posto delle fette biscottate è previsto un frutto e il primo spuntino è a base di verdura cruda, che apporta meno calorie della frutta. Il pro­gramma è di 1.200 calorie. Ogni giorno sono previsti 2 cucchiai di olio per condire.

Lunedì:

Colazione: una tazza di latte scremato (200ml) un frutto (200g)
Spuntino: una carota
Pranzo: minestra di ri­so e piselli (5ogr di riso bollito condito con 150g di piselli lessati); 250g di germogli di soia; 200g di kiwi
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 100g di hambur­ger; 200g di cicoria fes­sa; 200g di mandarini: 50g di pane integrale

Martedì:

Colazione: una tazza di latte scrernato (200g) un frutto (200g)
Spuntino: un finoc­chio
Pranzo: 50g di pastina in brodo vegetale; insa­lata di radicchio; 200g di pere
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 130g di spigola arrosto; cavoletti di bru­xelles al vapore, 200g di arancia; 50g di pane in­tegrale

Mercoledì:

Colazione: una tazza di latte scremato (200ml);  un frutto (200g)
Spuntino: un gambo di sedano
Pranzo: minestrone d’orzo preparato con 50g di orzo bollito e verdura mista; melanzane grigliate; 50g di scamor­za; una banana
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 50g di prosciut­to crudo; 200g di verza lessata; 200g di manda­ranci; 50g di pane inte­grale

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Dieta progressiva, 3 chili in 3 settimane: seconda settimana

La seconda settimana l’apporto calorico previsto giornalmente dalla dieta comincia gradualmente a diminuire. Per raggiungere questo obiettivo diventa più piccola la porzione di primo a pran­zo, che passa, infatti, a 60g. Il programma e, in questa seconda fase di circa 1.300 calorie al giorno. Ogni giorno sono previsti 2 cucchiai di olio d’oliva extra-vergine per condire. Si può aggiungere un cucchiaino di sale al giorno per insaporire i cibi.

Lunedì:

Colazione: una tazza di latte Scremato (150g) 30g di fette bi­scottate
Spuntino: un frutto (200g)
Pranzo: 60g di riso nero tipo Ve­nere bollito e condito con verdure miste saltate in un cucchiaio di olio; insalata di soia preparata con 50g di soia lessata, finocchi e carote; 200g di arancia
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 100g di hamburger; 200g di bietole bollile; 200g di mandarini; 50g di pane integrale

Martedì:

Colazione: una tazza di latte scremato (150ml), 30g di fette bi­scottate
Spuntino: un frutto (200g)
Pranzo: 60g di spaghetti alla carbonara preparati senza pancetta e solo con un uovo; insalata mista; 200g di kiwi
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 130g di trota ai ferri; 200g di spinaci bolliti; 200g di pompelmo; 50g di pane integrale

Mercoledì:

Colazione: una tazza di latte scremato (150g), 30g di fette biscottate
Spuntino: un frutto (200g)
Pranzo: 60g di orzo bollito condito con olio e aromi; 50g di crescenza; 150g di uva
Spuntino: uno yogurt magro (125g)
Cena: 50g di bresaola; 200g di cicoria lessata; 200g di mandaran­ci o arance; 50g di pane integrale

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La giornata disintossicante dopo le abbuffate di Natale

menù disintossicante dopo abbuffate

Eccoci arrivati al lunedì successivo alla prima tornata di abbuffate natalizie; se da giovedì scorso, ovvero dalla sera della Vigilia fino a ieri avete esagerato un po’ con il cibo, oggi è il momento di concedervi una giornata disintossicante che vi  aiuti a smaltire un po’ dei grassi e delle tossine che avete accumulato in questo giorni.

In genere, il miglior regime alimentare da adottare dopo una, o più abbuffate, deve essere disintossicante, perché l’eccesso di grassi, alcool e zuccheri provoca uno stato di intossicazione dal quale il nostro organismo fatica a riprendersi; per questo il menù della giornata disintossicante che vi proponiamo è soprattutto basato sui liquidi, e in particolare sulle tisane, che sono distribuite durante tutto l’arco della giornata. Anche le tisane devono essere disintossicanti, e per questo potete scegliere di prepararle a base di bardana, carciofo, tarassaco, aloe e cardo mariano.

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Dieta progressiva 3 chili in 3 settimane: prima settimana

dieta progressiva

Una dieta in cui l’apporto calorico si riduce via via pur rimanendo sempre perfet­tamente equilibrato e che aiuta ad affrontare in linea, e con me­no timore di ingrassare, il perio­do delle feste. E’ la dieta progressiva: un pro­gramma ipocalorico dolce, che non prevede drasti­che rinunce ma tre schemi ali­mentari in successione, dal pri­mo, più generoso, all’ultimo più “light”. Un modo per perdere due, tre chili senza grandi sacrifici e senza avvertire la fame, ma soprattutto smaltire qualche chilettio accumulato in questi giorni di festa.

La dieta progressiva inizia con uno schema da 1.400 calorie per poi passare a 1.300 calorie nella seconda settimana e infine a 1.200 calorie nell’ultima. L’obiet­tivo è quello di abituare man mano l’organismo alla restrizio­ne calorica e, nello stesso tempo, imparare a mangiare meno e in maniera equilibrata.

Prima settimana: Lo schema della prima settimana prevede una ricca prima colazione, due spuntini a base di frutta e yogurt e a pranzo una porzione abbon­dante (80gr) dí un primo piatto saporito.  Il programma è di circa 1.400 calorie giornaliere. Ogni giorno sono pre­visti 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine per condire. Si può usare un cucchiaino di sale per insaporire.

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Il menù light per il giorno di S. Stefano

menù light s. stafano

Come il giorno di Natale, anche in quello di Santo Stefano vengono di solito proposti menù molto ricchi, in cui la linea è a rischio, soprattutto perché ancora dobbiamo smaltire tutto quello mangiato il giorno prima. Anche a Santo Stefano valgono i consigli salva-linea dei giorni precedenti e quindi, moderazione nel consumo di cibi elaborati, dei dolci e degli alcolici. In particolare è importante “alleggerire” la prima colazione prediligendo frutta fresca, tisane e spremute, soprattutto se si prevede di mangiare molti dolci durante il corso della giornata.

Per contenere le calorie di ogni menù è meglio non esagerare nelle quantità, soprattutto se si hanno davanti piatti ricchi, quindi è meglio limitarsi ad una sola porzione o ad un assaggio, soprattutto se il piatto è particolarmente elaborato. L’esempio di menù light per Santo Stefano che vi proponiamo prevede un apporto calorico di circa 1.900 calorie.

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Il menù light per il giorno di Natale

Nel giorno di Natale si esagera di solito si esagera con il menù e in tavola vengono portate sempre leccornie dannose per la linea; non mi riferisco solo ai dolci, ma soprattutto agli alimenti ricchi di grassi e condimenti elaborati, che di sicuro gratificano il palato ma non l’appetito; infatti se ci si lascia tentare dalle golosità e si assaggiano tutti i piatti, e magari facciamo il bis, si possono oltrepassare le 5.000 calorie giornaliere, pari al triplo del fabbisogno giornaliero di una donna mediamente attiva.

Questo non significa che dovete rinunciare ad ogni tipo di ghiottoneria e avere un po’ di senso della misura e non “lasciarsi prendere” dalla gola. Di seguito vi proponiamo l’esempio di come dovrebbe essere un menù del giorno di Natale, che lasci spazio alle golosità e allo stesso tempo non sia un attentato per la linea; il menù, infatti, prevede un apporto calorico di 2.000 calorie.

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Natale e dieta: ancora consigli utili

natale e dieta

Nei giorni scorsi vi abbiamo fornito diversi suggerimenti per arrivare in forma alle imminenti feste natalizie e per affrontare nel modo migliore i pranzi e i cenoni dei prossimi giorni; oggi vi daremo qualche consiglio per non farvi assalire dai sensi di colpa nel caso in cui esageriate un po’ con le calorie.

Per godervi al meglio questi giorni di festa la cosa migliore è non pensare in modo ossessivo alla linea: un paio di giorni, come la sera della Vigilia, il giorno di Natale e Capodanno, potete anche sgarrare un po’ e recuperare negli altri giorni. Però attenzione: non saltate i pasti per poi concedervi qualche golosità in più gli altri giorni, perché rischiereste di abbuffarvi. Nei giorni in cui non ci sono cene e pranzi festivi scegliete verdura, frutta, pesce, yogurt ed evitate i condimenti troppo elaborati.

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A dieta prima delle feste: i consigli last minute

dieta natale last minute

Natale, tempo di pranzi, cene ed occasioni in cui rinunciare al cibo diventa difficile; ma se non è possibile mettersi a dieta in questo periodo si può cercare almeno di non ingrassare e di arrivare in forma al tanto sospirato cenone. Vediamo insieme quali sono le astuzie da adottare all’ultimo minuto per tenere a bada il peso.

Nel periodo natalizio i pasti saranno molto calorici, ricchi di grassi e zucchero, quindi, fin da adesso cercate di limitare i danni adottando un regime alimentare da 1200 calorie al giorno, con un ridotto apporto di grassi e carboidrati; tra quest’ultimi preferite quelli integrali, che sono ricchi di fibre e hanno il duplice vantaggio di dare un maggiore senso di sazietà e di aiutare le funzioni dell’intestino. Inoltre, da qui fino a Natale dovete eliminare i dolci e ridurre lo zucchero e il miele nel caffè e nel tè.

Tra i secondi piatti sono preferibili le carni bianche meno ricche di grasso e più digeribili, come il pollo, il tacchino e il vitello, e i pesci magri, ovvero sogliola, nasello e trota, da cucinare in modo semplice senza condimenti grassi. Per insaporire i piatti si può ricorrere alle erbe aromatiche e alle spezie, che non sono caloriche e aiutano la digestione, e limitate l’olio e, soprattutto, il sale.

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