Pizza di kamut, differenze con la pizza classica

La pizza di kamut è una delizia da forno che di recente si è diffusa in alternativa alla pizza classica. Scopriamo le differenze per scoprire anche qualità e versatilità di una farina che riserva non poche sorprese e tanto gusto.

pizza di kamut

La farina di kamut deriva da un grano duro di origine orientale, chiamato anche grano rosso o Khorasan. Si tratta di una farina ricca e salutare, particolarmente utile in un’alimentazione sana grazie al suo elevato valore energetico.

Il nome kamut è stato dato a questa tipologia di grano da un agronomo americano negli anni Settanta ma solo negli ultimi anni la farina di kamut e i prodotti preparati con questo ingredienti stanno riscuotendo un successo sempre crescente.

Dal momento che si tratta di un grano molto resistente, non richiede l’uso di pesticidi e fertilizzanti e dunque è il candidato perfetto per le colture biologiche. Preparare la pizza con la farina di kamut rende il piatto più ricco di elementi nutritivi oltre che più leggero e digeribile e di qualità migliore.

È un grano molto calorico rispetto al grano comune, ne contiene circa 335 per 100 grammi. È inoltre ricco di selenio, magnesio, vitamine E, zinco e acidi grassi essenziali. Gli aminoacidi contenuti nel kamut sono treonina, cistina, istidina, arginina, serina e acido aspartico. Ciò conferisce a questo grano un elevato valore energetico e biologico.

Non essendo stato sottoposto, come altre varietà di grano, a manipolazioni genetiche da parte dell’uomo è anche più tollerato da chi soffre di intolleranze anche se non bisogna cadere nell’errore di considerarlo un grano adatto ai celiaci perché contiene comunque glutine.

La pizza di kamut è dunque una scelta salutare in alternativa alla consueta pizza preparata con farina di grano duro comune, grazie al suo alto valore proteico, vitaminico e minerale. Questo valore è stato mantenuto intatto nel tempo proprio perché il grano Khorasan non è mai stato sottoposto a ibridazioni.

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I cibi nemici della dieta

Quali sono i principali cibi nemici della dieta? Ve ne parliamo per imparare a riconoscerli ed evitarli. È difficile resistere alla loro golosità, ma è importante provarci e limitarne le quantità per il bene della nostra linea.

cibi nemici della dieta

Il primo passo per evitarli o moderarli è dunque conoscerli, naturalmente. Ma anche così resistere alle tentazioni non è semplice, specialmente quando siamo in vacanza o usciamo a cena fuori. Controllare le porzioni e non esagerare con la frequenza può essere già un vantaggio.

Frittura

La frittura è deliziosa ma è decisamente la nemica numero 1 di ogni dieta. Il fritto andrebbe evitato tutto l’anno ma d’estate la digestione è più lenta e faticosa. D’accordo, rinunciare al fritto misto al ristorante sulla spiaggia è un peccato, ma che sia limitato ad una volta ogni tanto.

cibi nemici della dieta frittura

Alcolici

Gli alcolici sono molto calorici a fronte di un apporto nutrizionale pressocché nullo. In breve, aggiungono calorie vuote alla nostra dieta, facendo pendere pericolosamente l’ago della bilancia in avanti. In media l’alcol apporta 7 calorie per grammo. Un bicchiere di vino ne contiene 120, uno di birra circa 125, un piccolo aperitivo circa 75.

cibi nemici della dieta alcolici

Grassi animali

Grassi animali come il burro, ma anche quelli contenuti nei salumi, sono da evitare come il peggior nemico di qualunque dieta e di ogni alimentazione sana. Meglio preferire olio d’oliva extravergine e frutta secca. Se non potete rinunciare ai salumi sceglieteli magri, come la bresaola.

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Le 4 P

Pasta, pane, pizza e patate, noti anche come la 4 P, somigliano ad una temibile squadra di assassini che uccideranno la nostra dieta sul nascere. Non è necessario essere così drastici, ovviamente, ma limitarne drasticamente il consumo aiuta il regime alimentare ipocalorico.

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Snack e merendine

I prodotti da forno sono tanti quanti i nostri desideri: brioche burrose a colazione, soffici merendine per la pausa pomeridiana, patatine e pizzette per accompagnare l’aperitivo sono quanto di peggio possiamo fare per mettere in serio pericolo la nostra dieta. Meglio optare per dolci fatti in casa o biscotti secchi nei quali è più facile controllare il contenuto di grassi e zuccheri.

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Bibite gassate e zuccherate

Nemico assoluto della dieta è lo zucchero nascosto in alimenti nei quali spesso non ci accorgiamo della sua presenza cospicua. Fanno parte di questa categoria tutte le bibite gassate e zuccherate e moltissimi succhi di frutta confezionati. Da sostituire con centrifughe e frullati di frutta fresca.

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Condimenti

Occhio ai condimenti troppo grassi come le salse, divieto tassativo di ricorrere a burro e margarina, moderare drasticamente l’uso del sale. Osservando questi semplici precetti la dieta risulterà subito alleggerita. Preferite spezie, olio d’oliva, aceto e limone per condire i vostri piatti.

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Peperoncino, le proprietà e le qualità più famose

Il peperoncino è un ingrediente importante della dieta, perché oltre a essere un potente antiossidanti e anche in grado di migliorare la digestione, regolare la pressione e favorire la diminuzione di consumo di sale. Sono una fonte di potassio, calcio, beta carotene, vitamine A, C ed E ma la capsaicina, noti antinfiammatorio.

peperoncino

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Le uova non fanno aumentare il colesterolo

Le uova non fanno aumentare il colesterolo, dice una recente ricerca australiana che mette la parola fine alla demonizzazione delle uova. In genere vengono evitate sia da parte di chi soffre di colesterolo alto e patologie collegate ma anche di chi è a dieta non vede di buon occhio la quantità e la qualità di grassi contenuti nel tuorlo.

uova non fanno aumentare il colesterolo

I ricercatori dell’università di Sidney sostengono che mangiare uova non alza i livelli di colesterolo nel sangue, neppure in persone a rischio di malattie cardiache. Lo studio ha analizzato pazienti diabetici a cui è stato chiesto di mangiare 2 uova al giorno per un periodo di tempo che ha coperto un arco di diversi mesi. Contemporaneamente, però, seguivano una dieta magra e ben bilanciata.

Alla luce di questo risultati possiamo affermare che le uova non alzano il colesterolo? Secondo Nick Fuller, nutrizionista alla guida della sperimentazione clinica, la risposta è sì, purché la dieta sia povera di grassi saturi.

I pazienti hanno seguito una dieta a basso regime di grassi per 3 mesi mangiando 2 uova al giorno per 6 giorni a settimana. Un gruppo di controllo ha mangiato invece meno di 2 uova a settimana pur seguendo la stessa dieta del gruppo precedente, nella quale i grassi saturi erano stati sostituiti con grassi insaturi di buona qualità. Con le parole del medico che ha condotto la ricerca:

“Lo studio mostra che le uova non sono pericolose nel contesto di una dieta sana e che i pazienti di diabete tipo 2 possono in realtà beneficiarne, poiché sono una maniera nutriente e conveniente di migliorare il consumo di proteine e di micronutrienti. Pur essendo stato denigrato per decenni, il colesterolo nella dieta è molto meno dannoso per la salute di quanto gli scienziati non avessero pensato. L’effetto del colesterolo nel cibo sul livello di colesterolo nel sangue è in realtà molto limitato.”

Infatti il colesterolo alimentare non è l’unico di cui dobbiamo preoccuparci. È circa un quinto il colesterolo derivato da alimenti che circola nel sangue mentre il resto viene prodotto autonomamente dal corpo. È tuttavia importante osservare regole alimentari attente alla qualità del cibo e in particolare dei grassi ingeriti.

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Le proprietà dei semi di anguria

Siamo tentati spesso di acquistare i frutti senza semi perché troviamo fastidiosi i semi d’anguria quando consumiamo la succosa delizia estiva. Eppure scopriamo che hanno tante proprietà per cui non val proprio la pena scartarli.

semi di anguria

Le proprietà dei semi d’anguria sorprenderanno persino i più scettici, convincendoli a non eliminarli mentre si consuma una grossa fetta del frutto estivo per eccellenza. In Oriente vengono usati tradizionalmente come snack tostati e salati o per preparare un tè, un olio o delle minestre, in modo da sfruttarne tutti i benefici. Impariamo a farlo anche noi.

Per cominciare i semi di anguria sono ricchi di acidi grassi essenziali, specialmente omega 6 che aiutano a regolare la pressione arteriosa. Contengono inoltre ottime fonti di minerali come ferro, zingo e magnesio. Una tazza di semi d’anguria fornisce il 44% della dosa giornaliera consigliata di ferro, addirittura il 139% del fabbisogno giornaliero di magnesio.

Offrono inoltre un alto valore proteico. Per un tazza di semi essiccati si arriva ad un totale di più di 30 grammi di proteine, cosa che rende i semi d’anguria un’ottima alternativa da aggiungere alla lista dei semi più ricchi di proteine che fanno bene alla salute.

Tra le vitamine spiccano quelle del gruppo B, in particolare niacina, acido folico, tiamina, riboflavina, acido pantotenico e vitamina B6. La niacina, di cui i semi sono molto ricchi, assicura un buon funzionamento del sistema nervoso e del sistema digestivo oltre che agire anche come un potente antiossidante.

Il segreto però sta nel masticarli per assimilare bene tutte gli elementi di cui sono ricchi, dunque la raccomandazione è evitare di deglutirli interi. Ma occhio a non esagerare con le dosi perché hanno anche proprietà leggermente lassative.

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Riso venere: proprietà, calorie e virtù

Il riso venere riserva più di una sorpresa e rappresenta un’ottima alternativa per chi cerca un alimento ricco di proprietà positive tra i cereali. Si tratta di un riso integrale che offre tante fibre e un basso indice glicemico e non contiene glutine, quindi è indicato per chi deve eliminare questo elemento dalla propria alimentazione.

riso venere

Per 100 grammi di riso venere si avranno 377 calorie con il 10% di proteine, una quantità più elevata rispetto al riso bianco. È inoltre ricco di vitamine idrosolubili tra cui B1, B2 e PP, cioè tiamina, riboflavina e niacina.

Tra i minerali troviamo selenio, zinco, ferro e manganese in quantità maggiori rispetto ad altre qualità di riso. La sua caratteristica principale però è l’alto valore di antociani, antiossidanti che contrastano i radicali liberi e che sono presenti in quantità ancora più elevata rispetto ai mirtilli, per esempio, che ne sono già ricchissimi.

Essendo sottoposto a pochissime lavorazioni il riso venere mantiene intatte tutte le sue caratteristiche naturali ed è più digeribile rispetto ad altri tipi di riso. Inoltre è più ricco di acido linoleico e di lisina, un aminoacido essenziale più scarso in altri cereali. Di contro è povero di sodio, dunque adatto anche a chi soffre di ipertensione.

Come si cucina? Si presta a numerose preparazioni e risulta molto versatile oltre che gustoso e profumato. Per la cottura base va lessato in acqua salata per 40 minuti (20 in pentola a pressione). A questo punto si può gustare come risotto o in insalata oppure si può saltare in padella con altri ingredienti o ancora sfruttare per sformati al forno o come contorno per carne o pesce.

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Proprietà e calorie delle albicocche

Scopriamo proprietà e calorie delle albiccoche, un gustoso frutto estivo, succoso e invitante, ricco di virtù e presente sulle nostre tavole in questo periodo. Ne esistono diverse varietà e i frutti sono disponibili sin da Maggio e fino ad Agosto: un lungo periodo per approfittare di tutti i benefici delle albicocche.

Proprietà e calorie delle albicocche

Con un apporto calorico molto basso, appena 28 calorie per 100 grammi, restano leggere pur essendo saporite e zuccherine e diventano uno dei frutti ideali per chi segue una dieta ipocalorica. Ma sono preziose alleate anche per chiunque voglia arricchire la propria alimentazione con proprietà benefiche favorevoli alla salute.

Composte per l’86% di acqua, hanno solo il 6,5% di zuccheri e lo 0,4% di proteine ma ben l’1,5% di fibre. I grassi invece sono del tutto trascurabili. Quello che più spicca sono vitamine e minerali, presenti in grandi quantità.

Le albicocche contengono soprattutto alti valori di potassio ma anche calcio, sodio, ferro e fosforo. Sono inoltre ricche di vitamine A e C, amiche della salute e del buon funzionamento del corpo ma anche della tintarella. Offrono inoltre tiamina, niacina e riboflavina.

Per via dell’alto contenuti di carotenoidi favoriscono l’abbronzatura, contrastano i radicali liberi e prevengono l’invecchiamento della pelle grazie all’azione antiossidante. I minerali dal canto loro aiutano a combattere la sensazione di spossatezza che spesso accusiamo per via del caldo nella stagione estiva. Il potassio in particolare è anche un alleato potente per chi pratica sport, perché aiuta il recupero muscolare e previene i crampi. Essendo infine ricche di acqua e fibre le albicocche facilitano il transito intestinale.

È sempre preferibile consumare le albicocche fresche perché quando sono trattate – cotte o sciroppate, candite, disidratate oppure usate in preparazioni come le marmellate – perdono la gran parte delle loro proprietà benefiche per l’organismo. In particolare si disperde la vitamina C, molto volatile.

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Calorie dei crostacei

I frutti di mare sono un’ottima scelta per la dieta alimentare dunque scopriamo quante sono le calorie dei crostacei che spesso si trovano sulla tavola estiva, specialmente in periodo di vacanza quando si cena più spesso al ristorante.

calorie dei crostacei

Le preparazioni possono variare moltissimo e questa versatilità permette di sfruttarne le qualità nutrizionali senza annoiarsi perché si prestano a decine di ricette. Allo stesso tempo sono alimenti proteici e gustosi che arricchiscono la tavola sia per quel che riguarda la qualità dell’alimentazione che per ciò che concerne la soddisfazione del palato.

Le qualità nutrizionali dei crostacei presentano alti valori proteici. Questi alimenti sono anche una fonte di acidi grassi essenziali omega 3 che rispetto agli omega 6, più presenti nei molluschi, sono particolarmente indicati per chi cerca di mantenere basso il colesterolo.

La fonte lipidica è comunque moderata mentre l’apporto proteico varia tra i 13 ed i 18g per 100 grammi. Il valore glucidico invece è talmente basso da essere trascurabile, quindi non va considerata la quota di carbodrati.

Di contro contengono alte quantità di sodio quindi sono sconsigliati nella dieta ipotensiva. Tra i minerali offrono alte quantità di ferro e calcio e modeste quantità di fosforo. Sono inoltre ricchi di vitamine del gruppo B.

Il valore calorico complessivo raramente supera le 80/90 calorie, tranne nel caso di preparazioni che prevedono la frittura. Scopriamo quindi per ciascun tipo di crostaceo il valore calorico medio per 100 grammi.

  • Aragosta e astice 77 calorie
  • Aragosta e astice cotti 85 calorie
  • Gamberetti 101 calorie
  • Gamberi 72 calorie
  • Gamberi impanati e fritti 242 calorie
  • Granchio 83 calorie

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Perché lo zucchero crea dipendenza, video

Ci siamo spesso chiesti perché lo zucchero crea dipendenza, come mai non sappiamo proprio resistere alla tentazione suadente di un dolce succulento. Lo scopriamo in un video che spiega esattamente cosa succede nel nostro cervello quando mangiamo qualcosa di dolce e perché ne vogliamo ancora.

lo zucchero crea dipendenza

Come mai, è una delle domande che seguono alla prima, c’è chi ama follemente i dolci e non può proprio farne a meno e chi invece riesce a vivere benissimo anche senza? Anche a questo dilemma, che chi ama i dolci non sa proprio spiegarsi, risponde il video che vi proponiamo.

Il filmato è in inglese ma con utili sottotitoli in italiano che aiutano a capire nei dettagli quali sono i processi innescati nel cervello dall’assunzione di zuccheri, i livelli di dopamina e insulina e i motivi per cui dopo aver mangiato un dolce ne vogliamo subito dell’altro.

È tutta colpa di un sistema di ricompense che si attiva nel cervello e che ci fa desiderare ancora più zuccheri di quelli che abbiamo assunto, in una spirale senza fine ma a cui si può mettere un freno. Il video spiega anche com’è possibile interrompere questa catena infinita di soddisfazione e nuova voglia di zuccheri, spezzando la vera e propria dipendenza che si crea e che non è molto dissimile, nel funzionamento, dagli effetti di dipendenza che creano alcune droghe.

Dopo aver visto questo video avremo in mano gli strumenti scientifici per dire basta a livello consapevole e concedersi un dolce solo una volta ogni tanto. Più difficile sarà però resistere davanti ad una vetrina piena di delizie della pasticceria. Ce la faremo? È il momento di mettersi alla prova.

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Meglio mangiare pesche fresche o sciroppate?

La frutta sciroppata è deliziosa e pronta da consumare ma è meglio mangiare le pesche fresche o sciroppate? Ci sono vantaggi e svantaggi in ambedue i casi dunque l’ideale è valutare di volta in volta, tenendo però presente che le pesche sciroppate è meglio riservarle a qualche caso più isolato per il loro alto apporto calorico.

pesche fresche o sciroppate

Essendo molto zuccherata e conservata, dunque sottoposta ad un processo di lavorazione molto articolato, la frutta scorippata naturalmente è molto più calorica della frutta fresca. La frutta di stagione dal canto suo offre il meglio dei valori nutrizionali tipici della frutta, dalle vitamine ai sali minerali, non alterati da procedimenti di trasformazione.

E quando la frutta fresca non è disponibile per questione di stagionalità? O nel caso in cui vogliamo preparare ricette che richiedono la frutta sciroppata, molto adatta alla preparazione di dolci? In questo casi scegliere le pesche sciroppate si rivela la soluzione più pratica.

In tutti gli altri è preferibile optare per il consumo di pesche fresche, specialmente nel periodo in cui sono di stagione, facili da trovare e da gustare al naturale. Un rapido paragone tra i valori calorici delle pesche fresche e quelli delle pesche sciroppate chiarirà ulteriormente il quadro che stiamo tracciando.

Per 100 grammi di pesche sciroppate assumeremo circa 55 calorie, quasi completamente provenienti dagli zuccheri necessari per la preparazione dello sciroppo di conservazione. Con 100 grammi di pesche fresche invece avremo solo 27 calorie, senza rinunciare al gusto dolce e zuccherino di questo delizioso frutto estivo. Vale la pena rinunciare alle pesche sciroppate in favore del frutto fresco, riservando la frutta sciroppata a qualche occasione sporadica.

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Prugne secche, proprietà e calorie

Le prugne secche sono una mamma per la salute. Sono estremamente energetiche, senza essere eccessivamente caloriche. Possono quindi essere uno snack delizioso, per rompere la fame tra un pasto e l’altro senza appesantire la linea. Quali sono le proprietà?

prugne secche

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Bietole, proprietà e benefici di questa verdura

La bietola è una tenera verdura, delicata e dalle numerose proprietà. È considerata parte della famiglie delle barbabietole da orto, ovvero le Chenepodiacee. Ne esistono di diversi tipi. I più diffusi e conosciuti sicuramente sono le biete da coste, chiamate anche solo coste, che hanno le foglie grosse e gambi abbastanza carnosi, e le erbette (bieta da taglio), che alcuni confondono con gli spinaci.

biete

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Il cumino fa dimagrire

Il cumino fa dimagrire, segnatevi questa notizia e procuratevi la gustosa spezia per condire i vostri piatti perché uno studio iraniano ha appena dimostrato la nuova e preziosa proprietà. Il team di ricercatori della Shahid Sadoughti University of Medical Sciences ha condotto lo studio su 88 donne sovrappeso.

cumino fa dimagrire

I risultati sono stati sorprendenti perché è stato rilevato che introdurre nella propria dieta 3 grammi di cumino al giorno produce una perdita di peso maggiore rispetto a chi, nelle stesse condizioni di vita, non lo fa.

Un gruppo di donne mangiava il cumino sciolto nello yogurt mentre il resto del campione seguiva solo una dieta ipocalorica. Dopo tre mesi di dieta le donne che mangiavano il cumino avevano perso 1.4 kg in più rispetto a chi non prevedeva la spezia nella propria alimentazione.

Oltre al dato subito evidente sulla bilancia però è risultato interessante un altro elemento riguardante la massa grassa: il cumino l’ha ridotta del 14.64% nel gruppo che lo assumeva mentre era diminuita di solo il 4.91% nel gruppo che seguiva soltanto la dieta ipocalorica. Significative differenze sono emerse anche nel livello di colesterolo e trigliceridi.

La ricerca parla chiaro, più spezie per tutti, e in particolare cumino che oltre ad essere un ottimo digestivo ha anche proprietà che aiutano a ridurre i grassi e a perdere peso. Ottime notizie dunque per chi è a dieta e non riesce a far scendere l’ago della bilancia. Inoltre si può affidare alle spezie il compito di insaporire i piatti diminuendo o eliminando del tutto l’aggiunta di sale, con un doppio vantaggio. Il cumino è anche una delle spezie contenute nel curry.

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La dieta a base di grilli di Salma Hayek, video

Il segreto della bellezza di una donna può stare nelle cure estetiche, nel suo dna o nella sua dieta: scopriamo con un po’ di turbamento la dieta a base di grilli di Salma Hayek.

dieta a base di grilli di salma hayek

Proprio così, l’attrice messicana ha svelato il suo piccolo peccato di gola sul profilo ufficiale di Instagram che ha aperto da poco ma è diventato visitatissimo. Forse proprio grazie ai grilli?

Dopo aver strappato applausi a scena aperta con le sue interpretazioni cinemtografiche, tra cui ricordiamo il film dedicato all’artista Frida Kahlo che le è valso un Oscar, suscita commenti sospesi tra il divertimento e il ribrezzo mostrandosi mentre si mette in bocca un croccante grillo.

Il video è subito diventato virale e la Rete si è spesa in centinaia di commenti a proposito della dieta della Hayek che ha svelato di adorare i “grossi, deliziosi grilli messicani” facendo seguire i fatti alle parole. D’altronde noi ci stupiamo perché mangiare grilli non rientra tra le nostre abitudini alimentari ma in molti luoghi del mondo si consumano abitualmente.

Hanno un basso apporto calorico, solo 120 calorie circa per 100 grammi, e sono ricchissimi di proteine, ne contengono addirittura più della carne. Inoltre offrono calcio, fosforo, ferro, tiamina, riboflavina e niacina. Si possono servire in molte preparazioni, i più golosi sono quelli ricoperti di cioccolato o caramello.

Non vi abbiamo convinto, vero? Lo sospettavamo. Se invece volete provare l’esperienza di assaggiare un saporito grillo c’è sempre l’Expo 2015 dove nel padiglione thailandese sarà possibile gustare pietanze a base di insetti.

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Proprietà e benefici dell’ananas

Proprietà e benefici dell’ananas sono così tanti che non possiamo fare mancare questo frutto esotico sulla nostra tavola, specialmente se siamo a dieta visto che contiene appena 48 calorie per 100 grammi. La caratteristica più nota riguarda l’alto contenuto di vitamina C ma è la bromelina l’arma segreta dell’ananas.

benefici dell'ananas

Si tratta di un enzima contenuto sia nel frutto che nel gambo, ma nel gambo ha concentrazioni più alte ed è per questo che si consiglia di non eliminarlo dal frutto fresco. La bromelina agisce a livello intestinale facilitando la digestione e stimolando il metabolismo, perciò l’ananas si è guadagnato nel tempo l’appellativo di frutto dimagrante. Inoltre le fibre del frutto riducono l’assorbimento intestinale dei grassi. Due azioni che contribuiscono alla nostra linea.

Ha anche capacità antinfiammatorie sia a livello dello stomaco che per quanto riguarda la circolazione. Di conseguenza è particolarmente amato da chi combatte la cellulite visto che la bromelina ha rivelato di essere efficace nel miglioramento della circolazione agendo sul metabolismo cellulare.

Sorprendente e meno nota è la sua azione positiva sulle riniti allergiche, senza gli effetti collaterali che si presentano assumendo farmaci specifici come gli antistamici. L’antistaminico infatti di solito provoca sonnolenza, il più fastidioso effetto collaterale dell’assunzione di un farmaco contro le allergie che spesso sopportiamo perché troviamo il vantaggio superiore allo svantaggio.

L’ananas è anche ricchissimo di vitamine e sali minerali. Oltre alla vitamina C contiene anche B2 e B6, PP, E e K. Tra i minerali offre fosforo, potassio, manganese, selenio, calcio, ferro, magnesio e sodio.

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Le pizze meno caloriche per chi è a dieta

Scopriamo quali sono le pizze meno caloriche per chi è a dieta e non vuole rinunciare al piacere di un piatto tanto amato. Non dobbiamo per forza dire addio alla gustosa preparazione al forno se seguiamo una dieta dimagrante e speriamo di perdere peso. È però necessario moderarsi nelle quantità e scegliere la pizza giusta per non influire negativamente sul bilancio calorico.

pizze meno caloriche

In media 100 gr di pizza contano 250 calorie e una pizza media pesa da cotta tra i 200 e i 300 grammi. Se consideriamo quindi la pizza margherita, quella base, si va dalle 500 alle 700 calorie. Se aggiungiamo condimenti vari il totale calorico schizza alle stelle.

In ottica nutrizionale poi si tratta di un pasto poco equilibrato perché è a base di glucidi e latticini dunque ricca di carboidrati e grassi e povera di fibre e proteine. Con qualche accorgimento però possiamo migliorare la situazione.

Possiamo cominciare scegliendo le pizze senza glutine che sono più leggere e digeribili e che ormai sono proposte da molti locali. Se previste dal menu, le pizze con farine integrali riducono l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri grazie al maggiore apporto di fibre. E poi le farine integrali sono anche più sazianti.

E per il condimento? L’ideale è mantenersi light optando per una base con pomodoro, verdure grigliate o a crudo e un’aggiunta proteica. Chiedete metà mozzarella e limitate l’olio, che deve essere rigorosamente extravergine d’oliva. Scegliete verdure come zucchine, radicchio, melanzane, rucola, funghi freschi e aggiungete qualche petalo di grana, ma con moderazione. No deciso a formaggi extra, salame, salsiccia, uova, patatine e salse.

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