Contro l’Alzheimer, pochi grassi e pochi zuccheri

Una dieta povera di grassi e di zuccheri migliora la memoria e aiuta a combattere l’Alzheimer. A sostenerlo, è una ricerca del Veterans Affairs Puget Sound Health Care System di Seattle, negli USA, diretta dalla dottoressa Jennifer Bayer-Carter e pubblicata su “Archives of Neurology”.

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I carboidrati la sera fanno perdere peso

Ci sono persone che decidono di eliminare completamente i carboidrati convinti che siano l’alimento che li fa ingrassare di più. In realtà non è così, soprattutto se non ci sono particolari intolleranze. La notizia di oggi proviene dai risultati di uno studio dell’Università di Gerusalemme che ha evidenziato come nel consumo dei carboidrati sia importante l’ora. Secondo voi fanno ingrassare di più la sera o la mattina?

Per scoprirlo sono state confrontate le diete ipocaloriche (1300 o 1500 kcal al giorno, con il 20% delle calorie da proteine, il 30-35% da grassi e il 45-50% da carboidrati) di 78 persone, divise in due gruppi, per sei mesi.  La differenza tra i due team stava nel fatto che in uno, i carboidrati venivano assunti la sera, durante la cena, e nell’altro, invece, sono stati distribuiti nel corso della giornata.

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Fabbisogno calorico giornaliero, sconosciuto al 75% degli italiani

Non sono poi tante le persone informate sulla loro alimentazione. Quante calorie bisogna consumare in una giornata? Quante ne contiene un piatto di pasta al pomodoro? Come bisogna dividere il proprio menù tra grassi, proteine e carboidrati? Tutte risposte molto semplici per chi ha a cuore il proprio benessere, ma che la maggior parte degli italiani ignora. Lo dimostra un’indagine condotta dall’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione, guidato da Renato Mannheimer.

La ricerca, realizzata su un campione di 801 persone, ha purtroppo fotografato un paese convinto di saper mangiare correttamente, peccato che nei fatti poi non sia così preparato. Solo un italiano su quattro sa quante calorie si dovrebbero ingerire in media in un giorno e come ripartirle. Ricordiamo, che i grassi devono essere il 30%, gli zuccheri il 60% e le proteine 10%. Un altro limite sta nel calcolo calorico: il 54% non fa attenzione a quante calorie ha nel piatto, il 28% qualche volta e un altro 28%, invece, quotidianamente.

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L’alimentazione più sana se la spesa si paga in contanti

L’alimentazione sana non dipende dall’educazione, dal tempo che si spende in cucina, dai gusti e neanche dalle necessità dietetiche, dipende dalla carta di credito.  Uno studio della Cornell University di New York ha verificato che chi paga con soldi contanti sta più attento agli acquisti, evitando dolciumi, patatine e bibite zuccherate, mentre chi utilizza la carta di credito si concede qualsiasi tipo di stravizio.

Per giungere a questa tesi, un gruppo di ricercatori americani ha osservato per circa 6 mesi i comportamenti legati allo shopping di circa un migliaio di persone e hanno trovato un collegamento tra carta di credito e junk food.

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Cibo sano low cost contro l’obesità in Inghilterra

C’è sempre da imparar e questa è davvero una bella iniziativa. Cibi sani scontati per tutti. Il governo britannico ha annunciato un piano di 250 milioni di sterline (390 milioni di dollari) finanziato dall’industria, per promuovere un’alimentazione corretta. I cittadini riceveranno buoni sconto per acquistare cibi sani e nutrienti.

Questo progetto fa parte del programma Change4Life, che mira a contrastare gli alti livelli di obesità. L’Inghilterra è il Paese europeo più grasso. Un altro studio, dall’altra parte dell’Oceano (dall’Università del Maryland), ha invece analizzato quanto sia importante per la salute avere un’alimentazione salutare.

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Alimentazione equilibrata, come ridurre gli zuccheri

Come ridurre gli zuccheri? In occasione delle feste di Natale un modo per tenere controllato il peso, senza mettersi a dieta, è quello di tagliare gli zuccheri. Proprio ieri abbiamo detto che per prevenire la carie bisogna fare attenzione all’azione combinata di zuccheri e carboidrati, ma come sapete bene, troppo zucchero nella dieta si traduce in colesterolo e di conseguenza in malattie cardiache, in aumento di peso e molti altri problemi di salute.

Quale migliore occasione quella delle feste natalizie per curare di più la propria alimentazione? Non vi suggerisco qualche dieta rigida dell’ultimo momento perché non sarebbe produttiva, piuttosto cercate di trovare una misura nel cibo che vi permetta di togliervi qualche sfizio, senza esagerare.

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I sette alimenti che ingannano la dieta

dieta3Seguire una dieta è sempre un sacrificio. Se poi alla fatica di osservare un’alimentazione corretta si deve aggiungere quella di evitare gli alimenti che ingannano chi è a dieta, lo sforzo è doppio. Proprio così, esistono alcuni cibi che sembrano sani e salutari, ma che si rivelano essere nocivi per la linea, in quanto ricchi di grassi e calorie. Innanzitutto è bene diffidare delle zuppe cremose. Questa pietanza potrebbe rivelarsi più calorica di quanto si pensa, perchè spesso tra gli ingredienti sono presenti il latte o la panna.

A torto si pensa che i biscotti privi di zuccheri non apportino molte calorie e per questo sia lecito consumarne in grandi quantità. E’ un errore. Basta controllare l’etichetta per accorgersi che gli alimenti senza grassi e senza zucchero contengono le stesse calorie di quelli regolari. Una bevanda ideale quando si è a dieta è il caffè perché di per sé privo di calorie. Molte persone hanno però l’abitudine di aggiungere il latte, senza rinunciare allo zucchero, aumentando così il rischio che il caffè si trasformi in una piccola bomba calorica.

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Invecchiamento della pelle? Combattilo con i cibi giusti

invecchiamento pelle

Uno dei nemici numero uno dell’invecchiamento pelle sono gli zuccheri, i quali innescano un processo, detto glicazione, che favorisce le rughe e il rilassamento cutaneo; questo vuol dire che se volete mantenervi giovani, dovete cercare di eliminarli dalla vostra dieta, o per lo meno di ridurli al minimo.

Per ottenere una pelle lucida e lucente è essenziale puntare su un’alimentazione corretta; mangiate spesso mandorle brasiliane e crostacei, che sono ricchi di selenio, un potente antiossidante che combatte i danni dei radicali liberi. Anche le uova sono cibi anti età, perché contengono la cistina, un aminoacido disintossicante che serve alla sintesi del collagene, la sostanza che dà elasticità alla pelle.

La vitamina B1 rallenta la perdita delle fibre di collagene e dunque va benissimo mangiare il riso integrale che ne è ricco; ottimi anche il pesce grasso come il salmone e lo sgombro, che contengono gli Omega 3, le sostanze che rallentano i processi infiammatori e quindi la secchezza della pelle. Se oltre alla rughe volete combattere anche la depigmentazione della pelle e l’insorgere di macchie scure, c’è bisogno di vitamina C, che si trova negli agrumi e nella verdura, oltre che nei frutti rossi come le fragole e i lamponi.

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Latte e latticini alla base di una dieta equilibrata

latteI latticini sono nel carrello della spesa di quasi tutte le famiglie italiane perché vengono consumati praticamente tutti i giorni; del resto il gruppo dei lattiero-caseari è composto da cosi tanti prodotti che è quasi impossibile non trovarne uno adatto ai propri gusti e alle proprie esigenze nutrizionali.

Il latte e i suoi derivati non dovrebbero mai mancare in una dieta bilanciata, perché forniscono sostanze nutritive indispensabili come il calcio, un minerale fondamentale per la salute dello scheletro e la contrazione dei muscoli, ed è presente in grande quantità in tutti i latticini; le proteine complete, che agiscono sulla formazione e sul mantenimenti delle ossa e facilitano l’assorbimento del calcio, tanto che un adeguato apporto di proteine riduce anche il rischio di fratture negli anziani; i grassi sono presenti nei latticini ma non in dosi eccessive, e se si segue una dieta ipocalorica basta scegliere quelli più magri.

Le linee guida elaborate dall’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) consigliano tre porzioni al giorno di latte o yogurt (125 g.) , più tre alla settimana di formaggio (circa 100 g.), prediligendo le “versioni” parzialmente scremate e i formaggi meno calorici, in modo da limitare l’apporto di grassi e colesterolo.

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