Dieta dei due giorni per mantenere il peso forma

dieta dei due giorni

Una dieta che prevede un menù rigido solo due volte a settimana e i restanti cinque di normale dieta mediterranea non è un sogno: è la dieta dei due giorni, frutto delle ricerche della dietologa Michelle Harvie e dell’oncologo Toni Howell. Questa dieta, naturalmente, sta riscuotendo moltissimo successo tra tutti coloro che vogliono mantenersi in forma oppure perdere un paio di chili di troppo.

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Pesoforma approvato dall’EFSA, scopri come funziona

Pesoforma approvato EFSA pasti sostitutivi

I pasti sostitutivi, se utilizzati in modo corretto e sempre abbinando l’esercizio fisico, possono essere un buon metodo per dimagrire senza fare troppi sacrifici. Inoltre, possono essere consumati non solo per perdere i chili di troppo, ma anche per consolidare il proprio peso forma. Recentemente, i pasti sostitutivi Pesoforma hanno ottenuto il riconoscimento di prodotti efficaci per la perdita e il mantenimento di peso da parte dell’EFSA (European Food Safety Authority), l’autorità che opera a livello europeo nella valutazione e comunicazione dei rischi relativi alla sicurezza di alimenti e mangimi.

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La nuova formula per calcolare il peso forma

peso formaQuante volte abbiamo detto che calcolare il peso forma con una semplice formula matematica non è un metodo affidabile? Non si possono considerare solo i parametri del peso e dell’altezza per verificare se il peso corporeo è nella norma: è necessario tenere in considerazione una serie di variabili, quali la muscolatura, il peso dello scheletro, lo stile di vita, ecc.  E’ sceso quindi in campo Nick Trefethen, docente di analisi numerica nell’università inglese, sostenendo che esista una nuova formula.

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La dieta dei 17 giorni del dottor Moreno

Una nuova dieta ha stregato gli Stati Uniti e ora promette di arrivare in Europa con la stessa forza di persuasione. Si tratta della dieta dei 17 giorni (The 17 Day Diet) del dottor Moreno, nutrizionista di San Diego. Secondo il medico, il corpo per perdere peso e soprattutto per mantenere il peso forma ha bisogno di un regime alimentare studiato su un tempo limite ben definito, che ha individuato in 4 cicli da 17 giorni l’uno.

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Peso forma, i pasti sostitutivi per dimagrire

peso forma pasti sostitutivi dimagrireLa prova costume si fa sempre più imminente, e dimagrire è diventata la parola d’ordine. I pasti sostitutivi, in questo senso, possono essere un buon metodo per perdere peso senza fare troppe rinunce, a patto che si abbini sempre l’esercizio fisico e si seguano determinate regole. I pasti sostitutivi, infatti, nascono per venire incontro alle esigenze di chi deve seguire un regime alimentare dietetico, ma è costretto a mangiare spesso fuori casa.

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Il business delle diete: quanto “costa” dimagrire?

Le feste natalizie hanno lasciato il segno, inutile negarlo. Sono numerosi gli italiani che hanno deciso di perdere peso per rimettersi in forma, anche perché tra meno di sei mesi scatta la fatidica prova costume. Ma in che modo, i nostri connazionali hanno deciso di smaltire questi famosi chili di troppo?

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A cena fuori, 10 regole d’oro per conciliare piacere e salute

Durante il periodo delle vacanze, non capita di rado di cenare o di pranzare fuori casa. Come coniugare, allora, il piacere di mangiare, magari in compagnia, con la necessità di non appesantirci troppo o di mantenere il peso forma? Ecco, qualche consiglio che vi aiuterà a superare ogni occasione, senza alcun rimorso e senza vanificare gli sforzi fatti.

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Metabolismo, come cambia la forma fisica

È il metabolismo che ci permette di lavorare sul nostro peso. Prima di metterci a dieta bisogna però riflettere sulla forma del nostro corpo e dedurre quindi come lavora il nostro organismo. È pigro, è veloce? Ci sono persone magrissime, che non hanno mai fatto la dieta in vita loro e persone invece che ingrassano con uno sguardo. Che ingiustizia! Sulla base di quest’ analisi si può iniziare a capire come impostare la propria dieta.

Hanno riflettuto sulla forma del corpo due esperti, con deduzioni differenti.  Il primo è Rosalba Pagano, che nel suo testo Magri e in forma per sempre (Red Edizioni), ha svelato alcuni segreti del metabolismo, distinguendo tra stenico e astenico.

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Tai Chi, per ritrovare la forma fisica e non affaticare il cuore

Per ritrovare la forma fisica, le arti marziali sono sicuramente un ottimo sport. Sono in testa alla classifica delle attività che fanno bruciare più calorie: pensate che un’ora di Karate può aiutare a smaltire anche 900 kcl.  Il motivo principale sta nel fatto che combinano un allenamento aerobico a esercizi di potenza. La nostra attenzione però oggi si concentrerà su un’antica arte orientale, il Tai Chi che è stata oggetto di molti studi perché in grado di migliorare la muscolatura ma anche l’equilibrio interiore.

Il Tai Chi, infatti, prevede una parte di attività fisica e una parte di meditazione. Per quanto riguarda le calorie, se consideriamo che l’allenamento è un mix di questi due aspetti, in media si consumano quasi 300 kcl in un’ora. Oltre a questo dato, però, la cosa che più sorprende sta nelle proprietà terapeutiche: il Tai Chi è d’aiuto alle persone che soffrono d’insufficienza cardiaca cronica.

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Bellezza del corpo: andare oltre il peso ideale

Con l’avvento della Primavera molte donne avvertono il desiderio di tornare in forma perseguendo un obiettivo che è quello di raggiungere il tanto ambito peso ideale. Determinare il peso ideale è molto semplice perchè questo è dato dal rapporto età/peso/altezza. Tuttavia, esso rappresenta solo un criterio oggettivo che non sempre tiene conto delle caratteristiche peculiari dei diversi corpi (conformazione, tonicità, armonia, ecc.).

Oltre alla valutazione del peso ideale è necessario effettuare un’autovalutazione che tenga conto delle singole esigenze. In primo luogo è importante scegliere un’attività fisica mirata. Spesso, le posture che assumiamo possono far variare la percezione che abbiamo del corpo. Provate a stare davanti allo specchio: cosa vedete? Se notate un addome gonfio e cadente, provate ad alzare le spalle, tutta la parte anteriore del corpo apparirà più tonica.

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Qual è il peso ideale?

In questi giorni, in Israele, si è svolta una competizione di bellezza che ha visto tra le sue partecipanti le taglie forti. Le partecipanti infatti, rigorosamente sopra i 90 Kg, hanno gareggiato per conquistare il titolo di Miss Israele 2011. I concorsi rivolti a donne in sovrappeso non sono più una novità, anche nel nostro paese si organizzano numerosi concorsi di bellezza per le donne con qualche chilo di troppo.

Ma quando parliamo di chili di troppo quali sono i nostri canoni di riferimento? Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una tendenza a raggiungere obiettivi di magrezza sempre più inquietanti, sembra infatti che l’obiettivo peso abbia spostato l’ago della bilancia sempre di a sinistra. Ci sono donne normopeso che aspirano a corpi sempre più magri o donne sottopeso che sono terrorizzate all’idea di prendere qualche chilo e che mettono in atto (nei casi più gravi) condotte alimentari o comportamentali volte a evitare di prendere peso (Anoressia e Bulimia). 

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Donne in sovrappeso: il 25% si vede più magra di quanto sia in realtà

Le donne sono sempre attente al loro aspetto, ma spesso non si guardano con gli occhi della verità. Capita a una signora su quattro in sovrappeso che purtroppo è convinta di essere più magra di quanto sia in realtà.  A rivelare questo vizio è un sondaggio condotto dall’Università del Texas (Usa) e pubblicato su Obstetrics and Gynaecology da cui emerge che il 25% delle donne con qualche chilo in più non ha consapevolezza di essere fuori peso forma. Tra le donne di corporatura “normale”, invece, è solo il 16% a male interpretare la propria forma fisica.

Non si tratta di una questione estetica, piuttosto non essere consapevoli del proprio corpo vuol dire incorrere in eventuali problemi di salute, come l’obesità. Lo studio ha rilevato, in particolare, che le donne ispaniche e afroamericane in sovrappeso pensano di essere magre rispetto al 15% delle donne bianche fuori peso forma.

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Effetto plateau, un inconveniente che si può superare

effetto plateau

Da mesi seguiamo una dieta rigorosa, abbiamo già perso molti chili e siamo più che soddisfatte, ma arrivate a un certo punto sentiamo che qualcosa si è inceppato e non riusciamo a buttare giù gli ultimi chili che ci separano dal nostro peso ideale; e questo nonostante il nostro impegno sia rimasto invariato. Se questo è il vostro caso niente paura, si tratta infatti di ciò che i dietologi chiamano effetto plateau, in virtù del quale il dimagrimento ottenuto con tanta fatica si arresta o rallenta.

Si tratta di un avvenimento del tutto normale dovuto al fatto che l’organismo si è abituato al minore introito calorico giornaliero (occorre circa un mese di tempo perchè ciò accada) ed ha quindi rallentato il proprio metabolismo; è quindi proprio sull’attività metabolica che si interviene perchè riparta conducendoci verso l’obiettivo prestabilito.

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Il rientro dopo le vacanze: cambiare per mantenere il peso forma

rientro dalle vacanze

Il miglior proposito per settembre? Inserire quante più novità nella propria giornata.Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Washing­ton ha messo in luce il rapporto che esiste tra l’atteggia­mento mentale e il sovrappeso. Chi ingrassa detesta la vita statica, abitudinaria, ed è sempre alla ricerca di cose nuove. Non solo: è anche attratto da cibi di­versi, cucinati ogni volta in modo più gustoso. Questo spiega perché le diete falliscono: costringono a man­giare in modo ripetitivo cibi poco conditi e quindi poco piacevoli.

Così le diete vengono vissute come una penitenza, una routine, un obbligo. Sono il nemico numero uno per chi vuole dimagrire per davvero. Chi cerca le novità ha uno spirito libero e questo deve essere stimolato e non regolamentato con costrizioni o doveri da seguire, come accade nei regimi dieterici. Bi­sogna assecondare il bisogno di novità e non bloccarlo: esattamente il contrario di quello che suggeriscono certi nutrizionisti, che conoscono poco la psicologia del sovrappeso.

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Indice di massa corporea e calcolo del peso forma

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L’indice di massa corporea (IMC, o BMI secondo l’acronimo inglese di Body Mass Index), detto anche Indice di Quetelet, è un dato biometrico che indica lo stato di peso forma di una persona adulta calcolato in base al rapporto fra massa (espressa in kg) e altezza (espressa in metri al quadrato).

E’ la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a suggerire il calcolo del peso forma utilizzando l’IMC i cui valori di riferimento sono stati ottenuti considerando come normopeso la fascia di popolazione risultata a minor rischio per l’insorgenza di patologie in cui il peso gioca un ruolo determinante.

Se da un lato infatti il sovrappeso rappresenta un fattore di rischio per malattie quali diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari e osteartrite, le condizioni di magrezza eccessiva appaiono legate a osteoporosi, predisposizione alle fratture e aritmie cardiache.

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La dieta dei “peccati di gola”

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Basta con le diete troppo rigide a base di fame e rinunce, chi l’ha detto che per essere magre ci si debba per forza mortificare a tavola? Per conquistare il peso forma senza perdere il sorriso ci vuole un menù gratificante, quindi vi proponiamo una dieta che promette di eliminare i chili di troppo mangiando anche il cioccolato.

Via libera, quindi, a tutti gli alimenti proteici a partire dal pesce, che apporta anche acidi grassi essenziali omega 3, fosforo e iodio. Si alla carne, soprattutto quella bianca, e alle proteine contenute nel latte, nello yogurt e nelle uova, e alle verdure che vanno mangiate in abbondanza. Il menù proteico è ideale per accelerare il metabolismo dei grassi e dare il via al dimagrimento.

Il cioccolato è una delizia che fa bene, piace a tutti e fa bene all’umore e al cuore. Mezza tavoletta di cioccolato alla settimana è la quantità salutare indicata dagli esperti. A patto, però che sia nero, perché da alcune ricerche risulta che quello al latte interferisce con l’assorbimento di alcune sostanze antiossidanti in grado di ridurre l’infiammazione delle cellule e di contrastare la coagulazione del sangue.

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