Terapia giapponese dell’acqua, cosa è

Cosa è la terapia giapponese dell’acqua? Possiamo considerarlo un metodo abbastanza efficace per rimanere idratati soprattutto quando le temperature salgono.

acqua sali minerali

Come funziona la terapia giapponese dell’acqua

Potrà sembrare una riflessione scontata, ma quando arriva la bella stagione e il termometro sale bere la giusta quantità di acqua diventa basilare per il mantenimento di uno stato di salute ottimale. La terapia giapponese dell’acqua è un mezzo attraverso il quale è possibile riuscire a bere nella maniera corretta quei due litri di acqua al giorno di cui necessitiamo.

Va sottolineato: alcune persone non hanno problemi nel consumare questa quantità di acqua giornalmente e non hanno bisogno di strumenti di questo genere. Più in generale però in molti non hanno questa buona abitudine nelle loro corde.

La terapia giapponese nell’acqua a questa qui la giusta importanza. Su cosa si basa? Prima di tutto nel bere almeno quattro bicchieri d’acqua appena svegli a stomaco vuoto. Partiamo da un presupposto: per stare bene dovremmo bere almeno due litri di acqua e mangiare almeno 5 porzioni tra frutta e verdura nel corso della giornata.

La terapia giapponese dell’acqua funziona così: si bevono quattro bicchieri di acqua appena svegli e poi si aspettano 45 minuti per fare colazione. In questo modo, almeno teoricamente, non solo si idrata l’organismo in modo giusto a partire dalle prime ore della giornata ma si accelererebbe anche il metabolismo. Questo significa poter essere in grado di bruciare calorie più velocemente supportando l’eventuale perdita di peso.

Benefici generali per l’organismo

Va sottolineato anche che bere acqua a stomaco vuoto aiuta a contrastare l’acidità di stomaco e favorisce il benessere intestinale. Ecco quindi che la terapia giapponese dell’acqua può rivelarsi un toccasana anche contro la stipsi. Bere acqua in questo modo sostiene anche la circolazione e consente di poter sfruttare meglio l’energia a disposizione.

Rimanendo idratati, tra l’altro, possiamo combattere il mal di testa derivante dalla disidratazione. Insomma, che bere acqua a sufficienza soprattutto d’estate facesse bene era scontato. Con la terapia dell’acqua scopriamo anche come gestire al meglio i suoi benefici.

Comprendiamo che non tutti siano abituati a bere in tali quantità perché vi possano essere problematiche. Questo metodo può consentire anche a coloro che hanno più difficoltà di iniziare la giornata in modo giusto. È importante, soprattutto con le temperature calde dell’estate riuscire a rimanere sempre idratati. Soprattutto se siamo persone appartenenti a categorie fragili.

Seguire un metodo come quello sopra descritto puoi aiutare a raggiungere l’obiettivo senza soffrire troppo. In fin dei conti basta provare per rendersi conto di come se siamo idratati funzioniamo decisamente meglio.

Acqua e limone fa davvero bene?

Acqua e limone fanno davvero bene? Questo rimedio naturale viene spesso “venduto” come panacea. La realtà dei fatti ci racconta che pur essendo effettivamente benefico per l’organismo, possiede anche i suoi contro.

Acqua e limone non è per tutti

Acqua al limone, senza titoli sensazionalistici, è una bevanda che può effettivamente apportare al nostro organismo vitamine ed elementi importanti. Ma allo stesso tempo non è adatta a tutti e non solo per via del suo sapore. Spesso e volentieri tendiamo a confermare come irrinunciabili delle abitudini che sono poco più che leggende metropolitane.

In questo caso in molti sono convinti che acqua e limone sia in grado di far ripartire l’organismo, dare una spinta al metabolismo e farci iniziare la giornata in modo migliore.

La ricerca scientifica non ci conferma né smentisce questo fatto. Nel senso che sono troppo pochi i dati in tal senso per poter dire che faccia davvero bene. Ora, è composta da limoni: agrume mediterraneo in grado di fornire vitamina C e altri elementi naturali al corpo. Di certo non ci fa male, dato che ha funzioni antireumatiche e antiuricemiche nonché ipotensive conclamata. Come tutti i cibi contenenti vitamina C aiuta ad assimilare il ferro che si trova nei vegetali e aiuta a digerire.

Il famoso canarino che viene dato a fine pasto in alcuni casi è proprio a base di limone. Per secoli è stato sempre consumato come astringente davanti a una peristalsi troppo attiva. E non di rado è stato utilizzato anche per curare l’acne, le scottature, le verruche e le micosi della pelle.

Negli anni è stato possibile provare scientificamente la sua validità in tal senso in molti casi. Come è stato smentito che il limone sia in grado di cancellare i tatuaggi con l’esposizione solare.

Benefici ma anche problematiche

Bere acqua e limone quindi consentirebbe di unire il beneficio dell’idratazione a quello dell’assunzione di questo agrume. Lo ripetiamo: non è qualcosa per tutti. E la ragione sta principalmente nella sua acidità. Acqua e limone infatti può aumentare e peggiorare sintomi di ulcere, bruciore di stomaco, e i problemi di reflusso gastroesofageo.

Viene considerato come uno stimolante del metabolismo ma va sottolineato che non ci sono prove che lo faccia realmente. E singolarmente ogni elemento non ha effetti dimagranti. Ecco quindi che per quanto si possa beneficiare dall’assunzione di acqua e limone dobbiamo non dimenticare che sono tra i frutti più acidi presenti in natura. E che il loro consumo estremizzato può anche arrivare a rovinare i denti. Può peggiorare lesioni all’interno della bocca e portare al mal di stomaco nel caso venga bevuta a digiuno.

Acqua, quando è meglio berla?

Quando è meglio bere acqua? Soprattutto con l’arrivo della bella stagione e la necessità di depurare il nostro organismo, sapere quando idratarci è basilare per stare in salute.

Tanti i benefici di una corretta idratazione

Fra le altre cose, una corretta idratazione e la giusta gestione dell’acqua consentono di poter utilizzare questo fluido come un vero e proprio alleato per perdere peso. Partiamo da un presupposto: l’acqua, al suo interno, contiene tutta una serie di sostanze nutritive basilari per il funzionamento del nostro organismo.

I più importanti sono i sali oligominerali, ma più generalmente possiamo dire che bere ci aiuta a rinforzare le difese immunitarie e a tenere lontani complicanze ossee e cardiovascolari.

Inutile dire che sia anche uno degli strumenti più importanti per regolare la temperatura corporea e recuperare energie. Non importa ingerirla sotto forma di tisana o al naturale: non deve mai mancare durante le nostre giornate. Generalmente si sostiene che sono circa due i litri da bere ogni giorno per mantenersi in salute. Entrando più nello specifico, questa quantità può cambiare a seconda delle condizioni patologiche della persona.

In base al funzionamento dei nostri reni e delle nostre necessità potremmo dover bere una quantità di questa maggiore o minore. Quel che è certo è che avere un organismo idratato consente di avere una pelle luminosa ed eliminare le scorie e liquidi in eccesso.

Tra i favori che l’acqua ci fa c’è anche quello di farci sentire sazi quando beviamo prima dei pasti. Idratandoci in quel momento non solo riusciamo a introdurre una sua maggiore quantità nel corpo ma tendiamo anche a mangiare di meno.

Quando è meglio bere acqua

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Quando è meglio bere acqua quindi? In realtà non esiste una vera e propria regola su come suddividere la quantità giornaliera da assumere. Di certo bere prima può aiutarci per favorire un senso di sazietà. Berne a piccoli sorsi nel corso dei pasti ci consente di sostenere in maniera corretta la digestione del cibo e l’assorbimento dei nutrienti.

È un po’ la ragione per la quale, secondo alcuni studi, un’alimentazione sana e bilanciata insieme a una idratazione efficiente può essere un valido percorso da seguire per perdere peso. In linea teorica si dovrebbero bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. In questo modo i due litri medi da assumere fanno meno paura, anche a chi non ha un rapporto buonissimo con questo fluido.

Ed è importante comprendere che la quantità da ingerire non solo cambia in base alle esigenze legate a potenziali patologie ma deve essere calcolata anche in rapporto al clima e all’attività fisica che viene eseguita.

Dieta, più efficace se si beve tanta acqua

Molte persone lo daranno per scontato, ma soprattutto con la bella stagione è importante sottolineare quanto una dieta risulta essere più efficace se si beve tanta acqua: sottovalutare l’apporto dell’acqua nei regimi alimentari è l’errore più grave che si possa fare.

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Il Festival dell’Acqua a Milano dal 5 al 9 Ottobre 2015

Dal 5 al 9 Ottobre 2015 andrà in scena a Milano il Festival dell’Acqua, giunto alla sua terza edizione e ospitato al Castello Sforzesco del capoluogo lombardo. È un’occasione di confronto importante su temi cruciali per il benessere del pianeta e delle popolazioni.

festival dell'acqua milano

Nell’arco di cinque giorni, con un ricco programma che prevede cinquanta appuntamenti con l’intervento di centinaia di relatori, si discuterà di sostenibilità, nutrizione e stato delle risorse con particolare riguardo alla situazione dell’acqua in Italia.

Il festival è promosso da Utilitalia con la collaborazione di Comune di Milano, MM Spa e Gruppo Cap e il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Regione Lombardia, di Città Metropolitana, di EurEau e di Wwap Unesco. Vi segnaliamo gli interventi più interessanti da seguire.

Lunedì 5 Ottobre si parlerà di accesso all’acqua e di servizi sanitari con un dibattito tra istituzioni ed esperti del settore coinvolti in workshop, confronto di esperienze e soluzioni sia tecnologiche che gestionali.

Giovedì 8 Ottobre si esaminerà il Rapporto Generale sulle Acque – Obiettivo 2020 che monitora il sistema acqua, la disponibilità delle risorse, i suoi usi civili e produttivi, le politiche che gestiscono l’acqua a livello internazionale e le soluzioni per fronteggiarne la scarsità e le sue conseguenze.

Lo stesso giorno si discuterà di potabilità, regolamentazioni, controlli e sicurezza, oltre che di frontiere nazionali e internazionali che hanno una ricaduta sia sull’accesso alle risorse con determinanti differenze legislative che sui controlli qualità. Subito dopo si parlerà di tecnologie di erogazione e reti di acquedotti.

Un altro nodo centrale di dibattito riguarderà la questione dei rifiuti urbani e degli scarichi delle acque reflue. Si esamineranno le possibilità di recupero dell’acqua attraverso depuratori di ultima generazione e nuove normative tecniche per ridurre l’impatto ambientale.

Arriva Ciclope, i cibi che aiutano a combattere il caldo

dieta caldo

Per combattere il caldo è necessario fare molta attenzione alla dieta e soprattutto concentrarsi su alcuni alimenti fondamentali per combattere la disidratazione. La prima regola d’oro è quella di bere molto e spesso. Evitate le bibite gassate e zuccherate e preferite dell’acqua. La dose quotidiana dovrebbe essere di un paio di litri al dì.

 

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Le cinque bevande che riducono lo stress

bevande antistress

State attraversando un momento di forte stress e state pensando a come ritrovare la l’energia? Semplicemente assumendo le bevande giuste. Proprio così: ci sono alcune bevande dal potere antistress, ovviamente da abbinare a uno stile di vita meno frenetico e orari regolari. Tra le bevande che aiutano a combattere lo stress troviamo il latte, il tè, sia verde che nero e, forse un po’ a sorpresa, l’acqua fresca.

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Bere acqua fa bene al cervello e migliora le prestazioni cognitive

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L’importanza dell’acqua per l’organismo è ormai nota: medici e nutrizionisti raccomandano di bere molto sia d’estate che d’inverno in modo da mantenere idratati organi e tessuti, ma non solo: secondo una recente ricerca condotta in Inghilterra, bere acqua aiuterebbe il cervello nelle sue prestazioni cognitive.

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Levissima, dal benessere dell’acqua pura al sito più divertente dell’estate

 

Chi non conosce quel brand noto per aver imbottigliato l’acqua più pura, quella che nasce da sorgenti incontaminate di alta quota? Parliamo di Levissima, attenta oggi non solo ai bisogni dell’organismo umano che deve quotidianamente idratarsi per sopravvivere, ma con l’attenzione puntata anche alla rete ed, infatti, lancia un sito che è davvero particolare e vale la pena sbirciare all’indirizzo www.levissima.it, per scoprire che è piacevole restare per più di qualche minuto. Si perché sono continuamente aggiornate le notizie e i video catturano l’attenzione e non si parla solo di acqua, ma di natura, di spazi infiniti, di panorami da sogno e di novità divertenti come il must dell’estate che è il “The Wild Purity Button”. Con questo caldo, osservare foto che evocano frescura è quanto di meglio vi possa accadere. Bene, allora tra gli sfondi presenti in questo widget troverete di certo quello che fa per voi e potrete sostituirlo in tempo reale alla pagina internet che più vi interessa, rendendola personalizzata. Se qualche tempo fa ammiravate stupiti il coraggio di abili scalatori, di salire in alto sulle vette per rinfrescarsi con l’acqua pura, ora quei ghiacciai possono fare da contorno alla pagina delle vostre mail o ai vostri siti preferiti, per avere anche l’impressione di sentirsi più freschi in questo caldissimo 2012.

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Piramide alimentare idrica, mangiare bene e risparmiare acqua

In tutto il mondo oggi è il Giorno della Terra, la giornata dedicata all’ambiente, importante per ricordarci che le nostre azioni stanno distruggendo il Pianeta. Non parleremo di raccolta differenziata o di energia alternativa, non sono certo di nostra competenza, ma di alimentazione. La dieta quotidiana influisce sul benessere del nostro corpo e anche della Terra stessa. Guarda caso mangiare in modo sano non fa bene solo a noi.

Gli esperti del Barilla Center for Food and Nutrition hanno elaborato una piramide alimentare idrica che ci permette di capire che se rispettassimo quella tradizionale avremmo un patto minore sulle scorte d’acqua. Per riassumere con uno slogan: mangiare correttamente quindi per risparmiare acqua. Non c’è molto da inventarsi, è sufficiente seguire la piramide alimentare mediterranea.

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Pelle secca? Il tè idrata come l’acqua

Devo ammettere, che il rito del pomeridiano, è un’abitudine che ho sempre invidiato agli inglesi, sebbene i cinesi bevano questa bevanda da almeno 3000 anni. Come sappiano, il tè possiede innumerevoli virtù, a cui si aggiunge anche il merito di idratare la pelle secca.

Secondo una ricerca pubblicata sul British Journal of Nutrition, infatti, 4-6 tazze di , sono equivalenti ad 1 litro d’acqua.

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Gli effetti della disidratazione sul corpo

Molte persone, non avvertendo il senso di sete, hanno la tendenza a consumare poca o pochissima acqua rischiando spesso di andare incontro a lievi stati di disadratazione. Sappiamo che la disidratazione cronica può influenzare il decorso di molti disturbi e può naturalmente contribuire all’emergere di disturbi a carico di organi e funzioni. Gli organi maggiormente colpiti dalla disidratazione sono fegato, reni e pelle, i quali risentendo fortemente della carenza di liquidi nel nostro organismo, iniziano a lanciare segnali di allarme che spesso passano inosservati per lunghi periodi.

Il fegato è il più importante organo deputato all’eliminazione delle tossine accumulate dall’organismo. Il fegato, se sottoposto ad un eccessivo lavoro, ha grosse difficoltà ad elimare le tossine che si accumuleranno sempre di più con conseguente rischi per l’equilibrio generale del corpo: in questi casi si possono presentare mal di testa e nei casi più gravi itterizia. Come per il fegato, anche i reni se sottoposti ad un duro lavoro iniziano a funzionare male, elemento che può condurre per esempio a problemi alla vescica o a calcoli renali.

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Il consumo corretto dell’acqua

In commercio esiste una gran varietà di acqua, si stima che ci siano almeno un centinaio di tipologie che variano in base alle quantità di sostanze in essa contenute. La prima e più importante classificazione dell’acqua è fatta in base al cosiddetto “residuo fisso“, residuo dei sali minerali contenuti nell’acqua evaporata a 180°C. In base a tale classificazione abbiamo le seguenti tipologie di acqua:

  • Acqua a basso residuo fisso, sono acque minimamente mineralizzate, che hanno un residuo fisso minore o uguale a 50 mg/l;
  • Acqua oligominerale, con un residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/l;
  • Acqua medio minerali, con un residuo fisso compreso tra 500 e 1500mg/l;
  • Acqua ricca di sali minerali, con un residuo fisso che va oltre i 1500 mg/l.

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Gli italiani bevono soprattutto acqua del rubinetto

Cosa bevete a tavola? L’ultima indagine di Aqua Italia, l’associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, federata ad Anima (Confindustria), ha evidenziato un nuovo trend: a pranzo e a cena, gli italiani nel 46% dei casi bevono soprattutto acqua del rubinetto. Un dato che inverte le tendenze degli ultimi anni che vedevano primeggiare l’acqua in bottiglia.

Questa scalata dell’acqua del rubinetto è iniziata circa 4 anni fa con la diffusione di molti depuratori, che hanno permesso di eliminare le bottiglie, tra l’altro antipatica fonte di pet o di vetro. Certo la segnalazione di diossina nelle acque comunali di una paio di mesi fa non fa stare tranquilli.

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I falsi miti dell’alimentazione

Avete presente i miti alimentari frutto della saggezza popolare come:  “una mela al giorno toglie il medico di torno”? Bene, a parte questo sulle mele, gli altri, almeno secondo il Daily Mail, sono destinati a crollare uno dietro l’altro. Il quotidiano inglese ha demolito, in un articolo, tutti i miti dell’alimentazione, dimostrando scientificamente come in realtà siano ben lontani dall’essere le panacee di tutti i mali.

I primi ad essere messi sulla gogna sono i mirtilli, da sempre considerati il “cibo perfetto” perché ricchi di antiossidanti; in realtà, di antiossidanti ne contengono solo un tipo, tra l’altro presente sia nell’uva che nel cioccolato fondente. Ancora una buona notizia per i golosi, in quanto pare proprio che le barrette dietetiche, invece che dimagrire, facciano ingrassare in quanto ricche di zuccheri, carboidrati e dolcificanti sintetici.

Buone notizie anche per chi ama le uova, da anni accusate di far alzare il colesterolo: che lo contengano è indubbio, ma è anche vero che il corpo è in grado di regolarsi, e che l’uovo è un alimento altamente nutritivo; “scagionata” anche la margarina, da sempre accusata di far male al cuore; ciò era vero in passato, ma ora che è fatta con grassi monoinsaturi è più sana del burro.

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La dieta per idratare la pelle

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La disidratazione, indotta dal caldo unito all’aria secca, è uno dei maggiori nemici della pelle; soprattutto in estate quando ci si espone più volentieri al calore dei raggi solari mitigato dalla brezza marina, il rischio di perdere molta acqua attraverso l’epidermide diventa importante, e il miglior modo per scongiurarlo è curare l’alimentazione con una dieta in grado di apportare elevate quantità di liquidi: passati verdure, minestroni, insalate miste e frutta fresca devono diventare una costante a pranzo e a cena, integrati da centrifugata e sorbetti durante il giorno.

In questo modo l’organismo viene inondato di acqua viva, ricca di preziosissime vitamine, di sali minerali e di enzimi, tutte sostanze indispensabili per la salute della cute. Basti pensare alla vitamina C, l’antinfiammatorio per eccellenza, oppure alla vitamina E, che funziona da antiossidante nei confronti dei grassi, piuttosto che alla vitamina A, protettrice diretta della pelle e delle mucose, o alla B12 che contribuisce al nutrimento dei tessuti.

Senza dimenticare che, introducendo acqua con i cibi, si fa anche scorta di potassio, capace di favorire il mantenimento della giusta pressione sanguigna e migliorare la funzionalità muscolare. Infine, un consumo abbondante di alimenti idratanti aiuta a mantenere fluida la circolazione del sangue, migliorando l’irrogazione dei capillari fino alle zone più periferiche, quelle che interessano le cute.

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Pelle: cosa mangiare per mantenerla sana

pelle

La pelle è l’organo di maggiore proporzione del nostro corpo, con i suoi 8-10 kg circa, riveste una superficie di due metri quadrati, variando il suo spessore da zona a zona, e le sue funzioni sono assolutamente vitali: riveste e protegge l’intero corpo, regola la temperatura corporea, svolge un’importante azione di assorbimento e di eliminazione delle sostanze di scarto, e ci trasmette le sensazioni.

Non c’è dubbio che l’alimentazione si rifletta in modo determinante sulla salute e sull’aspetto della pelle: spesso le manifestazioni cutanee non sono altro che la spia di disturbi a carico dell’intestino o del fegato; diventa importante, allora, seguire alcune semplici regole dietetiche che, abbinate ad uno stile di vita regolare, possono aiutare a prevenire e a risolvere questi problemi.

Per prima cosa bisogna assumere tanti liquidi per mantenere la pelle idratata e favorire l’espulsione delle tossine; è importante anche non bere le bibite ricche di coloranti e bollicine, perché aumentano il carico di tossine e irritano il fegato. La scelta migliore è l’acqua, preferibilmente oligominerale, ma anche il tè, soprattutto quello verde che vanta virtù decisamente benefiche.

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Acqua: l’importanza di scegliere quella giusta

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L’acqua è essenziale per la nostra vita: trasporta le sostanze nutritive, partecipa alle reazioni chimiche che avvengono all’interno dell’organismo, aiuta a regolare la temperatura corporea e favorisce l’eliminazione delle sostanze di rifiuto. Per questo è importante mantenere un perfetto bilancio idrico, compensando l’acqua che perdiamo quotidianamente con quella che beviamo e che è contenuta negli alimenti. In media un litro d’acqua al giorno è sufficiente, ma se sudiamo molto dobbiamo aumentare la dose fino a due o tre litri, in modo da evitare la disidratazione, che si manifesta con pelle e mucose secche e grande stanchezza.

Le acque oligominerali, cioè quelle con un residuo fisso di minerali al di sotto dei 500 mg, sono considerate le più adatte per un consumo quotidiano: in media presentano una composizione salina bilanciata, svolgono una giusta funzione diuretica e non hanno controindicazioni; se fate molto sport è consigliata un’acqua medio minerale, più ricca di sali, mentre se soffrite di problemi ai reni potete sceglierne una minimamente mineralizzata.

Contrariamente a quello che si pensa di solito, le acque iposodiche, cioè quelle povere di sodio, non garantiscono particolari vantaggi, infatti con l’acqua incameriamo davvero poco sodio; basti pensare che anche scegliendo un’acqua piuttosto ricca di sodio, dovremmo berne quasi 10 litri per assumere la stessa quantità di questo minerale contenuta in due fette di pane.

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