Tra i disturbi del comportamento alimentare c’è anche la fame notturna, cioè quell’incontrollabile languorino che assale nelle ore notturne. Anche chi non ha mai seguito una dieta sa benissimo che a cena è meglio mangiare leggero perché nel sonno si bruciano pochissime calorie, e quindi, tutto il cibo accumulato diventa grasso, sono, quindi, assolutamente vietati gli spuntini notturni.
Ma perché la fame assale all’improvviso e spinge ad assalire il frigo partendo dallo yogurt fino ad arrivare alla pizza surgelata? Tutto questo, poi, per tornare a letto pieni di sensi di colpa e di insoddisfazione. Da una ricerca è emerso che nel mondo occidentale due persone su 100 soffrono di questo disturbo, chiamato più propriamente N.E.D., Night Eating Disorder, cioè disordine alimentare notturno.
Affinché si possa parlare di affezione, l’attacco deve presentarsi almeno un paio di volte alla settimana, per almeno tre mesi consecutivi e può avere tanti motivi: da quelli semplici legati alla dieta, a quelli più complessi,di ordine patologico-fisico, o puramenti psicologici. Il più delle volte, però, lo spuntino notturno è legato ad un’abitudine acquisita nel tempo dalla quale è difficile staccarsi se non con volontà e disciplina.