Stop flaccidità con le piante adattogene

piante adattogene

Le piante “adattogene”, che sono quelle capaci di aumentare la resistenza dell’organismo a situazioni di stress, intossicazione e rallentamento metabolico, sono note fin dall’antichità per le loro virtù stimolanti. Oggi conosciamo il loro meccanismo d’azione: si è notato infatti che esse lavorano a livello neuroendocrino, presentan­do una struttura biochimica simile a quella del no­stro pregnenolone. Questa sostanza viene prodotta all’interno delle nostre cellule a partire dal coleste­rolo attraverso le ghiandole surrenali ma anche dalla pelle, dalle ovaie, dai testicoli e in grande quantità dal sistema nervoso.

Lo stress cronico, l’invecchiamento, una dieta po­vera di colesterolo “buono” e di acidi grassi polinsaturi riducono la capacità dell’organismo di produr­re pregnenolone e di conseguenza ne risente, a cascata, la produzione di molti ormoni. Questo defi­cit si ripercuote negativamente su tutto il metabo­lismo e anche l’aspetto estetico ne risente pesante­mente: la pelle invecchia e perde tono, i capelli si indeboliscono, la massa muscolare si riduce e inflaccidisce, il corpo tende a trattenere liquidi.

 L’utilizzo ciclico di piante adattogene aiuta a forni­re all’organismo i precursori per stimolare e attiva­re la sintesi degli ormoni indispensabili per conser­vare sani e tonici i tessuti. Attenzione! Per la loro azione di modulazione ormonale, le piante adattogene non vanno as­sunte in gravidanza e durante l’allattamento. Il ginseng è l’ideale per sciogliere i cuscinetti di vecchia data“: questa pianta è nota per le sue virtù ricostituenti. Meno conosciute sono invece le sue proprietà dimagranti, che intervengono soprattutto riattivando i natura­li meccanismi bruciagrassi dell’organismo. Alzando il tono energetico, anche il metabolismo accelera e si accumula meno adipe. Si usa l’estratto secco.

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Dire addio cellulite? Occhio alla cena

cellulite e cena

Per combattere la cellulite occhio alla cena. In questo in inestetismo così complesso, l’alimentazione della sera è importantissima, perché proprio gli errori nella cena possono portare all’accentuarsi di gonfiori e cuscinetti. Per agire sulla cellulite l’alimentazione deve comprendere una buona quota di proteine, quali carne bianca, pesce, uova, che nutrono la massa magra muscolare e quindi assicurano la tonicità del corpo.

Dopo le ore 19,00 è bene limitare gli amidi e gli zuccheri coinvolti nella produzione di insulina, che favorisce l’accumulo di grassi. I carboidrati come pane, pasta, riso e pizza, forniscono zuccheri che, mentre al mattino vengono utilizzati subito sotto forma di energia, la sera vengono fissati sotto forma di cuscinetti nelle zone critiche.

Cenare tardi, com’è abitudine di molte donne è dannoso per la linea; nel corso della giornata il metabolismo, molto attivo al mattino, rallenta. Il ritmo metabolico ha il suo massimo alle ore 11,00, poi nel corso della giornata cala in modo deciso. Per tenere sotto controllo la cellulite, oltre che il peso, gli endocrinologi consigliano di anticipare il più possibile l’orario della cena, che non dovrebbe mai iniziare, se non eccezionalmente, a notte inoltrata.

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La dieta Kousmine

dieta kousminePur favorendo la perdita di peso, la dieta Kousmine non rappresenta una vera e propria dieta dimagrante, piuttosto si tratta di uno stile di vita alimentare finalizzato al mantenimento di un buono stato di salute attraverso il miglioramento della risposta immunitaria da parte dell’organismo.

La dieta è stata messa  a punto dal medico svizzero Catherine Kousmine, scomparsa nel 1992, che per essere precisi riteneva il suo metodo capace di guarire patologie di una certa entità come cancro e sclerosi multipla, e si fonda, oltre che sul rispetto di precise regole alimentari, sul contrasto dell’acidità nell’organismo, sull’assunzione di integratori a base di vitamine ed oligoelementi e sull’igiene intestinale (ottenuta attraverso la pratica costante di enteroclismi).

Quanto alle regole alimentari queste constano anche di una serie di indicazioni, da rispettare alla lettera, circa gli alimenti da evitare e da preferire e sui metodi di cottura più indicati:

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Ricetta light: Gnocchi di ricotta ed erbette

ricetta light

Continuiamo anche oggi con la serie delle ricette light sugli gnocchi. Siamo infatti dell’idea che per dimagrire bisogna innanzi tutto imparare a mangiare sia qualitativamente che quantitativamente senza escludere alcun chè dalla nostra tavola. Con la ricetta degli gnocchi ricotta ed erbette tagli le calorie e appiattisci la pancia. Sostituendo l’olio al burro riduci i grassi e migliori la circolazione. E ti permetti anche il formaggio. In questa ricetta il burro è sostituito dall’o­lio d’oliva (benefico perla circolazione) sen­za per questo penalizzare il sapore.

 Ovvia­mente il piatto risulta più delicato rispetto all’altro che lo ha preceduto, ma a tutto vantaggio della bilancia. Il trito di aro­mi fa in modo che il risultato finale sia ugual­mente stuzzicante e il mix tra ricotta ed er­bette alleggerisce il lavoro dello stomaco, evitando che la pancia si gonfi a fine pasto. Gli gnocchi di ricotta ed erbette:

  1. Ripulisce l’intestino, combattendo la sindrome del colon irritabile.
  2. Grazie alla presenza di ricotta e gra­na, rinforza ossa, denti e cartilagini.
  3. Erbe e olio d’oliva agiscono come tonici sul metabolismo e sul circolo.

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Invecchiamento della pelle? Combattilo con i cibi giusti

invecchiamento pelle

Uno dei nemici numero uno dell’invecchiamento pelle sono gli zuccheri, i quali innescano un processo, detto glicazione, che favorisce le rughe e il rilassamento cutaneo; questo vuol dire che se volete mantenervi giovani, dovete cercare di eliminarli dalla vostra dieta, o per lo meno di ridurli al minimo.

Per ottenere una pelle lucida e lucente è essenziale puntare su un’alimentazione corretta; mangiate spesso mandorle brasiliane e crostacei, che sono ricchi di selenio, un potente antiossidante che combatte i danni dei radicali liberi. Anche le uova sono cibi anti età, perché contengono la cistina, un aminoacido disintossicante che serve alla sintesi del collagene, la sostanza che dà elasticità alla pelle.

La vitamina B1 rallenta la perdita delle fibre di collagene e dunque va benissimo mangiare il riso integrale che ne è ricco; ottimi anche il pesce grasso come il salmone e lo sgombro, che contengono gli Omega 3, le sostanze che rallentano i processi infiammatori e quindi la secchezza della pelle. Se oltre alla rughe volete combattere anche la depigmentazione della pelle e l’insorgere di macchie scure, c’è bisogno di vitamina C, che si trova negli agrumi e nella verdura, oltre che nei frutti rossi come le fragole e i lamponi.

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Dessert extra light: soufflé freddo ai frutti di bosco

dessert ai frutti di bosco

Com’è noto, i frutti di bosco hanno molte proprietà benefiche: sono degli ottimi antiossidanti, comprendono vitamina A e C e contengono delle sostanze che aiutano l’organismo a proteggersi dalle infiammazioni. Questi frutti sono anche molto versatili in cucina, soprattutto nella preparazione dei dolci, e infatti, oggi ve ne presentiamo uno buonissimo ed extra light: il soufflé freddo ai frutti di bosco, un dessert che, pensate, contiene solo 85 calorie a porzione!

Per la preparazione del soufflé freddo servono i mirtilli e le more, dei frutti con molte proprietà salutari; i primi sono consigliati a chi ha problemi di vista, perchè grazie alle loro proprietà astringenti e antibatteriche migliorano la sensibilità della retina, e le seconde a chi soffre di diabete, perchè contengono dei principi capaci di abbassare la concentrazione di zucchero nel sangue.

Soufflé freddo ai frutti di bosco

Ingredienti per 4 persone

200 g. di more, 100 g. di mirtilli, 2 fogli di colla di pesce, mezzo limone, 40 g. di zucchero semolato, 2 albumi, 150 ml d’acqua.

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La dieta anti-invecchiamento del dottor Perricone

red flower petals spa #3

La cosiddetta dieta Perricone, nota anche come dieta lifting, rappresenta un programma alimentare teso a contrastare tanto i segni dell’invecchiamento quanto il sovrappeso. Secondo il dermatologo statunitense che l’ha ideata infatti è soprattutto attraverso l’adozione di uno stile alimentare adeguato che è possibile attenuare rughe, occhiaie, borse sotto gli occhi e ridonare vitalità a tutto l’organismo. In particolare, sarebbero i carboidrati raffinati a causare l’infiammazione cellulare responsabile dell’aumento di grasso corporeo e della perdita di elasticità della pelle.

Questa dieta esclude quindi pane, pasta, patate e banane insieme ad alcuni vegetali ritenuti nemici della pelle come carote, mais e pomodori. Risultano invece privilegiati pesce, uova e carni bianche e, fra i vegetali, mirtilli, ribes, more, verdure a foglia verde (tutti ricchi di anti-ossidanti), broccoli, asparagi, melone bianco, nocciole e mandorle. E’ fondamentale che ogni pasto garantisca il giusto apporto di proteine, carboidrati provenienti da alimenti vegetali e acidi grassi omega 3 e omega 6. I cibi ricchi di proteine vanno consumati prima degli altri e bisogna bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. Vietati caffè e alcolici.

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Ritenzione, cellulite e pancia gonfia? Ginseng, eleuterococco e maca

pancia piatta con le piante

Panax ginseng, è il nome botanico di una pianta coltivata nel Nord della Cina e in Corea. Contiene i ginserioidi (sostanze dall’azione equilibrante), oltre ad aminoacidi, vitamine e minerali. Prova il ginseng se hai bisogno di stimolare il sisterna endocrino e immunitario, se i tessuti tendono a cedere e se, nonostante tu faccia attenzione a tavola, fai più fatica del solito a smaltire i cuscinetti. Importante è la qualità della pianta e la titolazione dei principi attivi.

Sono disponibili diverse forme come integratore: il migliore è l’estratto standardizzato. Per essere efficace l’estratto deve provenire da piante di almeno 6 anni e contenere tra il 10 e il 20% di ginsenoidi. Usalo così. La quantità ideale di ginseng, è di una capsula di estratto secco al giorno. Si consiglia di assumerlo al mattino per cicli di 3 settimane. Il ginseng è controindicato in caso di patologie cardiache, può interferire con terapie anticoagulanti e ipoglicemiche. Non va assunto con bevande stimolanti, caffè incluso, e alcolici.

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La dieta Marazziti

dieta marazziti

Come avrete potuto notare, la gran parte delle diete dimagranti delle quali si trova notizia sul web proviene da oltreoceano: la Scarsdale, la Atkins e così via sono infatti tutti programmi alimentari elaborati da medici statunitensi. Si tratta in genere di diete cosiddette low carb o iperproteiche, fondate cioè sul consumo di proteine, e grassi, a scapito dei carboidrati. La dieta della quale stiamo per parlarvi adesso è invece molto diversa dalle solite: si tratta della dieta Marazziti, tutta italiana e bilanciata.

Messa a punto dalla dottoressa Paola Marazziti, endocrinologa romana che si occupa di cura dell’obesità sin dagli anni ’70, la dieta Marazziti è una dieta povera di grassi saturi centrata soprattutto sul consumo di cibi ricchi di iodio in grado di attivare il metabolismo. Fra questi soprattutto il pesce, che rappresenta, in questo regime alimentare, l’alimento privilegiato in assoluto.

Nel corso del programma dietetico, elaborato individualmente, i carboidrati possono essere consumati soprattutto nella prima parte della giornata e risulta molto ridotto il consumo di carni rosse, sostituite quasi interamente dalle bianche. Al contrario di molte altre diete, nella Marazziti non compaiono con molta frequenza minestroni e zuppe di verdure; questo per evitare gonfiori e ritenzione idrica causate dal rallentato metabolismo dell’acqua (eventualità che riguarda soprattutto le donne sopra i 40 anni) che, per lo stesso motivo, va bevuta solo nelle quantità desiderate.

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Dimagrire con gli gnocchi: ricetta degli gnocchi con pomodoro, fagioli e formaggio

gnocchi fagioli pomodoro e formaggio

Gli gnocchi sono decisamente appetitosi, così morbidi, caldi e invitanti, e danno veramente la sensazione di poter appagare contemporaneamente sia la vista sia il palato, oltre che solleticare anche la gola e mettere a tacere i borbottii dello stomaco. Quest’oggi, e nei giorni seguenti vi presenteremo una serie di ricette a base di gnocchi, quest’oggi iniziamo con gli gnocchi al pomodoro con fagioli e formaggio. Peccato però che questa chicca della cucina mediterranea possa presentare anche un rovescio della medaglia: gli gnocchi ínfatti possono essere un primopiatto a rischio se li si prepara senza tenere in corret­ta considerazione diversi fattori, come ad esem­pio il mix e la quantità dei vari ingredienti che lo compongono, cui si aggiunge ovviamente il condimento.

Detto questo, non vanno banditi: basta metterli in tavola con le dovute precauzio­ni e facendo bene attenzione ai dosaggi. Alzi la mano chi non sente aumentare al­l’istante i succhi gastrici già soltanto alla vista di questo piatto, che unisce nella stes­sa preparazione alimenti decisamente molto gradevoli al palato, i quali oltretut­to emanano un profumo irresistibile che attira come una potente calamita.

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Fiocchi d’avena, calorie e valori nutrizionali

fiocchi d'avena

L’avena è un cereale antico molto diffuso in tutta l’Europa del Nord perché riesce a maturare anche in un clima molto rigido; è il più energetico dei cereali, ricco di grassi insaturi, proteine e fibre, e contiene le vitamine del gruppo B. La presenza di potassio, fosforo, magnesio, calcio e ferro , rende l’avena un alimento adatto al periodo della crescita e a chi è sottoposto a periodi di stress fisico ed intellettuale; inoltre, aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e di zucchero nel sangue.

 L’avena è prevalentemente usata in fiocchi, con i quali si prepara il muesli, un’ottima ed energetica prima colazione, magari con l’aggiunta di frutta essiccata, nocciole, semi di girasole, o semplicemente ammollata a scelta nel latte di soia, di riso, nel succo di frutta o nel latte vaccino.

La prima colazione più popolare dei paesi anglosassoni è il porridge, preparato cuocendo per 20  minuti i fiocchi d’avena, conditi a piacere sia nella versione dolce, con latte e miele, oppure salata con acqua o brodo, sale e olio. Negli ultimi anni, nei negozi di alimentazione naturale è possibile trovare un’eccellente latte d’avena consigliato per i bambini e per le donne in gravidanza, buonissimo anche con l’aggiunto di succo di mirtilli.

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La dieta Fricker

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La dieta Fricker porta il nome del suo ideatore, il medico francese Jacques Fricker, nutrizionista presso l’ospedale Bichat di Parigi ed autore del libro “Mangiare meglio per dimagrire”. Nonostante sia noto al grande pubblico come dieta lampo, il programma alimentare del dottor Fricker si articola in realtà in due fasi: delle due solo la prima, detta appunto ad alta velocità o pendolino, promette una perdita di peso rapida e notevole, mentre la seconda permette invece di conseguire un dimagrimento meno veloce ma duraturo ed aiuta a stabilizzare il peso raggiunto con la fase ad alta velocità.

Il programma alimentare della prima fase va osservato per un massimo di 15 giorni e si basa sul consumo di pesce, carne, frutta e verdura, mentre sono rigorosamente vietati dolci, pane, pasta e farinacei di ogni tipo. La fase a velocità moderata può essere invece seguita per tutto il tempo che si vuole e vede la reintroduzione dei carboidrati nel menù giornaliero.

Fase ad alta velocità, giornata tipo:

Colazione

1 yogurt magro e 1 frutto

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Per togliere fame e gonfiore: agar agar

agar agar

L’agar agar si ottiene a partire da alghe rosse che vengono essiccate, lavate e bollite al fine di estrarne le sostanze gelati­nose (mucillagini), ovvero fibre idrosolubili, da utilizzare come gelificante in cucina sia per le preparazioni dolci sia per quelle salate: bastano 1 -2 g di polvere di agar agar per gelificare mezzo litro di liquido. Facile da utilizzare, questo prodotto non fa grumi e si adatta a tutti i sapori (senza modificarli!).

La tecnica di impiego è semplice: basta incor­porare la polvere al liquido, farlo bollire per un minuto, distribuire il composto in stampi, formine o coppette, e lasciarlo solidificare in luogo fresco. La cucina occidentale ama uti­lizzarlo soprattutto per dolci light, come bu­dini, gelatine, gelati, e aspic di verdure. Ricco di iodio, potassio, magnesio, fosforo e cal­cio, agar agar stimola la diuresi e il metaboli­smo.

Inoltre, le fibre idrosolubili che contiene lo rendono un efficace rimedio antistitichezza e di­sinfiammante per le mucose, quindi utile anche in caso di colite. Anche l’azione saziante e disin­tossicante deriva dal contenuto di mucillagini. Quando desideri perdere peso e stai seguendo un regime alimentare ipocalorico, ma sai che il tuo problema è il desiderio di cibo.

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Effetto yo yo: ecco come dirgli addio

effetto yo yo

Dimagrire dovrebbe fare rima con costanza, ma spesso bastano un paio di sgarri ed ecco la bilancia torna là a segnare il peso di un paio di mesi prima: è il temuto effetto yo yo. Succede quando i buoni propositi non sono supportati da una strategia a lungo termine; per raggiungere l’obiettivo occorre non solo costanza ma anche traguardi chiari, con un regime alimentare adatto alle tre fasi del processo: l’inizio, la fase di mezzo e quello finale, di mantenimento.

La prima fase mira ad eliminare 4-5 chili in tre settimane, a questa ne segue una più leggera in modo da perdere 4 chili in un mese, e per non vanificare tutto, una fase di mantenimento con un regime ipocalorico.

Nella prima fase occorre seguire per tre settimane una dieta disintossicante; il calo del peso è maggiore perché un regime dietetico di questo tipo, oltre a stimolare il metabolismo, provoca una disintossicazione dell’organismo che si manifesta attraverso la diuresi; è importante anche non eccedere nelle porzioni

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Al posto della carne prendete il grana o il parmigiano!

grana e parmiggiano

Il primo incontro con il formaggio, almeno per i bambini italiani, è quasi una tappa obbligata: una grattugiatina di “grana” nella pappa, poco dopo l’inizio dello svezzamento; questo, di norma, il consiglio dei pediatri già a partire dal quarto-quinto mese di vita. Un’indicazione che si ricon­ferma poi nel corso del tempo, per tutta l’infan­zia e nell’adolescenza. Ma per quale motivo è possibile inserire questo ali­mento così precocemente nella dieta del bebè, a differenza di altre varietà di formaggi? E quali sono le proprietà nutritive che ne fanno un prezioso alleato in tutte le fasi della crescita? E ancora: in che cosa si distinguono tra loro Par­migiano Reggiano e Grana Padano? Come sceglierli?

Oggi scopriremo come sfruttare al meglio i principi nutritivi (e le virtù snellenti) di questi due formaggi stagionati, che fra l’altro sono degli ottimi “integratori” da proporre ai nostri figli in alternativa alla carne. So­prattutto a settembre, con la ripresa della scuola grana e Parmigiano sono una miniera di calcio (un minerale dalle virtù sazianti e antifame) ma anche di fosforo, potassio, magnesio, zinco e vitamine (la A, la PP e quelle del gruppo B).

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Conformazione androide, ovvero costituzione fisica a mela

androide

Braccia e gambe lunghe e sottili, glutei sodi e ventre pronunciato. Se vi riconoscete in questa descrizione, la vostra costituzione è di tipo androide, e accumulate grasso in modo tipicamente maschile. È un tipo di soprappeso ad alto rischio cardiovascolare, spesso correlato a problematiche diabetiche; molto dipende dallo stile di vita: mangiare male, disordinatamente, lasciarsi andare allo stress, fare poco moto sono tutte cause della cosiddetta “pancetta”.

Non c’è niente di peggio di un pasto troppo veloce: il cibo ingurgitato in fretta provoca gonfiore di stomaco e problemi digestivi; mangiate con calma, stando sedute e masticando ogni boccone. I nemici del ventre sono gli zuccheri, i latticini, eccetto lo yogurt, i legumi secchi, i piatti in salsa, le bevande gassate. Via libera, invece, alle verdure cotte, alle carni magre, al pesce, ai cereali integrali e alla frutta, che però va consumata fuori pasto.

La distribuzione dei pasti nel corso della giornata dovrebbe prevedere una buona prima colazione, un pranzo compensatorio, una merenda leggera nel pomeriggio e una cena piuttosto frugale la sera; puntate poi sulle fibre che, regolando il sistema digestivo, garantiscono un ventre piatto.

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La cipolla e lo scalogno: liberano il sangue dai grassi e il corpo dalle calorie (seconda parte)

sostituti del sale cipolla e scalogno

La cipolla spazza via colesterolo e trigliceridi ma è anche un buon diuretico. E, quando serve, abbassa la glicemia. Dal punto di vista botanico, questa pianta è molto simile all’aglio anche se ha un aroma differente. Arrivata in Europa grazie agli antichi greci, è un vegetale da sempre presente nell’alimentazione degli uomini che le hanno spesso attribuito notevoli pro­prietà terapeutiche, comprese quelle di abbassare il tasso di glucosio, coleste­rolo e trigliceridi nel sangue, anche se al giorno d’oggi si tende soprattutto a riconoscerne e a sottolinearne l’ef­fetto diuretico.

Sono diverse le va­rietà di cipolla che si possono trovare sui banchi del fruttivendolo, anche se la più “Gettonata” è quella rossa di Tropea, che ha il pregio di essere piu aromatica di quelle bian­che. La cipolla contiene 28 calorie all’etto e una percentuale di acqua che supera il 90%  cui si aggiungono sali minerali come potassio, calcio e ferro, sodio e fluoro, oltre all’acido glicolico che favorisce la diuresi e stimola il metabolismo.

Chi riesce a mangiarla cruda, ottiene il vantaggio di aumentare la secrezione dei succhi gastrici e biliari, favorendo anche la digestione. Ma l’a­lito non ne guadagna: per rimediare, si possono mettere in bocca, masti­candoli, anche un paio di chiodi di garofano. Invece, cruda la cipolla è sconsigliata a chi soffre di ulcera gastrica e iperacidità, mentre non ci sono controindicazioni se è cotta: aiuta il corretto fun­zionamento dell’intestino.

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Conformazione ginoide, ovvero costituzione fisica a pera

ginoide

La conformazione cosiddetta ginoide, o a pera, è quella più comune tra le donne ed è caratterizzata da fianchi larghi, cosce abbondanti, spalle e seno minuti e magri; questo tipo di costituzione fisica si rivela inestetica quando si hanno dei chili di troppo.

Il problema è soprattutto ormonale e della natura femminile: destinate ad avere figli e ad allattarli le donne tendono biologicamente ad immagazzinare delle riserve di grasso nella parte inferiore del corpo; questa tendenza determina un problema di ritenzione idrica, responsabile numero uno della cellulite. Nel dimagrire occorre quindi rendere in considerazione due fattori: un soprappeso localizzato dal ventre in giù e la cellulite. La regola base è non esagerare con il sale che aumenta la ritenzione idrica; per dare sapore ai piatti usate le spezie e prendete l’abitudine di cucinare evitando i cibi pronti, che di solito abbondano di insaporitori.

Puntate poi sulle proteine che creano muscoli invece che grasso: formaggi magri, uova, pollame, pesce: tutto va bene purché sia cotto a vapore, alla griglia o al forno. Bevete tanta acqua per depurare l’organismo, e per renderle più gradevole aggiungete di tanto in tanto fettine di limone o foglioline di menta.

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