Una dieta scorretta causa il cancro più del fumo

Per prevenire il tumore bisogna prima di tutto mangiare bene. Questo è il consiglio di Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, intervenuto al ciclo “Vivere in salute”, promosso dall’università La Sapienza di Roma. Secondo l’esperto l’alimentazione errata è la prima causa di cancro e supera anche il fumo. Questa tesi in qualche modo ribalta totalmente le teorie seguite negli ultimi anni.

Insomma, le sigarette non sono l’unico male e i dati parlano chiaro: le cattive abitudini alimentari sono responsabili al 35%, il tabacco 30%, le infezioni virali 10%, i fattori riproduttivi 7%, l’attività lavorativa e l’inquinamento 4%.  La dimostrazione di ciò è il tumore al colon: molto diffuso nei Paesi in cui si mangia carne, mentre è rarissimo dove le proteine animali scarseggiano. Frutta e verdura sono preziose per prevenire questa neoplasia e anche tutte le altre.

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Rimedi contro la sudorazione eccessiva

La sudorazione è un processo naturale del nostro corpo che risponde a diverse esigenze: evitare il surriscaldamento del corpo, smaltire le tossine e proteggere la nostra pelle dagli attacchi esterni. Tuttavia, nonostante le funzioni espletate dalla sudorazione questa spesso è causa di imbarazzo per molte persone. La sudorazione eccessiva rappresenta una delle condizioni considerate tra quelle che creano maggiori difficoltà e problemi nelle relazioni sociali.

E’ importante sottolineare che sudore non coincide con cattivo odore, le cause del cattivo odore infatti sono riconducibili alla presenza di batteri che si nutrono delle sostanze contenute nel sudore. Per evitare il cattivo odore sono presenti sul mercato diversi prodotti che possono ridurne i fastidiosi segni: deodoranti e antitraspiranti. Oltre ai prodotti cosmetici esistono altri rimedi, più naturali, che si sono rivelati altrettanto efficaci.

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La dieta contro l’invecchiamento cellulare

Per restare giovani a lungo non basta andare dal chirurgo plastico o dall’estetista, bisogna sedersi a tavola con la consapevolezza che la prevenzione inizia proprio da quello che abbiamo nel piatto. A sorpresa, negli ultimi anni, si sono dimostrati molto più attenti alle regole nutrizionali contro l’invecchiamento cellulare, gli uomini. Questo è quanto sostiene un’indagine dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano.

Gli uomini, infatti, introducono più antiossidanti delle signore. Per la precisione hanno un apporto superiore di acido ascorbico, carotenoidi, licopene, retinolo, tocoferolo e zinco, rispetto alle coetanee. Purtroppo, nonostante gli sforzi, quasi il 33% del sesso forte risulta comunque ”scoperto” rispetto agli apporti di antiossidanti raccomandati.

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Yogurt, calorie e valori nutrizionali

Lo yogurt rientra tra i cibi probiotici, cibi che contengono microrganismi in quantità tali da produrre effetti benefici per la salute dell’uomo. Ottenuto nel passato attraverso processi naturali, oggi lo yogurt viene ottenuto attraverso una lavorazione che si avvale della tecnologia moderna, lavorazione che lo rende indubbiamente più gradevole rispetto al passato. Oggi le tipologie di yogurt sono tantissime e la scelta in base al gusto personale e alle calorie è molto ampia.

Una prima distinzione è legata al’origine del latte utilizzato che può essere latte di vacca, latte di pecora, latte di bufala, latte di capra. Il tipo di latte maggiormente diffuso nella produzione dello yogurt resta comunque quello di vacca. Sul mercato è possibile ritrovare yogurt di soia pensato per chi soffre di intolleranza al lattosio. Il latte utilizzato nella produzione dello yogurt può appartenere alle diverse categorie di latte: latte intero, latte parzialmente scremato o latte totalmente scremato.

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Prugne secche, il miglior rimedio contro la stipsi

Sono tanti i cibi per combattere la stitichezza, ma nell’ultimo anno quello più sponsorizzato è stato il psyllium, una fibra naturale proveniente da alcuni tipi di frutta. In passato il classico rimedio della nonna era quello di mangiare un po’ di frutta cotta o delle prugne secche. Era la panacea di tutti mali. Bisogna ammettere che questi nonni tutti i torti non li avevano. Infatti, oggi, secondo i ricercatori dell’Università dello Iowa Carver College (Usa), le classiche prugne californiane sono decisamente più efficaci nella lotta alla costipazione.

Gli esperti consigliano di assumere circa 50 grammi al giorno di prugne, ovvero l’equivalente di 6 grammi di fibre. In tre settimane dovreste veder risolto il problema della stipsi, se non completamente, almeno in parte. Il motivo?  Questo frutto contiene sorbitolo e polifenoli.

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Invecchiamento: cause e rimedi

Da sempre l’uomo è stato impeganto nella ricerca delle cause dell’invecchiamento e dei rimedi per contrastarne o rallentarne il processo. Dalle ricerche effettuate negli ultimi anni è emerso chiaramente il ruolo congiunto di fattori genetici, fattori psicologici e fattori ambientali nel determinare e/o accelerare il processo di invecchiamento. I fattori genetici sembrano essere responsabili in misura minore mentre il ruolo centrale sembrerebbe affidato a fattori psicologici e fattori ambientali.

Tra le teorie maggiormente accreditate nel campo dell’invecchiamento abbiamo la “Teoria dello stress ossidativo da Radicali Liberi“, secondo la quale la causa principale dell’invecchiamento della pelle è riconducibile all’azione dei radicali liberi, sostanze che agiscono dapprima ossidando le pareti cellulari e in un secondo tempo attaccando il nucleo della cellula. La ricerca scientifica, sempre attenta alla ricerca di rimedi efficaci per contrastare la morte cellulare, ha rintracciato in molti alimenti la risposta a tale battaglia.

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Combattere l’obesità con il peperoncino

Per combattere l’obesità bisogna mangiare piccante. Gli amanti dei gusti intensi, con qualche chilo di troppo, saranno contenti. Secondo uno studio giapponese, il peperoncino contiene una sostanza attiva in grado di combattere efficacemente il sovrappeso, accelerando il metabolismo. Ovviamente tutto dipende dalle dosi, perché non basta spolverare i vostri spaghetti. Ma la notizia resta comunque importante, perché potrebbe essere alla base di future terapie.

Si chiama Dihydrocapsiate (DHC) si troverebbe in un particolare tipo di peperoncino, il CH-19 sweet. Questo almeno quanto affermato da un comunicato della nota azienda alimentare Ajinomoto Group con sede a Tokio, in Giappone. Non è un peperoncino particolarmente piccante (il nome, infatti, indica la dolcezza) e non provoca bruciore allo stomaco.

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Salute delle donne

L’attenzione alla salute della donna è cresciuta molto negli ultimi anni, molti i paesi europei che hanno investito sulla ricerca di trattamenti che tenessero conto delle differenze di genere. Questo impulso, proveniente dall’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) già nel 2002, ha fatto sì che le diverse case farmaceutiche si concentrassero maggiormente sulla ricerca di farmaci specifici per le donne.  

Molte aziende farmaceutiche, cogliendo le indicazioni O.M.S., si sono impegnate nello sviluppo di farmaci ad hoc per l’universo femminile perchè nonostante gli ultimi dati indicano che le donne vivono più a lungo degli uomini, sembra che la qualità di vita delle donne non sia migliore degli uomini.  Questo dato è confermato dalla rilevazione di alcuni dati sulle percentuali di disabilità nell’universo femminile messo a confronto con quello maschile. 

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I pomodori cotti sono più salutari di quelli crudi

I pomodori sono tra le verdure più versatili in cucina nel senso che possono essere utilizzati per realizzare diversi piatti; generalmente, e soprattutto d’estate, si tende a mangiarli crudi in insalata, ma forse è meglio rivedere questa abitudine, in quanto, secondo uno studio condotto nell’Illinois, i pomodori cotti possiedono ottime proprietà antinfiammatorie e sono l’ideale per prevenire malattie come l’osteoporosi e i  disturbi cardiovascolari.

Del resto, i modi per cuocere i pomodori sono diversi: possono essere cotti al forno, grigliati o semplicemente scottati al vapore, e, in ogni caso, secondo, gli esperti, la cottura dei pomodori è estremamente salutare.

Lo studio in questione è stato condotto dagli scienziati del “Centro Nazionale della Sicurezza Alimentare” dell’Illinois e, oltre a sottolineare l’importanza dei pomodori nella dieta grazie al loro contenuto di un potente antiossidante come il licopene, ha evidenziato il valore nutrizionale che queste verdure assumono con la cottura.

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I polifenoli della mela allungano la vita

Per vivere a lungo basta una mela. È una credenza popolare che da sempre accompagna la tavola degli italiani. Gli esperti della Chinese University di Hong Kong hanno però verificato scientificamente che gli antiossidanti presenti nella mela, i famosi polifenoli, sono davvero in grado di allungare la vita. Insomma, “Una mela al giorno, toglie il medico di torno” non è più solo un detto, ma una certezza.

Lo studio si è svolto sui moscerini della frutta e i ricercatori sono riusciti a scoprire che la vita di queste cavie può essere più lunga del 10% in più rispetto agli altri. Per giungere a questa tesi, hanno, infatti, scoperto che i polifenoli e altri antiossidanti sono stati in grado di invertire i livelli di sostanze biochimiche che si trovano generalmente nei moscerini molto vecchi.

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Abbuffate compulsive: colpa dell’amigdala

Il “College of Arts and Science” dell’Università del Missouri ha portato avanti una ricerca che potesse spiegare il perchè l’uomo tende, nonostante la sazietà, a mangiare troppo. Secondo lo studio diretto dal dottor Matthew Will e pubblicato su “Behavioral Neuroscience” la causa è da ricercare in una parte del nostro cervello, l’amigdala, nota per il suo ruolo svolto nel controllo delle emozioni e in particolare della paura.  

L’amigdala, spiega lo studioso, rilascia delle sostanze chimiche euforizzanti (oppioidi) che determinerebbero la tendenza ad abbuffarsi. Le irrefrenabili abbuffate sarebbero quindi legate ad input che provengono dal nostro cervello e che fanno sì che la persona senta l’irrefrenabile impulso a consumare una gran quantità di cibo. Durante la ricerca, al fine di analizzare il ruolo dell’amigdala, gli scienziati hanno “spento” l’amigdala nei topi da laboratorio.

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Esercizi per potenziare le spalle, video tutorial

Spalle larghe e dritte. Non è un sogno solo maschile e non ha ragioni semplicemente estetiche. Per una volta non parliamo di cellulite e di come sconfiggere con la ginnastica la buccia d’arancia. Rafforzare i muscoli delle spalle aiuta a ridurre la possibilità di traumi, che si possono verificare non solo allenandosi troppo in palestra, ma anche sollevando dei pesi eccessivi. Inoltre, sviluppare correttamente la parte superiore del corpo riduce alcuni dolori alla schiena e permette una maggiore armonia con il resto del fisico.

Burpees

È un esercizio un po’ complesso, ma molto efficace. Guardate il video. Permette di allenare i muscoli deltoidi e al tempo stesso anche quelli della schiena. Come sempre proponiamo esercizi che si possono fare in palestra, ma anche a casa. Non avete bisogno di pesi. Per eseguirlo dovete partire da in piedi. Poi piegando le gambe, accovacciatevi a terra fino a toccare il pavimento con le mani. Ora appoggiandovi solo sugli arti superiori stendete le gambe indietro. In questa posizione fate una piccola flessione e poi riavvicinate le gambe al corpo. Ora rialzatevi. Ripetete 10 volte. Potete anche aggiungere un saltello.

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Ricetta light: torta salata con ricotta

Torta salata con ricotta e lattuga: una ricetta molto semplice da preparare per un piatto delizioso e con poche calorie che può essere consumato a pranzo o a cena. Una porzione di torta contiene soltanto 280 calorie e inoltre questo piatto non solo è un piatto light ma è anche un piatto molto sano grazie alle proprietà dei suoi elementi.

La lattuga, infatti, grazie al succo biancastro contenuto nelle sue foglie ha proprietà rilassanti, ideali per un buon riposo notturno. Nella scelta della ricotta ricordatevi che il numero di calorie varia al variare della tipologia: la più magra è la ricotta di mucca mentre la ricotta più grassa è la ricotta di bufala. Per preparare questo piatto pochi ingredienti.

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Le fibre proteggono dalle malattie respiratorie

Sulle pagine di Dietaland abbiamo parlato più volte dell’importanza delle fibre per il benessere dell’organismo, e ora ci sono altri buoni motivi in più per consumarle: le fibre sono utili in caso di problemi respiratori ed allungano la vita.

A sostenerlo è uno studio condotto dal National Cancer Institute e pubblicato su “Archives of Internal Medicine”; gli scienziati hanno condotto la ricerca analizzando i dati emersi dalle risposte di alcuni questionari centrati sulle abitudini alimentari di circa 388.000 volontari di entrambi i sessi, durante un arco di tempo di circa 9 anni.

Dalle analisi è emerso che, sia per gli uomini che per le donne, il consumo di fibre alimentari coincideva con un rilevante allungamento della vita, ma non solo, una dieta ricca di fibre è in grado di proteggere dalle malattie respiratorie, da quelle infettive e da quelle cardiovascolari, e tra gli alimenti che forniscono più fibra e in maniera migliore, i cereali integrali sono al primo posto.

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La dieta del maratoneta

È tempo di maratone. Manca poco alle grandi corse della stagione e per giungere in pista in piena forma bisogna fare attenzione non solo all’esercizio fisico, ma anche alla dieta. Chi fa sport ha bisogno di prendere energia dal cibo per ottimizzare le performance, deve però fare attenzione a non mangiare troppi grassi e a non rallentare la digestione. Come fare? Lo spiega Sara Farnetti, specialista in Medicina interna e nutrizione funzionale del Policlinico Gemelli di Roma. I consigli della nutrizionista sono per coloro che corrono i famosi 42 chilometri e 195 metri, ma anche per chi si misura in altre competizioni a livello agonistico.

Per prepararsi con una buona alimentazione ci vogliono 3 o 4 mesi prima della gara. È bene scegliere una dieta varia che comprenda carboidrati, ma anche proteine e grassi.  Per dare energia a metà competizione, si può consumare dell’uvetta: due cucchiai contengono 30 grammi di carboidrati. E per integrare c’è uno speciale cocktail energetico: un etto di miele in un litro di succo di limone.

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Pesce fresco: come riconoscerlo

Molti studi dimostrano l’importanza di consumare regolarmente il pesce che, grazie alle sostanze in esso contenute, risulta essere non solo importante per la salute ma anche un alimento alleato della linea, infatti, Sempre più spesso i professionisti della salute (nutrizionisti e dietologi) consigliano di ridurre il consumo di carni a favore del consumo di pesce, meno grasso e molto nutriente.

Spesso si consuma il pesce surgelato che seppur mantenendo intatte le sue qualità manca di quel sapore di mare e di quella consistenza che solo il pesce appena pescato può regalarci. “Come facciamo a sapere che il pesce che stiamo acquistando è davvero fresco?” ,”Quali sono i segni che possono darci la sicurezza della freschezza del pesce?”. Il primo indice che ci da indicazioni sulla freschezza del pesce è naturalmente il suo odore che dovrà essere delicato e ricordarci il profumo del mare.

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Donne e rischio infarto

Il Servizio Prevenzione e Protezione del CNR di Roma, in collaborazione con il Servizio Medico della FAO (Food a

Il miele di mirto australiano è un antibiotico naturale

Se state cercando il modo di proteggervi dall’influenza stagionale, perché non mangiare un cucchiaino di mirto? Il miele del mirto australiano della specie ‘Leptospermum polygalifolium’ è il nettare con le proprietà antibatteriche più potenti del mondo. Secondo un recente studio, condotto dagli esperti del Queensland Alliance for Agriculture and Food Innovation (QAAFI), questo prodotto è così efficace che ne basta una piccola quantità per scongiurare un’infezione. Quindi non solo protegge dai mali di stagione, ma anche infezioni antibiotico-resistenti.

Pensate che composti con miele di mirto potrebbero essere utilizzati anche negli ospedali e nelle case di cura. La sua forza dipende dalla presenza di Methylglyoxal (MGO), in dosi superiori alle quantità contenute nei vari mieli di Manuka, sempre di origine australiana e dalle proprietà antibatteriche.

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