Come sbloccare il metabolismo dopo le vacanze: fiori di Bach e rodiola

dopo vacanze sbloccare metabolismo

Le vacanze spesso rappresentano un momento di novità, di scoperta ma anche di forte ansia e stress (preparativi, cambiamenti di abitudini, viaggi lunghi ecc..) e il vostro cor­po non è rimasto estraneo a queste novità e si è modificato anch’esso, aumentando di peso. Ora ini­zia una fase di adattamento alla routine quotidiana: ecco alcuni rimedi na­turali che possono riportarvi in sintonia con il vostro corpo e ridurre la fame nervosa.

Per riacquistare la vo­lontà, vi aiutano i fio­ri di Bach. Tre sono le essenze che possono esservi d’aiuto: Wal­nut, il fiore base che aiuta ad affrontare tutti i cambiamenti di vita, Centaury ed Elm, che sono un’in­fusione naturale di fiducia. Diluite 2 gocce di ogni fiore in un boccettino con contagocce da 30 ml riempito con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy: prendetene 4 gocce 4 volte al giorno per 3 settimane, sempre lontano dai pasti. Inoltre, nell’alimentazione quo­tidiana dovreste sempre cercare di introdurre ci­bi tipici provenienti dalla vostra terra d’origine, che appartengono alla sana dieta mediterranea, la più ricca in assoluto di Omega 3, fibre e vitamine anti adipe.

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Il rientro dopo le vacanze: cambiare per mantenere il peso forma

rientro dalle vacanze

Il miglior proposito per settembre? Inserire quante più novità nella propria giornata.Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Washing­ton ha messo in luce il rapporto che esiste tra l’atteggia­mento mentale e il sovrappeso. Chi ingrassa detesta la vita statica, abitudinaria, ed è sempre alla ricerca di cose nuove. Non solo: è anche attratto da cibi di­versi, cucinati ogni volta in modo più gustoso. Questo spiega perché le diete falliscono: costringono a man­giare in modo ripetitivo cibi poco conditi e quindi poco piacevoli.

Così le diete vengono vissute come una penitenza, una routine, un obbligo. Sono il nemico numero uno per chi vuole dimagrire per davvero. Chi cerca le novità ha uno spirito libero e questo deve essere stimolato e non regolamentato con costrizioni o doveri da seguire, come accade nei regimi dieterici. Bi­sogna assecondare il bisogno di novità e non bloccarlo: esattamente il contrario di quello che suggeriscono certi nutrizionisti, che conoscono poco la psicologia del sovrappeso.

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Per utero e ovaie infiammate oli vegetali, di pesce, zenzero e pepe nero

alimenti durante il ciclo

Pesce, enotera, borragine e lino sono gli oli indicati in caso di sindrome premestruale (SPM), perché apportano acidi grassi es­senziali antinfiammatori. Uno studio danese ha messo in evidenza che le donne che assumono integratori a base di Omega 3 (ac­compagnati da vitamina B12) hanno cicli mestruali meno dolorosi. Numerose ricerche, inoltre, suggeriscono che una dieta integrata con 40 mg di GLA (acido gamma-linolenico, nell’olio di borragine e di enotera) alla settimana può ridurre sensibilmente i tipici sintomi della SPM.

Assumi l’olio di pesce, di borragine o di enotera come integratore, mentre puoi usare l’olio di lino come condimento, purché a freddo. Lo zenzero è un antinfiammatorio generale molto efficace. La radi­ce polverizzata (ne basta mezzo cucchiaino al giorno), in infusione o miscelata al miele, contiene molecole antistaminiche e sostanze sedative naturali che diminuiscono la percezione del dolore. Una volta assorbiti, i principi attivi dello zenzero presentano una buo­na attività antidolorifica grazie all’inibizione delle ciclossigenasi e lipossigenasi, due sostanze che aumentano il numero delle cellule infiammatorie.

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Pausa pranzo, ecco i consigli per un pasto equilibrato

pausa pranzo

Per tutte le persone che lavorano fuori casa alle ore 13,00 di ogni giorno si pone un delicato interrogativo: dove e cosa mangiare durante la pausa pranzo? Escluse le più fortunate che hanno il tempo di tornare a casa per il pranzo, tutte le altre devono adattarsi a mense, bar e fast food, dove la regola è consumare un panino al volo con il risultato di accumulare un paio di chili di troppo o di seguire un’alimentazione poco equilibrata.

Districarsi nella giungla dei piatti pronti non è impossibile, basta conciliare la pausa pranzo con la linea; se avete la possibilità di pranzare in mensa o in trattoria, basta evitare le pietanze troppo elaborate e sarà facile concedervi un pasto equilibrato. Innanzitutto potrete consumare i carboidrati: orientatevi tra 70 g. di pasta o riso o 200 g. di patate, in modo da assicurarvi energia sufficiente per il resto della giornata, poi completate il menù con carne, pesce oppure due uova per le proteine e verdura e frutta per incamerare fibre, minerali e vitamine.

Se invece siete costretti a pranzare al bar non fatevi tentare dai panini eccessivamente farciti o dalle insalatone che contengono di tutto, perché potrebbero nascondere diverse calorie extra; la scelta giusta è una piadina con mozzarella e pomodoro, oppure un panino imbottito con bresaola e grana, prosciutto e insalata, oppure pollo alla piastra e verdure grigliate. Va bene anche l’insalatona a patto che sia preparata con l’aggiunta di un solo ingrediente come prosciutto o formaggio ed accompagnata da 60 g. di pane. Completate il pasto con una macedonia senza zucchero oppure con una spremuta d’arancia.

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La pasta: il piatto che fa bene alla salute

pasta e linea

La pasta è salutare soprattutto per la linea, per il sistema cardiocircolatorio e gli organi intestinali. Secon­do le più recenti linee guida dell’Oms la dieta dovrebbe contem­plare una quantità di carboidrati complessi per coprire il 45-48% delle calorie giornaliere complessive. Di questa quantità, la metà dovrebbe provenire dal consumo di pasta. A differenza degli amidi contenuti in altri alimenti, che hanno un indice glicemico molto alto e tendono a trasformarsi direttamente in grasso, la pasta contiene un amido più resistente, che si trasforma in zuccheri attraverso una lenta stimolazione del pancreas.

Il rilascio calibrato degli zuccheri garantisce inoltre un rallentamento dello sviluppo di sovrappeso, ipertensione ecc. Nella dieta mediterranea la pasta è la principale fonte di carboidrati complessi, fonte ideale di energia indi­spensabile per svolgere le attività psicofisiche. Per il suo contenuto di glucosio e triptofano, questo alimento favorisce la sintesi di serotonina (neurotrasmettitore/ormone con effet­ti antidepressivi) nell’organismo e migliora l’umore.

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Insonnia per il caldo? Seguiamo il menù anti-insonnia

Insomnia

L’insonnia da caldo ci accompagna ancora anche al rientro dalle vacanze e merita dunque un’attenzione particolare, perché può risultare estremamente debilitante, riducendo durante il giorno la vitalità e l’attenzione. Ecco alcune indicazioni utili da mettere in pratica a tavola, sopratutto a cena, per scegliere i cibi giusti.

No all’aceto di vino, si all’aceto di mele:  l’aceto di vino “riscalda” l’organis­mo e lo acidifica, mentre quello di mele, ricco di potassio e magnesio, disintossica e  rinfresca. Un rimedio antinsonnia: prima di andare a dormire, prendete un cucchiaino di miele diluito in un cucchiaino di aceto di mele.

No allo zucchero bianco, si al miele:  lo zucchero bianco “brucia“, una volta ingerito, parte delle scorte di vitamine e  minerali che servono, tra l’altro, per difendersi dal caldo. Meglio il miele, aiuta anche a prendere sonno.

No a pane e pasta raffinati, si a prodotti integrali: i cereali e derivati raffinati riscaldano e non saziano, aumentando la sensazione di irritabilità e ansia che spesso accom­pagna l’insonnia estiva. I cereali integrali, mantenendo costante l’indice glicemico, saziano, disintossicano e rinfrescano.

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Alimentazione dei bambini: mangiando pesce non ingrassano

alimentazione dei bambini. il pesce

 

Le acciughe, le sardine, le ricciole e gli sgombri, così come il tonno e il pesce spada, sono solo alcuni dei cosiddetti “pesci azzurri” che, nonostante non appartengano a una specie scientificamente definita, sono tutti caratterizzati dalla colorazione blu-argentea del dorso, si trovano numerosi nei nostri mari e fanno parte della tradizione gastronomica italiana.

I pesci azzurri sono buoni ed economici, ma non solo: molti nutrizioni­sti, infatti, sostengo­no che il pesce azzurro sia un’ottima risorsa alimentare, ricca di sostanze nutritive preziose soprattutto per la crescita e in grado di far funzionare a regime il metabolismo evitando, in futuro, il rischio di sovrappeso. Ideale dunque per bambini e adolescenti, il pesce azzurro è fonte primaria di proteine ad alto valore biologico: basti pensare che un etto di acciughe e di sardine contiene rispettivamente 16,8 e 20,8 g a di proteine, una  quantità decisamente elevata e paragonabile a quella presente nella carne bovina.

Altre caratteristiche del pesce azzurro sono la straordinaria ricchezza da un punto di vista nutri­zionale e la sua estrema digeribilità. Ecco altre qualità che lo rendono particolarmente adat­to a conservare in linea bambini e ragazzi. La presenza di vitamine del gruppo B lo ren­de un alimento molto saziante e tonificante, visto che proprio le vitamine del gruppo B nutrono pelle, muscoli e sistema nervoso. Il pesce azzurro è una miniera di sali minera­li, fra cui spiccano il calcio (utile per la salute delle ossa ma anche per tenere sotto controllo il senso di fame), il fluoro (che protegge  la dentatura), il ferro (anti anemico) e il fosforo (un autentico «carburante” per il sistema nervoso).

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Troppi cuscinetti? Via con gli impacchi freddi

dieta per cuscinetti adiposi

I benefici delle nuotate nell’acqua fresca e so­prattutto dei bagni freddi, sono veramente molteplici: l’acqua apporta benessere per i mu­scoli, le articolazioni e la colonna vertebrale che, galleggiando in una vasca o nelle acque libere, sono alleggeriti dalla pressione prodotta normalmente dalla forza di gravità: inoltre il corpo, abbandonato al ritmo dell’acqua, riceve un massag­gio globale che ne stimola e ne rie­quilibra le funzioni metaboliche. Tuttavia, anche se si trascorrono le ferie in città o in montagna, questi sono mesi propizi per il trattamento della cellulite attraverso i liqui­di, soprattutto quelli freddi.

 Ciò che è consigliato sono bagni e impacchi che sciolgono la tensione muscolare e aiutano a sbloccare in maniera naturale i ristagni di liquidi e tossine nel tessuto connettivo, ripri­stinando in questo modo l’equili­brio della pelle. Oltre al trattamenti cosmetici da non sottovalutare gli accorgimenti alimentari. Quindi, ecco cosa dovete fare a tavola per almeno 10 giorni.

Innanzi tutto via libera alle insalatone (anche abbinando frutta e verdura, privilegiando quelle più co­lorate e ricche di enzimi riattivanti) e ai centrifu­gati di verdure: in particolare quello di sedano e carota, da bere ogni mattina; disseta, ripristina le scorte di minerali e depura i tessuti.

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Stress da rientro? Combattilo con il salmone

salmone

Secondo i sondaggi, un italiano su dieci soffre di stress da rientro dalle vacanze, che causa cattivo umore, dolori muscolari, mal di testa e insonnia. I motivi? Il fisico e la mente faticano a riabituarsi alla fine delle ferie e a riprendere la quotidiana routine. Questo malessere si può combattere anche a tavola con una dieta sana, ricca di acidi grassi omega 3.

Gli esperti affermano che queste sostanze sono in grado di combattere lo stress dall’interno, aumentando le difese naturali dell’organismo e favorendo l’efficienza del sistema nervoso centrale: esercitano, infatti, una funzione antidepressiva, regalano una maggiore lucidità mentale, migliorano l’umore e aumentano l’energia psicofisica. Via libera, quindi al pesce due o tre volte la settimana, in particolare quello grasso, l’unico in grado di aumentare la concentrazione di omega 3 nel sangue. Ad esempio, una porzione di salmone fresco da 150 g. apporta circa 2,5 g. di omega 3 cinque volte in più rispetto alla razione giornaliera consigliata.

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La dieta yogica

dieta yogica

La dieta yogica, o alimentazione yogica, è quella seguita dai cosiddetti yogin, ovvero coloro che osservano la filosofia induista dello yoga. Analogamente a quanto detto a proposito della dieta macrobiotica, la dieta yogica è quindi da considerarsi uno stile di vita, piuttosto che uno stile alimentare puro e semplice e certamente non rientra fra le comuni diete seguite allo scopo di dimagrire.

Piuttosto, si tratta di una dieta vegetariana basata anch’essa sul consumo di frutta e verdura locale e di stagione e vegetali come foglie, radici, tuberi, erbe aromatiche, cereali integrali, semi e frutti oleosi tutti consumati ad uno stato quanto più possibile grezzo e naturale. Più precisamente, gli alimenti nella dieta yogica sono suddivisi in tre grandi gruppi: Satva (senziente), Raja (mutativo), e Tama (statico). Vediamoli uno per uno:

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Come togliere una taglia al rientro dalle vacanze: cocco, cipresso e menta

eliminare una taglia

Se avete iniziato a correggere la dieta , non dovete però sottovalutare i tre trattamenti cosmeticimirati” (frizione, bagno e massaggio) da mettere in pratica alme­no per 10 giorni. Se vi vedete molto gonfia, ripeteteli tutti e tre ogni sera; se invece la vostra situazione è di “media gra­vità», scegliete la cura che vi sembra più adatta al vostro caso e seguitela con costanza: i risultati non si faranno attendere.

Frizione al rosmarino: Scioglie gli accumuli sulle cosce, un aiuto per tonificare circolazione e muscola­tura, per avere gambe snelle, toniche e scattanti, viene dalle frizioni fredde con l’alcolato di menta e rosmarino. Chi ha coltivato in giardino o nei vasi in terrazza queste due piante, ne approfitti per immagazzinare in boccetta la lo­ro energia. Altrimenti si possono tranquillamente recuperare al mercato o dall’ortolano. Mettete a macerare in un litro di alcol a 60° due manciate di foglie fre­sche di menta piperita e due manciate di rametti di rosmarino. Lasciate riposare per una settima­na, poi filtrate e conservate il liquido così ottenuto in una bottiglia di vetro scuro.

Ricordate che per ottenere l’alcol alla gradazione di 60°, dovete ag­giungere  a 40 ml di acqua distillata 60 ml di al­col a 95°. Versate nel palmo delle ma­ni un  po’ di alcolato e passatelo sulle gambe dal basso verso l’alto, partendo dai piedi. Il tratta­mento va eseguito la mattina e di nuovo la sera, dopo la doccia, per ritrovare tono e leggerezza.  L’azione congiunta dell’alcol e degli oli essenziali del rosmarino stimola la mi­crocircolazione e favorisce una migliore irrorazìone dei tessuti, anche di quelli più profondi. Diventa così più facile smaltire le tossine che fa­voriscono la ritenzione e l’accumulo di adipe; inoltre l’alcol, a contatto con la pelle, produce un immediato effetto rinfrescante e snellente. 

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Sovrappeso dopo le vacanze? Cosa non fare dopo le abbuffate estive

sovrappeso dopo l'estate

L’estate è appena finita e come tutte le estati accanto all’insondabile voglia di fare sport è esplosa anche la fame. Quella irrefrenabile che arriva la sera, dopo una intensa giornata al mare o una scarpinata in montagna. Quella nervosa che ci ha fatto fare il pieno di gelati, pizze, patatine, bibite, vini bianchi freschi, cocktail di tutti i tipi. Facciamo la conta: chi ha sbagliato i calcoli, ora sarà di nuovo in sovrappeso come la scorsa primavera, quando ha faticato non poco per ritornare ad avere un corpo da bikini. Dunque occorre rimettersi a mangiare seguendo i consigli di un valido nutrizionista, ma anche alcune semplici regole-base di puro buonsenso, per cominciare a schivare cibi ritenuti miracolosi.

“Ieri ho mangiato troppo, oggi solo verdure”. Chi di noi non ha mai detto questo? Due i pericoli nascosti. Anzitutto non è pensabile mangiare solo verdure per tutta la giornata: senza le proteine, che danno senso di sazietà, e senza i carboidrati, che danno energia, non si resiste a lungo, e la conseguenza più immediata è che si corre il rischio di mangiare a sproposito. E poi, fate sempre attenzione al condimento: un cucchiaio di olio contiene 90 calorie ed è facilissimo esagerare versandolo direttamente dalla bottiglia.

Il dolcificante è un’altra di quelle abitudini che vanno disciplinate. Un sacco di persone mangiano caramelle dolcificate in continuazione, per tutta la giornata. Così tengono a bada la fame – dicono – soprattutto nei periodi in cui hanno rotto gli argini e si sono date a mangiate sregolate. Bene, sappiate che una caramella va bene, un pacchetto no, perché il dolcificante fa aumentare la fame in modo vertiginoso, in quanto le sostanze “dolci artificiali” danno al corpo un segnale (“ehi, arriva il dolce!”) che è falso: promettono delle calorie che poi non arrivano. Il corpo, per così dire, rimane deluso, e continua a chiedere altro cibo.

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L’aperitivo con stuzzichini: piccole porzioni ma grandi calorie

aperitivo e calorie

Se nella vita di tutti i giorni l’happy hour rappresenta un momento di svago e di relax dopo una lunga giornata di lavoro ma è al contempo un vero campo minato diete­tico, ancora più rischioso è da questo punto di vista il periodo estivo: nelle giornate lunghe e  piacevoli aumentano anche le occasioni per socializzare e stare in compa­gnia. Inoltre, se per colpa del caldo il pranzo si ridu­ce a uno spuntino, ecco che quando arriva sera l’appetito si fa sentire con prepotenza e il rischio di compromettere con pochi aperitivi la perdita di peso ottenuta nel corso di un intero anno è concreto.

Dal punto di vista della linea, inol­tre, l’happy hour diventa ancora di più “ad alto rischio” perché spesso è organizzato in modo tale da permettere di allungare la mano e man­giare una quantità quasi illimitata di vari cibi, molti dei quali esageratamente ricchi dal punto di vista calorico. La prima mossa sta nell’essere consapevoli che gli aperitivi, con i loro stuzzichini e le bevande al­coliche, rappresentano davvero un terreno scivolo­so per la linea: ma non è necessario rinunciarvi del tutto.

Si tratta di decidere in anticipo quanto e che cosa mangiare, badando poi a rispettare l’impegno preso verso se stessi, e anche verso gli altri: è bello passare un momento con amici che concentra­no la loro attenzione e le energie più sulle persone con cui si trovano in quel momento piuttosto che sul cibo e le bibite che hanno davanti a sé. La prima cosa da fare è selezionare i cibi con cura, sia quando l’happy hour si svolge al bar sia quando si tratta di un’occasione casalinga.

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Un menù light a base di cibi afrodisiaci: scopriamo le proprietà

cibi afrodiasiaci

Saranno la gran luce, i profumi e i colori  dell’estate, l’abbronzatura e l’esposizione di gran parte del corpo, ma in questo periodo dell’anno la richiesta di ricette per cibi e bevande afrodisiaci intasa le mail di cuochi e gastronomi. La formula perfetta è rappresentata dall’armonia con la quale viviamo i rapporti : il sesso e la seduzione dipendono soprattutto dalla capacità di ognuno di donarsi agli altri, di riuscire a scambiare sapientemente sensazioni ed emozioni.

Fin dalla più remota antichità, la paura di non soddisfare completamente chi amiamo portava a cimentarsi con intrugli considerati una mano santa: tartufi, uova, miele, zenzero e frutti di mare erano mangiati di gran foga durante  i riti dedicati a Dionisio; lo stesso termine afrodisiaco deriva da Afrodite, dea greca dell’amore –Venere  per i romani – che non a caso nasce dalla spuma delle onde ed è rappresentata su una valva di ostrica. Esiste veramente un rapporto fra cibo e qualità del sesso? Peperoncino, cioccolata (Montezuma ne prendeva una tazza prima di recarsi nel gineceo), chiodi di garofano, rafano, se­nape, pepe, timo, zafferano, cannella, vaniglia, sedano, ginseng, noce moscata, origano, il profumo del gelsomino, coriandolo, anice, pepe, ecc., hanno un potere psicologico da non sottovalutare, sono gli intriganti cupidi dell’eros, tanto da essere studiati e analizzati da chimici e fisiologi, che in ognuno trovano `tracce’ di sostanze stimolanti della circolazione, toniche, energizzariti del fisico e dell’umore, con effetti vasodilatatori. 

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Mangiare sano sotto l’ombrellone

ombrellone

Mangiare sano sotto l’ombrellone è più facile di quanto si creda: innanzitutto è necessario armarsi di borsa frigo e contenitori di plastica richiudibili, poi bisogna procurarsi gli ingredienti giusti. Indispensabili sono i vegetali di colore verde, rosso e arancione, perché forniscono vitamine e antiossidanti; queste formidabili sostanze proteggono l’organismo dal caldo e dall’azione nociva dei raggi solari e vengono maggiormente assorbite se condite con oli vegetali ricchi di vitamina E, un potente antiossidante.

Con pomodori, cetrioli, lattuga, carote, sedano, valeriana e peperoni, per esempio, si possono realizzare insalatone amiche della linea, semplicemente aggiungendo una porzione di proteine. Si può scegliere tra uno di questi cibi: 80 g. di tonno al naturale, 100 g. di fesa di pollo o di tacchino ai ferri tagliata a pezzetti, 100 g. di polpo lessato, oppure un uovo sodo.

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Voglia di dolce o di salato? Ecco perchè!

dolce o salato

Vi capita mai di avvertire un improvviso e quasi irresistibile desiderio per un certo alimento o piatto? Non c’è nulla da nascondere o da preoccuparsi, perché non succede solo alle donne in gravidanza, come vuole la tradizione popolare, ma anzi, capita più o meno a tutti: può trattarsi semplicemente di un segnale che il vostro organismo vuole darvi.

La voglia di carboidrati, in modo particolare di dolci, può segnalare il bisogno di serotonina: provate a mangiare una banana matura; il desiderio smodato di carboidrati può segnalare anche una carenza di lipidi giusti, di cui il nostro organismo ha bisogno. Ciò si verifica generalmente nelle persone che scelgono i cibi light, poveri di grassi, perché l’organismo tenta di produrre del grasso trasformandolo dai carboidrati. Un’integrazione con acidi grassi di tipo omega 3 risolve in breve tempo questa “voglia” difficile da controllare.

La voglia di lipidi, cioè di grassi, in particolare di creme, panna, gelati, salse, sembra essere legata alla maggiore produzione della galanina, un neurotrasmettitore collegato ad una sostanza che può essere liberata con una camminata molto intensa.

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Eterni spuntini? In aiuto c’è wild oat

wild oat contro la fame nervosa

Nervose e insoddisfatte, soprattutto con l’avvicinarsi delle ferie certe persone si consolano con decine di spuntini durante la giornata. Ma, così facendo, si riempiono di aria. Ecco come evitarlo. Il  rapporto con il cibo rispecchia, quasi sempre, il nostro stato emotivo. Così come è facile “mangiare bene” quando ci si sente sereni e appagati, è invece piuttosto frequente cadere vittima di disordini ali­mentari in situazioni di frustrazione, incer­tezza o insoddisfazione.

Sono molte, per esempio, le persone che tendono ad abbuf­farsi o a pasticciare col cibo come “sfogo” nei momenti di crisi, quando si sentono confuse e disorientate, irrealizzate rispetto ai loro progetti e aspirazioni, e piene di dubbi su cosa fare nella vita. Un tale stato d’animo può comportare malumore, nervosismo, stanchezza o cali di energia, che rischiano di indurre un bisogno “consolatorio” di cibo e dolci, molto pericolo­so per la linea e il peso forma.  Un ottimo rimedio in questi casi è costituito da Wild Oat, un fiore di Bach che aiuta a chiarirsi le idee, a risvegliare determinazione e forza interiore e a sbloccare la nostra energia, permettendoci di investirla in modo proficuo e creativo nel lavoro, nelle attività pratiche o nelle relazioni interpersonali.

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Come eliminare le abitudini estive più dannose alla linea!

dimagrire in vacanza

Per molti la vacanza è sinonimo di relax, ma anche di trasgressione e può rivelarsi un’occasione irripetibile per scoprire aspetti di noi che nella vita di tutti i giorni non trovano mai spazio. E che fatalmente si trasformano in fame. Vediamo allora come smantellare le abitudini estive più dannose alla linea. Pensi sempre prima agli altri e poi a te stessa? Ad agosto prova a ribaltare le priorità e a mettere davanti a tutto le tue esigenze. Sono gli altri che dovranno adattarsi a te! Di solito approfitti di agosto per fare le grandi pulizie o lavoretti i manutenzione alla casa? Quest’anno rinuncia alla fatica e dedicati agli hobby per cui non trovi mai tempo.

Consideri i divertimenti un privilegio di giovani e single? Smonta questo pregiudizio e lanciati in ciò che ti attrae: una serata in discoteca sazia più di una prelibatezza e ti fa riscoprire tutta l’energia che hai dentro di te.  L’abbiamo sognato tutto l’anno: un viaggio è sempre un’occasione preziosa… anche per perdere peso. Non ci riferiamo solo ai viaggi faticosi o avventurosi, che implicano un grosso di­spendio di energie, ma anche a quelli che ci porta­no in scenari meno esotici, dove tutto è prevedibile e “compreso nel prezzo“. Da un viaggio però spesso si torna delusi, stanchi, con la sensazione di aver in­vestito male denaro ed energie, e spesso si rientra anche più  “in carne”.

Tutta colpa di trappole e tra­bocchetti che noi stessi ci tendiamo o in cui inge­nuamente cadiamo. Ecco quali sono i più comuni e come evitarli per tornare a casa arricchiti nell’ani­mo … e alleggeriti nel corpo. La pensione completa sembra la soluzione più co­moda e spesso la più vantaggiosa sotto il profilo economico, ma è un disastro per la linea; l’albergo si trasforma in un punto di riferimento costante per pranzo e cena, spesso si mangia al buffet con un’avidità esagerata. Allora, opta per la mezza pensione e almeno una volta al giorno scegli tu cosa mangiare o decidi di risolvere un pasto con frutta, insa­lata e frullati.

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