Jogging indoor per bruciare calorie e grassi in eccesso

jogging indoor

Ormai è ampiamente dimostrato che correre regolarmente fa bene alla salute, aiuta la circolazione e fa perdere peso e bruciare le calorie. Adesso che è arrivata la stagione fredda e delle piogge, non sempre è possibile andare a correre nel parco, e allora l’alternativa è allenarsi in palestra o in casa e correre sul tapis roulant: praticare cioè il jogging indoor.

Correre è un ottimo modo per combattere le malattie cardiovascolari, bastano 30 minuti per 2 o 3 giorni alla settimana per raggiungere un ottimo livello di forma; correre fa bene anche per la salute dell’apparato digerente, in quanto ne regolarizza le funzioni, e aiuta a mantenere il peso forma, a bruciare i grassi e rendere più asciutto il fisico.

La corsa è un’attività fisica adatta a tutte le età, con la sola attenzione di praticarla con moderazione e in base alle proprie capacità fisiche: vanno tenuti sempre presenti l’età e il livello di allenamento in modo da non procurarsi infortuni. Con il passare delle settimane si può aumentare il tempo della corsa in modo da radicare l’abitudine al movimento ed evitare sforzi eccessivi.

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Digestione difficile, che fare?

cattiva digestione

Le difficoltà digestive rappresentano uno dei disturbi frequenti dell’apparato digerente; si manifestano subito dopo il pasto con sonnolenza, pesantezza, bruciore di stomaco, nausea, eruttazioni e sensazione di malessere generale cui può accompagnarsi anche mal di testa e tachicardia. Nella gran parte dei casi la dispepsia è dovuta ad uno stile di vita alimentare, e non, poco equilibrato: pasti troppo abbondanti e/o ricchi di grassi, masticazione affrettata, sedentarietà, stress, l’abitudine di stendersi subito dopo i pasti.

Si parla in questi casi di dispepsia funzionale ed è possibile alleviare o eliminare il disturbo anche modificando leggermente le proprie abitudini di vita. Vediamo in che modo:

Per prima cosa è opportuno mangiare leggero, non eccedere con spezie, grassi, formaggi fermentati ed eliminare l’alcol e le bibite gassate; ricordatevi anche di masticare lentamente e a lungo.

Dopo pranzo non andate subito a stendervi se ne avete l’opportunità fate piuttosto una breve passeggiata oppure muovetevi un pò per casa (anche sparecchiare e lavare i piatti potrà esservi d’aiuto).

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La dieta per prepararsi al Natale

dieta per prepararsi alle feste

Il periodo dell’anno con più feste sta per arrivare: con il Natale a distanza di un mese, è opportuno preparare la linea alle inevitabili abbuffate che ci saranno. È vero, un mese non è molto, ma se vi impegnate e seguirete dei facili accorgimenti, vedrete che riuscirete a perdere un paio di chili, in modo da potervi concedere qualche stravizio in più durante le feste.

Tranquille, niente dieta ferrea: basteranno davvero delle piccoli attenzioni, come evitare di assaggiare i cibi primi dei pasti, o resistere alla tentazione di mangiare i cioccolatini che ha portato in ufficio la collega. Bevete almeno due litri d’acqua al giorno in modo da liberare l’organismo dalle tossine, e appena possibile approfittate dei benefici delle tisane, mentre cercate di evitare gli alcolici.

Per dolcificare le bevande dite addio allo zucchero e scegliete il miele di corbezzolo, che è ricco di vitamine C e fa bruciare i grassi; per insaporire i piatti usate la curcuma, una spezia ricavata da una pianta indiana (per intendersi è quella che si usa per preparare il curry) che possiede proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Inoltre, cercate di fare più movimento: appena possibile lasciate a casa la macchina e fate due passi a piedi.

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Fagioli, la carne dei poveri

fagioli borlotti

I fagioli sono talmente ricchi di proteine che una volta venivano definiti, anche per il loro basso costo, la carne dei poveri; il loro contenuto proteico è infatti pari al 10% nei fagioli freschi e sale al 20% in quelli secchi. Seppure carenti di alcuni amminoacidi essenziali rispetto alle proteine nobili di carni, pesce e uova, i fagioli possono offrire comunque un pasto completo ed equilibrato se abbinati a cereali quali pasta, pane, riso e orzo. D’altra parte non per niente la pasta e fagioli rimane uno dei pilastri della cucina italiana.

All’elevato contenuto proteico si accompagna una discreta quantità di amidi, fondamentale riserva di energia per l’organismo, fibre solubili (che aiutano a mantenere sotto controllo il colesterolo) e insolubili (utili a regolare la funzionalità intestinale) e sali minerali quali ferro (ne contengono più degli spinaci), fosforo e calcio.

Fagioli, le varietà principali

Borlotto

I fagioli borlotti hanno un sapore molto intenso e sono ideali per le cotture prolungate. Il colore del seme va dal bianco al beige intenso con caratteristiche sfumature marroni o rosse. Fresco lo si trova solo in estate, mentre secco e surgelato è disponibile tutto l’anno.

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Riso integrale: per sgonfiarti prima delle abbuffate natalizie

riso integrale biologico

E’ ormai assodato che, più i cibi sono naturali, integrali e non trattati, più contribuiscono a conservare il metabolismo attivo perché liberano il corpo dalle scorie che rischiano di trasformarsi in adipe. Il riso bio­logico integrale  fa parte di questi cibi con una marcia in più: a differenza dei cereali bianchi o brillati, questo tipo di riso non subisce i processi di sbiancatura e di raffina­zione che distruggono gran parte dei principi depurati­vi e snellenti.

Il procedimento di raffinazione viene utilizzato perché, così facendo, il riso può avere una scadenza più lunga e cuocersi più in fretta. Vantaggi davvero minimi rispetto ai benefici del riso grezzo.  Il riso integrale bio contiene amido più di qualsiasi altro cereale, una bassa percentuale di proteine (7-9%), una buona quantità di sali minerali ed è altamente digeribile.

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Mandorle, calorie e valori nutrizionali

mandorle

La mandorla è il seme dell’albero mandorlo; i semi sono contenuti all’interno di un nocciolo oblungo, chiamato anch’esso mandorla, e possono avere un sapore sia dolce che amarognolo. Le mandorle vengono usate soprattutto in pasticceria come ingrediente o ornamento per molti dolci; frullando le mandorle e allungando il composto ottenuto con l’acqua, è possibile ottenere il latte di mandorla, una bevanda molto salutare che però va consumata subito o conservata in frigo in quando inacidisce molto velocemente.

Dalla spremitura dei semi di mandorle dolci si ottiene l’olio di mandorla, usato soprattutto in cosmetica, in quanto ammorbidisce la pelle, la rassoda e previene le smagliature; per uso alimentare, l’olio viene assunto come lassativo. Le mandorle sono piuttosto ricche di trigliceridi, ma all’interno dei semi ci sono anche vitamine e sali minerali; sono un alimento molto digeribile e proteico, ma anche ricco di calorie: quasi 600 per 100 grammi. Per questo vanno consumate con moderazione, diciamo in dosi di 10 o 15 grammi al giorno.

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Dossier Zona: i principi generali

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La Dieta Zona del Dott.Barry Sears

La Dieta Zona rappresenta uno dei programmi dietetici più seguiti al mondo. A differenza di altre diete dimagranti altrettanto note, non si basa sul computo delle calorie giornaliere quanto piuttosto sulla modulazione degli ormoni attraverso l’alimentazione; il suo ideatore, il biochimico statunitense Barry Sears, individua infatti nel controllo dei livelli di insulina nel sangue il segreto per mantenersi in forma e vivere a lungo. In particolare, secondo Sears è l’eccesso di secrezione di insulina il motivo per cui si prende peso mentre, al contrario di quanto si crede, sovrappeso e obesità non hanno nulla a che vedere con l’eccessivo introito di grassi.

L’idea è che se si mantengono i livelli di insulina entro un certo limite, la cosiddetta Zona, è possibile non solo dimagrire in maniera efficace e duratura, ma anche prevenire un gran numero di patologie quali diabete, accidenti cardiovascolari e cancro, e migliorare la qualità della propria vita; infatti il controllo dell’insulina attraverso la dieta stabilizza automaticamente il livello degli zuccheri nel sangue e provoca di conseguenza una notevole diminuzione dell’appetito a fronte di un considerevole aumento di energia e concentrazione.

  • Come portare l’insulina nella Zona

Per mantenere i livelli di insulina entro la Zona basta mangiare ad ogni pasto la giusta combinazione di cibi; le calorie infatti si differenziano in base all’impatto ormonale dei diversi nutrienti da cui provengono; proteine, grassi e carboidrati hanno ciascuno un effetto differente sugli ormoni dal quale dipende il nostro stato di salute: i carboidrati stimolano la secrezione di insulina, le proteine quella di glucagone, i grassi modulano la produzione di una classe di ormoni denominati ecosanoidi. Ma in che modo questi ormoni influenzano il funzionamento del nostro organismo?

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Proteine vegetali, quali alimenti ne sono ricchi?

proteine vegetali

A seconda dell’età dal 14 al 18% circa del nostro peso è costituito da proteine; queste rappresentano componenti fondamentali dei nostri tessuti corporei e sono coinvolte in moltissime funzioni del nostro organismo. Ne consegue che è fondamentale per il mantenimento del nostro stato di salute che queste siano presenti in giuste quantità nella nostra alimentazione quotidiana, più precisamente ciascuno di noi dovrebbe consumare ogni giorno all’incirca un grammo di proteine per ogni chilo di peso corporeo (Livelli di assunzione Raccomandati di energia e Nutrienti).

Le proteine però non sono tutte uguali dal punto di vista nutritivo ma differiscono in base al proprio valore biologico, ovvero al contenuto di amminoacidi essenziali: gli amminoacidi sono i componenti che costituiscono le proteine, tra di essi solo una ventina è di fondamentale importanza nella nostra dieta poichè proprio a partire da questi l’organismo sintetizza tutte le proteine necessarie per svolgere le proprie funzioni vitali; di questo gruppo di venti amminoacidi di base nove vengono definiti essenziali perchè il nostro organismo non è in grado di autoprodurli da altre sostanze e deve necessariamente introdurli attraverso l’alimentazione.

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La polenta: saziante e ottimo anticellulite

polenta dietetica

Dagli anni Sessanta in poi l’uso della polenta, un tempo particolarmente diffusa nelle zone rurali del Nord Italia, purtrop­po si è notevolmente ridotto. Dico purtroppo poiché, visto che uno dei principi cardine del­l’ alimentazione equilibrata è la varietà, questo alimento andrebbe riscoperto e reintrodotto nelle proprie “abitudini alimentari“. Chi ha la neces­sità di dimagrire, può di certo utilizzare setti­manalmente la polenta, tenendo conto di al­cuni suggerimenti qui proposti.

 Mangiare polenta anche solo una volta la settimana ci dà la possibilità di gustare un piatto unico e altamente saziante che introduce varietà nella dieta e fa bene al metabolismo. In particolare, l’uso della farina di mais (priva di glutine) consente di ridurre l’eccessivo uso di fari­na di frumento che, oltre a non essere tollerata dai celiaci (per  il suo contenuto di glutine) può, in al­cuni casi, favorire gonfiore e ritenzione idrica.

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I rimedi antigonfiore secondo l’ayurveda

rimedi antigonfiore ayurveda

Un paio di giorni fa vi abbiamo illustrato la dieta ayurvedica, secondo la quale il soprappeso sarebbe legato ad un accumulo di tossine dovute alla cattiva digestione. La medicina ayurvedica propone, a tal proposito, cinque consigli per eliminare il gonfiore e migliorare il benessere generale.

1. Secondo l’ayurveda è molto importate consumare il tè kharpa, un infuso dal sapore astringente che favorisce la digestione e il metabolismo; questo tè è a base di zenzero, chiodi di garofano, pepe nero e cardamomo, ed è l’ideale anche per chi soffre di dolori addominali e aerofagia.
2. Una soluzione per chi non vuole rinunciare all’aperitivo è ordinare un cocktail allo zenzero, che oltre ad essere addolcito dal miele e dallo zucchero di canna, è ottimo per migliorare la digestione e favorire la produzione dei succhi gastrici.

3. Per disintossicare l’organismo e attivare il metabolismo, bevete, appena svegli e dopo cena, un tè allo zenzero e vi sentirete meglio; questo rimedio proviene dall’antica medicina indiana e per preparare il tè è sufficiente far bollire due tazze d’acqua per dieci minuti e aggiungere un pizzico di radice di zenzero grattugiata al momento.

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Massaggio gourmand, snellire e mantenersi giovani

massaggi gourmand

Quante volte al termine di una giornata molto faticosa o dopo un periodo di grande stress psicofisico abbiamo sognato di concederci un bel massaggio? Rilassarsi, ritrovare le energie perdute, riattivare la circolazione, idratare la pelle; questi ed altri sono i benefici di questa pratica tanto antica quanto piacevole.

E sempre più numerose sono le tipologie di massaggio offerte da centri benessere ed estetici; soprattutto di quelle che sfruttano le proprietà benefiche di alcuni alimenti per trattamenti corpo dalle proprietà snellenti, idratanti e antiage. Sono questi i cosiddetti massaggi gourmand, dei quali certamente avrete sentito parlare. I più richiesti pare che siano i massaggi al vino, al miele e al cioccolato. Scopriamo insieme come ciascuno di essi può aiutarci a ritrovare la forma fisica e mentale:

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Il riso integrale biologico: proprietà dietetiche, terapeutiche e mediche!

riso integrale biologico

Il riso integrale biologico è  un ottimo alimento per chi soffre di allergie e di intolleranze alimentari perché rinforza la mucosa intestinale e il sistema immunitario, prevenendo le infiammazioni digestive. Tra l’altro, il riso integrale combatte anche il colesterolo ed è utilissimo per chi soffre di colite e fermentazione intestinale. Non ultimo, le fibre contenute nel riso aiutano anche a contrastare la formazione di polipi intestinali.

Per avere un’idea del patrimonio nutritivo che si perde nel consumare il riso bianco raffinato, basta ricordare che la percentuale di sali minerali si abbassa fino al 70% e anche l’amido, le vitamine e le proteine si riducono visibilmente. E la fibra? Sparisce del tutto! Questa è una grave perdita perché la fibra contribuisce a mantenere l’organismo in salute e l’amido pare abbia un ruolo determinante nel prevenire i tumori al colon perché genera, una volta raggiunto il tratto intestinale, delle sostanze antiossidanti capaci di prevenire le neoplasie in questa sede.

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Le tisane per stare meglio

tisane che fanno bene

Abbiamo più volte sottolineato l’importanza delle tisane: del resto già il nome dice tutto: “ti sana”, ovvero “ti guarisce”. In effetti le tisane a base di erbe sono utili per superare tanti piccoli disturbi, di certo non sostituiscono le medicine, ma aiutano a vivere meglio. Oggi vi presentiamo le ricette di tre tisane molto utile per depurarsi e per contrastare i disturbi di stagione.

La tisana per depurarsi

Ingredienti: 30 g. di radice di rusco, 25 g. di frutti d’anice, 25 g. di radice di gramigna, 20 g. di radice di tarassaco.
Preparazione: versate un cucchiaio di miscela d’erbe in 250 ml d’acqua; portate a ebollizione per 3 minuti, togliete dal fornello e lasciate riposare per 20 minuti prima di filtrare.

Questa tisana è molto depurativa ed è utile anche per chi ha problemi di ritenzione idrica; bevetene due o tre tazze al giorno per facilitare l’eliminazione dell’acqua trattenuta dai tessuti.

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Il binge eating disorder: cause e possibili cure

binge eating disorder

Il Binge Eating Disorder in italiano Disturbo da ali­mentazione incontrollata è un recente disturbo del comportamento alimen­tare. Si tratta di una pato­logia che spinge il sog­getto a compiere grandi abbuffate non accompa­gnate da quelle strategie per compensare l’ inge­stione di cibo in eccesso che si ritrovano nella buli­mia nervosa. Le persone che manifestano questo disturbo assumono, in un tempo limitato, quantità di cibo esagerate, con la sensazione di perdere il controllo dell’atto del mangiare.

Queste situazioni si ripetono più volte la settimana, anche in mo­menti in cui non si ha una sensazione fisica di fa­me. Quindi, il problema principale sembra consi­stere in una difficoltà a controllare l’impulso ad alimentarsi. Questo spie­ga perché, nella maggior parte dei casi, in questi soggetti sia presente una condizione di sovrappeso o di obesità. Il disturbo sembra colpire il 2-3 % della popolazione, ma il 30 % degli obesi. In gene­re colpisce soggetti tra i 30 e 140 anni. Perché si possa parlare di Bed occorre che coesistano un certo numero di compor­tamenti come il fatto che le abbuffate devono avve­nire almeno due volte alla settimana; devono verificarsi per un periodo di al­meno sei mesi; devono, in genere, essere indipendenti dallo stimolo della fame; quasi sempre, le abbuffate devono avvenire in solitudine; il sog­getto non prova gratificazíone, ma un forte senso di colpa; non esistono meccanismi di compen­sazione, al contrario di quanto avviene per la buli­mia nervosa.

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La dieta ayurvedica

dieta ayurvedica

L’ayurveda è una millenaria medicina indiana che regola anche l’alimentazione, prediligendo piatti a base di legumi, conditi con spezie e aromi, e accompagnati da tè e tisane, con il risultato di eliminare in gonfiori e bruciare i cuscinetti di grasso.

Secondo l’ayurveda, i chili di troppo sono dovuti alle tossine accumulate dal cibo non metabolizzato bene oppure digerito male; per migliorare la digestione, e quindi eliminare i chili di troppo, bisogna mangiare piatti caldi e speziati accompagnati da una  bevanda tiepida

I legumi sono molto nutrienti e contengono pochi grassi, ma spesso vengono trascurati dai regimi alimentari perché provocano gas e flatulenze, inconvenienti che, secondo l’ayurveda, si possono eliminare aggiungendo le spezie ai piatti preparati con i legumi.

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La prevenzione a tavola

prevenzione a tavola

Mangiamo troppo e non sempre scegliamo i cibi giusti. Troppi grassi, troppo zucchero, troppo sale. E il nostro organismo ne risente. Oggi sappiamo che molte malattie annoverano tra i fattori di rischio gli stili di vita alimentari sbagliati. Alcune ricerche, per esempio, hanno di­mostrato che il 30 per cento dei tumori è legato in qualche modo al cibo. Ci sono alimenti che li prevengono, altri che li favoriscono. E il progresso delle conoscenze nel campo della genetica sta scoprendo anche “perché” succede.

 Per questo gli esperti consigliano una sana alimentazione come punto di partenza per la prevenzione. Certo, le attenzioni che possiamo adottare quando mettiamo una pietanza in tavola non sono tutto. Però, di sicuro, sono il primo passo. E, tutto sommato, anche il più semplice. Spiega Salvatore Ciappellano, docente di Alimentazione e nutrizione umana presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Milano

“Tutto quello che ingeriamo e il modo in cui lo facciamo, va a modificare l’organismo in misura rilevante. Il nostro patrimonio genetico, cioè le informazioni scritte nel DNA che ci portiamo dietro dalla nascita, influisce per circa il 30 per cento sul nostro destino. L’aspettativa di vita, a quali malattie andremo incontro, quale sarà il nostro stato di salute nel corso degli anni: tutte queste variabili sono quindi condizio­nate per circa il 70 per cento dai cosiddetti fattori ambientali.”

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Come arrivare in forma alle feste di Natale

peso forma per le feste

Arrivare alle feste di Natale con il proprio peso forma in modo da concedersi qualche tentazione in più non è impossibile, basta seguire una sana alimentazione accompagnata da un po’ di attività fisica. Il modo per mangiare sano esiste: basta affidarsi alla frutta e alla verdura di stagione, cercando di consumarne cinque porzioni al giorno; come? Ad esempio, potrete integrare la vostra colazione con un frutto, bere una spremuta a metà mattina, mangiare un piatto di verdure crude o un’insalata a pranzo, fare merenda con un frutto e uno yogurt, e consumare un piatto di verdure cotte a cena.

L’alimentazione non dipende solo da frutta e verdura, vediamo insieme quali sono le altre indicazioni per arrivare al top alle feste di Natale. Variate la dieta, mangiate di tutto ma in quantità limitate, non saltate la colazione, e neanche la merenda e gli spuntini. Prediligete la cucina leggera, riducendo al minimo i grassi e i condimenti: basterà usate le cotture e vapore o il forno a microonde, e per insaporire i piatti usate le erbe aromatiche.

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