L’elicriso, una miniera di antiossidanti

La medicina popolare conosce e utilizza da tempo l’elicriso in diverse situazioni. Tra le varie proprietà attribuitegli c’è quella antinfiammatoria, analgesica, antiallergica, oltre a quella antiossidante. La pianta viene impiegata sia per uso esterno che interno. Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori del Department of Biochemistry and Microbiology, dell’Università di Fort Hare, in Sud Africa, ha voluto verificarne le possibili proprietà antisossidanti.

I test sono stati condotti in vitro e avevano lo scopo d’individuare sostanze antiossidanti nell’Helichrysum longifolium DC, nome scientifico dell’elicriso, appartenente alla famiglia delle Asteracee. Una volta individuate le sostanze, queste sarebbero state sottoposte a test di valutazione dell’attività. Per lo studio è stata impiegata una soluzione acquosa di estratto di elicriso e si è valutata l’azione antiossidante per mezzo dell’inibizione di anioni superossido, DPPH, H2O2, NO e ABTS. La presenza dei flavonoidi e il contenuto fenolico dell’estratto sono stati determinati utilizzando i metodi standard di reazione fitochimica. Questa analisi ha permesso di rilevare la presenza di tannini, flavonoidi, steroidi e saponine.

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Due bicchieri di latte per tonificarsi e perdere grasso

Bere due bicchieri di latte dopo aver fatto esercizio fisico aiuta a tonificare i muscoli e a perdere massa grassa, non soltanto negli uomini, ma anche nelle donne. Ad affermarlo è uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Kinesiologia della McMaster University, in Canada. Il professor Stu Phillips e colleghi sono partiti dalla considerazione che nonostante l’esercizio fisico non sia una prerogativa femminile i benefici per la salute con l’allenamento di resistenza sono enormi. Aumenta la forza, l’ossatura, la salute muscolare e metabolica.

Già un precedente studio aveva dimostrato che il latte favoriva l’aumento della massa muscolare e la perdita di grasso negli uomini. Ora, i ricercatori si sono concentrati sugli effetti del latte nelle donne. Un errore comune è che le donne tendono a prendere le distanze dai latticini perché convinte che questi siano grassi o possano favorire l’accumulo di grasso. Al contrario, al termine dello studio i ricercatori hanno riscontrato una significativa perdita di grasso. Essi hanno reclutato un gruppo di giovani donne che non praticavano sport per aumentare la resistenza fisica.

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dieta per evitare reflusso

Mangiare il pesce fa bene alla salute

Mangiare il pesce è molto utile sia per mantenersi in salute che in linea; in particolare, consumare regolarmente questo alimento fa bene per contrastare il diabete, le malattie cardiovascolari e anche per migliorare l’umore. Attenzione, però: sono bandite le fritture, mentre va bene il pesce cotto alla griglia, al vapore e al forno.

Non dovete fare scorpacciate di pesce per sentirvi meglio: bastano anche solo un paio di porzioni a settimana; ma perché il pesce è così salutare? Innanzi tutto perché ricco di fosforo, proteine, vitamine e i famosi grassi omega 3; non a caso il pesce è al centro di una campagna di educazione alimentare della Nutrition Foundation of Italy e il noto marchio Rio Mare.

Il direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy, il dottor Andrea Poli, afferma:

Ci fa piacere approfondire un tema così importante come il ruolo del pesce nella dieta quotidiana, al fine di diffondere uno stile alimentare più sano ed equilibrato e contribuire ad ampliare il consumo di uno degli alimenti più preziosi per la nostra salute.

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Contro l’ adipe per rimodellare il punto vita

Il fico d’india e i sali di rame bruciano i grassi profondi e se li associ alle insalate ricche di fibre e Omega 3, impedisci al tuo corpo di depositare grasso, velocizzi il metabolismo e vinci il colesterolo. Gli accumuli di grasso si riscontrano in entrambi i sessi, con una certa predilezione per il sesso maschile. Si localiz­zano per lo più nella zona del girovita e in quella dei fianchi. Spesso alla base di questi depositi vi è un’alimentazione sproporzionata in carboidrati, specialmente raffinati (pasta, pane, cracker ecc. da farine non in­tegrali) e non di rado si accompagnano a squilibri del metabolismo dei grassi con impennate dei trigliceridi e del colesterolo nel sangue.  Si tratta di vero grasso se hai almeno 2 di questi problemi:

  • Il tuo peso è tendenzialmente sopra la norma e il ciclo mestruale non lo fa cambiare.
  • Gli accumuli sono soprattutto sulla pancia, mentre fianchi, cosce, glutei e gambe possono essere del tutto normali oppure solo leggermente “intaccati” da ritenzione e cellulite.
  • Il gonfiore può aumentare in corrispondenza dei pasti e spesso la funzione intestinale tende alla stitichezza.
  • Il tuo sovrappeso aumenta subito se esageri con i carboidrati (pasta, pane, pizza, focacce, dolci).

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La crioscultura

Crioscultura contro la cellulite

Cos’è la crioscultura

La crioscultura o crioelettroforesi è un trattamento anticellulite basato, come la mesoterapia, sull’introduzione sottocutanea di farmaci che agiscono sulle zone interessate agevolando la lipolisi e riattivando la circolazione sanguigna. A differenza della mesoterapia però per la somministrazione dei principi medicamentosi non vengono utilizzati aghi: i farmaci infatti vengono congelati e quindi introdotti nei tessuti attraverso un massaggio praticato con un manipolo in cui sono inseriti dei cilindri di ghiaccio (che li contengono) i quali a propria volta sono attraversati da una corrente elettrica a bassissimo voltaggio.

Perchè il ghiaccio?

Il freddo è, insieme ai farmaci, uno degli elementi essenziali della crioscultura: da un lato perchè desensibilizza le fibre nervose in modo che il passaggio della corrente non crei fastidi, dall’altro perchè riduce momentaneamente la circolazione sanguigna nella zona trattata facendo in modo i principi attivi rimangano bloccati al suo interno, e quindi agiscano, più a lungo.

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Misurare il sale è meglio che assumere i farmaci anti-ipertensivi

Misurare il sale è meglio che assumere i farmaci anti-ipertensiviE’ ampiamente risaputo che misurare e controllare la quantità di sale che si assume è utile per prevenire l’ipertensione e dimagrire, oltre che aiutare a combattere la cellulite, problema che affligge molte donne in vista dell’estate. La novità è che controllare la quantità di sale ingerita può essere efficace come l’assumere farmaci contro l’ipertensione, in particolare nei soggetti con disturbi renali.

La notizia arriva da un team di ricercatori della Scuola di Medicina dell’University of Indiana e del Medical Center dell’University of Maryland, negli Usa, i quali hanno condotto un nuovo studio in cui è stato evidenziato come misurare l’assunzione giornaliera di sale all’interno della dieta può contribuire a controllare la pressione arteriosa, oltre a raggiungere più facilmente il peso ideale o secco, che sarebbe anche il peso che si ottiene dopo l’eliminazione dei liquidi in eccesso accumulatisi durante una eventuale sessione di dialisi.

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Con la pasta integrale non si ingrassa

Il merito è della sua ricchezza in fibre e del suo basso indice glicemico: previene adipe, stipsi, colesterolo e fame nervosa. La pasta fa parte dei carboidrati a lenta assimilazione e a basso indice glicemico: è un alimento deri­vato dalla semola di farina di un cerca­le (grano, kamut, farro, segale) cui viene aggiunta acqua. Contiene  amido, pochi grassi, sali minerali, e la percentuale di proteine e vitamine varia in base al tipo di cercale. Il valore calorico di un etto di pasta di grano duro è di 340-350 kcal. Quando viene cotta le calorie diventa­no 137. Quindi un etto di pasta cotta, scolata e non condita non è un piatto così calorico come si pensa.

Ricordiamoci che la scelta del condimento da abbi­nare alla pasta è fondamentale per rendere il nostro piatto più o meno calorico: evitiamo dunque salse di pesto confezionato, formaggi e ragù di carne. Privilegiamo sughi di verdure e legumi stufati e a base di pomodoro, che riattiva il metabolismo. Nel nostro Paese si consuma soprattutto la pasta da farina di frumento raffinata, ma per fortuna sta anche aumentando il consumo della pasta integrale biologica, di kamut e di farro, riconoscibili dal colore più scuro. Essendo questi cereali più completi dal punto di vista nutrizionale, la pasta che ne deriva sazia di più e, se assunta in dosi moderate, rappresenta un pasto bilanciato nelle diete ipocaloriche.

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Salsa allo yogurt per insaporire i piatti in modo leggero

salsa allo yogurt

Per insaporire insalate, verdure o pesce, non sono necessari condimenti particolarmente elaborati che possono appesantire la pietanza che avete preparato: basta una salsa leggera che esalti il sapore del cibo senza coprirlo.

Una buona alternativa a maionese, ketchup o alle grandi quantità di sale, è sicuramente la salsa allo yogurt, che aggiunge sapore alle cruiditè di verdure ma anche ai secondi di carne e con sole 35 calorie ogni 100 grammi.

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La mesoterapia

Mesoterapia contro la cellulite

Cos’è la mesoterapia?

La mesoterapia, o intradermoterapia, è una tecnica anticellulite che consiste nell’iniezione sottocutanea, in dosi minime, di un cocktail di farmaci diluiti con soluzione fisiologica. L’iniezione viene praticata con aghi molto sottili (da tre a diciotto), lunghi fino a 5 mm, applicati a un multiniettore ed interessa esclusivamente la zona colpita da cellulite a livello della quale causa una piccola infiammazione in grado di riattivare la circolazione sanguigna.

Da chi può essere praticata la mesoterapia?

La mesoterapia può essere praticata esclusivamente da medici esperti di questo tipo di trattamento.

Che tipo di farmaci vengono utilizzati?

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Scopri di cosa ingrassi!

circonferenza vita e fianchi

Soffri di ritenzione, cellulite oppure il tuo problema è il grasso “vero? Per mettere in atto una strategia mirata…adesso, per prima cosa, devi farti una domanda: la tua pancia e tuoi fianchi sono sempre “abbondanti” oppure si tratta di un sovrappeso tempora­neo? Se la tua pesantezza è di tipo cronico o comun­que si ripresenta molto spesso, bisogna capire quali sono le cause.

Innanzi tutto misura il punto vita:  puoi farlo da sola, ma sarebbe meglio farsi aiutare da un’altra persona. Togliti i vesti­ti e mettiti in posizione eretta, con l’addome rilassato, le braccia ai lati del tronco e i piedi uniti. Il centimetro da sarta viene posizionato un po’ più in basso rispetto all’ombelico, a contatto con la cute ma senza compri­merla. Misura la circonferenza e segna il valore su un foglio di carta.

Adesso posiziona il metro un po’ più in basso, all’altezza del pube, prendi anche questa misura e annotala. In una persona in linea, il rapporto vita/fianchi  (ossia la circonferenza della vita diviso quella dei fianchi) deve essere inferiore o pari a 1. Quindi, dividi la misura in centimetri della vita per quella dei fianchi: se questo valore è maggiore di 1 indica una tendenza del metabolismo ad ac­cumulare il sovrappeso soprattutto nella parte centrale e in quella medio bassa del corpo. Se hai ottenuto valore superiore a 1 valuta di che tipo è il tuo sovrappeso “toccando con mano” la consistenza dei tuoi cuscinetti.

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I semi di lino aiutano a combattere il cancro ovarico

Sembra che i semi di lino aiutino a combattere il cancro ovarico, male sempre più diffuso fra le donne che entrano in menopausa. Ad affermarlo è un recente studio che per ora è stato condotto su modello animale, ma che ha buone probabilità di avere una valenza positiva sugli esseri umani, cosa che potrà essere verificata a seguito di uno studio più articolato e ampio.

Un team di scienziati dell’University of Illinois, a Chicago, negli Usa, ha condotto una ricerca su un gruppo di galline affette da tumori ovarici. Gli animali sono stati suddivisi in due gruppi e poi sottoposti per circa un anno ad una dieta normale  e ad una arricchita al 10% dai semi di lino, noti per il loro alto contenuto di acidi grassi omega-3, che sono chemiopreventivi nel cancro della mammella e possono essere benefici anche per altri tipi di tumore.

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La dieta non basta a prevenire il diabete di tipo 2

Per scongiurare il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2 non basta seguire una dieta equilibrata. Ad affermarlo è un gruppo di ricercatori dell‘Università della California a Los Angeles (UCLA) che hanno condotto un’analisi trasversale su un campione di 14.528 persone obese e non obese, legate al programma National Health and Nutrition Esame Survey III.

Lo scopo era quello di valutare l’effetto della sarcopenia, ovvero la perdita della massa muscolare che interessa le persone particolarmente sedentarie ma che è dovuta anche all’avanzare dell’età, sulla resistenza insulinica e sui livelli di glucosio nel sangue.

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I cibi giusti per combattere lo stress

Oggigiorno, vivere in condizioni di stress è abbastanza frequente: tra casa, lavoro e impegni vari, siamo sempre di corsa e chi ci rimette è proprio il nostro sistema nervoso. Se proprio non riusciamo a staccare la spina, e non possiamo seguire eventuali corsi di yoga o pilates per rilassarci, non ci rimane che affidarci all’alimentazione, e in particolare ai cibi che, grazie alle loro proprietà aiutano a ridurre lo stress.

Le prime della lista sono le arance; uno studio tedesco ha scoperto che la vitamina C riduce lo stress e aiuta a normalizzare la pressione sanguigna dopo una situazione particolarmente stressante, oltre, naturalmente, a potenziare il sistema immunitario. Anche le patate dolci sono molto utili per ridurre lo stress in quando sono ricche di vitamine e fibre che aiutano a trasformare i carboidrati.

Tra la frutta secca, vanno bene le mandorle, perché contengono molte vitamine B ed E che aiutano il sistema immunitario, e le noci che riducono la pressione sanguigna. Tra la frutta fresca, invece, i migliori alleati contro lo stress sono le albicocche, in quanto contengono molto magnesio che contribuisce a rilassare i muscoli, e l’avocado che, grazie ai suoi grassi monoinsaturi e all’elevato contenuto di potassio, contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna.

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Come dimagrire su cosce, fianchi e punto vita!

Se i tuoi chili in più formano intorno all’addome un antipatico “salvagente”, qui trovi la soluzione per liberartene per sempre. Ti sentirai leggera, sgonfia. E il bikini non sarà più un problema. L’estate si avvicina e la fatidica “prova costume” è ormai imminente. La zona critica, che il bikini mette in evidenza, è soprattutto quella del punto vita, delle cosce e dei fianchi e, parados­salmente, spesso questa parte del corpo sembra non “rispondere” alle varie diete, neanche alle più rigide.

Ciò è dovuto al fatto che si tratta di una zona in cui gli accumuli possono avere origini diverse e talvolta miste: non solo adipe, ma anche ristagno di liquidi, deposito di scorie metaboli­che, cellulite. Inoltre, si tratta di un’area in cui i tessuti (specialmente nel sesso femminile) sono estremamente sensibili alle variazioni ormonali, legate al ciclo mestruale o alla menopausa. Un’a­limentazione equilibrata e un’attività fisica ap­propriata sono fondamentali, ma associando l’in­tegratore naturale giusto e un trattamento locale adeguato i benefici saranno raddoppiati!

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La cottura al vapore aiuta a mantenere la pelle giovane

Vi avevamo già parlato dei vantaggi della cottura al vapore, un tipo di preparazione che lascia i cibi morbidi e leggeri, e che, quindi, è perfetta per una dieta povera di grassi; inoltre, pare proprio che la cottura al vapore aiuti la pelle a rimanere giovane. A dare la notizia è la Winter Academy of Dermatology and Oncology, che ha presentato uno studio sulla relazione tra alimentazione e bellezza.

Oltre ai cibi antiossidanti che fanno bene alla pelle, lo studio ha sottolineato come gli alimenti cotti ad alte temperature contengono dei complessi di zuccheri e proteine che aumentano di ben 50 volte il numero di radicali liberi sparsi per la pelle; questi complessi sono i cosiddetti Age, ovvero Advanced Glycosilated end Products, sostanze veramente letali per la pelle.

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Tutta la frutta di giugno

In estate si ampliano le varietà di frutta disponibili sul mercato. Come sempre il nostro consiglio infatti è quello di scegliere esclusivamente frutta di stagione e di provenienza locale per essere certi (o quasi) che le caratteristiche nutrizionali di ciò che portiamo in tavola siano inalterate. Ecco quindi un breve elenco dei frutti tipicamente estivi che iniziano a fare la propria comparsa sulle nostre tavole nel periodo compreso fra maggio e giugno:

Albicocche

Le albicocche fresche hanno poche calorie ma un elevato potere saziante; inoltre, grazie al loro contenuto di fibre e sorbitolo aiutano a regolarizzare le funzioni intestinali. Contengono dosi notevoli di potassio e carotene, nutrienti essenziali per ripristinare i liquidi perduti attraverso la sudorazione, il potassio soprattutto, e per ottenere un’abbronzatura omogenea e duratura. Notevole anche il contenuto di vitamine A, B, C, PP e sali minerali magnesio, fosforo, ferro, calcio.

Ciliegie

Anche le ciliegie, come le albicocche, hanno un modesto contenuto calorico e un elevato potere saziante. Grazie al notevole contenuto di acqua rappresentano inoltre un frutto diuretico e depurativo, mentre la presenza di antiossidanti, quali flavonoidi e vitamina C, le rende formidabili alleate per la bellezza della nostra pelle.

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Zenzero, rimedio naturale contro i dolori muscolari

Sembra che lo zenzero, la nota spezia abitualmente usata per insaporire le pietanze, non solo abbia la capacità di alleviare i fastidiosi sintomi del raffreddore primaverile o aiutare la digestione, ma pare che possa anche alleviare i dolori muscolari a seguito dell’esercizio fisico. Ecco quanto suggerito da un team di scienziati dell’University of Georgia, negli Usa, guidati dal dott. Patrick O’ Connor, professore in Kinesiologia, la scienza che studia il movimento corporeo.

I ricercatori hanno condotto due studi proprio per verificare gli effetti benefici dello zenzero, distinguendolo in crudo e cotto. Per valutare gli effetti benefici dello zenzero sono stati coinvolti 34 e 40 volontari per ogni studio. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi in entrambi gli studi. Agli appartenenti al primo gruppo sono state somministrate alcune capsule contenenti zenzero crudo o trattato termicamente, ovvero cotto, a seconda dello studio di adesione. Agli altri sono state somministrate delle capsule con placebo.

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Ketchup, ma il problema è davvero il sale?

Il colosso americano Heinz ha di recente annunciato, sul sito della CBS, che ridurrà del 15% il contenuto di sale del suo famosissimo ketchup. La versione light di una delle salse più amate al mondo sarà introdotta in commercio, almeno negli Stati Uniti, già la prossima estate e permetterà, almeno nelle intenzioni dei produttori, a coloro che sono affetti da ipertensione e alle donne da sempre in lotta contro la cellulite di concedersi un pizzico in più di questa bontà.

L’iniziativa è senza meno lodevolissima e si sposa perfettamente con il rinnovato interesse per il cibo sano che negli ultimi tempi sta investendo fette sempre più ampie della popolazione americana. Tuttavia bisogna ammettere che il ketchup, al contrario di quanto si pensa comunemente, di per se stesso non rappresenta un attentato nè per la linea, nè per la salute, soprattutto se realizzato solo con ingredienti freschi e genuini; per la sua preparazione vengono infatti impiegati pomodori, aceto e zucchero e il suo contenuto calorico è medio-basso.

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