Proteggersi dai danni dello smog con l’alimentazione

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Chi vive nelle città con un alto tasso di inquinamento già lo sa: l’organismo viene pesantemente indebolito dallo smog, il quale fa diventare l’aria carica di veleni invisibili ma potenti, come il carbonio e il piombo. Questi elementi sono molto nocivi perché sono precoce capaci di aumentare la produzione di radicali liberi, i responsabili dell’invecchiamento precoce di tessuti e organi; per rallentare questo processo, l’unica soluzione è quella di proteggere il proprio organismo assumendo, tramite il cibo, il maggior numero possibile di sostanze antiossidanti.

Ogni alimento possiede una determinata funzione per il benessere dell’organismo, vediamo insieme quali sono quelli che lo proteggono dagli danni dello smog e, al tempo stesso, aiutano a perdere un paio di chili in eccesso. Gli alimenti di colore viola, come i mirtilli e le prugne, sono ricchi di flavonoidi e antocianine, sostanze che proteggono la pelle dalla fragilità capillare, e quindi la aiutano a sopportare gli sbalzi di temperatura; le carote e i pomodori, invece, difendono la pelle dall’azione dannosa del fumo e degli agenti atmosferici inquinanti, che, grazie alle loro sostanze, il betacarotene e il licopene, aiutano a proteggersi dagli attacchi dei radicali liberi.

I kiwi e gli agrumi sono utili per migliorare la circolazione del sangue, e quindi per ottimizzare l’ossigenazione della pelle, che renderà l’incarnato più luminoso; inoltre, tutti gli alimenti che contengono vitamina C sono in grado di restituire vitalità ad una pelle ingrigita dagli agenti atmosferici e dallo smog. I frutti a guscio, come mandorle e noci, contribuiscono a contrastare l’azione di stress e stanchezza psicofisica e ridare energia, attenzione, però a non abusarne: la frutta in guscio è molto grassa, bastano 3 mandorle al giorno per riceverne solo i benefici.

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Mangiare tanta verdura è davvero importante

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Sappiamo già quanto sia importante mangiare ogni giorno la giusta quantità di frutta e verdura. Portare ogni giorno in tavola almeno cinque porzioni di vegetali aiuta infatti a contrastare l’invecchiamento precoce, a prevenire l’insorgenza di alcune patologie e, sempre nell’ambito di una dieta equilibrata, a mantenere il peso forma.  A confermarlo una ricerca svolta presso l’Università della Florida, coordinata dalla dottoressa Heather Vincent e pubblicata sul Journal of Human Nutrition and Dietetics.

L’èquipe della dottoressa Vincent ha preso in esame 54 volontari suddivisi in due gruppi: normopeso e obesi. Gli stili alimentari di ciascuno dei partecipanti allo studio sono stati quindi osservati per tre giorni e la valutazione è stata ripetuta otto settimane dopo. E’ stato così possibile rilevare come a parità di calorie giornaliere consumate, i soggetti in sovrappeso avevano preferito pietanze più ricche di grassi saturi e consumato minori quantità di vegetali e che il loro livello di stress ossidativo era più elevato rispetto ai coetanei normopeso. Fenomeno che, oltre ad accelerare i processi di invecchiamento, si trova alla base di patologie quali obesità e diabete.

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La dieta delle arance

dieta delle arance

La dieta delle arance pur avendo questo nome, prevede il consumo di questi agrumi solo durante gli spuntini, il resto dei pasti sono a base di pesce, peperoni, legumi e cereali. Le principali caratteristiche di questo regime alimentare sono la capacità di rafforzare il sistema immunitario e di contrastare l’invecchiamento precoce, grazie all’azione antiossidante dei minerali e delle vitamine contenute in questi alimenti.

L’invecchiamento cellulare è dato dall’azione dannosa dei radicali liberi, delle molecole composte da un elettrone con carica negativa che, una volta prodotte, vanno in cerca di molecole con carica positiva; la reazione chimica che avviene dall’incontro di queste due cariche si chiama ossidazione, ed è la principale causa dell’invecchiamento precoce. Per contrastare l’azione dei radicali liberi si devono assumere dei componenti in grado di combatterli come le vitamine e i minerali.

Un buon modo per difendersi dall’invecchiamento precoce è assumere una buona dose di vitamina C, perché assicura la salute dei vasi sanguigni, l’assorbimento di ferro, rigenera il tessuto osseo e combatte il processo di ossidazione dei radicali liberi. Oltre che nelle arance, una quantità considerevole di vitamina C si trova nel ribes, nei kiwi, nei peperoni e nelle fragole.

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La dieta del tè verde

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La cosiddetta dieta del tè verde apporta circa 1200 calorie al giorno e permette di perdere fino a 4 chili in un mese. Infatti, grazie al contenuto di sostanze anti-ossidanti quali polifenoli e tannini, tra cui la caffeina, il the verde agevola la combustione dei grassi e rallenta l’assorbimento di zuccheri e lipidi contrastando allo stesso tempo l’azione dei radicali liberi e, di conseguenza, l’invecchiamento precoce.

Nonostante tutti i suoi effetti benefici però bere più di tre tazze di tè al giorno è sconsigliato a chi soffre di ansia o di insonnia così come a chi è affetto da ulcera. In questo caso quindi è meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia prima di cominciare una dieta di questo tipo.

Lunedì

Colazione: 1 tazza di tè verde, 1 vasetto di yogurt magro o un bicchiere di latte scremato, 3 fette biscottate o 4 biscotti secchi integrali.

Spuntino: 1 tazza di tè verde con 2 biscotti secchi.

Pranzo: 1 tazza di tè verde; 1 vasetto di yogurt magro o un bicchiere di latte scremato; 3 fette biscottate o 4 biscotti secchi integrali.

Merenda: 200 g. di frutta fresca.

Cena: 1 porzione di petto di pollo; insalata di lattuga; mezzo panino.

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Un mix di integratori per spermatozoi stressati

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Oltre ai tanti danni conosciuti, i radicali liberi possono anche in­fluire sulla capacità fecondante della coppia, specialmente se l’uomo soffre di stress ossidativi, cioè alterazioni causate diret­tamente allo spermatozoo che è privo di quei meccanismi di­fensivi che caratterizzano le altre specie cellulari. In pratica ad essere colpiti sono i gameti maschili e tutto questo si traduce in una ridotta capacità fecondante dell’uomo, in aborti precoci e, raramente, in mutazioni genetiche dell’embrione.

In caso di dif­ficoltà evidenti della coppia è opportuno monitorare il livello di ra­dicali liberi nel liquido seminale. Nel caso che gli spermatozoi siano “stressati” occorre somministrare delle sostanze antiossi­danti. Hanno dato buoni risultati integratori come glutatione, vi­tamina E, licopene, carotene, vitamina C, astaxantina.

 Molte delle cause eziologiche dello stress dei gameti maschili derivano da errati stili di vita e sarebbe più semplice cercare di evitarli piuttosto che ricorrere ai ripari. L’alimentazione gioca un ruolo predominante non solo nell’ambito della prevenzione, ma anche in quello della terapia. Vale la pena sottolineare il ruolo essenziale della nostra dieta mediterranea, uno stile che tutto il mondo ci invidia e che ci consente di combattere lo stress ossidativo ricorrendo semplicemente ai piaceri della tavola.

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Cinque consigli alimentari anti invecchiamento

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Dimostrare dieci anni di meno è il sogno di tutte; impossibile da realizzare? No, se seguirete i nostri consigli anti invecchiamento, e assumerete le dosi consigliate di questi cinque alimenti dalle proprietà estremamente benefiche.

Germe di grano. Anche se si scarta nella produzione della farina, il germe è senz’altro la parte migliore del chicco di grano, perché contiene un’elevata quantità di vitamina E, che protegge i lipidi dall’ossidazione causata dai raggi ultravioletti; inoltre, sembra che il germe di gramo riesca a proteggere la pelle anche dai danni dello smog. Bastano un paio di cucchiaini al giorno, magari sull’insalata o nello yogurt del mattino per godere di tutti i suoi benefici.

Mirtilli. Queste bacche devono il loro colore all’alto contenuto degli antociani, e numerose ricerche hanno evidenziato che questi pigmenti agiscono sui capillari sanguigni mantenendoli puliti internamente, rafforzando il tessuto connettivo che li sostiene e migliorando la loro elasticità. Secondo una ricerca condotta da un’università canadese, le virtù salutari dei mirtilli si mantengono bene anche nel loro succo: un bicchiere al giorno è una dose sufficiente per migliorare la salute dei vasi sanguigni nel giro di poche settimane.

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Frutta e verdura, un’assicurazione contro l’invecchiamento

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Quando si preannun­cia l’estate, quasi rispondesse ad un comando ben pre­ciso, il nostro corpo sente il biso­gno di mangiare più frutta e più verdura. Certamente per il senso di refrigerio indotto da cetrioli, po­modori, fragole, cocomeri, meloni, ananas, ecc., prodotti freschi che sono presenti sulla nostra tavola con maggiore abbondanza. Parliamo di frutta e verdura ricche di vitamine (A, E, C con azione an­tiossidante e gruppo B, per il me­tabolismo dei carboidrati e delle proteine) e di minerali (potassio,magnesio, calcio, ferro, selenio, cromo e altri oligoelementi).

Un consiglio utile è quello di man­giare ad ogni pasto 6-700 grammi di questo “gruppo alimentare”, suddiviso tra verdura a volontà (anche 3-400 grammi abbinata a cibi proteici) e molta frutta (200/­250 grammi), meglio se cruda. A maggior ragione se approfit­tando della bella stagione avete anche cominciato a praticare qual­che sport.

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Radicali liberi, perchè è importante contrastarne l’eccesso

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I tanto temuti radicali liberi sono in realtà sostanze di “scarto” normalmente prodotte dal nostro organismo: si formano infatti all’interno dei mitocondri, cellule deputate alla trasformazione dell’ossigeno in energia, e sono costituiti proprio dall’ossigeno residuo non consumato.

Fu il chimico americano Denham Harman ad avanzare per primo, nel 1956, la teoria secondo la quale i radicali liberi accumulandosi nell’organismo con il passare degli anni lo danneggiano provocando i processi di invecchiamento e causando, secondo alcuni studi, patologie quali l’aterosclerosi.

In realtà esiste un equilibrio fisiologico fra la quantità di radicali liberi normalmente prodotti e la loro neutralizzazione da parte di meccanismi antiossidanti. I radicali liberi cominciano a rappresentare un problema quando il loro accumulo, per motivi che vedremo in seguito, diventa tale da non poter essere smaltito attraverso i normali processi anti-ossidativi. In questo caso è la struttura stessa delle cellule a risentirne in maniera precoce.

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Dieta detox

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Dieta Detox in pochi giorni.

Come è facile intuire, la dieta detox è un regime alimentare appositamente pensato per smaltire l’accumulo di tossine dell’organismo. Allo stesso tempo, questo tipo di dieta disintossicante ha il potere di rendere la pelle più tonica e luminosa e aiuta la pancia a tornare piatta.

La dieta detox si osserva per quindici giorni e si basa su 4 principi fondamentali:

Consumare almeno 30 grammi di fibre al giorno

Allo scopo di incrementare la quantità fibre presenti giornalmente nella dieta, è opportuno consumare cereali, legumi, frutta, verdura e ortaggi.

Introdurre sostanze antiossidanti

Le sostanze antiossidanti contenute in alcuni cibi contrastano l’azione dei radicali liberi, frammenti di molecole prodotte dal nostro organismo che favoriscono i processi di invecchiamento e abbassano le difese immunitarie. Gli antiossidanti più comuni (vitamina C, carotenoidi, fenoli e tocoferoli) sono contenuti soprattutto in frutta, verdura e ortaggi.

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I consigli alimentari per avere una pelle sana e luminosa

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La pelle è lo specchio della salute interiore: nei momenti in cui il fisico è più debole, non è raro che compaiano foruncoli e macchie a segnalare  le sue difficoltà. Lo stress, la cattiva digestione e anche i piccoli disturbi a carico dell‘intestino o del fegato, sono tutte possibili cause di problemi alla pelle.

Le creme possono servire a tamponarli provvisoriamente, ma è chiaro che se si vuole risolverli in modo definitivo bisogna contrastarne le cause alla radice. Per iniziare, è bene ridurre il consumo di grassi, salumi e carne: questi alimenti, infatti, possono favorire fermentazioni intestinali che scatenano i fenomeni di riscaldo a livello cutaneo.

Per un buon funzionamento del fegato e dell’intestino, che sono organi fondamentali per mantenere la pelle sana e bella, è importante che la base dell’alimentazione sia costituita da cereali; oltre a pane, pasta e riso, è bene consumare anche orzo, farro, farina di mais e miglio.

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