Street fitness, ovvero usare la città come palestra

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Un parco, il lungomare, un percorso cittadino lontano dal traffico: con la bella stagione si moltiplicano le possibilità di trasformare gli spazi aperti in una palestra per il proprio allenamento, e non soltanto per fare jogging.

Approfittando di strutture ed oggetti dell’arredo urbano, infatti, si può costruire un training fai da te articolato, completo, efficace e soprattutto economico. Con un pizzico di inventiva, anche il gradino dei marciapiedi, un muretto, una panchina, la cancellata di una recinzione, una balaustra o una scala possono diventare attrezzi utili.

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Dimagrire con la terapia comportamentale

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Mandare via definitivamente i chili di trop­po è possibile, a patto che si scelga la strada meno velo­ce. Le linee guida interna­zionali e italiane auspicano una perdita di peso dell’or­dine del 10 per cento, nei primi sei mesi, come primo obiettivo importante per chi intenda intraprendere una cura dimagrante. Riu­scire a raggiungerlo e a consolidarlo nel tempo, è già un bel successo, se è vero che ciò basta a minimizzare i ri­schi di insorgenza delle patologie correlate a sovrap­peso e obesità.

 In ogni caso a chiunque intenda fermarsi a questo primo livello, o aspiri a mi­gliorare ulteriormente la performance, giova ricor­dare cosa dicono le Linee guida obesità Italia , in materia di modalità di dimagrimento. Senza dimenticare che la riduzione della razione ali­mentare è solo una compo­nente della strategia: le al­tre si chiamano attività motoria e tecniche di terapia comportamentale, oltre a farmaci e bisturi, da riser­vare ai casi più gravi.

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Le tisane che regalano energia

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Ci sono tanti modi per ricaricarsi di energia e affrontare con vitalità il caldo che ormai incalza nelle nostre giornate; c’è chi ha bisogno di liberarsi delle scorie e delle tossine accumulate durante l’inverno, chi ha bisogno di sostanze rigeneranti, chi, invece, desidera dormire bene e combattere stress e tensioni.

Per soddisfare tutte queste esigenze ci sono le erbe, i fiori e le spezie di stagione, ricchissime di sostanze attive che faranno rifiorire il nostro organismo.

Il modo più semplice per godere di tutti i loro benefici è utilizzarli per preparare tisane calde o fredde; per questo vi suggeriamo alcune ricette che vi aiuteranno ad affrontare con vitalità l’estate.
Gli ingredienti indicati nelle ricette si possono acquistare in erboristeria e corrispondono a 100 grammi di miscela, sufficiente per preparare circa 10 tazze di tisana.

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Dieta per gli ultrasessantenni: mangiare poco ma spesso

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Molto spesso gli anziani presentano problemi di funzionalità dell’apparato digeren­te che possono indurli a seguire una dieta troppo restrittiva o non equilibrata. In caso di difficoltà nel­la masticazione, piuttosto che escludere certi alimenti basterà usare delle piccole accortezze: pre­ferire gli alimenti morbidi (purè, minestre, pasta dì piccolo formato, formaggi freschi, frutta ben matura, pesce, uova, pane all’olio o al lat­te) e preparare gli altri cibi in mo­do da renderli più teneri (carne tri­tata, frutta e verdure cotte o frulla­te, legumi passati).

A chi ha problemi di digestione si consigliano pasti piccoli e fre­quenti distribuiti in tutta la giorna­ta: l’ideale è fare i pasti principali (compresa una colazione all’italiana” a base di caffè, latte, fette bi­scottate e marmellata) e 2 spuntini. Inoltre è buona nonna masticare a lungo prima di deglutire, evitare le bevande gassate e i cibi troppo grassi (fritti) e non distendersi immediatamente dopo il pasto.

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La cucina “fredda” dell’estate

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In pinzimonio oppure condite in insalata, le verdure danno il loro meglio a crudo, soprattutto d’estate, e data la varietà dei prodotti, non è difficile comporre mix sempre nuovi e gustosi.

Qualche esempio? I pomodori si sposano benissimo con la lattuga, così come i finocchi sono perfetti con le carote, e anche la frutta può aggiungere un tocco speciale alle insalate estive. L’importante è condirle nel modo giusto e l’olio extravergine d’oliva rimane il condimento migliore; le sue virtù sono note: digeribile e ricco di fattori antiossidanti, vanta anche diverse proprietà curative, in quanto aiuta nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie, stimola la digestione e migliora la funzionalità intestinale, ha un’unica pecca: come tutti i grassi fornisce parecchie calorie.

Per chi ha problemi di linea non mancano però le alternative, prime tra tutte le salse a base di yogurt che uniscono alla gradevole cremosità di questo alimento i suoi pregi dietetici.

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Pizza leggera dall’antica provenza: Pissaladina o Pissaladière

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Finalmente domenica, come diceva un bellissimo film di alcuni anni fa. Se anche voi, come me, quando siete a casa amate cimentarvi nella preparazione di pranzetti e cenette succulenti ma che non attentino alla vostra linea, seguitemi e non ve ne pentirete. La pissaladina è una specie di pizza molto diffusa nel sud della Francia ma anche nella nostra liguria. E’ decisamente più leggera della nostra pizza in quanto non ha formaggio né mozzarella ma è ricca di cipolle che favoriscono, tra l’altro, la diuresi, e le alici.

Adattissima quindi a chi, come me, non vuole rovinarsi quando arriva la domenica ma che ama stare con le persone che ama senza troppe privazioni. Per rimanere intorno alle 600kal. vi conviene poi concludere il pasto con una bella macedonia di frutta!

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Ciliegia, un frutto dimagrante

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A giudicare dal loro sapore dolce forse non si direbbe, ma le ciliegie contengono addirittura meno zuccheri delle mele, al punto che 100 grammi forniscono al nostro organismo solo 38 kcal: praticamente un “niente” che le rende una golosità accessibile a tutti, addirittura consigliata a chi vuole perdere peso.

Oltre a dare poche calorie, le ciliegie forniscono un’alta quantità di acqua (è circa l’85%) che rende questi frutti degli ottimi reidratanti, diuretici e depurativi, ideali per facilitare l’eliminazione delle scorie prodotte dall’organismo.

Le ciliegie sono, inoltre, ricche di fibre solubili, che contribuiscono a stimolare efficacemente il senso di sazietà nello stomaco e riducono l’assorbimento dei grassi, facilitando ulteriormente la perdita di peso.

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Dimagrire mangiando lentamente

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Secondo una ricerca condotta da Sgf per conto della Coldiretti, il tempo passato dagli italiani in cucina continua a calare: nel 2008 è stato di ap­pena 34,9 minuti per il pranzo di mezzogiorno e di 33,1 minuti per la cena, con una riduzione rispettivamente del 4,7 e del 2,7 per cento ri­spetto all’anno precedente. Al cucinare poco e in fretta si affianca spesso il vizio di mangiare velo­cemente.

 Un vecchia massima dei tempi andati raccomandava di masti­care un boccone 33 volte prima di deglutirlo. Un’usanza eccessiva, nata nelle comunità monastiche per rendere omaggio ad ogni anno di vita di chi ci dà “oggi il nostro pane quotidiano“. Eppure risponde al principio di garantire sia un buon assorbimento dei principi nutritivi, sia una più agevole digestione.

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Tutti i consigli per un fegato sano

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Il fegato è la ghiandola più grande del nostro corpo e svolge compiti fondamentali, ma non sempre gli viene dedicata la giusta attenzione: trascurare quest’organo è sbagliato: nonostante sia molto resistente le sue cellule si possono ammalare e a farne le spese sarà l’intero organismo.

Il fegato si trova nella parte destra del corpo, subito sotto il diaframma, ed è ricoperto da una membrana dura e resistente formata da gruppi di ghiandole che hanno il compito di filtrare e di depurare il sangue. Il fegato produce la bile, un liquido necessario per la digestione delle sostanze grasse e per l’assorbimento di alcune vitamine.

Le sue principali funzioni sono: depurare il sangue, trasformando oppure eliminando le sostanze di scarto o nocive, immagazzinare gli zuccheri, produrre alcuni enzimi utili per la digestione e fabbricare proteine, elementi fondamentali per l’organismo.

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La Piramide Alimentare Italiana

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Allo scopo di orientare gli italiani verso comportamenti alimentari più salutari, il Ministero della salute ha affidato, nel 2003, a un gruppo di esperti il compito di elaborare un modello di dieta in armonia sia con gli stili di vita odierni che con la tradizione alimentare del nostro paese. E’ nata così, ad opera dell’Istituto di Scienza dell’alimentazione dell’Università di Roma “La Sapienza”, la piramide alimentare italiana. Questa particolare piramide alimentare indica i consumi alimentari giornalieri consigliati in base al criterio della quantità benessere (QB).

Più in generale, la piramide alimentare è una rappresentazione grafica che può essere utilizzata per descrivere un qualunque tipo di dieta al fine di visualizzare con immediatezza su quali principi si basa il modello alimentare in oggetto. Qualunque sia il modello dietetico rappresentato, la logica secondo la quale viene costruita la piramide è sempre la stessa: alla sua base troviamo collocati gli alimenti che vanno consumati tutti i giorni e man mano che si sale verso l’apice quelli la cui frequenza di assunzione consigliata si dirada.

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Combattere la cefalea da week end con l’alimentazione

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Avete mai sentito parlare della cefalea da week end? È un tipo di mal di testa che si manifesta quando ci si rilassa dopo un periodo di stress o uno sforzo fisico intensi, oppure in seguito a un cambiamento di abitudini, che può essere anche il semplice andare a letto più tardi e dormire di più.

La cefalea può anche essere causata dall’abuso di cibo e di alcol; infatti, secondo le ricerche scientifiche ci sarebbe una stretta relazione tra alimenti e mal di testa: pare infatti che alcune sostanze siano in grado si scatenare degli attacchi dolorosi nei soggetti più predisposti. Queste sostanze sono la tiratina, la feniletilamina e l’istamina, contenute soprattutto nei prodotti fermentati, come vino, birra, carne e pesce conservati, formaggi stagionati, torte, pane e salsa di soia; inoltre, la feniletilamina si trova in quantità nel cacao, negli agrumi e nei frutti di bosco.

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Ricetta light: Crostini di gamberetti al cumino

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Da poco sono approdata sul magico blog di dietaland portando con me un’eredità bella ed entusiasmante dal blog fratello gingerandtomato. Ovviamente se anche qui ci occupiamo di diete, di consigli alimentari per rimanere in forma, è mio parere, che prima di tutto venga il benessere psichico e poi il piacere di guadarsi allo specchio. Penso che a molte di noi sia capitato di sottoporci a diete dimagranti, di perdere anche 4/5 chili ma di sentire un senso di tristezza che ci pervade. Pensereste: “Ma come, proprio ora che dovresti guardarti allo specchio con ammirazione, dovresti essere felice dei risultati avuti dopo mesi di dieta ed invece?…”

Invece, purtroppo, i regimi alimentari troppo ristretti spesso causano depressione, in più il piacere di mangiare troppo spesso è svilito davanti ad insalate verdi e macedonie che ci fanno rimpiangere una bella pizza napoletana o un bel piatto di lasagne! Ma allora, mi chiedereste, che ci sei venuta a fare sul pianeta dietaland? Potevi startene su ginger! E no cari amici, perché il mio compito è di farvi dimagrire  (o perlomeno io ci provo virtualmente)  facendovi però assaporare i piaceri della tavola. Cominciamo quindi oggi con una ricettina veloce e sfiziosa che ho ripreso direttamente dalla cucina cinese: crostini di gamberetti al cumino.

 

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Frutto di camu camu, i benefici non provati

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Il Camu Camu è un arbusto che cresce nelle zone paludose della foresta pluviale peruviana e brasiliana. I suoi frutti commestibili, grandi come limoni, si presentano tondi e di color porpora una volta maturi. La caratteristica nutritiva  principale del frutto di camu camu è data dal suo eccezionale contenuto di vitamina C, pari a 30 volte quello delle arance, rispetto alle quali è anche più ricco di ferro, fosforo, niacina e riboflavina. Esso contiene inoltre una notevole quantità di potassio e di amminoacidi in grado di favorire l’assorbimento della vitamina C da parte dell’organismo.

I preparati a base di frutto di camu camu sono molto diffusi negli Stati Uniti, dove è possibile trovarli in commercio sotto forma di bevande, estratti secchi in polvere e pillole per la cura di raffreddori, infezioni virali come l’herpes, influenze e come coadiuvanti nella cura di malattie autoimmuni e del fegato. Inoltre, sempre oltreoceano, diversi esperti di medicina alternativa ritengono che il camu camu sia efficace nella cura dei disturbi depressivi, nella prevenzione della cataratta e persino in caso di infertilità di coppia.

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Ad ognuno la sua dieta: consigli alimentari per perdere peso

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Che per dimagrire occorra cambiare qualcosa nella dieta è cosa risaputa, così come è altrettanto noto che essendo le diete per loro natura ostiche, difficili da digerire (in tutti i sensi), molti nemmeno provano ad iniziarle. Per questo si moltiplicano strategie e consigli, quasi tutte ri­gorosamente in arrivo dagli States, il paese dove è nato il moderno concetto di dieta nel 1830, pare per caso. Accadde che il reve­rendo Sylvester Graham decise di nutrirsi solo di verdure e cereali in­tegrali ritenendo i cibi ricchi e spe­ziati frutto del “demonio” e portatori di peccati di gola.

 Visto che man­giando in maniera più “cristiana” oltre allo spirito si risollevava anche il corpo, furono in molti a seguire il reverendo. Ora. 179 anni più tardi, il miglior consiglio che arriva dai nutrizionisti americani è quello di attivare diete a piccoli passi, con piccoli cambia­menti. Variare una cosa alla volta dà la sensazione del successo, il peso cala ad un ritmo sostenibile e si ha il tempo di prendere delle abitudini che si pos­sono poi mantenere. Eccovi i nostri cinque semplici consigli per altrettanti semplici cambia­menti in grado di darvi grandi risultati. Iniziate con quello che vi sembra più facile da mettere in atto.

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La dieta del pH

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La pancia si appiattisce, il corpo diventa subito e asciutto: sono i risultati del regime alcalinizzante, in grado di riattivare il metabolismo e favorire il benessere.

Il menù alcalinizzante aiuta a ristabilire l’equilibrio acido-alcalino (o basico) dell’organismo, che spesso risulta troppo acido per diversi fattori, per esempio un’alimentazione iperproteica e povera di frutta e verdura, oppure uno stile di vita troppo sedentario.

Nel post di ieri abbiamo visto cos’è il pH, come verificare il suo livello nell’organismo e come tenerlo sotto controllo, oggi vi proponiamo una dieta alcalinizzante da seguire nel causo in cui, dopo i controlli, il vostro pH risulti ripetutamente acido.

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Combattere la cellulite con ananas e papaya

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Grazie al contenuto di enzimi  in grado di ridurre i processi infiammatori e di acidi organici capaci di contrastare efficacemente la ritenzione idrica, gli integratori alimentari a base di ananas e papaya rappresentano un efficace rimedio contro la cellulite. La cellulite infatti, prima ancora che uno sgradevole inestetismo, è un processo infiammatorio che, causando l’accumulo di liquidi negli spazi fra le cellule, dà origine alla classica “pelle a buccia di arancia”. Possiamo quindi dire che ananas e papaia combattono la cellulite su due fronti: da un lato attraverso la riduzione del processo infiammatorio, dall’altro attraverso il contrasto della ritenzione idrica.

L’Ananas è il frutto di una pianta originaria dell’America tropicale che viene attualmente coltivata in America centrale e meridionale, in India occidentale e in alcune zone dell’Africa. Come accennato, questo delizioso frutto tropicale, tanto diffuso sulle nostre tavole, deve la sua spiccata azione diuretica alla presenza di acidi organici, mentre per quanto riguarda  la sua azione anti-cellulite essa è dovuta al contenuto di bromelina, una miscela di almeno otto componenti appartenenti al gruppo delle proteinasi, ovvero gli enzimi in grado di demolire le proteine.

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Acidità e pH: cosa sono e come mantenerli sotto controllo

Chissà quante volte avrete sentito parlare di acidità (o acidosi) e di pH senza sapere bene cosa fossero: oggi affronteremo proprio questo argomento. Usando termini medici si può affermare che l’acidosi si verifica quando nel sangue aumenta la quantità di acidi facendo diminuire il valore del pH.

Le principali conseguenze dell’acidosi sono due: l’aumento dei radicali liberi e l’indebolimento del sistema immunitario, che potrebbero portare alla comparsa di fastidiosi disturbi. Per stare bene occorre, dunque, mantenere il pH dell’organismo al suo valore naturale, ossia 7, cercando di equilibrare la dieta di tutti i giorni, inserendo nel menù la giusta di alimenti alcalini e acidi.

La sigla “pH” è un’abbreviazione che deriva dal latino, “p” sta per “potentia” e “H” per “hydrogeni”, e serve a definire la concentrazione di ioni idrogeni all’interno di una sostanza. Per valutare l’acidità dell’organismo basta misurare il valore del pH delle urine utilizzando apposite strisce reperibili in farmacia.

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AntiGravity, lo yoga a testa in giù

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Sembra incredibile, eppure esiste un tipo di yoga in cui si resta sospesi a mezz’aria come trapezisti, oscillando dolcemente ed assumendo posizioni a testa in giù.

Il nome di questa nuova forma di fitness, che fonde movimenti dello yoga con spunti della danza, del Pilates e della ginnastica ritmica si chiama AntiGravity yoga, e la sua caratteristica principale sta negli attrezzi che rendono possibili tutti i movimenti in sospensione. Si tratta di particolari amache in tessuto morbido e allo stesso tempo resistente, che pendono dal soffitto e sostengono il corpo e lo avvolgono durante l’allenamento.

L’AntiGravity yoga affonda le sue radici nel mondo degli spettacoli teatrali acrobatici: AntiGravity è infatti il nome di una compagnia di artisti molto famosa negli Stati Uniti; al fondatore e direttore artistico della compagnia, Christopher Harrison si deve la creazione delle speciali amache da appendere al soffitto per accompagnare i ginnasti negli allenamenti.

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