Acai berry, proprietà accertate e presunte

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Se siete alla ricerca del modo migliore per smaltire i chili superflui vi sarà certamente capitato di sentir parlare della cosiddetta dieta Acai o Acai Berry. Magari avete deciso di provarla e vi state prodigando per trovarne il menù giornaliero, nella speranza che si riveli più efficace delle altre diete dimagranti nelle quali vi siete già imbattute.

Peccato però che non esista nessuna dieta Acai. Proprio così. Avete letto bene. Questo nome infatti viene impropriamente attribuito a diete ipocaloriche che, molto più semplicemente, prevedono l’assunzione di integratori a base di Acai, allo scopo di accelerare il dimagrimento. Ma l’Acai aiuta davvero a dimagrire?

L’Acai, detto anche Acai Berry, è una bacca piccola e tonda di colore violaceo, molto simile al mirtillo, frutto di una varietà di palma che cresce solo nella foresta amazzonica. Dapprima diffusa esclusivamente in Brasile e negli altri paesi dell’America Latina, in questi ultimi anni viene ampiamente commercializzata in Europa sotto forma di bevande, tavolette e pillole.

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Carota, ecco un abbronzate naturale

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Lo sapevate che la carota è un ottimo abbronzante naturale? Il suo bel colore arancio è dovuto alla presenza di carotenoidi, sostanze colorate tra le quali spicca il betacarotene, efficacissimo nel proteggere la pelle dall’aggressione dei raggi ultravioletti.

A differenza di alcune creme con alto fattore protettivo, il betacarotene non rallenta l’abbronzatura, anzi, l’accelera stimolando direttamente la formazione della melanina, il pigmento scuro che ti dà la tintarella. Se consideriamo che, oltre ad essere ricca di betacarotene (un etto di carote ne dà 1.150 microgrammi), la carota contiene anche molta acqua, utile per idratare l’epidermide, ci accorgiamo di come la sua “fama” sia davvero meritata.

Una volta nell’organismo, poi, il betacarotene si trasforma in vitamina A, fattore protettivo tra i più importanti: non solo ostacola l’azione dei radicali liberi, ma agisce direttamente anche sul meccanismo della visione, assicurando la perfetta funzionalità della vista. Cento grammi di carote danno quasi il doppio della vitamina A indispensabile per una vita sana.

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La dieta per affrontare meglio l’estate

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Contro l’afa e il caldo, l’organismo attiva due particolari meccanismi per mantenere più fresca la temperatura corporea: riduce il consumo di energia per le attività di base e aumenta la produzione di sudore.

Tenendo conto di questi due elementi fondamentali; la dieta per affrontare l’estate deve essere mediamente più leggera del normale, ad esempio, con una temperatura di 28-30° occorrono 250-300 kcal in meno al giorno, e fortemente idratante: bisogna bere molto e scegliere alimenti ricchi di sali minerali per reintegrare quelli persi con il sudore.

Le verdure sono senza dubbio i primi alimenti da privilegiare nei mesi estivi: danno pochissime calorie, sono freschi, ricchi di acqua e sali minerali, e, grazie alla presenza di fibre favoriscono il senso di sazietà. Per questo, iniziare il pranzo con una bella insalata mista costituisce senza dubbio un’ottima abitudine, che tra l’altro riduce il rischio di fermentazioni gastriche, più frequenti nel periodo caldo.

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Esami di maturità, la dieta ideale per rendere al meglio

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Se siete tra gli studenti che quest’anno dovranno affrontare gli esami di maturità sicuramente  già sapete che un’alimentazione sana ed equilibrata può aiutarvi ad affrontare al massimo della forma questo duro periodo di studio. Ma sapete esattamente quali cibi vi possono essere d’aiuto e quali invece andrebbero evitati per non danneggiare il vostro benessere psico-fisico e, di conseguenza, influire negativamente sul vostro rendimento?

Di seguito, insieme ad alcune regole generali che è sempre bene rispettare, troverete una dieta anti-stress elaborata da Coldiretti in occasione degli esami di maturità 2009.

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Disidratazione estiva, ecco i consigli per combatterla

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In estate, sole battente e caldo sono tra i nostri peggiori nemici, perché possono facilmente provocare un’eccessiva perdita di liquidi e indurre disidratazione. Il riflesso della sete è un segnale che non va mai ignorato, anzi, sarebbe bene anticiparne la comparsa, perché esso non è altro che il segno di un rapporto squilibrato tra l’acqua e i sali minerali del nostro corpo. La precauzione fondamentale è tanto semplice quanto importante: bere spesso scegliendo le bevande adatte.

Acqua e succhi sono i migliori antidoti contro la sete. L’acqua è perfetta per compensare le normali perdite idriche e saline; in questo periodo conviene scegliere quella di tipo “minerale”, con residuo fisso superiore a 500 mg per litro, che è più ricca di sali rispetto alla “oligominerale”. Per gratificare maggiormente il gusto, vanno bene anche i succhi di frutta, meglio se del tipo “100% succo” e senza zuccheri aggiunti, oppure il tè deteinato, preparato in casa con poco zucchero.

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La dieta delle mele

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Un vecchio proverbio dice che “una mela al giorno toglie il medico di torno”, forse non sarà proprio così, ma di sicuro mangiare assiduamente questo frutto aiuta, anche per la linea. Certo, la quantità di mele da assumere quotidianamente è un po’ più alta di quella consigliata dal proverbio: fino a cinque al giorno!

I benefici delle mele sono molteplici: innanzi tutto placano il senso di fame perché contengono la pectina, una fibra solubile che oltre a tenere a bada il colesterolo, impedisce al corpo di assorbire gli zuccheri troppo velocemente.

Sempre a proposito di zuccheri, le mele ne contengono molti di matrice naturale e quindi contribuiscono a placare il desiderio di dolci. Le mele possiedono anche proprietà antiossidanti capaci di ritardare gli effetti dell’invecchiamento, proteggono dallo stress a causa dell’alta concentrazione di vitamina B e C, utile per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

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Cronodieta, dimagrire assecondando i ritmi biologici

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Elaborata nel 1992 dal medico italiano Mario Todisco, la cosiddetta Cronodieta si basa sulla Cronobiologia, la scienza che studia i ritmi biologici, ossia la scansione temporale sottesa all’espletamento delle diverse funzioni biologiche da parte del nostro organismo.

Secondo questo particolare approccio per dimagrire e/o mantenersi in forma piuttosto che la quantità di calorie assunte giornalmente, è importante il momento della giornata scelto per l’introduzione dei diversi nutrienti principali.

In linea di massima possiamo dire che la cronodieta prescrive di assumere carboidrati a pranzo e proteine a cena, ma in realtà esistono diverse regole da rispettare per ottenere i risultati sperati:

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Allergie alimentari: quando il cibo diventa un nemico

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Qualche giorno fa abbiamo parlato di intolleranze alimentari, oggi affronteremo il “capitolo” allergie. Le allergie causate dai cibi possono manifestarsi all’improvviso e coinvolgono il sistema immunitario; il responsabile è un allergene: può essere una proteina contenuta nell’alimento “incriminato”, un additivo o un conservante. Per la maggioranza delle persone lo stesso allergene è innocuo, ma per alcune può trasformarsi in un nemico innescando varie reazioni a catena nel sistema di difesa.

Il risultato? L’organismo reagisce provocando nel giro di pochi minuti prurito, starnuti, irritazioni oculari, o, in casi gravi, una reazione violenta.

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Shakti dance: lo yoga che balla

Ebbene si: anche lo yoga si trasforma in danza per combattere lo stress e aiutare a trovare la forma fisica, ed assicura armonia, flessibilità, tono muscolare.

Il programma, che riscuote sempre maggiore interesse, si chiama Shakti dance, ed è stato messo a punto negli anni Novanta da Sara Avtar Oliver, un’insegnante di Kundalini yoga, la disciplina che sta alla base di tutti i programmi di yoga, e che è una miscela dinamica di respiro, movimento, stretching, meditazione e rilassamento. Adatto a tutte, è facile da imparare, ed oltre ad agire sul fisico, migliorandolo, permette di raggiungere anche una grande consapevolezza di sé e del proprio corpo.

Le tre parole su cui si fonda la Shakti dance sono: respirazione, attenzione e intenzione. La respirazione, lenta e profonda, guida i movimenti come in ogni corso yoga; ogni gesto, anche il più semplice, viene fatto prestando la massima attenzione e mantenendo una grande concentrazione: essere consapevoli di ciò che si fa significa essere presenti, mentalmente e fisicamente. L’obiettivo finale è quello di stabilizzare l’equilibrio psico-fisico attraverso l’armoniosa fusione di tecniche di respirazione, danza ed esercizi di coordinamenti uniti alla spiritualità dello yoga.

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Abbronzatura dorata? Ecco i cibi giusti

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Qualche giorno fa abbiamo visto quali sono le sostanze che aiutano ad avere una pelle sana e dorata, oggi vi illustreremo quali sono gli alimenti che le contengono; attenzione però questi cibi vanno sempre accompagnati da una dieta varia ed equilibrata, con cereali, pesce, carne, latticini, legumi frutta e verdura.

Per il betacarotene sono consigliati almeno 3,6 mg al giorno, che si trovano in circa 300 grammi di carote, oppure potete integrare la vostra dieta con questi alimenti che ne contengono ottime dosi: prezzemolo, rucola, pomodori maturi, radicchio verde, mango, spinaci, peperoni rossi, albicocca, papaia e melone.

La dose giusta di retinolo è di 600 mg, forniti abbondantemente in una porzione di fegato di bovino; ne sono ottime fonti anche i formaggi e le uova. 60 mg di vitamina E sono pari a 40 grammi di peperoni crudi o circa due arance, oppure un piatto di lattuga o di rucola; è anche contenuto in abbondanza nel ribes, nel prezzemolo, nella papaia, nelle fragole, nel melone e nei lamponi.

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Dimagrire in vista dell’estate: alcune semplici regole da osservare

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Tutti quanti noi sappiamo molto bene che il modo migliore di superare con successo la prova costume è osservare una dieta corretta ed equilibrata durante tutto l’anno. Eppure spesso ce ne dimentichiamo abbandonandoci ad eccessi alimentari e vita sedentaria. Il risultato? Pancetta, pelle a buccia d’arancia e maniglie dell’amore hanno la meglio e finiscono per fare bella mostra di sè in spiaggia. Arrivati a questo punto cerchiamo di correre ai ripari ricorrendo a tanto drastiche quanto insalubri diete dell’ultimo minuto, sottoponendoci a massacranti allenamenti in palestra o, peggio, saltando i pasti.

Inutile dire che nella gran parte dei casi tutti questi espedienti rischiano di rivelarsi inutili se non dannosi per la salute. Cosa fare allora? Di seguito poche semplici regole da seguire per tornare in forma prima dell’estate senza nuocere al nostro benessere.

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Nutrizione e gravidanza, i consigli del ginecologo

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Come deve cambiare la dieta della futura madre? Quali alimenti è opportuno evitare e quali invece sono più indicati per la tutela del benessere di madre e figlio? E ancora: è possibile restare in forma durante la gravidanza? E’ vero che alcuni prodotti e trattamenti cosmetici possono nuocere alla salute del bambino?  Questi sono solo alcuni dei moltissimi interrogativi che le donne in dolce attesa si pongono. Per rispondere a tutte queste domande abbiamo intervistato per voi il Dottor Ferdinando Carollo, Medico GinecologoFerdinando Carollo si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Palermo nel 1989 e ha conseguito la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia nel 1993. Vive e lavora a Palermo dove esercita la libera professione.

Dottor Carollo, ogni giorno dalle pagine del nostro blog cerchiamo di promuovere un concetto di salute e benessere che passi anche attraverso l’adozione di un corretto stile di vita alimentare. In base alla sua esperienza, durante la gravidanza cosa dovrebbe cambiare rispetto alle normali indicazioni per una vita salubre?

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Le sostanze per una tintarella al top

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Con il gran caldo e la bella stagione iniziano i primi week end al mare e con essi la tanto sospirata tintarella. Per avere un’abbronzatura dorata e senza rischi, l’alimentazione può venirci in aiuto: basta sapere quali sono le sostanze che aiutano ad sfruttare il meglio dei raggi UV.

Il betacarotene fa parte della famiglia dei carotenoidi, i pigmenti responsabili del colore  rosso-arancione di frutta e verdura e dei vegetali verde scuro; è un precursore della vitamina A: significa che si trasforma in questa sostanza quando l’organismo ne ha bisogno. È un potente antiossidante e stimola la riparazione dei tessuti, insieme alla melanina, prodotta dall’organismo, ti regalo una tonalità dorata.

Il retinolo è presente in natura negli alimenti di origine animale; oltre a essere indispensabile per la visione  notturna, protegge le mucose, i tessuti e aiuta a prevenire l’invecchiamento precoce. La vitamina C è chiamata anche acido ascorbico, ed è una vitamina idrosolubile (cioè non si accumula nell’organismo), e serve a neutralizzare gli agenti ossidanti, ad aiutare la formazione del collagene, protegge i capillari e regola la formazione di melanina.

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Dolcificanti naturali e sintetici, ecco le alternative allo zucchero

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È noto ormai da tempo che lo zucchero bianco fa male, e quindi sono stati trovati dei sostituti; molti usano lo zucchero grezzo, ma in realtà la differenza con quello bianco è solo in uno o due passaggi di raffinazione.

Meglio, quindi, “buttarsi” sui dolcificanti; ce ne sono di due tipi: naturali e di sintesi. I dolcificanti naturali alternativi dello zucchero sono il fruttosio, lo sciroppo d’agave o d’acero, il malto di cereali, la melassa e il miele; quelli sintetici sono: la saccarina, il ciclamato, l’acesulfame, l’aspartame e molti altri.

Il fruttosio è uno zucchero semplice presente nella frutta; dato che il nostro organismo tollera bene questa sostanza, è stata creata una polvere bianca a base di fruttosio, apparentemente identica al saccarosio, ma con un indice glicemico minore e un potere dolcificante superiore.

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Smettere di fumare senza ingrassare

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Come è noto, smettere di fumare porta spesso ad un aumento di peso che può assumere dimensioni considerevoli: dopo aver messo da parte il vizio del fumo infatti si può arrivare ad acquistare anche dieci chili in un anno. Questo increscioso dato di fatto è attribuibile all’effetto acceleratore esercitato dalla nicotina sul metabolismo. In altre parole, chi fuma brucia qualche caloria in più rispetto a chi non lo fa.

Per questo motivo quando si smette di fumare il metabolismo inevitabilmente rallenta e il consumo giornaliero di calorie diminuisce. Di conseguenza, se questo avviene in assenza di un significativo cambiamento nel proprio stile di vita alimentare, si ingrassa.

A ciò si aggiunge il fatto che la nicotina ha un effetto anoressizzante e funziona come un vero e proprio spezza fame: smettendo di fumare aumenta l’appetito e quindi la quantità di calorie assunte quotidianamente, soprattutto quando la sigaretta stessa viene sostituita da snack, fuori pasto, caramelle, cioccolatini e quant’altro serva a sedare il nervosismo che deriva dalla non facile scelta di dire addio alle bionde  micidiali.

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Come masticare in maniera efficace

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La masticazione è un processo molto importante: infatti è l’unica fase della digestione su cui abbiamo il controllo! Servono almeno 40-60 atti masticatori per avere una digestione ottimale, e fino a cento per un boccone particolarmente consistente.

Le prime volte che prenderete coscienza di questo fenomeno sarà un po’ complicato: dovrete contare le masticazioni, per riuscire ad ingannare il riflesso di deglutizione, che porta a inghiottire velocemente; in tal modo il riflesso sparirà nell’arco di una settimana e dopo questo periodo riuscirete a gustare totalmente il cibo. Posate la forchetta dopo aver ingerito un boccone: con questo atto segnalerete al cervello che c’è tutto il tempo per gustare il pasto senza fretta.

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Acquagag attack: il fitness in acqua

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Chili di troppo localizzati, scarso tono muscolare, in estetismi dovuti alla ritenzione idrica o alla cellulite, sono alcuni dei problemi più comuni che interessano le gambe, l’addome e i glutei e che affliggono tutte le donne alla prese con la temuta prova bikini. Dimenticate le estenuanti e noiose ore di fitness in palestra e dedicatevi a una nuova disciplina: l’acquagag attack.

L’acquagag attack è un corso di fitness in acqua che offre un lavoro mirato per rassodare, snellire e modellare le zone critiche del corpo femminile, e cioè glutei, addominali e gambe. L’acquagag attack si svolge a corpo libero in piscina, con l’acqua al petto ed è pensato come un’alternanza di fasi aerobiche e di fasi di lavoro muscolare che si protraggono per circa 7 o 8 minuti ciascuna.

Le fasi aerobiche prevedono brevi coreografie a base di spostamenti in acqua che vengono costruite progressivamente e poi ripetute per almeno 4 volte. Le fasi di potenziamento muscolare si basano su un lavoro d’insieme: non più monotone ripetizioni di un solo movimento che fa lavorare solo una parte del corpo, ma una concatenazione di movimenti che coinvolgono allo stesso tempo gambe addominali e glutei.

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Colon irritabile, come eliminare il disturbo

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Per chi soffre della sindrome del colon irritabile, ansia e tensioni sono molto dannose perché contribuiscono ad aggravare i disturbi che interessano gli organi della digestione, perciò la prima cosa da fare è provare a scaricare lo stress praticando con regolarità attività fisica: il movimento favorisce il lavoro dell’intestino e stimola l’organismo produrre serotonina, la sostanza che induce il buonumore. L’ideale sarebbe fare 45 minuti al giorno di cyclette, di tapis roulant oppure di camminata a passo sostenuto almeno due o tre volte alla settimana.

Per quanto riguarda la dieta, bisogna fare attenzione a scegliere i cibi da mettere nel piatto: alcuni alimenti, infatti, possono contribuire ad aumentare la produzione di gas e flatulenza e, quindi, ad aggravare i fastidi addominali.

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