Come dimagrire su cosce, fianchi e punto vita!

Se i tuoi chili in più formano intorno all’addome un antipatico “salvagente”, qui trovi la soluzione per liberartene per sempre. Ti sentirai leggera, sgonfia. E il bikini non sarà più un problema. L’estate si avvicina e la fatidica “prova costume” è ormai imminente. La zona critica, che il bikini mette in evidenza, è soprattutto quella del punto vita, delle cosce e dei fianchi e, parados­salmente, spesso questa parte del corpo sembra non “rispondere” alle varie diete, neanche alle più rigide.

Ciò è dovuto al fatto che si tratta di una zona in cui gli accumuli possono avere origini diverse e talvolta miste: non solo adipe, ma anche ristagno di liquidi, deposito di scorie metaboli­che, cellulite. Inoltre, si tratta di un’area in cui i tessuti (specialmente nel sesso femminile) sono estremamente sensibili alle variazioni ormonali, legate al ciclo mestruale o alla menopausa. Un’a­limentazione equilibrata e un’attività fisica ap­propriata sono fondamentali, ma associando l’in­tegratore naturale giusto e un trattamento locale adeguato i benefici saranno raddoppiati!

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La cottura al vapore aiuta a mantenere la pelle giovane

Vi avevamo già parlato dei vantaggi della cottura al vapore, un tipo di preparazione che lascia i cibi morbidi e leggeri, e che, quindi, è perfetta per una dieta povera di grassi; inoltre, pare proprio che la cottura al vapore aiuti la pelle a rimanere giovane. A dare la notizia è la Winter Academy of Dermatology and Oncology, che ha presentato uno studio sulla relazione tra alimentazione e bellezza.

Oltre ai cibi antiossidanti che fanno bene alla pelle, lo studio ha sottolineato come gli alimenti cotti ad alte temperature contengono dei complessi di zuccheri e proteine che aumentano di ben 50 volte il numero di radicali liberi sparsi per la pelle; questi complessi sono i cosiddetti Age, ovvero Advanced Glycosilated end Products, sostanze veramente letali per la pelle.

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Tutta la frutta di giugno

In estate si ampliano le varietà di frutta disponibili sul mercato. Come sempre il nostro consiglio infatti è quello di scegliere esclusivamente frutta di stagione e di provenienza locale per essere certi (o quasi) che le caratteristiche nutrizionali di ciò che portiamo in tavola siano inalterate. Ecco quindi un breve elenco dei frutti tipicamente estivi che iniziano a fare la propria comparsa sulle nostre tavole nel periodo compreso fra maggio e giugno:

Albicocche

Le albicocche fresche hanno poche calorie ma un elevato potere saziante; inoltre, grazie al loro contenuto di fibre e sorbitolo aiutano a regolarizzare le funzioni intestinali. Contengono dosi notevoli di potassio e carotene, nutrienti essenziali per ripristinare i liquidi perduti attraverso la sudorazione, il potassio soprattutto, e per ottenere un’abbronzatura omogenea e duratura. Notevole anche il contenuto di vitamine A, B, C, PP e sali minerali magnesio, fosforo, ferro, calcio.

Ciliegie

Anche le ciliegie, come le albicocche, hanno un modesto contenuto calorico e un elevato potere saziante. Grazie al notevole contenuto di acqua rappresentano inoltre un frutto diuretico e depurativo, mentre la presenza di antiossidanti, quali flavonoidi e vitamina C, le rende formidabili alleate per la bellezza della nostra pelle.

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Zenzero, rimedio naturale contro i dolori muscolari

Sembra che lo zenzero, la nota spezia abitualmente usata per insaporire le pietanze, non solo abbia la capacità di alleviare i fastidiosi sintomi del raffreddore primaverile o aiutare la digestione, ma pare che possa anche alleviare i dolori muscolari a seguito dell’esercizio fisico. Ecco quanto suggerito da un team di scienziati dell’University of Georgia, negli Usa, guidati dal dott. Patrick O’ Connor, professore in Kinesiologia, la scienza che studia il movimento corporeo.

I ricercatori hanno condotto due studi proprio per verificare gli effetti benefici dello zenzero, distinguendolo in crudo e cotto. Per valutare gli effetti benefici dello zenzero sono stati coinvolti 34 e 40 volontari per ogni studio. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi in entrambi gli studi. Agli appartenenti al primo gruppo sono state somministrate alcune capsule contenenti zenzero crudo o trattato termicamente, ovvero cotto, a seconda dello studio di adesione. Agli altri sono state somministrate delle capsule con placebo.

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Ketchup, ma il problema è davvero il sale?

Il colosso americano Heinz ha di recente annunciato, sul sito della CBS, che ridurrà del 15% il contenuto di sale del suo famosissimo ketchup. La versione light di una delle salse più amate al mondo sarà introdotta in commercio, almeno negli Stati Uniti, già la prossima estate e permetterà, almeno nelle intenzioni dei produttori, a coloro che sono affetti da ipertensione e alle donne da sempre in lotta contro la cellulite di concedersi un pizzico in più di questa bontà.

L’iniziativa è senza meno lodevolissima e si sposa perfettamente con il rinnovato interesse per il cibo sano che negli ultimi tempi sta investendo fette sempre più ampie della popolazione americana. Tuttavia bisogna ammettere che il ketchup, al contrario di quanto si pensa comunemente, di per se stesso non rappresenta un attentato nè per la linea, nè per la salute, soprattutto se realizzato solo con ingredienti freschi e genuini; per la sua preparazione vengono infatti impiegati pomodori, aceto e zucchero e il suo contenuto calorico è medio-basso.

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Ferro e rame, i minerali nemici dei cinquantenni

Assicurarsi per mezzo dell’alimentazione dosi adeguate di minerali come ferro e rame è sicuramente consigliato quando si è giovani ma, secondo gli esperti, lo è meno quando si è un po’ avanti con gli anni poiché potrebbero causare danni alla salute. Un nuovo studio dell’University of Michigan mette in guardia contro i danni causati da alimenti ricchi di rame e ferro per le persone di 50 anni o più. Secondo i ricercatori, infatti, queste sostanze possono aumentare il rischio di sviluppare malattie legate all’età come l’Alzheimer, l’emocromatosi, ovvero un accumulo di ferro nell’organismo, e il morbo di Wilson, ovvero una malattia metabolica collegata al rame.

Per questo motivo i ricercatori suggeriscono che le persone con più di 50 anni dovrebbero ridurre drasticamente l’assunzione di questi due minerali. Nella relazione pubblicata sulla rivista Chemical Research in Toxicology dell’American Chemical Society, il coordinatore dello studio, dott. George Brewer, sottolinea come il danno ossidativo derivato dall’eccesso di accumulo di metalli accresce con l’età, e la selezione naturale cessa di agire dopo i 50 anni.

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Aspen: quando l’ansia ci fa mangiare

C’è chi avverte un continuo senso di “buco allo stomaco“, che tenta di placare mangiando tutto il giorno. Chi divora il cibo senza nemmeno gustarlo, tanto per sfogare l’in­quietudine. Chi si abbuffa anche senza appetito solo per mettere a tacere l’apprensione… Sono tutte forme di “fame nervosa” che trasformano le giornate (e a volte anche le notti) in una continua ricerca di “consolazioni” alimentari. Caramelle, cioccolatini, salatini, noccioline: tutto va bene pur di gratificare il palato con qualcosa di dolce o di “sfizioso” che metta a tacere, per un po’, la tensio­ne di fondo.

La gratificazione regalata dal cibo o dai dolci è però di breve durata, e con notevoli danni a lungo termine per la linea e la salute. Cosa fare, allora, quando siamo assaliti da un senso di agitazione, di paura o di ansia indefinibile e irra­zionale, come se da un momento all’altro dovesse capitare qualcosa di brutto? Invece di “chiedere aiuto” al cibo, in questi casi un sostegno impor­tante ci è offerto da Aspen, un fiore di Bach dal­l’effetto tranquillizzante sugli stati ansiosi caratte­rizzati da inquietudine e paure inspiegabili, spesso accompagnate da sintomi fisici come tremori, sudorazione o sensazione di “nodo” alla gola.

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Gli sport che aiutano a combattere la cellulite

Cosa c’è di meglio dello sport per combattere gli inestetismi della cellulite? Sicuramente niente, in quanto l’attività sportiva tiene attiva la circolazione evitando la formazioni di liquidi in eccesso, e riducendo quindi il rischio del formarsi della tanto temuta buccia d’arancia; inoltre, se all’attività fisica associate un’alimentazione equilibrata, non potrete che arrivare in perfetta forma alla prova costume ed essere pronte per la prossima estate.

Attenzione, però, non tutti gli sport hanno la stessa efficacia nel combattere la cellulite: ce ne sono alcuni che permettono di ottenere risultati migliori di altri; vediamo quali e perché. Considerato che la cellulite non è solo un inestetismo ma che è legata a problemi di circolazione dovuti alla mancanza di attività fisica, gli sport più adatti a contrastarla sono quelli che oltre a favorire il consumo di grassi, riescono a stimolare anche il sistema circolatorio.

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Nessuna differenza fra latte biologico e latte tradizionale

Il latte biologico è meglio di quello tradizionale? Vi sono differenze che ne giustificano la scelta? Queste sono solo alcune delle domande che si sono posti gli scienziati della Facoltà di Veterinaria della Cornell University, negli Usa, e alle quali hanno cercato di dare una risposta analizzando i due tipi di latte. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Dairy Science e miravano a scoprire le eventuali differenze nutrizionali tra il latte biologico e il latte convenzionale.

I ricercatori sono partiti dalla constatazione che il consumatore può essere tratto in inganno dalla pubblicità che suggerisce come vi siano differenze tra il latte biologico e il latte rBST-Free, ovvero quello nel cui processo di produzione non è stato utilizzato un ormone per far produrre più latte alle vacche. Come affermano i ricercatori,

“I consumatori hanno una scarsa conoscenza di come il latte viene prodotto e la ricerca di informazioni per la maggioranza degli americani raramente si estende al di là dell’etichettatura sulle confezioni e la commercializzazione. Particolarmente preoccupante è che alcuni clienti possono percepire che questo tipo di speciale etichettatura indichi differenze di qualità, valore nutrizionale, o la sicurezza dei prodotti lattiero-caseari”.

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La dieta Protal del dottor Dukan

La dieta Dukan

La dieta Protal messa a punto dal  nutrizionista francese Pierre Dukan, è un metodo di dimagrimento basato sul principio che un’alimentazione caratterizzata soprattutto dal consumo di proteine ha non solo il vantaggio di diminuire l’appetito ma anche quello di accelerare il metabolismo permettendo di ottenere la perdita di peso senza diminuire la massa muscolare.

Il programma dietetico del dottor Dukan è articolato in quattro fasi

Dieta Dukan, fase d’urto a base di proteine pure

La fase d’urto dura da 3 a 10 giorni a seconda del peso che si vuole raggiungere. In questo primo step è permesso mangiare solo carne bianca e rossa, pesce, frutti di mare, latticini e bere acqua e caffè.

Dieta Dukan, fase alternativa

Nel secondo step della dieta Protal si possono aggiungere le verdure. Queste due fasi vanno alternate fino al raggiungimento del peso voluto.

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Dimagrire poco per volta per non ingrassare più!

Se desideri dimagrire, ricorda che i traguardi più durevoli sono quelli che conquisti lentamente. Tutto e subito: è questo uno dei motti di chi desidera dimagrire e si impone le maniere forti, le diete drastiche, un regime punitivo che costringa a rigare dritto per ottenere risultati rapidi e soddisfacenti. Inutile dire che con queste premesse non si va lontano, anzi: non si parte affatto! Più ci si sforza e più il corpo si ribella e protesta con la fame nervosa, innescando un circolo vizioso in cui la dieta, invece che farci dimagrire, ci fa mangiare ancora di più.

Che sensazione vi evoca l’idea di mettervi dolcemente a dieta? Probabilmente quella dell’insuccesso: le diete soft, in apparenza, favoriscono la libertà e quindi la mancanza di controllo. Invece quello che vi proponiamo è proprio di cominciare una dieta quasi senza rendervene conto, in modo dolce e graduale. Introducendo piccoli cambiamenti, uno alla volta, eviteremo di innescare quelle resistenze che boicottano le diete “serie”; e poi, i risultati ottenuti con piccoli sforzi ci faranno andare avanti con più motivazione ed entusiasmo.

Appena sveglia sei abituata a prendere un caffè e basta? poi a metà mattina fai il bis con brioche e cappuccio zuccherato? Prova a fare una colazione “vera” e sana, ad esempio un bicchiere di latte scremato, uno yogurt, un frutto e una fetta di pane nero con un velo di marmellata e abituati, mattina dopo mattina a mangiare in maniera completa lasciando invariato il tuo stile alimentare a pranzo e a cena. Una colazione equilibrata ti farà arrivare a pranzo con meno fame. E in più, questo piccolo cambiamento poco per volta ne innescherà degli altri.

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Dieta mediterranea e Dna

Ritenuta dagli esperti una delle diete, o meglio degli stili di vita alimentari, più complete e bilanciate, la dieta mediterranea è osannata in tutto il mondo per gli indiscutibili benefìci che esercita sullo stato di salute di chi la segue (abbassamento del rischio cardiovascolare e dell’insorgenza del diabete, controllo del peso). Questo è talmente vero che dinnanzi alla preoccupante avanzata di cibi e abitudini alimentari provenienti da oltreoceano si moltiplicano le iniziative tese a promuoverla e difenderla soprattutto presso i più giovani.

Tuttavia, secondo quanto emerso da una ricerca della statunitense Università di Rochester, pubblicata dalla rivista Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, l’aumento del colesterolo “buono” indotto dalla dieta mediterranea, può aumentare il rischio di infarto in soggetti predisposti a causa di una particolare combinazione genetica.

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Ricette light: il pinzimonio di verdure alle erbe

Se avete deciso di intraprendere un percorso di alimentazione ipocalorica per prepararvi alla prova costume, ma senza cimentarvi in una vera e propria dieta con  menù e conteggio delle calorie, sarete sicuramente alla ricerca di piatti facili, veloce e naturalmente light che posano aiutarvi nell’intento.

Cosa c’è di meglio, quindi, di un bel piatto di verdure in pinzimonio, che oltre ad essere leggere, vi permettono di assumere una delle cinque porzioni di frutta e verdura giornaliere consigliate dai nutrizionisti per restare in forma e in salute. Vediamo come realizzare questa ricetta extra light, che oltre tutto si prepara in dieci minuti, consentendovi così di risparmiare tempo oltre che calorie.

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Morte prematura, obesità più micidiale del fumo

A quanto pare l’obesità, un disturbo che affligge buona parte della popolazione sembra diventare inarrestabile e le autorità sanitarie mondiali lanciano l’allarme. I problemi legati alla dieta scorretta e al sovrappeso stanno diventando la causa principale di morte prematura, ancora più del fumo. Uno studio australiano ha scoperto che, proprio in Australia, l’obesità è già la principale causa di morte prematura, superando di fatto il numero di vittime causate dal vizio del fumo.

Gli esperti australiani concordano sul fatto che probabilmente non sono preparati ad affrontare l’ondata di problemi di salute legati a questa condizione. Soltanto in Australia in soli 6 anni i problemi legati al sovrappeso sono più che raddoppiati. Nel 2006, per esempio, rappresentavano l’8,7% di tutte le patologie. Oggi le malattie correlate al vizio del fumo rappresentano il 6,5% e hanno ceduto il primato ai problemi di peso. Gli sforzi fatti per far diminuire il consumo di tabacco hanno avuto successo e il calo dei problemi di salute collegati ne è una prova.

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Dimagrire dedicandosi ad attività manuali

dimagrire con attività pratiche

Le attività pratiche e manuali hanno un potere terapeutico immenso. Stimolano il cervello a produrre le molecole che accelerano il metabolismo. Si dimagrisce facilmente se ci dedichiamo ad attività creative pratiche, meglio se manuali: non bisogna perdere tempo a fantasticare un futuro in cui diventeremo magri. Meglio cercare cose artigianali da fare, subito: sono il più potente farmaco bruciagrassi. Avere dei progetti, sognare ad occhi aperti fa dimagrire? No, decisamente no. Spesso i grandi sogni sono solo dei rifugi in cui nascondersi, un modo per non prendere atto di che cosa non va bene nella nostra vita attuale.

Fantasticare, come in una fiaba, miti impossibili da raggiungere come il principe azzurro che arriverà chissà quando, non serve a niente: gli alibi e i sogni irrealizzabili ci fanno ingrassare di più. La nostra interiorità, per dimagrire, ha bisogno di cose concrete e soprattutto facilmente realizzabili. Arriva così la domanda chiave: “Che cosa non mi piace nella mia vita?” Oggi più di una ricerca sul cervello ha messo in luce che proprio il fare con le mani è uno dei più potenti antidepressivi.

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Dimagrire con l’ipnosi attiva

Acquisire il pieno controllo sulla propria forza di volontà e dimagrire senza stress. Questo è quanto promette la strategia di dimagrimento messa a punto dal dottor Stefano Benemeglio, psicologo, fondatore della omonima Accademia internazionale delle Discipline Analogiche. Il metodo in questione va sotto il nome di ipnosi attiva e si avvale appunto della suggestione ipnotica per aiutare a raggiungere l’agognato traguardo tutti coloro che hanno seguito innumerevoli diete dimagranti senza ottenere alcun risultato.

Non si tratta quindi di una vera e propria dieta intesa come stile alimentare finalizzato alla perdita di peso ma di una tecnica che, come è possibile leggere sul sito del dottor Benemeglio, aiuta a dimagire inducendo un condizionamento negativo verso i cibi ipercalorici con il risultato di farceli diventare sgraditi e renderci spontaneamente più propensi al consumo di cibi meno calorici e più salutari. In altre parole si tratta di un vero e proprio percorso di rieducazione alimentare inconscio, che annulla ogni stress da rinuncia e rimpianti.

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Il ribes nero combatte i problemi respiratori e l’asma allergica

Un team di ricercatori neozelandesi ha scoperto che il ribes nero sembra proteggere il benessere dei polmoni, aumentando le difese naturali di questi contro le infiammazioni. Il ribes, già noto per le sue proprietà antinfiammatorie, favorisce la respirazione e riduce gli attacchi di asma allergica. Questo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Molecular Nutrition and Food Research, mostra come non solo il consumo di frutta si è dimostrato utile nel ridurre i sintomi dell’asma, ma si presenta come la prima ricerca che ha indagato sul meccanismo con cui questo si verifica.

Il dott. Roger Hurst, coordinatore della ricerca, e colleghi hanno individuato che l’epigallocatechina, componente del ribes nero dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ha ridotto l’infiammazione del tessuto polmonare. Allo stesso tempo, hanno valutato l’effetto sul sistema immunitario coinvolto nelle allergie. La risposta naturale dell’organismo e del sistema immunitario fa sì che quando questi ritiene di essere in presenza di una sostanza estranea si verifichi un attacco nei suoi confronti.

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Kebab: un attentato per la linea

Con l’arrivo del caldo e della bella stagione aumenta la voglia di mangiare all’aria aperta, magari gustando un panino al parco nella pausa pranzo. Attenzione però a che tipo di sandwich scegliete: se avete deciso di arrivare in forma alla prova costume tenetevi alla larga dal kebab, il panino di origine turca che sta riscuotendo grande successo tra gli italiani.

Non è possibile calcolare esattamente le calorie del kebab in quanto aumentano a seconda del tipo di salse e dei condimenti che vengono aggiunti alla carne; un gruppo di ricercatori inglesi ha stimato che un kebab nella versione panino può arrivare a contenere anche 1.000 calorie, insomma: una vera e propria bomba calorica, se tenete conto del fatto che una donna mediamente attiva ha bisogno di circa 2.200-2.500 calorie al giorno.

Senza arrivare agli eccessi evidenziati dai ricercatori inglesi, si può tranquillamente dire che un panino o una piadina kebab medi contengono circa 500 calorie ciascuno, che comunque non sono poche; vediamo come possono essere distribuite.

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