I rischi della dipendenza da caffè

Se fate parte della schiera degli amanti del caffè che dichiara di berne tazzine dopo tazzine per tenersi ben sveglio, sappiate che la sensazione di allerta che provate potrebbe essere solo un’illusione. Perché chi beve tanto caffè finisce per diventare resistente a molti degli effetti della caffeina. Lo dimostra una ricerca condotta da Peter Rogers, uno psicologo dell’University of Bristol in Inghilterra.

Il dott. Rogers ha coinvolto 162 bevitori di caffè moderati (una tazzina o meno al giorno) e 217 estimatori del caffè (oltre una tazzina al giorno), chiedendo loro di astenersi dal caffè per 16 ore per poi bere 100 milligrammi di caffeina, pari ad una tazzina, e, dopo un’ora e mezza, altri 150 milligrammi; ad alcuni, agli stessi orari, veniva dato un caffè-placebo senza caffeina. Prima e dopo i caffè, finti o veri che fossero, i ricercatori hanno valutato il grado di ansia e il mal di testa dei partecipanti. Ebbene, nessun aumento del livello di allerta nei bevitori assidui.

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Le alghe anti-cellulite

Le alghe marine, oltre a rappresentare un alimento sano e genuino, vengono impiegate con successo nel trattamento degli inestetismi della cellulite; questo perchè in virtù delle sostanze in esse contenute, primo fra tutte lo iodio, sono in grado di accelerare il metabolismo e favorire lo smaltimento di liquidi in eccesso e tossine, riattivando allo stesso tempo la circolazione periferica.

L’algoterapia per il trattamento della cellulite si avvale una moltitudine di prodotti cosmetici il più noto dei quali è senza dubbio quello a base di fanghi d’alga, preparati nei quali oltre a sostanze argillose e silicee si trovano composti di alghe brune. Facilmente reperibili in commercio i fanghi d’alga possono essere usati anche a casa ma presentano l’inconveniente di dover essere tenuti in posa per almeno 45 minuti.

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Pranzo in ufficio? Ecco come mantenersi leggeri e in linea

Adesso che le temperature sono in aumento e l’afa inizia a farsi sentire, può succedere che dopo il pranzo avvertiate una certa sonnolenza, soprattutto se mangiate in ufficio e quindi non potete concedervi un pisolino. Per fortuna, con la giusta alimentazione lo scoglio della pesantezza è superabile, anche se mangiate fuori casa, basta, infatti armarsi di lunch box e linea e leggerezza sono garantite.

La lunch box non è altro che la borsa termica per il pranzo, che riempita dei giusti alimenti vi permetterà di rimanere in linea e di non appesantirvi. Le regole per mangiare sano senza attentare alla linea sono poche e molto semplici: assumete abbondanti porzioni di verdura fresca, che forniscono acqua, sali minerali, fibre e vitamine di cui abbiamo bisogno, consumate almeno due porzioni di frutta fresca, scegliete alimenti proteici con pochi grassi, come carne e pesce magri, preferite i cereali integrali, evitate le preparazioni che prevedano metodi di cottura elaborati, usate poco olio per condire e cercate di limitare il consumo di dolci e zuccheri.

In via di principio questi sono gli alimenti che andrebbero infilati nella borsa per il pranzo da portare in ufficio e che si possono preparare in poco tempo: basta lavare frutta e verdura e via, la sacca per il pranzo è pronta.

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Insalata di patate per ridurre il rischio di cancro

Numerosi studi hanno messo in guardia dal consumo eccessivo di carne rossa. Si ritiene infatti che un simile tipo di dieta possa aumentare significativamente il rischio di cancro. A questa cattiva notizia segue un’altra davvero buona. Sembra che un’insalata di patate protegga dal rischio connesso al consumo di carne rossa. È quanto affermato da un team di scienziati australiani della Flinders University, secondo il cui studio l’amido contenuto nelle patate fredde cotte al vapore o lessate avrebbe proprietà protettive e benefiche nei confronti del cancro.

Questo tipo di amido, fanno notare i ricercatori, tuttavia lo ritroviamo anche in altri cibi come i fagioli, il riso, la pasta, le banane. E la dose contenuta sia nella pasta che nelle patate può essere aumentata se queste vengono riscaldate e poi fatte freddare nuovamente. La riduzione del rischio è stata significativa, ha sottolineato il dott. Jean Winter, che ha guidato la ricerca, il quale ha aggiunto,

“Se avete intenzione di mangiare carne assicuratevi di avere un po’ di insalata di patate a parte”.

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Quanto fa bene la verdura di giugno

L’estate, complice il caldo e l’allentamento dei ritmi frenetici che caratterizzano l’inverno, è il momento migliore per pranzare portando in tavola unicamente piatti freschi come insalate e macedonie a patto che questi vengano preparati esclusivamente con frutta e verdura di stagione. Mentre vi abbiamo già descritto tutte le virtù della frutta di giugno oggi faremo altrettanto con le verdure che possiamo consumare in questo periodo per fare il pieno di salute.

Bietole

Le bietole non sono altro che le foglie della barbabietola. Ricche di sostanze anti-ossidanti e nitrati, cui devono il proprio effetto ipotensivo, le biete apportano solo 17 calorie per 100 grammi. Sono ricche di potassio, di conseguenza hanno effetto diuretico, e di vitamine A e C.

Cetrioli

I cetrioli hanno il pregio di essere poco calorici (solo 12 calorie per 100 grammi di prodotto) e ricchi di acqua a fronte di un modesto contenuto di sostanze nutritive; è notevole però il loro contenuto di vitamine K e C concentrate soprattutto nella buccia che non sempre viene consumata.

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L’alimentazione per avere un’abbronzatura perfetta

Con i primi week end al mare arriva anche la prima tintarella che, si sa, vorremmo far durare tutti più a lungo; escludendo creme e lozioni che promettono di mantenere la pelle dorata, ecco che un valido aiuto ci può venire dall’alimentazione, e in particolare dai cibi con proprietà abbronzanti.

State tranquilli, la classifica degli alimenti amici dell’abbronzatura non è improvvisata, è stata stilata dalla Coldiretti nell’ambito di “Bio sotto casa”, una manifestazione tenutasi a Roma per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’agricoltura biologica. Gli esperti della Coldiretti ha evidenziato come, certi alimenti, oltre ad essere salutari, possono essere utili per dare un po’ di colorito alla pelle.

I cibi presenti nella classifica della Coldiretti sono quelli ricchi di vitamina A, in grado di favorire la produzione della melanina, il pigmento in grado di donare colore alla pelle; al primo posto della lista figurano le carote, che contengono ben 1.200 mcg. di vitamina A ogni 100 grammi, il secondo posto va agli spinaci, che ne possiedono quasi la metà, e poi, a ruota, cicoria, lattuga, melone giallo, sedano, pomodori, peperoni, pesche gialle, fragole, ciliegie e cocomero.

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Contro le smagliature l’olio di argan, di jojoba e di macadamia

Sono da spalmare sulla pelle ma anche da assumere come integratori: stimolano la produzione di collageno, attenuano i segni cutanei e rimodellano la silhouette, eliminando le adiposità nei punti critici. E’ giugno e la tanto temuta prova bikini si avvicina ogni giorno di più (sempre che non l’abbiate già fatta!). Spesso a destare preoccupazioni non sono tanto i chili in eccesso quanto una tendenza del corpo a perdere tono ed elasti­cità soprattutto nei punti più critici, come l’addo­me, i glutei, i fianchi e le cosce: è in queste zone, infatti, che con maggiore frequenza si formano i depositi di ritenzione idrica e la pelle si affloscia, perde consistenza, si copre di smagliature, appe­santendo vistosamente tutta la silhouette anche se il peso è perfetto.

Per fortuna è possibile rimediare a questi inestetismi con un trattamento d’urto a base di alcuni specifici oli vegetali, da scegliere in base alla “gravità” degli inestetismi. Sono:

L’olio di argan:  racchiuso nel nocciolo dei frutti dell’Argania spinosa, originaria del Marocco; usato da secoli dalle donne berbere, contiene oltre l’80% di acidi grassi insaturi. E’ adatto a tutti i tipi di pelle, in particolare quelle più giovani ma già provate dall’effetto yo-yo provocato dalle diete. Quest’olio stimola il rinnovamento cellulare e attenua le smagliature.

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Mestruazioni precoci con una dieta troppo ricca di carne

Secondo uno studio condotto all’Università di Brighton, coordinato dal dottor Imogen Rogers e pubblicato sulla rivista scientifica Public Health Nutrition, un consumo eccessivo di carne predispone le bambine a manifestare il menarca, ovvero le prime mestruazioni, in anticipo rispetto alle coetanee che seguono una dieta più bilanciata. Gli studiosi hanno inoltre rilevato come dal ventesimo secolo l’età media in cui il menarca fa la propria comparsa si sia abbassata notevolmente e hanno messo in relazione questi dati proprio con l’aumento del consumo di carne registrato negli ultimi decenni.

La ricerca ha preso in esame 3.000 dodicenni britanniche, le cui abitudini alimentari sono state confrontate con l’età di insorgenza del primo ciclo mestruale. Le bambine sono quindi state suddivise in due gruppi: quelle che avevano già avuto il menarca e quelle che non lo avevano ancora avuto; dall’analisi dei dati è emerso che consumare all’età di tre anni otto porzioni di carne a settimana, e dodici porzioni a sette anni, aumenta del 75% la possibilità di avere mestruazioni precoci

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Pesca, tutte le proprietà del frutto dell’estate

La pesca è il frutto ideale per l’estate: è fresca, dissetante e ipocalorica, il che la rende perfetta per chi vuole mantenersi in linea. La pesca è il frutto dell’albero del pesco, il Prunus persica, originario della Cina, dove viene considerato simbolo di immortalità.

La pesca contiene molta acqua, oligoelementi, in particolare potassio e ferro, vitamina C, provitamina A e fibre; la sua polpa succosa non è solo buona: disseta e aiuta a sopportare meglio il caldo e, inoltre, contribuisce a reintegrare i sali minerali persi con il sudore.

La pesca è perfetta come spuntino di metà mattina, in quanto fornisce zuccheri senza appesantire, inoltre è facilmente digeribile e quindi adatta anche per chi ha problemi di assimilazione; attenzione, però: è consigliabile mangiarla lontano dai pasti in quanto “mescolata” a latticini e carboidrati potrebbe provocare fermentazioni intestinali fastidiose.

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Frena gli attacchi di fame con l’eucalipto

Dell’effetto dei profumi sull’organismo o sulla psiche se ne parla da tempo immemore. Si ritiene che, a seconda del profumo, si possano stimolare diverse aree del cervello e si possano ottenere effetti differenti. Uno di questi, secondo un recente studio, è il controllo sugli attacchi di fame che però mettono a repentaglio la dieta e il peso corporeo. Secondo la dott.ssa Eva Kemps e la collega Marika Tiggeman quando si è attaccati da una voglia improvvisa, magari di cioccolato,  a cui pare non si riesca a resistere basta pensare all’aroma di eucalipto e sentire questa voglia svanire.

Inoltre, questa sua interessante capacità potrebbe avere risvolti ben più importanti per l’alimentazione. Potrebbe essere d’aiuto nel trattamento dei disturbi alimentari come la bulimia, o le tossicodipendenze come l’alcolismo. Ovviamente in presenza di patologie serie l’intervento medico è d’obbligo, tuttavia un’integrazione con questo tipo di metodologia può essere d’aiuto, soprattutto laddove un desiderio ardente di qualcosa non sia necessariamente sintomo di qualcosa di patologico. Per esempio, questa strategia può essere utile a chi fatica restare a dieta o vuole cercare di mangiare meno.

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Le virtù degli ingredienti esotici

Curry

Il curry, masala in India, suo paese d’origine, è una miscela di pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco e peperoncino pestate nel mortaio. Alcune ricerche scientifiche ne avrebbero dimostrato la capacità di prevenire le malattie degenerative del sistema nervoso.

Alghe marine

Le alghe marine, verdi, rosse e brune, sono molto apprezzate in cosmesi, dietetica e medicina. La loro grande virtù è rappresentata dal notevole contenuto di iodio, minerale del quale la nostra dieta è molto povera. Vengono utilizzate in cucina per preparare sushi, la zuppa di miso, il tofu e il pane di riso.

Guava

La guaiava, o guava, (spesso chiamata con il nome spagnolo Guayaba) è il frutto commestibile prodotto dall’omonima pianta (Psidium guajava L.). Contiene cinque volte più vitamina C delle arance ed un’ottima fonte di vitamina A.

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La Pizza: non fa ingrassare ma basta che sia semplice

E’ allegra, gustosa, saporita: difficile che un bambino resti insensibile al richiamo della  pizza. In più, dal punto di vista nutrizionale è un alimento completo; i suoi ingredienti fonda­mentali (grano, olio d’oliva, mozzarella, pomo­doro) la rendono perfettamente corrispondente ai canoni della corretta “alimentazione mediter­ranea“. Una pizza Margherita fornisce infatti (at­traverso i carboidrati) una buona quantità di energia a lento rilascio, cui si aggiungono proteine di origine animale e calcio (contenuti nella mozzarella), nonché le vitamine, le fibre e i sali minerali del pomodoro.

A fronte di tutti questi pregi, la pizza è però un alimento ad elevato appor­to calorico: secondo i dati forniti dall’INRAN (l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), 100 grammi di pizza Margherita contengono in media 271 calorie. E se si consi­dera che una pizza di normali dimensioni pesa al­l’incirca 300 grammi, il calcolo è presto fatto: oltre 800 calorie in una porzione.

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Colpi di calore in agguato? Bevi un bicchiere d’acqua

Come ormai da alcuni anni a questa parte accade, si passa direttamente dall’inverno all’estate. Capita sempre più spesso che il giorno prima c’erano 11 gradi, il giorno dopo 30 o più e il corpo non è preparato. A causa di questo repentino cambiamento di temperature, ci si sente abbattuti, stanchi, più stressati e si tende a bere bevande zuccherat o gassate nella speranza di trovare sollievo. Niente di più sbagliato, sostengono gli esperti. Meglio bere un bicchiere d’acqua, ovviamente evitando l’acqua troppo fredda, che come è risaputo può causare congestioni.

Come spiegano i nutrizionisti, infatti, bere l’acqua disseta e non aumenta lo stress organico in un corpo già messo duramente a prova dall’improvviso cambio di temperatura. Dissetarsi con un bicchiere d’acqua, liscia, è il modo migliore per combattere il caldo ed evitare una pericolosa situazione di disidratazione. Se poi accompagnamo il tutto magari con la frutta, il gioco è fatto. Mangiando la frutta, infatti, ci assicuriamo anche un’integrazione dei sali minerali eventualmente persi con la sudorazione.

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La dieta dell’ananas

Con la prova costume alle porte, urge una dieta che possa depurare l’organismo e far perdere anche un paio di chili; considerando anche il caldo di questi giorni, cosa c’è di meglio di una dieta tematica a base di frutta? Soprattutto se la frutta in questione è l’ananas, nota per le sue proprietà diuretiche e dissetanti.

L’ananas è un frutto esotico che contiene bromelina, un enzima che favorisce la liberazione degli aminoacidi e che, quindi permette una migliore digestione e assimilazione delle proteine; questo è particolarmente importante per mantenere tonico ed efficiente il nostro corpo.

L’ananas, favorendo la digestione delle proteine, è ottima associata alla carne di pollo, di maiale e con il prosciutto, abbinamenti forse poco comuni per la nostra cucina, ma che vale la pena di sperimentare anche in virtù del fatto che sono ipocalorici.

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Contro la cellulite aiutati con ciliegie, betulla e rosmarino

rimedi anti cellulite

Anche la cellulite (aimè) è più frequente nel sesso femminile  soprattutto in soggetti sedentari e dopo i 25-30 anni. A differenza della ritenzione idrica “pura”, nella cellulite, special­mente negli stadi più avanzati, la pelle presenta il classico aspetto “a buccia d’arancia” o «a ma­terasso», visibile a occhio nudo oppure esercitando una semplice manovra di pizzica­mento di cute e sottocute (per esempio a livel­lo della parte prossimale della coscia anteriore o esterna, appena al di sotto della sporgenza del femore). In questi casi rimuovere i ristagni di acqua non è sufficiente: occorre un’azione più profonda. Sei affetta da cellulite se ti ritrovi i almeno 3 dei seguenti disturbi:

  • Il tuo peso non varia in relazione al ciclo mestruale e tende a restare stabile o ad aumentare.
  • I fianchi si presentano gonfi e, a uno sguardo ravvicinato, con i contorni spesso ondulati.
  • la pelle presenta il tipico aspetto a buccia d’arancia specie quando viene “pizzicata” o nelle forme più avanzate, rivela dei buchini ben visibili a occhio nudo.
  • Il gonfiore si localizza tendenzialmente ai fianchi, ai glutei e all’interno delle cosce.
  • Alla palpazione in profondità si possono percepire come dei noduli duri irregolari.
  • Alla sera e quando fa caldo, anche le gambe, le ginocchia e le caviglie si gonfiano.

Per un’azione più decisa e profonda sugli accumuli di liquidi e scorie che provocano la cellulite assumi le gemme di frassino sotto forma di macerato glicemico in gocce: 90 gocce in una bottiglia da un litro e mezzo d’acqua minerale naturale da bere a sorsi durante la giornata, lontano dai pasti. Per potenziarne l’azione si può associare al frassino la betulla, anch’essa come macerato glicemico: 60 gocce da aggiungere alle precedenti nella bottiglia d’acqua. I macerati si trovano facilmente in farmacia o erboristeria.

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Mangiare la selvaggina mette a rischio la salute

Mangiare la selvaggina mette a rischio la saluteLa selvaggina, è vero, non a tutti piace. A qualcuno per questioni etiche, a qualcun altro per il sapore. Nonostante ciò in molti la consumano e, proprio queste persone, corrono un rischio in più, l’avvelenamento da piombo. L’avvelenamento da piombo, detto anche Saturnismo, si manifesta con diversi e pericolosi sintomi.

Tra questi vi sono anemia emolitica, convulsioni, ipertensione, edema cerebrale, disturbi gengivali, alterazioni cognitive, danni ai reni, dolore addominale, nausea, vomito, stipsi, infertilità nella donna, anomalie spermatiche e oligospermia nell’uomo, stanchezza, in particolare nei bambini, amnesia… Insomma, una bella compagnia. L’allarme piombo nella carne arriva da un team di ricercatori britannici e spagnoli che hanno pubblicato i risultati di uno studio sulla rivista PLos ONE. Secondo gli scienziati consumare carne di selvaggina cacciata con munizioni che ancora contengono piombo espone al rischio di avvelenamento.

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Ricetta light per l’estate, insalata di tacchino

La ricetta light che segue è perfetta per un pranzo estivo leggero e gustoso; si tratta di un’insalata a base di tacchino che apporta 260 Kcal a porzione e non richiede molto tempo per essere preparata. Vediamola:

Insalata di tacchino, ingredienti per quattro persone

  • 600 grammi di fesa di tacchino;
  • 150 grammi di cavolo cappuccio;
  • 1 gambo di sedano;
  • 1 cetriolo;
  • un cucchiaio di olive nere snocciolate;
  • un cucchiaio di senape;
  • una manciata di timo e alloro;
  • scorza di un limone;
  • un cucchiaio di olio extravergine di oliva;
  • pepe q.b.

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