Come eliminare la cellulite e le flaccidità: mangiare broccoli e integrare con il glucomammano

broccoli contro la cellulite

Se il tuo problema è l’accumulo di adipe vero e proprio, significa che la tua dieta è troppo ricca di grassi idrogenati. Devi “asciugare” i tuoi tessuti e riattivare il metabolismo. In questi casi di solito è presente un sovrappeso “importante” e il peso corporeo è spesso sopra la media per l’età. Il pannicolo adiposo al tatto rivela una consistenza soda e compatta.

Sul corpo sono evidenti degli accumuli diffusi o localizzati di adipe, soprattutto su addome, fianchi e glutei. Tra i disturbi associati vi sono colesterolo alto, problemi di circo­lazione arceriosa e/0 venosa, malattie cardiovascolari, disturbi del fegato (ingrossamento, steatosi ecc.). L’aumento del tessuto adi­poso può essere favorito da intolleranza ai grassi, soprattutto a quelli artificiali (idrogenati) utilizzati come additivi in molti alimenti industriali.

Eliminali per almeno 15 giorni, e poi…via con i broccoli sono ricchissimi di vitamina C, zolfo, magnesio, calcio, fosforo e potassio. Contengono anche sostanze diuretiche, depurative e utili per bruciare i grassi in eccesso. Vanno consumati previa cottura, meglio a vapore, che mantiene inalterate le loro proprietà nutritive. Si consiglia di consumarne 200-250gr 2-3 volte alla settimana, sbollentati al vapore e conditi con olio d’oliva e limone.

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Disintossicarsi con un mocktail

mocktails

I cocktails, si sa, sono tra le bevande più caloriche. Anche consumarne uno solo può equivalere ad introdurre le stesse calorie fornite da un pasto e se a questo aggiungiamo salatini, patatine fritte e stuzzichini vari, appare evidente come l’abitudine di concedersi un aperitivo con gli amici giusto per fare due chiacchere dopo il lavoro possa rivelarsi a lungo andare dannosa tanto per la nostra linea, quanto per la nostra salute.

Che fare allora per correre ai ripari prima che sia troppo tardi? No. Non abbiate timore, non sto per suggerirvi di rinunciare ad uno dei momenti più attesi della giornata, quanto piuttosto di modificare leggermente le vostre abitudini facendo ricadere la scelta su un tipo bibita del tutto particolare: analcolica, disintossicante e incredibilmente glamour, ossia un mocktail.

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Mettersi a dieta con i funghi

funghi per dimagrire

Tipici dell’autunno, questi vegetali privi di clorofilla si usano soprattutto a ottobre per preparare contorni golosi e primi di riso o di pasta. Il problema è però rappresentato dai condi­menti con cui li cuciniamo: fiumi di olio, burro o margarina, sughi di carne, dadi che vengono ag­giunti ai funghi con la motivazione che, da soli, sa­rebbero poco saporiti. Niente di più sbagliato e di più dannoso perla linea. Vediamo insieme perché.

I funghi, per alcune loro caratteristiche, possono essere considerati degli alimenti dimagranti:

  1. Offrono un basso apporto calorico: si va dalle 20 calorie l’etto dei funghi prataioli coltivati alle 26 calorie per 100 grammi dei porcini.
  2. Hanno un buon potere saziante: ciò è  dovuto all’apprezzabile apporto proteico (circa 4 g su 100 g di prodotto) e all’elevato contenuto di fibra (2,3 g — 2,5 g su 100 g di prodotto).
  3. Sono diuretici:  Aiutano a drenare i ristagni per l’elevato contenuto di acqua e potassio.
  4. Hanno virtù lassative: Grazie al consistente contenuto di fibra e acqua riattivano la peristalsi.
  5. Sono gustosi: il loro buon sapore appaga il palato, accende l’entusiasmo e conseguentemente il metabolismo.
  6. Hann0 un ridotto indice glicemico: l’indice glicemico è la capacità di un alimento di innalzare il livello di glucosio nel san­gue, e se ciò avviene lentamente, l’organismo metabolizza lo zucchero in modo corretto.

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Ricetta extra light: sformato bicolore di zucchine e peperoni

peperoni e zucchine

Cucinare dei cibi che siano buoni e leggeri è già difficile, preparare dei piatti che oltre ad avere queste caratteristiche siano anche belli da vedere è una vera e propria impresa. Per questo oggi vi presentiamo la ricetta di un piatto che può essere usato sia come antipasto che come contorno, che oltre ad essere molto light, contiene appena 50 calorie a porzione, estremamente gustoso, riesce a deliziare anche l’occhio grazie ai suoi colori: è lo sformato bicolore di zucchine e peperoni!

Sformato bicolore di zucchine e peperoni

Ingredienti per 4 persone

200 g. di zucchine, un peperone rosso, 20 g. di panna fresca, due albumi, 10 g. di burro, sale e pepe.

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La dieta volumetrica, dimagrire mangiando

dieta volumetrica

La dieta volumetrica è stata elaborata negli Stati Uniti da Barbara Rolls e Robert Barnett in collaborazione con l’Eating lab in Pennsylvania. Si tratta di un programma dietetico particolarmente adatto a chi ha sempre molto appetito e non riesce a seguire una qualunque dieta dimagrante poichè ciò lo rende cronicamente affamato.

Questo tipo di dieta, introdotta con qualche variazione nel nostro paese, si fonda  sul potere saziante, a parità di calorie, di alcuni cibi rispetto ad altri. Secondo i suoi ideatori infatti il necessario controllo delle calorie è facilitato dalla scelta di cibi con un’elevata capacità saziante, quali frutta, verdura, ortaggi e legumi e questo “stratagemma”  consentirebbe di ottenere il tanto desiderato dimagrimento principalmente tenendoci alla larga dalle tentazioni.

Più precisamente, la valutazione di quali alimenti sia più opportuno consumare avviene in base al calcolo della loro densità calorica, che si ottiene dividendo il numero delle calorie apportate da ciascun alimento per il suo peso in grammi: più bassa è la densità calorica, maggiori sono le porzioni di quell’alimento che si possono consumare senza preoccuparsi di prendere peso.

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Gonfiore alla pancia e metabolismo lento: probabili intolleranze alimentari

intolleranze-alimentari

C è differenza tra sentirsi gonfi di liquidi e vedersi grassi? Spesso si tratta di due situa­zioni nettamente differenti, anche se in molti casi compaiono associate fra loro. Non sempre ristagni e adipe dipendono da un eccesso calorico ma paradossalmente si manifestano in persone che mangiano poco: talvolta, infatti, alla base di queste condizioni vi possono essere delle intolleranze alimentari.

Si tratta di reazioni del­l’organismo che compaiono, per esempio, quan­do seguiamo troppo a lungo lo stesso tipo di dieta o continuiamo a mangiare sempre alcune categorie di cibi. Con quali effetti? Il peso oscilla, il corpo si gonfia e aumenta il grasso su addome, fianchi e glutei. Per sbloccare il metabolismo, asciugare i tessuti e ridurre gli accumuli adiposi possiamo rivolgerci alla Natura, che proprio in questo periodo dell’anno ci mette a disposizio­ne i rimedi giusti per depurarci e fare ripartire alla grande i processi metabolici.

Cime di rapa, broccoli, insa­late amare, mele e non solo: gli ortaggi e la frutta che maturano a ottobre sono i più efficaci per debellare le intolleranze. Ne basta una minima dose ogni giorno per eliminare le putrefazione intestinali, princi­pali responsabili degli stati in­fiammatori che scatenano l’intolleranza. Finocchio, acero e cumino ecco le tre piante che disintossicano e nel contempo accelerano i processi bruciagrassi, con effetto snellente immediato.

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Arancio amaro contro la cellulite

arancio amaro

L’arancio amaro, pur avendo un sapore meno gradevole di quello dolce, possiede notevoli qualità che lo fanno risultare un ottimo integratore naturale e l’ingrediente ideale di molti prodotti cosmetici; per queste preparazioni si usano le foglie e i fiori raccolti prima della loro apertura e la scorza dei frutti.

L’arancio amaro è molto usato negli integratori brucia grassi; secondo gli studi di alcuni ricercatori americani, infatti, l’arancio acerbo ed essiccato conterebbe una sostanza chiamata sinefrina, la quale sarebbe in grado di provocare una riduzione dell’assunzione del cibo. Le proprietà dimagranti della sinefrina si devono al fatto ce agiscono sull’aumento del consumo dei grassi.

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Vibration training, l’ultima tendenza del fitness

vibration training system

Rassodare e tonificare la muscolatura di tutto il corpo divertendosi e senza fare troppa fatica. E’ questo il sogno di molte donne, almeno di quelle che si sottopongono regolarmente ad estenuanti allenamenti in palestra per vedere glutei e decollète tornare vigorosi. Un sogno che forse può diventare realtà grazie all’ultima moda in fatto di fitness, ovvero il vibration training system che unisce i benefici della pedana vibrante a quelli dell’allenamento funzionale.

E’ risaputo che se da un lato le vibrazioni provocano la contrazione di tutti i muscoli del corpo, anche di quelli normalmente non coinvolti nell’allenamento, e li rendono più sodi senza aumentarne la massa, dall’altro hanno anche un effetto benefico sulla circolazione del sangue contrastando così il ristagno dei liquidi nei tessuti che apre la strada a gonfiori e cellulite.

Come accennato però il vibration training non rappresenta solo un allenamento in pedana fatto in gruppo e a ritmo di musica, piuttosto aggiunge a questo il lavoro a corpo libero proprio del cosiddetto allenamento funzionale, che in questo caso avviene usando la pedana come appoggio ed è quindi doppiamente efficace.

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Contro la fame notturna c’è gray spider flower

gray spider flower

Sono molte le persone che, nei momenti di forte agitazione, avvertono il bisogno irresistibile di mangiare, quasi illudendosi di controllare l’emotività riem­piendosi di cibo. Anche chi soffre di solitu­dine, soprattutto la sera ricorre spesso al tentativo di “rassicurarsi” mangiando (so­prattutto dolci) prima di andare a letto o svaligiando il frigorifero se l’insonnia inter­rompe il riposo.

Un ottimo rimedio in caso di fame ansiosa e di desiderio notturno di cibo è rappresen­tato da Gray Spider Flower, un fiore au­straliano dalle proprietà calmanti e stabiliz­zanti e dall’azione intensa e veloce, utilissi­mo in tutte le situazioni in cui la fame ner­vosa sembra impossibile da arginare. Il ri­medio aiuta a ritrovare presto la calma e ad attivare la forza d’animo e la lucidità men­tale necessarie per riconoscere la falsa fame e astenersi dagli spuntini consolatori. In caso di eccessi alimentari o alcolici causati dall’ansia

  • Per chi ha il sonno disturbato da brutti sogni e incubi che scatenano la fame nervosa
  • Per chi soffre di solitudine e paure e cerca di “tamponare” il malessere mangiando, soprattutto cibi dolci

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Ricetta light: torta di mele senza burro

torta di mele senza burro

Il più grande limite dei dolci è rappresentato dagli ingredienti, che nella maggior parte dei casi sono pesanti e contengono molte più calorie di quelle necessarie a garantire la dolcezza del dessert. Per questo oggi vi presentiamo la ricetta di un dolce gustoso e leggero, perché realizzato senza un ingrediente ad alto tasso calorico e cioè il burro; infatti la torta di mele senza burro è così leggera, che contiene solo 130 calorie.

Torta di mele senza burro

Ingredienti

Un kg. di mele renette, 150 g. di farina di grano tenero tipo 00, 50 g. di miele, un uovo, un limone, una bustina di lievito per dolci, sale, olio e pangrattato per ungere la teglia.

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Metabolismo basale, come calcolarlo

calcolo del metabolismo

Come abbiamo già avuto occasione di dirvi, il metabolismo è quell’insieme di reazioni chimiche interne all’organismo attraverso le quali l’organismo stesso ricava e utilizza l’energia necessaria a svolgere tutte le proprie funzioni e soddisfare i bisogni vitali. Più precisamente, con il termine metabolismo basale si fa riferimento alle reazioni che avvengono quando il corpo è in condizioni di assoluto riposo. Questo rappresenta il 60% della spesa energetica giornaliera ed è costituito dalle calorie bruciate dall’organismo per svolgere funzioni fondamentali alla sopravvivenza quali respirazione, mantenimento della temperatura corporea, circolazione sanguigna e così via.

Il calcolo del metabolismo basale, ritenuto importante per la formulazione di una dieta personalizzata che permetta di perdere peso in maniera efficace e duratura, può essere calcolato attraverso apposite formule matematiche in base a parametri quali peso e altezza. Tra le formule più utilizzate abbiamo quella di Harris-Benedict:

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Perdere peso con un percorso psicoterapeutico: cambiare le proprie abitudini

dimagrire cambiando abitudini

E’ ottobre: che cosa ha da offrirci ottobre di diverso dagli altri mesi che sia possibile utilizzare per o migliorare il nostro rapporto col cibo?  La calma, la stasi energetica che precede la fase di ab­bandono dell’inutile. Come in natura, gli alberi iniziano a liberarsi delle foglie per arrivare al minimo consumo energetico che permetterà la sopravvivenza invernale, così noi possiamo prepararci ad entrare in una dimensione diversa di vita e di dieta. Ci lasciamo alle spalle un periodo probabilmente intenso per la ripresa lavorativa, per i nuovi impe­gni e progetti che tipicamente vengono presi a set­tembre, e siamo già stanchi.

Ecco che il cibo si af­faccia nel nostro immaginario come oasi di piacere, di ricarica e di trasgressione. La spiegazione  sintetica, ma intensa descrizione di ciò che il cibo può rappresentare è questa:

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Pop corn, calorie e valori nutrizionali

pop corn

Chi di voi non ha mai mangiato i pop corn al cinema o non li ha sgranocchiati davanti alla tv? Sicuramente tutte, e certamente saprete anche che non sono un alimento propriamente dietetico, anche se indubbiamente buono e invitante. Il nome pop corn deriva dall’inglese to pop cioè scoppiare, e corn, che vuol dire mais, una denominazione che richiama la loro preparazione ottenuta versando i chicchi di mais in olio già bollente: a cottura ultimata i chicchi salteranno e saranno già diventati pop corn.

I chicchi di mais scoppiano perché contengono umidità che riscaldata e portata a bollore, fa aumentare la pressione interna e quindi scoppiare. Ci sono anche altri modi per preparare i pop corn, e cioè tramite macchine speciali che utilizzano l’aria al posto dell’olio, o con il forno a microonde, utilizzando dei sacchetti preconfezionati; generalmente, i pop corn vengono cosparsi di zucchero per la versione dolce e di sale per quella salata.

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Effetto plateau, un inconveniente che si può superare

effetto plateau

Da mesi seguiamo una dieta rigorosa, abbiamo già perso molti chili e siamo più che soddisfatte, ma arrivate a un certo punto sentiamo che qualcosa si è inceppato e non riusciamo a buttare giù gli ultimi chili che ci separano dal nostro peso ideale; e questo nonostante il nostro impegno sia rimasto invariato. Se questo è il vostro caso niente paura, si tratta infatti di ciò che i dietologi chiamano effetto plateau, in virtù del quale il dimagrimento ottenuto con tanta fatica si arresta o rallenta.

Si tratta di un avvenimento del tutto normale dovuto al fatto che l’organismo si è abituato al minore introito calorico giornaliero (occorre circa un mese di tempo perchè ciò accada) ed ha quindi rallentato il proprio metabolismo; è quindi proprio sull’attività metabolica che si interviene perchè riparta conducendoci verso l’obiettivo prestabilito.

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La crusca contro i problemi intestinali e l’iperalimentazione

crusca

La crusca è un involucro costituito da fibre che avvolge i semi del frumento e di altri cereali, che si ottiene per raffinazione, cioè separandola dalla farina. La crusca è una fibra alimentare che apporta molti benefici: è infatti ottima per combattere la stitichezza e i problemi di colon irritabile.

Il valore delle fibre dipende dal tipo di crusca: quella di frumento ne contiene circa il 50%, quella d’avena il 20%, quella d’orzo il 5% e quella di riso il 30%, per cui la crusca di frumento è da preferire, non solo perché contiene più fibre, ma anche perché è capace di assorbire l’acqua in quantità maggiore rispetto agli altri tipi.

La crusca ha la capacità di ammorbidire le feci, e quindi di ridurre la pressione sulle pareti intestinali, e anche di prevenire il tumore al colon, perché la grande presenza di fibra facilita l’espulsione di particelle tossiche introdotte con il cibo. Un’altra proprietà della crusca è quella di combattere l’iperalimentazione, in quando la sua qualità di gonfiarsi a livello gastrico, permette di provocare il senso di sazietà, e quindi di mangiare di meno; se a questo si aggiunge il fatto che apporta poche calorie, si capisce facilmente il perché questa fibra sia molto consigliata nei regimi dietetici.

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Il krankcicle: un nuovo modo per fare sport

krankcycle

Il concetto  è semplice: pedalare allenando le braccia al posto delle gambe. Il Kranking arriva dalla California e si può definire un’estensione dello spinning. L’inventore, infatti, è lo stesso: Johnny G. La nuova invenzione utilizza un attrezzo che permette di allenare i muscoli con un intenso lavoro cardiovascolare. Particolarità è che, appunto, si pedala con le braccia. Spiega Roberto Coda Zabetta, responsabile Kranking wolrdwide Italia

«La bicicletta per il Kranking si chiama Krankcycle e nella forma è simile a quella da spinning»

Una lezione tipo:ci si concentra sul lavoro cardiovascolare della parte alta del corpo, spalle e braccia in primis, per poi passare al busto. <Spiega Rocco Di Simone, istruttore

«La lezione dura circa un’ora e si divide in tre fasi. Cinque minuti di riscaldamento per poi passare alla parte centrale dell’allenamento, riservato al lavoro specifico con continui cambi di ritmo. Il lavoro sulla bike viene svolto con entrambe le braccia simultaneamente o in maniera alternata così, oltre alla capacità muscolare, migliorano anche equilibrio e coordinazione. Alla fine si passa alla fase di stretching».

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Dieta e spuntini possono andare d’accordo?

dieta e spuntini

A chi non è mai successo tra un pasto e l’altro di avere un forte vuoto allo stomaco? Cosa si fa in questi casi? Semplice, si cede alla tentazione di uno spuntino, non sempre dietetico. Gli attacchi di fame che colpiscono all’improvviso, soprattutto se passa molto tempo fra un pasto e l’altro, possono essere molto pericolosi per la linea, perché il rischio di incamerare più calorie di quelle necessarie è molto alto.

Considerando che avere fame tra un pasto e l’altro è perfettamente normale, vediamo quali sono le caratteristiche ideali di uno snack per così dire innocuo. Per prima cosa lo spuntino deve essere “giustificato”, nel senso che ce ne deve essere davvero bisogno: non deve essere, cioè, solo un attacco di golosità improvvisa; poi deve contenere una quantità limitata di calorie e, se possibile, decidere prima dell’attacco di fame, cosa consumare come spuntino.

Una buona regola per il consumo degli spuntini è quella di far passare due ore di tempo tra il pasto e lo stuzzichino; ovviamente questo tempo varia a seconda della consistenza del pasto consumato in precedenza. Anche il tipo di attività svolta pesa nella scelta dello snack: ad esempio, se si svolge un lavoro sedentario va bene un frutto, se invece si è spesso in movimento, si può scegliere anche qualcosa di più energetico.

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E’ vero che sposarsi fa ingrassare?

rimanere in forma dopo matrimonio

“Hai visto quanto è ingrassata dopo il matrimonio?” Quante volte  abbiamo sentito questa frase detta da altri o l’abbiamo pronunciata noi stessi? E già, perchè spesso dopo esseri sposati si ingrassa, e non è difficile capire il perchè. Al rientro dal viaggio di nozze infatti i pasti assumono per i novelli sposi una valenza leggermente diversa dal solito e, il più delle volte, è soprattutto la cena a caricarsi per la coppia di significati emotivi e aspettative che la rendono il momento più atteso della giornata.

Proprio verso sera, bramosi di rendersi felici l’un l’altro dopo una giornata di lavoro, è facile che entrambi gli sposini passino un bel po’ di tempo davanti ai fornelli intenti a preparare deliziosi manicaretti e non è insolito che si concedano quel bicchiere di vino in più tanto per scaldare l’atmosfera. Se poi a tutto questo si aggiungono i numerosi pranzi della domenica e le cene con amici e parenti che spesso l’euforia della nuova vita a due porta a organizzare con una frequenza piuttosto ravvicinata, si comprende come sia facile per i neo-sposi ritrovarsi con qualche chilo di troppo.

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